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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/30/25 in tutte le aree

  1. Buonasera Stasera mi sento di condividere un acquisto di qualche anno fa ormai che ha dato una svolta alla mia collezione. Il Ducatone con la 'Barcaccia' di Francesco I é forse la moneta più iconica di questa zecca. Al dritto il Busto corazzato del duca volto a sinistra con il particolare di un volto sulla spalla. Al rovescio l'impresa della nave tra i flutti simbolo di un animo che affronta le avversità e che ha fiducia nei propri mezzi....il Crespellani pensa che il vascello sia un omaggio ai galeoni spagnoli ed alla Spagna di cui Francesco era fedele alleato. Il motto in legenda NON ALIO SIDERE significa "non sotto un'altra stella" sempre a rimarcare la fedeltà alla Spagna. Moneta importante in argento di 44 mm di diametro e 31,35 grammi di peso. Un saluto
    5 punti
  2. Ciao a tutti! Oggi vorrei condividere con voi questo denario d'argento con il ritratto di Giulio Cesare. Sebbene questa versione dell'effigie possa non essere la più elaborata dal punto di vista stilistico, credo che sia una delle più vivide e realistiche tra quelle coniate in suo onore. A differenza di altre emissioni che tendono a enfatizzare tratti idealizzati o stilizzati, questo ritratto sembra quasi una “fotografia” dal vivo di Cesare, catturandone la presenza con una straordinaria immediatezza. Dato che le sculture con il volto di Cesare realizzate in vita sono estremamente rare, questa moneta potrebbe rappresentare una delle migliori testimonianze numismatiche della sua vera fisionomia. Dati numismatici: Emissione: Denario d'argento di Giulio Cesare, coniato a Roma tra gennaio e febbraio del 44 a.C. Magistrato monetale: P. Sepullius Macer Diritto: Testa laureata di Cesare a destra, con una stella a otto raggi dietro; legenda CAESAR•IMP lungo il bordo. Rovescio: Venere Vincitrice in piedi a sinistra, con Vittoria nella mano destra e scettro verticale poggiato su una stella nella sinistra; legenda P•SEPVLLIVS a destra e MACER a sinistra. Riferimenti catalografici: Crawford 480/5b; CRI 106a; Sydenham 1071.
    5 punti
  3. Nice. This is my Rome mint Urbica Obv:– MAGN VRBICA AVG, Draped bust right on crescent, hair brushed in straight lines, plait carried up the back to top of head and running under stephane Rev:– VENVS V-I_CTRIX, Venus standing left, holding helmet and scepter, shield at her feet Minted in Rome (//KAS). A.D. 283-285 Reference:– RIC V Pt 2 343. Cohen 17 My favourite is this one from Lugdunum. Obv:– MAGNIA VRBICA AVG, Draped bust right on crescent, hair brushed in straight lines, plait carried up the back to top of head and running under stephane Rev:– VENVS GENETRIX, Venus standing facing, head left, apple upward in right hand, vertical scepter in left Minted in Lugdunum (A in left field). RIC V pt. 2, 337 var (not listed from this officina). Bastien -, Bastien Supplement -, Bastien Supplement II 613α (2 examples cited) 23mm, 3.16g Martin
    4 punti
  4. Condivido un raro esemplare di Piastra del 1834 apparso all'Asta E-LIVE 36 della Numismatica Ferrarese. Taglio del collo senza "scalino" e assenza di punteggiatura al dritto. Lotto 468 Chiusa in slab NGC MS61
    3 punti
  5. Oggi ho preso questo gettone di necessità ASCOM con francobollo da 100 lire per 50 centesimi, ma giusto per curiosità perchè ne posseggo già uno. La scritta è impastata, probabilmente qualcuno si è divertito con un accendino, un oggetto rovente o quant'altro, la città non si capisce bene nemmeno con la lente, sembrerebbe MODENA come questo gettone che è quello che già posseggo: Che ne pensate? Un falso? ho cercato di uscire il francobollo per vederlo meglio, ma ho cominciato a sentire qualche cric proveniente dalla parte trasparente e mi sono fermato, dopo 50 anni la plastica si è rinsecchita.
    3 punti
  6. AGGIORNAMENTO Ne ho una uguale, questo modello era degli anni 1991 - 1992, ma secondo me definirla banconota è sbagliato. Secondo le più dettagliate informazioni che ho trovato erano assegni emessi dal Tatarstan nel periodo in cui lo stato tentava di liberarsi dal dominio sovietico/russo (vedi post #22) e di aiutare come possibile la parte più povera della popolazione in un momento tragico per l'economia. Potevano essere spesi in alcuni negozi e solo per comprare cibo. Non erano ufficialmente a corso legale e non indicavano il taglio anche se ce l'avevano, ad esempio quello raffigurato era un 100 rubli, e non potevano generare resto. A mio avviso sono più accostabili a buoni pasto statali, o nella migliore delle ipotesi a cartamoneta parallela d'emergenza simile ai miniassegni o ai notgeld. Voi che ne pensate?
    3 punti
  7. Buonasera Alberto @Litra68 e @mr_palanca Purtroppo per lavori in casa attualmente non posso controllare il Quaderno di Studi XXX di novembre / dicembre 1998 del Circolo Numismatico Mario Rasile di Formia (LT) Però posso dare lo stesso un mio contributo con una documentazione fotografica che ho archiviato nel mio PC. Medaglia coniata dalla ditta Picchiani e Barlacchi srl di Firenze nel 1998 per celebrare il 150° anniversario del "soggiorno" di Papa Pio IX a Gaeta. Furono coniati 300 esemplari in Bronzo con un diametro di 50 mm. e un peso di 70 grammi. Furono coniati 35 esemplari in Argento con un diametro di 50 mm. e un peso di 60 grammi. Tutte le medaglie sono numerate sul taglio che si presenta liscio. Personalmente non ho notizie inerenti altri tipi di metallo, però ho imparato che tutto è possibile. (qualche prova prima della produzione, coniazioni private postume su metalli diversi) Nella mia raccolta ho soltanto quella in bronzo, abbastanza comune. Mi manca quella in argento molto rara. A seguire le foto fronte retro della mia medaglia con il cartellino originale.
    3 punti
  8. DE GREGE EPICURI Oggi vi mostro un'altra moneta con Abgaro X e Gordiano III. Questa volta compaiono solo, su D e R, i ritratti dei due sovrani. Quello di Gordiano presenta la scritta:..ΤΟΚ Κ ΜΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟC CΕΒ. Al rovescio, Abgaro indossa un alto copricapo di foggia orientale. La scritta è: ΑΒΓΑΡΟC ΒΑCΙΛ(Ε).. La moneta pesa 9,83 g. e misura 24 mm. La zecca è Edessa in Mesopotamia.
    2 punti
  9. Imparagonabili.... questa per esempio l'ho trovata in ciotola qualche anno fa ad un euro, può essere anche liscia ma al confronto con quelle sopra menzionate è una favola. Al momento sono prese di mira dai ragazzini che con qualche euro se ne portano a casa tre o quattro tipi diversi, e con qualche spicciolo le frazioni dei diversi tipi di kopeks, molti collezionisti di mondiali ne hanno sin sopra i capelli. Se ne salvano proprio pochissime tra i nominali di 3 e 5 rubli.
    2 punti
  10. Il Camerun deve aver letto "Ma ditemi voi..." e ci provoca con alcune monete da 2000 , 3000 e 5000 franchi:
    2 punti
  11. AVELLINO (AV) CHIESA SANTA MARIA DEL RIFUGIO DETTA DI S. ANNA Chiesa eretta nel 1712 Grossa medaglia portativa mm. 42x65 D. MIRACOLOSA EFFIGE DI S. ANNA CHE SI VENERA NELLA CHIESA DEL RIFUGIO - Al centro immagine di S. Anna con l'Angelo della Annunciazione, Maria e S. Giuseppe R. S. CIRO MEDICO EREMITA E MARTIRE CHE SI VENERA NELLA CHIESA DEL RIFUGIO.
    2 punti
  12. Comunque dipende da come lo si legge. Publice è avverbio, vero, ma in alcune locuzioni latine viene reso come aggettivo. In questo caso potrebbe essere tradotto come "A comodità delle cose pubbliche" più o meno. Purtroppo PUBLICAE COMMODITATI, PUBLICE COMMODITATI, PUBLICE COMMODITAS e PUBLICA COMMODITAS hanno tutte un significato corretto
    2 punti
  13. Ecco i tagli mancanti nel post #1 di questa vecchia discussione, risalente all'epoca in cui da certe parti si farneticava ancora di uscita dell'Italia dall'unione monetaria. Questo piano non era il più bizzarro fra quelli proposti, ma era uno dei pochissimi usciti dalla condizione di slogan politico e progettato in parte anche tecnicamente. Secondo quanto è possibile ricostruire da ricordi e documentazione varia la campagna "minibot" è partita nel 2017 (anche se alcuni indizi fanno pensare che già nel 2016 qualcosa si muovesse sottotraccia) ed è finita nel 2019. A partire dal 2020 non si è più parlato di smantellare l'euro o uscire dall'unione monetaria, se non in sporadici rigurgiti su media minori.
    2 punti
  14. Un ducato FVSCARI con FRAC’ Ex Lotto 464 asta Leu Numismatik AG n. 32 Part I Saturday, 15 March 2025 ITALY. Venezia (Venice). Francesco Foscari, 1423-1457. Ducato (Gold, 18 mm, 3.40 g, 6 h). FRAC•FVSCARI •S•M•VЄNЄTI St. Mark standing right, holding book of Gospels in his left hand and presenting banner inscribed DVX to doge Francesco Foscari, kneeling to left and raising his head toward the saint. Rev. SIT•T•XPЄ•DAT•Q•TV RЄGIS•ISTЄ•DVCAT• Christ, nimbate, standing facing in mandorla with nine stars, raising his right hand in benediction and holding book of Gospels in his left. Friedberg 1232. Paolucci 1. Very rare with the spelling FVSCARI instead of FOSCARI. Somewhat clipped, otherwise, good very fine. FVSCARI VEL FOSCARI FVSCARI (o, ossia, oppure) FOSCARI Una varietà secondo il Papadopoli: Dal CNI:
    2 punti
  15. Mario Limido per Quelli del Cordusio
    2 punti
  16. le mie di Carlo II, aggiornate.
    2 punti
  17. Ciao e buon pomeriggio a tutti. Mi permetto di condividere la mia unica moneta del Regno di Napoli che appartiene proprio a Carlo ll. Si tratta di un Carlino o 10 grana in argento con leone del 1686 che ha evidentemente circolato ma le sue condizioni generali sembrano abbastanza buone. Regalo di una zia paterna insieme ad alcune monete del Regno d'Italia diversi anni fa. I miei interessi numismatici riguardano la monetazione romana imperiale ma quando posso seguo questa sezione ammirando le bellissime monete postate a corredo delle sempre interessanti discussioni. Complimenti a tutti e scusate per l'intromissione e la breve divagazione, grazie 🙂. ANTONIO
    2 punti
  18. Buongiorno a tutti! Dopo averci rimuginato parecchio su, sentivo il desiderio di condividere con voi qualche appunto raccolto dalle mie ultime letture... letture che a molti sembreranno ormai “classiche” e scontate, ma che per me sono state “rivelatrici”, dal momento che mi hanno finalmente chiarito alcuni concetti spesso richiamati o implicitamente dati come assioma in molte discussioni che trattavano di economia monetaria medioevale... cercherò quindi di riassumere qui ciò che mi è parso di comprendere... laddove sembri confuso o impreciso, pregherei chi ne sa di più di correggermi, per favore! Partirò dal già più volte citato (in altre discussioni precedenti) “Moneta e civiltà mediterranea” pubblicato da Carlo Cipolla nel 1957... in particolare, tra i brevi saggi in esso contenuti, volevo focalizzarmi sul terzo, intitolato “Il grosso problema della moneta piccola”, che deve aver avuto un certo impatto sulla riflessione successiva dato che il titolo è stato ripreso o citato in saggi successivi ad opera di altri studiosi di storia economica. Cipolla si concentra in questo saggio sulla “moneta piccola” (quella utilizzata per i piccoli scambi quotidiani, gli “spiccioli” insomma) partendo dall’analisi delle regole per mantenere un “sano sistema di moneta divisionale”... regole tutt’altro che scontate, dato che sono state riconosciute diffusamente come valide solo dal XVII secolo ed applicate per la prima volta in Gran Bretagna solo nel 1816: tra le cause che avevano impedito, nei secoli precedenti, la piena ed efficace attuazione di tali regole Cipolla cita la limitata sovranità monetaria, fenomeno tipico dell’età Medioevale e tanto più sviluppato nella realtà italiana, fatta di entità politiche territorialmente poco estese, con dinamiche di potere in costante confronto e concorrenza con quelle delle entità vicine. La moneta “divisionaria“ è pero davvero tale solo quando le diverse specie monetarie sono “in rapporto razionale e costante” tra loro, cioè quando la moneta “piccola” rappresenta un’effettiva frazione del valore dell’”unità monetaria”. Passando ad analizzare il periodo prettamente medioevale, Cipolla precisa che in quegli anni la “moneta piccola” non era davvero “divisionaria”, ma si poneva con la moneta “grossa” in un rapporto più complesso. “Moneta piccola” e “moneta grossa” NON costituivano cioè (come potevo inizialmente pensare, abituato all’euro ed ai suoi centesimi) elementi differenti, ma raccordati, di un unico sistema organico, bensì proprio due sistemi monetari paralleli, con situazioni di “contatto” ma a loro modo indipendenti, e con diversi contesti di circolazione sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale... e quindi con diverse evoluzioni nel tempo e diverse funzioni.
    1 punto
  19. Contribuisco con un Grano del 1678, simbolo del coniatore G
    1 punto
  20. Regalo dell'ora legale 🕑 Non preoccupatevi! la prossima immagine la inserirò molto prima che subentri nuovamente l'ora solare!
    1 punto
  21. Potrebbe esser anche l' Orsa maggiore con sopra la stella polare dell' Orsa minore. Anche tu appassionato ? 😁 Sai, il galeone, navigare, stella polare, nord (bussola). Avrebbe anche affinitá 😀
    1 punto
  22. Ne possiedo anche io uno, ottimo acquisto, regalato pure per 50 cents. Io credo sia buono, magari calore,caldo o accendino veramente.
    1 punto
  23. I motivi che mi portano a vedervi le pleiadi sono i seguenti : 1) Le pleiadi erano note in antico come "le sette sorelle". E le stelle sul galeone sono sette. 2) La forma dell'ammasso delle pleiadi è molto simile a quella riportata nella moneta. 3) se non erro, le pleiadi stabilivano il periodo propizio per navigare i mari, per cui metterle al di sopra di un galeone spagnolo sarebbe stata una scelta azzeccatissima. 4) la costellazione simbolo dei cieli del sud è la croce del sud che però ha ben altra forma. Per questo il testo riportato da @Oppiano non mi convince del tutto. Ma nei testi riguardo tale moneta vi è solo la nota riportata da Oppiano a riguardo? N.B. parlo da ignorante in materia ovviamente, ma da astrofilo dilettante 😀
    1 punto
  24. Mi da l'impressione di una moneta pulita e con patina posticcia. Ci sono diverse tecniche per patinare le monete di nichelio, che solitamente patinano naturalmente scurendosi nel metallo, non certo con queste iridescenze da arcobaleno (possono essere ricreate anche con la candeggina, oltre ai metodi sopra citati). Occhio ai puntini verdi al dritto, la foto è poco chiara, andrebbero esaminati con attenzione per capire se di tratta di cancro
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  25. Grazie @motoreavapore e p.c. @Litra68 Posto foto della mia medaglia. Ho controllato sul taglio ma non c'è nessun numero. Peso 71,5 gr. - diametro 50,5 mm. Materiale : a me sembra rame. A Voi i graditi commenti
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  26. Buona domenica, potrebbero essere le “stelle del polo antartico, che formano il Crociero”: Saluti/
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  27. Moneta strepitosa e dal fascino enorme. sicuramente averla in mano toglie il fiato. Complimenti. Sono totalmente ignorante in materia, ma le stelle sopra il galeone sembrano le Pleiadi. C'è un motivo particolare o è solo una mia impressione?
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  28. Diciamo - ribaltando il rapporto causa-effetto - che quanto accadeva di fatto - monetariamente parlando - in epoca medioevale - avrebbe permesso nei secoli successivi la formulazione del le teorie monetarie ed economiche che spiegano il fenomeno
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  29. @Releo, anche se non l'hanno riportato...gli esemplari del CNI con PVB(B) LICE sono anche loro ribattuti, esattamente come il tuo. La tua moneta parla chiaro: Doppia spigha sinistra, Doppia cifra 1, Doppia lettera B
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  30. 1 punto
  31. Salve. Condivido un Ducato 1693 di Carlo II. Peso gr. 21,79. Magliocca pg.24, n.7 (C) del volume "Manuale delle monete di Napoli 1674/1860". Saluti.
    1 punto
  32. DE GREGE EPICURI Oggi condivido questo interessante bronzo di Edessa in Mesopotamia; misura 31 mm e pesa 18,87 g. In quel periodo, la Mesopotamia godeva di una certa autonomia, in quanto regno vassallo di Roma, ma la subordinazione è evidente: Abgaro X è in piedi, mentre Gordiano è comodamente seduto, e ben più in alto! Al D il ritratto di Gordiano a destra; si legge: ..ΤΟΚ Κ ΜΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟC... Al rovescio, la scritta è: ..ΟCΑΒΓΡΟC ΒΑCΙΛΕΥC. Gordiano è seduto verso destra; davanti a lui, Abgaro X è in piedi e reca una Nike nella destra. Classificabile come BMC 136, Lindgren 2588. Non ho sotto mano il RPC.
    1 punto
  33. Buongiorno,i miei 65 lire.
    1 punto
  34. Thomas Jefferson Abbiamo già incontrato più volte il terzo Presidente degli Stati Uniti, che come altri prima (si veda la lettera di Washington) e dopo di lui, si mostrò sempre interessato alle attività della Zecca. Conosciamolo meglio, senza la pretesa di scrivere una biografia esaustiva (potete leggerne quante ne volete), ma semplicemente di raccontare alcuni tratti del suo carattere e della sua personalità Consacrato a buon diritto tra i Founding Fathers, Thomas Jefferson fu il principale autore della Dichiarazione d'Indipendenza, e contribuì a scrivere la Costituzione: si devono a lui in particolare gli articoli sulla libertà religiosa e la laicità dello stato. Animato dall'ottimismo dell'Illuminismo e spinto da un'insaziabile curiosità intellettuale, oltre che politico e diplomatico fu filosofo, naturalista, architetto, inventore: collezionava quadri, ed era amante della musica (suonava il violino). Ma anche lui, come tutti noi, aveva i suoi limiti, che i posteri ammirati preferirono in buona parte ignorare Era molto permaloso, e la sua reazione alle critiche che la stampa gli rivolse nel 1803 fu che "qualche processo contro i più impertinenti scribacchini avrebbe avuto un effetto quanto mai salutare nel ripristinare l'integrità della stampa." Proprietario di schiavi per tutta la vita, le sue affermazioni sull'eguaglianza degli uomini coesistevano con la sua ferma convinzione dell'inferiorità dei negri: cosa che non gli impedì di avere per lunghi anni come amante, e probabilmente di amare davvero, una donna di colore della sua casa. Aveva invece un certo rispetto per gli indiani, nei quali vedeva l'incarnazione del "buon selvaggio" teorizzato da Rousseau. E la sua tendenza egualitaria non arrivava al punto di fargli ritenere possibile che chiunque fosse in grado di assumere un alto grado politico. Pur sostenendo che l'istruzione era l'unica salvaguardia della libertà repubblicana, aveva idee quantomai selettive sull'istruzione successiva al livello elementare. Ma, al tempo stesso, la sua presidenza si distinse per la semplicità e l'assenza di formalità. Deciso a rinunciare a tutto ciò che ricordasse anche vagamente un cerimoniale reale, andò e tornò a piedi dalla cerimonia del suo insediamento presidenziale, rifiutandosi di salire in carrozza. Tendeva a vestirsi alla buona, anche nelle occasioni formali, abolì i ricevimenti ufficiali settimanali che erano stati dei suoi predecessori, si rese facilmente disponibile a chiunque gli volesse parlare, e nei pranzi di stato ignorò precedenze e protocollo, per cui gli ospiti si sedevano ovunque ci fosse posto. Per tutto questo, e molto altro ancora, è pressoché unanimemente considerato tra i più grandi presidenti degli Stati Uniti, tanto da meritare, non solo di essere scolpito sul Monte Rushmore, ma anche di essere ritratto su monete e banconote Lo abbiamo già visto sul nichelino, non poteva mancare il biglietto da 2 dollari petronius
    1 punto
  35. Le quarter eagle di Reich ripropongono, ovviamente, il disegno delle half eagles, ma a differenza di queste furono coniate con molta meno regolarità. In particolare, il modello Capped Bust, venne coniato solo nel 1808, dopodiché la produzione subì un lungo stop, e venne ripresa solo nel 1821. Anche sui quarti di aquila compare per la prima volta il valore al rovescio, 2-1/2 D. (foto da Heritage Auctions) Ma la ripresa del 1821, naturalmente con il modello Capped Head, fu ancora una volta breve, per una maggiore regolarità nelle coniazioni si dovette attendere il 1824. (foto da Ira&Larry GoldberG Auctions) Un'altra importante modifica riguardò il diametro della moneta, ridotto, a partire dal 1821, da 20 a 18,5 mm, e che subí un'ulteriore riduzione, portandosi a 18,2 mm., nel 1829, quando furono ridotte anche le dimensioni di lettere, data e stelle. Peso e composizione non subirono variazioni rispetto alle emissioni precedenti, e la moneta con queste caratteristiche fu coniata fino al 1834 (ad eccezione del 1828). petronius
    1 punto
  36. In realtà i conii di rovescio sono 5. Sono illustrati in un articolo di PN di qualche anno fa. Dall’alto in basso: segno di zecca in esergo e punti circostanti (allineati con il testo, conii R1 e R2 [BAJ.B.50], o a mezza altezza, conii 3, 4, 5 [BAJ•B•50]); tronco con superficie più frastagliata in R1 che negli altri conii (simile a quella delle monete coniate nella zecca di Roma, forse proveniente da una delle coppie di conii originariamente trasmessi a Bologna); bastone di S. Romualdo, che appare liscio nei conii R2 e R3, con piccoli nodi in R1, con nodi lunghi in R4 e con nodi radi in R5. Le fratture di conio che partono da ore 2 e da ore 4 sono caratteristiche di R4, mentre R5 presenta una frattura che parte da ore 1. Panorama Numismatico n. 375, settembre 2021 | PANORAMA NUMISMATICO
    1 punto
  37. Ne abbiamo già parlato tanto e la mia opinione rimane la stessa: nero o non nero affidarsi unicamente alla moneta elettronica è una cazzata bestiale che sottopone a gravi pericoli.
    1 punto
  38. Salve, condivido immagine di una busta viaggiata ritrovata in un accumulo e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  39. Io invece penso, che non sono errori casuali, ma voluti, gli errori nelle 34(e non solo nelle 34) li hanno corretti eccome,basta guardare la RES, VER e GRTTIA, invece hanno storpiato solo la GRATIA e mai nessun altra parola...perché? Nessuno mai ha pensato che forse hanno voluto storpiare il motto RE PER GRAZIA DI DIO? Naturalmente è solo un mio pensiero. Un saluto a tutti. Raffaele.
    1 punto
  40. Sono d' accordo. Bella monetazza
    1 punto
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