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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/18/25 in tutte le aree
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Cari Lamonetiani, come di consueto a distanza di qualche mese dalla distribuzione della copia cartacea, è stato messo on-line il Gazzettino #11 del settembre 2024. Per chi fosse interessato lo trova qui: https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini8 punti
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Continuiamo così nel lavoro divulgativo per una numismatica per tutti, come fu anche per i numeri precedenti, vi auguro con l’occasione una buona lettura e una buona Pasqua a tutti, ora obiettivo nuovo Gazzettino numero 12 !4 punti
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Ciao, oggi condivido il mio ultimo arrivo, un antoniniano dell'imperatore Ostiliano (251 d.C.) recante sul rovescio la sua figura in veste di Principe della Gioventù con stendardo militare e lancia coniato a Roma. È il 41esimo volto imperiale che inserisco in collezione che mi permette di chiudere la serie di antoniniani della famiglia di Traiano Decio ed Erennia Etruscilla e dei figli Erennio Etrusco e Ostiliano. Siamo nel periodo dell'anarchia militare più precisamente quando l'imperatore Traiano Decio ed il figlio maggiore Erennio Etrusco ( coimperatore insieme al padre) perirono entrambi in battaglia lungo il Danubio nella spedizione contro i Goti che nel concreto equivalse ad una disfatta. Ostiliano, figlio minore che aveva ricevuto solo la carica di Cesare, rimase a Roma insieme alla madre. L'esercito proclamò subito come successore Treboniano Gallo che a detta di alcuni storici fu concausa ( voluta?) della disfatta militare che gli permise di subentrare a Traiano. Siccome a Roma i sostenitori di Decio accusarono apertamente Treboniano di tradimento questi per evitare una guerra civile proclamò anche Ostiliano imperatore accostandolo a lui sul trono di Roma. Carica che per quest'ultimo durò pochi mesi perché colpito dalla peste ( da anni imperversava nell'Urbe e nell'impero) che non gli diede scampo. Una meteora che non ha lasciato alcun segno nella storia dell'impero. Il primo imperatore a morire di morte naturale dopo 40 anni ( l'ultimo fu Settimio Severo nel 211). Alcune brevi note anche sul rovescio della moneta dove troviamo l'imperatore in veste di Principe della Gioventù, titolo onorifico che significava che era il primo tra i membri di un collegio scuola di giovani rampolli dove studiavano e si formavano culturalmente e militarmente le future classi dirigenti della società romana. Da esame diretto risulta coniato, su tondello irregolare, abbastanza centrato e leggibile. Ha circolato, anche se sembra non tanto, con presenza di piccole concrezioni e qualche punto di malachite che forse dimostrano che non ha subito manomissioni o pulizia eccessiva da parte dell'uomo insapiens, e quindi svolto la sua funzione di moneta che per me resta requisito imprescindibile per ogni mia scelta 🙂. Bello (per me) il ritratto dell'Augusto. Chiudo con un augurio sincero a tutti noi, le nostre famiglie e le persone a noi care di buona Pasqua di serenità, salute e Pace. Il mondo ne ha veramente bisogno.... Grazie ed alle prossime ANTONIO mm 23,50 g 3,62 RIC 1813 punti
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C'è tempo... Ancora più breve fu la produzione delle half eagles, che iniziata sempre nel 1834, terminò nel 1838. E per entrambi i valori i quantitativi andarono sempre più calando dopo i primi tre anni. Le monete d'oro di Kneass si possono considerare una tipologia di transizione tra le prime e quella che, a partire dal 1839/40, percorrerà tutto il secolo fino a sbarcare nel successivo. (foto da Heritage Auctions) Se guardate bene, al dritto della moneta, tra il collo di Lady Liberty e la data 1838, compare la lettera D. Non è il, ben più famoso, marchio di Denver, ma quello della Zecca di Dahlonega, in Georgia, entrata in funzione proprio quell'anno insieme a quella di Charlotte, nel North Carolina. Nei due stati era stata scoperta una certa quantità d'oro, non tanta quanto quella che sarà in California, ma abbastanza. Oro che, per essere trasformato in monete, doveva essere portato nella lontana Philadelphia, operazione lunga, costosa, e piena di rischi. Così, dopo che per un po' furono alcuni intraprendenti privati a sopperire, aprendo piccole zecche artigianali, crebbe sempre di più da parte della popolazione dei due stati la richiesta per una Zecca ufficiale nelle vicinanze. E alla fine il governo federale li accontentò, aprendone addiritttura due Due Zecche dalla vita relativamente breve, e oggi quasi dimenticate, ma con una significativa particolarità: vi si coniarono ESCLUSIVAMENTE monete d'oro. La loro storia, sarà raccontata in finale di discussione... c'è tempo petronius3 punti
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The new style Eastern Mint of Septimius Severus starts with an IMP VIII issue, followed by an IMP VIIII issue. There is then a gap in RIC, which states that the IMP X issue does not appear to occur at this mint. The legends then pick up gain with variantions of IMP XI. Curtis Clay has identified however that there is an IMP X issue but it would appear to be quite rare and all examples seem to come from a single obverse die. I saw a few examples from the Clay collection sold by H J Berk recently, which allowed me to become familiar with the obverse die. I was then fortunate enough to spot the following example come on to the market but unrecognised as an eastern coin. Obv:– L SEPT SEV PERT AVG IMP X, Laureate head right Rev:– P M TR P V COS II P P, Fortuna standing left, holding rudder set on globe in right hand, cornucopiae Minted in New style eastern mint (Laodicea-ad-Mare in RIC and BMCRE) . A.D. 197 Reference:– RIC -. RSC -. BMCRE Unfortunately it is slabbed but I can forgive it that. Here is the Curtis Clay example of the same type confirming the overse die match.3 punti
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1.000.000 dollari Australia 2012. E vediamo chi pecca di più in superbia.3 punti
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Cari amici un post anzitutto per augurare serene festività Pasquali a tutti. Qui nel bel Chianti piove continuamente, e fa anche freddino per la stagione ma insomma, cerchiamo di essere ugualmente felici. Detto ciò oggi - dopo molte riflessioni - mi sono convinto che togliere le monete dagli slab, purtroppo, è in fondo una gran fesseria. Ne ho distrutto alcuni in passato perché inizialmente proprio non li sopportavo, ma ora mi fermo e sono costretto ad ammettere che (a) occorre conservarli se si ha occasione di acquistare monete ivi contenute e (b) mi rammarico di aver tolto dai sarcofagi alcune monete slabbate acquistate negli anni passati. Come scriveva qualche giorno fa l’amico @odjob si tratta di una pratica commerciale ereditata dagli USA che può essere odiata (a me tuttora non piace) ma non c’è nulla da fare, se un giorno vuoi alienare la collezione (o anche lasciarla ai figli) ai pezzi importanti la presenza degli slab ne aumenta l’appeal commerciale. Proprio oggi ho ritirato a San Marino due importanti invenduti dell’asta 72 (che a breve condividerò) ed ho acquistato una scatola porta slab della ditta Zecchi di Firenze, che è un po’ il top di gamma per gli accessori numismatici. Potete vedere l’articolo sul loro sito ma comunque quando mi arriverà ve lo mostrerò. Può contenere fino a 13 slab e spero di dover presto acquistarne un altra 😁 Auguri a tutti voi e alle Vostre famiglie2 punti
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Non sapevo se anche i Sabaudi erano ben accetti in questa discussione, ma visto che non sono il primo mi fa piacere partecipare con "Riccioli d'oro" Carlo Emanuele IlI su un Mezzo Scudo. Mi sono sempre piaciute in questi busti le borse sotto gli occhi e il doppio mento...2 punti
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DE GREGE EPICURI Anche questo bronzo è di Valeriano 1° ed è in buono stato di conservazione; proviene dall'asta Varesi 59 (al n. 414). Pesa 13,70 g. e misura 27 mm. Al D il busto laureato, paludato e corazzato dell'imperatore, e la scritta: ...Κ ΟΥΑΛΕΡΙΑΝΟC CΕ Al rovescio, 6 urne premiali (due file di tre) ed una scritta su 4 righe; a me pare di leggere: AMK- TET BOC Γ-ΛΒΑΖΑΙ - ΒΟ, mentre sul Sear la legenda riportata è: ANAZAPBOV ΜΗΤΡΟΠ ΓΓ ΑΜΚΤ ΕΤ ΒΟC (quest'ultima è la data: 272 dell'era di Anazarbo, cioè 253/4 d.C. La mia lettura è probabilmente dovuta all'usura in questa zona. La moneta è classificata da Von Aulock al 5509; in Sear è la 4484. Guardando meglio, la mia moneta è diversa da quella del Sear, se non altro nella scritta al rovescio, dove manca ΜΗΤΡΟΠ.2 punti
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Se e' dentellatura 14 a questo punto ci manca di stabilire che filigrana e', .. small o large crown... in entrambi i casi e' quotato molto di piu' dei 3€uro spesi. Toglierei la linguella, oramai sei un esperto e non danneggerai nulla. Visto che molti venditori non sanno cosa vendono. Questa è filatelia.. lasciati contagiare puo' fare solo del bene.2 punti
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Sembra chef Canavacciuolo a destra e la torta del mio matrimonio a sinistra2 punti
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Poi ci sta la genealogia dei Savoia. Poi ci sta anche una interessante tavola di ragguaglio, tra monete estere e Lira italiana e per finire, quello che non deve mancare nell'armadietto farmaceutico della famiglia....2 punti
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Buongiorno,bronzo di Vespasiano per Iconium in Licaonia. RPC II 1607 https://www.acsearch.info/search.html?id=17394172 punti
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Da amante delle meravigliose patine dei bronzi imperiali è stata per me una sorpresa questo sesterzio di Antonino Pio con la dea Opi sul rovescio (RIC 612) completamente privo di patina, con questo colore oro brillante che i sesterzi avevano in origine, soprattutto nell'alto impero, quando la lega di rame e zinco era più pura. E' tanto brillante da farlo sembrare una riproduzione, o perfino una moneta di cioccolato. Sembra quasi un aureo (di qui aurichalcum). Il metallo con il tempo tende a trasformarsi e tornare quel minerale che era in origine tramite l'ossidazione. Credo che questo processo abbia interessato ben poco questa moneta, forse conservando la stessa tonalità che aveva 1893 anni fa.1 punto
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Buona sera a tutti E con questo francobollo One Penny Red chiudo la mia piccola serie dedicata ai primi francobolli1 punto
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A N dara' buca: resta giù GNO = andar a Bucarest a giugno.1 punto
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Buonasera a tutti, scaricato ora, lo leggerò con piacere. Saluti Alberto1 punto
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Ma infatti la risposta te l ha data un perito, che ha maneggiato migliaia di esemplari nel corso della sua carriera, e nonostante ciò ti sta dicendo che certezza assoluta su alcuni esemplari non ci può essere..a meno che non si tratti di un falso pacchiano, se fatto bene a volte può lasciare dubbi e non certezze assolute..1 punto
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Esattamente era più che sufficiente anche questa grandissima differenza di peso con la moneta originale, per stabilire la falsità di questo esemplare.1 punto
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Il mio pensiero. Anche a me la moneta piace così (poi si sa: de gustibus non est sputazzellam😂). E' Claudio I con Minerva al rovescio. La legenda e' incompleta. L'effigie mi ricorda la ritrattistica "spagnola" con la scomparsa della curva tra naso e fronte. Ciao. Stilicho1 punto
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Lo slab è la perizia estera a cui tutti i collezionisti si affidano(NGC o PGCS), e,come ho avuto modo di scrivere nell'altro post, putroppo i Periti italiani non sono riusciti a far affermare il sistema peritale a livello internazionale che, oltretutto, è meno complicato, non fosse altro che le nostre perizie ingombrano meno.1 punto
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I 3 carlini 1647 di Filippo IV.pdf Sostanzialmente l'articolo riporta quanto già scritto nel post. Spero sia di gradimento.1 punto
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Ciao @vickydog. Io ricordavo che "oricalco" significasse "rame di montagna" . Stilicho1 punto
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Salve, una questione estremamente interessante che mi incuriosisce parecchio e da molto tempo. Ci sono svariate tipologie di questi oggetti, denominati (nelle aste) "premonetali"; alcuni potrebbero esserlo, altri no. Ho letto varie interpretazioni che comunque mi convincono poco: -decorazioni per mobili: come venivano attaccati? Abbiamo qualche esempio sui mobili sopravvissuti? -decorazioni per cinture: sì, ci sono alcuni esempi di "pelta" per cingulum, ma dovrebbero avere o dei fori (per i ribattini) o dei perni (e comunque i soldati preferivano cose più elaborate) -piedini per pentolame: esempi archeologici? -piedini per secchi: non scherziamo. Alcuni troppo belli, lavorati e pesanti: non ha senso. E poi, come venivano attaccati ad un secchio li legno? Oppure ad un secchio di bronzo? E dove sono finiti, tutti questi secchi? -sostegni ed elementi applicati di recipienti bronzo: cosa vuol dire? Oggetti molto elaborati: ha senso? (in un museo del Piemonte) -premonetali: okay, ma quanti sono stati trovati contestualizzati? Se teniamo ovviamente per buone alcune tipologie come asce, conchiglie, astragali, lacrime e mezzelune (Vecchi pp 76 e 90), tutte le altre forme, cosa sono? Potremmo andare avanti all'infinito...1 punto
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ciao @Dante Alighieri qui trovi molte informazioni sui coni mal posizionati (quindi anche su rotazioni) https://www.erroridiconiazione.com/b-8-coni-mal-posizionati/1 punto
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Resto del parere che queste emissioni lascino il tempo che trovano. Non so quanto tu le abbia pagate ma, personalmente, avessi soldi da investire in monete d'oro, preferirei acquistare monete autentiche, che oltre al valore del metallo hanno anche un valore storico, piuttosto che delle mere copie che valgono solo l'oro contenuto.1 punto
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Fabio buongiorno, mi incuriosisce il significato di "FALCE" su questa busta. Inoltre, ...su quest'altra ci hai fatto uno studio di varietà pazzesco secondo me, lasciatelo ripetere hai del materiale I N C R E D I B I L E !!1 punto
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Buongiorno @Alan Sinclair Penso che la sequenza esatta dell'emissione dei primi tre francobolli sia la seguente: Il numero 1 al mondo: Penny Black emesso il 6 maggio 1840. Il numero 2 al mondo: come puoi leggere al post n.6 di questa discussione abbiamo imparato che il "two pence blu è il secondo francobollo della storia della filatelia, fu emesso l' 8 maggio del 1840 due giorni dopo del penny black... Il numero 3 al mondo: One Penny Red fu emesso nel 1841 (ancora manca nella mia collezione) Saluti1 punto
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deve ancora arrivarmi. al momento ho sola la foto presa dal sito dell'asta. sto cercando sui vari testi di arslan di capire che tipo è. dovrebbe essere una XIX1 punto
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Pinza Multiuso con 16 funzioni STANLEY FATMAX 16-in-1 16 funzioni: pinza a becchi stretti, pinza universale, taglia filo, 2 lame coltello, forbici, lima per legno/metallo, spelafili, giravite Phillips, 3 giraviti standard, moschettone, riga, apribottiglie, aprilattine. apollonia1 punto
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Questi francobolli furono emessi dal 1858 al 1870, quindi i diversi piatti furono creati in quel lasso di tempo. Il venditore ha dato una notizia superficiale non completa. Sai quanti venditori vendono cose che non conoscono. Quello del numero di plates sulla cornice è un piccolo segreto che il collezionista esperto non rivela mai al neofita per puro individualismo, io li chiamo i segreti di pulcinella, infatti queste informazioni vanno rivelate a chi inizia questo hobby perché sono il pepe di questo collezionismo, altrimenti non ci dovremmo lamentare che la filatelia sta morendo. Bisogna dare a chi inizia gli strumenti per capire, credo che in questo l'amico @fapetri2001 sia d'accordo con me. Quando ero giovane studente lavoratore a Londra, dei vecchi collezionisti che incontravo ogni sabato mattina in un negozietto di filatelia, non fecero mai segreto con me di questi piccoli ma interessanti particolari, .. ed io oggi non ne voglio fare segreto con altri.. divulgare fa capire e apprezzare, scusate la rima.1 punto
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In questo periodo non ho una grande concentrazione neanche per questo hobby che adoro, ma mi sono messo comunque con qualche libro a tentare di risolvere l'arcano. Questa ricerca si fa escludendo i plates che fin da subito non corrispondono al Francobollo, abbiamo detto che esistono 12 plates, quindi scarabocchiando su un foglio le mie ricerche si sono fermate a 5 plates possibili. Troppi per giungere ad una conclusione a breve termine cosciente inoltre che potrebbe non essere stata corretta. Spero non ti dispiaccia ma mi sono avvalso allora dell'amicizia di alcuni amici stranieri che di plattaggio di questi francobolli ne hanno fatto pane quotidiano, ed è venuto fuori che i miei cinque possibili erano corretti, restringendo ancora le ricerche e venuta fuori questa risposta: Plates 4 appears the best fit. La caratteristica principale di questo plate sono i puntini bianchi che si vedono chiaramente anche dal tuo esemplare, infatti tra gli studiosi questo plate è chiamato "spotted plate". Il piatto fu registrato il 19 maggio 1840 e fu distrutto il 9 gennaio 1841 e produsse 6,701,760 francobolli. Qualcosa sull'annullo: gli annullati con croce maltese sono i più antichi e rari soprattutto quando l' annullo è di colore rosso, infatti questo colore fu sostituito dal nero nel febbraio 1841 in quanto l'inchiostro rosso risulto' facilmente lavabile dai francobolli. Diciamo inoltre che l'inchiostro era fatto manualmente dai vari uffici postali, infatti il colore non è mai uguale, si trovano croci maltesi in Carmine, rosso - marrone, scarlatto, viola - rosso ed anche blu. Dalla forma della Croce maltese si puo' anche stabilire da quale uffici provenisse, azzardo che la tua purtroppo non nitidissima e completa venga da qualche ufficio londinese. Potremmo anche parlare delle varie tonalità di nero dei penny black, grigio nero, nero acceso, ecc.. ecc.. ma credo che sarebbe troppa legna al fuoco, come si puo' vedere e' un Francobollo con tante varietà che non annoia mai. I miei amici hanno commentato che e' un bell'esemplare, complimenti.1 punto
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Nell'identificazione del plate Number con questi esemplari e' molto piu' semplice perché veniva stampato ai lati dove contrassegnato, se la vista non mi inganna il tuo esemplare appartiene al plates 13, numero ben visibile anche dalla foto. Per il plates 13 i libri ci dicono che l' esemplare ha linee sottili sotto postale e sopra two pence, ha filigrana large crown del tipo II (2) e perforazione 14 e fu messo in stampa il 13.4.1869. La decentratura di queste emissioni è molto comune, infatti ben centrati valgono anche il 200% in piu' del valore di catalogo. Non amo dare un valore venale a queste meraviglie, ma mi piace dare informazioni a collezionisti che da neofiti si approcciano a questo hobby, affinché la filatelia venga amata e collezionata come un'opera d' arte. Complimenti e' un bel Francobollo. PS. Sopra ho chiesto se il Francobollo era stato capovolto perché in queste emissioni ci possono essere esemplari con filigrana capovolta, creando in questo caso una variante importante e ricercata dai collezionisti anche di valore.1 punto
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Bellissimi i due testoni medicei @fofo della sua collezione! Li apprezzo molto, raccogliendo esclusivamente questa tipologia monetale, anche se "limitata" alla monetazione papale. Per rispondere alla sua domanda, mi permetto di andare "off topic", nel senso che i papi della famiglia Medici sono tutti del '500, per cui dovremmo inserire i loro ritratti nella prima discussione analoga a questa. Ad ogni modo, andando in ordine cronologico abbiamo: - Leone X (Giovanni de Medici) 1513-1521. Quarto di ducato. Questa moneta non ce l'ho ancora il collezione, perché per ora è un filino fuori budget😅. L'esemplare che allego è proveniente dalla recentissima Nomisma 73, dove è rimasto invenduto (proveniente dalla collezione Benatti, ex Nomisma VR). I coni sono attribuiti a Piermaria Serbaldi da Pescia, detto il Tagliacarne. -Clemente VII (Giulio de Medici) 1523-1534. È stato il papa del celeberrimo Sacco di Roma del 1527, quando orde di Lanzichenecchi invasero l'Urbe, mettendo a ferro e fuoco la città, costringendo il papa a fuggire attraverso il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo. È stato anche il papa che commemorò il Giubileo del 1525. Questo quarto di ducato della mia raccolta (moneta R5) lo ricorda. -Pio IV (Giovan Angelo de Medici) 1559-1565. Nacque a Milano. Il padre, Bernardino Medici di Nosigia, apparteneva alla famiglia dei Medici milanesi che si riteneva imparentata alla lontana con i Medici di Firenze, pur senza prove effettive di discendenza comune, ma comunque sufficienti per far si che potesse anche lui fregiarsi dello stemma araldico di famiglia con le sei palle. Questo testone della mia collezione, coniato ad Avignone (moneta R5), costituisce uno dei pochissimi ritratti in moneta di questo papa, che viene raffigurato oltre che qui, solo sul bianco coniato a Bologna. Michele1 punto
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SANT IGNAZIO e FRANCESCO SAVERIO Medaglia bronzo inizi XVII secolo, mm. 42x32.1 punto
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Cari amici come i collezionisti di monete sabaude (e non solo) sanno gli scudi da cinque lire emessi dal 1850 al 1861 da Vittorio Emanuele II in qualità di Re di Sardegna sono una tipologia monetale di grandi dimensioni e di stupenda bellezza. Ai tempi tuttavia hanno quasi tutte circolato, e molto, e tale circostanza rende assai difficile il reperimento di esemplari in elevato stato di conservazione. Condivido perciò volentieri qui un esemplare in collezione da circa tre anni che presenta (la foto è di una decina di giorni fa) una patinatura che ha acquisito progressivamente (e inaspettatamente) rispetto alle condizioni in cui fu acquistata nel 2022, epoca in cui la mostrai sul Forum. Al momento dell'entrata in collezione infatti presentava una colorazione decisamente più attenuata e assolutamente priva di riflessi. Il soggiorno sul velluto ne ha - diciamo così - ravvivato la patinatura, che ora, unita alla conservazione, ne fa a mio avviso uno dei migliori esemplari apparsi di questo millesimo, che è uno dei più comuni, ma che come detto inizialmente, diventa raro nelle alte e altissime gradazioni di qualità, soprattutto se con patina omogenea e senza segni di lucidatura o lavaggio come in questo caso.1 punto
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Collana Madonna con Bambino in argento 925 Il pendente è una placchetta di 2x3 cm in argento 925 raffigurante la Vergine che allatta il Bambino. Probabilmente l’immagine è tratta da un dipinto e sarei grato a chi potesse riconoscere l’autore. La catena è lunga 78 cm e marcata Ag 925 sul gancio di chiusura. apollonia1 punto
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