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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/25 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti. Ieri mattina al Mercato dei libri di piazza Diaz ho incrociato un libraio torinese con un catalogo dedicato alla Numismatica. Trovandolo rilevante e potenzialmente utile a molti di noi, ne pubblico la versione pdf. affinché gli interessati possano contattare il libraio stesso. Un saluto cordiale e buona lettura. Catalogo-22-Numismatica.pdf
    10 punti
  2. E' bastato molto meno, bravo @nikita_ Il 1804 è una data fondamentale per la storia numismatica degli Stati Uniti, non tanto per le monete che furono coniate in quell'anno, quanto per quelle che non lo furono: un dollaro d'argento e un 10 dollari d'oro, un'aquila... Eagle Coniate una trentina d'anni più tardi, ma sulle quali, per motivi a oggi ancora misteriosi, venne impressa la data 1804. Del dollaro ci siamo già ampiamente occupati in un'altra discussione, Il Re ed Io questa deriva da quella, anche nel titolo: nel gergo delle serie televisive la si potrebbe definire uno spin off perché il protagonista assoluto tra le due monete è sicuramente il dollaro, tanto importante e famoso da aver meritato l'appellativo di King of American coins. E l'aquila? Lo spieghiamo attraverso il video del post di apertura, tratto dal film del 1956 The King and I, la cui storia, come sanno tutti quelli che hanno letto la discussione sul dollaro, ha una stretta correlazione con esso, anche se nel film non se ne parla mai. I due protagonisti del video cantano una canzone, We kiss in a shadow, ci baciamo nell'ombra: sono due amanti clandestini, lei una concubina del re, lui un semplice servo, se il loro amore venisse scoperto sarebbero sicuramente puniti. Cosa c'entra la loro storia con la moneta da 10 dollari del 1804? Abbastanza Come i due sfortunati amanti, questa straordinaria moneta è stata infatti ingiustamente confinata nell'ombra, oscurata dal ben più famoso dollaro. E allora, facciamo luce su di essa, o almeno proviamoci E non solo su di essa, la discussione sarà l'occasione per analizzare tutte le monete d'oro emesse dalle zecche statunitensi, dalle prime di fine Settecento alle soglie della Guerra Civile. E poiché sarà basata soprattutto sull'oro, racconteremo la storia di due zecche che nella loro breve esistenza hanno coniato esclusivamente monete di questo metallo: Charlotte e Dahlonega. Racconteremo inoltre il viaggio, vera e propria avventura, di Edmund Roberts, il plenipotenziario americano incaricato di allacciare rapporti commerciali con i paesi asiatici, e di portare in dono ai loro sovrani i cofanetti contenenti le monete, nati da una sua idea. Non mancando, naturalmente, di inquadrare il tutto in un'adeguata cornice storica, economica, politica, di costume. Insomma, tanta carne al fuoco, sperando che non bruci... e non vi annoi troppo petronius
    6 punti
  3. Buon giorno e benvenuto, le linee orizzontali sono dovute ad una precedente conservazione del biglietto in un album autoadesivo per foto, che ha le pagine spalmate di colla a righe orizzontali. Il biglietto è stato quindi brutalmente appiccicato alla pagina del raccoglitore e naturalmente, non essendo fatto x le banconote, l'olio della colla ha impregnato la carta replicando la texture a righe con cui è stata applicata sulle pagine. Nota che i segni si sono trasferiti anche sull'altro lato. Nemmeno io l'avrei comprata, considera che le sostanze di cui è composta quella colla potrebbero deteriorare la carta e in futuro quelle righe potrebbero persino scurirsi o bruciare la carta. Se continuerai nella collezione, probabilmente in futuro vorrai sostituire questo biglietto e quindi i soldi che hai speso, anche se pochi, andranno persi perché non riuscirai a rivenderlo. Ma non ti preoccupare, se impari dagli errori i 30€ sono spesi bene!
    5 punti
  4. In pricipio… ...come abbiamo visto anche in altre discussioni, nelle 13 colonie inglesi che sarebbero andate a costituire gli Stati Uniti, si utilizzavano monete di ogni genere e paese (mancando una monetazione comune, a parte alcune emissioni delle singole colonie), e anche, per necessità, numerosi succedanei delle monete vere e proprie. A seguito della raggiunta indipendenza nel 1783, ci furono molte discussioni nel Congresso sulla creazione di una moneta e una Zecca nazionali, ma fu solo dopo l'adozione della Costituzione del 1789 che la questione incominciò a fare dei veri progressi. Se qualcuno può essere chiamato il Padre delle monete degli Stati Uniti, questi è Alexander Hamilton (1755-1804), primo Segretario al Tesoro. Dopo aver studiato a lungo la questione monetaria, Hamilton, il 28 gennaio 1791, sottopose al Congresso un dettagliato rapporto, che gettò le basi per quella che sarebbe diventata la monetazione del suo paese. Sebbene la più diffusa moneta internazionale fosse il cosiddetto "dollaro spagnolo" d'argento (Spanish Milled dollar), Hamilton sostenne l'adozione di un sistema bi-metallico, nel quale oro e argento avrebbero goduto di pari status, sulla base di un rapporto 15 a 1, ovvero un'oncia d'oro avrebbe avuto un valore corrispondente a 15 once d'argento: che era poi il rapporto prevalente quasi ovunque nel mondo. La sua idea era di determinare il peso standard e la finezza del dollaro spagnolo, adottando gli stessi valori per il dollaro americano d'argento, per poi, partendo da lì e applicando il rapporto 15 a 1, stabilire il peso ideale per il dollaro d'oro e i suoi multipli. Cosa che ottenne pesando un buon numero di dollari spagnoli prelevati casualmente dalla circolazione, facendo poi la media tra i valori riscontrati. Nel suo rapporto, Hamilton elencava anche quali avrebbero dovuto essere le monete emesse dagli Stati Uniti. Tra queste: "One gold piece equal in weight and value to ten units, or dollars." "One gold piece equal to a tenth part of the former and which shall be a unit or dollar." Seguivano poi le altre monete, in argento e rame. Dunque, il piano di Hamilton prevedeva l'adozione di due monete d'oro, da 10 e 1 dollaro. Ma la seconda fu respinta dal Congresso, e vide la luce solo più di 50 anni più tardi. In compenso, si decise di adottare due sottomultipli da 2,50 e 5 dollari: quest'ultima, fu la prima moneta d'oro a uscire dalla Zecca di Philadelphia, nel 1795. Alexander Hamilton è ancora oggi universalmente conosciuto anche da chi, con ogni probabilità, non ha alcuna idea del ruolo avuto nella creazione della moneta americana. Infatti, basta aver maneggiato, o anche solo visto in foto, una banconota da 10 dollari... lui è lì petronius
    4 punti
  5. Salve. Questo gettone acquistato tempo da un ebayer inglese, è ricavato dalla sovraimpressione della stessa scritta LLOYD'S WEEKLY NEWSPAPER THREE PENCE - POST FREE sulle facce di una moneta di re Giorgio III, Londra. apollonia
    3 punti
  6. Scelta personale, ma se li butti, daglii anche qualche bella martellata. Non si sa mai ritornino a illudere qualcuno
    3 punti
  7. 1 moneta 1€: 50 centesimi del Vaticano Pio XII 1940.
    3 punti
  8. A me ricorda Marco Aurelio...
    2 punti
  9. Salve, denaro gherardino angioino, Napoli, mi sembra di Carlo II d'Angiò
    2 punti
  10. Savoca Numismatik GmbH & Co. KG > Herakles Auction 2 Auction date: 3 March 2025 Lot number: 34 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Greek Islands off Caria. Kos. ΛΑΚΩΝ (Lakon), magistrate circa 380-350 BC. Tetradrachm AR 24 mm, 15,14 g Bearded head of Herakles to left, wearing lion's skin headdress / ΚΩΙΟΝ/ ΛΑΚΩΝ, crab with club below; all within square border of dots. Good Very Fine HGC 6, 1301. During the Hellenistic era, the island of Kos reached the height of its prosperity, largely due to its strategic alliance with the Ptolemaic dynasty of Egypt. The Ptolemies valued Kos for its advantageous port, which served as a key naval base in the Aegean Sea, strengthening both military and trade networks. This alliance not only enhanced the island's economic standing but also significantly influenced its cultural development. Kos became an important center of learning, functioning as a provincial extension of the Museum of Alexandria, the most renowned scholarly institution of the ancient world. It also became a preferred destination for the education of Ptolemaic princes, further enriching its intellectual and cultural landscape. Kos was home to several prominent historical figures, such as the famed physician Hippokrates, regarded as the "Father of Medicine," the celebrated painter Apelles, the elegiac poet Philitas, and possibly the pastoral poet Theokritos. This distinguished roster of residents highlights the island's role as a hub of artistic and intellectual activity. The Hellenistic tetradrachms of Kos reflect the island's wealth and artistic excellence. When not affected by poor striking or corrosion-a common issue for ancient coinage-these coins display remarkable elegance. The obverse typically features the head of Herakles, rendered with refined artistry that echoes the style of Ptolemy I's Alexandrine issues and even earlier works like the tetradrachms of Kamarina. Herakles is depicted with his iconic lion skin headdress, symbolizing strength and heroism. On the reverse, the coin usually shows a crab alongside Herakles' bowcase. The crab holds particular significance in local Koan mythology, where it was considered an ally of Herakles, though the exact story behind this association remains unclear. This unique symbol not only distinguished Koan coinage but also reinforced the island's cultural identity. Well-preserved examples of these coins, especially those that are perfectly centered and struck from fresh dies on broad, high-quality silver flans, stand out as some of the most aesthetically pleasing and historically significant relics of Kos's Hellenistic coinage. Starting price: 4000 EUR
    2 punti
  11. Grazie Fabio, il tuo controllo una certezza. Allora e' quello piu' quotato. Hurra ' !!! Anche se a Ptr79 non interessa poi molto essendo questo materiale una collezione di famiglia a cui tiene molto.. giustamente.
    2 punti
  12. Buongiorno, chiedo scusa ma ho fatto un lieve errore, per la continuità del programma con cui stavo inserendo il materiale, dovevo continuare con i Propaganda di Guerra, invece ho inserito i segnatasse, mi riabilito, ora inserisco la serie Propaganda di Guera del 1942 soprastampa di Verona in ambedue le sezioni Sassone 49/60
    2 punti
  13. Il 6 con queste immagini non si vede. Ma se c'è è un rarissimo bezzo per la Dalmazia e Albania. Arka # slow numismatics
    2 punti
  14. Veneziana no, tessera mercantile nemmeno. Cercherei nell'area austriaca o bassa Germania. Arka # slow numismatics
    2 punti
  15. Moneta rarissima, concordo. Mi vengono in mente un paio di considerazioni. La prima è che la cura per il peso delle monete e la conseguente netta distinzione ponderale e dimensionale tra denaro e mezzo denaro siano inversamente proporzionali alla rarità. Sono più facilmente individuabili e reperibili i mezzi denari (e addirittura due esemplari di quarti) emessi da Federico II e Corrado I rispetto a quelli delle coniazioni sotto Corrado II e Manfredi. Mi chiedo poi come possano essere stati utili nella vita quotidiana del tempo questi mezzi denari. Immagino fossero destinati quasi esclusivamente al popolo e transazioni di basso valore. Se noi abbiamo bisogno di bilancino e righello per determinare il nominale (e spesso in alcune aste si scambiano mezzi denari per denari), non dev’essere stato semplice distinguerli facilmente nemmeno sui banchi del mercato della Vuccirìa a Palermo o dell’antenato della Fera ’ô Luni di Catania.
    2 punti
  16. Taglio: 1 euro Nazione: Italia Anno: 2023 Tiratura: 977.000 Condizioni: SPL Città: Milano note: NEWS!!! note: 4 monete Taglio: 1 euro Nazione: Vaticano Anno: 2024 Tiratura: solo in divisionale (25.000+8,000) e coincard (80.000) Condizioni: SPL Città: Milano note: NEWS!!!
    2 punti
  17. Posto queste due monete avute per 1,50 euro, un cent delle Bermuda del 1971 con il vecchio ritratto di Elisabetta II, possedevo già questo cent del 1991 ma con il nuovo ritratto. e questo bel quarter dollar del 1999 D
    2 punti
  18. Buon pomeriggio. In ultimo, in allegato queste vecchie monete in rame, molto usurate. Che ne pensate? 1) Tornese del 1825 Diametro 39 peso 30 g spessore 3,5 mm circa 2) 8 Tornesi del 1817 22 g, diametro 35 mm 3) 4 Bese del 1910 Pesa 4 g Diametro 30 mm 4) 2 Centesimi 1861 del Regno d'Italia Diametro 20 mm non mi pesa nemmeno 1g. sottilissima 4) 10 centesimi "Spiga" del Regno d'Italia Peso 5g, diametro 23mm circa Grazie nuovamente. Credo di aver terminato 🙂
    1 punto
  19. Buonasera Jager, dammi un paio di giorni di tempo, vedo a studio se ho qualche cosa io, te lo mando volentieri se ce l'ho ma non sono sicuro, ciao
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  20. Guarda qui... https://www.vaccari.it/editoria/1x1/index.php?_c=Y2F0&_n=&_s=41
    1 punto
  21. Infatti per iniziare è molto buono , ma se trovo a un prezzo ragionevole un Sassone me lo piglio,anche per avere il numero del bollo che coincida con le valutazioni ,in questi giorni ho imparato qualcosa di buono e ne sono sempre più felice ,se ci fosse un circolo filatelico ci andrei ma ho già visto ,e se ne è già parlato in questa sezione , purtroppo sono troppo distanti da me ma intanto mi accontento così. Grazie ancora a voi @PostOffice e @fapetri2001
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  22. Per me Spl-Spl+. moneta molto piacevole @Alan Sinclair.
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  23. circolata e sfuocata ma autentica tranquillo...
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  24. Salve,direi proprio di sì. Ecco la scheda https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAIIAN/3
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  25. Il 2 lire in basso a sinistra èuna varietà, guarda la dimensione!!! ione
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  26. Come dice sempre @PostOffice I libri sono più importante dei francobolli,prima comperare libri poi francobolli.🤪🤪🤪 Devo procurarmi un Sassone anche se datato,ora provo vedere.
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  27. Buongiorno Jager, scusami ma con tutti questi post a raffiva e immagini e scritte varie, mi sono confuso, oltretutto ho risposto questa mattina dal telefonino, ora a boccie ferme facciamo il punto seriamente, i francobolloi da 75 cent. sia dentellato 14 che 12 , non hanno filigrana, così come il 5 lire , ecco perchè pur ubriacando il francobollo non la trovavi, il tuo come correttamente hai misurato è un 14 , la differenza trale due dentellature, la feci vedere io in un post, postando contemporaneamente i due francobolli, ora non ricordo quando, comunque il tuo lo hai misurato ed è un 14 , ripeto, assolutamente senza filigrana saluti
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  28. Ciao @Alberto2517 hai un bel 10 Tornesi 1825 falso d'epoca.
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  29. Sono le stesse informazioni che ho io e comunque apprese dalla dotta descrizione dell'esemplare proposto da Nomisma i primi anni 2000..... L' esemplare che ho in collezione è ex NAC 2009, tuttavia non facciamoci forviare dai diversi passaggi visto che qualcuno ha scritto " forse non è un R5".....molti sono lo stesso esemplare esitato più volte e se si escludono i 4 nei musei e quello nella collezioni reale rimangono disponibili 5 o 6 esemplari.... E come ho scritto nel mio post precedente QUESTA MONETA NON AVRÀ LA POSSIBILITÀ DI ESSERE TROVATA IN FUTURI TESORETTI, COLLEZIONI DORMIENTI O RITROVAMENTI.
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  30. Conservazione bassa, peccato. Il rovescio è messo meglio del dritto, dove dietro la nuca del re, ci sta un po' di corrosione. Comunque moneta che si può collezionare, contentandosi.
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  31. Conservata male nel tempo, direi da queste foto SPL non di più.
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  32. Spero di continuare ad avere fortuna, mi attraggono le monete un po' strane, mi diverto a studiarle per capire cosa sono e di chi sono. Ho preso altre monetine, un po' rovinate, che in un secondo tempo ho scoperto erano dei Torneselli di tipo 2.
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  33. Ecco il mio mezzo Denaro di Manfredi con "m" minuscola nel campo gr.0,40 ; diametro della circonferenza centrale mm.8 se non ricordo male ,qualche anno fa , avevo promesso ad @azaad di mostrargli le foto. A questo punto, "meglio tardi che mai" odjob Dovrei avere anche un altro mezzo Denaro svevo, Se sbuca fuori lo posterò
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  34. @El Chupacabra la tua moneta è veramente spettacolare 👍👍
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  35. Si è il dentellato 11 ed è il n.54 Sassone, ha come quasi sempre la dentellatura irregolare, ma è caratteriale del dentellato 11
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  36. Colpa dell' operaio di zecca. Era l' ora del thé
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  37. Credo che valga di più. C'è un evidente errore di conio: le A non hanno la barretta... Arka # slow numismatics
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  38. A CUANTO LA POSSO RIVENDERE???
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  39. Due notevoli esemplari di tetradrammi cistoforici, entrambi al nome di Adriano . Il 1^, valutato " extremely rare ", da Efeso di Ionia, con al rovescio statua di Diana efesia : il 2^, da Laodicea di Frigia, con al rovescio figura di Giove con aquila e scettro . Saranno il 14 Febbraio, in vendita N&N London 61 rispettivamente ai nn. 230 e 283 .
    1 punto
  40. 1 punto
  41. Oggi aggiungiamo i Francobolli per Servizi, "Segnatasse" serie composta di 13 francobolli , segnatasse del 1934 soprastampati con piccolo fascio nero, molto interessante il loro uso postale su documenti, fare molta attenzione ai falsi, credo sicuramente che ve ne siano in giro più degli autentici Metto in risalto i tre valori più importanti della serie
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  42. Attenzione a non fare raffronti con esemplari con il bordo liscio (come mi sembrerebbe dalla foto che hai postato), che per ovvi motivi presentano rilievi migliori per via del mancato procedimento della godronatura, che in qualche modo influiva sui dettagli più esterni, come quello da te evidenziato. A mio parere il tuo esemplare è un gran bel Bb, per la serie: poca spesa grande resa
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  43. Buona sera a tutti! Inizio col dire che c'è molta confusione riguardo questa moneta. Innanzitutto non dovrebbe esistere in quanto emissione ufficiosa; inoltre proprio per questo motivo non è dato sapere effettivamente quali anni siano stati riconiati in quel periodo e quali no. Non esiste differenza alcuna tra i 1/4 di Lira coniati regolarmente negli anni precedenti e i Daotin coniati nel periodo rivoluzionario, se non per la suddetta cassatura. Secondo le mie fonti in zecca in quei due anni, oltre alle emissioni regolari, sono stati riconiati circa 10.000 Sovrane e Mezze Sovrane, 61.000 1/4 di lira e 303.000 talleri levantini. Al Museo Correr di Venezia sono conservate alcune di queste monete, precisamente due Talleri con iscrizioni risalenti al '48 e che ne testimoniano l'effettivo riconio e alcuni Daotin, degli anni '37,'41,'42,'43 e un solo pezzo con due dritti. Ho scoperto l'esistenza di queste monete grazie a un estratto dei Quaderni ticinesi di numismatica e antichità classiche edito nel 1974 e scritto da Mario Traina, libretto difficile da reperire ma non impossibile, lo consiglio a chi vuole approfondire l'argomento. Tornando alle monete conservate al Correr, delle quali ho le foto ma non i diritti per le immagini e pertanto non posso postarle, devo dire che si capisce molto bene com'è cassato lo scudo in quanto la moneta risulta in altissima conservazione se non per quel punto dove appare mal coniata e generalmente appiattita. Inoltre sulle monete sono presenti evidenti fratture di conio, segno che i coni erano arrivati a fine vita. Probabilmente per questo motivo ne sono stati coniati di vari anni (ma questa è solo una mia supposizione). A proposito di ciò, la cassatura era realizzata riempiendo il piccolo scudo al centro del conio con del materiale prima della coniazione, non veniva scalpellato via proprio nulla dalla moneta finita. Tenete presente che nel conio l'incisione è in incuso quindi va riempito, non asportato. Questo significa che sui daotin che non hanno evidenti discrepanze temporali come il caso unico del '43 (dove le facce della moneta risalgono ad epoche differenti) e l'altro rarissimo caso dove le facce riportano entrambe le effigi, peraltro mai apparso in asta pubblica, il peso dovrebbe essere corretto, pur non presentando lo scudetto centrale. Detto questo si capisce come sia quasi impossibile, per gli anni diversi dal '43, affermare di trovarsi effettivamente di fronte a un daotin, a meno di non avere monete prossime al fior di conio che presentino questa particolarità, come quelle conservate al Museo. Non so rispondere alla domanda riguardo i cataloghi in quanto è da quando ho smesso di collezionare il Regno d'Italia che non ne apro uno; per quanto riguarda la scheda sul catalogo online mi ero proposto di sistemarla già molti anni fa ma non mi è mai stata data autorizzazione. Per logica comunque ritengo che tutti i daotin coniati, indipendentemente dall'anno riportato sulla moneta, siano consecutivi, ovvero coniati uno di seguito all'altro; per questo motivo dovrebbero riportare tutti le medesime particolarità, come schiacciature, segni sui campi e fratture di conio. Unendo questa convinzione alla supposizione che quelli conservati al Correr siano "buoni", posso dire che la moneta del '37, com'è ovvio, non è assolutamente un Daotin, quella del '41, confrontata, secondo me nemmeno, quella del '42 invece secondo me è effettivamente un Daotin coniato nel '48, quella del '43 in alta conservazione è ovviamente buona ed è mia. Aggiungo che del '43 io ne possiedo due pezzi ed entrambi presentano i medesimi segni sui campi, quindi sono di conio anche quelli. Spero di essere stato esaustivo. Ad ogni modo sto ultimando una pubblicazione a riguardo. Buona serata a tutti!
    1 punto
  44. buona sera,forse le iniziali del proprietario? comunque bello e può servire da inizio di una nuova e interessante passione
    1 punto
  45. Salve,il primo grosso postato,quello passato da rauch ,non mi piace per niente......diciamo che non lo comprerei neanche per 5 euro...
    1 punto
  46. Si... diciamo che Si diciamo che questa affermazione è indietro di almeno 15 anni. Io stesso nel mio modestissomo apporto all'archeologia del territorio le ho applicate 30 anni fa utilizzando immagini declassificate dei satelliti russi. Certo, adesso le scoperte si possono fare con Google Earth e sono molto più alla portata di tutti. E quello che è riportato nell'articolo che hai citato è il tipico esempio. Un appassionato che trova la villa romana. Ma sono centinaia se non migliaia questi "avvistamenti". Ma niente a che vedere con le tecnologie del temote sensing applicate non solo ai satelliti ma ad aerei e adesso a droni professionali. Sulle tecnologie di archeologia aerea ci sono persino riviste specializzate come https://www.archeologiaaerea.it/ o https://www.archeomatica.it/riviste per citarne due italiane.
    1 punto
  47. Perdonate se faccio il bstian contrario, ma il colore ottenuto è del tutto non naturale. Magari, patinando, tornerà ad essere accettabile, ma ci credo poco: l'uso del sidol ha pregiudicato il risultato. Comunque "la speranza è l'ultima a morire" e può darsi che, fra qualche anno, la moneta tornerà ad avere un colore "congruo". Aggiungo questa briciola tratta dal Gazzettino di quelli del Cordusio #11 del settembre 2024 dove è possibile vedere il bel colore ramato nella prima immagine in alto a sinistra, ma è anche possibile vedere gli altri colori assunti dalla lega negli anni 1942 e 1943 in seguito alle alterazioni subite dalla lega durante la guerra per la difficoltà di reperire i metalli necessari..
    1 punto
  48. Ho trovato 20 centesimi coniati su tondello dei 50.... quanto vale ?
    1 punto
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