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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/25 in tutte le aree
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Inserisco con piacere l'ultima moneta entrata in collezione. Mezzo scudo da 6 tarì 1611 della zecca di Messina, acquistato stamane dalla numismatica Fonseca presso il convegno di Catania. Moneta costata parecchio per le mie tasche, ma molto meno dei prezzi che sta facendo ultimamente in asta, per me inarrivabili. Vi chiedo, anche solo per curiosità, un parere sulla conservazione e un parere sul valore di mercato della moneta in questa conservazione.4 punti
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Credo nessuno degli organizzatori scriva sul forum. Io sono andato stamane. Come i precedenti, convegno molto vivo, pieno di collezionisti e belle monete. Come al solito manca completamente la numismatica Antica. Greco/Romane non se ne vedono e si comincia ad avere una esposizione di pezzi dignitosa solo a partire dal periodo bizantino. Per chi colleziona zecche meridionali è un must. Monete per tutte le tasche. Molti collezionisti propongono scambi, per cui il convegno diventa anche un posto dove conoscere altri collezionisti e scambiare doppioni. Io ho portato a casa un bel mezzo scudo del 1611. Vi allego una foto del convegno. Per la cronaca gli espositori dovrebbero essere intorno ai 12-15. La foto taglia i tavoli di alcuni espositori, che si trovano sul lato esterno ed alle mie spalle.4 punti
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Continuare in vecchiaia a coltivare i propri interessi, con immutato desiderio di conoscenza e sapere ... con la mente ancora lucida e sana per poterlo fare. E' un bel finire la propria esistenza per un uomo di scienza.4 punti
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Con nonno Cesare ho avuto un rapporto a distanza negli ultimi quattro anni: lui mandava i suoi articoli a Mario che prontamente me li girava. L'anno scorso, sentendo l'approssimarsi dell'appuntamento con la "Signora dal nero mantello" e rendendosi conto che non avrebbe potuto concludere il suo immenso lavoro di ricerca, mi fece avere, oltre ai suoi articoli pronti per essere inseriti sul Gazzettino, anche i suoi appunti comprendenti anche il programma numismatico. Mi piace ricordarmelo così, assorto sull'elenco delle cose da fare e da sviluppare: ve ne faccio dono, chissà che qualcuno di voi non voglia raccogliere la sua eredità intellettuale. Sono sicuro che è per questo che mi ha spedito questa documentazione ed in cuor suo, finalmente liberato dalla sofferenza terrena, guardi verso di noi speranzoso che il suo disegno non vada del tutto perduto. 9 Monete d'oro.pdf Preludio alla numismatica.pdf LA MONETA E LA STORIA.pdf4 punti
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Tornando alle monete in rame, sinceramente io eviterei il Sidol o chi per esso che distrugge completamente la patina e, molto spesso, ne impedisce la riformazione in parte o in toto. Mi permetto di riproporre questo articolo apparso sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #6 del novembre 2019: Pulire rame.pdf3 punti
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Ho terminato la mia ricerca. Ne ho trovato un UNICO esemplare: ex asta Hamburger 1902, collezione Gnecchi. Ti garantisco che i listini di collezioni papali importanti li ho guardati praticamente tutti!😎 Puoi segnare R5! Complimenti!3 punti
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Grazie mille Njk! Che bellezza quando i post di questa sezione sono diversi da: “quanto vale questa 1000 lire Montessori?” e “Ho un 5 euro con due numeri consecutivi. È raro?”3 punti
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Ciao a tutti. A beneficio di @fullonse di quanti hanno seguito la discussione posto alcuni esemplari censiti come non autentici con identici conii di dritto e rovescio del denario presentato. In più ho trovato anche i conii moderni utilizzati per coniare questi falsi ( non ci sono quindi più dubbi su questo) 🙂. ANTONIO3 punti
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... che farebbe sognare Ali Baba. Ciao a tutti! Qualche giorno fa ho mostrato ad alcuni amici una parte della mia collezione, inclusa la serie completa delle ultime banconote della RDT, dai 5 ai 100 marchi. Uno mi dice: "No, non è la serie completa! Mancano i tagli da 200 e 500!" Ed io gli rispondo che abbiamo tutti e due ragione… ma forse io un po’ di più. 😁 Prima parte I biglietti da 200 e 500 marchi della Repubblica Democratica Tedesca (RDT) non vennero mai effettivamente ufficialmente emessi o utilizzati nella circolazione regolare. Tuttavia, anche loro hanno una storia da raccontare. Il contesto storico è quello dei due stati tedeschi nel dopoguerra, di cui uno adottò il Mark der Deutschen Notenbank (poi chiamato Mark der DDR, abbreviato in M) come valuta ufficiale. Questa moneta era il simbolo del sistema socialista e della pianificazione centralizzata, in contrasto con il Deutsche Mark (DM) della Germania Ovest. La RDT emise in diverse serie banconote in tagli più comuni (5, 10, 20, 50 e 100 marchi), i biglietti da 200 e 500 marchi non furono mai messi in circolazione. Tuttavia, progetti e disegni di questi tagli vennero realizzati e furono addirittura stampati. Perché i tagli da 200 e 500 marchi non furono emessi? Possiamo solo fare speculazioni. - Limitazioni economiche: La RDT era uno stato socialista con un'economia pianificata. La maggior parte delle transazioni avveniva attraverso un sistema controllato dallo Stato, e i salari erano generalmente bassi. Non c'era bisogno pratico di banconote di valore così alto, dato che pochi cittadini avevano accesso a grandi somme di denaro. - Controllo sul denaro: La circolazione di contante era limitata, poiché lo stato promuoveva il risparmio e controllava rigidamente l'economia. I tagli elevati erano considerati inutili e persino rischiosi, poiché avrebbero potuto incentivare attività non ufficiali o il mercato nero. - Motivi politici: La RDT cercava di mantenere una facciata di uguaglianza sociale. L'uso di banconote di alto valore avrebbe potuto dare l'impressione di disuguaglianze economiche, un'immagine che il governo socialista voleva evitare. Ma allora perché i tagli da 200 e 500 marchi furono prodotti? All’ovest c’era una bancota da ben 1000 DM, volevano mostrare che anche ad est si poteva fare di più. Seconda parte Dopo la riunificazione della Germania, il marco tedesco occidentale (DM) divenne la valuta ufficiale della ex-RDT, a partire dal 1° luglio 1990. Di conseguenza, le vecchie banconote della Repubblica Democratica Tedesca persero ogni validità e vennero ritirate dalla circolazione. Per gestire questa enorme quantità di denaro ormai inutilizzabile, la Staatsbank Berlin decise di stoccare circa 100 miliardi di marchi della DDR (pari a 620 milioni di banconote) in una rete di tunnel sotterranei nei pressi di Halberstadt, nei monti Thekenberge. Le banconote furono trasportate in loco con convogli militari dalla vecchia sede della Reichsbank di Berlino e depositate all’interno di due lunghi tunnel di arenaria, ciascuno lungo sui 300 metri. L’area venne poi sigillata con colate di cemento (due metri di spessore) e pesanti porte d’acciaio, mentre il denaro venne coperto con ghiaia e sabbia con l’idea che, nel tempo, l’umidità naturale del sottosuolo ne avrebbe accelerato la decomposizione. Tuttavia, questa previsione si rivelò errata: un’indagine condotta nel 1992 confermò che le banconote si degradavano molto più lentamente del previsto. Il sito, poi noto come il "tesoro di Halberstadt", rimase abbandonato per diversi anni, ma la sua esistenza attirò l’attenzione di alcuni avventurieri. Nel 1999, due uomini del vicinato riuscirono a introdursi nel deposito attraverso una frattura non sorvegliata nel sistema di gallerie, portando via un numero significativo di banconote, inclusi i tagli da 200 e 500 marchi. Nel luglio 2001, la KfW-Bank (che aveva acquisito la gestione del sito dopo la fusione con la Staatsbank della DDR) venne informata che queste banconote stavano apparendo in circolazione nei mercati numismatici e persino agli sportelli delle banche (anche se non potevano più essere scambiate). I due responsabili del furto furono arrestati e condannati, ma il rischio di ulteriori intrusioni e il pericolo per eventuali incidenti spinsero la KfW a prendere una decisione drastica. Nel marzo 2002 iniziò l’operazione di rimozione e distruzione definitiva del denaro. Le pareti di cemento che sigillavano i tunnel vennero demolite e il denaro fu estratto con pale meccaniche, ripulito da sabbia e ghiaia e caricato in enormi container (33 metri cubi di capienza!). Un totale di 298 camion trasportò le banconote ad una centrale di incenerimento dove furono bruciate insieme ai rifiuti domestici. L’intera operazione si concluse il 25 giugno 2002, eliminando definitivamente quello che un tempo era stato il sistema monetario della RDT. Morale della favola: Questa faccenda non è mai stata completamente chiarita, e molti aspetti restano ancora dubbi. Tuttavia, si può affermare con relativa certezza che tutte le banconote di taglio “grande” non provengano da fonti ufficiali, lecite (cosa che mi ricorda un'altra italica leggenda che parla di calzetti e mutande). Ma non credo che la finanza vi sveglierà all’alba se ne possedete una, quindi potete dormire sonni tranquilli. Njk ==================== Testi trovati, copiati, tradotti e reimpastati anche da: https://www.tagesschau.de/wirtschaft/finanzen/ddr-geld-halberstadt-schacht-bargeld-geldscheine-100.html https://de.wikipedia.org/wiki/Mark_(DDR)#Vernichtung_der_Banknoten https://www.kfw.de/stories/gesellschaft/gesellschaftlicher-zusammenhalt/der-schatz-von-halberstadt/ Un ringraziamento particolare a: Lindo ed il piano quinquennale che porta stabilità per il supporto musicale.2 punti
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Buonasera a tutti, spero di fare cosa gradita nel condividere questo "gioiellino" Grazie a chi vorrà commentare. Enrico2 punti
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fonte: https://www.livescience.com/archaeology/romans/1-700-year-old-roman-hoard-includes-gold-coins-depicting-illegitimate-emperor Un tesoro romano di 1.700 anni fa include monete d'oro raffiguranti un imperatore illegittimo Scavi "segreti" in Lussemburgo rivelano 141 monete d'oro romane di otto imperatori romani e un usurpatore. Gli archeologi in Lussemburgo hanno scoperto un sontuoso tesoro di monete d'oro romane di 1.700 anni fa che era stato posizionato vicino alle fondamenta di un piccolo forte romano a forma di torre. Il team ha dissotterrato 141 monete d'oro, coniate tra il 364 e il 408 d.C., a Holzthum, un villaggio nel nord del Lussemburgo. Le monete presentano i ritratti di otto imperatori, ma tre monete raffiguravano un sovrano inaspettato: Eugenio, un imperatore illegittimo dell'Impero romano d'Occidente che regnò solo per due anni (dal 392 al 394). Eugenio è il 3° da dx (nota mia) Questo usurpatore, Eugenio, insegnante di retorica e funzionario di corte, fu proclamato imperatore d'Occidente da un potente ufficiale militare, mesi dopo che l'imperatore d'Occidente Valentiniano II fu trovato impiccato in circostanze misteriose. Tuttavia, Teodosio I, l'imperatore cristiano d'Oriente, si rifiutò di riconoscere Eugenio e disapprovava la sua presunta politica di tolleranza religiosa. Ciò portò a un conflitto armato e culminò nella sanguinosa sconfitta e morte di Eugenio nella battaglia di Frigido nel settembre del 394. Le sue monete sono particolarmente rare perché il suo periodo al potere fu così breve. "Questa è una scoperta archeologica importante, poiché è estremamente raro poter studiare un intero antico deposito monetario nel suo contesto archeologico", hanno scritto i ricercatori in una dichiarazione tradotta dall'Istituto nazionale per la ricerca archeologica (INRA) in Lussemburgo. A causa della sua importanza storica, la scoperta è stata tenuta segreta per quasi quattro anni, con scavi sotto la direzione dell'INRA che si sono svolti dal 2020 al 2024. Il team ha anche dovuto affrontare condizioni pericolose, poiché nell'area erano sepolte numerose munizioni ed esplosivi della Seconda Guerra Mondiale, spingendo il Servizio di azione contro le mine dell'esercito del Lussemburgo (SEDAL) a dare una mano con gli scavi. Il valore del tesoretto si aggira attorno ai $ 322.000 Le monete d'oro sono solidi, un termine che deriva dal latino "solidus", che significa "solido", un riferimento al loro contenuto d'oro costantemente affidabile. Le monete, ciascuna delle quali pesa circa 0,16 once (4,5 grammi), furono introdotte all'inizio del quarto secolo durante l'era del "Tardo Impero Romano". Il solidus rimase relativamente stabile per secoli e si diffuse in tutta la regione del Mediterraneo. In seguito a un'analisi indipendente, che ha preso in considerazione le "eccellenti condizioni" delle monete e "la presenza di alcuni esemplari rari", le monete sono state valutate 308.600 euro, ovvero quasi 322.000 $. In conformità con le disposizioni legali sul patrimonio culturale, questa somma è riservata a coloro che hanno diritti legali, come i titolari di proprietà, sul ritrovamento. "Ci vorrà ancora del tempo per elaborare gli scavi e i ritrovamenti", ha affermato il ministro della cultura lussemburghese Eric Thill in una dichiarazione parlamentare tradotta, "ma senza dubbio aumenterà la nostra conoscenza e comprensione dell'ultimo secolo dell'Impero romano in Occidente". I ricercatori hanno in programma di analizzare ulteriormente il tesoro e alla fine pubblicare i risultati in una rivista di ricerca. V. Anche: https://new.coinsweekly.com/news-en/largest-hoard-of-ancient-gold-coins-discovered-in-luxembourg/ https://archaeologymag.com/2025/01/roman-gold-coins-in-luxembourg/ https://arkeonews.net/secret-excavations-in-luxembourg-reveal-141-roman-gold-coins-from-nine-roman-emperors/ https://www.threads.net/@archaeology.news/post/DFTZXhdOZnv https://en.wikipedia.org/wiki/Holzthum_Hoard2 punti
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DE GREGE EPICURI Sul tesoro di Limoges della "usine à gas" l'articolo da te citato un po' di cose le dice. Sono state studiate 6393 monete tutte in Ag (4 antoniniani, il resto denari), ma c'è la fondata ipotesi che in origine le monete fossero più numerose (da 7000 a 12.000). Alcuni pensano addirittura che, oltre alla giara che le conteneva, in origine ce ne fossero altre 2 o 3, ritrovate in periodi precedenti e non consegnate alle autorità; su questo però l'articolo non cita prove, nè indizi. I denari vanno dal 2° secolo fino a Postumo, con un forte addensamento nei 30 anni della dinastia severiana, e molti sono splendidi o fdc. Essi sono stati distribuiti fra molti musei e istituzioni pubbliche, non citate nell'articolo.2 punti
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Spero proprio non sia successo nulla di grave.2 punti
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Giusto per chiudere il cerchio facciamo luce su quei due caratteri che avevo scambiato per numeri 1 e 8 Grazie ai link sopra menzionati finalmente so che il simbolo accanto al numero 1 non è il numero 8 , significa 'persona', il numero 1 invece è corretto ed in questo caso viene utilizzato come 'una'. La traduzione completa dei quattro caratteri:2 punti
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Grazie mille @Meleto! Ora so di poter entrare al parco! Era in un piccolo lotto di monete cinesi da identificare ed era l'ultimo che mi mancava da classificare. Grazie anche a @caravelle82 Aggiungo: nella fonte inviata da @Meleto c'è un riferimento al negozio che lo vendeva per 25 dollari. Sicuramente non credo li valga tutti, però da solo coprirebbe tutta la spesa per il lotto da 33 monete.. sicuramente compensa gli 8-9 cash falsi che c'erano2 punti
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Si il titolo del post se si potesse cambiare sarebbe meglio, come ho detto io procederò in progressione di valore facciale e avete visto come stò impostando il lavoro, consiglio a coloro che seguono, se hanno francobolli del pari valore, di inserirli al momento che io lo descrivo, sempre se possibile certamente, almeno non ci incasiniamo, poi quando qualche valore avrà una rilevanza particolare da controllare ( valore di catalogo per intenderci) lo citerò così chi avrà tra le proprie cose francobolli di quel valore facciale, potrà incominciare a studiarli e magare se ha difficoltà di postarli e vediamo insieme se riusciamo a catalogarli, grazie per il Vostro aiuto2 punti
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Difficile comparare l’estensione delle varie collezioni ma riporto, per farsi un’idea la consistenza delle raccolte del Museo Paolo Orsi di Siracusa che oltre alla favolosa Pennisi custodisce la coll. dei Marchesi Gagliardi di monete siciliane e incuse della magna grecia, la collezione Pugliatti di monete enee e infine numerosissimi tesoretti tra cui spiccano quelli, ricchissimi, di Ognina e di Gela che insieme alle collezioni fanno del medagliere il nucleo piu’ prezioso di monete siciliane antiche presente in Italia. riporto di seguito l’elenco dei ripostigli confluiti nel tempo nel Medagliere: 1891 tesoro di Avola, 1893 tesoro di Palazzolo, 1894 tesoro di Cibali (Catania), 1895 tesoro di Licodia, 1897 tesoro di Siracusa contrada Canalicchio, 1899 tesoro di Licata e tesoro di Siracusa, 1900 tesoro di Gela, 1901 tesoro di Agrigento, 1902 tesori di Burgio (Ragusa) e di Grammichele, 1903 tesoro di Palazzolo, 1906 tesoro di Agrigento, 1905- 06 tesoro di Mineo, 1906 tesori di Adernò, Bronte, Lentini e Buccheri, 1907 tesori di Gela, Canicattini, Cibali (Catania), Carancino (Siracusa), 1908 tesori di Canicattini e Barrafranca, 1909 tesoro di Aidone, 1910 tesori di Caltagirone e di Adernò, 1911 tesori di Carlentini, Pachino, Gela e Agrigento, 1912 tesori di Siracusa e di Vizzini, 1913 tesoro di Licata, 1914 tesoro di Avola, 1915 tesori di Grammichele, Canicattini, Avola e Paternò, 1916 tesoro di Cesarò (Catania), 1917 tesoro di Canicattini, 1918 tesoro di Agrigento, 1921 tesori di Campobello di Licata e di Lentini, 1922 tesori di Pachino e di Siracusa (Teracati), 1923 tesoro di Ognina (Catania), 1924 tesoro di Pachino, 1926 tesori di Siracusa, di Cittadella (Noto), di Licata, 1927 tesoro di Siracusa, 1928 tesori di Gibil Gabib (Caltanissetta) e di Camarina17. 1933 tesoro di Casulla (Lentini), 1934 tesoro di Gela, 1935 tesoro di Vizzini, nel 1938 tesoro di Scoglitti. Negli anni dal 1947 al 1964, 20 ripostigli di epoca greca, il patrimonio di monete auree di età tardoromana e bizantina, quello rinvenuto a Comiso nel 1936, e nel 1950, il tesoretto di Capo Schisò, il tesoro di Siracusa negli anni ’60 del secolo scorso di 1.107 denari e frammenti di età repubblicana, nel 1963 il tesoro di via Tevere, 1964 in Corso Gelone, monete auree bizantine del VII secolo.2 punti
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L'Italia al Lavoro è secondo me una delle più belle serie filateliche dell'epoca repubblicana.1 punto
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Buonasera a tutti Recentemente ho acquisito un mezzo baiocco di Innocenzo X, della Zecca di Ferrara, coniato nel 1654. Questo è il pezzo in questione Le condizioni mi rendo conto che sono pietose e il prezzo che l'ho pagato forse è eccessivo per com'è ridotta ma è introvabile. Da appassionato della monetazione in rame non potevo di certo lasciarmelo sfuggire 😉 Avrei bisogno del vostro aiuto, ovvero se esistono dei passaggi d'asta o più semplicemente foto del nominale. Non si trova nulla: nei miei ex listini anche degli anni pre-ventunesimo secolo non ho reperito foto alcuna e in rete anche. Per di più non mi è nemmeno mai capitato di poter osservare esemplari analoghi dal vivo. Sono solo riuscito a trovare un mezzo baiocco di Ferrara, sempre della stessa data sopracitata, a nome di papa Alessandro VII, che è una vera e propria eccezione per riutilizzo dei conii vecchi, ma nonostante ciò il conio del rovescio risulta comunque differente dal mio pezzo. Se siete in possesso di cataloghi come MIR e Muntoni avrei anche bisogno di sapere che rarità viene attribuita. Nonostante non possegga i testi di riferimento a mio modesto parere ritengo si possa stabilire senza dubbio come un grado R4 pieno se non addirittura qualcosina in più. Grazie mille per chi avrà la pazienza di aiutarmi e vi ringrazio già in anticipo per gli eventuali interventi. Questo il link del catalogo lamonetiano: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FEINX/21 punto
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24 MAGGIO 1915 L'ITALIA ENTRA IN GUERRA D. E' LA PIETA' CHE L' VOMO ALL' VOM PIU' DEVE. Figura simbolica di una infermiera in atto di soccorrere e medicare un soldato ferito. Sullo sfondo una scena di combattimento. R. In alto lo stemma della Croce Rossa smaltato, contornato da baionette italiane e nemiche. Sotto in quattro righe: CROCE ROSSA - ITALIANA - 24 MAGGIO - 1915 Medaglie di guerra fatte eseguire dal Comitato Regionale di Milano della Croce Rossa Italiana per opere di assistenza. Rifer. STEFANO CARLO JOHNSON Le rivendicazioni Italiane del Trentino e della Venezia Giulia nelle medaglie Parte III ALFIERI & LACROIX 1919 N. 1311 punto
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2 euro x 5 monete fa 10 euro. Di meno no.. Cioè, valgono 2 euro l'una..1 punto
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Serie di gettoni “Prigionieri di guerra *Genova” Mille prigionieri austro-ungarici catturati nella Prima guerra mondiale vennero inviati a Genova e dislocati nei forti Begato, Castellaccio, Ratti e Sperone. Il lavoro volontario di 200 prigionieri retribuito con gettoni utilizzabili nello spaccio ed un esercizio commerciale limitrofi iniziò nell’aprile 1916. Forte Sperone nel 1918 passò sotto la responsabilità di Francesco Calì. Nel 1919 i superstiti furono rimpatriati; i morti per malattia (spagnola, colera e altro) dal 16 giugno 2012 sono stati seppelliti nell’ossario del cimitero monumentale di Staglieno. La serie è composta da quattro gettoni in zinco di controvalore (in centesimi) 5, 10, 25, 50 e da due gettoni in ottone di controvalore (in lire) 1 e 5. Ogni gettone è accompagnato dalla rispettiva scheda di Paolo Pitotto. (segue)1 punto
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Solo alcuni sono pubblicati ( ad esempio Ognina e Naxos) per gli altri bisognerebbe chiedere al museo se sono stati digitalizzati . Purtroppo tesoretti a parte a Siracusa mancano ancora i cataloghi delle collezioni maggiori. In Italia i musei pubblicano poco ..1 punto
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Porta R e', legger I pare IES li': palma R e' = portare leggeri parei e slip al mare Buon pomeriggio!1 punto
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Ciao, si tratta di un antoniniano dell'imperatore Caracalla, nominale per il quale non viene mai usato SC ( che sta per Senatus Consultum,cioè per consulta ed approvazione del senato) riscontrabile sui sesterzi, dupondi ed asse nonché su alcune emissioni provinciali. Le foto non rendono il reale colore del metallo che sembra più bronzo o rame che argento. Con la riforma monetaria introdotta proprio da questo imperatore si ridusse al 50% la quantità di fino negli argenti cioè nei denari e fu introdotto il nuovo nominale, la moneta che hai postato, l'antoniniano che in teoria doveva rappresentare il doppio come valore del denario. Ritornando alla tua moneta riesci a capire se è in argento che si è scurito molto o è in bronzo o rame? Magari se riesci a fare foto migliori potrebbero essere di aiuto anche a capire se la moneta è coniata ( come sembra) o ottenuta per fusione. Ricordo di aver visto diversi antoniniani di Caracalla in bronzo ( dei quali purtroppo non ho conservato le foto) che venivano classificati come antoniniani del Limes, prodotti per essere utilizzati come moneta solo in limitate zone periferiche dell'impero. Potrebbe essere il caso di questa moneta 🙂. ANTONIO1 punto
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Un pezzo interessante. Partirei dal materiale che mi sembra zinco, insieme all' aspetto moderno direi che potrebbe essere un gettone giapponese del periodo della seconda guerra mondiale (in cui si è fatto largo uso di zinco nelle monete)1 punto
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Personalmente l'avrei lasciata com'era, se proprio avessi voluto pulirla l'avrei affidata a qualcuno che abbia le giuste competenze,ma ormai il danno è fatto,un vero peccato,il carlino antitosatura è una moneta storicamente interessante e non semplice da reperire con ambedue i valori di G.V e G.10 come nel tuo esemplare, questo perché,per ironia della sorte,la maggior parte di questi esemplari sono fortemente tosati...1 punto
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Buongiorno a me pare la seconda che hai scritto. Una lacca protettiva. Attendiamo altre risposte al sondaggio.1 punto
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Certo: RaSO4 Il radio, scoperto da Marie Curie, da suo marito Pierre e dal loro assistente Bèmont nel 1898, è l’elemento chimico di simbolo Ra dal cui nome deriva la parola ‘radioattività’ per ragioni storiche, anche se non è l'elemento con la maggior radioattività conosciuto. Sotto forma di cloruro RaCl2 è usato in medicina per produrre gas radon, utile per la terapia di alcuni tipi di tumore. Buona notte. apollonia1 punto
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Meno male che hanno scartato il tema "Mani: insieme costruiamo l’Europa" Le mani sono per tutti un’immagine molto familiare1 punto
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Devo dire che in questo sito filatelico si imparano molte cose interessanti grazie ai nostri esperti fapetri2001 e PostOffice, che valgono per cento esperti di altri siti filatelici.Grazie.👍👍1 punto
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...sono un po' basito leggendo..... ma sesterzio che non ha niente di autentico e si vede a distanza : la patina è farlocca in maniera evidente ( gli azzurrini sui rilievi del rovescio sono eclatanti e non solo), lettere sconclusionate, molli e incomplete, ritratto farsesco da scimmia nasona, bordo perlinato diventato una linea ed interrotto da bolla di fusione, palline da fusione e bollicine dappertutto, bordo arrotondato e crepe del bordo piene ..... praticamente tutto! In conclusione e scusate se lo ribadisco: un brutto falsaccio fuso e senza appello...1 punto
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3° tipo di soprastampa , FIRENZE, in questo caso abbiamo 5 valori ordinari con soprastampa nera + rosso, 3 valorei con soprastampa Carminio Lillaceo + 1 valore con la soprastampa Lilla + 2 valori espresso. La varietà di colore della soprastampa da rossa, carminio lillaceo e lilla è dovuto dalla composizione del colore che vide un evidente perentuale più alta di biacca bianca mista al rosso , è una caratteristica della tiratura di Firenze 1° tipo soprastampa nera e rossa 2° tipo soprastampa carminio lillaceo 3° tipo Lilla Espressi1 punto
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nel mio caso ho scoperto essere un cromosoma materno: l'anno scorso, facendo il trasloco di mio padre, ho scoperto una scatola contenente una collezione di monete del regno e della repubblica. e mio padre candidamente mi disse "ah si, è la collezione della mamma" (che non c'è più da prima che io re iniziassi a collezionare). sono poi riuscito ad approfondire meglio: era la collezione di mio zio, che quando partì per la missione (in quanto missionario - ed ecco svelato il perché di tante monete vaticane) alla fine degli anni '60 la lasciò a mia madre, che la proseguì fino a circa gli anni '80.1 punto
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Buon giorno. Ripensando a questa moneta personalmente ritengo che il bb sia un po' riduttivo ma non è questo il punto della mia considerazione che è invece il seguente. Chi di voi venderebbe questa moneta, con l'argento quotato a quasi un euro al grammo, per soli 25 euro? Anche solo dal punto di vista di un profano sarebbe chiaro che 25 euro non sarebbero sufficienti a costruire un qualsiasi manufatto di questo peso nemmeno un tondello liscio, nemmeno un lingottino ; qui si sta parlando di un, seppur piccolo e comune, originale ed autentico pezzo di storia. Siamo d'accordo che esiste il prezzo di mercato ma francamente in questi casi mi sembra fuori luogo ed irrispettoso per l'oggetto trattato. Non voglio dire che si dovrebbe fare incetta di scudi a questi prezzi, la cosa non ne farebbe certo salire il valore, ma il fatto mi fa pensare a come le persone in genere non abbiano più capacità di riflettere, perché non educate a farlo, sul valore degli oggetti e non specificamente delle sole monete. Io non lo so, ma quanto costa una moneta di nuova emissione o un qualsiasi oggetto senza lavorazioni artistiche in argento di queste dimensioni e peso? Forse il mio modo di pensare è obsoleto, forse non si fa così a determinare il valore delle cose, forse sono troppo di parte quando si parla di monete o forse ho un po' di ragione? Per chi mi ha letta fino a questo punto mi scuso per la filippica ed auguro una buona giornata. Cordialità Gabriella1 punto
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Buongiorno, la serie è completa e come quasi di norma nelle serie usate, il 50 cent. è nuovo, questo perché è un francobollo che per il particolare prezzo di facciale, serviva soprattutto per corrispondenza tra Sindaci per fare tariffe ridotte al 50%. se ti è possibile, sarebbe da controllare che tipo di dentellatura hanno il 100 e 200 lire e la posizione della filigrana, saluti1 punto
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Dalla Lycia, un vistoso esemplare di dracma in AG al nome di Traiano, con al diritto testa laureata dell' imperatore ed al rovescio piccola civetta sui corni di 2 lire accostate . Sarà il 12 Febbraio in vendita Davissons 44 al n. 75 .1 punto
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Purtroppo, o per fortuna, nessun popolo è autoctono della propria terra. Discendiamo tutti da persone da individui originari dell'Africa subsahariana. Per ogni popolo che crede di vivere in un luogo da sempre ve ne è sempre un altro che vi abitava da prima. Anche da questa considerazione dovrebbe nascere il rispetto verso tutti, così come la richiesta di rispetto da parte di tutti.1 punto
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L'acquisto che ho fatto tempo addietro è parecchio antecedente al 2019, e fino ad allora le katane erano state derubricate come attrezzi sportivi (ho da qualche parte la copia della documentazione, se vuole la posto, ma non mi sembra il caso). Il mio esempio è stato fatto solo per confermare che a volte la legge sia più interpretata che altro, come si evince dal mio intervento, dove la stessa azione è stata interpretata in due maniere completamente differenti da tre diversi organi dello stato (Carabinieri, Questura e Dogana). Inoltre, la stessa dogana ha mosso la stessa accusa, come detto, anche per l'acquisto di un coltello da cucina, confermando l'aleatorietà delle interpretazioni. Mi scuso se l'argomento non era conforme al topic, ma come ho detto era solo un esempio.1 punto
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Nulla in realtà, ma era una risposta al post # 35 di @NeroCupo che ha fatto un esempio di come ci si puó impelagare nei guai con la legge, facendo un semplice parallelo con la questione katana. Fine off topic1 punto
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Volevo ringraziare il nostro amico PostOffice per il suo altruismo, chiedevo se per filigrana a corona intendeva questa che si intravede nei miei francobolli.Grazie1 punto
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.......ecco il mezzo Scudo 5 Tarì:FILIPPO III di Spagna(1598-1621) 1611, AR 15,79 g. D/ PHILIPPVS III DEI GRATIA Busto corazzato e drappeggiato a destra, con colletto alla spagnola(gorgiera) R/SICILIAE ET HIERVSA REX 1611 Croce terminante con fiamme coronate, accostata in basso da D – C (Decio Cirino, maestro di zecca). Riferimenti: Spahr 14; MIR 344/2. La moneta appartiene a collezione privata @Philippus IX a me sembra che fra l'ultima cifra e la croce al Rovescio vi sia un 6 abraso1 punto
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