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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/22/25 in tutte le aree
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Ultimo arrivo nella mia raccolta: Zecca: Napoli. Nessun segno di zecchiere né dietro busto né sotto croce Peso: 3,97 grammi. Per me ritratto molto molto bello!7 punti
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Buonasera a tutti, complimenti @Rocco68 per il tuo esemplare nuovo di zecca! E' una meraviglia! Condivido la scansione del mio umile 10 Tornesi della Zecca di Roma, 31,84 grammi, moneta da studio. BOMBINO MONETARIO FALSO E PER GIUNTA CHIMICO Bombino che non può emettere consolidati per la ragione semplicissima che non troverebbe chi gli comprasse; che non può mettere imposizioni perchè i suoi sudditi dopo avergli chiuso il cuore, gli han chiuso la loro borsa, ed il suo reame, Bombino ha immaginato un altro modo di far quattrini. Come il famoso duca d'Angoueleme, figlio di Carlo IX, e di Maria Touchet, che faceva moneta falsa al palazzo di Bellegarde, Bombino si è consacrato ai metalli di bassa lega, ed in questo momento per esempio, si coniano alla zecca di Roma, nel più gran segreto; (voi vedete come il segreto è serbato a Roma, lo sa perfino il Lampione!) ottocento mila ducati, cioè tre milioni e quattrocentomila franchi di moneta di rame di dieci tornesi l'una, con una data anteriore, beninteso, all'espulsione di Bombino dal regno di Napoli. Perché questa moneta perda l'apparenza di nuova si fa restare, per un poco di tempo, in barili con della morchia d'olio mista al tartaro di vino. L'esilio rende industre Bombino! Ecco Bombino diventato, non solamente monetario falso, ma chimico! In questo modo s'effettua l'ossidazione, e le monete rimangono coperte di un leggero strato di grasso che le fa prendere per monete antiche; si pongono poi nelle casse, e si spediscono a Napoli per la via di terra per mezzo dei carrettieri, o per quella di mare sui bastimenti. Giunte al loro destino, delle persone di fiducia le mettono in circolazione. Questa operazione ha un doppio scopo: imbarazzare le finanze dello stato gettando sul mercato una quantità eccessiva di rame, d'un valore più nominale che reale; ritirare dalla circolazione somme eguali in oro e in argento, e servirsene a profitto di Bombino. Nei primi del corrente mese novanta carri pieni di tornesi falsi sono usciti dalla zecca pontificia. Conclusione. TANTO E' LADRO CHI RUBA, CHE CHI TIENE IL SACCO! Tratto da "IL LAMPIONE" 23 Aprile 18617 punti
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Il dilemma su quale sia il dritto ed il rovescio di una moneta è ancora lontano da essere risolto. Per la gran maggioranza delle monete ovviamente il problema non si pone ma per altre, come in questo caso il dubbio è più che legittimo. La mia domanda invece è un’altra… ma all’epoca si ponevano il problema tra D e R? Io credo proprio di no. I pochissimi documenti superstiti non fanno mai riferimento al D o al R ma parlano di “banda”, “faccia”, “lato”, etc…, quindi termini generici finalizzati solo ad indicare le facce di una moneta. Quale era quindi la motivazione della scelta di imprimere su un conio una faccia o un’altra? Sicuramente uno dei motivi principali era di carattere economico. In zecca si lavorava per guadagnare e uno dei metodi per alzare le entrate era quello di risparmiare sui costi. Quindi se produrre un conio di un verso della moneta mi costa più (o richiede più tempo) di quello dell’altro verso, quello più caro, o più difficile da realizzare, veniva posto sulla pila (conio di incudine) mentre quello meno costoso o più semplice da realizzare veniva posto sul torsello (conio di martello). Tale scelta era dovuta ad un semplice problema tecnico. Il torsello, ricevendo il colpo diretto del martello, aveva una durata minore della pila. Agli inizi del 1300 il rapporto era di 3 torselli per pila: “Memoria quod in qualibet ducena pilarum necessarii sunt torselli XXXVI et omnes simul redacti sunt ducena una ad rat[ionem] de tursellis tribus pro qualibet pila”. Fatta quindi questa doverosa premessa torniamo sul coronato in oggetto. Quale è il D? Convenzionalmente il D di una moneta è quello che riporta l’autorità emittente ma in questo caso (ed anche in altri) l’autorità emittente si trova in un verso mentre il busto del re (anche lui autorità emittente) sull’altro verso. Per me queste particolari monete, in contrasto fra iconografia e legenda, confermano proprio che all’epoca non vi fosse, in zecca, interesse ad evidenziare il D ed il R di una moneta. Quindi mai più soluzione salomonica migliore di questa. Ognuno segue il proprio pensiero. Io sono tra quelli che ritiene il D quello in cui è riportata l’autorità emittente ma, allo stesso tempo, non ritengo errata la scelta contraria. Se si hanno ancora dubbi si può sempre fare testa o croce…😇 PS Complimenti per il coronato. Sono monete veramente affascinanti e legatissime al periodo storico in cui hanno circolato. PPS se ne era parlato anche qui con utenti sicuramente più prestigiosi del sottoscritto.5 punti
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Buongiorno @talpa, sul mio account academia.edu ho reso disponibili le slides che hanno accompagnato la conferenza. Di seguito il link Presentazione conferenza "Committenza e finalità del riconio della medaglia pontificia nel XVII secolo", Circolo Numismatico Ticinese, Lugano 21/03/2025 @numa numa nessun problema alla pubblicazione della registrazione In tanti siamo impazienti di vedere il nuovo sito del CNT!!! Mi permetto di anticipare che avremo modo di discutere ancora questa tematica, grazie alla disponibilità degli amici del Centro Culturale Numismatico Milanese che stanno già organizzando un calendario ricco di eventi per la seconda metà del 2025. Grazie ancora a tutti per l'interesse e l'incoraggiamento a proseguire le ricerche!5 punti
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Forse qui in allegato poi trovare la soluzione. monete-zecca-napoli-aragonesi-borboni.pdf3 punti
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Ringrazio il Circolo Numismatico Ticinese per la splendida ospitalità e per l'impeccabile organizzazione dell'evento. Un sentito ringraziamento anche ai partecipanti, di seguito qualche foto della serata.3 punti
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Martedì 8 aprile dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Rivisitazione cronologica della monetazione milanese di Filippo IV" tenuta da Tiziano Caronni. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di aprile.2 punti
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Un contributo in più.... sicuramente meglio il rovescio che il dritto... da notare il conio del dritto con la A distaccata.....che è uguale a quanto postato in precedenza2 punti
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Complimenti Nino, solo che per me è la Spahr 51. Per il tipo di croce e per il fatto che ha un omega solo. Sei d'accordo? https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CIA/312 punti
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La conferenza e’ stata registrata. Vedremo se potra’ essere messa a disposizione - con il consenso dell’autore / sul sito del CNT. Ma eventualmente non immediatamente bensi tra qualche mese perche’ il sito del Circolo verra’ rinnovato interamente nei prossimi mesi.2 punti
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Interessante la conferenza su un tema a me sconosciuto, l'ottima esposizione del Relatore ha fatto comprendere cosa ci fosse dietro alle coniazioni delle medaglie annuali, lavanda dei piedi etc. spiegano le regole di coniazione e l'utilizzo. La cosa importante è che una famiglia di incisori, XVIII secolo, rastrellò tutti i conii disponibili ed iniziò a riconiare le medaglie medaglie per il mercato collezionistico, in tanti casi anche creando medaglie mai esistite accoppiando conii del diritto e del rovescio di medaglie diverse. Un grazie alla consueta calorosa accoglienza dei soci del CNT.2 punti
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Doverosi i ringraziamenti per questa bellissima serata di numismatica e condivisione. Innanzitutto a @anto R, capace di un'esposizione chiara ,essenziale e ricca di aneddoti. Un tema complesso reso semplice ed interessante da chi conosce bene ce si appassiona a ciò che sta presentando. Ma anche e soprattutto tantissime grazie al circolo numismatica ticinese, per la splendida accoglienza riservata ai noi "ospiti" membri " del CCNM, e soprattutto per la apprezzata e non scontata sincera ospitalità. Ringrazio moltissimo quindi @numa numa e attraverso lui tutti gli amici del CNT, è sempre bello trovarsi e condividere storie, esperienze ed opinioni.2 punti
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buona sera,per quel che si vede,Federico 3,denaro con ritratto.solo la legenda lo distingue daF.IV.nino2 punti
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Aggiungo dal web Inoltre allo scorso veronafil di maggio,vi fu una bella mostra dentro. Qui qualcuna foto che feci.2 punti
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questo con la filatelia non centra ma con D'Annunzio si, è capia d'epoca dello scritto di D'annuzio a riguardo del volo su Vienna2 punti
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Buonasera, scusami se ti rispondo solo ora. A parere mio siamo complessivamente su un Mb pieno. Sul valore non mi esprimo, sentiamo altri pareri. Saluti Alberto2 punti
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Buongiorno a tutti, si segnala la recente pubblicazione di un contributo in cui vengono presentate delle maglie di bianchetto (oggi denari imperiali) emesse dai marchesi Giangiacomo Paleologo e da suo figlio Giovanni IV in un periodo storico particolarmente tormentato per il marchesato di Monferrato, conteso tra Savoia e Visconti. Dopo aver perso la capitale del marchesato, Chivasso (1432), e prima di avviare un nuovo periodo fortunato a Casale (1465), si ipotizza che i marchesi possano aver emesso monete a Trino Vercellese e a Morano sul Po. Questo almeno è quello che appare agli autori dalla lettura delle legende di queste piccole monetine, estremamente difficili da trovare in conservazione tale da poter essere lette e interpretate almeno parzialmente. Questo e molto altro nel testo disponibile sul sito del Museo Civico d'Arte Antica - Palazzo Madama di Torino.1 punto
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Di prossima uscita il primo fascicolo del 2025. L'indice è visionabile al link: https://www.acinumis.it/rivista-monete-antiche/1 punto
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Anche una buona rappresentanza di espositori presenti, qui sotto qualcuno …secondo me comunque una manifestazione commerciale importante per Milano e che Milano da tempo cercava.1 punto
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salve ale,purtroppo avri capito la mia età,e la vista è uno dei problemi .comunque ci stiamo divertendo e collaborando.non è la mia monetazione ma tutto ciò che si vede anche da noi mi attrae,senza pretesa di avere la verità in tasca.con stima nino1 punto
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È sempre un piacere leggere i tuoi interventi... Ben tornato...1 punto
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Il tema è di estremo interesse per gli appassionati di medaglistica pontificia, sarebbe importante disporre di una registrazione video o di un testo scritto in modo da garantire maggiore diffusione alle preziose conoscenze oggetto della conferenza...1 punto
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ale,io propenderei per zecca messina,KA,avevo chiesto di ruotarlo per inquadrare meglio.aspettiamo,nino1 punto
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Esatto! Non e’ falsa , il tondello/metallo e’ probabilmente originale. E’ quello che ci hanno fatto dopo che preoccupa 😝1 punto
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salve,concordo ,inoltre era lamia prima impressione.secondo me il dritto andrebbe un pò girato a dx di 45 gradi1 punto
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Complimenti, bellissimo esemplare con un ritratto molto espressivo,tra l'altro sono ancora visibili i punti di centraggio al centro della croce al rovescio e davanti all' orecchio del Re... Da profano di questa monetazione faccio una domanda che mi sono posto osservando le legende,mi chiedo:come mai il nome del Re è riportato al rovescio e non al dritto dove troviamo il suo ritratto?in questo caso è da considerare il dritto dove c'è la croce con la legenda con il nome del Re o dove viene raffigurato?...1 punto
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Con al rovescio la croce di Gerusalemme accantonata da crocette simili e con la legenda che recita:IN.HOC.SIGNO.VINCES. abbiamo i 3 cavalli sia di Filippo II che di Filippo III, purtroppo il dritto è, almeno per me, illeggibile,ma se dovessi proprio scegliere mi orienterei più verso Filippo III con al dritto l' acciarino attorniato da 4 pietre focaie intervallate da 4 fiamnelle e con legenda che recita:PHILIPP.III.D.G.REX.ARA.V +... più che altro per la similitudine del peso e del diametro con il tuo esemplare mentre i 3 cavalli di Filippo II hanno un peso che si orienta più sui 3 grammi e mezzo e un diametro di circa 22 millimetri... Ad ogni modo non è una discriminate... Potresti provare a fare delle foto con luce radente, magari salta fuori un particolare per meglio classificarla...1 punto
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A me sembra un denaro di Federico III con volto frontale per Messina ribattuto su un denaro precedente, forse di Carlo I d'Angiò. Moneta interessante per fini di studio dei due coni.1 punto
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Buongiorno. Ieri pomeriggio ho notato un afflusso di pubblico maggiore rispetto alle precedenti edizioni ma non sono in grado di dire se questo ha portato buoni effetti sul giro d'affari. Materiale di qualità, spazi ampi ma forse un po' bui, possibilità di parlare con gli Operatori senza particolare fretta. Evento da incoraggiare senza ombra di dubbio! Un saluto cordiale e a presto.1 punto
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Senz’altro. La moneta è veramente in ottime condizioni. Complimenti.1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi condivido questo interessante bronzo di Edessa in Mesopotamia; misura 31 mm e pesa 18,87 g. In quel periodo, la Mesopotamia godeva di una certa autonomia, in quanto regno vassallo di Roma, ma la subordinazione è evidente: Abgaro X è in piedi, mentre Gordiano è comodamente seduto, e ben più in alto! Al D il ritratto di Gordiano a destra; si legge: ..ΤΟΚ Κ ΜΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟC... Al rovescio, la scritta è: ..ΟCΑΒΓΡΟC ΒΑCΙΛΕΥC. Gordiano è seduto verso destra; davanti a lui, Abgaro X è in piedi e reca una Nike nella destra. Classificabile come BMC 136, Lindgren 2588. Non ho sotto mano il RPC.1 punto
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Continuiamo a parlare di exclavi con Campione d'Italia, comune della provincia di Como circondato dalla Svizzera e con sbocco sul lago di Lugano. Lo status particolare di questo territorio discende dal testamento del ricco possidente terriero longobardo Totone da Campione, che nomina erede delle sue proprietà l'arcivescovo di Milano. Alla morte di Totone, nel 777, di conseguenza Campione passa al clero milanese e rimane sotto controllo ambrosiano anche quando nel 1522 tutto il circondario viene conquistato dagli svizzeri. Fra alterne vicende e qualche modifica territoriale il comune arriva fino ai giorni nostri amministrato con disposizioni speciali che lo rendono fortemente integrato col Canton Ticino, in particolare fino al 2020 in regime di libera circolazione con questo e come zona extradoganale europea. Le cose sono cambiate radicalmente a partire dal 2019, quando qualcuno a Campione ha chiesto e ottenuto l'integrazione nello spazio doganale europeo, probabilmente pensando che in questo modo il comune avrebbe avuto un'esenzione automatica dal pagamento dell'IVA (nel loro caso quella svizzera). Il risultato invece è stata l'istituzione da parte italiana della ILCC (Imposta Locale sul Consumo di Campione d’Italia) e la fine della libera circolazione fra il paese e la Svizzera (*), di cui molti si sono lamentati parlando addirittura di "arresti domiciliari" del paese intero. Vista la peculiarità del territorio qui si è sempre usato il franco svizzero (tranne una breve parentesi durante il fascismo), anche per i bilanci pubblici, ma l'euro è accettato. Del resto in quanto valuta ufficiale italiana non si possono rifiutare i pagamenti in euro, pur non essendo obbligatori. Inoltre nello statuto di Campione si legge che: "6. Revisioni ed aggiornamenti prezzi: in considerazione del fatto che la moneta corrente nel territorio del Comune è il franco svizzero e che tutti i contratti, compresi quelli di locazione, vengono stipulati e regolati in tale valuta, è necessario prevedere normativamente che ogni variazione od aggiornamento dei prezzi o degli importi nel territorio di Campione d'Italia tenga conto delle corrispondenti variazioni intervenute nel franco svizzero e nel costo della vita svizzero, così da risultare omogenee con le condizioni e la valuta contrattuale e gli usi locali." (*) La Svizzera ha aderito alla libera circolazione europea, che come noto elimina i controlli ai confini interni europei, ma non facendo parte dell'UE deve mantenere per forza quelli doganali.1 punto
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Il pagamento di 76.000 euro in monete da 2 euro ti farebbe aumentare esponenzialmente il business1 punto
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Cari amici, vorrei anche io vorrei contribuire allegando una moneta in mio possesso con una bella patina da monetiere. 2 lire quadriga briosa del 1914. acquistata qualche settimana fa. Amo tantissimo le patine e mi rallegro quando qualche moneta che ho nel monetiere inizia a "prendere colore".1 punto
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salve Adelchi,bel volo pindarico,anche i poveri usavano monete in piombo con le fattezze delle originali per le offerte al tempio,ma in questo caso cre do che sia un semplice tondello se non c'è impresso nulla.penso che se fosse un obolo per Caron dimonio si sarebbe trovato qualche esempio nelle esumazioni.mia opinione scevra da polemica nino1 punto
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Mi accodo a questa discussione, per presentare la mia prima moneta di re Carlo III°, 50 pence 2024 di Gibilterra, celebrativi del Natale.1 punto
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A parere mio non è buona; ha il bordo del contorno arrotondato, poi il nodo le rosette e i FERT sono diversi dagli originali. Originali come questi, per capirci1 punto
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io per carità, non sono esperto, ma rosette e fert mi lasciano dubbioso, la moneta è stata sicuramente lavata1 punto
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Sono monete che, appena coniate, venivano tesaurizzate. Quindi non è difficile trovarle ancora ben messe1 punto
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Così sono presentati 2 vistosi esemplari da Costantinopoli : il 1^ un solido al nome di Leone VI con busto di Maria / busto di Leone, ed il 2^ un tetarteron al nome di Michele VI con busto di Maria / figura di Michele . Saranno il 5 Aprile in vendita Nomos 35 rispettivamente ai nn. 790 e 792 .1 punto
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Buongiorno, Posto in visione una moneta in bronzo di lecita provenienza coniata a Panormos dove sono raffigurati Tiberio e la madre Livia. Purtroppo le leggenda sia al dritto sia al rovescio no si vede ma il tipo dovrebbe essere un Calciati 38 d. 22 mm peso 9.60g. La moneta presenta una bella patina verde ma in alcuni punti purtroppo presenta segni di spatinatura. Buona domenica. Antonio1 punto
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A mio avviso il 1845 Torino è la più rara, mentre la più comune è il 1844 Genova.1 punto
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