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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/25 in tutte le aree

  1. Indubbiamente sì per quanto riguarda le monete d'oro. Non c'è alcun colpo di scena dell'ultimo minuto le monete quattro erano e di quattro abbiamo parlato, compresa quella che nessuno ha più visto. Poi, però, ci sono le... Silver Eagles Eh sì, esistono anche le 1804 Plain-4 Eagles in argento. Esemplari di prova (patterns) autentici (e non riconiati per i collezionisti, come era spesso d'uso alla Zecca), realizzati nel 1834 prima delle emissioni in oro, utilizzando gli stessi conii. Queste monete furono coniate nel periodo in cui il personale della Zecca stava lucidando e rielaborando i vecchi conii, che avevano subito un notevole deterioramento nei circa 30 anni di conservazione. I modelli in argento mostrano una progressione costante di pulizia del conio da un esemplare all'altro, insieme a un certo assottigliamento di lettere e simboli e alla scomparsa della linea di conio nei capelli, dovuta alla lappatura. Alcuni segni di lavorazione sono evidenti nel cappuccio e nei capelli sul conio del dritto, poiché queste caratteristiche sono state rielaborate durante il processo. Vennero realizzati 4 esemplari in argento con bordo rigato, e uno con bordo liscio. Quest'ultimo è menzionato in una vecchia, prestigiosa collezione, ma attualmente non si sa che fine abbia fatto. Si ritiene potesse essere il primo esemplare coniato. Gli altri quattro, invece, sono ben conosciuti (sebbene di uno, oggi, si ignori dove sia finito, ma è comunque tracciabile fino a qualche decennio fa), anche se ci volle un po' a scoprirli: il primo riferimento certo risale infatti al 1913. Qui ne mostreremo due. Il primo, ha fatto parte della famosissima collezione di Re Farouk d'Egitto, di cui abbiamo parlato a proposito della double eagle del 1933, e dopo aver soggiornato in altre prestigiose collezioni, è comparso l'ultima volta (finora) nell'asta Heritage dell'11 gennaio 2024, dove ha fatturato 504.000 dollari, comprensivi di diritti. PCGS lo ha stimato in conservazione PR64. Il secondo esemplare presentato è il più bello di tutti: conservazione PR66 secondo PCGS. Nonostante ciò, nell'asta Heritage del 5 gennaio 2023 (appena un anno prima dell'altro) ha realizzato "solo" 408.000 dollari, sempre diritti inclusi. Sono quotazioni più "umane" rispetto alle monete d'oro, chissà che la prossima volta che un esemplare arriva in asta non si riesca a fare un'offerta (tutte le foto da Heritage Auctions) E stavolta è davvero tutto per queste monete, ma prima di passare definitivamente a un altro argomento, concedetemi un paio di post per un esame più approfondito (seppur sommario) del periodo che le ha prodotte, passato alla storia come "l'età Jacksoniana". petronius
    6 punti
  2. Gentilissimi ieri avevo un appuntamento sul lago Maggiore, grazie ad Antonio che a postato delle belle foto della serata, interessante la conferenza di Tiziano che ha toccato molti aspetti della monetazione dei 44 anni di regno di Filippo IV. Posto altre foto della serata
    5 punti
  3. Nel 2021 avevo circa 30 pezzi,ad oggi ho quasi triplicato... In questa immagine c' è anche la tua prima 23...😉
    4 punti
  4. Condivido con voi il mio ultimo acquisto fatto da una Amica. 144 grammi di bronzo. Medaglia di una plasticità spaventosa. Diciamo sempre noi numismatici, da vedere in mano. Questa è da vedere e soprattutto da tenere in mano, e sfiorarla. Un capolavoro che Greco ha realizzato nel 1981 per le Assicurazioni Generali. Il rovescio (che non inserisco perchè porta solo una dicitura) rovinerebbe questa immagine senza tempo.
    4 punti
  5. Proverò a cimentarmi ma non garantisco il successo.. Questo è il manuale considerato il vangelo per i penny black con cui in molte occasioni mi sono ritrovato a parlare da solo negli ultimi quaranta anni. ...e questo è l' interno con cui confrontarsi.... Credo se non ti dispiace che una foto migliore aiuterebbe..anche del dietro, girando il francobollo non capovolgendolo.
    3 punti
  6. Forse manca un punto interrogativo alla fine del titolo della discussione? tipo: Comunque no, io non lo vorrei sapere ps: ma ci potrebbe essere qualcun'altro che magari lo vuole sapere!
    3 punti
  7. tutto molto bello ed interessante! Molto particolareggiata le spiegazioni di @Parpajola, riguardo la ricostruzione cronologica delle emissioni stupende le monete di @Parpajolae di @giancarlone, che abbiamo potuto vedere e toccare : quadruple e ducatoni, filippi e frazioni, di vari anni e tipologia di ritratti. Grazie anche ad @anto R per le foto che "riprendono" il nostro fotografo ufficiale che ieri è stato "fotografato!"
    3 punti
  8. Buonasera, oggi vi presento per un parere uno degli ultimi miei acquisti. inutile nascondere che proviene dall'asta Ghiglione M72, visto che già in quella discussione avevo mostrato la moneta nel contesto del suo packaging che ho molto apprezzato (e che dopo riproporrò per completezza). alla luce di questo posso fornire direttamente tutte le informazioni sull'acquisto: valutata da Ghiglione come SPL, pagata 40 euro + diritti. voi cosa ne pensate? inserisco foto sia con luce naturale, prima, sia con luce artificiale, che evidenzia meglio i rilievi (dopo) ed ecco anche il packaging, che come ho già detto ho molto apprezzato, in quanto incluso nel servizio e non a pagamento e, quindi, un piccolo valore aggiunto
    2 punti
  9. I Medici i Medici..colui che proteggeva Galileo Galilei , Cosimo II Firenze, piastra 1611, conio di Antonio Tarchiani. Un saluto Fofo
    2 punti
  10. Ringrazio tutti per gli apprezzamenti in merito alla conferenza, ringrazio le persone che hanno presenziato in presenza e da remoto e @giancarlone per aver reso ancora più interessante la serata contribuendo con il materiale che tutti hanno potuto vedere. Questa conferenza poi aveva anche un aspetto particolare che se avessimo voluto farlo di proposito non ci saremmo riusciti...la conferenza è stata il 8 aprile, Filippo IV nacque il 8 aprile del 1605.
    2 punti
  11. mamma mia giacutuli! spero che c'azzecchi di più con le dracme! E' un bellissimo Spl, con patina coeva e gran bel lustro. Bell'esemplare, complimenti!
    2 punti
  12. Una delle mie ICA,1622,MC, gruppo A... Simbolo:5 globetti disposti 2/1/2... Peso:11,82 grammi... Diametro:28,42 millimetri... Che coincidenza,stavo pensando anch'io la stessa cosa... Una c'è,ma costa una follia... Con un po' di pazienza si trova... Qui ci vuole culo...
    2 punti
  13. altra parete..CNI...numismatica generale e sotto LOMBARDIA.. e TOSCANA
    2 punti
  14. Mi sono trovato a Bruxelles per lavoro e Domenica mi sono fatto un giro a Bruges. Tra i banchi di un simpatico mercatino non c’era molto da scegliere, ma comunque qualcosina per 1 euro al pezzo lo trovato. 1 centesimo del 1902 Leopoldo II 1 centesimo 1912 Alberto I 2 centesimi 1911 Alberto I
    2 punti
  15. Buongiorno a tutti e di nuovo grazie per i vostri commenti. Dal vivo, come avete scritto è un bel biglietto e sono veramente contento di averlo aggiunto alla collezione. Anche secondo me sembrava meglio di BB e probabilmente, messo a confronto con tanti altri biglietti che si vedono in vendita lo è. Il biglietto effettivamente sembra non trattato o stirato e la carta quando lo agiti destra e sinistra è ancora croccante. La perizia allegata a questa 1000 L. conferma il vostro giudizio: BB. NT. "chapeau " Da quanto avete scritto penso di avere imparato una cosa importante riguardo alla cartamoneta: "numeri e scritte" declassano notevolmente il valore del biglietto. Saluti
    2 punti
  16. Bella bella, complimenti. L'importante non è con che conservazione mettiamo una banconota in collezione, l'importante è esser riusciti, sicuramente con qualche sacrificio, a mettere un pezzo che ci dà soddisfazione. Bravo @miza
    2 punti
  17. Buonasera,io non mi intendo di monete romane ma di fusioni un po' si ,i forellini sono il risultato dello sfiato dei gas causati dalla fusione che tendono ad andare verso l' alto, rimangono questi forellini perché il metallo in fase di raffreddamento non riesce ad ritirarsi e chiudere i fori,le bollicine invece sono sempre i gas che rimangono intrappolati in superficie... A prescindere da ciò personalmente mi terrei ben lontano dall' acquistare monete antiche dalla Bulgaria visto che nel settore numismatico e ben conosciuta la loro bravura nell' arte di falsificare monete antiche... Ad ogni modo per dissipare ogni dubbio conviene farla vedere ad un' esperto proprio di monete romane, certo,ha un costo mentre qui sul forum è gratis ma noi giudichiamo da un' immagine che spesso e volentieri non è neanche chiara quindi è normale che i pareri siano i più disparati... Io ti auguro che la tua moneta sia autentica ma personalmente non ci giurerei...
    2 punti
  18. Buonasera Grazie per i vostri commenti e giudizi molto precisi nonostante le foto non siano nitide. In effetti le foto non sono riuscito a farle come avrei voluto. Solo il colore della banconota è fedele. Posso aggiungere che al lato sinistro vi sono 4 forellini da spillatrice. Ho fatto una scannerizzazione della banconota che sicuramente la mette a nudo. In queste immagini il colore della banconota non è proprio come nella realtà.
    2 punti
  19. Di cosa parleremo in questa discussione? Stavolta è davvero difficile, al punto che avevo pensato di regalare un esemplare della moneta che sarà l'oggetto principale (ma non certo l'unico) della discussione al primo che avesse indovinato di che moneta si tratta. Ma poi ho fatto due conti, e ho dovuto purtroppo constatare che le mie finanze non lo consentirebbero. Non che mi manchi molto, 4-5 milioni, milione più milione meno, ma insomma Così, dovrete accontentarvi, ancora una volta, delle mie chiacchiere. E vi prometto che non sarà l'ultima... o è una minaccia? Intanto però, potete ugualmente provare a indovinare la moneta, anche se è gratis Vi lascio tutta la notte per pensarci. petronius
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  20. DE GREGE EPICURI Ho comperato una bella serie di Valeriani provinciali, ed ecco un tetradrammo di Alessandria: pesa 10,94 g. e misura 21 mm. Al D il suo ritratto a destra, e la scritta: ΑΚ ΠΑΙ ΟΥΑΛΕΡΙΑΝΟC.... Al rovescio, un'aquila a sinistra, ma con la testa volta indietro, e una corona nel becco; nel campo la datazione L-E, anno V. Dovrebbe essere la Dattari/Savio 5185/270.
    1 punto
  21. Buongiorno agli amici del Forum, oggi ho acquistato queste 5 cartoline che in tanti anni di collezionismo non avevo mai viste, forse perchè non sono uno specialista delle cartoline, ma anche per errore ci sarei potuto inciampare, premetto niente di raro o introvabile, ma dei documenti veramente belli . sono delle cartoline illustrate di varie città al dritto presentano la foto della città , e la scritta "FONOSCOPE la cartolina che canta" un foro centrale che è appunto il foro del disco e i solchi a 78 giri di un disco vero e che riproduce musica, al retro la tipica cartolina con la scritta 25 lire per l'affrancatura e il cartella in basso lire 150 il costo della cartolina, poi in basso a sx il titolo della canzone e il cantante. le posto in quanto avrei piacere se qualcuno di voi ne ha viste altre o le possiede, ho ha notizie in merito così che potremmo allargare il post, grazie
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  22. Sono d'accordo sulla conservazione. Complimenti per aver completato la serie.
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  23. questo di sicuro! 😁 e le "EL" che mancano è colpa dell'illuminazione!
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  24. Grazie ancora Ale, non sono sicuro al 100% ma penso sia molto probabile. Saluti, Gianfranco
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  25. Avere parte del lustro non significa alta conservazione.... se ci sono dei danni se lo scorda SPL...e da quello che vedo non è un pezzo da SPL. Poi se per alcuni questa è alta conservazione, cosi sia...amen
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  26. Uno dei più belli conosciuti? Complimenti Oppiano! Proseguiamo la carrellata, inutile dire chi sia, avrete letto di lui almeno una volta:
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  27. Da cosa hai capito che è una persona di colore? questa discussione è indubbiamente da decodificare .....
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  28. @Sesterzi avvertimi Nello slab sarebbe TOP TOP TOP e altre amenità simili....😄 @Alan Sinclair Il segno alla tempia del Re non sono in grado di vederlo dalla foto ma concordo che su questa tipologia il minimo segnetto si nota subito e, quindi, influisce molto sul grado di conservazione.
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  29. Non del tutto convinto: Domandar acconti Valerio
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  30. Da queste foto io non vedo lo SPL...forse il quasi...comunque non contesto la perizia penso ad un problema di foto non premianti
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  31. 1 punto
  32. @Alan Sinclair sei troppo severo sul rovescio, secondo me: come dici, si osservano solo con ingrandimento macro. ma come mi hai insegnato, le case d'aste un poco esagerano le conservazioni, al rovescio non è FDC pieno, ma manca poco
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  33. 1 punto
  34. Diametro e peso sono da penny , per capire se si tratta di Edoardo II o Edoardo III bisognerebbe vedere bene la legenda, ma anche così potrebbe restare difficile (tra i due re poche differenze anche di legenda). Ci vorrebbe un vero esperto di questa moneta...
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  35. Sulla lira? Ho dato solo 2 colpi di gomma, senza null'altro, davvero
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  36. Per saper se è stato "trattato", basta che lo annusi; i prodotti usati lasciano un odore particolare che si sente molto bene.
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  37. Ciao @Tinia Numismaticae @Antonino1951nei prossimi giorni aprirò una discussione su questo mio denario nella sezione falsi. Farò nuove foto comprese quelle del bordo (queste che ho postato sono datate e non tanto nitide ).Grazie 🙂 ANTONIO
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  38. S ognor osa = sogno rosa. Buona giornata!
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  39. Grazie, complimenti, sei un vero esperto... Devo dirti che non ci sei andato vicino ma vicinissimo. 😉 Comunque non é stato facile trovarlo cosi bello a quel prezzo...😨 Saluti
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  40. DE GREGE EPICURI Se non sbaglio, dovrebbe essere classificato come Dattari/Savio 8635/141 o 8636/141. E' presente anche nel volume di Figari e Mosconi: Duemila monete della collezione Giovanni Dattari.
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  41. Si riportata da un parente di mia moglie dall'Africa nel 42
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  42. salve,lo stesso rovescio è tipico delle divinità fluviali sdraiate,in questo caso il NILO,con coccodrillo accanto e la cornucopia ,prosperità dopo le piene
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  43. La data è L TPICKAI = RY 13 (AD 149/150). Il numerale greco Iς indica 16 cubiti, l'altezza ottimale del livello di piena del Nilo durante la stagione delle inondazioni. apollonia
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  44. King of Eagles: Sultan of Muscat specimen Questo esemplare può a buon diritto essere incoronato come "il Re delle Aquile", poiché è il più bello dei tre conosciuti e, anche, il più caro... che non guasta I disegni della moneta mostrano una definizione nitidissima, a parte un'insolita morbidezza sulla stella 3 del dritto. Le altre stelle mostrano centri pieni, il che suggerisce che qualcosa potrebbe aver parzialmente ostruito il conio alla stella 3 durante la coniazione. In particolare, l'esemplare del Re del Siam mostra lo stesso centro piatto sulla stella 3, mentre quello della collezione Harry Bass (vedi post #54) è nettamente dettagliato in quest'area. Una sottile crepa nel conio si nota dai capelli di Liberty alla base del dritto della R in LIBERTY. Questa caratteristica si vede anche sull'esemplare del Re del Siam, ma non è presente sulla moneta di Bass. Queste diverse caratteristiche di coniazione suggeriscono che la moneta in oggetto e l'esemplare del Re del Siam siano state coniate nello stesso momento, nelle stesse circostanze, mentre la moneta di Bass è stata coniata più tardi, quando l'ostruzione nella stella 3 era stata rimossa e una leggera lucidatura aveva rimosso la crepa nel conio. Poiché i set di prova King of Siam e Sultan of Muscat sono stati entrambi coniati nel novembre del 1834, se ne conclude che tale moneta sia l'esemplare del set per il Sultano di Muscat. Come e quando la moneta sia tornata dal Medioriente agli Stati Uniti è ignoto. Viene segnalata per la prima volta nella leggendaria collezione del Colonnello Green, personaggio del quale abbiamo parlato in altra discussione. Acquistata da Stack's nel 1943, poi probabilmente privatamente da Clifford T. Weihman, che l'avrebbe venduta nel 1947 per 7.500 dollari, dopo vari altri cambi di mano, viene acquistata da John Albanese, all'incirca nel 2002, per 600.000 dollari. Successivi passaggi, sempre privati, vedono il valore della moneta lievitare a 900.000 dollari, venduta a un collezionista canadese, che la rimanda negli USA per 2 milioni (stimati), passandola a un collezionista del Maryland. Da questi sarebbe stata venduta, nel 2007, per una cifra stimata di 5 milioni. Infine, nell'asta Heritage del 20 gennaio 2021, ha raggiunto il suo record (per ora), realizzando 5.280.000 dollari, diritti inclusi. Ed eccola qua, Sua Magnificenza certificata da PCGS in conservazione PR65+ Deep Cameo. (foto da Heritage Auctions, sempre cliccarla per vederla meglio) E questo dovrebbe concludere il discorso sulle1804 Eagles Plain-4... forse A chi invece fosse interessato a conoscere meglio le altre monete contenute nel cofanetto del Re del Siam, ricordo che sono state illustrate nella discussione sul dollaro 1804 petronius
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  45. Ci mette la faccia e un bel naso: https://www.museotorino.it/view/s/70ccc23469f448f99ea48e462ed08c24 Un sovrano considerato debole, talora fatuo, ma che tentò una modernizzazione tecnica e scientifica del regno. Vittorio Amedeo III salì al trono nel 1773 dopo che il padre lo aveva tenuto lontano dagli uffici pubblici, lasciando che si dedicasse alla vita di corte. Insofferente del clima di chiusura dei costumi e di pensiero del regno paterno, licenziò gli ottimi ministri che avevano assistito Carlo Emanuele III, tra i quali Giovanni Battista Lorenzo Bogino, e nominò i suoi favoriti, non altrettanto capaci. Abbandonò larga parte degli interventi di riforma dei suoi predecessori, concentrandosi, però, sull' esercito e sulla cultura scientifica. La sua corte fu l’esatto contrario di quella cupa e modesta del padre. Allo scoppio della Rivoluzione francese, offrì ospitalità a esponenti dell'emigrazione legittimista e ritirò l'ambasciatore sabaudo a Parigi. Il timore che la "peste francese" dilagasse negli Stati sabaudi si dimostrò fondato. Del 1792 è l'annessione alla Francia di Nizza e della Savoia, inevitabile nonostante l’aiuto austriaco. Ne seguì una serie di tracolli, attribuiti all’incapacità dei comandanti, su cui il re non s’impose, sino alla pace di Parigi nel 1796 che sancì l'egemonia francese sul regno sabaudo e aprì i confini del Piemonte alle guarnigioni d’Oltralpe. Vittorio Amedeo III morì pochi mesi dopo.
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  46. Buonasera a tutti. Aggiorno i dati sui Tarì 1794 SICLIAR : questo esemplare è stato esitato oggi all'Asta Ghiglione M72, lotto 242 (Variante non segnalata) Ad oggi sarebbero Tre gli esemplari che ho schedato.
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  47. NAPOLI MARIA SANTISSIMA DEL CARMINE DETTA DELLA BRUNA - S. ANASTASIO
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  48. Buonasera a tutti, condivido una mia Piastra 1834 variante 10 torrette nello stemma del Portogallo (credo che si tratti del quarto esemplare ad oggi conosciuto), fondi speculari, Ø 37 mm / peso 27,57 g Da notare anche una curiosità nella legenda al dritto - un dettaglio quasi impercettibile - dove la parola GRATIA è interessata dalla ribattitura della prima lettera A su lettera T, un errore in legenda - di solito più evidente - già conosciuto come "GRTTIA" su altre Piastre del millesimo 1834. Per completezza, allego anche le immagini degli altri tre esemplari conosciuti (tutti dello stesso identico conio), di cui due già condivisi alcuni anni fa nella discussione "Varianti delle piastre di Ferdinando II": Collezione @Lenin al post #105 del 22 Ottobre 2017 Collezione @ferdinandoII al post #338 del 21 Giugno 2019 Wannenes 28 Novembre 2018 Asta 265 - Lotto 1192
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  49. L'aquila e il serpente O, per meglio dire, l'aquila o il serpente? La vulcanica mente di Franklin, che una ne pensava e cento ne inventava ben prima del tacchino, quando ancora nessuna scelta era stata fatta, anzi, prima ancora che il problema si presentasse agli americani, nel 1775, quando i combattimenti tra coloni e inglesi erano già iniziati ma la Dichiarazione d'Indipendenza doveva ancora essere scritta, aveva proposto di adottare come simbolo nazionale un animale del tutto diverso, a dire il vero assai poco amato dalla maggior parte delle persone, che ne hanno spesso un vero e proprio terrore: il serpente. Ma non uno qualsiasi, bensì il più conosciuto e famoso del Nordamerica, the rattlesnake, il serpente a sonagli Il 27 dicembre 1775, il Pennsylvania Journal pubblicò la seguente lettera a firma di "An American Guesser", un indovino americano, nel quale gli storici riconoscono concordemente Benjamin Franklin. "Ho osservato che su uno dei tamburi appartenenti ai marines che si stavano sollevando era dipinto un serpente a sonagli, con questo modesto motto, 'Non calpestarmi'. Poiché so che è usanza avere un qualche simbolo sulle armi di ogni paese, ho supposto che questo potesse essere adatto per le armi dell'America; e poiché non ho nulla a che fare con gli affari pubblici e il mio tempo è perfettamente mio, per impiegare un'ora oziosa, mi sono seduto a indovinare cosa si volesse intendere con questo insolito simbolo. Ho avuto cura, tuttavia, di consultare in questa occasione una persona che ha familiarità con l'araldica, da cui ho appreso che è una regola tra gli studiosi di quella scienza che le proprietà degne dell'animale debbano essere considerate, ma non, al contrario, quelle vili. Mi informò anche che gli antichi consideravano il serpente un emblema di saggezza, e in qualche modo portatore di un certo atteggiamento di durata infinita: entrambe le circostanze suppongo possano essere tenute in considerazione. Dopo aver acquisito questa informazione, e ricordando che i paesi sono talvolta rappresentati da animali a loro peculiari, mi è venuto in mente che il serpente a sonagli non si trova in nessun'altra parte del mondo oltre all'America, e potrebbe quindi essere scelto, per questo motivo, per rappresentarla. Ma poi 'le proprietà mondane' di un serpente, pensai, sarebbero state difficili da indicare. Ciò sollevò piuttosto che reprimere la mia curiosità, e avendo visto spesso il serpente a sonagli, ripassai nella mia mente ogni proprietà per cui si distingueva, non solo dagli altri animali, ma anche da quelli dello stesso genere o classe di animali, cercando di attribuire a ciascuna un significato, non del tutto incoerente con il buon senso. Ricordai che il suo occhio superava in luminosità quello di qualsiasi altro animale, e che non ha palpebre. Può quindi essere considerato un emblema di vigilanza. Non inizia mai un attacco, né, una volta impegnato, si arrende mai: è quindi un emblema di magnanimità e vero coraggio. Come se fosse ansioso di prevenire ogni pretesa di litigare con lui, nasconde nel palato le armi di cui la natura lo ha fornito, cosicché, a chi che non lo conosce, sembra un animale indifeso; e anche quando quelle armi vengono mostrate e tese per la difesa, sembrano deboli e spregevoli; ma le loro ferite, per quanto piccole, sono decisive e fatali. Consapevole di ciò, non ferisce mai finché non ha generosamente dato avviso, anche al suo nemico, e lo ha messo in guardia contro il pericolo di calpestarlo. Ho sbagliato nel pensare che questa fosse una forte rappresentazione del temperamento e della condotta dell'America? Il veleno dei suoi denti è il mezzo necessario per digerire il suo cibo, e allo stesso tempo una distruzione certa per i suoi nemici. Questo può essere inteso come un'indicazione che quelle cose che sono distruttive per i nostri nemici, possono essere per noi non solo innocue, ma assolutamente necessarie alla nostra esistenza... é curioso e sorprendente osservare quanto siano distinti e indipendenti l'uno dall'altro i sonagli di questo animale, e tuttavia quanto siano saldamente uniti insieme, tanto da non poter essere mai separati se non rompendoli in pezzi. Uno di quei sonagli, singolarmente, è incapace di produrre suono, ma il tintinnio di essi insieme è sufficiente ad allarmare l'uomo più audace del mondo. Il serpente a sonagli è solitario e si associa ai suoi simili solo quando è necessario per la sua conservazione. In inverno, il calore di un certo numero di esemplari insieme preserverà le loro vite, mentre singolarmente probabilmente perirebbero. Può essere inteso nel senso che coloro che amano la libertà e le benedizioni che l'America offre, una volta che si sono avvicinati a lei, non la lasciano mai più, ma trascorrono la loro vita con lei." Bisogna riconoscere che l'idea di Franklin non era senza ragioni, e anche se non ebbe seguito a livello "nazionale", l'immagine del serpente fu adottata in svariati ambiti, non ultimo quello monetario. Sono diverse le banconote emesse dalle colonie, prima e durante la guerra d'indipendenza, che raffigurano il serpente a sonagli, come questi 20 dollari della Georgia del 1778. Il motto latino nel tondo, NEMO ME IMPUNE LACESSET, significa "nessuno mi provocherà impunemente", e ben si adatta a quanto scritto tre anni prima da Franklin nella sua lettera. Viene ripetuto anche al retro del biglietto. Certo, se gli Stati Uniti avessero davvero adottato il serpente a sonagli per il loro Grande Sigillo, poi questo avrebbe dovuto vedersela con il Grande Sigillo del Messico, raffigurante anch'esso un'aquila... ma un'aquila che divora un serpente a sonagli petronius
    1 punto
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