Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/17/25 in tutte le aree
-
Salve. Condivido tre monete di Giuseppe Napoleone. Una piastra del 1806 ( gr. 27,50, mm. 37,9- Magliocca pag. 238, n. 402, R2 ), una piastra del 1807 (gr.27,52, mm.38,5,- Magliocca pag. 238, n. 403, R ) ed una del 1808 ( gr. 27,42, mm.38,00- Magliocca pag. 238, n. 404, NC ). La 1806, al rovescio, presenta una piccola escrescenza di metallo simile all'angolo di un 7, 7 che poi troviamo sul tipo dell'anno successivo negli esemplari con la data ribattuta (7 su 6). Il mezzo anello passante dell'ancora é appena accennato. Questa piastra, fra le tre, è quella più difficilmente reperibile in buona conservazione. Nella mia 1807 la data non è ribattuta ed il 7 è allineato agli altri numeri della data. Si trova a sinistra, mentre il valore si trova a destra (come avviene normalmente, eccezion fatta per un unico rarissimo tipo che riporta la data a destra ed il valore a sinistra). Il ciuffo dei capelli del sovrano è più folto rispetto al ciuffo presente nella 1806. L'ancora è con mezzo anello passante ed è sostenuta dal braccio di una sirena. L'altra sirena è con timone nella mano destra. Le due sirene, insieme, sostengono lo stemma coronato con al centro aquila imperiale ad ali spiegate. Piastra 1808: tipo II, ancora con mezzo anello, come nella 1807. Ciuffo del sovrano un po' meno folto che nella 1807, ma più folto rispetto alla 1806, comunque diverso da quello delle altre due ( almeno così mi sembra). Per quanto riguarda, invece, la struttura della corona, essa è identica per la 1806 e 1807, varia leggermente in alcuni particolari nella 1808. Pubblico dritto e rovescio delle tre monete, ma aggiungo una foto in cui le tre monete sono insieme ed affiancate, al fine di facilitare dei confronti. Ringrazio tutti per l'attenzione. Saluti.3 punti
-
Questo è uno degli esemplari che preferisco della mia collezione. Non è particolarmente bello, non ha la data leggibile e non si capisce nemmeno se è Filippo III o il figlio Filippo IV, però mi piace molto la sua forma, l'aquiletta pienamente visibile, e quel dettaglio del rovescio X - SI di rex sicilie... Insomma una moneta brutta ma bella, piena di fascino secondo me. Le foto sono un po' brutte però parliamo davvero di pochi mm diametro (anzi qua si può parlare di BASExALTEZZA) e mezzo grammo di peso3 punti
-
I believe that these unmarked coins are normal coins intended for circulation.3 punti
-
La nascita dell’Associazione ANit, Accademia Numismatica Italiana, su CN Cronaca Numismatica, buona lettura ! https://www.cronacanumismatica.com/accademia-numismatica-italiana-sotto-il-segno-del-giano-per-unire-passato-e-futuro/2 punti
-
Dall'esperienza che ho maturato dedicandomi al restauro monetale, posso dirle che un semplice bagno in acqua demineralizzata ed un successivo lavaggio con sapone, non risolverà nulla. Per tentare un recupero altre al bagno in demineralizzata (almeno un mese con cambio giornaliero dell'acqua), è necessario intervenire meccanicamente con bisturi lavorando al microscopio. Lavoro molto lungo e complesso, che richiede una notevole manualità ed allenamento ad operare in tali condizioni, che, comunque, non può garantire un intero recupero della moneta, che presenta solo tracce di rilievi sotto l'incrostazione. Allego foto di un restauro eseguito qualche anno fa su un sesterzio.2 punti
-
Chiamami Aquila! Già, ma perché proprio lei? Perché non un altro uccello, un altro animale, o una cosa completamente diversa? Abbiamo visto che le monete d'oro da 10 dollari era previsto fossero chiamate "aquile" già nel Mint Act del 1792, e questo perché l'aquila era l'uccello rappresentato sul Great Seal, lo stemma degli Stati Uniti. Il 4 luglio 1776, lo stesso giorno in cui le 13 colonie inglesi d'America si unirono per dichiararsi una nazione indipendente, il Congresso Continentale fece il passo successivo, necessario per dimostrare questa indipendenza. Iniziarono a creare il loro emblema nazionale, il Gran Sigillo degli Stati Uniti. Durante i successivi sei anni della Rivoluzione, tre diversi comitati presentarono idee per questa immagine grafica dell'America, ma nessuna fu accettata. Il 13 giugno 1782, il Congresso affidò il compito a Charles Thomson, che utilizzando elementi simbolici di tutti e tre i comitati, oltre a immagini e motti propri, creò un design audace ed elegante. Una settimana dopo, presentò la descrizione scritta di questo design al Congresso, che lo approvò quello stesso giorno. Il Gran Sigillo degli Stati Uniti fu ufficialmente adottato il 20 giugno 1782. Eccolo nella sua prima versione, pressoché invariata fino ad oggi. Vi è raffigurata un'aquila, la bald eagle che già conosciamo, ad ali aperte, con uno scudo a righe bianche e rosse sul petto, frecce e un ramo d'ulivo stretti tra gli artigli. Nel becco ha un cartiglio con il motto E PLURIBUS UNUM, sopra la testa nuvole e 13 stelle, a simboleggiare le 13 colonie fondatrici dell'Unione. Nell'araldica, l'aquila è associata all'immortalità, al coraggio, alla lungimiranza, è il messaggero degli dei, in particolare Zeus e Odino. Ma è anche, si può dire da sempre, un simbolo imperiale, da Roma agli Asburgo, dagli Zar di Russia a Napoleone. E questo a molti americani non piaceva: non avevano forse combattuto per liberarsi dal giogo di un impero, quello britannico? E quanto a loro, le mire imperiali erano l'ultimo dei pensieri, sarebbero arrivate solo molto tempo dopo, dunque perché proprio lei? Così, prima che l'aquila venisse accettata, ci furono diverse altre proposte, sempre di volatili: una colomba, un gallo (in realtà un grouse, il gallo cedrone), una fenice risorgente dalle fiamme. Tra i detrattori dell'aquila il più famoso e influente fu sicuramente Benjamin Franklin che il 26 gennaio 1784 scriveva da Parigi, dove era in missione diplomatica, questa lettera alla figlia Sally: "Per parte mia, vorrei che l'aquila calva non fosse stata scelta come rappresentante del nostro Paese. È un uccello di pessima moralità. Non si guadagna da vivere onestamente. Forse l'avete visto appollaiato su qualche albero morto vicino al fiume, dove, troppo pigro per pescare da solo, osserva il lavoro del falco pescatore; e quando quell'uccello diligente ha finalmente preso un pesce e lo sta portando al suo nido per il sostentamento della sua compagna e dei suoi piccoli, l'aquila calva lo insegue e glielo porta via. Con tutta questa ingiustizia, non è mai in buone condizioni, ma come quelli tra gli uomini che vivono di furti e rapine, è generalmente povero e spesso molto pidocchioso. Inoltre è un codardo di rango: il piccolo uccello re, non più grande di un passero, lo attacca audacemente e lo caccia via. Pertanto non è affatto un emblema appropriato per gli onesti e i coraggiosi d'America. Per questo motivo non sono dispiaciuto che la figura non sia nota come Aquila Calva, ma somigli piuttosto a un Tacchino. Per la verità il Tacchino è in confronto un uccello molto più rispettabile, e per giunta un vero nativo originale d'America. È inoltre, sebbene un po' vanitoso e sciocco, un uccello coraggioso, e non esiterebbe ad attaccare un granatiere delle Guardie Britanniche che presumesse di invadere il suo cortile con una Giubba Rossa." Il Tacchino a cui pensava Franklin era naturalmente il tacchino selvatico, quello che più di un secolo prima aveva sfamato i Padri Pellegrini... the Wild Turkey Beh, forse non proprio questo petronius P.S.: se qualcuno stesse ancora chiedendosi che c'azzecca John Belushi in apertura del post, la risposta è semplice... John Belushi c'azzecca sempre2 punti
-
Onestamente non te lo so dire, personalmente i francobolli hanno viaggiato e hanno assolto il loro compito, se sono stati annullati ancora meglio. Visto che usati al posto dell' euro credo ancora di piu' vadano lasciati con i loro annulli su busta. Se aumenteranno di valore i nostri nipoti saranno ricchi..se sapranno cosa fu un francobollo. Io li conservo e mi danno sempre piacere, perché uno scopo e' proprio quello di trarne piacere alla semplice vista.2 punti
-
Si legge benino ANDREA ovvero ANDREAS GRITI DVX. Arka # slow numismatics2 punti
-
Maledette correzioni automatiche! La parola esatta era "copechi", non "coperchi"! Scusate. Comunque ringrazio @demonetis per le informazioni che mi ha dato e registro il fatto che nel libro di Carucci non si parla della questione dei copechi in rame agganciati all'argento, senza per questo voler giudicare negativamente l'iniziativa editoriale.2 punti
-
Senza Europa siamo destinati a finire vassalli. Punto. Non mi pare ci sia francamente molto da ragionare. Questo significa parlare di debito pubblico in comune (BOT europei, per capirci), difesa comune (comprare meglio e poterci meglio difendere), fiscalità comune (basta col pessimo esempio dell'Olanda, per capirci) e via dicendo. Significa abolire il principio delle decisioni all'unanimità perché ne basta uno a fermare tutto. C'è tanto da fare, ma prima s'inizia e meglio è...2 punti
-
Qui c'è il link per i falsi di Milano. https://www.lafilatelia.it/archive/giandri/giandri_0239_Leoni10FalsoMilano.html Qui il link per i falsi di Palermo. https://www.lafilatelia.it/archive/giandri/giandri_0238_Leoni10FalsoPalermo.html Questi link ti saranno di aiuto stampateli. Dietro la serie Leoni c'è un mondo, c'è talmente tanto studio che se sì vuole approfondire bisogna acquistare dei libri specializzati, e qui inizia la vera filatelia, .. ecco perché dico sempre che i libri sono importanti. I libri dovrebbero venire prima dei francobolli. Per chi è veramente interessato i libri non sono una spesa ma una risorsa. Poi, .. ne io ne fapetri siamo dei tuttologi o dei padreterni, c'è talmente tanto in filatelia che nessuno sa tutto. Alcuni libri sui Leoni:2 punti
-
Qualche scatto che mi ha girato un amico. Un saluto a tutti. Raffaele.2 punti
-
[AGRIPPA] Quale fu il punto di passaggio nel quale la "Vittoria" (ultima dea ?) perse il suo significato di "divinità" per assumere la sua connotazione di significato quale ora noi la intendiamo? Quale fu il punto di passaggio dalla divinità pagana "Vittoria" alla divinità cristiana "'San Michele Arcangelo " che da allora con la stessa iconografia la rappresenta ? ...... forse ho detto una "boiata"...ma Voi scuserete. Ho quotato questo vecchio quesito di Agrippa, che riprendo qui, in altra discussione perche' non posso intervenire in Numismatic Anthology, dato che la sua domanda e' estremamente interessante. In effetti vi e' un momento assai preciso nel quale l'iconografia monetale sostituisce il tipo della Vittoria Alata di ispirazione tardo-romana e bizantina con la raffigurazione dell'Arcangelo Michele. Tale angelo, simbolo solare per eccellenza, ma soprattutto "guerriero" (colui che Dio ha chiamato per sconfiggere le milizie degli angeli ribelli capitanati da Satana), il cui culto, antichissimo, risale alla fine del IV secolo dC (il culto micaelico si diffuse a partire da quella data dal santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano), fu adottato dai Longobardi quale patrono di questo popolo, successivamente alla conversione al Cristianesimo dopo aver abbandonato i culti ariani. Il primo che lo rappresento' sulle monete fu Cuniperto (688-700), sul rovescio dei propri tremissi aurei, che introdusse un'innovazione di fortissimo impatto, inquanto nessun popolo si era identificato in un santo. Diversi furono i sovrani longobardi che continuarono la tradizione iconografica del San Michele fino all'avvento di Carlo Magno, il quale, sorprendentemente pose tutto il suo impero sotto l'egfida dell'Arcangelo, tradizione che poi si protrasse per secoli da parte dei sovrani frnacesi. numa numa PS Posto un tremissis di Liutprando con il San MIchele al rovescio1 punto
-
normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto un esempio pratico? sterlina che per oro intrinseco vale 660€ a quanto dovrebbe essere venduta minimo per non rientrare nell'oro da investimento? 660€+534€ (81% di 660) = 1194€ sarebbe non tassabile? grazie1 punto
-
I have contacted Dr. Estiot and pointed her to this thread and we can await her response.1 punto
-
ecco perchè non si trova nulla in giro di corrispondenza Inglese, ce l'hai tutta tu, complimenti1 punto
-
...a seguire il post 189 e 194 - PANE QUOTIDIANO - MILANO VIALE TOSCANA 28 - FONDAZIONE A. VALENTINI1 punto
-
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette l’11 febbraio 2025 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica i Valori sociali dedicato all’Associazione Volontari Ospedalieri - AVO, nel 50° anniversario della fondazione. Caratteristiche del francobollo La vignetta riproduce il logo dell’Associazione Volontari Ospedalieri, AVO, delimitato, in basso, da un nastro rosso e dal claim “50 ANNI ACCANTO ALLE FRAGILITÀ”. Fondata a Milano nel 1975, l’associazione oggi conta circa 221 sedi su tutto il territorio nazionale e promuove i valori della reciprocità e della solidarietà civile, culturale e sociale. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentocinquantamila venti esemplari. Bozzettista: Fabiola Spada. Indicazione tariffaria: B. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: tre; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 30 mm.; formato stampa: 36 x 26 mm.; formato tracciatura: 46 x 37 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.1 punto
-
si è tutto legale , l'unico intoppo che si può trovare , riporto alcuni episodi vissuti di persona e da alcuni soci della mia Associazione, trovare un impiegato postale che fà storie perchè , testuali parole: i francobolli in lire non sono più validi, come posso fare a contarli se è giusta l'affrancatura, non possiamo perdere tempo a fare i conti e convertirli in €, queste sono le classiche risposte, ma quello che è peggio che qualche volta queste parole vengono da un direttore e allora racconto il mio caso di una decina di anni fà, porto in posta una 10 di plichi raccomandati, spedivo dei libri, il direttore mi ha squadrato subito appena sono entrato, appoggio il tutto sopra il bancone e inizio a passare uno per volta i plichi, sono stato subito stoppato e a tono di voce non consono , sono stato pregato di togliere l'ingombro dal bancone e lasciare passare un altro utente, chiedo quindi spiegazione, il direttore senza tante grazie, mi dice: ho visto che sono vecchi francobolli in lire, non sono validi per affrancare e inoltre non più di 5 per volta, allora chiedo gentilmente il decreto dove fosse scritto che i francobolli in lire non si potessero utilizzare, ve la faccio logicamente breve, ma la discussione durò oltre un ora, concludo dicendo che il giorno dopo , chiedendi un appuntamento chiarificatore, ho portato io il decreto della validità, risposta: in che mondo viviamo, ne sanno più gli utenti che noi impiegati, non ci notiziano di niente, questo purtroppo pùò succedere anche domani stesso, non tutte le persone sono professionali come dovrebbero essere saluti1 punto
-
1 punto
-
Discorso in molti aspetti condivisibile ma, nostro malgrado, indietro nel tempo non possiamo tornare. Dobbiamo guardare avanti... Come fare ora a "rimettere il bimbo coi piedi per terra"? Facendo capire al bimbo che è l'unica possibilità che ha per sopravvivere. Io non credo che gli USA rinunceranno alla difesa dell'Europa (non è neppure nel loro interesse) ma se, per un momento, provassimo a immaginare uno scenario simile dovremmo essere tutti noi europei allarmati. Allarmati dalla nostra insipienza, dalle nostre divisioni, dalla stoltezza di quelli che ammirano (a gratis o a pagamento non lo so) tiranni vari e realtà dove le nostre libertà sono un miraggio. L'Europa avrebbe bisogno di una sorta di Risorgimento come quello che abbiamo avuto noi in Italia: da tanti staterelli a uno, da semplice espressione geografica al rango di potenza; avremmo potuto dare forza all'Unione europea con questo contributo di valori e di sangue e invece noi per primi l'abbiamo dimenticato ...1 punto
-
Ciao. Come dici tu la moneta è periziata, quindi non dovrebbe essere falsa. Mi piacerebbe vedere il foglio della perizia dove ci sono scritti i dati sulla moneta e la firma. Comunque sembra buona.1 punto
-
Dovrebbero fare un sistema ad abbonamento come San Marino e calibrare il contingente in base alle metriche di prenotazione. In questo modo gli appassionati veri avrebbero tutti a loro moneta in fase di emissione e la speculazione risulterebbe molto limitata. Poi a me , che sono un vero collezionista, non mi frega niente se la moneta varrà in futuro 50 o 500 euro , l'importante è il valore e non il costo o il prezzo e anche perchè non venderò mai e poi mai la mia collezione .1 punto
-
Bellissima iniziativa. Spero che possa aiutare a far crescere il collezionismo numismatico che è una parte importante della cultura di ogni nazione. Buon lavoro. Arka # slow numismatics1 punto
-
Prima o poi ci dovevamo arrivare anche allo slab! Ciad 2023 - 10.000 franchi in ag .999 (gr. 62,20)1 punto
-
Minuto di Alghero di Carlo V, D. Carlas imparator R. Civitas alguer La legenda può avere alcune varianti. R. IN VILA ALGUER é un secondo tipo di minuto di Carlo V per Alghero.1 punto
-
Buongiorno, faccio seguito a quello scritto dall'amico PostOffice, dei falsi del 5 cent. non ne conosco e non ho il volume 1 di Italia Falsi e Originali, ho altri testi sopratutto sugli antichi stati e Sardegna, questo lo conoscevo come pubblicizzato, sarà un prossimo acquisto. porto in contributo alla discussione, l'esempio dal vivo del 10 cent. con l'1 formato da liniette, un decalco del cent. 10, e due varianti del 5 centesimi, di cui una il non dentellato PS: questo ultimo fare attenzione che non sia un ritaglio di intero postale, comunque facilmente individuabile in quanro è eseguito su cartoncino1 punto
-
1 punto
-
@Gianluc, la moneta è effettivamente un Cob Coin da 2 reales, coniato sotto Filippo V di Spagna nella zecca Boliviana di Potosì. Al dritto presenta la Croce di Gerusalemme con castelli e leoni, con valore in alto (appena visibile), zecca a sinistra (non visibile), saggiatore a destra (non visibile) e data in basso. La legenda dovrebbe essere "PHILIPPVS VDG HISPANIARVM REX" ovvero "Filippo V per grazia di Dio Re di Spagna" Nel rovescio compaiono 2 colonne e tra di esse, su 3 righe: in alto il valore "2", tra marchio di zecca e saggiatore, in mezzo la scritta "PLVS VLTRA" e nella riga in basso la data, posta tra il marchio del saggiatore e la zecca. Ora, dato che il marchio di zecca è P (rovescio in basso a dx), e che la data è 1738, possiamo fare anche un'ipotesi sul saggiatore. La lettera sembra singola e potrebbe essere una E (quindi Esteban Gutierrez de Escalante) ... oppure una M (Pedro Gerónimo Manrique de Guzmán). Prendendo come spunto le monete da 2 reales in mio possesso e quelle che ho visto, posso dire che, in base al grado di usura, il peso dovrebbe essere un pochino più alto (comunque sopra i 6 grammi)... per questo ti consiglio di verificare l'esatto peso della moneta con un bilancino di precisione. Per quanto riguarda il valore ... io, ad un'asta, non la pagherei più di 50/55 euro... ma è solo una mia opinione.1 punto
-
1 punto
-
Grazie per l'osservazione, effettivamente in tutto il discorso era la cosa più importante, ora correggo perché non vorrei che poi il messaggio fosse poco chiaro. Ricambio con un augurio, anche se è già passato un mese e mezzo: buon hanno!!!1 punto
-
L'ho letto, grazie. Rimarcando ancora l'importanza numismatica del pezzo, che ribadisco interessante e raro ed aggiungo da approfondire a livello di studio, ribadisco il mio modesto parere, che si tratta cioè di una moneta coniata per la circolazione e non medaglione o prova. Sia chiaro, il mio è un punto di vista fallibile e non il vangelo, ma tant'è. La saluto cordialmente.1 punto
-
1 punto
-
Se c’ è un utente coerente e aggiungerei saggio, oltre che molto ben ‘letto’ ( allocuzione per erudito) questo e’ @talpa. Tacciarlo d’inconferenza mi suona di dissennatezza. anni fa conobbi un siciliano, autodidatta ma molto intelligente. Studiava alacremente le fonti e tutto quello che trovava sul periodo normanno e svevo. Si era messo in testa un’interpretazione storica che riguardava l’inizio della dominazione normanna in dissenso con quella di tutti gli storici accreditati. Ci credeva pero’ talmente tanto che volle pubblicare un libro con la sua tesi a tutti i costi. Non trovo’ nessuno che gli pubblicasse il suo libro, dovette pagarlo di tasca propria e nonostante gli sforzi per pubblicizzarlo da piu’ parti resto’ alla fine lettera morta. Non du mai riconosciuto come storico originale ma soprattutto le sue tesi non fecero alcuna breccia. Forse non cosi fondate come lui - in perfetta buona fede - credeva. e’ il sano confronto tra studiosi che porta avanti la ricerca e fa emergere le tesi piu’ corrette, che si affinano via via in un processo virtuoso. L’onanismo dottrinale raramente produce germogli di sapienza.1 punto
-
Buongiorno a tutti, ultima moneta entrata in collezione, per poter costituire una piccola raccolta di monete medievali italiane utili a contestualizzare la mia collezione principale di monete di Genova. Acquistata in una recente asta tedesca, mi è piaciuta per la buona conservazione generale nonostante alcune debolezze. Ora rimarrà un po' all'aria per potersi patinare un po'. Personalmente l'ho classificata come: Napoli. Roberto d'Angiò, 1309-1343 Gigliato, AR, 26,1 mm ; 3,80 g. Pannuti-Riccio 1a. MIR 28/1.1 punto
-
Buonasera, sbaglio riporta simbolo Ghianda? Riporto a tal proposito. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/177077-gigliato-con-ghianda/1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Per chi fosse interessato alla simbologia della Fenice anche in relazione alla monetazione romana è uscito un nuovo testo Phoenicis Tempus Caelestis.pdf1 punto
-
1 punto
-
The coin comes from the 5th Emission, dating to Autumn A.D. 287- Autumn A.D. 289. The IOVI TVTATORI AVG coins of Maximianus Herculius are scarcer than those of Diocletian as has already been said. The main publication covering these coins in detail is "Le monnayage de I 'atelier de Lyon, Diocletien et ses coregents avant la reforme monetaire (285 - 294). ", Numismatique Romaine VII, published by Wetteren, 1972, by Pierre Bastien. There are quite a few variations of bust type and legends known and all are scarce to rare. Here are a couple from my collection. Obv:– IMP C MAXIMIANVS P F AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from rear Rev:– IOVI TVTATORI AVGG, Jupiter standing left, holding Victory and scepter, eagle at feet Minted in Lugdunum (//P). Emission 5, Officina 1. Autumn A.D. 287- Autumn A.D. 289 Reference:– Cohen -. Bastien Volume VII 154 (2 examples cited). RIC V Pt. 2 390 Obv:– IMP C MAXIMIANVS P F AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right, seen from rear Rev:– IOVI TVTATORI AVGG, Jupiter standing left, holding Victory and scepter, eagle at feet Minted in Lugdunum (//P). Emission 5, Officina 1. Autumn A.D. 287- Autumn A.D. 289 Reference:– Cohen -. Bastien Volume VII - (unlisted with this bust type in Bastien). RIC V Pt. 2 390 Two supplements have been published since to capture new examples and types not contained in the original series. This example will be contained in the next supplement to the series. Now to the coin in question above. The original volume cointains on example -#164 - which is IMP C DIOCLETIANVS P AVG, and a draped and cuirassed bust seen from the rear that is also unmarked and from the same reverse die, which is in the British Museum. No additional examples are included in Supplement I. Supplement II (2003) adds two more coins with no officina marks, one of these is another example of #164, with the same reverse die, coming from the Troussey hoard. The other example differs only by the obverse legend IMP C DIOCLETIANVS AVG. All this information is not to say that the coin above is not rare or interesting. It really is. It would appear to be previously unknown but not entirely unexpected. It would appear that a single die was created by Officina 1 at the start of this emission without the officina mark. There are no examples previously known for Maximianus but there are 3 examples known for Diocletian. With permission I would like to bring this coin to the attention of Dr. S. Estiot, who is collating examples for Supplement 3.1 punto
-
Da Tiatira di Lidia, un notevole esemplare di medaglione in AE al nome di Severo Alessandro, con al diritto busto laureato e corazzato dell' imperatore ed al rovescio vista frontale di Elios su triga di leoni . Sarà il 2 Marzo in vendita Num. Naumann 150 al n. 412 .1 punto
-
Salve Mi sembra bellina, secondo me 80 è un po' poco ma è una mia opinione personale e non voglio entrare nella questione. Allego qualche esemplare in vendita oggi: https://shop.moruzzi.it/it/regno-d-italia-vittorio-emanuele-ii-5-centesimi-1861-b-zecca-di-bologna-rame-qbb-r-pagani-552.html https://www.numismaticaluciani.it/prodotto/vittorio-emanuele-ii-5-centesimi-1861-bologna-rame-rosso-spl-spl-molto-raro-pv751/ https://www.alexnumismatica.it/collezionismo/articolo/cat460/168731 punto
-
La torre Eiffel l'avevo già sgamata, adesso è il Naga in basso che mi fa preoccupare, su numista non lo trovo (per me nulla di nuovo😁).1 punto
-
Sembra una provinciale di Antiochia emessa a nome di Erennio Etrusco Cesare, RPC IX 1683: link1 punto
-
DE GREGE EPICURI Cilicia, terra di pirati: proprio questo fatto ha destato il mio interesse. Perchè proprio lì, e per tanti secoli? Dopo il repulisti di Pompeo (67 a.C.) la cosa si attenuò per qualche secolo, per poi ripresentarsi nel III-IV secolo. Si trattava di una terra estremamente povera (soprattutto il settore occidentale, la cosiddetta "Cilicia aspra" o "rocciosa"), con poche strade, quasi nessun porto, insomma poche risorse; si specializzarono quindi nell'arrembaggio ai navigli stranieri. Perciò, il 25.2 cominceremo con un po' di geografia, seguita da un po' di storia, per poi approdare alle monete.1 punto
-
Se si crea un precedente tutti a comprare le 100000 e 50000 lire a pochi euro per poi dichiarare di averli trovati nel materasso1 punto
-
In origine avrebbe dovuto essere il primo in alto della terza quartina che hai postato (SIAI 211) ma poi si è optato per il Master. Nella terza quartina si vedono altri due soggetti interessanti. Nel secondo francobollo abbiamo un A-129 Mangusta (nella configurazione dell'epoca, senza cannone), che è stato il primo elicottero europeo da combattimento anticarro in configurazione specifica per questo ruolo. E' ancora in servizio e sarà sostituito dall'AW249 Fenice, nella stessa configurazione ma più potente. Il compito principale di questi elicotteri concepiti durante la guerra fredda era di nascondersi il più possibile alla vista delle formazioni corazzate nemiche per poi saltare fuori al momento giusto con una cabrata verticale e sparare. Sotto il precedente francobollo c'è l'AMX Ghibli, un cacciabombardiere di progettazione italo-brasiliana che in pratica è il "fratello minore" del Tornado, concepito come strumento economico per le missioni meno impegnative. In Italia è stato radiato l'anno scorso mentre in Brasile continua la carriera, favorito anche dall'essere l'unico caccia che quel paese abbia mai almeno contribuito a sviluppare.1 punto
-
1 punto
-
Bassoli e Bernardi ce li ho anch'io su diversi Libri. Poi ho Domenico Rossi, Efrem Pegan e Riccardo Paolucci1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
