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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/17/25 in tutte le aree

  1. Un grande saluto a tutti voi o Potenti collezionisti delle monete della Repubblica di Venezia e' sempre per me un piacere leggere le vostre opinioni. A presto.
    5 punti
  2. "Ma anche se non chiediamo privilegi speciali, non faremo affari in un paese in cui siamo trattati peggio rispetto ad altre nazioni. Pagheremo tutti i dazi che Sua Maestà richiederà, ma non ne pagheremo più di qualsiasi altra nazione, né pagheremo le spese eccessive di alcun funzionario subordinato a Sua Maestà; che il nostro Presidente è un uomo potente e ha molte navi al suo comando, ma che vengono utilizzate solo per la protezione del nostro commercio contro la coercizione; che se Sua Maestà desidera avvalersi dei vantaggi del nostro commercio, stipulerà un trattato in base al quale le condizioni di cui sopra saranno garantite ai nostri mercanti; che non appena questo trattato sarà pubblicato, le nostre navi frequenteranno i porti di Sua Maestà, arricchendo Sua Maestà con i dazi che riscuoterà e arricchendo i Suoi sudditi con il loro commercio. È importante che il commercio con la gente sia apertamente consentito, perché ci è stato detto che nella maggior parte, anzi in tutti i porti, funzionari o altri funzionari detengono ormai il monopolio del commercio estero e non consentono ad alcun cittadino di commerciare con gli stranieri. Le verrà data l'autorità di stipulare un trattato, alle condizioni che saranno specificate in seguito, e alle altre condizioni che saranno stabilite, e potrà promettere, oralmente o per iscritto, che faremo dei regali alla ratifica del trattato. Lei può stabilire un elenco di doni in modo che possano essere graditi ai destinatari, ma il valore non potrà superare i 10.000 dollari per ciascun sovrano. Le istruzioni di cui sopra si applicheranno alle sue missioni in Siam e nei paesi arabi del Mar Rosso, dove verrà anch'egli inviato. La sua indennità sarà di 6 dollari al giorno, più tutte le spese personali necessarie (salvo imprevisti, in quanto gli saranno forniti vitto e alloggio a bordo). Le verrà dato un anticipo di 1000 dollari per coprire le spese e circa 500 dollari per acquistare i regali per il Re." E così, forte di cotanto mandato, Roberts salpò l'8 marzo 1832 a bordo del Peacock, che vediamo in un disegno a matita dell'epoca (a quanto pare l'unico esistente ) petronius
    2 punti
  3. È una pseudo moneta ad uso turistico. Vorrebbe imitare le monete coniate ad Atene con testa di Atena al diritto e civetta al rovescio. Cmq anche se fosse stata autentica, non si poteva classificarla come "Magna Grecia" perché questo territorio così chiamato, si riferisce a tutte le città greche fondate nel sud Italia continentale.
    2 punti
  4. Dimenticavo, oggi si commemorano i 164 anni dell'Unità d'Italia 17 marzo 1861 ( auguri Italia)
    2 punti
  5. Inoltre, ricordo a tutti coloro i quali il 27, 28, 29 marzo prossimo intendessero soggiornare in Città per prendere parte alla manifestazione del 28 e 29 (sia come espositori che come visitatori) che sono attive convenzioni alberghiere con alcune delle principali strutture ricettive cittadine. Allego qui di seguito l'elenco delle strutture in accordo con Pistoia CollExpo, se foste poi interessati a conoscere nello specifico anche le tariffe praticate non dovrete fare altro che richiederne il tariffario dettagliato al numero whatsapp 3294961970. Grazie.
    2 punti
  6. Buongiorno @eracle62 ripesco la discussione che non avevo ancora letto e metto le foto del mio esemplare. Un saluto Marco
    2 punti
  7. Salve, vi comunico che anche quest' anno si terrà il Convegno Filatelico, Numismatico e varie presso lo Spazio Espositivo. " La Cattedrale" di Pistoia. Venerdì 28 dalle ore 15 alle 19 e il Sabato 29 dalle ore 9 alle 18 Vi aspettiamo numerosi Adriano
    1 punto
  8. il dritto è uguale ma il rov. mi lascia perplesso.
    1 punto
  9. DE GREGE EPICURI Sì, i coni di diritto sembrano gli stessi. Moneta certamente autentica, anche se molto usurata, specie al rovescio.
    1 punto
  10. salve rocco,per essere da bilancia avrebbero dovuto avere lo stesso peso per formare i multipli e poi non quel foro tipico dei pesi da telaio.nino
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  11. Rinvenuti in contesti diversi, alture, e lontani da fiumi. Non ci sono elementi utili per datare univocamente le zone essendo le stesse frequentate dal periodo greco in poi abbracciando tutte le varie civiltà. Su alcuni testi ho letto di pesi per bilance, piú o meno simili, utilizzate a Pompei. Ma se fossero tali cosa avrebbero mai pesato se non qualcosa di piccolo e/o di valore come oro o argento? Questa ipotesi quindi la scarterei. Io sono per un peso da telaio per tessere la seta (quindi medievale) viste le dimensioni modeste ed il foro in cima molto piccolo.
    1 punto
  12. L'interesse degli Stati Uniti per il commercio con i paesi asiatici, nacque all'inizio degli anni '30 dell'Ottocento, durante il primo mandato presidenziale di Andrew Jackson. Fu uno dei primi tentativi di internazionalizzarsi degli ancor giovani Stati Uniti, che fino a quel momento si erano occupati solo dei problemi interni. Per gettare le basi dei possibili futuri accordi commerciali, il Dipartimento di Stato decise così di inviare un suo incaricato presso quattro di questi paesi, quelli elencati sopra. E l'inviato era naturalmente Edmund Roberts, che il 27 gennaio 1832 ricevette dal Segretario di Stato Edward Livingston, dettagliate istruzioni sulla sua missione, con particolare riferimento alla Cocin Cina, attuale Vietnam, primo paese da visitare. "Signore, il Presidente l'ha nominata Inviato Presidenziale allo scopo di esplorare i mezzi per espandere il commercio degli Stati Uniti nella regione dell'Oceano Indiano, stabilendo relazioni commerciali con i paesi che si affacciano su detto oceano. Salirà a bordo della nave da guerra Peacock, dove svolgerà il ruolo di Segretario del Capitano. La sua vera identità sarà conosciuta dal capitano Geisinger, ma non sarà necessario rivelarla a nessun'altra persona a bordo, a meno che non lo ritenga necessario per il suo lavoro. Quando entrerà nella regione dell'Oceano Indiano da est, il primo posto in cui dovrà portare a termine la sua missione sarà la Cocin Cina. Si recherà nella capitale del paese, Hue, a volte chiamata Huéfoo." Vediamo l'antica cittadella di Hue, capitale imperiale del Vietnam, in una foto d'epoca "Una volta arrivato, incontrerà personalmente il re, gli presenterà la sua autorità e gli consegnerà delle lettere. Lei dichiarerà che il nostro Presidente, avendo sentito parlare della reputazione del Re come amante della giustizia e del desiderio di usare i vantaggi del commercio a beneficio del suo popolo, lo ha inviato a domandare se Sua Maestà sarebbe disposto a consentire alle nostre navi di attraccare nei suoi porti, con merci che potrebbero essere utili a lui e al suo popolo, e in cambio di acquistare i prodotti lavorati o coltivati delle loro terre. Che noi produciamo e possiamo importare armi, munizioni, cotone e tessuti di lana, vetro, ecc. (elencate tutti gli articoli che sapete che comunemente importano), che possiamo fornire questi beni a un prezzo più basso di qualsiasi altra nazione, perché il nostro principio nazionale è contrario alla costruzione di forti o all'istituzione di costosi stabilimenti in terre straniere, che non facciamo mai conquiste né chiediamo ad altre nazioni di permetterci di stabilirci nei loro paesi, come hanno fatto gli inglesi, i francesi o gli olandesi nelle Indie Orientali. Tutto ciò che chiediamo è la libertà di andare e venire per scopi commerciali e la volontà di rispettare le leggi del Paese durante la nostra permanenza." Continua...
    1 punto
  13. Salve,DOVREBBE essere un grosso da 4 soldi del I tipo di Galeazzo Maria Sforza per Milano. Per sicurezza aspettiamo un parere degli esperti. https://www.acsearch.info/search.html?id=6479991 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GMSF1/7
    1 punto
  14. salve,pxacaesar,mia opinione ,i ritratti sono uguali ma la legenda è stata pulita male o addirittura bulinata per cui è difficile dare un giudizio definitivo.spero di non aver offeso nessuno storico .saluti nino
    1 punto
  15. Bronzo di Settimio Severo (Caesarea Germanica, Bitinia), con la testa laureata dell’imperatore al dritto e al rovescio una veduta dall'alto del porto della città con galea a vela a destra e faro e colonna ai lati; all'interno del porto, tempio distilo impostato su frontone; in basso, toro reclinato a sinistra, testa a destra (Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann), Auction 56, lot 330, 06.08.2017). Stima: 250 EUR. Risultato: 1'800 EUR. Roman Provincial Coins BITHYNIA. Caesarea Germanica. Septimius Severus (193-211). Ae. Obv: A K Λ CЄΠT CЄOVHPOC ΠЄP CЄ. Laureate head right. Rev: KAICAPЄIAC ΓЄPMANIKHC. Overhead view of the harbor of Caesarea Germanica, containing galley under sail right and with pharos and column at each side; within harbor, distyle temple set upon pediment; below, bull reclining left, head right. RG 12; Hirsch 249, lot 2008 = Asia Minor Coins online #5608 var. (obv. legend). Extremely rare. Condition: Near very fine. Weight: 11.98 g. Diameter: 29 mm. apollonia
    1 punto
  16. Sarebbe una bella banconota Il fatto è che scrive soltanto che 'ha visto' , per un profano in materia potrebbe trattarsi di una banconota degli anni '40 e non specificatamente dell'esatto 1940, significherebbe tantissimi tipi diversi. Chissà se riusciremo a vederla pure noi
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  17. Com’eri bella, o giovinetta, quando Tra l’ondeggiar de’ lunghi solchi uscivi Un tuo serto di fiori in man recando, Alta e ridente, e sotto i cigli vivi Di selvatico fuoco lampeggiante Grande e profondo l’occhio azzurro aprivi! Come ’l ciano seren tra ’l biondeggiante Òr de le spiche, tra la chioma flava Fioria quell’occhio azzurro; e a te d’avanti GIOSUE' CARDUCCI ..................................................... SAN MARINO lire 1:SPIGHE
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  18. 1 punto
  19. Il palazzo Ferretti di Ancona ospita dal 1958, il museo archeologico nazionale delle Marche. Dal XV secolo era stato la dimora della nobile famiglia Ferretti. Il palazzo fu progettato dal grande architetto Antonio da Sangallo il Giovane e nel corso dei secoli fu ristrutturato varie volte da altri grandi architetti, tra cui Luigi Vanvitelli autore del progetto della reggia di Caserta. Mi piacerebbe avere più notizie possibili su questa bella cartolina ricca di bolli. Grazie mille e buona giornata a tutti.
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  20. Ho corretto. Arka # slow numismatics
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  21. Sì, nei numeri M440-M444 del Rizzolli sono presenti i globetti alle estremità della croce. Per l'esattezza l'esemplare dovrebbe essere il n. M444, perchè c'è grande spazio tra la P e lo stemma. Arka # slow numismatics
    1 punto
  22. Stamattina ho pubblicato l'elenco di tutti i 2 euro 2026 finora noti. Ovviamente quando arriveranno nuove notizie aggiornerò la pagina. Tutti i 2 euro commemorativi del 2026 https://numistoria.altervista.org/blog/?p=34233
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  23. verissimo. intanto un pezzettino alla volta cerco di capire se quanto ho già sia buono e poi con calma aggiungere qualche pezzo, non necessariamente partendo dai più importanti
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  24. Come riporta correttamente legionario la pubblicazione è del 2011 e non del 2007, come erroneamente riportato sul sito ufficiale di vendita.
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  25. Variazione delle tariffe dal 31 marzo 2025. https://www.poste.it/variazione-tariffe-servizi-postali-universali.html
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  26. https://www.coingallery.de/journals/cni/index.htm
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  27. Buonasera a tutti, dopo tanto tempo ho aggiunto un altro galletto con etnico Caleno in collezione. Conservazione un pelo migliore di quello che già avevo ma va bene così per me. Ha una bella patina verde che spero si veda bene in foto. @Dracma_97scusami se rispondo solo ora, mi era sfuggita la tua richiesta, devo dire che anche io tempo fa ne ho visto uno ma non ho conservato foto. Saluti Alberto
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  28. A me sembra interessante anche lo sfregio sul profilo del re. Potrebbe non essere accidentale. E poi intuisco segni di circolazione. Io opterei per un falso storico che ha circolato come buono, e forse, poiché considerato buono, è stato anche vandalizzato consapevolmente. Sono solo ipotesi, fantasticherie, però tali da indurre a conservare la presunta moneta.
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  29. Potrebbero valere un saluto . A Te una buona serata
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  30. Due euro per due monete, probabilmente ne sarebbero bastati 50 cent al pezzo ma va bene così. Giovanni Paolo II 200 lire del 1998 sempre Giovanni Paolo II 500 lire del 1992
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  31. Il prezzo di copertina indicato è € 250, con sconto del 70%. Probabilmente è proprio la ponderosità del volume il motivo per cui all'IPZS vogliono disfarsene. E' un occasione irripetibile perchè si tratta di un magnifico volume, anche se generalista come opportunamente osservato. Credo che con la trasformazione in SpA dell'IPZS e la diversificazione dei suoi interessi (la produzione di monete è una delle tante attività gestite e così il settore numismatico), nonchè la banalizzazione del progetto numismatico dell'Istituto volto solo ad un ritorno economico (basta vedere la tipologia delle emissioni proposte), certi volumi verranno non solo svenduti, ma forse neppure più prodotti. Interessante la recente intervista su CN a Francesco Soro, Amm. Delegato di IPZS, avvocato e con nessuna competenza nel campo numismatico. La moneta, secondo me”: INTERVISTA ESCLUSIVA a Francesco Soro
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  32. I recently saw a Claudius dupondius come for sale on the market and recognised it immediately as a fake. Here is the coin in question, which was described by the seller as a Brilliant Uncirculated "trial strike" with a low weight. The coin was being sold for Eur 3850. I recognised the dies from which this coin had been made. Some investigation showed that the coin above had previously (April 2024) been sold through a German auction house in an uncleaned state. The opening coin was the result of cleaning this example. I have sseen many other example of these dies including a freshly struck example. This is a published fake (published by Dr. Ilya Prokopov and was found to trace back to the Bulgarian engraver "Lipanoff". During the investigations they even found the dies from which the modern fakes were created. I thought it worthwhile illustrating the efforts that fakers make in trying to decieve. Regards, Martin
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  33. Qui comincia l'avventura... ... di Edmund Roberts. L'uomo a cui, più di ogni altro, si deve la nascita di due delle monete più rare, famose e iconiche della numismatica statunitense... anche se bisogna riconoscere che pure la Zecca ci ha messo del suo Ma fu Roberts, nominato dal presidente Andrew Jackson primo inviato degli Stati Uniti in Estremo Oriente, a proporre al Dipartimento di Stato che tra gli oggetti da portare in dono ai sovrani dei paesi asiatici con i quali si intendevano allacciare relazioni commerciali, ci fosse: "un set di nuove monete degli Stati Uniti in oro, argento e rame, disposte ordinatamente in un bel cofanetto in pelle". Inizialmente, le confezioni di monete avrebbero dovuto essere soltanto due (poi salirono a quattro), così il Dipartimento di Stato, accettata la proposta di Roberts, scrisse al Direttore della Zecca che: "Le scatole per contenere le monete, possono essere più accuratamente e appropriatamente fatte a Philadelphia, sotto la vostra direzione. Dovranno essere della giusta dimensione per lo scopo a cui sono destinate; e dovranno essere in legno, ricoperto di semplice marocchino. Il colore di una dovrà essere giallo, e dell'altra rosso cremisi." Che fine abbia fatto la rossa non si è mai più saputo, ma la gialla eccola E' quella appartenuta al Re del Siam, che l'avrebbe poi donata ad Anna Leonowens (per questo si veda la discussione Il Re ed Io), i cui eredi l'hanno a loro volta venduta a un famoso numismatico americano per la modica somma di otto milioni e mezzo di dollari... completa di monete, naturalmente Continua...
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  34. La risposta generale comunque è sì. Il caso delle monete d'oro moderne non circolanti e non pensate per circolare è diverso da quello delle monete d'oro che hanno avuto un utilizzo, un loro perchè concreto anche in un'ottica storica.
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  35. Sono finalmente riuscito a trovare un' altra coppia di banconote con occhi chiari e scuri che differiscono solo per il numero mentre le lettere sono le medesime (TE...E). Ho ancora in serbo una chicca che condividerò prossimamente. Appena riesco a ridurre il "peso" della foto la carico sul forum. Eccola
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  36. Classical Numismatic Group > Triton XXVIII Auction date: 14 January 2025 Lot number: 236 Price realized: 400,000 USD (Approx. 392,320 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: ARKADIA, Pheneos. Circa 360-350/40 BC. AR Stater (25mm, 11.95 g, 2h). Head of Demeter to right, wearing grain wreath, elaborate disc and crescent earring with pendants, and pearl necklace / Hermes, nude but for his petasos and for a cloak over his shoulders, partially facing and moving to the left, holding a kerykeion in his right hand; his head is turned back to right to gaze at the infant Arkas, whom he holds on his left arm with his left hand and who raises his right hand towards Hermes' face; Θ between Hermes' legs, ΦΕ-ΝΕ-ΩΝ around lower right edge. Schultz 2 (V2/R1); BCD Peloponnesos 1615 (same dies); HGC 5, 975; Boston MFA 1266 (same dies); Du Chastel 243 (same dies). Toned, trace deposits on reverse. Choice EF. Very rare. A magnificent, sharply struck coin of great freshness and beauty, one of the finest known examples. From the Columbus Collection. Ex Cabinet W (Triton XV, 3 January 2012), lot 1013, purchased privately from the BCD Collection in 2005. The stater coinage of Pheneos was likely a rather limited series, being struck from only three obverse and seven reverse dies, with the first obverse die breaking almost immediately. These coins were probably created to pay mercenaries in the tumultuous years around 360 BC, when war raged across Greece. The beautiful, artistic style and fine engraving highlights the civic pride that was core to the design and production of classical Greek coinage. Here, the head of Demeter is rendered in particularly elegant style, accentuated by the remarkable strike and preservation of the present example. On the reverse, the figure of Hermes with the infant Arkas is reminiscent of the famous Hermes of Praxitiles, carved around 343 BC in nearby Olympia. Estimate: 300000 USD ILLUSTRAZIONE: HERMES E DIONISO BAMBINO, KRATER ETRUSCO DEL 440 A.C., MUSEI VATICANI
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  37. L'esercito regolare, ridotto a 6700 uomini, era male equipaggiato e comandato da veterani della guerra d'indipendenza, ormai vecchi. Non esistevano navi da guerra, soltanto una mezza dozzina di fregate. E, soprattutto, le casse dello stato erano quasi vuote, e quando, nel 1814, il governo tentò di imporre nuove tasse per finanziare la guerra, le entrate furono molte meno del previsto a causa di una diffusa evasione fiscale (anche allora ). Nonostante tutto, l'invasione del Canada sembrava davvero a portata di mano. Con una popolazione di solo mezzo milione di abitanti, a fronte di sette milioni e mezzo di americani, il Canada aveva scarsa disponibilità di uomini validi. Il lungo confine tra i due paesi era difeso solo da 4500 soldati, né l'Inghilterra poteva inviare rinforzi, perché impegnata contro Napoleone. Insomma, il Canada sembrava tanto palesemente vulnerabile, che Thomas Jefferson (non più presidente, ma sempre enormemente influente), definì la campagna "una semplice passeggiata" (il confine tra USA e Canada in una mappa del 1812) Ma il primo tentativo di invasione, nel 1812, fu un fiasco completo: non solo gli americani furono respinti, ma cedettero ai canadesi Detroit e altri forti di confine. Andò meglio nel 1813: dopo aver conquistato York (attuale Toronto), allora capitale del Canada, gli americani diedero alle fiamme il Parlamento e altri edifici pubblici, prima di ritirarsi al di là del lago Ontario. Si può parlare di vittoria, ma gli effetti generali sulla guerra furono minimi. Seguì una lunga serie di battaglie, con risultati alterni, tra le quali va citata almeno quella del fiume Thames, vinta dagli americani, e nella quale trovò la morte, il 5 ottobre 1813, il leggendario capo indiano Tecumseh, considerato il più grande statista della storia dei Nativi americani, e oggi onorato sia in Canada che negli Stati Uniti Nel 1814, gli inglesi, pensando di aver ormai archiviato la pratica napoleonica con l'esilio dell'imperatore all'Elba, inviarono in America un corpo di spedizione forte di 20.000 uomini. Che dopo aver occupato buona parte della costa del Maine, spazzò via la resistenza americana giungendo fino a Washington D.C., costringendo alla fuga il governo e incendiando, per rappresaglia di quanto avvenuto a York, il Campidoglio, la Casa Bianca (nel dipinto) e altri edifici pubblici. Era il 24 agosto 1814. Gli inglesi avevano poi cercato di attaccare, ma senza successo, Baltimora, poi si erano ritirati. Nel frattempo, un'altra offensiva inglese partita dal Canada aveva subito una sconfitta determinante nella battaglia di Plattsburg (11 settembre 1814), grazie alla quale gli americani misero definitivamente al sicuro i loro confini. Ma un altro esercito inglese, comandato da Sir Edward Pakenham, cognato del Duca di Wellington, si preparava ad attaccare New Orleans: se l'impresa fosse riuscita, gli americani avrebbero rischiato di perdere la Louisiana. Quella di New Orleans, combattuta l'8 gennaio 1815, fu l'ultima battaglia della guerra. Anzi, più che una battaglia, un sanguinoso, inutile massacro Continua...
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  38. Peter Jefferson No, non è un parente povero, e nemmeno il fratello furbo di Thomas. E i due non si sono nemmeno mai incontrati, perché quando Peter fece la sua prima apparizione alla Zecca di Philadelphia, Thomas era già morto da qualche anno. Accadde, si dice, all'incirca nel 1830. Peter incominciò a volare intorno alla Zecca, per poi infine entrare a curiosare. I lavoratori della zecca rimasero sicuramente sorpresi quando videro un'aquila calva aggirarsi tranquilla nelle stanze, ma lo presero come un buon auspicio e all'inizio lasciarono l'uccello a se stesso. Ogni notte, quando gli operai finivano il turno, lo mandavano fuori per chiudere la zecca. L'aquila faceva qualche volo notturno sulla città e tornava la mattina presto. Peter era alla zecca ogni mattina prima che gli operai arrivassero, aspettando pazientemente che aprissero le porte e lo facessero rientrare. Rimaneva dentro, appollaiandosi e volando dentro la zecca durante il giorno. A detta di tutti, era piuttosto docile e non gli dispiaceva stare vicino alle persone, tenendosi però in disparte la maggior parte del tempo, ma senza preoccuparsi se le persone gli si avvicinavano troppo. L'uccello divenne il beniamino della città man mano che si diffondeva la voce del suo attaccamento alla zecca e della sua tolleranza verso gli umani, e la gente lo riconosceva durante i suoi regolari voli su Philadelphia. Lo chiamarono Peter, forse il nome di un operaio che gli era particolarmente affezionato, e Jefferson, probabilmente un omaggio all'ex-presidente scomparso pochi anni prima, nel 1826. Ma per tutti, semplicemente Peter. Rimase lì per circa sei anni, fino a quando, un brutto giorno del 1836, era appollaiato, forse, su una pressa per coniare, non è del tutto chiaro, quando la macchina si accese. Sebbene gli operai si fossero precipitati a spegnerla, l'ala di Peter restò incastrata nei meccanismi e rimase gravemente ferito. Nonostante i grandi sforzi di tutti, Peter perse la capacità di volare e, a causa delle ferite all'ala, morì pochi giorni dopo l'incidente Per onorare la memoria dell'aquila, e per tenere Peter, che era diventato un pilastro della Zecca e una specie di mascotte non ufficiale dell'istituzione, gli operai lo fecero impagliare, posizionandolo all'ingresso principale della Zecca... dovrebbe essere ancora lì Secondo la leggenda, Peter sarebbe servito da modello per due delle più belle monete degli Stati Uniti, non a caso quelle che più di ogni altra raffigurano un'aquila vicina al vero: il dollaro di Christian Gobrecht e il Flying Eagle cent di J.B. Longacre. "Io non avevo visto per molti anni quella moneta, ma poi ne sono rimasto veramente impressionato e ho pensato che... è, con tutta probabilità, il miglior disegno su una moneta americana." Parola di Augustus Saint-Gaudens petronius
    1 punto
  39. Thomas Jefferson Abbiamo già incontrato più volte il terzo Presidente degli Stati Uniti, che come altri prima (si veda la lettera di Washington) e dopo di lui, si mostrò sempre interessato alle attività della Zecca. Conosciamolo meglio, senza la pretesa di scrivere una biografia esaustiva (potete leggerne quante ne volete), ma semplicemente di raccontare alcuni tratti del suo carattere e della sua personalità Consacrato a buon diritto tra i Founding Fathers, Thomas Jefferson fu il principale autore della Dichiarazione d'Indipendenza, e contribuì a scrivere la Costituzione: si devono a lui in particolare gli articoli sulla libertà religiosa e la laicità dello stato. Animato dall'ottimismo dell'Illuminismo e spinto da un'insaziabile curiosità intellettuale, oltre che politico e diplomatico fu filosofo, naturalista, architetto, inventore: collezionava quadri, ed era amante della musica (suonava il violino). Ma anche lui, come tutti noi, aveva i suoi limiti, che i posteri ammirati preferirono in buona parte ignorare Era molto permaloso, e la sua reazione alle critiche che la stampa gli rivolse nel 1803 fu che "qualche processo contro i più impertinenti scribacchini avrebbe avuto un effetto quanto mai salutare nel ripristinare l'integrità della stampa." Proprietario di schiavi per tutta la vita, le sue affermazioni sull'eguaglianza degli uomini coesistevano con la sua ferma convinzione dell'inferiorità dei negri: cosa che non gli impedì di avere per lunghi anni come amante, e probabilmente di amare davvero, una donna di colore della sua casa. Aveva invece un certo rispetto per gli indiani, nei quali vedeva l'incarnazione del "buon selvaggio" teorizzato da Rousseau. E la sua tendenza egualitaria non arrivava al punto di fargli ritenere possibile che chiunque fosse in grado di assumere un alto grado politico. Pur sostenendo che l'istruzione era l'unica salvaguardia della libertà repubblicana, aveva idee quantomai selettive sull'istruzione successiva al livello elementare. Ma, al tempo stesso, la sua presidenza si distinse per la semplicità e l'assenza di formalità. Deciso a rinunciare a tutto ciò che ricordasse anche vagamente un cerimoniale reale, andò e tornò a piedi dalla cerimonia del suo insediamento presidenziale, rifiutandosi di salire in carrozza. Tendeva a vestirsi alla buona, anche nelle occasioni formali, abolì i ricevimenti ufficiali settimanali che erano stati dei suoi predecessori, si rese facilmente disponibile a chiunque gli volesse parlare, e nei pranzi di stato ignorò precedenze e protocollo, per cui gli ospiti si sedevano ovunque ci fosse posto. Per tutto questo, e molto altro ancora, è pressoché unanimemente considerato tra i più grandi presidenti degli Stati Uniti, tanto da meritare, non solo di essere scolpito sul Monte Rushmore, ma anche di essere ritratto su monete e banconote Lo abbiamo già visto sul nichelino, non poteva mancare il biglietto da 2 dollari petronius
    1 punto
  40. Le quarter eagle di Reich ripropongono, ovviamente, il disegno delle half eagles, ma a differenza di queste furono coniate con molta meno regolarità. In particolare, il modello Capped Bust, venne coniato solo nel 1808, dopodiché la produzione subì un lungo stop, e venne ripresa solo nel 1821. Anche sui quarti di aquila compare per la prima volta il valore al rovescio, 2-1/2 D. (foto da Heritage Auctions) Ma la ripresa del 1821, naturalmente con il modello Capped Head, fu ancora una volta breve, per una maggiore regolarità nelle coniazioni si dovette attendere il 1824. (foto da Ira&Larry GoldberG Auctions) Un'altra importante modifica riguardò il diametro della moneta, ridotto, a partire dal 1821, da 20 a 18,5 mm, e che subí un'ulteriore riduzione, portandosi a 18,2 mm., nel 1829, quando furono ridotte anche le dimensioni di lettere, data e stelle. Peso e composizione non subirono variazioni rispetto alle emissioni precedenti, e la moneta con queste caratteristiche fu coniata fino al 1834 (ad eccezione del 1828). petronius
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  41. Go West! Il 1804 è un anno importante per la storia degli Stati Uniti, e non certo perchè in quell'anno cessarono le coniazioni dei dollari e delle Eagles, un fatto probabilmente passato quasi inosservato ai contemporanei e conosciuto oggi solo dai cultori di numismatica, ma per un altro fatto, quello sì, di straordinaria importanza per la storia futura dell'America. Che ha un necessario antefatto l'anno precedente, quando, il 30 aprile 1803, gli Stati Uniti e la Francia di Napoleone firmarono un trattato in base al quale gli americani acquistavano dai francesi, per la favolosa somma di 15 milioni di dollari, un territorio immenso, denominato Louisiana, che di fatto raddoppiava l'estensione del paese (in verde nella cartina). Tanto immenso quanto sconosciuto. Anche se era già stato percorso da isolati cacciatori e mercanti, non esisteva una cartografia, e le scarse informazioni che se ne avevano lasciavano ampio spazio a racconti favolosi di unicorni, giganteschi mammut, castori alti sette piedi (più di due metri ), indiani dagli occhi blu che parlavano il gallese. Thomas Jefferson, un altro Padre della Patria, e terzo presidente degli Stati Uniti, che più di ogni altro aveva voluto l'acquisto della Louisiana, e fin da prima che questo si concretizzasse aveva pensato a una spedizione transcontinentale, indusse il Congresso a stanziare fondi segreti per una spedizione che, comandata dal suo segretario Merriwether Lewis, e da un altro esperto uomo della frontiera, William Clark, partì da St. Louis nel maggio 1804. La spedizione di Lewis e Clark sfatò tutte le speculazioni su quei territori, compreso il mito e la speranza più diffusi: l’esistenza di un “passaggio a nordovest”. Tale passaggio, un fiume o una serie di fiumi connessi tra loro che attraversavano le montagne e raggiungevano l’Oceano Pacifico, avrebbe permesso di commerciare in modo più diretto con l’Oriente. Jefferson credeva che la scoperta di un passaggio a nordovest avrebbe riempito di ricchezze il Nordamerica. Dopo aver risalito il Missouri fino alle sorgenti la spedizione attraversò le Montagne Rocciose, per poi discendere il corso dei fiumi Snake e Columbia fino al Pacifico. Dopo un epico viaggio di quasi 7000 km. gli esploratori fecero ritorno a St. Louis verso la fine del 1806, con una grossa collezione di carte, schizzi, esemplari botanici e geologici, e una massa di dati sui costumi degli indiani. Ma, soprattutto, la loro impresa gettò le basi di quella che sarebbe diventata la colonizzazione del West, con tutto quello di buono e cattivo che essa ha rappresentato nella storia degli Stati Uniti. Non mi dilungo oltre, chi volesse approfondire l'avventura di Lewis e Clark ha a disposizione un'infinità di libri e di siti per farlo. Quello che invece ci interessa qui, è che questa avventura ha avuto anche dei risvolti numismatici, anche se... a lungo termine Ci sono voluti infatti due secoli perché, nel 2004, in occasione del bicentenario della partenza della spedizione, venisse emessa una serie di quattro monete da 5 centesimi, due nel 2004 e due nel 2005, per celebrare l'evento. La prima moneta, rilasciata nella primavera del 2004, è denominata "Louisiana Purchase/Peace Medal". Il disegno del rovescio mostra due mani intrecciate in segno di amicizia, una con un bracciale da uniforme militare, che simboleggia il governo americano, l'altra con una fascia d'argento ornata con perline e un'aquila americana stilizzata, che rappresenta la comunità dei nativi americani, ed è ispirato alle "Medaglie per la Pace" appositamente commissionate per la spedizione, per essere donate ai capi indiani. La seconda moneta, rilasciata in autunno e denominata "Keelboat" (imbarcazione a chiglia), raffigura la barca che trasportò i pionieri sui fiumi del Territorio della Lousiana, alla ricerca di un passaggio a nordovest verso l'Oceano Pacifico. Nel 2005, la terza moneta è ispirata al "Buffalo Nickel", e per questo denominata "American Bison", a ricordo dell'attraversamento delle Grandi Pianure. Mostra al rovescio un bisonte americano al pascolo in un campo. La quarta moneta, "Ocean in View", mostra le acque del Pacifico come potrebbero essere state viste per la prima volta dagli uomini della spedizione nel novembre 1805. E' completata dall'iscrizione "Ocean in view! O! The joy", ripresa dal diario di Clark del 7 novembre 1805. Al dritto di tutte le monete, il ritratto di Jefferson, ma diverso per i due anni. Nel 2004 è ancora quello classico, che campeggiava sui nichelini fin dal 1938, mentre nel 2005 viene modificato con uno molto più moderno e innovativo, ma che, chissà perché, verrà usato solo per quella emissione e sostituito l'anno seguente. E naturalmente non possiamo dimenticare il bellissimo dollaro di Sacagawea, la ragazza indiana divenuta leggenda che, per un tratto, fece da guida e interprete a Lewis e Clark. petronius
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  42. Allego anche il volantino definitivo della manifestazione. Come sempre, oltre all'evento commerciale Pistoia CollExpo si caratterizza per una importante programmazione culturale con importanti conferenze legate al mondo della numismatica (oltre a quelle sulla storia postale e sulla storia locale legate al tema dell'edizione in corso che sarà "Pistoia Città della musica"). Sia la parte commerciale che quella culturale sono ad ingresso gratuito. Appuntamento a Pistoia il 28 e 29 marzo prossimi!
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  43. 28 febbraio. Belgio 1884, 10c. rosa Leopoldo II.
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  44. Porto all'attenzione questo annullo che dice: Collect british stamps, worlds greatest hobby Traduzione: Colleziona francobolli britannici, il più grande hobby del mondo
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  45. Buonasera a tutti, aggiungo tre nuovi arrivi. Scudo, Giovanni I Corner (1625-1629), massaro Zan Alvise Minotto (IAM, 1627-1628) Mezzo Scudo, Giovanni I Corner (1625-1629), massaro Gerolamo Contarini (GC, 1628-1629) Quarto di Scudo, Giovanni I Corner (1625-1629), massaro Zan Alvise Minotto (IAM, 1627-1628)
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  46. Mi sembra che la discussione stia assumendo toni irrealistici. La moneta non è BB e questo è pacifico. Che sia poi SPL o SPL+ o SPL-FDC bisognerebbe vederla dal vivo. Il collezionista la ha comprata su Ebay a 132 sterline significa che probabilmente chi la ha venduta forse l'aveva trovata in un ciotola oppure non si è accorto che era la variante senza punto. In ogni caso non sta scritto da nessuna parte che il prezzo pagato corrisponda ad una data conservazione, soprattutto su Ebay.
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  47. @Sirlad forse non mi sono spiegato. Tu, da due giorni stai affermando in continuazione che ROMA È IN PIEMONTE. Come vedi puoi tranquillamente dire la tua, ma non stupirti se gli utenti e ben tre periti, ti fanno notare che per trovare ROMA devi guardare al centro. In questo caso non nasce nessuna polemica perché è chiaro a tutti che ROMA È NEL LAZIO.
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