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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/18/25 in tutte le aree
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Salve, per chi fosse interessato a seguire il nuovo corso (anche qualche parte) in presenza segnalo che da questa settimana cominciano a pieno ritmo le lezioni, con il seguente orario: mercoledì alle 16.30 in aula M205 (Santa Sofia), giovedì alle 14.30 in aula 515 (Festa del Perdono) e venerdì alle 12.30 in aula 3 in via Sant'Antonio 5 (ingresso a fianco della chiesa lato chiostro) . Qui trovate il programma di massima dei 3 moduli (aprendo la finestra "edizione unica": https://www.unimi.it/it/corsi/insegnamenti-dei-corsi-di-laurea/2025/storia-delle-monete-medievali-e-moderne In seguito ad accordi ancora in corso di definizione, durante il corso sono previste anche visite a collezioni museali e biblioteche specialistiche. A seconda del numero dei partecipanti, inoltre, potranno essere organizzati seminari ed alcune esercitazioni pratiche. Un saluto cordiale, MB5 punti
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Salve. Condivido un coronato di Ferdinando I D'Aragona con croce potenziata tratteggiata. Nella didascalia la casa d'aste la dichiarava senza sigle, invece la sigla è presente, sotto la croce potenziata : si tratta della sigla "Y" sovrapposta a "C" (= YC). Moneta alquanto rara da reperire sul mercato. Inoltre, la "V" di CORONATVS è una "A" capovolta e le "A" delle legende del dritto e del rovescio sono tutte delle "V" capovolte. Spero di non sbagliarmi. Ringrazio. Saluti.5 punti
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Il problema è che c'è una difformità, almeno visiva, della Verdi certificata SPL dal Dott. Moruzzi con quella postata dove si evidenziano alcuni difetti come correttamente evidenziati da @PriamoB e @wstefano. È molto probabile che sia stata conservata male ma ciò non toglie che non sia collezionabile e forse limitandoci nel dar peso al valore economico e focalizzando la nostra attenzione su tutto il mondo di storia, cultura e studio che c'è dietro una banconota allora il suo valore sarà indescrivibile indipendentemente dal suo grado di conservazione. Quindi puoi postare, come consigliato da @nikita_, un fronte/retro più nitido ed avere opinioni più obiettive possibili ma alla fine avrai comunque un piccolo libro di storia da sfogliare, studiare e custodire nella tua collezione. Saluti numys4 punti
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Da quanto conosciuto i Romani non arrivarono in Danimarca , quindi questo ritrovamento dovrebbe ascriversi ad un bottino di guerra . https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/elmo-romano-di-1600-anni-ritrovato-in-danimarcaera-un-bottino-di-guerra/ar-AA1zahr2?ocid=msedgntp&pc=LCTS&cvid=6a61b43199f84fa39e7e39a6e234e5c7&ei=363 punti
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Ciao! E' la prima volta che vedo una cosa simile. Dal poco che si evince sembrerebbe una tessera datata, con S. M. che dovrebbe signifacare San Marco, con il valore dichiarato di 2 Soldi e l'immagine di San Marco in quadro con a lato dei raggi ed un campanile. Difficile pensare che una realizzazione del genere, abbastanza raffazzonata, sia uscita dalla Zecca di Venezia, nella quale venivano coniate tutte le monete, le medaglie, i gettoni e le tessere rappresentati un valore. Nel 1771 sapevano certamente fare meglio, soprattutto avrebbero coniato qualche cosa di più "compiuto" e ufficiale; che so, avrebbero aggiunto la V di Veneti a S.M., avrebbero messo un leone andante, stante o in moleca che da tempo ufficializzava la Serenissima. Quanto realizzato mi sa di qualche cosa diversa e giacché dovrebbe rappresentare un valore, non ufficiale e non escludo un falso molto più recente di quanto voglia apparire. saluti luciano3 punti
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Come suggerito da Carlo e da altri utenti ho creato la discussione "Passione o Guadagno? La Doppia Faccia del Collezionismo Numismatico" in modo da lasciare questa discussione per chi vuole parlare delle news IPZS 2025. In modo che il tema, sicuramente fonte di interesse e di riflessione per molti, possa essere trattato in una discussione a sé stante.3 punti
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Che poi, un negozio di Numismatica che non è anche O.P.O, le monete d'oro da investimento non le può neanche comprare; e dunque non si capisce come le potrebbe vendere, ancorchè ivate, se non le può prima comprare. Comunque, anche la Cassazione penale ha confermato una condanna a 8 mesi di reclusione e 3.500 euro di multa (più altri 3.000 euro di spese processuali) per il reato di cui all'art. 4 L. n. 7/2000 ad una ditta attiva nella "gestione commerciale nella compravendita dell'oro", ma priva dell'autorizzazione della Banca d'Italia (e dunque la ditta non era un O.P.O.), per aver commerciato alcune sterline in oro. A riprova che il commercio delle monete d'oro da investimento, come definite dalla Legge n. 7/2000, è riservato agli O.P.O. La sentenza della Cassazione, per chi la volesse leggere, è in allegato. M cass-pen-sez-iii-sent-data-ud-25-06-2021-29-07-202.pdf3 punti
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carissimi, per quanto il tema sia "caldo" e sicuramente dibattuto, oltre che fonte di riflessione per tutti, potrebbe essere il caso di spostarlo su una discussione specifica?3 punti
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Buonasera, 20 nummi o mezzo follis di Giustiniano I .Zecca di Catania ma per la zecca vorrei conferma da esperti perché a me sembra di leggere CON quindi Costantinopoli😁 https://www.acsearch.info/search.html?id=2780422 punti
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L'aquila e il serpente O, per meglio dire, l'aquila o il serpente? La vulcanica mente di Franklin, che una ne pensava e cento ne inventava ben prima del tacchino, quando ancora nessuna scelta era stata fatta, anzi, prima ancora che il problema si presentasse agli americani, nel 1775, quando i combattimenti tra coloni e inglesi erano già iniziati ma la Dichiarazione d'Indipendenza doveva ancora essere scritta, aveva proposto di adottare come simbolo nazionale un animale del tutto diverso, a dire il vero assai poco amato dalla maggior parte delle persone, che ne hanno spesso un vero e proprio terrore: il serpente. Ma non uno qualsiasi, bensì il più conosciuto e famoso del Nordamerica, the rattlesnake, il serpente a sonagli Il 27 dicembre 1775, il Pennsylvania Journal pubblicò la seguente lettera a firma di "An American Guesser", un indovino americano, nel quale gli storici riconoscono concordemente Benjamin Franklin. "Ho osservato che su uno dei tamburi appartenenti ai marines che si stavano sollevando era dipinto un serpente a sonagli, con questo modesto motto, 'Non calpestarmi'. Poiché so che è usanza avere un qualche simbolo sulle armi di ogni paese, ho supposto che questo potesse essere adatto per le armi dell'America; e poiché non ho nulla a che fare con gli affari pubblici e il mio tempo è perfettamente mio, per impiegare un'ora oziosa, mi sono seduto a indovinare cosa si volesse intendere con questo insolito simbolo. Ho avuto cura, tuttavia, di consultare in questa occasione una persona che ha familiarità con l'araldica, da cui ho appreso che è una regola tra gli studiosi di quella scienza che le proprietà degne dell'animale debbano essere considerate, ma non, al contrario, quelle vili. Mi informò anche che gli antichi consideravano il serpente un emblema di saggezza, e in qualche modo portatore di un certo atteggiamento di durata infinita: entrambe le circostanze suppongo possano essere tenute in considerazione. Dopo aver acquisito questa informazione, e ricordando che i paesi sono talvolta rappresentati da animali a loro peculiari, mi è venuto in mente che il serpente a sonagli non si trova in nessun'altra parte del mondo oltre all'America, e potrebbe quindi essere scelto, per questo motivo, per rappresentarla. Ma poi 'le proprietà mondane' di un serpente, pensai, sarebbero state difficili da indicare. Ciò sollevò piuttosto che reprimere la mia curiosità, e avendo visto spesso il serpente a sonagli, ripassai nella mia mente ogni proprietà per cui si distingueva, non solo dagli altri animali, ma anche da quelli dello stesso genere o classe di animali, cercando di attribuire a ciascuna un significato, non del tutto incoerente con il buon senso. Ricordai che il suo occhio superava in luminosità quello di qualsiasi altro animale, e che non ha palpebre. Può quindi essere considerato un emblema di vigilanza. Non inizia mai un attacco, né, una volta impegnato, si arrende mai: è quindi un emblema di magnanimità e vero coraggio. Come se fosse ansioso di prevenire ogni pretesa di litigare con lui, nasconde nel palato le armi di cui la natura lo ha fornito, cosicché, a chi che non lo conosce, sembra un animale indifeso; e anche quando quelle armi vengono mostrate e tese per la difesa, sembrano deboli e spregevoli; ma le loro ferite, per quanto piccole, sono decisive e fatali. Consapevole di ciò, non ferisce mai finché non ha generosamente dato avviso, anche al suo nemico, e lo ha messo in guardia contro il pericolo di calpestarlo. Ho sbagliato nel pensare che questa fosse una forte rappresentazione del temperamento e della condotta dell'America? Il veleno dei suoi denti è il mezzo necessario per digerire il suo cibo, e allo stesso tempo una distruzione certa per i suoi nemici. Questo può essere inteso come un'indicazione che quelle cose che sono distruttive per i nostri nemici, possono essere per noi non solo innocue, ma assolutamente necessarie alla nostra esistenza... é curioso e sorprendente osservare quanto siano distinti e indipendenti l'uno dall'altro i sonagli di questo animale, e tuttavia quanto siano saldamente uniti insieme, tanto da non poter essere mai separati se non rompendoli in pezzi. Uno di quei sonagli, singolarmente, è incapace di produrre suono, ma il tintinnio di essi insieme è sufficiente ad allarmare l'uomo più audace del mondo. Il serpente a sonagli è solitario e si associa ai suoi simili solo quando è necessario per la sua conservazione. In inverno, il calore di un certo numero di esemplari insieme preserverà le loro vite, mentre singolarmente probabilmente perirebbero. Può essere inteso nel senso che coloro che amano la libertà e le benedizioni che l'America offre, una volta che si sono avvicinati a lei, non la lasciano mai più, ma trascorrono la loro vita con lei." Bisogna riconoscere che l'idea di Franklin non era senza ragioni, e anche se non ebbe seguito a livello "nazionale", l'immagine del serpente fu adottata in svariati ambiti, non ultimo quello monetario. Sono diverse le banconote emesse dalle colonie, prima e durante la guerra d'indipendenza, che raffigurano il serpente a sonagli, come questi 20 dollari della Georgia del 1778. Il motto latino nel tondo, NEMO ME IMPUNE LACESSET, significa "nessuno mi provocherà impunemente", e ben si adatta a quanto scritto tre anni prima da Franklin nella sua lettera. Viene ripetuto anche al retro del biglietto. Certo, se gli Stati Uniti avessero davvero adottato il serpente a sonagli per il loro Grande Sigillo, poi questo avrebbe dovuto vedersela con il Grande Sigillo del Messico, raffigurante anch'esso un'aquila... ma un'aquila che divora un serpente a sonagli petronius2 punti
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Queste sono le monete d'oro considerate dalla Legge "oro da investimento", che possono trattare solo gli O.P.O.: "le monete d'oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto". Tutte le altre monete d'oro non sono considerate "oro da investimento". M. Boh. Forse mi sbaglio...ma una volta tanto a me sembra che la normativa sia chiarissima. Ma se non siete convinti....let's drop the subject.2 punti
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Ragazzi, come promesso vi metto le foto del proseguimento delle patinazioni post intervento...di alcune sono contento di altre un po' meno @torpedo @Alan Sinclair @fatantony @Bruzio @ART2 punti
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no, presumo sia un omaggio della gioielleria. Del resto, se una gioielleria regala qualcosa sicuramente non è di valore! se, invece, conosce gioiellerie che regalano cose di valore, la prego di segnalarmele!! 🤣2 punti
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Dall'esperienza che ho maturato dedicandomi al restauro monetale, posso dirle che un semplice bagno in acqua demineralizzata ed un successivo lavaggio con sapone, non risolverà nulla. Per tentare un recupero altre al bagno in demineralizzata (almeno un mese con cambio giornaliero dell'acqua), è necessario intervenire meccanicamente con bisturi lavorando al microscopio. Lavoro molto lungo e complesso, che richiede una notevole manualità ed allenamento ad operare in tali condizioni, che, comunque, non può garantire un intero recupero della moneta, che presenta solo tracce di rilievi sotto l'incrostazione. Allego foto di un restauro eseguito qualche anno fa su un sesterzio.2 punti
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https://www.bidinside.com/it/index.htm link per lista aste in essere prossimamente.1 punto
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Che dire! formidabile! Grazie mille davvero! Buona serata1 punto
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Salve. Condivido tre monete di Giuseppe Napoleone. Una piastra del 1806 ( gr. 27,50, mm. 37,9- Magliocca pag. 238, n. 402, R2 ), una piastra del 1807 (gr.27,52, mm.38,5,- Magliocca pag. 238, n. 403, R ) ed una del 1808 ( gr. 27,42, mm.38,00- Magliocca pag. 238, n. 404, NC ). La 1806, al rovescio, presenta una piccola escrescenza di metallo simile all'angolo di un 7, 7 che poi troviamo sul tipo dell'anno successivo negli esemplari con la data ribattuta (7 su 6). Il mezzo anello passante dell'ancora é appena accennato. Questa piastra, fra le tre, è quella più difficilmente reperibile in buona conservazione. Nella mia 1807 la data non è ribattuta ed il 7 è allineato agli altri numeri della data. Si trova a sinistra, mentre il valore si trova a destra (come avviene normalmente, eccezion fatta per un unico rarissimo tipo che riporta la data a destra ed il valore a sinistra). Il ciuffo dei capelli del sovrano è più folto rispetto al ciuffo presente nella 1806. L'ancora è con mezzo anello passante ed è sostenuta dal braccio di una sirena. L'altra sirena è con timone nella mano destra. Le due sirene, insieme, sostengono lo stemma coronato con al centro aquila imperiale ad ali spiegate. Piastra 1808: tipo II, ancora con mezzo anello, come nella 1807. Ciuffo del sovrano un po' meno folto che nella 1807, ma più folto rispetto alla 1806, comunque diverso da quello delle altre due ( almeno così mi sembra). Per quanto riguarda, invece, la struttura della corona, essa è identica per la 1806 e 1807, varia leggermente in alcuni particolari nella 1808. Pubblico dritto e rovescio delle tre monete, ma aggiungo una foto in cui le tre monete sono insieme ed affiancate, al fine di facilitare dei confronti. Ringrazio tutti per l'attenzione. Saluti.1 punto
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@numa numa e @matteo95 avete visto i video di Robert Tye sulla riforma di Offa e di Carlo Magno? Il link è in questa discussione:1 punto
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1916 MILANO CONCORSO NAZIONALE INDUMENTI PER SOLDATI UFFICIO VI D. Stemma del Comune di Milano con smalti - sotto scritte. R. Contadina che sta tosando una pecora.1 punto
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La penso come te e ufficialmente dovrebbe essere così, ufficiosamente son venute fuori sfaccettature diverse. Puoi vedere il topic NEW IPZS 2025 per un aggiornamento dei vari filoni di pensiero. Visto l'ampio dibattito ho creato questa discussione specificatamente per evitare di dare seguito in topic nati per altri argomenti.1 punto
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Buonasera,potrebbe essere questo bronzo greco-gallico di Massalia con caduceo? Ho visto che ne esistono parecchie varianti. https://www.acsearch.info/search.html?id=7400799 https://www.cgb.fr/massalia-marseille-petit-bronze-au-caducee-tb-,bga_747373,a.html https://www.acsearch.info/search.html?id=62846421 punto
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purtroppo io su questo non so aiutare.. ma arriverà presto qualcuno esperto che ti potrà dare una risposta1 punto
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ok quindi ho capito bene ho chiesto una conferma perchè ho letto un po' di fretta dei post un po' discordanti, grazie non è cosa da poco, perchè se uno ha una sterlina veramente rara per esempio e su ebay la piazza a 15000 euro per esempio (vendita una tantum) non è soggetto al pagamento del capital gain... punto a favore delle monete numismatiche1 punto
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Ciao Enzo. Come al solito Tu poni sempre delle belle domande.😀 Ci vuole un pò di tempo per rispondere e lo farò con calma. Sulla vendita in asta di monete in oro da investimento hai però già intuito, perchè sei una persona intelligente, un aspetto saliente e cioè che la Casa d'aste (normalmente) agisce quale mandataria in nome proprio ma per conto altrui (e cioè per conto del conferente). Quindi, il successivo contratto di vendita della moneta in asta si perfeziona direttamente fra l'aggiudicatario e il conferente, mentre la Casa d'asta vincola contrattualmente le due parti (conferente e aggiudicatario) unicamente per le sue commissioni. Può anche accadere che ove l'aggiudicatario non paghi, la Casa d'aste agisca per l'adempimento del contratto ma ciò avviene sempre nell'interesse del conferente (d'altronde l'importo netto dell'aggiudicazione, dedotte le commissioni, va al conferente....mica alla Casa d'aste). Questo fa anche capire perchè molto spesso (o forse quasi sempre) la Casa d'asta lasci perdere di perseguire i "cattivi pagatori delle aste"; è vero che se l'aggiudicatario non paga, la Casa d'aste ci sta rimettendo le commissioni (comprese quelle del conferente), ma è anche vero che deve "sbattersi", con possibilità di non recuperare nulla, per riportare a casa somme che in gran parte andranno al conferente. Saluti. M.1 punto
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Questo libro,oltre a parlare ed a pubblicare una collezione di monete napoletane di Ferdinando IV di Borbone, parla di NAPOLI, dei sedili, antiche istituzioni napoletane, parla dei graffi presenti sulle monete napoletane causati dalle emissioni di Zecca, parla anche del presepe napoletano e lo mette in correlazione con quello del Lazio, parla dell'industrializzazione del Regno di Napoli e delle Due Sicilie e di tant'altro.1 punto
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perdonatemi, ma per me non è proprio chiaro. non sono né avvocato né commercialista e quindi sicuramente poco esperto in materia. grazie del chiarimento, l'inghippo (per me) stava proprio qui1 punto
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no ma certo, Notre Dame vale decisamente una e più monete! continuo a ridere, invece, sulle coincard del Louvre. su 4 coincard rappresentanti opere, neanche una è realizzata da francesi. che autogol!🤣1 punto
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Tra pochi mesi faccio 20 anni di utenza su questo forum e sono collezionista da molto prima. Penso quindi di potermi annoverare tra gli utenti "storici". Continuo però a non capire per quale motivo si debba bollare come "egoista" - o peggio - un collezionista che decide di fare un investimento (a proprio rischio) acquistando (se e quando ci riesce) più esemplari di una certa moneta nella speranza (non sempre si avvera) di poter limitare le spese (ingenti) della propria collezione. A mio parere non si fa nulla di male. Non fa parte dei diritti fondamentali dell'uomo acquistare le monete a prezzo di emissione. Se ci si riesce, bene. Altrimenti ci si rivolge al mercato. A volte, addirittura, si risparmia rivolgendosi al mercato. E quando questo succede, nessuno si lamenta per aver acquistato ad un prezzo inferiore di quello di emissione. La libera decisione di collezionare oggetti che hanno un mercato (come le monete, i francobolli ecc.) comporta il fatto che ci si inserisca in un ambiente in cui gli oggetti da collezionare sono in quantità limitata. Ed in tutti questi casi nasce un meccanismo di domanda ed offerta che modifica, a seconda dei casi, il prezzo dell'oggetto. E, da questo meccanismo, nasce automaticamente il tentativo di sfruttarlo per ottenere un guadagno (spesso minimo) che, nel caso di un collezionista, viene poi reinvestito in altri oggetti della collezione. Occorre tenere presente però che non ci sono automatismi. Per riuscire a guadagnare qualcosa occorre avere la capacità/possibilità di acquistare e di fare gli acquisti giusti. E non sempre è facile. L'unico modo per evitare quetso meccanismo è di collezionare oggetti che non hanno un mercato. In quel caso non esiste speculazione e, anche se le quantità fossero limitate, non avendo mercato non c'è concorrenza e quindi il costo non varia. Lamentarsi ipotizzando soluzioni utopiche in cui tutti possano accedere all'oggetto desiderato alle stesse condizioni mi pare, oltre che inutile, poco ragionevole. Possiamo "limitare i danni" cercando soluzioni diverse (tipo l'abbonamento), ma anche in quel caso, se il numero di collezionisti supera il numero di oggetti prodotti, si creerà un mercato e ricomincia la stessa logica. Se prendiamo il Lussemburgo, ad esempio, dove ci si può abbonare, l'abbonato non è libero di scegliere cosa acquistare. Esiste un pacchetto preconfezionato e si deve scegliere se prendere tutto o lasciare. Per ultimo occorre sottolineare che le zecche si sono trasformate da puri enti statali di produzione del circolante ad aziende che, attraverso la produzione di monete da collezione (questa attività ha un costo che non è solo quello del metallo contenuto nella moneta) vogliono avere un legittimo profitto. Ed il profitto si alimenta creando un mercato in cui il tuo prodotto è molto ricercato ed ambito. Ed eccoci di nuovo all'inizio del cerchio.1 punto
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Ultimamente leggo tanti discorsi negativi e si percepisce la frustrazione delle persone che vogliono tutto e subito perché pare gli manchi la terra sotto ai piedi o che sia una questione di vita o morte....Ma ci sono solo io che la vivo serenamente e appena realizzo che una determinata moneta me la dovrò sognare ringrazio comunque di essere vivo e che ciò è un dono meraviglioso? Alimentando disfunzionalmente in questi modi, potrebbe essere proprio ciò che vorreste evitare?può essere il meccanismo di chi parla di pace utilizzando le armi? Scusate la mia riflessione ma magari un semino nel campo,l'ho gettato 😅1 punto
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Quella in alto è della zecca di Perugia le altre due, zecca di Lucca e Siena. Ciao Borgho1 punto
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Io darei una mela ciascuno. E ad un bambino darei anche il cestino dove tenere la mela Buona serata1 punto
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Chiamami Aquila! Già, ma perché proprio lei? Perché non un altro uccello, un altro animale, o una cosa completamente diversa? Abbiamo visto che le monete d'oro da 10 dollari era previsto fossero chiamate "aquile" già nel Mint Act del 1792, e questo perché l'aquila era l'uccello rappresentato sul Great Seal, lo stemma degli Stati Uniti. Il 4 luglio 1776, lo stesso giorno in cui le 13 colonie inglesi d'America si unirono per dichiararsi una nazione indipendente, il Congresso Continentale fece il passo successivo, necessario per dimostrare questa indipendenza. Iniziarono a creare il loro emblema nazionale, il Gran Sigillo degli Stati Uniti. Durante i successivi sei anni della Rivoluzione, tre diversi comitati presentarono idee per questa immagine grafica dell'America, ma nessuna fu accettata. Il 13 giugno 1782, il Congresso affidò il compito a Charles Thomson, che utilizzando elementi simbolici di tutti e tre i comitati, oltre a immagini e motti propri, creò un design audace ed elegante. Una settimana dopo, presentò la descrizione scritta di questo design al Congresso, che lo approvò quello stesso giorno. Il Gran Sigillo degli Stati Uniti fu ufficialmente adottato il 20 giugno 1782. Eccolo nella sua prima versione, pressoché invariata fino ad oggi. Vi è raffigurata un'aquila, la bald eagle che già conosciamo, ad ali aperte, con uno scudo a righe bianche e rosse sul petto, frecce e un ramo d'ulivo stretti tra gli artigli. Nel becco ha un cartiglio con il motto E PLURIBUS UNUM, sopra la testa nuvole e 13 stelle, a simboleggiare le 13 colonie fondatrici dell'Unione. Nell'araldica, l'aquila è associata all'immortalità, al coraggio, alla lungimiranza, è il messaggero degli dei, in particolare Zeus e Odino. Ma è anche, si può dire da sempre, un simbolo imperiale, da Roma agli Asburgo, dagli Zar di Russia a Napoleone. E questo a molti americani non piaceva: non avevano forse combattuto per liberarsi dal giogo di un impero, quello britannico? E quanto a loro, le mire imperiali erano l'ultimo dei pensieri, sarebbero arrivate solo molto tempo dopo, dunque perché proprio lei? Così, prima che l'aquila venisse accettata, ci furono diverse altre proposte, sempre di volatili: una colomba, un gallo (in realtà un grouse, il gallo cedrone), una fenice risorgente dalle fiamme. Tra i detrattori dell'aquila il più famoso e influente fu sicuramente Benjamin Franklin che il 26 gennaio 1784 scriveva da Parigi, dove era in missione diplomatica, questa lettera alla figlia Sally: "Per parte mia, vorrei che l'aquila calva non fosse stata scelta come rappresentante del nostro Paese. È un uccello di pessima moralità. Non si guadagna da vivere onestamente. Forse l'avete visto appollaiato su qualche albero morto vicino al fiume, dove, troppo pigro per pescare da solo, osserva il lavoro del falco pescatore; e quando quell'uccello diligente ha finalmente preso un pesce e lo sta portando al suo nido per il sostentamento della sua compagna e dei suoi piccoli, l'aquila calva lo insegue e glielo porta via. Con tutta questa ingiustizia, non è mai in buone condizioni, ma come quelli tra gli uomini che vivono di furti e rapine, è generalmente povero e spesso molto pidocchioso. Inoltre è un codardo di rango: il piccolo uccello re, non più grande di un passero, lo attacca audacemente e lo caccia via. Pertanto non è affatto un emblema appropriato per gli onesti e i coraggiosi d'America. Per questo motivo non sono dispiaciuto che la figura non sia nota come Aquila Calva, ma somigli piuttosto a un Tacchino. Per la verità il Tacchino è in confronto un uccello molto più rispettabile, e per giunta un vero nativo originale d'America. È inoltre, sebbene un po' vanitoso e sciocco, un uccello coraggioso, e non esiterebbe ad attaccare un granatiere delle Guardie Britanniche che presumesse di invadere il suo cortile con una Giubba Rossa." Il Tacchino a cui pensava Franklin era naturalmente il tacchino selvatico, quello che più di un secolo prima aveva sfamato i Padri Pellegrini... the Wild Turkey Beh, forse non proprio questo petronius P.S.: se qualcuno stesse ancora chiedendosi che c'azzecca John Belushi in apertura del post, la risposta è semplice... John Belushi c'azzecca sempre1 punto
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1916 OSPEDALE ADDOLORATA - MILANO D. PATRIA - DIO - CARITA'. Il busto dell'Addolorata, a sinistra; sovrapposto a croce rossa smaltata. R. In alto la stella a cinque punte; sotto: OSPEDALE - ADDOLORATA - MILANO - 1916. Rifer. STEFANO CARLO JOHNSON Le rivendicazioni Italiane del Trentino e della Venezia Giulia nelle medaglie - n. 3381 punto
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DE GREGE EPICURI. Posso aggiungere che alcune di queste zecche ,( es. Ninica Claudiopolis) mostrano spessissimo monete contromarcate; direi che lo sono quasi tutte. Studiate da Howgego, di cui porterò il libro.1 punto
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I believe that these unmarked coins are normal coins intended for circulation.1 punto
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Per quello che si puó dire da foto non vedo niente di sospetto, peso e stile escluderebbero suberatura. Attenzione a maneggiarla perchè, come ha detto Tinia Numismatica, sembra molto cristallizzata e potrebbe rompersi in caso di urto. Ovviamente conservazione molto bassa.1 punto
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Buonasera Gabriella, addirittura qSPL? Credevo sul bb per via del colpo netto sul bordo1 punto
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Dopo la pessima esperienza da alleati statunitensi, gli Stati europei hanno approvato un disegno di legge per richiedere l'adesione alla Federazione spaziale!1 punto
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Buonasera, sbaglio riporta simbolo Ghianda? Riporto a tal proposito. Saluti Alberto https://www.lamoneta.it/topic/177077-gigliato-con-ghianda/1 punto
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Dopo metà... un quarto La moneta da un quarto di aquila (quarter eagle), del valore di 2,50 dollari, prevista dal Mint Act del 1792, iniziò ad essere coniata solo nel 1796. Al pari della half eagle, di cui riprende il disegno del dritto, fu creata da Robert Scot. Ma, a differenza dell'altra, nelle prime monete coniate non sono presenti stelle nel giro, che vennero aggiunte successivamente, sempre nello stesso anno, in numero di 16, tanti quanti erano in quel momento gli stati dell'Unione, per poi scendere a 13, le colonie fondatrici, l'anno successivo e fino al termine delle coniazioni, nel 1807. Cambiava invece il disegno del rovescio, che adottava per la prima volta l'aquila araldica (Heraldic Eagle), modellata sul Grande Sigillo (Great Seal) degli Stati Uniti (ci torneremo ). Anche se esistono half eagles datate 1795 con lo stesso disegno, esse furono in realtà coniate nel 1798, e dunque l'aquila araldica fa qui, per la prima volta, la sua comparsa... prima di una lunga serie, su monete di ogni tipo. Si tratta di un'aquila ad ali distese, con sul petto uno scudo. Nel becco regge un cartiglio con il motto E PLURIBUS UNUM, con l'artiglio sinistro stringe un ramo d'ulivo, con il destro un mazzo di frecce. Sopra la testa, nuvole e stelle: 16 nel 1796 e 1797, 13 dal 1798, ad eccezione del 1804, che può presentarne 13 o 14. Nel giro UNITED STATES OF AMERICA. (foto da Ira&Larry Goldberg Auction) La moneta è composta dal 91,67% di oro e l'8,33% di argento e rame, ha un diametro indicativo di 20 mm. e un peso di 4,37 grammi. E, come abbiamo visto per le half eagles, non vi compare alcuna indicazione del valore. Nel 1796 furono coniate 963 monete senza stelle al dritto e, successivamente, 432 con 16 stelle. Entrambe le tipologie sono di estrema rarità, a causa del basso numero di esemplari e della rifusione, nel corso degli anni, di molti di essi. Ma, è quasi superfluo dirlo, i collezionisti prediligono gli esemplari senza stelle, un unicum, mentre quelli con le stelle furono poi coniati, anche se non tutti gli anni, fino al 1807. petronius1 punto
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La voglio postare qui la mia ennesima "rinuncia" . Una Piastra credo al momento sconosciuta. Ha una doppia Torretta in basso, invece di 12 sono 13 e la tredicesima è affiancata ad altra,mai vista fino ad oggi,infatti ha chiuso a 360 euro che per una piastra 1856 in qSPL sono tantissimi. Complimenti a chi l'ha presa. L'unico mio dubbio era o è il colore e un pò il conio, ho pensato ad un falso sono sincero. Ora ve la posto. Spero non dispiaccia a chi l'ha vinta.1 punto
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....e che non mi compravo questo libro e lo lasciavo sul bancone? Panvini Rosati parla degli zecchieri e delle produzioni monetarie. Ma è bello apprendere anche di altre tecniche artigianali. odjob mi raccomando leggete di Numismatica altrimenti vi stufate a raccogliere solo monete.1 punto
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Certamente @Rocco68 e complimenti a @nikita_ perchè una ATR nelle Cingranelle non l'avevo mai vista. In effetti le monete più comuni e quindi con più alta tiratura dovrebbero presentare una maggior frequenza di errori. Però, a mio parere, le ATR sono un errore volontario, probabilmente un "segno". Come curiosità posto una altro 5 Grana 1838 che presenta un presunto doppio punto verticale dopo SIC. La foto non rende molto ed il puntino sembrerebbe quasi in incuso, ma guardato con una lente 6x, appare come in rilievo. Naturalmente potrebbe essere un semplice esubero di metallo. Saluti, Beppe1 punto
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