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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/31/25 in tutte le aree
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Salve. Condivido un mezzo ducato di Filippo II. La sigla è "IBR/VP"( dietro la testa ). Magliocca pag.101 n. 24 del suo volume sulla moneta napoletana 1503/1680 (R). Il peso è di grammi14,9. Un caro saluto a tutti.6 punti
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non la avrei mai capita senza l'ultimo indizio. ma proprio no. Libera città di Danzica 1923 alla fine anche cercare tra le 20 pagine di discussioni prodotte da @nikita_ è studiare.. quante cose si imparano!3 punti
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L'ultimo viaggio di Edmund Roberts Quando tutto ormai sembrava pronto perché il Peacock potesse riprendere il mare, al Segretario di Stato venne l'idea di provare a ricucire i rapporti con la Cocin Cina, e aprirne di totalmente nuovi con il Giappone. Ordinò quindi che anche per gli imperatori di questi due paesi fosse predisposta una serie di regali, tra cui naturalmente un cofanetto di monete. Il 31 marzo 1835, il Segretario di Stato John Forsyth, scrisse al Direttore della Zecca: "Vi sarò grato se mi farete preparare due serie di monete degli Stati Uniti in cofanetti, simili a quelle già preparate per questo Dipartimento. Si desidera che siano pronte in tempo per la partenza dello United States Sloop of War Peacock. Quella nave è ora a New York sotto ordine di partenza, ma questa sarà probabilmente posticipata fino al 10 aprile... I colori dei cofanetti e delle fodere sono lasciati al vostro gusto. Si spera che tutta la rapidità possibile venga utilizzata per soddisfare questa richiesta." I cofanetti (colori ignoti ) furono consegnati il 21 aprile. Ognuno di essi conteneva "un set completo di monete", inclusi il dollaro e la eagle datati ancora una volta 1804, mentre non è certa la data delle altre monete. Si presume che fosse 1835, poiché l'anno era ormai ben avviato, ma dal momento che nessuno le ha mai più viste e non esistono riscontri documentali, non è possibile averne la certezza. Il Peacock salpò da New York il 23 aprile 1835, ripercorrendo la rotta della volta precedente, ossia raggiungendo l'Oceano Indiano attraverso il capo di Buona Speranza. Qui, la prima tappa fu l'isola di Zanzibar, dove Roberts fu ricevuto dal governatore dell'isola (il figlio sedicenne del Sultano), che lasciò l'8 settembre per dirigersi verso l'Oman. Dove incontrò il Sultano, gli consegnò i doni (incluso il cofanetto di monete a lui destinato) e ripartì con il contratto di collaborazione commerciale firmato Seconda tappa il Siam, e anche qui le cose andarono per il meglio. Re Rama III, come già aveva promesso, ratificò il trattato, e accettò con favore i doni portati da Roberts. Ma lo stesso non avvenne in Cocin Cina, dove ancora una volta Roberts fu ricevuto da funzionari di rango inferiore, e dovette infine ripartire senza aver potuto incontrare l'imperatore, né consegnare i doni E purtroppo, questa non fu la cosa peggiore. Perché nel frattempo, a bordo del Peacock, diversi marinai erano stati colpiti da un'epidemia di dissenteria, e c'erano state già alcune vittime. Quando la nave lasciò la Cocin Cina, il 23 maggio 1836, lo stesso Roberts si era ammalato, e quattro giorni dopo, quando il Peacock giunse a Macao, fu ricoverato in ospedale. Le sue condizioni, tuttavia, non sembravano particolarmente gravi, tanto che il 4 giugno scrisse una lettera ottimista al figlio, parlandogli dei suoi piani per il proseguimento del viaggio. Ma la malattia, dissenteria, e forse anche colera, non gli lasciò scampo: l'11 giugno 1836 entrò in agonia, spirando il giorno dopo, all'età di 52 anni Non ho trovato ritratti certi di Edmund Roberts in vita, ma c'è una foto della sua tomba, nel cimitero protestante di Macao. A Portsmouth, New Hampshire, città natale e di residenza di Roberts, il Journal of Literature and Politics pubblicò questo necrologio, cinque mesi dopo la sua morte: "Così è caduto in terra straniera, e così è stato pianto da estranei, uno dei più nobili, generosi, onesti e benvoluti dei nostri cittadini, un padre affettuoso e devoto, un amico vero e sollecito, intelligente, energico, onorato, un uomo intraprendente. Così è caduto un capace, giudizioso ed efficiente pubblico ufficiale, che ha a lungo servito il suo paese fedelmente e con successo nel portarne avanti gli interessi commerciali, e ora ha dato la vita per la sua causa." Con la morte di Roberts, terminava anche la missione diplomatica, e i regali non consegnati tornarono in America quando il Peacock vi fece ritorno, nel novembre 1837. Tra essi, due cofanetti con le monete, consegnati al Dipartimento di Stato. O almeno così si ipotizza, poiché era stato il Dipartimento di Stato a sostenere le spese per coniare e assemblare i set di prova, e sembra quindi probabile che i due set non consegnati siano stati restituiti a quel Dipartimento piuttosto che alla Zecca o al Dipartimento del Tesoro. Il Mint Cabinet, istituito nel 1838, non espose mai un esemplare della Plain-4 proof eagle del 1804, e certamente lo avrebbe fatto se le monete fossero state restituite alla Zecca. Furono invece disperse in un modo non conosciuto, forse semplicemente spese dal Dipartimento di Stato stesso petronius2 punti
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Interessante la genealogia di questa semi sconosciuta augusta il cui gentilizio sembrerebbe essere stato Magnia , non Magna . Alcune lapidi di liberti della Gens Magnia ricondurrebbero la moglie di Carino verso l' appartenenza a questa Gens di origine bolognese : https://www.storiaememoriadibologna.it/archivio/opere/lapide-dei-liberti-della-famiglia-magnia Oltre alla lapide dei liberti della Gens Magnia e' nota un' altra lapide che ricorda Magnia Urbica come Augusta , proveniente da Timgad in Africa , piu' un' altra lapide purtroppo frammentata trovata a Roma : https://www.wikiwand.com/fr/articles/Magnia_Urbica2 punti
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Gli amanti del collezionismo sono invitati a segnare sul calendario una data da non perdere: domenica 8 giugno 2025, dalle 9:00 alle 17:00, Palazzo Vigo a Torre Archirafi, Riposto (Catania), ospiterà "La Contea Colleziona", un evento dedicato a tesori nascosti, monete rare, cartoline d'epoca e molto altro. Immerso nel pittoresco borgo marinaro di Torre Archirafi, con l'imponente Etna a fare da cornice e il mare cristallino a due passi, Palazzo Vigo si trasformerà in un punto d'incontro per collezionisti esperti e curiosi. L'evento offre un'opportunità unica per scambiare, vendere e ammirare pezzi unici, condividendo la passione per il collezionismo in un'atmosfera accogliente e suggestiva. "La Contea Colleziona", organizzata da Salvo Cavallato, è una manifestazione gemellata con l'Associazione Circolo "Tempo Libero" di Castellammare di Stabia, e rappresenta un'occasione per scoprire tesori del passato e fare nuove amicizie, in un contesto di grande bellezza paesaggistica e culturale. L'evento è aperto a tutti, con ingresso libero e ampio parcheggio disponibile. Dettagli dell'evento: Dove: Palazzo Vigo, Torre Archirafi, Riposto (Catania) Quando: Domenica 8 giugno 2025 Orario: 9:00 – 17:00 Ingresso: Libero Parcheggio: Ampio parcheggio disponibile Organizzatore: Salvo Cavallato (+39) 3489378214 Manifestazione gemellata con l'Associazione Circolo "Tempo Libero" di Castellammare di Stabia. Contatti: Salvo Cavallato (+39) 3489378214 Vi aspettiamo numerosi per una giornata di scambi, scoperte e condivisione!2 punti
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Sono passati 5 anni dall'inizio di questa discussione. 816 messaggi e più di 40.000 visualizzazioni... Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e letto. E spero che si siano divertiti. Arka # slow numismatics2 punti
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Buonasera Stasera mi sento di condividere un acquisto di qualche anno fa ormai che ha dato una svolta alla mia collezione. Il Ducatone con la 'Barcaccia' di Francesco I é forse la moneta più iconica di questa zecca. Al dritto il Busto corazzato del duca volto a sinistra con il particolare di un volto sulla spalla. Al rovescio l'impresa della nave tra i flutti simbolo di un animo che affronta le avversità e che ha fiducia nei propri mezzi....il Crespellani pensa che il vascello sia un omaggio ai galeoni spagnoli ed alla Spagna di cui Francesco era fedele alleato. Il motto in legenda NON ALIO SIDERE significa "non sotto un'altra stella" sempre a rimarcare la fedeltà alla Spagna. Moneta importante in argento di 44 mm di diametro e 31,35 grammi di peso. Un saluto1 punto
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Ciao a tutti, Qualcuno ha idea di cosa possa essere? Sembrerebbe rappresentare il leone di Venezia, ma non ho trovato esemplari simili su internet. Diametro: 14mm Spessore: 2mm Peso: circa 3 g Grazie1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi vi mostro un'altra moneta con Abgaro X e Gordiano III. Questa volta compaiono solo, su D e R, i ritratti dei due sovrani. Quello di Gordiano presenta la scritta:..ΤΟΚ Κ ΜΑΝΤ ΓΟΡΔΙΑΝΟC CΕΒ. Al rovescio, Abgaro indossa un alto copricapo di foggia orientale. La scritta è: ΑΒΓΑΡΟC ΒΑCΙΛ(Ε).. La moneta pesa 9,83 g. e misura 24 mm. La zecca è Edessa in Mesopotamia.1 punto
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Ciao, visto il peso e quanto comunicano le immagini si tratta di un denario suberato. Cioè di un falso coevo agli esemplari autentici. L'anima è in bronzo o rame ( il verde in superficie e da attribuire proprio a tali metalli che reagendo a vari fattori affiorano facendo saltare il rivestimento) e l'esterno ricoperto da uno strato più o meno spesso di argento. Pur essendo un falso per me ha la stessa valenza di una moneta autentica perché sicuramente avrà circolato e svolto la sua funzione. In più c'è la certezza che sia stato prodotto sicuramente all'epoca di Cesare, cosa non da poco. Bel pezzo di Storia 🙂. ANTONIO1 punto
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Cerco da tempo una moneta della libera città di Danzica, specialmente il 10 pfennig, ma non l'ho ancora mai trovata! Complimenti un bellissimo pezzo!1 punto
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Ciao! Il divertimento c'è stato, eccome !!!!! Sia a guardare le monete postate, sia a postarle. luciano1 punto
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E' lei! la mia monetina La possiedi? è tra le più comuni per Danzica.1 punto
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L'invidia è una brutta cosa, ma non me ne vergogno affatto. Complimenti e ringrazio la prof. e la curatrice per la grande occasione data ai partecipanti. Roberto1 punto
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Più che "investitore" sarebbe più opportuno definirlo uno scialacquatore...1 punto
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Buongiorno, grazie mille della segnalazione, ho modificato, non avevo notato l'errore, un caro saluto.1 punto
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1964 INAUGURAZIONE DEL RINNOVATO TEATRO G. DONIZETTI IN BERGAMO1 punto
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Novita@ editoriale della casa editrice Varesi sempre su Milano. Questa volta riguarda le coniazioni più antiche della città meneghina... Ecco la presentazione....1 punto
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Una mia conoscente prossima alla pensione c'è cascata: quando mi ha accennato la cosa, ho visto immediatamente lo "schema ponzi" che c'era dietro e l'ho scongiurata di liberarsene al più presto. Mi ha risposto che aveva ricevuto già un paio di "cedole" che l'avevano convita della bontà della cosa e aveva proseguito questo "investimento" coinvolgendo anche il figlio per un totale di 35.000 € (lei acquistava in tagli da 5.000 €).. Ho insistito perché se ne liberasse finché il gioco sembrava ancora aperto, ma mi ha risposto controvoglia che ci avebbe pensato alla successiva scadenza mensile degli interessi (sai, non vorrei perderli...), ma la cosa non è mai giunta: lo schema è saltato e tra un rimpianto e l'altro ora sta tentando una class action per cercare di recuperare qualcosa. Il desiderio di guadagnare tanto e facilmente è un'attrattiva troppo forte per alcuni: non basta che sia evidente che se l'affare è molto lucroso c'è sotto qualcosa di molto sospetto, non basta che a proportelo sia un tipo che non presenti garanzie (il suo era un gestore di un bar), non basta che alla frase "sa, è una cosa per pochi fortunati e si fa solo per passaparola..." è meglio scappare "a gambe levate", non basta nulla, se ti fai agganciare cadi nel "pozzo"...1 punto
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Intere S S ante, ma TCH? Intera tal anta? = Interessante match Inter-Atalanta.1 punto
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Ci sarebbe anche un altro modo per distinguere i due diversi conii delle eagles 1804, ma oltre ad essere più complicato, necessita della disponibilità fisica delle monete, e non è cosa da tutti Queste monete, come immagino saprete (devo averlo scritto da qualche parte, sennò ve lo dico adesso ) hanno il contorno rigato. Ebbene, qualcuno si è preso la briga di contare le righine delle due diverse tipologie, e così ha scoperto che i riconii del 1834 ne hanno 200, gli originali del 1804 soltanto 126 (foto generica). Questa distinzione richiede una buona dose di pazienza e un paio di buoni occhi, ma è un dettaglio che vale la pena accertare... a patto di poter disporre delle monete petronius1 punto
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Ciao Marco @gallo83, beh che dire! Questa moneta è una di quelle che mi hanno sempre affascinato di più (insieme con la "Pezza della rosa") tra i grandi moduli argentei delle zecche italiane. Moneta veramente meravigliosa per conservazione ed iconografia! Complimenti davvero per averla in collezione. Se la vuoi anche in versione "gialla", a giugno a Monaco puoi fare la coppiola...! A parte gli scherzi, moneta sontuosa, pezzo che va ancora di più ad impreziosire la tua meravigliosa collezione sulla zecca di MVTINA. Michele1 punto
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E' valutato " Extremely rare " un esemplare di alta epoca di statere da Lindo in Rodi, con al diritto testa di leone ruggente ed al rovescio delfino contornato da etnico, entro quadrato incuso . Sarà a giorni il 5 Aprile in vendita Nomos 35 al n. 452 .1 punto
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Condivido un raro esemplare di Piastra del 1834 apparso all'Asta E-LIVE 36 della Numismatica Ferrarese. Taglio del collo senza "scalino" e assenza di punteggiatura al dritto. Lotto 468 Chiusa in slab NGC MS611 punto
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Diciamo - ribaltando il rapporto causa-effetto - che quanto accadeva di fatto - monetariamente parlando - in epoca medioevale - avrebbe permesso nei secoli successivi la formulazione del le teorie monetarie ed economiche che spiegano il fenomeno1 punto
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Buonasera Alberto @Litra68 e @mr_palanca Purtroppo per lavori in casa attualmente non posso controllare il Quaderno di Studi XXX di novembre / dicembre 1998 del Circolo Numismatico Mario Rasile di Formia (LT) Però posso dare lo stesso un mio contributo con una documentazione fotografica che ho archiviato nel mio PC. Medaglia coniata dalla ditta Picchiani e Barlacchi srl di Firenze nel 1998 per celebrare il 150° anniversario del "soggiorno" di Papa Pio IX a Gaeta. Furono coniati 300 esemplari in Bronzo con un diametro di 50 mm. e un peso di 70 grammi. Furono coniati 35 esemplari in Argento con un diametro di 50 mm. e un peso di 60 grammi. Tutte le medaglie sono numerate sul taglio che si presenta liscio. Personalmente non ho notizie inerenti altri tipi di metallo, però ho imparato che tutto è possibile. (qualche prova prima della produzione, coniazioni private postume su metalli diversi) Nella mia raccolta ho soltanto quella in bronzo, abbastanza comune. Mi manca quella in argento molto rara. A seguire le foto fronte retro della mia medaglia con il cartellino originale.1 punto
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Spesso le monete bizantine sono ostiche da leggersi quando non in buona conservazione, soprattutto da Eraclio in poi. Ma in questo caso i leggebenissimo la parte destra per la legenda ed è evidente che è corta e non può essere di Giustiniano. Seguo i listini di moltissime case d'asta, grazie ai quali costruisco i miei data-base di immagini e dimensioni, e mi sto rendendo conto che nelle descrizioni delle monete purtroppo c'è una crescente superficialità.1 punto
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Philadelphia, abbiamo un problema... Come facciamo a distinguere le eagles coniate veramente nel 1804 da quelle con la stessa data, coniate però 30 anni dopo? Con i dollari è facile, quelli datati 1804 prima non esistevano, ma le eagles? Per fortuna, è altrettanto facile Basta confrontare la forma del numero 4 della data. Nelle monete coniate nel 1804 il numero 4 ha una linea perpendicolare alla fine della traversa in basso. Questa configurazione è chiamata Crosslet-4 ed è diversa da quella usata per i conii delle monete del 1834, chiamata Plain-4 perché non ha la linea perpendicolare. Beh, non so se sono stato chiaro, ma credo che non ci sia niente di meglio di una foto per fugare ogni dubbio A sinistra un originale del 1804, a destra il riconio del 1834. (foto da usacoinbook) E naturalmente le due monete si distinguono perché quelle del 1804 sono business strike, ovvero coniate per la circolazione, senza particolari accorgimenti riguardo la qualità, mentre quelle del 1834 sono, come abbiamo visto, proof strike, coniate con tondelli e tecniche speciali. Tecniche che la zecca di Philadelphia possedeva anche prima del 1817, anno ufficiale delle prime coniazioni proof, ma che si era scelto di non utilizzare a causa, pare, della relativa grande quantità di tempo necessaria per la produzione di monete di questo tipo. petronius1 punto
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In effetti da questo il mio dubbio all'atribuzione della casa d'aste. colleziono qualche bizantina e non ne so tanto, il mio principale interesse è verso "altra" monetazione. tutto non si può o potrebbe fare e ho dovuto operare delle scelte a suo tempo. ma quando mi capita qualche bizantina che ritengo personalmente interessante non ci penso due volte e provo ad aggiudicarmela.1 punto
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La Ninfa Larissa che gioca a palla al rovescio di alcuni oboli dell'omonima polis.1 punto
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1965 IL TEATRO ALLA SCALA A VITTORIO GRIGGIO Argento mm. 471 punto
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Ringrazio @gpittini e @Parpajola per l'entusiasmo e per le belle parole riservate all'iniziativa: senz'altro è stata l'occasione per poter vedere direttamente diverse monete, tra cui alcune emissioni molto rare e interessanti che anche io maneggiavo per le prime volte. In sostanza abbiamo potuto le cosiddette emissioni "barbariche" della collezione Leuthold (1 vassoio) e buona parte delle monete ostrogote e longobarde studiate e pubblicate nell'ancora fondamentale volume di Arslan dedicato alle raccolte civiche milanesi (2 vassoi; delle emissioni longobarde solo della parte settentrionale del Regnum, tra cui appunto le monete di Desiderio per Castel Novate). Devo dire che eravamo tutti così presi dall'osservazione delle monete, che siamo arrivati ben oltre l'orario solito di fine lezione (e qualcuno senza pranzo!) senza neppure accorgersi. Ma la prossima settimana sentirò anche il feedback degli studenti, che non avevano mai avuto prima dimestichezza con le monete, a differenza dei collezionisti e altri appassionati che frequentano il corso. Per tutto questo va ringraziata soprattutto la dottoressa Giulia Valli, conservatore del "Gabinetto numismatico e Medagliere" dei Musei Civici di Castello Sforzesco (e alla sua collaboratrice del servizio civile), che ha accolto con grande entusiasmo e disponibilità la mia proposta di fare anche delle lezioni di taglio più "laboratoriale", facendo vedere agli studenti direttamente le monete tra quelle presenti nelle collezioni del Gabinetto numismatico. A lei e ai suoi predecessori, che hanno ordinato e conservato i materiali in modo davvero encomiabile, devono andare i ringraziamenti non soltanto miei e degli studenti del corso, ma anche di tutti i cittadini e degli studiosi che con le dovute garanzie e accortezze necessarie, come avvenuto in questo caso, possono avervi accesso. Buon fine settimana e alla prossima, MB1 punto
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Salve, se non mi sbaglio questa moneta dovrebbe essere un denaro piccolo di Ranieri III Belforti della zecca della Città la variante con Vulterra e doppia stellina, MIR 616/2 e CNI XI 15 anche se qui considerata di Berignone. Mi confermate? Purtroppo era piegata in due punti a sandwich e non ho resistito a raddrizzarla, secondo voi ho fatto bene o dovevo lasciarla così? Si ripatinera nel tempo? Condizione, rarità e valore, secondo voi? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.1 punto
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Per quanto mi riguarda, mi piacerebbe vederla in mano. Giudicarla con queste foto, coi colori palesemente falsati e non chiarissime ha poco senso. Non abbiamo nemmeno i dati ponderali.1 punto
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