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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/25/25 in tutte le aree

  1. Dalle foto a me sembra non autentica
    5 punti
  2. Ogni promessa è debito, da questa mattina presto mi sono messo alla ricerca del bollo XXIII, mi ricordavo di averlo tra le mie collezioni e alla fine dopo tanto l'ho ritrovato, è un Udine Corrisp. e pacchi 10.4.1945 XXIII ore 19, comunque è piuttosto difficile trovarne, guardate il castelletto del datario quanto è largo, sconfina oltre le mezze lune. ok, almeno abbiamo dimostrato che ancora, anche al nord, l'era fascista era conservata integra e non annerita, saluti
    5 punti
  3. è in foto su una cartolina ma la scritta è emblematica, "Militari e Combattenti di Terra e di Mare" rispetto ed educazione postale per i nostri militari
    4 punti
  4. Carissimi, molte grazie della segnalazione. Sono venuta sul forum giusto per linkare il volume visto che è pubblicato anche open access e liberamente scaricabile (sia per intero dal pulsante che per singoli saggi aprendo l'indice dal pulsante capitoli) e ho visto che avevate già provveduto. Come si può notare già dall'indice si tratta di contributi su monete e/o vari aspetti legati alle monete di diversa area e cronologia e che trattano tanti temi diversi, in linea anche con il titolo del volume, oltre che con la produzione scientifica di Lucia Travani, alla quale il volume è dedicato. Buona lettura! MB
    4 punti
  5. E’ un convegno che e’ considerato uno dei più interessanti italiani da sempre anche per la sua favorevole posizione geografica, la vicinanza dall’uscita autostradale e dalla bella location. Ho sentito commenti favorevoli e di buon pubblico da parte di diversi amici anche per questa edizione, la cosa strana e’ che una volta si parlava e si commentavano molto questi convegni quando si effettuavano sul forum ora vedo che non e’ più così, ma Piacenza rimane comunque un ottimo riferimento ancora.
    3 punti
  6. Un 2 centesimi 1896 di Umberto I, data R2 da catalogo ma così ridotta è più che altro una soddisfazione averla scovata! E ora probabilmente la mia preferita. Un normale 10 centesimi di Umberto I... ....con una particolarità😄penso si tratti di un incisione d'epoca e rappresenti un Vittorio Emanuele III giovane
    3 punti
  7. Di ritorno da Piacenza ecco le pescate migliori di oggi, tutte a 1€ l'una! Cominciamo con questo penny della West Africa britannica, anno 1952 (giusto al pelo rientra nella mia collezione!) Un bel penny del Sud Africa, anno 1936 a nome di Giorgio V Uno scellino dell'East Africa Giorgio VI 1946, l'ultimo anno con ancora un po' d'argento, bellissima sia per conservazione che per patina A questo cent della Malesia britannica 1941 le foto non rendono giustizia, è una moneta in alta conservazione con ancora un bel lustro e una patina bellissima
    3 punti
  8. È la nostra realtà. Qui non funziona niente, ma niente. Passiamo da un governo deludente di un certo colore (il ministro dei beni culturali non lo rimpiango) ad un altro di colore opposto, ma che di concreto non fa assolutamente niente. La situazione dei ritrovamenti all'estero e il conseguente progresso di conoscenza e cultura, oltre che delle collezioni statali lo sappiamo. Qui è l'esatto contrario. I ritrovamenti, se ci sono, si imboscano certamente e persino i collezionisti onesti possono essere coinvolti in indagini e vessati per anni. Ve la ricordate la roboante operazione achei, di franceschiniana memoria? Ebbene, a parte i delinquenti che operavano addirittura con le motopale, gli altri pian piano li stanno assolvendo tutti. Nessuno naturalmente ne parla, perché non conviene. I ministri cambiano, ma la politica del ministero la fanno i dirigenti e i funzionari. Il cittadino in Italia è un suddito, succube, e tale deve rimanere.
    3 punti
  9. Buonasera a tutti, di recente entrata in collezione Litra68, un Follis di Crispo che mi ha folgorato per le fattezze del minuscolo ritratto al diritto. Riporto note storiche fonte Web Wikipedia e descrizione della casa d'Aste. Crispus (Caesar, 316-326). Æ Follis (19mm, 1.47g). Cyzicus, AD 321. Laureate and draped bust l., holding globe, sceptre and mappa. R/ Jupiter leaning on sceptre, holding Victory on globe, wreath to l.; S//SMK. RIC VII 10. Flavio Giulio Crispo (latino: Flavius Iulius Crispus ; 302 circa – 326) è stato Cesare dell'Impero romano dal 317 fino alla sua morte, e membro della dinastia costantiniana come figlio maggiore dell'imperatore Costantino I. Figlio di Costantino I e della sua prima moglie, Minervina, Crispo nacque nella parte orientale dell'impero, ma crebbe nella sede imperiale di Treviri, in Gallia, ed ebbe come pedagogo Lattanzio. Il 1º marzo 317, a Serdica, ricevette il titolo di Cesare insieme all'appena nato fratellastro Costantino, figlio del nuovo matrimonio del padre con Fausta, e insieme a Liciniano, figlio dell'augusto Licinio, collega del padre per l'Oriente. Nel 318 Crispo tenne il suo primo consolato, e nel 320 gli fu affidato il comando militare in Gallia, affiancato da un prefetto: in quello stesso anno riportò le prime vittorie contro i Franchi e gli Alamanni. L'anno successivo, il 321, lo vide celebrare il matrimonio con una certa Elena, che gli diede un figlio,e il secondo consolato. Crispo si dimostrò un buon comandante militare, sconfiggendo ancora una volta i Franchi e gli Alamanni nel 323, e riportando su Licinio una fondamentale vittoria navale nell'Ellesponto nel 324, anno del suo terzo consolato, che contribuì a fare di Costantino l'unico imperatore. Nel 326 fu fatto giustiziare dal padre a Pola, poco prima della condanna a morte di Fausta; sono ignote le ragioni delle due esecuzioni, anche se viene ampiamente accettata una relazione tra i due fatti. Alcuni storici antichi sostengono che Crispo e Fausta avessero una relazione, o che Fausta avesse accusato ingiustamente Crispo di averla molestata, e che poi Costantino l'avesse punita dopo aver scoperto l'inganno. La sorte della moglie e dei figli di Crispo è ignota.Crispo fu colpito da damnatio memoriae. Questa tragedia familiare ha lasciato anche una traccia archeologica: nel duomo di Treviri sono stati rinvenuti i frammenti di un soffitto a cassettoni i cui riquadri erano stati dipinti con la raffigurazione dei membri della famiglia imperiale, probabilmente eseguito in occasione delle nozze di Crispo nella parte del palazzo a lui destinato. Successivamente il volto del principe fu cancellato, forse volutamente. Poco dopo il palazzo e la sala vennero distrutti ed al suo posto, probabilmente per volontà di Elena, fu edificata una chiesa. Secondo lo storico bizantino Zosimo, fu in seguito ai rimorsi per la morte del figlio innocente che Costantino si avvicinò ancor più al cristianesimo e finì con il farsi battezzare in punto di morte dal vescovo Eusebio di Nicomedia. Questa versione non viene però accettata dagli storici moderni. Sulla stessa linea ma con visione opposta invece l'imperatore Giuliano, nipote di Costantino, sosteneva che lo zio si fosse avvicinato al Cristianesimo perché terrorizzato dalle sue colpe e attratto dalla prospettiva di un perdono completo. La vicenda del presunto incesto di Crispo e Fausta, che richiama il mito di Fedra e di Ippolito, ebbe un certo successo nella letteratura del XVII secolo, a partire dalla tragedia in lingua latina Crispus di Bernardino Stefonio, rappresentata al Collegio Romano nel 1597 e stampata nel 1601. Successivamente il compositore Johann David Heinichen di Dresda (1683-1729) lasciò un'opera musicale incompiuta dal titolo Flavio Crispo (1720). Lo stesso argomento è trattato nell'opera Fausta di Gaetano Donizetti. Saluti Alberto
    3 punti
  10. Che se @Dan1567 vuole davvero un giudizio sulla sua moneta è ora che posti il rovescio. La discussione è iniziata ormai da quattro giorni, e ancora non sappiamo di preciso di che moneta si tratta, in compenso abbiamo avuto un mucchio di chiacchiere, e non è esattamente il modo migliore per approcciarsi al forum, dove, ricordo, tutti gli utenti prestano la loro opera in maniera totalmente volontaria e gratuita. E, per cortesia, non scrivere più in maiuscolo, poichè in un forum equivale a URLARE!!! Grazie, e restiamo in attesa delle foto.
    3 punti
  11. @Ale75 ha ragione... si tratta di Filippo di Savoia... di seguito un estratto della monografia di Roberto Cecchinato... Mario
    3 punti
  12. Salve @mariov60 ,potrebbe essere invece Filippo di Savoia? Mi sembra di leggere un Sab... https://www.acsearch.info/search.html?id=3676521
    3 punti
  13. Buon giorno. Controllando il mio 5 centesimo, modestissimo a confronto degli ottimi esemplari postati in questa discussione, ho però avuto il piacere di trovare come vicino di vassoio il brokage (purtroppo con buco) che vi ho fotografato. Buona giornata. Gabriella
    3 punti
  14. Ripropongo il solo dritto della piastra del 1834 appartenente alla ex collezione reale (CNI XX, p. 648, n. 46). Non si tratta di un inedito dato che è già apparso prima in La moneta dell'Italia unita: dalla lira all'euro e poi in Scritti in memoria di Silvana Balbi De Caro. La particolarità della moneta non sta nella posizione della scritta BOMBA, già conosciuta, bensì nella curvatura del'ingiuria che, dalle mie ricerche, risulta unica.
    3 punti
  15. Martedì 11 febbraio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza sulle "Zecche imperiali e zecche provinciali romane: i casi di Aquileia e Deultum" tenuta da Fabio Songa. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di febbraio.
    2 punti
  16. Un bel 5 franchi belga del 1939 anche questo in ottima conservazione Spagna 25 centimos 1925, la cercavo da tempo in condizioni accettabili, direi che ci siamo Un 200 reis del Brasile, anno 1895 Veniamo ora ai pezzi "forti"😄 Un bel 5 matonas Etiopia 1931 che mi sembrava una volta @nikita_ avessi detto che non erano facilissimi da vedere Questa per me è tra le cose migliori, un gettone di Gibilterra da due quartos anno 1820
    2 punti
  17. Buona sera Ronak. Non conosco la tecnologia dello stampaggio a freddo in uso all'epoca della moneta in questione. A grandissime linee presumo che si basasse sulla compressione di molle o di materiali elastici nella fase di discesa del punzone per poi sfruttarne l'espansione nella fase di risalita e provocando così l'uscita del tondello lavorato. Buona serata. Gabriella
    2 punti
  18. Il disegno della cartolina è del famoso pittore Guido Tallone. Si vede che prima di essere l'immagine di una cartolina era prima un dipinto, si vedono le pennellate. Incantevole !! Guido Tallone. Nato a Bergamo nel 1894, si accosta alla pittura giovanissimo sotto la guida del padre all'Accademia di Brera. Dopo la parentesi bellica, inizia nel 1919 la sua carriera come ritrattista. Nei primi anni '20, intollerante del lavoro a studio, intraprende numerosi viaggi. In quegli anni stringe amicizia con Ezra Pound e Hemingway. Studia al Louvre e al Prado i grandi del passato, conosce Masson, Mirò, Kokoschka, Dix, chagall, Klee. Nel 1930 intraprende a Milano una fervida attività espositiva seguito dal fratello Ermanno gallerista. Artista personalissimo, dona alla figurazione tutti i fermenti della modernità che la sua sensibilità poetica e irrequieta coglie negli aspetti di affinità profonda con la sua natura. Indro montanelli ne fa uno splendido ritratto in un articolo degli anni '50 che é pubblicato nel catalogo.
    2 punti
  19. Non scherziamo! C'è chi colleziona pezzi da 90 (magari ha anche le possibilità) mentre io colleziono pezzi da 9! poi per fortuna le Savoiarde sono tantissime e ce ne saranno sempre che mancano, poi ogni tanto quacosa di nuovo esce sempre e aumenta così la mancolista! il problema è che a volte non si trova nulla... o a rapporto qualità/prezzo non consono, pensa che ho ancora qualche acquisto da postare (persino ancora dell'asta Bolaffi), ma non trovo il tempo per fare le cose! Da quando non lavoro più, sembra impossibile, non riesco più a fare tutto!
    2 punti
  20. mi sono permesso di fare esperimenti su queste monete data la loro conservazione non eccelsa in partenza, queste monete difficilmente si trovano in condizioni abbastanza sotto l'alta conservazione, se prendi il prima ed il dopo vedrai che non sono bellissime di partenza, il valore è contenuto ,praticamente all'argento solo, le patine non mi piacevano e la rarità rimane :-)
    2 punti
  21. questo il 1915, mi dareste una opinione sui rilievi di entrambe le monete prima e dopo il lavaggio?
    2 punti
  22. Visto che non abbiamo ancora parlato delle grandi rarità nei nominali e metallo meno pregiati, vi propongo il Quattrino di Piacenza S.V. 1523 (l'unica data che ha coinvolto questa zecca durante il conclave...) Moneta spesso "scambiata" con il Quattrino di Clemente VII in quanto simile, ma differente per le chiavi decussate con padiglione, si differenzia anche per la posizione della lupa con il muso a ds. anziché sn. NON mi risulta MAI APPARSO in asta....ben vengano segnalazioni di altri esemplari....
    2 punti
  23. A mio avviso non è un 28 ma un 29, inoltre il simbolo davanti al busto del Re dei due globetti in verticale è censito proprio per il 29 e non per il 28, certo non si può escludere che possa esistere un 28 con tale simbolo ma al momento è cosi, inoltre ci sono altri particolari che mi portano a credere che non sia un 28... A titolo informativo,è lo stesso esemplare in vendita da diverso tempo su un noto sito di aste online...
    2 punti
  24. Buongiorno a tutti, io sono più per i denari delle Auguste, però devo dire che anche quelli esposti in questa discussione mi piacciono molto. Soprattutto la dedizione e lo studio che porta avanti @maridvnvmal quale vanno i miei complimenti. Saluti Alberto
    2 punti
  25. Molto interessante, grazie. Mi sembra che il testo sia ben argomentato e scevro da pregiudizi. I tondellisti fanno finta d'ignorarlo ma constato con piacere che le questioni più volte sollevate nel Forum stiano pian piano diventando oggetto di discussione anche in altre sedi. Senz'altro un bene per la Numismatica e per quanti si avvicinano alla disciplina.
    2 punti
  26. Gettone per il pagamento della tassa sul vino da introdurre attraverso una delle antiche Porte della città di Genova, emesso dalla Repubblica Ligure nel 1805. Ottone: 12,48 g, 38 mm. Il foro centrale serviva a impilare i gettoni inserendoli in un supporto verticale. La peculiarità del gettone sta nella raffigurazione delle lettere dell’alfabeto in circolo lungo tutto il bordo di una faccia, di cui ignoro lo scopo. Su alcuni gettoni di conto di Norimberga troviamo anche le lettere dell’alfabeto, distribuite però su cinque righe (https://en.numista.com/catalogue/exonumia377386.html). apollonia
    2 punti
  27. A me manca ancora, quindi non lamentarti! Due cose... La prima è: tu riesci a capire le sigle? Non sono certo di un TIPG... La seconda: una volta si vedevano di più queste parpaiole, ora non se ne vedono molte in vendita... non capisco come mai...
    2 punti
  28. Caro @Dan1567, scusa se intervengo, ma vorrei riportare la discussione su un giusto binario. Se non erro, oggetto della tua domanda è il presumibile valore di una moneta di cui hai postato solo la foto di un lato. Hai indicato un peso di 23 gr e basta. Certamente avrai letto i “Consigli utili” presenti in questa Sezione, laddove si consiglia appunto di “allegare delle foto decenti e se possibile di riempire le caratteristiche principali della moneta.” Sono sicuro che nella tua veste di Professionista converrai che più dati/informazioni si mettono a disposizione e più verosimilmente si possono ottenere dei riscontri più o meno coerenti. Quindi, l’invito che ti rivolgo è quello di postare la foto anche dell’altro lato, magari con foto più nitide e centrate, diametro, etc. Certamente, quale Utente di questo Forum avrai anche letto il Regolamento. In punto, rinvio all’articolo. 3.9. Nella sostanza, il consiglio è di non scrivere mai in maiuscolo, il maiuscolo infatti è sinonimo di urlare e non è apprezzato in nessuna community. (rif. NETIQUETTE). Ad ogni buon conto, se non dovessi essere soddisfatto del Forum rispetto al tuo quesito, il miglior consiglio che ti posso dare è quello di far valutare la tua moneta da un perito esperto della monetazione. Certamente, ne saresti soddisfatto. Magari poi ci fai sapere come è andata. Saluti.
    2 punti
  29. E non ci vorremo essere se i pagamenti si effettueranno allo stesso modo, senza le nostre amate monetine!
    2 punti
  30. Il Centro Culturale Numismatico Milanese ha il piacere di comunicare il programma delle attività per i mesi di gennaio a giugno 2025. Si ricorda che agli incontri e conferenze posso partecipare tutti e che tutte le conferenze potranno anche essere seguite da remoto per mezzo della piattaforma google meet.
    1 punto
  31. Qualcuno può aiutarmi con la catalogazione di questa ?
    1 punto
  32. Una super chicca! Non sono in grado di capire se l'incisione è d'epoca o meno e se si tratta effettivamente di V.E.III, se così fosse in teoria avrebbero dovuto scalpellare pure la dicitura 'UMBERTO I' , ma rimane in ogni caso una curiosità estremamente bella! Complimenti per tutte le monete acchiappate, che colpo! il gettone di Gibilterra è straordinario! Riguardo l'Etiopia il più difficoltoso da trovare in ciotola resta 1 matona in bronzo, secondo la mia esperienza di ciotolaro naturalmente, non ci scherza nemmeno il 5 matonas in rame, figurati che il matona c'è l'ho in queste condizioni e non l'ho più potuto cambiare. Colgo l'occasione per curarla, per fortuna che ne hai parlato perchè ancora non ci avevo pensato, vediamo in seguito il risultato.
    1 punto
  33. Ciao Alessandro, in effetti la norma è la scritta BOMBA orizzontale, non conosciamo però la tecnica con la quale fossero sovraimpresse queste scritte diffamatorie. Tanti piccoli punzoni per ogni lettera? Un punzone unico? Battute a mano oppure con una pressa? Detto questo, nel mio archivio ho trovato solo una moneta con una scritta semicircolare, sempre che sia coeva. In questa moneta le scritte sono ben tre e questo dà da pensare. Coeva, oppure artefatta in tempi posteriori per aumentare il valore numismatico? La moneta è riportata da: Le grandi monete d’argento dei Borboni di Napoli, Catalogo della mostra (Vicenza, 1-3 ottobre 1999), a c. di G. Ruotolo – C. Minervini [Collana di studi numismatici dell’Accademia, n. 4], Vicenza 1999, p. 65 e pubblicata anche da Panorama Numismatico che la mette a confronto con il solo (?) 60 Grana con scritte diffamatorie conosciuto. La somiglianza è notevole. Posto le immagini e lascio a voi l'interpretazione. Buona Serata, Beppe mentre questo è il 60 Grana
    1 punto
  34. Ciao Concordo con @rcamil la moneta proviene da appiccagnolo/montatura come si evince bene al dritto a ore 11, 12 e 1 e lo stesso vale per il rovescio ma con meno chiarezza... Diciamo che è stato asportato molto bene secondo me da non deturpare eccessivamente il pezzo. Sul discorso di @Giov60 sono d'accordo tuttavia rimane il fatto che i difetti, a parer mio, in generale, influenzano la conservazione della moneta. Definirla MB esagerato come anche SPL: il dritto piuttosto inferiore del rovescio come grading quindi nel complesso la valuterei come un buon BB.
    1 punto
  35. Sugli argenti secondo me hai fatto un buon lavoro @Massimiliano Tiburzi
    1 punto
  36. Salve, dovrebbe essere un trachy bizantino di Isacco II con lorica nel dritto e la Vergine Maria in trono nel rovescio. https://www.acsearch.info/search.html?id=9815048
    1 punto
  37. 1 punto
  38. Te lo hanno indicato nei post precedenti! Fotografa, ritaglia e screenshotta... Poi inserisci!
    1 punto
  39. Medaglia ovale in bronzo 24 x 22 mm appiccagnolo trasversale. XVIII secolo. Al R/ : SS.TRINITAS A. SONNTAGBERG. La Santa Trinità con l'Onnipotente a braccia allargate che sorregge la croce con Cristo, in basso la colomba.
    1 punto
  40. Ciao! Ho provato anch’io a spulciare i Materiali del Bollettino di Numismatica Online del Ministero della Cultura (volume 4 - zecca di Bologna, I periodo: https://www.bollettinodinumismatica.it/static/bollettini/pdf/BdNonline_Materiali_4_2013.pdf😞 nella collezione di Vittorio Emanuele III effettivamente questa variante non si trova… però mi sono venute in mente due possibilità: - o che la tua moneta sia effettivamente un esemplare di cui ai numeri 59 e 60, risalente al 1320-1340, con D/croce (cerchietto) ENRICVS, R/croce (cerchietto) BO•NO•NI (cerchietto) in cui in realtà il cerchietto a sinistra della croce della legenda del rovescio si sia “riempito” per usura in tale punto e non sia più riconoscibile come cerchietto… - oppure che in realtà la tua variante NON fosse nella collezione di VE-III, ma che sia esistita… nel qual caso, mi verrebbe da situarla intorno agli anni 1250-1260, quando sono attestate le varianti con: D/croce (cerchietto) ENRICVS, R/croce BO•NO•NI (cerchietto) e D/croce ENRICVS, R/(cerchietto) croce BO•NO•NI (cerchietto)… purtroppo, in questo caso io non possiedo altri riferimenti per la monetazione di Bologna: mi manca il MIR relativo e non è ancora uscito il MEC-13…
    1 punto
  41. Volevo ringraziare il nostro amico PostOffice per il suo altruismo, chiedevo se per filigrana a corona intendeva questa che si intravede nei miei francobolli.Grazie
    1 punto
  42. Purtroppo è proprio questa la dura realtà, si, riguardo le colorazioni sicuramente esistono gli errori di stampa genuini, ma in tanti non li collezioniamo perchè l'artefatto è dietro l'angolo che ci aspetta. Personalmente non li considero più nemmeno delle curiosità, sappiamo bene che le mani (da mozzare) che hanno interferito sui colori con un intervento successivo la stampa originaria lo fanno esclusivamente per aumentarne l'interesse e di conseguenza per gonfiare i prezzi, perchè quindi rischiare di mettere nella propria raccolta queste banconote che hanno perso per strada la loro dignità?
    1 punto
  43. Buon giorno Lollo 6. E' un consiglio saggio quello dispensato da Torpedo, tuttavia, è altrettanto cosa avveduta conoscere il valore di ciò che si possiede ; credo abbiate ragione tutti e due. Penso francamente che questa moneta meriti un posto più dignitoso che un dimenticato cassetto. Il mio consiglio per determinare il valore di una moneta è quello di consultare le aste prossime, e quindi seguirne gli sviluppi, e quelle appena concluse e osservare le assegnazioni. Si potrebbero anche guardare i vari listini di vendita alcuni dei quali stampati con grande cura e ottime immagini. Purtroppo rispondere alla sua domanda è un po' difficile poiché i FDC andrebbero visti in mano anche se certificati. Può esserci molta differenza di prezzo tra un qFDC un FDC ed un FDC assoluto o eccezionale e siccome talvolta le valutazioni possono essere opinabili occorre farsi una propria idea. Dopo tutto questa filippica, ed arrivando a ciò che credo le interessi comunque sapere, io penso che il valore della sua moneta possa attestarsi sui 200 euro (fermo restando il discorso sui fdc). Vista l'età spero che il tuo ingresso al forum porti una ventata di aria nuova e, se mi è concesso, vorrei salutarti con un cordiale ciao. Gabriella
    1 punto
  44. Seguo con tanto interesse e fascino questa bellissima discussione. Ogni pezzo postato è davvero magico e irresistibile... Dei veri sogni ad occhi aperti! Tralasciando lo scudo di papa Pio VIII, una vera chimera collezionistica, ammettiamolo: penso che ciascuno di noi, leggendo la discussione, in cuor suo sogni di mettere in collezione anche solo uno di questi magnifici pezzi... Meglio pure se pagandolo poco con un gran colpo di fortuna. E penso che per i pezzi di cui non si ha appunto l'effettivo numero di coniazione, ovvero praticamente tutte le monete antecedenti all'età contemporanea, il tutto lascia una prateria ai nostri desideri e speranze di, chissà un giorno, accaparrarsi un pezzo anche in conservazione mediocre. Sono sempre rimasto affascinato dalla monetazione di Clemente VII perchè come stile incisorio e di raffigurazioni, anche medaglistiche, a mio parere sono incarnati i canoni rinascimentali per eccellenza. Scelgo di apportare quindi il mio contributo a questa discussione proprio con un pezzo del pontefice sopracitato. Ero indeciso se portare il ducato ossidionale, coniato durante la prigionia del papa a Castel sant'Angelo mentre imperversava il terribile "sacco di Roma" da parte dei lanzichenecchi, ma alla fine ho deciso di virare su un altro soggetto. Si tratta del celeberrimo quarto di ducato coniato nell'anno santo del 1525 che rappresenta al dritto la natalità di Cristo e al rovescio l'apertura della porta Santa da parte del pontefice, circondato dai fedeli, sotto la protezione di San Pietro in atto di aprire le porte del paradiso. Moneta stupenda e suggestiva che dalla sua bellezza, soprattutto in alta conservazione, sembra quasi essere una medaglia. Non è un pezzo raro quanto molti altri da voi portati ma ho deciso di citarlo per svariati motivi. Innanzitutto si tratta della moneta per eccellenza quando si parla della monetazione pontificia: un pezzo culto e simbolo di questa branca della numismatica. Il secondo motivo è che mi piace pensare, allegoricanente, il passaggio della porta Santa da parte di Clemente VII come il transito tra due differenti epoche. Nell'ottobre del 1492 viene scoperta l'America da Cristoforo Colombo mentre nell'anno 1500 ascende al potere l'imperatore Carlo V. Momenti storici che hanno segnato l'avvento dell'esplorazione oltreoceano e sono le colonne portanti dei viaggi e di ciò che è avvenuto in seguito comportando nuove scoperte le quali, di lì a poco, hanno portato grandi cambiamenti sia oggettivi che conoscitivi con lo svelamento di nuove terre, popoli, ideali. In un certo senso possiamo definirlo come il primo momento, seppur "primitivo" di globalizzazione. La moneta, coniata nel 1525 rappresenta quindi un momento di transizione: per la maggior parte degli studiosi il rinascimento culmina nel 1550. L'ultimo motivo per il quale ho postato il tondello è che proprio quest'anno compie mezzo millennio dalla sua realizzazione ed è una grande emozione tenerla in mano. Quando avevo 8 anni osservavo le foto in un libro che raffigurava e raccontava le storie delle monete più importanti e belle della numismatica italiana e per molto tempo osservavo affascinato tali figure tra cui la medesima. Sebbene collezionassi ancora regno d'Italia, appena iniziata la collezione, mi affascinavano tutte e mai avrai pensato che undici anni dopo mi sarei appassionato a questo periodo e ad avere il privilegio ei mettere in collezione un esemplare del genere. Sebbene sia appiccagnolata (con un anello orrendo tra l'altro) e davvero molto vissuta è di media conservazione tra gli esemplari apparsi pubblicamente ed è una grande soddisfazione per me tenerla tra le mani e averla acquisita ad un prezzo quasi ragionevole per le mie tasche di studente universitario. Mi è costata praticamente una vacanza con gli amici ma mai e poi mai mi pento di aver fatto questa "pazzia" al solo pensiero di poter essere il privilegiato testimone di un pezzo di passato che avrò tra le mani, mi auspico e spero davvero tanto, per tutto il tragitto terreno con il desiderio che possa finire, alla mia morte, nelle mani di un'altra persona che sappia apprezzarla anche più di quanto la ammiri io stesso. Qui di seguito allego le immagini dell'esemplare migliore in circolazione, ex asta numismatica picena, per ammirarne la bellezza. Proverò in seguito a contribuire alla discussione con altri pezzi stupendi, soprattutto dei nominali più poveri in rame di cui sono un grande fan sfegatato .
    1 punto
  45. Segnalo il bell'articolo di Marvin Kushnet su una nuova variante di Selinunte apparo su KOINON VII. Nello stesso volume è presente un articolo a mia firma sulle riconiazioni di Taranto che spero di poter rendere fruibile al più presto per inviarlo ai ai gentili utenti che me lo stanno richiedendo da qualche giorno.
    1 punto
  46. si e no... nel senso che la faccia un po' allungata, è qualcosa che troviamo su un periodo lungo e in varie zecche... la faccia estremamente allungata e quasi deformata, è tipica di queste emissioni di Roma al tempo di Onorio. la legenda, senza nulla togliere a @Stilicho è tutt'altro che confusa.... diciamo che per il periodo, rientra tra il 20% delle meglio leggibili
    1 punto
  47. Eccone una suberata, l'interno è di bronzo ricoperta da una bella lamina in argento, notare al diritto con quale cura hanno ripiegato la lamina attorno al foro.
    1 punto
  48. sono bellissime ! Il volto di Settimio Severo è uno dei più belli nel dritto delle monete romane. Parere personale. Forse il più bello in assoluto è quello del figlio Caracalla
    1 punto
  49. Vettura postale delle Regie Poste dell' 800, livrea verde, per il trasporto dei colli postali: I francobolli venivano obliterati durante il viaggio con un timbro apposito, "ambulanti postali" che indica la speciale mansione del personale che veniva svolta durante il cammino del treno. Alle vetture adibite ad ambulanti postali fu assegnata la lettera "U", mentre ai bagagliai la "D". La corrispondenza veniva recapitata ad un delegato presso le varie stazioni di città per essere portata successivamente all'ufficio locale per recapitarla al destinatario.
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  50. .....per non parlare del 10 Tornesi che ho visto in rete.... No comment.....
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