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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/25/25 in tutte le aree
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Buongiorno, visto che sono stato citato dall'amico(se posso permettermi) @caravelle82, esprimo il mio personalissimo parere, posso parlare per esperienze vissute e che vivo tuttora, sono presidente di un Associazione Filatelica e Numismatica da 30 anni e vi sono iscritto da 47 in questi lunghi anni di militanza tra francobolli e moneti ho visto tutti i cambiamenti possibili, la moda delle schede telefoniche, i miniassegni, praticamente spariti e chi le collezionava non erano ragazzini..., le cartoline sono sempre state seguite e sempre lo saranno, di tutti i generi, paesaggistiche, militari, XX ennio, ecc. gli interi postali hanno avuto una grande impennata, i francobolli, dolente nota, purtroppo oggi chiamarli francobolli è un eufemismo, sono delle figurine adesive e quasi tutte brutte, come ha detto bene caravelle 82 le aste filateliche ancora fra vendita in asta e dopo asta vendono il 40/50 % del catalogo, con circa 2000/3000 lotti, pertanto chi compera cè, è l'età di chi compera che deve fare capire, parliamo dai 55 anni a salire, i giovani sono spariti, e la numismatica? parliamo di materiale normale o bello, non dell'eccezionale che avrà sempre un seguito, il Regno è praticamente in coma, la Repubblica escluso il 46/47 e a dire il vero poco anche quelle, non ha richieste, la moda ora è l'Euro soprattutto i 2€ e le fantomatiche varianti di conio o errori che in monete coniate in milioni di esemplari, sono all'ordine del giorno, in questo caso qualche giovane viene attratto da questa collezione, ma per quanto? visto i prezzi che stanno chiedendo per le confezionate in card ecc. la mia Associazione ha 70 iscritti i più giovani esclusi due ragazzi, sono da 63 anni a salire fino 95 anni, il problema non è perchè cala il collezionismo, il problema è sempre sarà il cambio generazionale. potrei parlare anche di quadri, mio secondo amore, ma qui la storia è molto lunga, per altre forme di collezionismo non posso esprimermi, saluti3 punti
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Da quanto scrivi mi sorge il dubbio che tu non abbia figli o, perlomeno, figli giovani. In effetti la maggior parte delle forme di collezionismo di origine "giovanile" (tessere telefoniche, filatelia, figurine) sono state oggi sostituite da altre forme di collezionismo non meno significative per i ragazzi; vedi ad esempio le carte Yu Gi Ho; le carte Pokemon; le figurine Dangeons & Dragons... collezioni dei vari personaggi dei suddetti cartoni. Non è da trascurare nemmeno tutto il merchandising che troviamo a latere delle varie saghe; da Star Wars a Harry Potter al Signore degli anelli, con costumi, riproduzioni dei personaggi, materiali vari. Da ultimo vorrei ricordare il grande movimento collezionistico che anima il mondo dei fumetti, da Tex Willer a Dilan Dog fino ai Manga giapponesi... L'elenco è incompleto ma il mondo giovanile è animato da spirito collezionistico quanto quello "tradizionale"; ovviamente si orienta al proprio mondo ed è difficile prevedere quanto il primo potrà, nel tempo, confluire nel secondo... ma, a mio parere, c'è ampio margine d'incontro. Mario3 punti
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Ciao, a beneficio dei neofiti come me voglio sottolineare che dire che non ha senso falsificare monete che sul mercato hanno un valore economico di pochi euro è fuorviante e non corrispondente alla realtà. Purtroppo, e lo dico con cognizione di causa e per esperienza, sono proprio le monete più comuni ( mi riferisco alle classiche) ad essere maggiormente contraffatte. Perché forse si presta meno attenzione rispetto a monete che hanno un alto valore commerciale? Percui in materia di falsi sempre massima attenzione per qualsivoglia tipologia di moneta 🙂 ANTONIO3 punti
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Il quotidiano Il Foglio pubblica una bella intervista a Laura Cretara, come tutti sanno autrice della faccia nazionale italiana della moneta da 1 euro con l'Uomo Vitruviano, nella quale l'artista ripercorre le tappe della sua carriera: https://www.ilfoglio.it/cultura/2025/02/22/news/laura-cretara-con-le-mie-monete-ho-riscattato-anche-le-donne--7448054/ Un plauso a Il Foglio, per una delle rare volte in cui la stampa generalista si occupa di numismatica in modo serio e approfondito... chapeau petronius2 punti
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https://numismatics.org/coi/ lodevole iniziativa, senza dubbio. Il catalogo, ahimè, segue il lavoro del Metlich e di conseguenza molte tipologie (in questo lavoro non inserite) non sono prese in considerazione.2 punti
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Lo strumento indispensabile è uno solo: studiare, per avere la giusta esperienza e conoscenza. Libri , cataloghi poi bilancia e calibro e altro più avanti. Ci vogliono anni e anni di studio ed una vita non basta, non è mai abbastanza quello che si può imparare. Buon viaggio!👌🏼2 punti
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Buonasera @fdisav, lo strumento più utile e indispensabile che ti posso personalmente consigliare è un bel libro sulla monetazione di tuo interesse...senza questo purtroppo avrai poche speranze di "accaparrarti" qualcosa di buono. Un caro saluto, Rocco.2 punti
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"Avendo preso in considerazione la lettera del Direttore della Zecca in data odierna, con la presente dichiaro la mia approvazione dell'acquisto che egli ha fatto di un edificio e di un terreno per la Zecca; dell'assunzione di Mr. Voight come Coniatore; delle quindici tonnellate di approvvigionamento di Rame, per procedere alla produzione di Centesimi e mezzi Centesimi di Rame, e Dimes e mezzi dimes d'argento; e lascio alla sua discrezione eventuali modifiche o aggiunte all'edificio acquistato, se le riterrà necessarie; convinto che sotto i suoi ordini non verrà sostenuta alcuna spesa che la ragione e la necessità non giustifichino. E desidero che egli faccia una stima delle somme di denaro che serviranno per questi scopi, e del momento in cui ne avrà bisogno, per consentire al Tesoro di programmare la spesa con comodità." (Lettera di George Washington a David Rittenhouse, riguardo i finanziamenti per la Zecca, datata 9 luglio 1792) Come si può vedere, c'era grande interesse e grande disponibilità da parte del Presidente per la prossima apertura della Zecca, ma basteranno meno di dieci anni perché questo interesse e questa disponibilità vengano meno, e la Zecca di Philadelphia, che aveva iniziato la sua attività nell'edificio che vediamo in un acquerello di Edwin Lamasure Jr., rischi la chiusura Ma per fortuna non accadrà Proposte di legge per l'eliminazione della Zecca e/o un contratto di produzione monetaria con la Bank of the United States furono redatte, dibattute, riviste, e dibattute di nuovo negli anni dal 1800 al 1802, e finalmente (si fa per dire ), il 26 aprile 1802, un disegno di legge per l'abolizione della Zecca fu approvato dalla Camera dei Rappresentanti ma bocciato dal Senato che curiosamente, visti i precedenti, spinse per estendere la durata della vita della Zecca. Dopo quasi un anno di continui battibecchi, alla fine anche la Camera concordò con questa mozione. La proposta divenne legge il 3 marzo 1803, e prevedeva la conferma dell'attività della Zecca per cinque anni. Che venne ulteriormente confermata, di cinque anni in cinque anni, per i successivi venti. Finalmente, il 19 maggio 1828, fu concesso alla Zecca un contratto per rimanere "in vigore e operativa fino a diversa disposizione di legge"... che fino ad oggi non c'è stata petronius2 punti
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Giusto, oggi sono quasi più i falsi ad essere messi in vendita che gli originali, in questo Paese, guardare Ebay......... 20nni fa certe inserzioni non le trovavi, Euro e lire comunissime messe in vendita a centinaia d'euro, chi si spera che le acquisti? L'ignorante di turno uno di noi (numismatici) certamente no, sbaglio? La frenesia di fare l'affare o di sapere tutto è quello che frega l'ignorante. Poi se la numismatica ti prende allora inizia ad acquistare libri e ad informarsi bene, dagli specialisti di turno ma prima l'italiano deve prendere una "fregatura" poi forse impara, su tutto!😉🧐2 punti
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Mica comprano solo gli studiosi,anzi, questo mercato è rivolto a chi di monete sa poco o nulla,e comunque ci cascano anche gli esperti, nessuno è infallibile...2 punti
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Cavalleggeri Guide Battaglia di Custoza - Cavalleggeri Guide Cavalleggeri dell'Aquila2 punti
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Signori,la filatelia e le sue branche non sono morte. Testimoniano ció la fortissima presenza di stand nei convegni. Amici numismatici ogni volta mi riferiscono della presenza in maggioranza dei filatelici. Verona un esempio a quanto ho potuto vedere. Anche qui sul forum il vento sta cambiando. Abbiamo tra l' altro gente dal calibro di @PostOffice e @fapetri2001 . Per le carte stanno andando forte forte quelle dei pokemon & "cugini" , roba di origine nipponica. Le schede telefoniche le vedo sempre, anche se chiaramente non c' é piú il boom di una volta ( anche se gente come me ancora le tiene e se vede qualcosa che non ha, le prende e a 4 soldi). Per i libri sta gente che spende soldi positivi , ma é chiaro che numericamente non possiamo raggiungere numeri come chi porta avanti collezioni di monete. C' é anche un forte collezionismo di militaria in tutte le sue sfaccettature, dall' abbigliamento all' oggettistica. Insomma, in linea generale vedo questo.2 punti
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Buonasera, condivido l’ultimo arrivo, una moneta dell’imperatore Graziano. (D): DN GRATIANVS PF AVG; busto panneggiato di Graziano con diadema di perle, verso dx (autorità emittente Valentiniano I); (R): GLORIA RO-MANORVM. La lettura del venditore per campo ed esergo è: F|/R/(R) // DSISCP; imperatore con diadema e abito militare, volge la testa indietro mentre procede verso dx trascinando dietro di sé un prigioniero inginocchiato; con la sx impugna il labaro cristiano. AE3; diam. mm 17,5; gr.2,13; asse coniazione 1h; zecca di Siscia, 4a officina. Tipo RIC IX 14c, sottotipo xxxv. La lettura del rovescio proposta dal venditore non mi è chiarissima. Nella dx del campo la lettera superiore mi sembra A piuttosto che R (anche confrontandola con le A di GRATIANUS). Riguardo la lettera sottostante sono del tutto ignorante: sembra una sorta di monogramma, una R “uncinata” superiormente. L’ultima lettera dell’esergo, infine, viene indicata come P ma mi lascia dei dubbi. Grazie sin da ora per ogni commento e correzione. Secondo quanto leggo, i ritrovamenti inglesi si riferirebbero principalmente all’utilizzo di queste emissioni per il pagamento delle truppe inviate in Britannia nel 367 al comando di Flavio Teodosio, magister equitum praesentalis di Valentiniano I, nonché padre del futuro imperatore Teodosio. Rimediando agli insuccessi iniziali di Saverio e Giovino, il comes Teodosio riuscì a risolvere un quadro di gravi disordini in Britannia (Ammiano Marcellino, XXVII,8) prolungando il dominio romano sull'isola per i successivi quaranta anni. Primogenito di Valentiniano e Marina Severa, Graziano è co-Augusto a 8 anni e imperatore a 16 (alla morte del padre) ma deve spartire il potere sull’Occidente con il fratellastro Valentiniano II, nato dalle seconde nozze di Valentiniano con Giustina (già sposa dell’usurpatore Magnenzio). Valentiniano II ha appena quattro anni ma sotto il controllo della madre tiene corte a Milano regnando su Italia, Illiria e Africa, mentre Graziano governa da Treviri su Gallia, Spagna e Britannia (Zosimo IV,19,2). Durante il proprio regno, nel breve giro di due anni (378-380) Graziano vive da co-protagonista due eventi epocali, il primo politico-militare, l’altro culturale-religioso. Nel 378 l’imperatore Valente, suo zio, cade ad Adrianopoli, esito tragico della pessima gestione da parte romana di una massa di Goti profughi che Valente aveva deciso di accogliere all’interno dei territori imperiali (Ammiano, XXXI, 4,10 sgg.; Jordanes, Getica, XXXVI). Graziano – che nel Maggio 378 aveva trionfato ad Argentovaria sulla tribù alamanna dei Lentiensi (Ammiano, XXXI, 10-17) - non raggiunge in tempo Valente il quale, invidioso delle imprese del nipote (così dice Ammiano), il 9 Agosto dà battaglia senza attendere i rinforzi del nipote. Il secondo evento due anni dopo, nel 380, quando Teodosio - che Graziano aveva designato alla gestione dell’Oriente dopo i fatti di Adrianopoli - pone fine alla storia di Roma pagana con l’editto di Tessalonica (un successivo decreto di Teodosio, nel 391, dichiarerà impuro e contaminante anche solo guardare le statue degli dèi pagani). Graziano, nonostante un precettore d’infanzia pagano (il poeta Decimo Magno Ausonio), una volta augusto si allinea alla svolta religiosa di Teodosio promulgandone l’editto e accogliendo le posizioni più intransigenti del vescovo di Milano, Ambrogio. Graziano cancellerà i contributi pubblici e i lasciti testamentari privati ai collegi sacerdotali pagani, e interrompendo una tradizione che veniva fatta risalire all’età regia (con la costruzione del più antico ponte di Roma, il pons Sublicius) rifiuta la sacra carica di Pontifex Maximus, restituendo la veste tradizionalmente offertagli. “Se l’imperatore non vuole essere pontefice massimo, presto vi sarà un pontefice massimo” afferma uno dei sacerdoti, predicendo il trasferimento del titolo al papa cristiano (Zosimo IV,36,5). Nel 382, inoltre, Graziano rimuove dalla Curia Iulia la statua della Vittoria e l’altare che accoglieva i sacrifici e i giuramenti del Senato e la cui collocazione si doveva ad Augusto al tempo del trionfo di Azio. Dopo la morte di Graziano, i senatori pagani sperarono si ripetesse quanto già accaduto con Costanzo nel 357, quando una prima rimozione si era risolta grazie al “restauratore” Giuliano II. Stavolta si confida soprattutto nel dodicenne Valentiniano II e in sua madre, di fede ariana, ai quali il grande oratore Simmaco - prestigioso esponente senatoriale pagano nonchè prefetto dell’Urbe - indirizza nel 384 una celebre supplica (Relatio III) perorando la ricollocazione di quelli che egli considera i simboli della storia e della fortuna di Roma, perciò condivisibili da pagani e cristiani nel segno di una religiosità universale (si richiede anche, ovviamente, il ripristino del quadro finanziario tradizionale). Il vescovo Ambrogio soffocherà però ogni speranza di dialogo, “istruendo” l’imperatore con due durissime lettere (Epistola XVII e XVIII), nella quali chiarisce sin dalle prime righe che gli dèi pagani sono “cose demoniache”. La lettura dei testi di Simmaco e Ambrogio, offre un quadro vivissimo dello scontro finale tra la morente cultura pagana e la trionfante età cristiana. L’altare sarà ripristinato un’ultima volta dall’imperatore Eugenio (392), ma dopo la sconfitta di questi contro Teodosio, viene nuovamente rimosso. Sarà ancora una volta Simmaco a guidare una delegazione a Milano (402) per rivolgere la richiesta di ricollocazione a Onorio e Arcadio, ma la domanda viene definitivamente respinta e l’altare distrutto. Tornando a Graziano, se egli rimuovendo la statua e l’altare aveva tradito la Vittoria, la Vittoria avrebbe presto tradito lui (direbbe un pagano…). Magno Massimo, un militare assai capace che aveva operato in Britannia, postosi alla testa di un forte scontento delle truppe legato pare al massiccio ingresso di barbari ben pagati nell’esercito (Zosimo IV, 35,2), sbarca sul continente presso Parigi e sconfigge Graziano, il quale tenta la fuga ma trova la morte (383) a Lugdunum per mano di Andragazio, magister equitum di Magno Massimo. Un saluto, grazie e a presto, Lucius LX1 punto
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Buongiorno a tutti! Visto che la sezione "dorme" da un po' di tempo cerco di svegliarla postando un nuovo "piccolo" arrivo... Come da titolo si tratta di un Viennese del I tipo di Emanuele Filiberto, non capisco molto la divisione in due tipologie di questa moneta essendo solo una variante del conio tra le zue zecche che hanno coniato questa moneta... l'ordinanza era la stessa e cambiano solo gli anellini/rosette nei contorni ai due lati. Ma adattiamoci alle vecchie catalogazioni e seguiamo la strada sino ad ora seguita. Il MIR la considerava con un grado di rarità R8, mentre il secondo tipo veniva classificato R6, ora il Cudazzo ha eguagliato le due tipologie a R5, ovviamente per gli esemplari usciti in questi anni, anche se a parer mio il primo tipo si vede comunque un poco meno del secondo. Moneta quasi introvabile diversi anni fa, non ero ancora riuscito ad aggiungerla in collezione, per fortuna è diventata meno rara e sono riuscito a tappare il buco! Piccolina, 15 mm di diametro per un peso di 0,82 gr. ora è vicina alla sorella di Chambéry.1 punto
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Quindi in definitiva non può essere considerata una moneta come avevo intuito 😉1 punto
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A tutto quanto già dettoti aggiungo l'acquisto di un calibro, qualora volessi dedicarti a monete antiche. Per le monete coniate a martello a mio avviso è indispensabile. Per le monete moderne, post 1800, serve a poco.1 punto
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Ciao ,comprati o fatti regalare (tanto ormai te li tirano dietro ) cataloghi d'asta che trattino le monete che ti interessano. Guardali più e più volte ,sono molto utili per farti l' occhio. @odjob ci siamo quasi sovrapposti..😉1 punto
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aggiungo,al buon consiglio di Rocco68, procurati cataloghi d'aste(per imparare conservazioni,classificazioni e rarità,oltre che prezzi di mercato) ed un catalogo-prezziario dove puoi farti un'idea sugli stati di conservazione delle monete (all'inizio c'è sempre una guida su come valutare la conservazione di una moneta). Con un po' di pazienza riuscirai a farti un poco di esperienza in merito, anche per quanto riguarda l'autenticità o meno di una moneta. Scegli cosa collezionare, compra libri di Numismatica e Storia inerenti a ciò che vuoi collezionare;inoltre,ti consiglio di vedere,fra ciò che vuoi collezionare, a quanto ammontano i costi di mercato per quanto concerne le rarità e se sono alla portata delle tue"tasche". Salutoni odjob1 punto
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Ciao, direi che hai centrato benissimo il nocciolo della questione. Tempo fa lessi un articolo riguardante la casa-museo londinese in cui Sigmund Freud visse l'ultima parte della sua vita. Qui si può ammirare oltre la sua libreria, la vasta collezione di arte antica da lui raccolta nell'arco degli anni. Se anche questo grande "scandagliatore" dell'animo umano si consolava con questa pratica non stupiamoci dei nostri passatempi...😇 Io stesso alla mia età più che matura mi è venuta la voglia di raccogliere vecchi chiodi forgiati a mano...😎1 punto
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🎶 "Vieni a Castellammare nel nome di Correale...condividiamo ricordi tra amici e stelle rare..." 🎶 Un ritornello che racconta 31 anni di passione! 🤩 ✨ Queste parole catturano l'essenza del Memorial Correale, un evento che va oltre il semplice collezionismo! 👨👩👧👦 Da 65 edizioni, il Memorial è un punto d'incontro, un luogo dove l'amicizia e la passione per il collezionismo si fondono in un'atmosfera unica e familiare ❤️ A Castellammare di Stabia, la perla del golfo di Napoli, presso l'accogliente Hotel Le Palme, in Via Pioppaino 113/b, il 14 e 15 marzo 2025, vivremo insieme un'esperienza indimenticabile. 🗓️ Non è solo una mostra, è un viaggio nel tempo, un tuffo nei ricordi, un'occasione per: 🔍 Scoprire "stelle rare": monete, francobolli, cartoline, e ogni genere di oggetto da collezione che racconta una storia. 🤝 Condividere la vostra passione con altri collezionisti, scambiare pezzi unici e fare nuove amicizie. 🤗 Sentirvi parte di una grande famiglia, in un ambiente accogliente e conviviale. 🍕Assaporare il cibo dell'Hotel Ristorante "Le Palme". Il Memorial Correale è un evento identitario del Sud Italia, un appuntamento che si rinnova dal 1994, portando avanti una tradizione di accoglienza, familiarità e unicità. 🎟️ Ingresso libero e ampio parcheggio gratuito custodito! 👇 Fai sentire la tua voce! Cosa ti aspetti da questa 65ª edizione? Qual è il ricordo più bello che hai del Memorial Correale? Qual è la "stella rara" che speri di trovare? Condividi questo post e invita tutti i tuoi amici collezionisti a unirsi a noi in questa festa! 📢1 punto
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Ciao a tutti. Nel novero dei miei interessi numismatici rientra sempre la Britannia, la monetazione collegata a questa area, la zecca di Londinium e la produzione londinese a titolo di Costantino e la sua discendenza. Pertanto continuo a monitorare le offerte del mercato collegate a questi temi. Relativamente comuni sono le SOL INVICTO, i GENIO POPVLI ROMANI e le BEATA TRANQVILITAS anche se tra queste, per il collezionista più attento, vi sono esemplari più comuni e varianti più rare. Spesso raggiungono comunque valutazioni discrete, nonostante una certa disponibilità per i tipi più comuni, probabilmente per un buon interesse da parte dei collezionisti anglosassoni. Oggi ho aggiunto al vassoio dedicato il segunte esemplare, acquistato da venditore professionale inglese. CONSTANTINVS PF AVG, busto corazzato e laurato rivolto a destra / CONCORD MILIT, Concordia stante verso sinistra, reggente due stendardi. Stella in campo destro, PLN in essergo. 23 mm, 4.72 g. RIC VI 195. Il venditore la attribuisce al 310-312 d.C., il Clooke Toone all'anno seguente ovvero al 311-312. Sempre lo stesso testo la segnala come "Comune" ( per la tipologia è nettamente la serie più rappresentata con 31 esemplari presenti negli hoard di riferimento ) anzichè "Scarce" come segnalata dal venditore professionista (che probabilmente si sarà affidato al rating del RIC con le consuete incongruenze). Dalla sensazione personale posso dire che in considerazione della qualità di conservazione (che mi pare discreta) mi ritengo abbastanza soddisfatto: è un tipo che passa talvolta sul mercato ma non con una frequenza alta. Il C-T la attribuisce alla terza riduzione di Londra a 72 pezzi/libbra per un peso teorico di 4.48 g impostati su tondelli di 21-22 mm di diametro per cui i dati fisici sono perfettamente compatibili. Si tratta di una emissione prodotta nel periodo immediatamente precedente la discesa in Italia di Costantino, in veste di Augusto delle Gallie e dell'Hispania, contro Massenzio. Guidava un esercito costituito da 90.000 fanti e 8.000 cavalieri provenienti da truppe barbare sconfitte, Germani, popolazioni celtiche e britanniche. Mi piace pensare che il messaggio della moneta fosse indirizzato proprio a queste ultime milizie: le truppe britanniche e quelle galliche costituirono lo "zoccolo duro" dell'esercito costantiniano. Se non erro a conferma del fatto che il messaggio fosse destinato a quelle milizie che lo appoggiarono all'inizio della sua carriera dopo la morte del padre Costanzo Cloro va segnalato il fatto che le CONCORD MILIT sono state emesse solo a Londinium: probabilmente un suo omaggio ai fedeli soldati romano-britannici. Ciao Illyricum1 punto
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Allora vi scrivo da numismatico in generale e no in specifico ad una monetazione o altra. Prima di tutto servono foto quasi perfette, in piano e con luce e colori naturali. Peso e diametro precisi. Dopodiché si può provare a dare una risposta ma ricordatevi che in foto anche grandi numismatici si sono sbagliati. I falsi dall'entrata di internet e dei cinesi nella globalizzazione li fanno anche per 1 centesimo, di tutto e su tutto quindi nessuna meraviglia anche se un giorno trovassimo in vendita uno identico a noi ma non siamo noi...😃😅1 punto
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E' un rametto.... potremmo dargli fuoco e dire che è stato accidentale!1 punto
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Ciao, la moneta ha davvero un bassissimo appeal, vuoi per la pesante lucidatura, e vuoi per i rilievi appiattiti dall'usura. Io non la prenderei in una conservazione così bassa e per nulla gradevole. Personalmente a volerla proprio ti consiglio di pagarla il meno possibile... 70... 80, a volerla proprio 100, ma neppure. Se ti fai un giro tra le aste un esemplare gradevole lo trovi. Ti metto un esempio, esitato lo scorso dicembre da Montenegro, in gradevole Bb, a 130€ + diritti: https://montenegro.bidinside.com/it/lot/341/genova-8-lire-1796-dvx-et-gub-stemma-/1 punto
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Ti ringrazio per la citazione ma questa tipologia non è proprio il mio forte, il mio periodo d'interesse è dall'era Meiji in poi (1868).1 punto
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Da non dimenticare gli orologi, anche quello è un mercato che (dipende chiaramente dall'impronta che uno vuole dare e modelli a cui mirare) ha costi molto importanti. Come tutte le cose a mio avviso ci saranno sempre delle fasi altalenanti, sono anche scommesse da un certo punto di vista. Chi ci dice che fra qualche decennio non ritornino in auge francobolli o altro? A me piace collezionare ed è lo spirito con cui acquisto non certamente per mirare al profitto, poi chiaramente se dovesse esserci la sorpresa di una rivalutazione sarò ben contento e a tal proposto me la terrò ancora più stretta.1 punto
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Ehhh il correttore "é sempre utile". Fosse una moneta, lo avrei giá postato in questa discussione 😆 Dotato di giallo oro 😆1 punto
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Con sesso dilettera' T I = consesso di letterati Buona giornata!1 punto
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Zecca di Roma, penso sia un denaro picciolo del Senato Romano, del XIII-XIV secolo. tipo Leone andante a SX - e croce con stellette nel 2° e 3 ° quarto. Ciao Borgho1 punto
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Chiudete la Zecca! Addirittura Eppure, anche se oggi ci può sembrare assurdo, la Zecca degli Stati Uniti rischiò davvero la chiusura, pochi anni appena dopo la sua apertura. E non senza qualche ragione. A causa della scarsa qualità dei macchinari, e la mancanza sia di materie prime che di personale qualificato per sostituire queste apparecchiature, la Zecca non era in grado di produrre monete a sufficienza per venire incontro alla domanda. Agli americani che vivevano al difuori delle grandi città del Nordest, capitava di rado di vedere una moneta americana. Nel 1800, la quasi totalità delle monete che si potevano trovare in circolazione erano di provenienza straniera. In aggiunta a questo, si scoprì che a causa di un errore di calcolo di Hamilton, le monete d'oro contenevano metallo prezioso in quantità leggermente superiore al nominale: il risultato fu che molte, anziché circolare, venivano tesaurizzate, e spesso rifuse per recuperare il metallo. Così, gli ultimi anni del Settecento e i primi dell'Ottocento, furono davvero duri, con molti parlamentari che, considerando la Zecca un fallimento, premevano perché fosse abolita. Nel 1801, poi, i depositi di metalli preziosi calarono drammaticamente, e la Zecca si trovò davvero sull'orlo dell'estinzione. Appena l'anno prima il Senato aveva votato una risoluzione che chiedeva l'abolizione della Zecca, e la firma di un contratto per la produzione monetaria con la Bank of the United States. La scarsità monetaria fu attribuita all'inefficienza e all'incompetenza degli addetti alla Zecca, che sotto l'amministrazione del Presidente Jefferson era vista come un lusso costoso scaricato sulle spalle degli americani dalle amministrazioni precedenti (e ti pareva ). Questa incertezza fece sì che la sede della Zecca rimanesse a Philadelphia mentre tutti gli altri uffici statali, alla fine del 1800, venivano trasferiti nella nuova capitale federale in costruzione sulle rive del Potomac... in verità, allora, poco più di un fangoso villaggio di frontiera, con appena 3000 abitanti Come sembravano lontani i tempi in cui George Washington scriveva questa lettera a David Rittenhouse, primo Direttore della Zecca. Eppure erano passati appena una decina d'anni. Continua... E la lettera? Ah, quella la leggerete domani1 punto
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Meglio più moneta visibile e meno coca cola per un parere attendibile Nonchè posizionata dritta per prevenire il torcicollo durante la visione.1 punto
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E' autentica. Tra l'altro le monete di Traiano, uno dei migliori imperatori romani e con lui Roma raggiunse il massimo dell'espansione territoriale, sono state molto utilizzate in ciondoli/montature.1 punto
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qui la versione senza batterie del metodo vicentino. ================================ Tortora dal collare in umido con vino rosso Ingredienti: - 2 tortore dal collare pulite e spennate - 1 cipolla - 2 spicchi d'aglio - 1 carota - 1 costa di sedano - 200 ml di vino rosso - 200 ml di brodo di carne - 2 rametti di rosmarino - 2 foglie di alloro - 3 bacche di ginepro - Sale e pepe q.b. - Olio extravergine d'oliva - 1 noce di burro (facoltativa) Preparazione: 1. – Dopo averle pulite, fiammeggiale per eliminare eventuali piume residue e lavale bene. Asciugale con carta da cucina. 2. – In una casseruola, fai scaldare un filo d’olio e aggiungi cipolla, aglio, carota e sedano tritati. Lascia rosolare a fuoco medio per qualche minuto. 3. – Aggiungi le tortore intere o tagliate a metà, facendole dorare su tutti i lati. 4. – Sfuma con il vino rosso e lascia evaporare l’alcol. 5. – Aggiungi il brodo caldo, le erbe aromatiche e le bacche di ginepro. Copri e lascia cuocere a fuoco basso per circa 1 ora e mezza, girando di tanto in tanto e aggiungendo brodo se necessario. 6. – Aggiusta di sale e pepe, e se vuoi una salsa più cremosa, incorpora una noce di burro prima di servire. 7. – Accompagna con polenta, purè di patate o pane rustico.1 punto
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Ottime foto @ART, grazie per averle postate. Mi inserisco anch'io a proposito di ponti, con un estratto da una mia stampa del 1984. Sono visibili in alto tutti i paesi passati al di là del confine con le due bandiere ( ex Jugoslavia ed Italia ) ed i monti che attorniano la città.1 punto
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Personalmente non mi importa nulla se non riesco a prendere una moneta di una serie di mio interesse. Le collezioni sono belle anche se manca qualche pezzo. Non ho problemi di acquisto convulsivo o di disposofobia. Ho un ottimo rapporto con i commercianti al dettaglio e di loro conosco pregi e difetti, ma non spenderò mai cifre alte per un acquisto.1 punto
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Questi sono lavori di un grande filatelista con il nick di Giandris al secolo Andrea Bizio Gradenigo scomparso nel 2022. Questo è quanto scriveva su un suo blog: La filatelia è divertimento, studio, curiosità, approfondimento e cultura; non è un libretto di banca o un titolo azionario. Colleziona solo per il piacere che ti dà il collezionare. Beh si, queste sono le persone che hanno insegnato "la filatelia" con generosità e altruismo, ... a gratis come si suol dire, cosa rara in un mondo di banchieri e piccoli bancari.1 punto
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Quello sul davanti della 10 è la copia cinese del vecchio cannone automatico a tiro rapido Madsen M/38, un 20 mm di produzione europea, arma diffusa in tutto il mondo. Fu usata nella guerra civile cinese e gli esemplari in servizio in Cambogia venivano da lì. Sul retro della 50 invece abbiamo in primo piano un lanciarazzi anticarro russo RPG-2 (o uno dei suoi cloni cinesi o vietnamiti), antenato del più celebre RPG-7.1 punto
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Buona sera, sono i tagli minori della serie stampata dai Khmer Rossi nel 1975. L'idea in effetti era quella di fondare un'economia senza valuta ma il programma, forse avveniristico forse folle, non fu realizzato. Ne è la prova questa serietta da 7 valori, 0.1, 0.5, 1, 5, 10, 50, 100 riels, che ritrae scene di vita contadina e di guerra. A suo tempo acquistai il valore da 0.1 e da 1 riel in FdS a 2.50€ ciascuno. Credo che al momento possano valere tra i 3 e i 5€ l'uno anche se i tuoi non mi sembrano tutti in FdS; di sicuro non lo è quello da 1 mentre quello da 0.1 ha qualche problema minore agli angoli. Quello messo meglio è il 0.5 riels che guarda caso mi manca, insieme al 100 riels. Gli altri li posto di seguito: 5 riels 10 riels 50 riels1 punto
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