Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/16/25 in tutte le aree
-
Cari amici Carlo Emanuele IV di Savoia, detto l'Esiliato (Torino, 24 maggio 1751 – Roma, 6 ottobre 1819), fu re di Sardegna, duca di Savoia e sovrano dello Stato sabaudo dal 1796 al 1802. Nacque a Torino il 24 maggio 1751. Era il figlio maggiore del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III e dell'infanta di Spagna Maria Antonietta, figlia di Filippo V di Spagna. Tra le sue sorelle vi furono Maria Giuseppina, moglie di Luigi XVIII di Francia (all'epoca conte di Provenza); Maria Teresa, moglie di Carlo X di Francia (all'epoca conte d'Artois); Carolina, moglie di Antonio I di Sassonia (all'epoca principe ereditario). Malaticcio, epilettico, psicologicamente fragile, Carlo Emanuele fu profondamente provato dagli effetti della rivoluzione francese: nel 1793 fu condannato a morte il cognato Luigi XVI, nel 1793 subì la stessa sorte la cognata Maria Antonietta, l'anno seguente toccò all'altra cognata, Madame Elisabeth, e le truppe della repubblica francese fecero irruzione nei domini del padre. Devotissimo, come Amedeo IX, Carlo Emanuele trovò sollievo nella sua fede: nel 1794 divenne membro del terz'ordine di San Domenico, prendendo il nome di Carlo Emanuele di San Giacinto. Sfuggì anche a due congiure finché, sfinito, nel 1802 abdicò a favore del fratello Vittorio Emanuele I entrando poi quale novizio nei Gesuiti. Mori nel 1819 a 68 anni. La sua monetazione non è particolarmente vasta ma è sempre stata molto ricercata perché non è mai stata comune sul mercato numismatico, se si eccettuano i 2,6 soldi in mistura e i 2 denari in rame. Particolarmente negli ultimi anni le sue doppie e mezze doppie d'oro, se in ottimo stato di conservazione, raggiungono quotazioni di tutto rispetto. Il massimale in argento è rappresentato dal mezzo scudo, con due millesimi di grande rarità (1797 e 1800) e due assai più reperibili (1798 e 1799). I pezzi datati 1799 e 1800 sono stati coniati dalla Repubblica Cisalpina nell'ultima parte del 1800. L'esemplare che qui vi presento, da molto tempo in collezione, è di buona qualità; presenta i consueti graffietti di conio al D (neanche tanti) e minimi colpetti al bordo al R. Si tratta di monete di conio basso per cui l'usura è facilmente riscontrabile; da qui le quotazioni non indifferenti per gli esemplari sopra lo SPL.7 punti
-
Massimo modulo della monetazione Aurea Toscana, 10 scudi o 5 doppie di Francesco dei Medici, moneta di "ostentazione" considerato il potere di acquisto che aveva all'epoca non era decisamente necessaria per il commercio...... Daniele6 punti
-
Ciao a tutti, per la mia raccolta tipologica del Regno delle due Sicilie ho migliorato, anche se solo di poco, le condizioni della precedente moneta che possedevo, ho dato questa + 15 euro Per questa E' pur sempre in bassa conservazione, come del resto tutte le altre mie monete di questo periodo storico, ma per me è molto bella. Ho fatto bene? ho fatto male? vi ringrazio sin d'ora per un vostro parere.5 punti
-
Le oncine siciliane sono molto molto comuni come tipologia e se ne trovano praticamente sempre in asta. Un anno poi particolarmente comune è il 1750. L'esemplare in foto si distingue però perché si vede chiaramente la ribattitura su un oncia del 1750 con la fenice entro cartella ornata, quest'ultima tipologia risulta R5. Oncia con fenice entro cartella ornata (foto dell'asta Nomisma 51)4 punti
-
Ciao! e mettiamocelo un ducato veneziano di Francesco Foscari saluti luciano4 punti
-
E adesso si torna a parlare di monete William Kneass Nel 1834, dopo che erano già state coniate un po' di quarter e half eagles, le due monete furono sottoposte a un importante restyling. Non solo estetico, con nuovi disegni, ma soprattutto pratico, con un necessario aggiustamento di peso, diametro e titolo dell'oro. Ci si era accorti, già da un pezzo a dire il vero, che Alexander Hamilton quarant'anni prima (vedi post #6), nello stimare il rapporto tra oro e argento in 15 a 1, aveva commesso un piccolo errore di calcolo. Ad accorgersene era stato in realtà fin da subito, Thomas Jefferson, che glielo aveva fatto notare, ma poiché tra i due non correva buon sangue Hamilton aveva tirato dritto per la sua strada. La cosa divenne sempre più evidente quando il valore dell'argento rispetto all'oro iniziò a calare sui mercati internazionali. Alla fine, il rapporto tra i due metalli era diventato di 16 a 1, il che significava che le monete d'oro americane, che continuavano a essere prodotte seguendo il vecchio rapporto, contenevano una quantità d'oro superiore al loro nominale. Di conseguenza, sparirono dalla circolazione (già se ne vedevano poche), poiché era più conveniente fonderle e vendere il metallo. Bisognava porre rimedio, e lo si fece riducendo diametro, peso e titolo dell'oro. Le quarter eagles mantennero il diametro, già ridotto nel 1829, di 18,2 mm., ma il loro peso passò da 4,37 a 4,18 grammi, e il titolo dell'oro scese da .9167 a .8992, per risalire a .900 nel 1837. Le half eagles ridussero anche il diametro, da 23,8 a 22,5 mm., il peso scese da 8,75 a 8,36 gr., e il titolo dell'oro seguì le stesse fluttuazioni dei quarters. A seguito di ciò, il valore dell'oro contenuto nelle monete scese, di poco, al disotto del facciale Queste modifiche furono anche l'occasione per aggiornare i vecchi disegni Capped Head di John Reich. A realizzare i nuovi venne chiamato William Kneass, che nel 1824 era subentrato a Robert Scot nella carica di Chief-engraver. Nato il 25 settembre 1780 a Lancaster, Pennsylvania, aveva prestato servizio nella guerra del 1812 come volontario associato degli ingegneri di campo, contribuendo a costruire fortificazioni sul fronte occidentale di Philadelphia. Gestiva un ufficio di incisione a Philadelphia, che era un popolare luogo di incontro per "ingegni e uomini di cultura". Il 29 gennaio 1824, fu nominato incisore-capo della Zecca degli Stati Uniti. Nel 1835, il direttore della Zecca Samuel Moore scrisse di lui: "Il signor Kneass, il nostro attuale incisore... è un funzionario accettabile, popolare e molto utile, forse uno dei più rapidi nell'esecuzione negli Stati Uniti. Non so se si sarebbe potuto trovare un altro la cui celerità nella professione sarebbe stata sufficiente a fornire tutti i conii che abbiamo impiegato negli ultimi cinque anni." Purtroppo, il 27 agosto 1835 Kneass subì un ictus debilitante che lo lasciò paralizzato sul lato destro. Da allora in poi, gran parte del lavoro di incisione sarà svolto da Christian Gobrecht, assunto come suo aiutante, ma Kneass manterrrà la carica di incisore-capo fino alla morte, nel 1840. Una prassi, quella di rimanere fino alla fine, inaugurata già da Robert Scot, e che sarà seguita da tutti i suoi successori fino a John R. Sinnock (autore del Roosevelt dime), morto in carica nel 1947. petronius3 punti
-
Ciao. Se i fatti risalgono al 2021, non possono contestarti i reati previsti dagli artt. 518 quater C.P. e 518 undecies C.P., in quanto tali reati sono stati introdotti solo a partire dal 23.3.2022 e cioè a seguito della Legge 9.3.2022, n. 22. Tuttavia, mentre l'ipotesi di reato di cui all'art. 518 quater C.P. in precedenza non era prevista, quella di cui all'art. 518 undecies C.P. rientra nel previgente art. 174 del "Codice Urbani ("Uscita o esportazioni illecite") e quindi dovranno riformulare il capo di imputazione facendo riferimento a tale articolo. L'art. 61 comma 1 e comma C.P. contempla invece delle aggravanti comuni del reato/i : il comma 1 aggrava la pena prevista per il reato/i base se la condotta dell'agente è caratterizzata da motivi "abietti o futili" mentre il comma seconda aggrava la pena prevista per il reato/i base se l'agente "ha commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro ovvero per conseguire o assicurare a sè o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità per un altro reato". Del tutto incomprensibile appare, sulla scorta della vicenda che hai raccontato, la contestazione del reato di cui all'art. 482 C.P. ("Falsità materiale commessa da privato") che non si capisce cosa c'entri. Non è che c'è qualche cos'altro che non hai esposto? Saluti. M.3 punti
-
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!! 😢3 punti
-
Povera Italia dove vanno a perdere tempo e rompere le scatole a comuni cittadini,andassero fermare le borseggiatrici in stazione se vogliono fare del bene al paese ,ti fanno passare la voglia di collezionare .3 punti
-
Forse ha data fastidio a qualcuno o c'è qualche moneta sospetta o ancora da dove sono state acquistate è già sotto accertamenti e si porta dietro tutti quelli che hanno acquistato da lui. Per questo ho rinunciato a collezionare o a studiare le monete antiche Romane,Bizantine,PreRomane ecc. In Italia portano o possono portare molti problemi e questo è un esempio 6 monete che non valgano quasi nulla sul mercato Numismatico ti fanno diventare un delinquente o quasi.3 punti
-
Per contribuire, Cosimo II granduca di Toscana dal 1609-1621, Firenze, doppia in oro dal peso di oltre 6,7 grammi. Colui che concesse protezione a Galileo Galilei dalle persecuzioni dei Gesuiti. Un saluto Fofo3 punti
-
3 ducati 1854 La foto Non le rende tanta giustizia, ha i rilievi integri e metallo fresco e lucente3 punti
-
Cari amici, È stato finalmente pubblicato il volumone (542 pp, 427 medaglie descritte ed illustrate, peso 2,5 kg!) "Venezia attraverso le medaglie. l'Ottocento" di Leonardo Mezzaroba, con il contributo dell'indimenticato Piero Voltolina e di Meri Beni Voltolina, una amica che con grande passione porta avanti la conoscenza e la valorizzazione della collezione e della mole di informazioni che ci ha lasciato Piero. Opera imperdibile non solo per i collezionisti appassionati di Venezia, rappresenta in un certo senso la naturale continuazione della monumentale opera del Voltolina sulle medaglie veneziane pre-1797. Allego copertina e due brevi estratti dall'introduzione, gentilmente concessi dalla signora Meri Beni. Su sua esplicita richiesta, chi fosse interessato all'acquisto (ad un prezzo davvero conveniente per l'importanza dell' opera) può scrivermi in privato e volentieri farò da tramite.2 punti
-
2 punti
-
Debora Barbagli e Massimo De Benetti, La collezione di monete etrusche del Museo Archeologico Nazionale di Siena, All'insegna del Giglio, 2024. Maggiori informazioni: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/la-collezione-di-monete-etrusche/2 punti
-
Questa già l'avevo postata nella sezione di Napoli Carlo III di Borbone2 punti
-
Sicuramente la Puglia merita, come la Sicilia e prossimamente la Calabria, il Sud si fa sentire!2 punti
-
Grazie Michele per il tuo professionale intervento. @Gianlucamilano ti consiglierei di fissando con @bizerba62 un appuntamento telefonico. Vista la serietà e la riservatezza della questione, parlandone a voce puoi spiegare meglio i dettagli con maggiore privacy e decidere con calma se avvalerti della Sua assistenza legale.2 punti
-
Buongiorno a tutti, come volevasi dimostrare... anche Rocco immagina che @mactonio non risponderà mai più. Comunque sia, credo che l'unica variante catalogata per il 2 tornesi 1852 fu censita dal Pannuti come "stella più grande" - vedi catalogo Montenegro - che a mio parere, non sarebbe da considerarsi tale, visto che risulta comunque di difficile individuazione. Per il resto, possiamo anche riscontrare delle mere differenze di conio, come le diverse lunghezze della legenda al dritto, differenze dovute dalla diversa distanza tra la legenda ed il bordo: più è distante la legenda dal bordo e più estesa risulterà la legenda; più è vicina la legenda al bordo e più corta risulterà la legenda. Anche perché, nello specifico, non si potrebbe sintetizzare semplicemente con le definizioni "legenda corta" e "legenda lunga", considerando che, esiste anche un altro conio che presenta una lunghezza della legenda "intermedia". Provo a riassumere quanto ho scritto con un'immagine GIF. Un saluto, Lorenzo2 punti
-
2 punti
-
Torniamo a parlare di exclavi con un caso particolare, quello di Madha e Nahwa. Come si capisce più facilmente guardando le mappe, Madha è un'exclave dell'Oman negli Emirati Arabi Uniti mentre Nahwa è un'exclave emiratina all'interno di Mahda. Fra i due territori e gli Emirati Arabi Uniti c'è libera circolazione. - Nahwa è l'unico caso di "exclave di secondo grado" all'infuori di quelle europee di Baarle Nassau / Barle Hertog, con un villaggio di una quarantina di edifici in cui si trovano anche una stazione della polizia emiratina e un ambulatorio medico. Fa parte dell'Emirato di Sharja e naturalmente vi circola il dirham degli Emirati Arabi Uniti. - Madha ha un territorio in gran parte disabitato. L'unica località è New Madha, un centro di 2200 abitanti con una scuola, un ufficio postale e una banca con un ATM che eroga solo rial dell'Oman. Ma da informazioni turistiche sappiamo che qui è utilizzato anche il dirham degli Emirati Arabi Uniti.2 punti
-
Piccole donne Ma, indiani (e schiavi neri) a parte, com'era strutturata la società americana ai tempi di Andrew Jackson? Era davvero quella nazione di liberi e uguali vagheggiata dai Padri Fondatori? Per Alexis de Toqueville autore del classico La democrazia in America, pubblicato nel 1835, la caratteristica che distingueva gli americani era "l'uguaglianza di condizioni". L'intera società americana si era "fusa nel ceto medio", per cui pochi erano molto ricchi o molto poveri. Un'opinione condivisa da altri viaggiatori e cronisti europei dell'epoca, come Charles Dickens. Essi notarono la mancanza di barriere sociali e di distinzioni di rango, l'inesistenza di titoli, tranne alcuni blandamente onorifici come "giudice" o "colonnello", un comportamento generale assai meno formale di quello europeo, al quale gli immigrati dal vecchio continente si conformavano rapidamente, assumendo atteggiamenti egalitari. I politici vantavano le loro umili origini, o si scusavano per non averle, parole come "servitore" erano considerate avvilenti, "padrone" un termine troppo servile, raramente usato (tranne che negli stati del Sud). Perfino i bambini rifiutavano il principio dell'autorità. Gli europei, attenti alle divisioni di classe, trovavano questo spesso sgradevole, ma tutto ciò non faceva altro che rafforzare la convinzione che nell'America di Jackson ogni uomo valesse quanto qualsiasi altro La realtà era, naturalmente, diversa, soprattutto nelle grandi città del Nordest. All'epoca della visita di Toqueville (1831-1832), nella sola New York c'erano almeno un centinaio di persone che possedevano centomila dollari, e 75 a Boston. All'estremo opposto, l'immigrazione stava creando una massa crescente di poveri. E nonostante la presunta mancanza di classi, la società americana era tutt'altro che priva di stratificazioni: dovunque c'erano differenze di istruzione e posizione sociale, e in città come New York, Boston, Philadelphia esisteva, se non un'aristocrazia formale, un'élite di ricchi che viveva con pretese di signorilità e, soprattutto tra le donne, dimostrava un forte esclusivismo. Tuttavia, la tesi egalitaria non mancava di validità. Il fattore ricchezza non bastava da solo a conferire potere e prestigio, anche i ricchi dovevano lavorare per vivere, e in una società che premiava l'industriosità, il lavoro finiva per essere un elemento livellante. Inoltre, in una dimensione sconosciuta agli europei, gli americani parlavano e si vestivano tutti allo stesso modo: tipiche espressioni americane erano comuni a tutte le classi e in tutte le località. Altrettanto strana per gli europei, era quella che uno storico ha definito "la democraziadell'abbigliamento". Anche gli operai portavano i guanti, e il console britannico a Boston, osservando nel 1840 che le ragazze della servitù "erano gravemente affette dal cattivo gusto nazionale di essere troppo eleganti", si lagnava che fosse difficile "distinguerle dalle loro padrone" Anche il fattore demografico ebbe la sua influenza, gli Stati Uniti erano una nazione giovane non solo come storia: nel 1830 il 45% della popolazione non aveva ancora 15 anni, il 32% era sotto i 10. Questa straordinaria giovinezza contribuiva a spiegare la libertà di cui godevano i ragazzi americani, e che tanto sfavorevolmente colpiva gli osservatori europei. Dato che la manodopera era relativamente scarsa, gli adulti erano necessariamente occupati nel lavoro e i ragazzi dovevano diventare autosufficienti. La conseguenza fu, come osservava ancora Toqueville, che in America l'adolescenza era sconosciuta: come si espresse un altro osservatore, gli Stati Uniti erano una nazione senza ragazzi, con solo "piccoli uomini e piccole donne che stavano diventando grandi" petronius2 punti
-
Buon pomeriggio Oggi voglio mostrarvi un francobollo (Twu Pence) che se non vado errato andò in stampa contemporaneamente al One Penny black La storia ancora non l'ho approfondita ma quello che volevo mostrarvi è il restauro. Ho cercato di togliere la linguella dal francobollo con i consigli di Voi esperti trovati in questa sezione che mi appassiona sempre più. Mi chiedo: anche per il francobolli come per le monete non andrebbero assolutamente lavati o toccati, specialmente quelli classici? Oppure s e usato il metodo giusto una restauratina è accettata? A me il retro di questo francobollo non piaceva proprio Intervento: tenuto in ammollo per 10 minuti in acqua tiepida con bicarbonato. La linguella e lo sporco se ne sono andati con un lievissimo colpo di spazzolino con setole morbidissime. Poi ho risciacquato il francobollo in acqua demineralizzata e messo ad asciugare. Ora riposerà per almeno un giorno in un bel librone sui cavalli... 😉 Cosa ne pensate del restauro, ha migliorato il francobollo? 😨 Saluti Prima: Dopo:1 punto
-
SANTUARIO DI S. GIUSEPPE DA COPERTINO (LE) SAN GIUSEPPE DA COPERTINO francescano 1602-1663, è considerato il patrono degli studenti e degli aviatori, perchè è il "SANTO DEI VOLI". Aveva la facoltà di lievitazione, poteva volare dalla porta della chiesa fino all'altare passando sopra la testa dei fedeli. Fatti che capitavano quasi ogni giorno sotto gli occhi di centinaia di persone.1 punto
-
Bellissimi i due testoni medicei @fofo della sua collezione! Li apprezzo molto, raccogliendo esclusivamente questa tipologia monetale, anche se "limitata" alla monetazione papale. Per rispondere alla sua domanda, mi permetto di andare "off topic", nel senso che i papi della famiglia Medici sono tutti del '500, per cui dovremmo inserire i loro ritratti nella prima discussione analoga a questa. Ad ogni modo, andando in ordine cronologico abbiamo: - Leone X (Giovanni de Medici) 1513-1521. Quarto di ducato. Questa moneta non ce l'ho ancora il collezione, perché per ora è un filino fuori budget😅. L'esemplare che allego è proveniente dalla recentissima Nomisma 73, dove è rimasto invenduto (proveniente dalla collezione Benatti, ex Nomisma VR). I coni sono attribuiti a Piermaria Serbaldi da Pescia, detto il Tagliacarne. -Clemente VII (Giulio de Medici) 1523-1534. È stato il papa del celeberrimo Sacco di Roma del 1527, quando orde di Lanzichenecchi invasero l'Urbe, mettendo a ferro e fuoco la città, costringendo il papa a fuggire attraverso il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo. È stato anche il papa che commemorò il Giubileo del 1525. Questo quarto di ducato della mia raccolta (moneta R5) lo ricorda. -Pio IV (Giovan Angelo de Medici) 1559-1565. Nacque a Milano. Il padre, Bernardino Medici di Nosigia, apparteneva alla famiglia dei Medici milanesi che si riteneva imparentata alla lontana con i Medici di Firenze, pur senza prove effettive di discendenza comune, ma comunque sufficienti per far si che potesse anche lui fregiarsi dello stemma araldico di famiglia con le sei palle. Questo testone della mia collezione, coniato ad Avignone (moneta R5), costituisce uno dei pochissimi ritratti in moneta di questo papa, che viene raffigurato oltre che qui, solo sul bianco coniato a Bologna. Michele1 punto
-
Ciao a tutti ci sarebbe anche un altro conio senza punti dopo SIC ET HIER. oltre alla legenda lunga e corta.1 punto
-
Hai fatto un bel progresso, rilievi e profilo più nitidi e bordo integro.1 punto
-
La linguella solitamente è fatta di pergamino, materiale che non danneggia il Francobollo, viene usata come intramezzo nei raccoglitori di qualità, puo' essere un problema quando il dietro del Francobollo è sporco e la linguella anche, in quel caso potrebbe creare muffe. In questo esemplare non mi sembra di vedere tracce di ossidazione, pertanto lo lascerei com'è. Se proprio si vuole togliere la linguella usare acqua fredda. ( Gli antichi potrebbero scolorire). Sui francobolli di Jagher l' ossidazione è evidente. Tenete presente che sia l' acqua ossigenata che la candeggina (ottimo antifungo) tende a sbiancare la carta. Ricordo che i francobolli ossidati vanno conservati separatamente dai sani. Ricordo che l' acqua ossigenata contenendo ossigeno porta l' eventuale ossidazione in superficie, che andrebbe assorbita e pulita dopo qualche minuto con carta assorbente, successivamente sullo stesso punto potrebbe essere messa una goccina di candeggina anch'essa subito dopo assorbita. Ricordo inoltre che l' ossidazione si può rallentare anche per molto tempo (anni), ma non si può eliminare definitivamente. Il materiale ossidato non si dovrebbe acquistare, se lo si fa deve costare poco e deve essere subito trattato. Bell'esemplare anche il blu dentellato posizione 165 del foglio.1 punto
-
Sicuramente non è in alta conservazione ma si presenta integra,senza graffi e colpi deturpanti,ha sicuramente circolato molto ma con parsimonia... Sarebbe da trattare per eliminare quelle tracce di ossido, sicuramente ne gioverebbe... Con HIER.REX e stella a 5 punte è del tipo più comune...1 punto
-
1 punto
-
Segnaliamo! Grande novità per tutti gli appassionati di numismatica! Il CNI - Circolo Culturale Numismatica Italiana organizza il 1° Convegno Numismatico a San Severo (Foggia). Presso il CONAD SHOPPING CENTER di San Severo (Foggia). Dal 24 aprile al 4 maggio 2025. Orari apertura (giorni festivi): Mattina: 10:00 - 13:00. Pomeriggio: 17:00 - 20:00. Ingresso gratuito! Ampio parcheggio esterno disponibile! Per info o prenotazioni: Roberto Fratello (+39) 320 28 97 546 Email: [email protected] Non mancate a questo imperdibile evento dedicato al mondo della numismatica!1 punto
-
Con l'acqua ossigenata sinceramente non lo farei , dovresti farlo con tanta precisione da non arrivare al celeste, io lo lascerei così, è un ossidazione che ci stà, niente di particolare1 punto
-
1 punto
-
Hi, I'm looking for it but I can't figure out the emperor. The figure you mention should be a Tyche with a cornucopia if I'm not mistaken.1 punto
-
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 16 aprile 2025 quattro francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le eccellenze del patrimonio culturale italiano dedicati alle Basiliche di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura. Caratteristiche dei francobolli Ciascuna vignetta riproduce una una reinterpretazione artistica delle facciate delle quattro Basiliche di Roma: Basilica di San Pietro, Basilica di San Giovanni in Laterano, Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica di San Paolo fuori le Mura. Completano i francobolli le rispettive legende: “BASILICA DI SAN PIETRO”, “BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO”, “BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE”, “BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA”. Completano i francobolli la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 3” per la Basilica di San Pietro; “B ZONA 2” per la Basilica di San Giovanni in Laterano; “B ZONA 1” per la Basilica di Santa Maria Maggiore; “B” per la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Bozzettisti: Basilica di San Pietro: Maria Carmela Perrini; Basilica di San Giovanni in Laterano: Matias Hermo; Basilica di Santa Maria Maggiore: Rita Fantini; Basilica di San Paolo fuori le Mura: Claudia Giusto. Tiratura: centomila sedici esemplari per ogni singolo francobollo e centocinquantamila foglietti contenenti quattro francobolli ognuno per un totale complessivo di seicentomila francobolli. Indicazione tariffaria: tariffa B zona 3 per la Basilica di San Pietro, tariffa B zona 2 per la Basilica di San Giovanni in Laterano, tariffa B zona 1 per la Basilica di Santa Maria Maggiore, tariffa B per la Basilica di San Paolo fuori le Mura. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 48 x 40 mm.; formato stampa: 44 x 36 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9, effettuata con fustellatura; Caratteristiche dei fogli I fogli contengono ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Caratteristiche del foglietto Ispirandosi a una mappa d’epoca, il foglietto raffigura un particolare di Roma con il Tevere, un acquedotto, caseggiati e le antiche mura, in cui sono visibili pellegrini che si apprestano a partecipare al Giubileo. Racchiude al centro disposti su due colonne i medesimi francobolli. Completano il foglietto la legenda “BASILICHE DI ROMA”. In basso a destra, è presente il codice a barre per la rilevazione automatica dei francobolli, a sinistra il logo MIMIT monocromatico. Bozzettista: Carmela Perrini. Colori: sei. Formato del foglietto: 150 × 132 mm. Nota: le opere architettoniche sono state riprodotte per gentile concessione delle rispettive Basiliche: © Fabbrica di San Pietro in Vaticano, © San Giovanni in Laterano, © Capitolo di Santa Maria Maggiore, © San Paolo fuori le Mura.1 punto
-
1 punto
-
Buon pomeriggio Continuo la discussione sul Twu Pence azzurro. Vi presento un francobollo leggermente più recente, la nota che accompagna questo francobollo lo data 1858. In questo tipo vi sono lettere in tutti i 4 angoli del francobollo ( le stesse ma incrociate), in quale posizione del foglio si trova? Anche questo è da pochi giorni in collezione. Cosa mi consigliate, vado a togliere la linguella? grazie per il vostro aiuto Saluti1 punto
-
Accidenti Miroita! Sei un'enciclopedia vivente. Non ci sarei mai arrivato da solo! Avevo trascorso già 2 o 3 ore in rete alla ricerca.. che devo dirti?... Grazie tantissime dell'aiuto che mi hai dato e complimenti per la tua preparazione. Ciaoooo1 punto
-
Grazie @Lucianostefana, finalmente ho una conferma. Tra l'altro anche l'amico @caravelle82 che ringrazio, ha espresso parere per Vienna. Continuavo a confondermi, tra il bordo, l'unghia dell'aquila, le piume, ecc. 😆1 punto
-
1 punto
-
@nikita_ escluderei senza alcun dubbio Novellara; nonostante la scarsissima messa a fuoco si legge distintamente OTTO IMPE(rator) per cui è sicuramente da attribuire a Lucca. La cifra dopo la L potrebbe essere un 6 ma sarebbe indispensabile leggere la cifra prima della L perché questa tipologia di quattrino venne battuta dal 1545 al 1599 (dal 1600 dopo la L compare la doppia cifra... 01... 02 etc. in questa monete c'è una sola cifra) e quindi per centrare il decennio ci vuole anche la prima cifra. Mario1 punto
-
Buongiorno @nikita_, considerando anche che la moneta è rara, secondo me hai fatto benissimo, soprattutto perché hai migliorato la conservazione dell'esemplare che avevi ad un prezzo onesto.1 punto
-
1 punto
-
Sì certo @favaldar, in questi casi queste chiamiamole indagini, hanno un effetto domino e si corre il rischio di venirne invischiati. Io ne ho qualcuna di così antica ma tutte con certificato di acquisto e provenienza, tipo garanzia Moruzzi-Roma.1 punto
-
Si, c’è @bizerba62 che sicuramente potrà darti qualche indicazione. Nel caso contattalo con un messaggio privato se vedi che tarda a intervenire1 punto
-
Doppia oncia 1754 Carlo di Borbone D/ CAROL..D.G.SIC.ET.HIER.REX. Busto del re con lunga capigliatura a destra R/ HIS / PAN / INF / ANS in basso 1754 Aquila coronata a ali spiegate a sinistra sul petto scudo di Aragona Sicilia ai lati F N1 punto
-
salve al rovescio marte propugnatore,che va avanti in battaglia c.150,RIC223.dalle ossidazioni sembra buona1 punto
-
Buongiorno a tutti, riporto nella presente discussione un mio vecchio contributo; mi pare possa nutrire questa nuova carrellata. Nel 1816, poco dopo la caduta di Napoleone, la zecca britannica decise di abbandonare la coniazione della moneta d’oro in uso. La “Guinea” o “Ghinea” fu indubbiamente la moneta più importante del diciottesimo secolo. La maggior parte degli esemplari circolava però da troppo tempo ed era evidentemente sotto peso. Inoltre la lunga guerra contro la Francia rivoluzionaria aveva inevitabilmente indotto a tesaurizzare le monete in oro ed il loro posto venne preso dalle banconote da uno e due Pounds un esempio di Guinea,fifth head, "spade type" (collezione personale) Il “Royal Proclamation” del 1 Luglio 1817 diede corso alla nuova sovrana da 20 scellini ed ai suoi multipli, soppiantando definitivamente le ormai scomode guinee da 21 scellini. Sovereign 1820, la prima tipologia di sovrana (collezione personale)1 punto
-
Bronzo del regno di Alessandro Severo che raffigura al dritto il busto drappeggiato di Julia Mamaea e al rovescio una veduta frontale di un'edicola a due colonne con architrave arcuato, all'interno della quale si trova Nemesi in piedi, di fronte, con la testa a sinistra, che regge un globo di bilancia e una spada(?); ai suoi piedi una ruota (British Museum, London (UK)). Diameter 20 mm, Weight 5.11 g, Axis 12 Province Galatia City Sinope Region Paphlagonia Reign Severus Alexander Obverse inscription MAMAEA AVG Obverse design draped bust of Julia Mamaea, right Reverse inscription C I F S A CCXCIIII Reverse design front view of shrine with two columns with arcuated lintel, within which Nemesis standing facing, head left, holding scales globe and sword(?); at her feet, wheel apollonia1 punto
-
Qui potete trovare informazioni sulle tappe e le date dei tre viaggi di Adriano: https://followinghadrian.com/hadriantravels/1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
