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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/05/25 in tutte le aree

  1. Quelli del Cordusio terra’ un intervento/ iniziativa a favore dei giovani numismatici denominata “ Un libro di numismatica per i giovani “ il 29 marzo 2025, sabato, ore 14.30 nell’ambito del programma culturale del convegno Collexpo25 a Pistoia, a breve anche le specifiche dell’iniziativa. Allego anche il programma completo della parte culturale con relatori importanti e realtà Associative della nostra numismatica di rilievo.
    3 punti
  2. Cosa sarà “ Un libro di numismatica per i giovani “ ? Innanzitutto ripercorrerò nell’intervento la storia, le tappe, le iniziative e le mission del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, poi faremo partire l’iniziativa che si tratta di donare un segno culturale come e’ un libro numismatico ai giovani presenti entro i 26 anni di età. Saranno libri divulgativi vari e di riferimento per chi approccia ma anche per chi conosce già la numismatica. Sui libri e quali libri che saranno donati quel giorno ai giovani presenti mi soffermerò più avanti.
    3 punti
  3. AE 4 con SPES REIPVBLICE di Costanzo II (credo che la testa sia diademata) e officina terza di Roma probabilmente (R stella T). Arka # slow numismatics
    2 punti
  4. Buonasera a tutti,ho fatto un paio di foto al volo,peso 4,17 grammi, diametro 22,11 millimetri... Nella E di REGNI e HIER manca l' astina centrale... Nella partizione del Portogallo i 3 gigli in alto sono separati dagli altri da una linea orizzontale... Particolare del sottocorona rigato...
    2 punti
  5. Sarò presente per il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio con un intervento/ iniziativa a favore dei giovani numismatici denominata “ Un libro di numismatica per i giovani “ il 29 marzo 2025, sabato, ore 14.30 nell’ambito del programma culturale del convegno Collexpo25 a Pistoia, a breve anche le specifiche dell’iniziativa.
    2 punti
  6. Se mi sarà permesso di illustrare man mano l’iniziativa anche qui sarà un piacere… Cosa sarà “ Un libro di numismatica per i giovani “ ? Innanzitutto ripercorrerò nell’intervento la storia, le tappe, le iniziative e le mission del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, poi faremo partire l’iniziativa che si tratta di donare un segno culturale come e’ un libro numismatico ai giovani presenti entro i 26 anni di età. Saranno libri divulgativi vari e di riferimento per chi approccia ma anche per chi conosce già la numismatica. Sui libri e quali libri che saranno donati quel giorno ai giovani presenti mi soffermerò più avanti.
    2 punti
  7. Incominciamo con la locandina dell’iniziativa di Quelli del Cordusio all’interno dell’intervento “ Un libro di numismatica per i giovani “ che ci terrà’ a Pistoia in Collexpo 25 del 29 marzo 2025. A breve i dettagli del contest.
    2 punti
  8. Ecco i miei ultimi acquisti al mercatino domenicale (che ho avuto tempo solo stasera di fotografare😄) Ma eccoci qua Due monetine per 50 cent in totale: Un 50 reichpfennig 1935 A che mi mancava ancora E questo bel centesimo di Vittorio Emanuele mi ha permesso di migliorare l'esemplare in collezione che già era gradevole ma per 25 cent non potevo lasciarlo lì Approfitto intanto (come promesso a @nikita_) per aggiungere anche la monetina nepalese (2 paisa 1935) scovata a Veronafil per 50 cent e protagonista del quiz
    2 punti
  9. nel 2025 la Germania dedica il suo 2 euro commemorativo proprio alla SAAR Sulla faccia nazionale si trova una rappresentazione simbolica dell’ansa della Saar, uno degli scorci più suggestivi lungo il corso del fiume che attraversa la regione e che si snoda fra boscose colline punteggiate da piccoli centri abitati. Il nome SAARLAND, la lettera D che identifica il paese emittente e la data completano questi 2 euro di Germania 2025 disegnati dall’arista Carsten Wolff (iniziale W).
    2 punti
  10. Salve,dovrebbe essere un trachy bizantino di Giovanni II con busto del Cristo Pantocratore https://www.acsearch.info/search.html?id=8910934
    2 punti
  11. “Viaggio nel Sacro”: la mostra sui ritrovamenti archeologici della TAV Napoli-Bari dal 28 febbraio Fonte: https://www.archaeoreporter.com/it/2025/02/22/viaggio-nel-sacro-la-mostra-sui-ritrovamenti-archeologici-della-tav-napoli-bari-dal-28-febbraio/ Gli scavi archeologici al santuario di Ponte, lungo i lavori RFI della linea AV Napoli-Bari Un’esposizione per valorizzare le scoperte lungo il tracciato ferroviario Le scoperte archeologiche lungo il tracciato della nuova linea ferroviaria Napoli-Bari sono al centro della mostra “Viaggio nel Sacro”, che verrà inaugurata il 28 febbraio 2025 alla Sala Paleontologica del Centro Operativo di Benevento della Soprintendenza. L’iniziativa, curata dalla Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, rappresenta un primo passo di un percorso più ampio, e più che auspicato, di valorizzazione e studio dei rinvenimenti archeologici emersi grazie agli scavi condotti in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che finora sono praticamente sconosciuti al pubblico. La mostra si concentra in particolare sul santuario ellenistico-romano di Ponte, uno dei siti più rilevanti scoperti nel corso dei lavori. Situato in un’area di transito fondamentale nell’antichità, il santuario ha restituito un ricco repertorio di materiali votivi che offrono nuove prospettive sulla religiosità e i culti praticati nel territorio campano. Le scoperte archeologiche lungo la linea Napoli-Bari I ritrovamenti effettuati lungo il percorso dell’alta velocità coprono migliaia di anni di storia, dalla preistoria all’epoca romana. Tra i siti più importanti, resi noti negli scorsi giorni ma come risultato di lunghe campagne di scavo, figurano: Acerra, località Gaudello: un villaggio dell’età del Rame, con capanne, sepolture e manufatti perfettamente conservati. Maddaloni: un tratto originale della via Appia, con basolati ancora in situ e una necropoli con sepolture a fossa e a cappuccina. Ponte: il santuario ellenistico-romano, protagonista della mostra, con materiali votivi e strutture sacre. Solopaca: una villa romana destinata alla produzione di vino e olio, segno di un’economia agricola ben strutturata nell’antichità. Come spesso accade, questi ritrovamenti emergono nel contesto dei lavori per l’Alta Velocità Ferroviaria, che di fatto rappresentano il più grande scavo archeologico d’Italia, con migliaia di siti intercettati lungo il percorso. Tuttavia come dicevamo, la loro comunicazione al pubblico, e in fondo anche agli studiosi, è spesso limitata. Questi risultati straordinari meritano quindi una maggiore condivisione e partecipazione, affinché l’archeologia preventiva sia percepita non come un ostacolo ai lavori, ma come un’opportunità per conoscere meglio il territorio. Un equilibrio tra tutela e sviluppo Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha sottolineato come queste scoperte abbiano colmato importanti lacune cronologiche nella storia del territorio campano. “La collaborazione tra le Soprintendenze e il Gruppo FS ha creato una ‘buona pratica’ di equilibrio tra conservazione e innovazione”, ha dichiarato. L’evento inaugurale della mostra segna quindi un primo passo per valorizzare un patrimonio sommerso, che ora trova una nuova visibilità grazie a iniziative come questa. Ma molto resta ancora da fare per rendere l’archeologia un elemento centrale del racconto del territorio e della sua storia.
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  12. La nascita dell’Associazione ANit, Accademia Numismatica Italiana, su CN Cronaca Numismatica, buona lettura ! https://www.cronacanumismatica.com/accademia-numismatica-italiana-sotto-il-segno-del-giano-per-unire-passato-e-futuro/
    1 punto
  13. Poi ti dirò...un paradosso tutto..italiano...
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  14. Ottime prospettive. Quest'anno si è aperto con raffica si eventi sulla monetazione classica. Il tesoretto è famoso, sono curioso del contributo che apporterà il prof. Cavagna.
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  15. buona sera,sembra un bronzetto tardo romano ma non saprei l imperatore.nino ci vorrebbe ale 75 che le prende tutte
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  16. Tranquillo, complimenti per il tuo traguardo !
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  17. Più che d'accordo. Campari a mio gusto è strepitosa e la Norma moneta di classe con immagine vintage di Giuditta Pasta ed i rilievi intorno. Avremo modo di parlarne
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  18. Per quanto mi riguarda, non avranno il mio scalpo...ahahahah!!!
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  19. Fanno schifo 🤢
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  20. Hai ragione.........quando ho aperto quella di Paolo Rossi non sapevo se ridere o piangere......
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  21. Mi permetto di chiedere all'amico @caravelle82 di postare le istruzioni per allegare le foto, grazie.
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  22. Dipende da quanto lo paghi. Dovrebbe aver subito una brutta pulizia, i graffi al retro. Però non è male almeno in foto e la doppia battitura (sotto tutta la data) è interessante, per me. Vedendolo bene credo sia stato ribattuto su altro tondello già coniato.
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  23. Ad onor del vero debbo precisare che la moneta sequestrata venne poi restituita a colui che la possedeva, malgrado fosse inconfutabile che si trattava di un esemplare con rigatura stretta...Mi sento di affermare che non esiste un quarto pezzo a rigatura stretta e che, allo stato, la vendita in asta dell'esemplare in esame è LEGITTIMA
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  24. Madooo che pirla... Ho confuso numismad con Artemide.... certo che sono diversi! Scusami
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  25. salve,azaad.sicuramente metterò i dati ponderali al massimo domani anche per avere per me più informazioni.mi fa piacere che la moneta abbia suscitato interesse.nino
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  26. Collexpo25 ha una parte culturale con importanti relatori e con diverse autorevoli Associazioni che hanno collaborato come I Numismatici Italiani Professionisti, la neonata ANit, Accademia Numismatica Italiana e il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, insomma un parterre importante per un convegno commerciale. Il Circolo di Pistoia, che e’ nella Federazione Circoli Numismatici Italiani, organizza il Convegno sia per la parte commerciale che culturale e devo dire che come sempre sono stati bravissimi in questo mix di varie proposte.
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  27. Allego anche la locandina di CollExpo25 Pistoia con le info e l’ubicazione.
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  28. Ciao! Riprendo questa vecchia discussione ( a proposito, vi dico che il blog del quale avevo postato l'indirizzo, non è più attivo in quanto rimosso) perché questa discussione fa il paio con il lavoro scritto da @ak72 su Panorama Numismatico del febbraio scorso. Complimenti ad Andrea! saluti luciano
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  29. Ciao @azaad, non sono moderatore quindi non riesco Tempo fa (gennaio 2023) è uscito questo in asta 6,16g Come mai la tua curiosità sul peso che supera o meno i 6g?
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  30. Tornerà in vendita il 9 maggio alle 11
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  31. @Antonino1951 Se riesci non sarebbe male inserire anche peso e diametro (o anche solo il peso). Sono monete rare a vedersi, e i dati ponderali sempre interessanti. In particolare sarei curioso di sapere se il pezzo da due tari pesa più o meno di 6 grammi. Inoltre andrebbe modificato il titolo al momento fuorviante. Si tratta infatti di un "2 tarí ritratto giovanile". Con questo titolo la discussione e il suo ospite monetale saranno facilmente reperibili in future ricerche. @ggpp The Top riesci a modificare il titolo?
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  32. 1 punto
  33. Grazie infinite top
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  34. Non mi risulta.
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  35. Intanto ecco un po' in ritardo la moneta nepalese protagonista dello scorso quiz: 2 paisa 1935!😄
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  36. Mi scuserete se ripropongo le foto del mio Sebeto 60 grana 1748. Ho notato che sono scure, allora ho pensato di postarne due più fedeli all'originale. Approfitto della circostanza per rilevare che le sigle M-M, presenti al dritto, ai lati dello stemma, non sono seguite dal punto. Variante, credo, alquanto rara. Ringrazio e chiedo scusa per il disturbo. Saluti.
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  37. Io la ho vista disponibile per qualche minuto e poi l'ho vista esaurita. Non ho controllato il numero di persone prima di me, ma sono entrato presto.
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  38. Salve. Il 13 gennaio 1935, con un plebiscito, i cittadini della regione della Saar, storicamente tedesca, votarono, a schiacciante maggioranza, per la riunificazione con la Germania. Il perché la regione della Saar non fosse allora unita alla Germania va ricercata nel Trattato di pace di Versailles, con il quale si diede un nuovo ordine all’Europa a seguito della Prima guerra mondiale. La Saar, regione dal sottosuolo ricco al confine tra Francia e Germania, fu tolta dal Trattato di Versailles alla Germania e fu posta sotto il controllo della Società delle Nazioni per 15 anni; la Francia avrebbe potuto, in quegli anni, sfruttare le miniere della Regione. Alla scadenza di questo periodo, era già previsto che dovessero essere gli abitanti della Saar a decidere il loro destino. Il plebiscito si tenne il 13 gennaio 1935, e tutti gli abitanti della Saar con più di venti anni, senza distinzione di sesso furono chiamati alle urne per scegliere tra tre opzioni: riunificarsi alla Germania; unirsi alla Francia; restare sotto il controllo della Società delle Nazioni. Il voto, macchiato dalle violenze naziste volte a favorire l’unione con la Germania, diede comunque un responso chiarissimo: oltre il 90% dei votanti si espresse a favore della riunificazione della Germania, poco meno dell’8% per il mantenimento della regione sotto il controllo della Società delle Nazioni, e soltanto meno dello 0,5% votò per l’annessione alla Francia. A seguito di questo plebiscito, il 1° marzo 1935, la Saar tornò sotto il pieno controllo della Germania. Da https://www.policlic.it/accadde-oggi-13-gennaio-1935-con-un-plebiscito-la-saar-si-unisce-alla-germania/ Bronzo: 22,23 g, 35 mm D/ DEUTSCH DIE SAAR IMMERDAR (LA SAAR È TEDESCA PER SEMPRE). Marcata F.R. in esergo R/ VOLKSABSTIMMUNG IM SAARGEBIET • 13.1.1935 •cartina della SAAR (REFERENDUM NELLA REGIONE DELLA SAAR 13.1.1935) Contorno liscio con scritta in rilievo BAYER.HAUPTMÜNZAMT (BAVIERA. UFFICIO PRINCIPALE DELLA ZECCA) Il dritto della medaglia raffigura un operaio come rappresentante del proletariato, cioè delle classi sociali costituite da operai, salariati e lavoratori che, sotto il capitalismo, devono vendere la propria manodopera per guadagnarsi da vivere non avendo altra ricchezza che la prole (i figli). Sul rovescio si trova la cartina della SAAR, la regione mineraria tedesca così chiamata dal fiume Saar che durante i primi mesi della seconda Guerra mondiale fu in buona parte evacuata, costituendo essa territorio di nessuno tra la linea Maginot e il Westwall, e dopo il plebiscito ritornò a far parte integrante della Germania. apollonia
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  39. Le quarter eagle di Reich ripropongono, ovviamente, il disegno delle half eagles, ma a differenza di queste furono coniate con molta meno regolarità. In particolare, il modello Capped Bust, venne coniato solo nel 1808, dopodiché la produzione subì un lungo stop, e venne ripresa solo nel 1821. Anche sui quarti di aquila compare per la prima volta il valore al rovescio, 2-1/2 D. (foto da Heritage Auctions) Ma la ripresa del 1821, naturalmente con il modello Capped Head, fu ancora una volta breve, per una maggiore regolarità nelle coniazioni si dovette attendere il 1824. (foto da Ira&Larry GoldberG Auctions) Un'altra importante modifica riguardò il diametro della moneta, ridotto, a partire dal 1821, da 20 a 18,5 mm, e che subí un'ulteriore riduzione, portandosi a 18,2 mm., nel 1829, quando furono ridotte anche le dimensioni di lettere, data e stelle. Peso e composizione non subirono variazioni rispetto alle emissioni precedenti, e la moneta con queste caratteristiche fu coniata fino al 1834 (ad eccezione del 1828). petronius
    1 punto
  40. Camerun 2025 - 2.000 franchi in ag.925 (gr. 62,20 - lunghezza mm. 160) - -
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  41. All’inizio del 1966 si creò in Italia una situazione alquanto insolita che provocò una serie di problemi dal punto di vista della circolazione monetaria. Ci si trovò infatti improvvisamente dinanzi ad una inaspettata mancanza del nominale dal valore di 500 lire. Come si arrivò a questa situazione? Un anno prima era stata messa fuori corso la banconota da 500 lire, il biglietto di stato di pari valore che si stava approntando per sostituirla venne introdotto soltanto nel settembre del 1966. Gli unici tagli da 500 lire circolanti erano le monete d’argento (le famose Caravelle). In quegli anni però il valore dell’argento in essa contenuto superò il valore nominale della stessa moneta, il che comportò una pesante tesaurizzazione di essa. Senza più banconote e con pochissime monete da 500 circolanti, presero l’iniziativa alcune banche, che per risolvere il problema emisero assegni circolari da 500 lire. Questi assegni in quei pochi mesi circolarono come se fossero reali banconote. Ci furono rari casi anche di assegni da 1000 lire. Le date su questi assegni vanno dal giugno al settembre 1966, un arco temporale davvero ristretto, il che li rende attualmente particolarmente rari da reperire, non essendosi trattato di un fenomeno continuativo nel tempo. In foto tre assegni a taglio fisso da 500 lire emessi rispettivamente da: •Credito Italiano il 26 luglio 1966 •Banca Popolare di Cesena il 5 agosto 1966 •Istituto centrale delle banche popolari italiane il 12 agosto 1966. FONTE -La Cartamoneta Italiana, Gavello, 1996 Da Catalogo Gavello questi biglietti sono considerati tutti rari in egual misura, tutti R2. Nel corso degli anni ne sono usciti alcuni esemplari dunque ad oggi ci sono banche che risultano più rare rispetto ad altre. Personalmente alcuni biglietti li ritengo ben più di R2.
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  42. Un tedesco per la Zecca L'idea di trovare un incisore europeo di valore (uno bravo ) per la Zecca di Philadelphia, nacque probabilmente in contemporanea con la zecca stessa. Coloro che si erano succeduti alla direzione nei primi anni di attività, erano consapevoli che gli incisori americani non potevano competere con gli europei, e le stesse maestranze addette alla produzione non avevano l'esperienza necessaria per produrre monete di qualità. Ci vollero però anni prima che il desiderio diventasse realtà, e la realtà aveva il nome di Johann Matthias Reich, un immigrato tedesco nato a Furth, in Baviera, nel 1768, e trasferitosi in America nel 1800. Reich, che al suo arrivo negli Stati Uniti aveva anglicizzato il suo nome in John, aveva appreso il mestiere dal padre, anch'egli incisore. Già nel 1801, appena un anno dopo essersi trasferito, alcuni suoi lavori erano stati notati da Thomas Jefferson, che lo aveva raccomandato per un impiego alla Zecca. Impiego che però non fu a tempo pieno, ma solo per piccoli lavori, tanto che pochi anni dopo, disilluso, stava pensando di tornarsene in Europa. Ma nel gennaio 1806 la Zecca vide la nomina del suo quarto Direttore, Robert Patterson, che intuì le sue qualità, e nel 1807 lo nominò Second Engraver (il primo era sempre Robert Scot, che mantenne la carica fino alla morte, nel 1823), col compito di ridisegnare la gran parte delle monete in circolazione. Al dritto di tutte queste monete, compare una properosa Lady Liberty nella quale qualche critico, probabilmente non senza ragione, credette di riconoscere l'amante dell'artista. Nelle half eagles, le prime monete d'oro coniate con questo disegno nel 1807, Lady Liberty, volta a sinistra, indossa un cappello frigio con l'iscrizione LIBERTY sulla fascia. Nel giro 13 stelle, 7 a sinistra e 6 a destra, in basso la data. (foto da Heritage Auctions) Ma, inaspettatamente, il berretto indossato da Lady Liberty, che nelle intenzioni di Reich voleva rappresentare un cappello frigio, simbolo di libertà (Liberty Cap), fu invece interpretato in un modo che scandalizzò molti. Si disse, anche qui non senza qualche ragione, che un cappello come quello lo si poteva vedere su alcuni fregi e bassorilievi funerari dell'antica Roma, tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'Impero, ed era un oggetto donato ai liberti, gli schiavi liberati dal loro stesso padrone.... naturalmente, nessuno poteva concepire gli Stati Uniti come una nazione di schiavi a cui gli inglesi avevano graziosamente concesso l'indipendenza. Dovette intervenire il presidente Jefferson in persona, che nonostante le mille incombenze legate al suo ruolo, e i suoi ancor più numerosi interessi, trovava anche il tempo di occuparsi di tutte le questioni riguardanti la Zecca e le monete, per spiegare che quello non era affatto un berretto da schiavo, bensì un cappello alla moda. Più precisamente, un mob cap, un cappello tondo e morbido, solitamente di lino o di una sorta di garza, con dei volant decorativi intorno al bordo, spesso ornato di pizzo o nastro. Molte donne usavano portarlo, soprattutto in casa, per tenere raccolti i capelli. Tra esse, Jefferson citò Martha Washington, la prima First Lady d'America, della quale in effetti esiste più di un ritratto con indosso questo copricapo... e a quel punto, nessuno poté obiettare più nulla Continua...
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  43. Oggi su di un banchetto una scatola di scarpe piena di biglietti tedeschi logori/molto logori di grandi dimensioni ad un euro, quasi tutti del periodo dell'inflazione della Repubblica di Weimar, praticamente i soliti già visti e molto ripetuti. L'unico biglietto che ha attirato la mia attenzione, che all'inizio avevo scambiato per un depliant pubblicitario dell'epoca , questo dieci milioni di marchi (emissione locale) dell'agosto del 1923 della città di Duisburg (in italiano Duisburgo) storica città attualmente della Renania. Carta consistente filigranata per esteso formata da rombi posti a spina di pesce, avrebbe perso il suo valore il 31 dicembre del 1923. E' raffigurata una delle tante acciaierie, vanto della città, tutte completamente distrutte dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. (cm. 19 x cm. 11) (cliccarci sopra per ingrandire)
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  44. Ci sarebbe parecchio da scrivere su questi quarti, c'è ancora molta confusione in tante tipologie sabaude e siccome non si approfondisce più come si faceva una volta su questo forum mi sembra opportuno dare qualche chiarimento in più per chi avrà voglia di leggere e, se vuole, discutere della cosa... Partiamo con la prima cosa: le monete di Piemonte e quelle di Savoia avevano valori diversi, ma qui non mi risulta, da ciò che si trova indicato sulle ordinanze venivano prescritti tutte e due a 256 pezzi al marco e ad un titolo di denari 0.10. I quarti del primo tipo, chiamati di Piemonte, vennero coniati nelle zecche di qua delle Alpi, gli esemplari trovati sino ad oggi risultano con data 1581 a Nizza Vercelli e Torino, mentre con data 1583 solo Torino. Risultano dai rendiconti di zecca anche altre coniazioni in anni successivi, ma sono anacronistiche visto che non sono stati ritrovati esemplari, quindi è possibile che questi conti risultino senza differenze fra "di Piemonte " e "di Savoia " ma solo come quarti di grosso da 7 al Soldo. Quindi passiamo al secondo tipo, di Savoia, questa tipologia viene differenziata fra quelli battuti a Chambéry, con stella, e quelli battuti a Torino, senza stella. Personalmente senza stella io ho visto solo quarti con debolezza di conio in quel punto, mai uno senza stella e senza il dubbio che non fosse un difetto di conio. C'è molta confusione, questo si, ma preferisco suddividere i quarti in quelli di Piemonte, coniati al di qua delle Alpi e quelli di Savoia coniati a Chambéry. Oltretutto non vi sono altre tipologie con le stesse date se non il primo tipo 1581/1583 ed il secondo tipo dal 1585 (io non l'ho ancora visto) al 1594. Qui la mia domanda allora risulta diversa.. I famosi quarti di soldo, quelli con le iniziali CE coronate, non potrebbero essere i famosi quarti "di Savoia " ?? Il titolo era più alto e il valore maggiore, quindi ci starebbe, ad esempio a Gex dal 1584 al 1586 risulta dai rendiconti che vennero battuti marchi 2,310 di quarti da 7 al Soldo, ma gli unici quarti conosciuti di Gex sono quelli con le iniziali coronate! Queste tipologie poi si trovano coniate solamente a Aosta, Chambéry, Gex e Bourg tutte zecche che coniavano moneta "forte" di Savoia. Così si spiegherebbe la differenza fra questi quarti... in un trafiletto del Promis si può leggere che l'Arnaldi, zecchiere a Torino e Chambéry, battè alla metà del 1594 marchi 3,236 di marchi di Piemonte e marchi 8,833 di quarti di Savoia. Quali sarebbero quindi gli uni e quali gli altri?
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  45. Ciao a tutti ed un ciao anche a @Gallienus che come me ha riportato dalle vacanze dei bei ricordini, solo che lui è andato ad est ed io ad ovest, in Spagna, più esatttamente in Andalusia. Atterrato a Malaga, sono stato ad El Chorro, Siviglia, Granada e Nerja, chiudendo poi il giro. Tra le tante cose che ho visto c'è stata l'Alahmbra una fortezza medievale araba, dove di sicuro circolavano piccoli Dirham d'argento (15mm, XII secolo): Nella cattedrale di Granada - sotto alla fortezza - l'elemosina la facevano molti anni dopo invece con i Maravedis mentri i più ricchi pagavano degli argenti per vedere la corrida nell'arena di Ronda: Col passare del tempo, i più temerari spendevano bei soldi per andare a fare una passeggiata mozzafiato al Caminito del Rey prima dell'arrivo degli anni bui, i cui spettri furono tristemente ricordati fino agli anni '70 sotto forma di monete. (che qui abbiano graffiato il lato sbagliato? Mah...) per fortuna l'incubo è finito, adesso tutti - anche quelli che l'hanno vissuto - possono ballare in piazza Dopo che la monarchia fu riaffermata tornò un re sulle monete: e quando si deve fare festa la vogliamo anche celebrare: La svalutazione ha fatto poi anche qui dei danni: queste monetine di alluminio, magari neanche al bazar le accettavano! per fortuna è arrivato l'euro, anche se molti - purtroppo - sono ancora scettici, è un ottimo amalgamante che mi è stato dato di resto quando ho comprato un bel cartoccio di churros al cioccolato basta non pensare alle calorie. Io ho fatto un giro di dieci giorni, con le monete di sopra abbiamo fatto un viaggio di quasi un millenio! Alla prossima! Servus, Njk ========== PS: mai se lo chiedesse qualcuno: foto e testi ©NJK23 / tutto fatto in casa
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