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  1. Ptr79

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/13/25 in tutte le aree

  1. Doppio Marengo di Napoleone, moneta molto comune
    6 punti
  2. Regno Lombardo-Veneto, Francesco I d'Asburgo-Lorena, coppiola di Sovrano di Fiandra (raro) e Mezzo Sovrano di Fiandra (molto raro), coniati nel 1823 nella zecca di Venezia con il bizzarro titolo di oro 919/1000 e recanti data 1793. Prese una decina d'anni fa, oggi anche mandandone una a fondere una prenderei ben più di quanto avevo pagato entrambe.
    4 punti
  3. Oggi posto anch'io una moneta aurea che ho posseduto fino a un paio di anni fa, si tratta di un bel dinar della dinastia Samanide coniato nella città di Nishapur, nella Persia orientale. Siamo nel decimo secolo, la civiltà islamica è al suo apice, enormi città in quel mondo sono ricche di biblioteche con decine di migliaia di volumi in carta, mentre in Europa la biblioteca più ricca a San Gallo ne possiede solo qualche centinaio in pergamena, abbondano studiosi, scienziati, teologi, filosofi e letterati di ogni genere, tutti scrivono nella lingua letteraria comune, l'arabo, incluso uno dei geni di quell'epoca, Ibn Sina, più famoso con il nome di Avicenna, di origine persiana e che inizia da giovane il suo percorso di studi proprio alla corte dei Samanidi, una dinastia a partire dalla quale la cultura e la lingua persiana si affiancheranno a quella araba fino ad assumere nei secoli successivi un ruolo eminente nel mondo islamico come lingua della grande poesia... Le radici di questa cultura e civiltà neopersiana, vecchia e nuova insieme, che ha rifulso nei versi di Rumi e Hafez (quell'Hafez a cui il grande Goethe si ispirò nel suo Divano occidentale-orientale) si trovano proprio in quel decimo secolo, in quella dinastia Samanide, in quelle leggendarie città di Nishapur, Bukhara, Samarcanda... In questa monetina coeva a quei tempi, che mi sedusse più di vent'anni fa, brillano gli inizi e i riflessi di una grande civiltà..
    4 punti
  4. 3 ducati 1854 La foto Non le rende tanta giustizia, ha i rilievi integri e metallo fresco e lucente
    4 punti
  5. Cari savoiardi nell'asta Nomisma 72 di ieri, oltre a confermarsi l'interesse ormai inesistente per le prove e per le coniazioni per numismatici di Vittorio Emanuele III, praticamente tutti invenduti, mi piace rilevare invece il grande realizzo per una moneta straordinaria, della più grande rarità e di eccezionale qualità per la tipologia, con una meravigliosa patina di medagliere. Si tratta di un testone per Torino di Filiberto II, che vanta un R9 sul Cudazzo, nuova edizione, che al numero 342 in SPL la quota 40.000 cucuzze. Il catalogo prende la base dall'ultima vendita in asta pubblica di un altro esemplare, che risale all'asta Nac 81 del 2014, lotto 276, dove, in conservazione SPL, ha realizzato infatti 38.000 euro + diritti. Ero presente all'epoca in sala e la ricordo bene, conservazione tutto sommato paragonabile a questa, e non aveva il brutto taglio sul viso. Certamente i prezzi rispetto ad allora di queste punte di diamante della monetazione sabauda sono sensibilmente scesi (almeno 20-30% in media) ed è un fatto. Ma rimane, a 26.500 più diritti, un bel colpo per chi se l'è aggiudicata. Col tempo avrà grandi soddisfazioni a mio avviso. In giro non ce ne sono ed è una coniazione con incredibile valore anche storico data l'epoca e il contesto. Il ritratto rinascimentale del duca è una meraviglia, peccato il taglio. Da ammirare!
    3 punti
  6. Buonasera @Brios, la medaglia, come gia detto da chi mi ha preceduto, dovrebbe essere questa perché al rovescio, in esergo, c'è un riferimento esplicito agli alleati Inglesi e vi èraffigurato appunto un vascello della Marina Inglese. Napoli, Ferdinando IV (I) di Borbone. 1759 - 1818 Opus Conrad Heinrich Kuchler. Bronzo, peso gr. 64,10 diametro mm. 48 Dritto: Busto corazzato del Re rivolto a destra, sotto al centro le iniziali dell'incisore C H K nel giro FERDINAN • IV D:G • SICILIAR • ET HIER • REX. Rovescio: Veduta di Napoli con Castel Sant Elmo e San Martino, nella rada un vascello Inglese. In primo piano due gruppi di persone a sinistra le milizie della Santa Fede capitanate dal Cardinale Ruffo che inseguono i giacobini in fuga verso destra, sopra al centro una Vittoria Alata che innalza l'immagine del Re Ferdinando IV. Sotto in esergo: PER MEZZO DELLA DIVINA PROVVIDENZA DELLE DI LUI VIRTU DELLA FEDE E ENERGIA DEL SUO POPOLO DEL VALORE DE' SUOI ALLEATI E IN PARTICOLARE CL' INGLESI GLORIOSTE RISTABILITO SUL TRONO. LI 10 . LUGLIO . 1799 . Ciao, Sergio.
    3 punti
  7. Buon pomeriggio giretto domenicale al mercatino, ciotole da 50 centesimi, questo il pescato: 1 kopek Unione sovietica 1986 1 centesimo 1904 5 centesimi 1937 5 fils 1971 Yemen democratico 5 scellini 1997 Kenya 10 rentenpfennig 1924 F Germania 20 kopeks 1937 Unione Sovietica 200 cedis 1998 Ghana al dritto è raffigurata una "conchiglia di cowrie", usata un tempo dagli abitanti locali come moneta
    3 punti
  8. 20 lire 1809 Milano, Napoleone I° Re d'Italia "stella a 6 punte" , rara, Gigante 85a - periziata nel 2010 da Ernesto Memoli.
    3 punti
  9. Salve a tutti, premettendo che non sono attratto dalle varianti delle monete, essendomi messo a fare ordine della mia collezione alla ricerca di doppioni, mi sono imbattuto in due monete che sono tecnicamente la stessa ed identica moneta secondo tutti i testi consultati, ma che ovviamente, come si può riscontrare dalle foto, non sono esattamente identiche. Sto parlando del 2 Tornesi del 1852 nello specifico. Secondo voi queste due monete sarebbero da catalogare come differenti? Collezionando principalmente Napoli, mi ha sempre attratto l' imperfezione di tali monete, ma dovendo mettere un limite al numero di monete collezionate, ed ai soldi spesi per acquisirle, non sono proprio sicuro sia opportuno conservare tutto ciò che mi e' finora capitato sottomano solo per piccole differenze. Cosa mi suggerite?
    2 punti
  10. Cari amici come i collezionisti di monete sabaude (e non solo) sanno gli scudi da cinque lire emessi dal 1850 al 1861 da Vittorio Emanuele II in qualità di Re di Sardegna sono una tipologia monetale di grandi dimensioni e di stupenda bellezza. Ai tempi tuttavia hanno quasi tutte circolato, e molto, e tale circostanza rende assai difficile il reperimento di esemplari in elevato stato di conservazione. Condivido perciò volentieri qui un esemplare in collezione da circa tre anni che presenta (la foto è di una decina di giorni fa) una patinatura che ha acquisito progressivamente (e inaspettatamente) rispetto alle condizioni in cui fu acquistata nel 2022, epoca in cui la mostrai sul Forum. Al momento dell'entrata in collezione infatti presentava una colorazione decisamente più attenuata e assolutamente priva di riflessi. Il soggiorno sul velluto ne ha - diciamo così - ravvivato la patinatura, che ora, unita alla conservazione, ne fa a mio avviso uno dei migliori esemplari apparsi di questo millesimo, che è uno dei più comuni, ma che come detto inizialmente, diventa raro nelle alte e altissime gradazioni di qualità, soprattutto se con patina omogenea e senza segni di lucidatura o lavaggio come in questo caso.
    2 punti
  11. A beneficio di chi ci legga possiamo aggiungere qualche dato in più. La meravigliosa serie Impero 1936, che va dai 5 centesimi in rame fino ai 100 lire in oro, fu fortemente voluta da Vittorio Emanuele III proprio per celebrare l’ottenimento dell’Impero, circostanza che apparentemente poneva l‘Italia allo stesso livello dell’alleato tedesco e anche di quello giapponese. I pezzi da 2 lire, 1 lira, 50 e 20 centesimi furono coniate in nichelio (o nichel). La scoperta di tale metallo risale al secolo 18º, anche se le sue leghe erano conosciute dei Paesi orientali già parecchi secoli prima dell'Era Cristiana. Il nichel è un metallo leggermente meno duro del ferro puro (4 contro 4,5 sulla scala di Mohs) ed una conducibilità elettrica lievemente inferiore. Presenta una lucentezza bianco argentea con una lieve sfumatura tendente al giallognolo, riscontrabile nello spettro della luce riflessa. È universalmente conosciuto come resistente alla corrosione; tuttavia le monete coniate in questo metallo possono soffrire con una certa frequenza del “cancro del nichel”, una degenerazione fisica chimica che provoca buchi nei tondelli anche profondi e rilevanti. L’esemplare qui postato da Alan invece ne è indenne e quindi ulteriormente degno di nota.
    2 punti
  12. @Scudo1901, @savoiardo. stesso conio.
    2 punti
  13. Recente acquisto (da asta Ghiglione M72).
    2 punti
  14. Ciao, testone raro, appare comunque facilmente sul mercato. Il foro otturato è purtroppo piuttosto deturpante. Classificato al Muntoni 15, al rovescio troviamo S. Magno a sinistra e San Brunone a destra. La moneta è stata emessa a memoria del giorno dell'elezione di Papa Alessandro VIII (il 6 ottobre), giorno in cui la Chiesa ricorda proprio i Santi Magno e Brunone. Esiste anche la versione con la data 1690 in esergo al rovescio ai lati dell'armetta. Michele
    2 punti
  15. Nell'attesa che venga ripubblicata la foto della moneta, ho realizzato un disegno della stessa modificando un po' quella del Promis...
    2 punti
  16. Secondo me si... legenda lunga e legenda corta.
    2 punti
  17. Il two pence blu è il secondo francobollo della storia della filatelia, fu emesso l' 8 maggio del 1840 due giorni dopo del penny black..questa emissione riguarda gli esemplari con le lettere nei due angoli in basso..come il tuo esemplare. L' emissione invece con le lettere nei quattro angoli è del 1858. Furono stampati usando i DIE (piatti) del black, alcuni esemplari dei primi piatti valgono di più dei penny black. Sono francobolli solitamente importanti. Togliere le linguelle va bene soprattutto se il dietro è molto sporco, evita muffe, ... comunque e' la prima volta che leggo che è stato spazzolato. Attenzione nei lavaggi con questi francobolli potrebbero scolorire, faccio notare che anche l'acqua fredda (consigliabile) li può lavare, solitamente se non ci sono ossidazioni sono contrario ai lavaggi su questi esemplari. Comunque ben fatto.
    2 punti
  18. Grazie all' aiuto prezioso di @FlaviusDomitianus ora l ho trovata. Bronzo di Elagabalo per Edessa in Mesopotamia. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/7744
    2 punti
  19. buongiorno e buona domenica, vorrei un giudizio su questo medagliere che ho acquisito poco tempo fa. Peccato che chi me lo ha venduto non ha saputo dirmi a chi appartenesse. I nastrini mi sembrano tutti originali. Grazie in anticipo a chi vorrà darmi il proprio parere. Enrico
    2 punti
  20. Sembrerebbe un piccolo gettone con i segni zodiacali dei gemelli e del cancro.
    2 punti
  21. Oggi mercatino più che dimezzato per le festività, ma ho trovato queste due monetine di Cipro per un euro (50 cent cadauna), Stranamente mi mancano, sono molto comuni ma molto probabilmente nel tempo per le monete cipriote mi sono focalizzato di più su quelle dalla Regina Vittoria sino a Giorgio VI°, non me lo so spiegare altrimenti. 25 e 50 millesimi di pound - entrambe del 1955
    2 punti
  22. Buongiorno, forse sforerò un pochino dalla discussione ma vi posto una moneta presa oggi ad un mercatino pagata molto più di 1 euro ( ben 4) e non presente in una ciotola ma in una valigia...
    2 punti
  23. Buongiorno @Oppiano, si la "forma" del numero uno è molto strana, sicuramente non è, stilisticamente parlando, un carattere moderno. Perciò nel mio precedente intervento scrivevo "punzonatura coeva". Forse, come hanno presupposto altri, potrebbe essere stata fatta dopo la fine del Regno di Napoli.
    2 punti
  24. Sì @nikita_ si potevano convertire in lire anche le monete di vecchie tipologie. Considera che - nell'anno 1835 - circolava ancora: [moltissima e ben conservata moneta coniata dal 1683 al 1693 (Carlo II) e non poca di quella di Carlo VI e di Filippo V]. Fonte: "Della storia delle finanze del Regno di Napoli" Lodovico Bianchini 1835
    2 punti
  25. Per me non è necessario possedere o collezionare monete d'oro per discuterne, e in effetti è un peccato che se ne parli poco, l'argomento può ispirare molti spunti di studio e approfondimento assai interessanti, alcune monete auree hanno segnato epoche intere, si pensi al solido bizantino, al dinar islamico, al fiorino di Firenze o al ducato di Venezia, per limitarsi al solo medioevo, tutte monete che hanno avuto un ruolo enorme nella storia economica e dei commerci, sono inoltre monete che hanno una storia così ricca e complessa che ancora adesso è sempre possibile scoprirne e approfondirne aspetti e situazioni nuove... A tal proposito di seguito posterò non delle monete auree, ma dei libri sulle monete auree che trovo assai illuminanti nell'esplorazione di alcune di queste monete così' ricche di storia... Il primo volume è la raccolta di studi e saggi sul tarì d'oro presentati qualche anno fa nel relativo convegno tenuto al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, contiene dei saggi di alcuni dei maggiori specialisti di numismatica medievale dell'Italia Meridionale su una delle monete auree che più di tutte hanno marcato la storia economica di quei territori, alcuni studi approfondiscono la storia e la diffusione in senso diacronico del tarì in Sicilia e Italia Meridionale, altri invece entrano nel dettaglio della sua circolazione e diffusione in zone specifiche... Il secondo volume è la recentissima pubblicazione di uno studio-repertorio, precedentemente disponibile solo in formato digitale, sulle emissioni dei primi fiorini di Firenze, dall'anno di prima coniazione, il 1252, fino alla metà del secolo seguente, si tratta di un repertorio estremamente accurato e il più aggiornato attualmente disponibile, con foto a colori, nitide e molto dettagliate, anche dei particolari inerenti legende, immagini e soprattutto i vari segni degli zecchieri, ogni ipotesi di datazione e di classificazione viene ricostruita e fondata su un'attenta analisi dei ripostigli al momento conosciuti e su accurate e minuziose analisi dello stile iconografico, si affronta anche l'argomento, molto complicato, delle imitazioni cosiddette non firmate, cioè delle monete uguali o molto simili ai fiorini di Firenze coniati in quel periodo ma provenienti da zecche diverse e non ravvisabili come tali da leggende o segni presenti sulle monete in questione... Il terzo volume è in realtà poco più di un opuscolo di una ventina di pagine, ma di estremo interesse in quanto inquadra la storia di una moneta famosissima, il ducato/zecchino di Venezia, all'interno di un contesto poco noto, cioè l'India e l'area dell'Oceano Indiano, si tratta della raccolta di ducati e zecchini conservati al Museo di Madras, nell'India meridionale, con dei saggi che approfondiscono la storia e la circolazione di questa moneta in territorio indiano e nelle aree limitrofe, un argomento decisamente suggestivo e su cui c'è ancora tanto da conoscere e scoprire...
    2 punti
  26. Mi dispiace che pensi questo ma quando si presentano monete del genere la prudenza non è mai troppa,non esistono documenti che attestano che monete da 5 tornesi di Ferdinando IV siano state punzonate con un numero 10 per elevare il valore da 5 a 10 tornesi,tra l'altro per lo stesso anno abbiamo già il taglio da 10 tornesi quindi la teoria della contromarca per raddoppiare il valore nominale non sta in piedi... Inoltre se proprio doveva essere una punzonatura ufficiale non credi che sarebbe stata un minimo più elaborata e magari con riferimenti all'autorità competente?mentre così come si presenta l'avrebbe potuta fare chiunque e portare il valore anche a 20 o 30, esistono molte monete punzonate,marcate, dorate, argentate e quant'altro,ma nel 99,9% dei casi non hanno nulla a che fare con la loro epoca ma sono rimaneggiamenti postumi e spesso anche molto recenti,le cause potrebbero essere infinite e lontane dalla nostra logica ma come si sa la mente umana è un mistero... La mia teoria l' ho già esposta,per me è stata realizzata con una fresa e non con un punzone altrimenti avresti una schiacciatura al rovescio,e se la moneta la scaldi per ammorbidirla a maggior ragione avresti una schiacciatura al rovescio, inoltre la patina all' interno del numero è differente dal resto della moneta, quindi vuol dire che la punzonatura e molto più recente rispetto al 1798... Se questo esperto ti ha detto che la moneta è interessante e sa anche il perché di questa contromarca credo che in tanti qui saremmo interessati a leggere un suo commento...
    2 punti
  27. Il fatto è che non compravo da mercatini dal 1996 credo. E si vede. Comunque grazie per il sostegno morale 🤗
    1 punto
  28. Innocenzo XI (1676-1689) Medaglia A VIII Alleanza contro i Turchi - Opus: G. Hamerani - Bartolotti E684 - AG (g 22,52 - Ø 37 mm) Coniati appena 241 esemplari in argento. Bell’esemplare con patina di antico medagliere. Le lunghe e difficili trattative per la formazione di una lega antiturca terminarono il 6 marzo 1684 con la sottoscrizione da parte della Repubblica di Venezia del Trattato di Alleanza cui avevano già aderito altre due potenze. ex Nomisma 1347/2022 ex Titano 638/1993. « Starà in eterno ». Si legge nell' Ecclesiastico, cap. XL. vers. 12: Fides in saeculum stabit. « La fede starà in eterno ». La Religione porta colla mano destra la croce patriarcale, e colla sinistra le chiavi. A destra, un fanciullo alato sorregge un tempio, un altro fanciullo tiene la Tiara. Si crede che questa medaglia sia stata battuta all'occasione dell'eresia di Molinos.
    1 punto
  29. Zecca di Pomponesco, sesino con S. Gennaro, battuto sotto Giulio Cesare Gonzaga (1583-1593), M.I.R., 882, molto rara.- Ciao Borgho
    1 punto
  30. Molto buono il suggerimento dell’amico @Pontetto. Soprattutto per le monete che tu hai definito “importanti”, requisito che implica quasi sempre un non indifferente impegno finanziario, circostanza che impone, o rende altamente consigliabile laddove possibile, una visione diretta dei lotti.
    1 punto
  31. Dá piú valenza al mio MB+ 👍 Baffi,capelli, orecchie, stelle, foglie ecc.
    1 punto
  32. L'immagine nell'ovale sorretto dall'angelo, è quella dell'ammiraglio Orazio Nelson. Sono convinto che ti sei distratto un pochino.
    1 punto
  33. Buonasera. Bella moneta. A mio avviso, cautelativamente, per via di qualche piccolo segnetto al bordo e di qualche traccia di una probabile non ottimale conservazione passata, direi spl+
    1 punto
  34. Buonasera @besson Bella moneta e per 40 euro, anche secondo me hai fatto bene a prenderla. É certamente in alta conservazione. Per il suo aspetto sembrerebbe "Non Circolata". Ha un bel lustro, bava di conio e rilievi ancora intonsi. Aggiungerei la nota "male conservata", sembra sia stata conservata in fondo a un barattolo pieno di monete... e questo naturalmente influisce sull'estetica e sul prezzo. Complimenti... Saluti
    1 punto
  35. Lo trovo più bello ed interessante anch'io.👏👏👏
    1 punto
  36. Bello il colore del rame, qBB.
    1 punto
  37. Sembra un grano di Carlo ll
    1 punto
  38. La prima moneta che pubblico è 1 lira del regno delle 2 Sicilie del 1813 è raffigurato Gioacchino Murat è rara e la conservazione è BB al prossimo step mando la foto del rovescio
    1 punto
  39. Bella questa con le tre fascette, vuol dire che il "medagliato" ha partecipato a ben tre anni di guerra!
    1 punto
  40. Si, in effetti somiglia molto e le lettere restanti coincidono. Grazie
    1 punto
  41. Ciao a tutti, non ha nulla a che fare con la discussione, voglio solo fare una considerazione! @nikita_, l'altro giorno mancavano delle lettere su di una moneta, oggi ci sono i pallini fantasmini: qui si rafforza la mia opinione che ormai non è più possibile fare affidamento sulle foto. njk
    1 punto
  42. E ancora un altro centro! Grazie. Saluti, Gianfranco
    1 punto
  43. Nooo me lo sono perso...lavoravo entrambi i giorni, per una volta che c'era qualcosa relativamente vicino a casa...😭 Bellissima iniziativa 🤩
    1 punto
  44. Insolita presenza d'estranei ad una festa Buona serata, Valerio
    1 punto
  45. Non mi ritengo abbastanza esperto da poter dare un giudizio sulla conservazione, ma è molto bella e sicuramente di alto grado. Se non è FDC siamo li vicino, complimenti.
    1 punto
  46. Allora siamo in due 😅!
    1 punto
  47. Giusto, ho confuso 4 tornesi come se fossero 4 grana. 1 grano 425 centesimi di lira diviso 100 grana (ducato) = 4,25 centesimi di lira 2 grana (4 tornesi) 8,50 centesimi di lira = Il calcolo che avevo fatto utilizzando la piastra anzichè il ducato. Piastra da 120 grana = 5,10 lire 510 centesimi di lira diviso 120 = 4,25 centesimi di lira 4 grana = 17 centesimi di lira (pensavo 4 tornesi) il conto giusto: 2 grana (4 tornesi) = 8,50 centesimi di lira
    1 punto
  48. SPL e forse qualcosetta in più...peccato quei colpi al bordo dal rovescio
    1 punto
  49. Buonasera @Gigan, Il tuo 5 Tornesi doveva essere il tipo con il tondello più largo e con la lettera P del Perger sotto i rami della corona d'alloro. Il numerale 10, secondo la mia esperienza è stato impresso sullo stemma (nota il metallo ai bordi ...si presenta più in alto, questo è dovuto alla pressione nell'imprimere il punzone). Non sembra stato "fresato" perché la moletta della fresa non lascia angoli vivi ... cioè a punta. Perché quel 10, al momento non riesco a dargli un senso.
    1 punto
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