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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/25 in tutte le aree
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Buongiorno e Buona domenica a tutti, oggi mi cimento anche io nel controllo patine. Piastra 1846 Ferdinando II. Foto senza il solito panno Rosso. Saluti Alberto6 punti
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Il Centro Culturale Numismatico Milanese ha il piacere di comunicare il programma delle attività per i mesi di gennaio a giugno 2025. Si ricorda che agli incontri e conferenze posso partecipare tutti e che tutte le conferenze potranno anche essere seguite da remoto per mezzo della piattaforma google meet.4 punti
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Salve @Gg1089 Sembrerebbe un 5 Centimes di Napoleone III (francese). La legenda della sua moneta ha un contorno a puntini che la separa dal ritratto come in questa moneta. https://en.numista.com/catalogue/pieces485.html Oppure la versione laureata: https://en.numista.com/catalogue/pieces486.html È una moneta molto comune e con lo stesso peso e diametro dei 5 centesimi Vittorio Emanuele II4 punti
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Sta venendo fuori una interessante ed istruttiva discussione sull'argomento! 😎 I miei ringraziamenti per @fapetri2001 che sta condividendo con noi il suo sapere non saranno mai sufficienti Intanto vi informo di aver trovato 3 francobolli RSI con la sovrastampa CLN, ma attendo il momento giusto per postarli, in ordine cronologico secondo quanto detto da @fapetri2001. @raimondo10 bellissimo il foglio serie Impero con bordo e sovrastampa3 punti
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Vedremo di aiutare la nostra convegnistica con quello che possiamo cioè’ partecipando in primavera con un evento organizzato da Quelli del Cordusio in un convegno che è’ secondo me ben strutturato, ne parleremo a tempo debito anche qui se farà piacere a chi ci segue su Lamoneta…3 punti
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E’ un convegno che e’ considerato uno dei più interessanti italiani da sempre anche per la sua favorevole posizione geografica, la vicinanza dall’uscita autostradale e dalla bella location. Ho sentito commenti favorevoli e di buon pubblico da parte di diversi amici anche per questa edizione, la cosa strana e’ che una volta si parlava e si commentavano molto questi convegni quando si effettuavano sul forum ora vedo che non e’ più così, ma Piacenza rimane comunque un ottimo riferimento ancora.3 punti
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Tra i miei ultimi acquisti figura questo modesto e comunissimo Aureliano: Si tratta del RIC (online) 1472 (vedi link: http://www.ric.mom.fr/en/coin/1472?tempRIC=&asmSelect0=&Reign=Aurelianus&asmSelect1=&asmSelect2=&asmSelect3=&asmSelect4=&asmSelect5=&asmSelect6=&Titulature=IMP+AVRELIANVS+AVG&asmSelect7=&Legend=VIRTVS+MILITVM&asmSelect8=&asmSelect9=&asmSelect10=&asmSelect11=&BustDescription=&ReverseDescription=&Note=&Reference=&page=1&mod=result&hpp=50&from=advanced) Antoniniano - Zecca di Milano (3 officina) - autunno 271 / autunno 272 D\ IMP AVRELIANVS AVG; busto a destra radiato e corazzato. R\ VIRTVS MILITVM, T; soldato stante a destra con lancia nella mano destra e globo nella sinistra che fronteggia l'imperatore in abiti militari che regge una Vittoria alata con la destra e una lancia con la sinistra. La moneta è accompagnata da un cartellino d'epoca scritto a mano dove, oltre alla descrizione del pezzo e alla catalogazione fatta con il testo di Adolf Occo "Imperatorum Romanorum Numismata", è riportata anche la provenienza: "Nom. 1185 catalogue Santamaria (1914)". Grazie all'aiuto di alcuni amici del forum, come potete leggere qui: ho effettuato una piccola e fruttuosa ricerca fino a recuperare (in copia!) il listino originale di vendita dell'epoca di cui vi allego le immagini: La ditta numismatica P & P Santamaria era una celebre impresa antiquaria che per generazioni ha trattato importanti vendite numismatiche intrattenendo stretti rapporti anche con la casa reale dei Savoia. Qualche piccola informazione la si trova qui: La moneta, è stata venduta ai giorni nostri in un'asta pubblica da parte della casa Sasu Prado Falque Encheres nella vendita n. 2 del 06/12/2017 al sig. B. B. (inserisco per privacy le coordinate) assieme ad altre 14 monete appartenenti tutte alla medesima collezione (e quindi corredate con simili cartellini). Sono poi passate dal sig. B. B. all'attuale venditore T. W. Assieme a questo pezzo, ho acquistato anche un piccolo e simpatico Gallieno, che vi presenterò più avanti, con un'altra interessante annotazione sulla quale purtroppo non riesco ad andare molto avanti con le ricerche... Piccola curiosità di bassa natura economica: il pezzo fu venduto per 1,5 Lire nel 1914 che, stando a un piccolo calcolo fatto con una formula di calcolo online disponibile nel sito del sole24ore, dovrebbero corrispondere a circa 5,93 €... a distanza di 104 anni la moneta mi è costata... 5 € Sperando di non avervi tediato troppo... vi saluto!2 punti
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Bisogna leggere libri e studiare un pò la numismatica e, ovviamente, seguire il forum e vedrai Vincenza che piano piano anche tu ti farai un'idea sulle monete genuine e quelle che sono riproduzioni.2 punti
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Non è ne pacifico né automatico che i parlamentari di maggioranza eletti dagli elettori italiani ,poi legiferino secondo i desideri della maggioranza che li ha votati.. anzi !2 punti
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Ho letto da poco la notizia di questo interessantissimo ritrovamento monetale in Israele, un cospicuo tesoro comprendente numerose monete veneziane, grossi e ducati, che conferma la grande rilevanza di queste tipologie monetali nei traffici commerciali di area levantina... Per ulteriori approfondimenti è disponibile anche un articolo di Robert Kool sull'American Journal of Numismatics: " A Fifteenth-Century Gold and Silver Hoard at Ḥuqoq/Yaquq" https://italy.news-pravda.com/italy/2025/01/25/117252.html https://stilearte.it/meraviglioso-scoperto-in-un-muro-un-tesoro-di-364-monete-doro-e-dargento-medievali-ci-sono-ducati-e-grossi-di-venezia-anelli-e-altri-valori-aurei-chi-li-nascose-perche-in-quel-punto-dove-er/#:~:text=Questo tesoro eccezionale di 364,splendide monete della nostra Penisola. https://www.timesofisrael.com/magnificent-hoard-of-gold-and-silver-coins-sheds-unprecedented-light-on-medieval-israel/2 punti
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Francobollo emesso il 9 novembre 2013 - 10º anniversario della riapertura del teatro La Fenice di Venezia. La tiratura, inizialmente fissata a 2,8 milioni di pezzi, non è stata completata a causa degli aumenti tariffari del 2014. Ne sono stai stampati 1.484.000. Qui nella versione ordinaria ed in una senza dentellatura.2 punti
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L aspetto è quello di una moneta prodotta per fusione2 punti
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Consiglio di postare anche alcune foto significative. Il rischio è che il link sparisca nel tempo e il post perda di incisività.2 punti
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E' materiale meta' anni 70 non comune da trovare in Italia, abbastanza comune in Gran Bretagna. Per il mio punto di vista sono SI interessanti queste buste, sia per i francobolli che per gli annulli. Sono pezzi di storia postale IRRIPETIBILI di una nazione. Le buste vanno lasciate integre come sono, ASSOLUTAMENTE NON staccare i francobolli che hanno molto piu' valore su busta. Si chiama "Storia Postale". Se ne vorrai postare altri la loro vista non puo' che deliziarci, se hai domande chiedi pure. Anche se puo' non interessare hanno si un valore economico che varia da busta a busta. Molto belle.2 punti
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Il numero dello sfigato (doppia bestia).2 punti
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Buongiorno,dovrebbe essere un obolo o un dinero (dipende dal peso) di Pietro III di Catalogna (IV di Aragona) zecca di Barcellona. Provi a vedere in questa lista. https://it.numista.com/catalogue/index.php?p=1&ru=303&e=catalonia_principality2 punti
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Scusate mi sono dimenticato di postare questi G.N.R. volevo evere un parere del nostro esperto fapetri2001.Grazie2 punti
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Una super chicca! Non sono in grado di capire se l'incisione è d'epoca o meno e se si tratta effettivamente di V.E.III, se così fosse in teoria avrebbero dovuto scalpellare pure la dicitura 'UMBERTO I' , ma rimane in ogni caso una curiosità estremamente bella! Complimenti per tutte le monete acchiappate, che colpo! il gettone di Gibilterra è straordinario! Riguardo l'Etiopia il più difficoltoso da trovare in ciotola resta 1 matona in bronzo, secondo la mia esperienza di ciotolaro naturalmente, non ci scherza nemmeno il 5 matonas in rame, figurati che il matona c'è l'ho in queste condizioni e non l'ho più potuto cambiare. Colgo l'occasione per curarla, per fortuna che ne hai parlato perchè ancora non ci avevo pensato, vediamo in seguito il risultato.2 punti
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Che se @Dan1567 vuole davvero un giudizio sulla sua moneta è ora che posti il rovescio. La discussione è iniziata ormai da quattro giorni, e ancora non sappiamo di preciso di che moneta si tratta, in compenso abbiamo avuto un mucchio di chiacchiere, e non è esattamente il modo migliore per approcciarsi al forum, dove, ricordo, tutti gli utenti prestano la loro opera in maniera totalmente volontaria e gratuita. E, per cortesia, non scrivere più in maiuscolo, poichè in un forum equivale a URLARE!!! Grazie, e restiamo in attesa delle foto.2 punti
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Anche se ci vorrà del tempo, mi sono deciso a tentare di recuperare centinaia di monete che ho tenuto colpevolmente in una cantina per mancanza di spazio in casa e che in oltre un decennio si sono ossidate in modo pessimo ma spero non irrecuperabile. Tengo a precisare innanzitutto che io sono un acerrimo nemico della pulizia delle monete e poi che la mia condotta è stata legata sia al fatto che posseggo spesso decine o centinaia di esemplari della stessa moneta, e come detto davvero non riuscivo ad occupare in casa altri angoli da destinare a queste monete, sia al fatto che hanno un valore modesto, monete da ciotola per intenderci. Tuttavia vorrei dare loro una nuova vita e/o se possibile studiare o sperimentare tecniche maggiormente efficaci in base al tipo di metallo. Inserisco intanto una foto dell'aspetto di alcune delle centinaia di monete deteriorate, in questo caso sono monete maltesi. L'aggressione ha agito indistintamente su monete in ottone, bronzo, rame-nickel e solo l'alluminio sembra essere davvero indenne a questo scempio. Come capite è impossibile tenerle cosi e non pulirle, sarebbero davvero da buttare per gran parte. Solo quelle meno esposte si sono per fortuna salvate meglio. Ed ecco come si presenta la faccia esposta all'aria di una moneta: Dopo una occhiata su internet vorrei intanto provare due metodologie di recupero. Una prima inserendo alcune monete in acqua e bicarbonato e dopo provando a pulirle. La seconda tecnica dovrebbe consistere in una aggressione con aceto e limone e successiva pulizia, in questo caso la esposizione delle monete sarà più breve mentre nel primo vorrei lasciarle a bagno per almeno mezza giornata. Ecco le monete che proverò a pulire con acqua e bicarbonato. Sono 6 scelte apposta a coppie, una pesantemente ed una meno ossidata, di tre diversi metalli: Bronzo, Ottone e Rame-Nickel. Domani se riesco a pulirle metterò le foto del "dopo" per vedere un primo effetto dell'esperimento. Consigli o suggerimenti già in questa prima fase sono molto graditi se vorrete. Ciao!1 punto
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Valleris Giuseppe nasce a Moncrivello in provincia di Vercelli il primo gennaio del 1853. Partito da Sottotenente, nel 1888 ottenne i gradi di Maggiore nel 5°Reggimento Fanteria. Nel 1894 fu promosso Tenente Colonnello per poi essere nominato Capo di Stato Maggiore della Divisione Firenze (30/01/1896). Nello stesso anno venne trasferito in Africa nelle Regie Truppe d'Africa in qualità di Stato Maggiore. Promosso Colonnello nel 1897, nel 1901 passò al comando del 23° Reggimento Fanteria. Nel 1903 col grado di Maggiore Generale, venne posto al comando della Brigata Piemonte e fu Sotto Segretario al Ministero della Guerra (1906). Al comando della Brigata Calabria nel 1908, fu Capo del Reparto Intendenza dello Stato Maggiore e Giudice del Tribunale Supremo di Guerra (1909). Tenente Generale il 23 dicembre 1909, fu al comando della Brigata Livorno il 16 gennaio 1913 e Comandante del 2°Corpo d'Armata (3 maggio 1914). Venne promosso Generale di Corpo d'Armata il 1° febbraio 1923 e fu Vice Presidente del Comitato del Corpo Nazionale Volontari Ciclisti e Automobilisti. Muore a Torino nel 1933. Sono graditi ulteriori informazioni soprattutto di carattere postali. Grazie e buon pomeriggio a tutti.1 punto
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Ci mancherebbe. Nessuno qui é per fare business, da qui, il piacere di ragionarci 😎1 punto
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Qual è l'ostacolo che impedisce all'Italia di avere una legislazione simile a quella inglese sul ritrovamento fortuito delle monete nel sottosuolo o sull'uso del metal detector? Semplice. La non volontà del Legislatore italiano (chiunque esso sia) di approvare una legge come quella inglese.1 punto
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Per poter rispondere con sicurezza bisognerebbe conoscere a menadito i procedimenti di coniazione nel periodo in esame, cosa che sino ad oggi non ci è dato sapere.1 punto
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Metto copia piu' nitida della stessa .. .. affrancata con coppia del 5c rosso marrone emissione del 13.6.78, francobollo a bobina della Nuova Zelanda. 25° anniversario di questa manifestazione iniziata nel 1953. Segue... Questo dovrebbe essere il dietro della busta e la cartolina che era all'interno.. Sulla dx in nero sono riportati tutti i tempi di volo con i nomi dei piloti. Le buste e le cartoline furono prodotte da Military Covers Po.Box 331 Christchurch NZ La busta ha viaggiato sul volo Londra Christchurch del 25°anniversario, ma non è stata indirizzata ad un destinatario, veniva data come gadget a Christchurch all'arrivo del volo e otteneva l' annullo se veniva affrancata.1 punto
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Noto dei grossi del terzo tipo probabilmente di Antonio Venier o del Michele Steno o di Tommaso Mocenigo. Il ducato fotografato in primo piano è invece di Tommaso Mocenigo. Tra i ducati mi pare di vedere anche un Venier e uno Steno. Forse è stato occultato nei primi anni del 1400. Interessante che molti dei grossi e alcuni ducati siano forati. Ritrovamento molto interessante!1 punto
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Buonasera a te. La moneta è semplicemente danneggiata: nessuno sfregio.1 punto
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Stanza nr 15?. Io in una cascina abbandonata durante degli scavi appena fuori degli strati altomedievali ho trovato una tessera da bordello degli anni 201 punto
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Dovrebbe essere in nickel brass come riportato in gazzetta. Il prospetto non credo sia ufficiale, quindi probabilmente contiene indiscrezioni ma anche qualche inesattezza1 punto
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Gentil PostOffice, grazie per il commento e per l'interesse per quanto inviato. Buona giornata e cordiali saluti ggc1 punto
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Condivido quanto scrivi. Trovo meraviglioso l'insieme delle annotazioni della storia famigliare, deve essere davvero commuovente: un pezzo di storia (di fatto sconosciuta ai più) all'interno di un pezzo di storia comune1 punto
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Ciao Beppe, in verità qualcosina si sa... testimonianze dell'epoca spiegano come vennero apposte le "parole criminise" (le virgolette non son messe a caso). A mio avviso le contromarche, seppure tre, sono originali. Sì, si conosce un solo esemplare.1 punto
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Buonasera a tutti, di recente entrata in collezione Litra68, un Follis di Crispo che mi ha folgorato per le fattezze del minuscolo ritratto al diritto. Riporto note storiche fonte Web Wikipedia e descrizione della casa d'Aste. Crispus (Caesar, 316-326). Æ Follis (19mm, 1.47g). Cyzicus, AD 321. Laureate and draped bust l., holding globe, sceptre and mappa. R/ Jupiter leaning on sceptre, holding Victory on globe, wreath to l.; S//SMK. RIC VII 10. Flavio Giulio Crispo (latino: Flavius Iulius Crispus ; 302 circa – 326) è stato Cesare dell'Impero romano dal 317 fino alla sua morte, e membro della dinastia costantiniana come figlio maggiore dell'imperatore Costantino I. Figlio di Costantino I e della sua prima moglie, Minervina, Crispo nacque nella parte orientale dell'impero, ma crebbe nella sede imperiale di Treviri, in Gallia, ed ebbe come pedagogo Lattanzio. Il 1º marzo 317, a Serdica, ricevette il titolo di Cesare insieme all'appena nato fratellastro Costantino, figlio del nuovo matrimonio del padre con Fausta, e insieme a Liciniano, figlio dell'augusto Licinio, collega del padre per l'Oriente. Nel 318 Crispo tenne il suo primo consolato, e nel 320 gli fu affidato il comando militare in Gallia, affiancato da un prefetto: in quello stesso anno riportò le prime vittorie contro i Franchi e gli Alamanni. L'anno successivo, il 321, lo vide celebrare il matrimonio con una certa Elena, che gli diede un figlio,e il secondo consolato. Crispo si dimostrò un buon comandante militare, sconfiggendo ancora una volta i Franchi e gli Alamanni nel 323, e riportando su Licinio una fondamentale vittoria navale nell'Ellesponto nel 324, anno del suo terzo consolato, che contribuì a fare di Costantino l'unico imperatore. Nel 326 fu fatto giustiziare dal padre a Pola, poco prima della condanna a morte di Fausta; sono ignote le ragioni delle due esecuzioni, anche se viene ampiamente accettata una relazione tra i due fatti. Alcuni storici antichi sostengono che Crispo e Fausta avessero una relazione, o che Fausta avesse accusato ingiustamente Crispo di averla molestata, e che poi Costantino l'avesse punita dopo aver scoperto l'inganno. La sorte della moglie e dei figli di Crispo è ignota.Crispo fu colpito da damnatio memoriae. Questa tragedia familiare ha lasciato anche una traccia archeologica: nel duomo di Treviri sono stati rinvenuti i frammenti di un soffitto a cassettoni i cui riquadri erano stati dipinti con la raffigurazione dei membri della famiglia imperiale, probabilmente eseguito in occasione delle nozze di Crispo nella parte del palazzo a lui destinato. Successivamente il volto del principe fu cancellato, forse volutamente. Poco dopo il palazzo e la sala vennero distrutti ed al suo posto, probabilmente per volontà di Elena, fu edificata una chiesa. Secondo lo storico bizantino Zosimo, fu in seguito ai rimorsi per la morte del figlio innocente che Costantino si avvicinò ancor più al cristianesimo e finì con il farsi battezzare in punto di morte dal vescovo Eusebio di Nicomedia. Questa versione non viene però accettata dagli storici moderni. Sulla stessa linea ma con visione opposta invece l'imperatore Giuliano, nipote di Costantino, sosteneva che lo zio si fosse avvicinato al Cristianesimo perché terrorizzato dalle sue colpe e attratto dalla prospettiva di un perdono completo. La vicenda del presunto incesto di Crispo e Fausta, che richiama il mito di Fedra e di Ippolito, ebbe un certo successo nella letteratura del XVII secolo, a partire dalla tragedia in lingua latina Crispus di Bernardino Stefonio, rappresentata al Collegio Romano nel 1597 e stampata nel 1601. Successivamente il compositore Johann David Heinichen di Dresda (1683-1729) lasciò un'opera musicale incompiuta dal titolo Flavio Crispo (1720). Lo stesso argomento è trattato nell'opera Fausta di Gaetano Donizetti. Saluti Alberto1 punto
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Vuole sapere come tratterei le monete? In nessun modo, restaurarle equivale a falsificarle ed alterarle irrimediabilmente per l'eternità. Mai toccherei una moneta, mai! Altro che restituirle il suo antico splendore, lasciamole come sono arrivate, quella è la loro storia. Lei è il benvenuto qui, ma se è un "pasticcere", un restauratore di monete antiche che alliscia i campi o le reincide, non abbiamo nulla da dirci. Se invece è un appassionato, ottimo. Ce ne mostri qualcuna nella sezione "Romane Imperiali" e sarà nostro piacere ripercorrerne la storia assieme.1 punto
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Hai posto questa domanda esplicitamente,non hai chiesto come trattarla,tra l'altro questa domanda fa a cazzotti con il fatto che asserisci che ti interessa la storia della moneta...1 punto
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Quest'ultimo mi ricorda alcune serate da quattordicenne.. da allora non riesco più a berlo. Si trova tranquillamente sullo scaffale del supermercato1 punto
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Ciao Premetto che non l'ho comprata io ma un pensierino ce l'avrei fatto se l'avessi vista prima. Volevo rispondere ieri ma ero un po' nervoso, dopo aver appurato che non è Nerone ma Claudio come dice il Buon Alessandro l'usura così anomala del solo retro pone vari interrogativi, che solo avendo in mano questa moneta possono essere dipanati almeno in parte, poi se guardate bene sotto la nuca si vede una parte lineare leggermente incusa, che fa pensare ad una contromarca, il che spiegherebbe l'interesse di parecchie persone, ( sono state fatte 28 offerte non una) ad una moneta così usurata, perciò prima di apostrofare una moneta con certi aggettivi pensateci parecchie volte. in quanto la numismatica non é fatta solo di belle monete da far vedere agli amici, è anche studio di certe monete logore e di come mai abbiano continuato a circolare. Per esempio ho di recente comprato ad un'asta un denario dei limes di S. Severo con al dritto l'effige quasi perfetta e il retro limato minuziosamente che porta i segni ben visibili della limatura, con una patina omogenea e dello stesso tipo su entrambi i lati. Poi scusate se lo dico ma ognuno i suoi soldi li spende come vuole. Silvio1 punto
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In effetti questo è uno spunto interessante, mi risulta difficile immaginare un'usura così selettiva conservando solo ritratto e "Caesar AVG". Come può accadere naturalmente?1 punto
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Continuando con il dialogo che non ha mai avuto inizio, a Leone III fece seguito il figlio Costantino V e quindi il nipote Leone IV, durante il cui regno la zecca di Costantinopoli cessò di coniare le frazioni del follis che restò l’unica moneta di bronzo emessa dalla Capitale. Alla morte di Leone IV subentrò il figlio Costantino VI, di appena 9 anni, e il governo fu gestito dalla madre Irene Ateniese la quale nel 797 depose il figlio e lo fece accecare. Niceforo I Logoteta, ministro delle finanze, nell’802 detronizzò Irene e assunse la porpora imperiale dando origine all’effimera dinastia niceforiana: con Niceforo I fu definito l’uso del titolo di βασιλεύς ρωμαίων, riservato all’imperatore, che indossa sempre la clamide, e δεσπότης, riservato al figlio destinato alla successione al trono, il quale indossa la lorica. Nell’811, combattendo i bulgari Niceforo fu ucciso e il figlio Stauracio, rimasto gravemente ferito, abdicò a favore di Michele I. Questi, sconfitto dai bulgari nell’813, abdicò a favore di Leone V Armeno, che godeva dell’appoggio dell’esercito. Durante questo periodo il follis tornò ad avere una certa stabilità dimensionale. 1) Leone IV con Constantino VI, Leo III e Constantino V, follis, 5,10 g, 25 mm (Naumann); 2) Irene, follis, 3,78 g, 21 mm (Naumann); 3) Irene, follis, 2,50 g, 17 mm (CNG); 4); Niceforo I, follis, 5,93g, 23 mm (CNG); 5) Michele I con Teofilo, follis, 4,5g, 23 mm (Naumann); 6) Michele I, follis, 5,47g, 21mm (Savoca); 7) Leone V, follis, 6,3 g, 22 mm (N&N London); Leone V con Costantino, follis, 5,82 g (Busso Peus Nachfolger). Fotografie in scala 1:1.1 punto
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Inoltre mi domando se nell'uso comune quotidiano, la massaia sul mercato fosse davvero in grado di distinguere tra follis e mezzo follis, quando la moneta aveva una dimensione intermedia, ciò che occorre nel 20% dei casi! Quindi mi viene il dubbio se davvero esistano due nominali, o vi sia solo il follis che subì una svalutazione e quindi una riduzione di peso. Infine, per il follis le fonti distinguono tra le emissioni di Costantinopoli e quelle di una zecca provinciale indeterminata. Nelle dimensioni non vi sono differenze e le citate fonti distinguono le une dalle altre sulla base di alcuni dettagli, come il numero di globetti nella tufa. Anche in questo caso, analizzando le immagini del mio data-base di questa moneta noto che questo dettaglio non è per niente discriminante. Le fonti, poi, attribuiscono all'emissione provinciale un disegno e soprattutto una legenda più grossolana: un aspetto abbastanza soggettivo e con non permette una reale differenziazione tra le due emissioni. Osservando le immagini del DOC, nei cinque esempi di emissione provinciale la pettinatura di Teofilo presenta un grande ciuffo alla base, mentre in quelle capitaline i capelli scendono dritti e solo al fondo formano un piccolo ciuffo. Mi domando se non possa essere questa la migliore discriminante tra emissioni di Costantinopoli e della zecca provinciale indeterminata....1 punto
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penso che il valore derivi dal fatto che si trovi in un documento effettivamente viaggiato. non so se i fogli mai usati possano avere tale valore o lo stesso interesse. chiedo a @PostOffice di confermare o correggermi1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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