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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/20/25 in tutte le aree
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Buon pomeriggio a tutti. @mactonio, condivido i miei due esemplari del 1852. Entrambi con taglio rigato. Altro esemplare.6 punti
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Il Regno Unito presenta diverse anomalie legali e di prassi che tenterò di sintetizzare al meglio. Come noto in tutto il paese circola la sterlina britannica emessa dalla Bank of England, ma anche altre banche hanno l'autorizzazione ad emettere banconote: In Scozia: - Bank of Scotland - Clydesdale Bank (oggi di proprietà australiana ) - Royal Bank of Scotland In Irlanda del nord: - Bank of Irleand (di proprietà irlandese ) - Northern Bank Limited (denominata pubblicamente Danske Bank, anche sulle banconote, oggi di proprietà danese ) - National Westminster Bank (denominata Ulster Bank in Irlanda del Nord ) Fino al 2020 c'era anche l'AIB Group (ex- First Trust Bank) che a giugno di quell'anno ha cessato le emissioni e avviato il ritiro delle sue banconote. Le norme sulla validità di questi biglietti, che comunque rappresentano versioni grafiche diverse della stessa valuta e vengono emessi dietro deposito di fondi equivalenti alla Banca d'Inghilterra, sono abbastanza strane. La regola generale è che nel Regno Unito solo le monete hanno corso legale ovunque, mentre le banconote della Bank of England hanno corso legale in Inghilterra e Galles ma non in Scozia nè in Irlanda del nord. Di conseguenza le banconote inglesi potrebbero essere teoricamente rifiutate nei pagamenti in Irlanda del nord e Scozia mentre le banconote scozzesi o nordirlandesi non sono a corso legale da nessuna parte, quindi chiunque può legittimamente rifiutarsi di accettarle ovunque si trovi, cosa che di solito avviene in Inghilterra anche per il fatto di essere poco note lì. Molti esercizi inglesi non le accettano perchè sarebbero poi costretti a cambiarle in Scozia o in Irlanda del Nord visto che la Banca d'Inghilterra e in genere le banche commerciali inglesi non lo fanno. In Scozia e Irlanda del nord ogni ATM eroga solo quelle della propria banca. In definitiva le varie banconote girano solo nella rispettiva zona di emissione, ad eccezione di quelle della Bank of England che circolano e sono accettate ovunque (ma una minima presenza di quelle scozzesi c'è anche oltreconfine). Una nota va fatta anche per il contante locale di Man, Jersey, Guernsey e Gibilterra: anche le loro banconote sono solo differenti versioni grafiche della sterlina inglese ma circolano esclusivamente nelle zone di emissione. Le monete non sono a corso legale altrove ma avendo moduli e materiali identici a quelle inglesi vengono spese anche in Gran Bretagna.4 punti
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Buongiorno a tutti e Buona Pasqua. Oggi vi mostro l'ultima arrivata in collezione. Era arrivata tempo fa, ma non avevo ancora avuto modo di ritirarla. Eccola: Ancora auguri e Saluti... Ronak2 punti
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Buongiorno e auguri a tutti gli amici del forum volevo condividere questo documento con Voi semplicemente perchè a prima vista mi ha colpito la stampa dorata la bellissima frase in alto a destra, l'eleganza che ha questa cartolina in tutta la sua fattezza compreso il colore, Voi che ne pensate?2 punti
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Completo il post con il mio unico doppio quartarolo di Pietro Gradenigo, che mi era stato proposto come quartarolo. 21 mm di diametro per 2.4 gr di peso, spessore medio 1.17 mm2 punti
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salve,infatti non è bronzo,è piombo,come sia normale nei sigilli o bullae.se dici bronzo ci perdiamo😊2 punti
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AUGURI A TUTTI GLI AMICI DEL FORUM DI UNA SANTA PASQUA DOMENICA 20 APRILE2 punti
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Un profilo di Carlo di Borbone in un 6 Tarì 1735 per Palermo (ex Nomisma 2019): “…il 2 gennaio 1735 assunse il titolo di Re senza numerazione specifica: in luglio fu incoronato a Palermo Re di Sicilia …” https://realcasadiborbone.it/monarchia/sua-maesta-carlo-di-borbone-restauratore-del-regno-di-napoli/2 punti
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Martedì 20 maggio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Il soggetto monetale di Spes. Diffusione, iconografia, ideologia" tenuta dalla Prof.ssa Claudia Perassi. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nella prima settimana di maggio.1 punto
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Martedì 13 maggio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "La monetazione viscontea e il Giubileo Straordinario di Milano del 1391" tenuta da Alessandro Toffanin. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nella prima settimana di maggio.1 punto
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Salve. Così scrive Mario Traina nella scheda “Guida al collezionismo” dedicata ai nostri gettoni di fine 800 e ai famosi tokens: Al dritto il viso baffuto di Umberto I, volto a destra come sulle monete d’argento incise dallo Speranza. Sotto la data, 1893. Ma nella leggenda invece del nome e del titolo del sovrano si legge: “Amido borace Banfi marca Gallo”. Al rovescio lo stemma sabaudo è sostituito da un bel gallo coronato tra rami d’alloro e intorno: “L’amido del Gallo è reso insuperabile – Banfi”. È un gettone emesso dalla premiata ditta Banfi per propagandare le virtù del suo amido con un accostamento piuttosto irriverente, per quei tempi regali, con le monete di sua maestà. Amido Borace Banfi Marca Gallo Nella scheda del gettone Paolo Pitotto ne cita le varianti e ricorda che in occasione dell’Esposizione di Torino del 1989 organizzata per commemorare il cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino venne allestito lo chalet Banfi che esponeva tutti i prodotti della ditta. Il viso baffuto di Umberto I è stato utilizzato a scopo pubblicitario anche su altri gettoni che descriverò in questa discussione. apollonia1 punto
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Veramente bello. Ora questa moneta ha 500 anni più dei 15 tornesi. E si può notare la bellezza di questa moneta.1 punto
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C rema sola, RE no, nido N e A CREMA SOLARE NON IDONEA Ciao. Stilicho1 punto
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I rilievi del dritto sono venuti tutti impastati... L'orecchio ed i capelli dal vivo sono definiti meglio che in foto. Con delle mosse mistiche sono riuscito a fare altri due scatti usando il lentino come zoom: Comunque BB+ é oggettivamente abbastanza in linea con quanto penso sulla conservazione di questa monetina. Ecco anche un video Saluti... Ronak La moneta é chiusa in BB-SpL. Ho chiesto un pò in giro a qualche venditore e mi hanno detto che non si dovrebbero spendere sopra i 120 per questa conservazione. Piú che altro non la apro perché so che la dovrò rivendere. Sono sicuro che non la sostituirò a breve, ma non é l'esemplare definitivo della mia collezione. La dovessi tenere la tirerei fuori anch'io, come del resto faccio per ogni mia moneta che so di non dover vendere. Saluti...Ronak1 punto
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@Ale75 Thanks for your excellent and fast help ! Regards from The Netherlands, Ajax1 punto
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Ciao,bronzo provinciale di Hermocapelia in Lidia. https://www.acsearch.info/search.html?id=60044221 punto
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Ciao da queste nuove immagini devo rivedere un pochino al ribasso il mio giudizio e dico BB+. Gemme della corona e capelli sono un po’ andati 💁1 punto
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Ciao,bronzo di Sestos in Tracia con testa di Demetrio ed Hermes in piedi verso sinistra. https://www.acsearch.info/search.html?id=18446961 punto
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Ciao e benvenuto concordo con Alan. Ho anche il dubbio che sia stata lavata. Saluti e auguri1 punto
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Bel pezzo, certo i colpetti da circolata ci sono ma è ben messa coi rilievi...quella bustina la declassa molto in foto...per me sta sopra il BB+ e ...forse, si avvicina al qSPL. un bel regalino di Pasqua!!!1 punto
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Eh ma infatti io uso sempre lo stesso metodo. Le uniche variabili sono la luce e la plastica... Il problema della luce si può risolvere usando una fonte artificiale, ma purtroppo per la plastica si può fare poco.1 punto
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Un buon esemplare privo di difetti. Come è stata chiusa? Io azzardo un BB/SPL. Auguri di Buona Pasqua e buona Pasquetta 🙏🍾1 punto
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L'imperatore è Probo. Per il resto c'è bisogno della foto del rovescio e dei dati ponderali, che significa peso e misure. Comunque si tratta di un antoniniano.1 punto
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Bronzo di Julia Paola (Etenna, Pisidia) che raffigura al rovescio una stele di culto monumentale decorata con busti e ornamenti e terminante con un caduceo, affiancata sinistra da una statua di Eracle che regge una pelle di leone e una clava, e a destra da una statua di Asclepio che si appoggia a un bastone intrecciato con un serpente, entrambe su colonne (Leu Numismatik AG. Web Auction 3, 25 Feb 2018). Lot 611 Starting price: 200 CHF. Price realized: 380 CHF, PISIDIA. Etenna. Julia Paula, Augusta, 219-220. Tetrassarion (Bronze, 31 mm, 19.68 g, 7 h). IOYΛ•KOP• - ΠAYΛA•CЄB• Diademed and draped bust of Julia Paula to left. Rev. ЄTЄNNЄΩN Monumental cult stele decorated with busts and ornaments and ending in a kerykeion, flanked by a statue of Herakles, to the left and holding lion skin and club, and a statue of Asklepios, to the right and leaning on a serpent-entwined staff, both standing on columns. Naville E-Auction 37 (2018), 231 (same dies), otherwise unpublished and a very interesting issue. Very fine. apollonia1 punto
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Magari fosse così… per monete di un certo valore il costo dello slab sale di conseguenza. È stato uno dei fattori per cui non ho proceduto a chiuderle in queste scatolette quando ho esitato la mia collezione. All’atto della vendita, sono problemi che ci si pone, perché il costo grava ulteriormente sul realizzo (specie se si sono investite cifre importanti e si ha necessità di rientrare) senza contare (questa era l’incognita per me più importante) l’oggettiva impreparazione dei graders del valutare monete delle zecche italiane coniate a martello. Torno a ripetermi: se il denaro investito nelle monete non è un problema (e qui preciso che parlo di cifre importanti, da minimo 5000€ / moneta a salire per capirci, non di “soli” 1000€) aprire o no uno slab diventa una questione di un certo peso. Vuoi o non vuoi, a meno che non si abbiano risorse infinite, son problemi che un collezionista deve considerare prima o poi.1 punto
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Il mio parere in proposito l'ho espresso varie volte. Fino a qualche tempo fa sul nostro forum gli slab erano demonizzati e a sostenere un pensiero "diverso" pareva ci fossi solo io e pochissimi altri. Il tempo mi ha dato ragione; non poteva essere il contrario. Ora l'eccesso pare riguardare la sponda opposta. Ci si chiede se convenga liberarle. Lo slab risulta utilissimo nel momento in cui la moneta deve cambiare padrone ed il perché ormai è chiaro a tutti. Se la stessa non deve cambiare casa per lungo tempo ed è conservata in maniera congrua, la plastica è inutile. In fondo chiudere le monete ha un costo fra i 50 e 100 euro e lo si può rifare al momento giusto. Questi 50/100 euro peseranno sull' "investitore"? Probabilmente si. Peseranno sul "traffichino"? Sicuramente si. Al collezionista interesserà poco questo calcolo e toglierà lo slab nel caso abbia un bel monetiere. Nel caso tenga tutto in cassetta... beh, ognuno ha i suoi stratagemmi. Buona Pasqua a tutto il forum.1 punto
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Buongiorno, penso anch'io che si tratti di Adriano. Grazie a tutti! Buna Pasqua, Gianfranco1 punto
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SCO Varese: NT ieri invio' la' TI = scovare sentieri inviolati. Buona Pasqua!1 punto
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Ciao,bronzo di Caracalla per Carrhae in Mesopotamia. https://www.acsearch.info/search.html?id=3608971 punto
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Vedi @arnold, ... io sono dell' idea che l'uso del metal detector dovrebbe essere accettate regolamentato come in altri Paesi, tipo Inghilterra; potrebbero così venire a conoscenza monete e manufatti importanti che altrimenti resterebbero sottoterra oppure, se trovati da "appassionati" , dimenticati in un cassetto o entrati in un circuito clandestino. Casi come il tuo mi fa dubitare che in Italia si potrebbe arrivare ad un sistema ottimale e legale di ricerca. Troppi stupidi si dotano di metal detector e vanno alla ricerca. Dev'essere bello ... Nella natura, all' aria aperta, cercare e trovare qualcosa di "nascosto", di antico ... Ma se uno trova qualcosa di interessante, di importante, ... per la cultura intendo, per la conoscenza storica e numismatica, ... che fa? Segnala? Fa intervenire chi di competenza? O si porta a casa ciò che ha trovato? Magari senza avere il minimo di conoscenza di cosa sia o possa essere l' oggetto metallico che ha trovato. Magari lo lima ... pensando possa essere un meteorite ( stupidamente, permettimi di dirtelo, visto l'aspetto dell'oggetto) ... e poi magari pensa possa essere un aes rude ( "o cacchio ormai l'ho limato" spero pensi e ti rammarichi di averlo fatto) ... Cosa sono quegli oggetti? Aes rude? Aes signatum? Pezzi di una fucina dell' età del rame? Possono indicare un insediamento preistorico non ancora conosciuto? Una persona cosciente ed intelligente avrebbe segnalato il ritrovamento? Forse si forse no; sarebbe giusto e bello se fosse si. Se li trova un'altro tipo di persona, cercatore di tesori, che fa? Se li porta a casa come fossero suoi. E magari li lima ...1 punto
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Cari amici Carlo Emanuele IV di Savoia, detto l'Esiliato (Torino, 24 maggio 1751 – Roma, 6 ottobre 1819), fu re di Sardegna, duca di Savoia e sovrano dello Stato sabaudo dal 1796 al 1802. Nacque a Torino il 24 maggio 1751. Era il figlio maggiore del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III e dell'infanta di Spagna Maria Antonietta, figlia di Filippo V di Spagna. Tra le sue sorelle vi furono Maria Giuseppina, moglie di Luigi XVIII di Francia (all'epoca conte di Provenza); Maria Teresa, moglie di Carlo X di Francia (all'epoca conte d'Artois); Carolina, moglie di Antonio I di Sassonia (all'epoca principe ereditario). Malaticcio, epilettico, psicologicamente fragile, Carlo Emanuele fu profondamente provato dagli effetti della rivoluzione francese: nel 1793 fu condannato a morte il cognato Luigi XVI, nel 1793 subì la stessa sorte la cognata Maria Antonietta, l'anno seguente toccò all'altra cognata, Madame Elisabeth, e le truppe della repubblica francese fecero irruzione nei domini del padre. Devotissimo, come Amedeo IX, Carlo Emanuele trovò sollievo nella sua fede: nel 1794 divenne membro del terz'ordine di San Domenico, prendendo il nome di Carlo Emanuele di San Giacinto. Sfuggì anche a due congiure finché, sfinito, nel 1802 abdicò a favore del fratello Vittorio Emanuele I entrando poi quale novizio nei Gesuiti. Mori nel 1819 a 68 anni. La sua monetazione non è particolarmente vasta ma è sempre stata molto ricercata perché non è mai stata comune sul mercato numismatico, se si eccettuano i 2,6 soldi in mistura e i 2 denari in rame. Particolarmente negli ultimi anni le sue doppie e mezze doppie d'oro, se in ottimo stato di conservazione, raggiungono quotazioni di tutto rispetto. Il massimale in argento è rappresentato dal mezzo scudo, con due millesimi di grande rarità (1797 e 1800) e due assai più reperibili (1798 e 1799). I pezzi datati 1799 e 1800 sono stati coniati dalla Repubblica Cisalpina nell'ultima parte del 1800. L'esemplare che qui vi presento, da molto tempo in collezione, è di buona qualità; presenta i consueti graffietti di conio al D (neanche tanti) e minimi colpetti al bordo al R. Si tratta di monete di conio basso per cui l'usura è facilmente riscontrabile; da qui le quotazioni non indifferenti per gli esemplari sopra lo SPL.1 punto
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Un "ci metto la faccia" in maniera abusiva... Napoli. Filippo III, mezzo scudo 1617. Ex asta NAC 85, lotto 151. All'apparenza tutto normale... ma ruotando il D/. Ecco apparire nel taglio del busto del sovrano quello che alcuni studiosi indicano come il profilo del duca di Osuna Pedro Téllez-Girón y Guzmán, vicerè a Napoli che sembra non abbia resistito a farsi immortalare su di una moneta. Realtà o pareidolia?1 punto
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Scherzi? Avanti Savoia! Vi posto il mio scudo da 6 lire di quel duca d’Aosta che si trovò a essere principe e quindi re, dopo che il fratello primogenito morì di vaiolo. Savoia (Torino) Carlo Emanuele III (secondo periodo, monetazione post riforma del 1755) Scudo “nuovo” da 6 lire 1755 Ag 906‰ - diam. 44mm; p. 35.07g (range 34,6 - 35,22) CNI 115, SIM. 33/1, MIR 946a1 punto
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C'è tempo... Ancora più breve fu la produzione delle half eagles, che iniziata sempre nel 1834, terminò nel 1838. E per entrambi i valori i quantitativi andarono sempre più calando dopo i primi tre anni. Le monete d'oro di Kneass si possono considerare una tipologia di transizione tra le prime e quella che, a partire dal 1839/40, percorrerà tutto il secolo fino a sbarcare nel successivo. (foto da Heritage Auctions) Se guardate bene, al dritto della moneta, tra il collo di Lady Liberty e la data 1838, compare la lettera D. Non è il, ben più famoso, marchio di Denver, ma quello della Zecca di Dahlonega, in Georgia, entrata in funzione proprio quell'anno insieme a quella di Charlotte, nel North Carolina. Nei due stati era stata scoperta una certa quantità d'oro, non tanta quanto quella che sarà in California, ma abbastanza. Oro che, per essere trasformato in monete, doveva essere portato nella lontana Philadelphia, operazione lunga, costosa, e piena di rischi. Così, dopo che per un po' furono alcuni intraprendenti privati a sopperire, aprendo piccole zecche artigianali, crebbe sempre di più da parte della popolazione dei due stati la richiesta per una Zecca ufficiale nelle vicinanze. E alla fine il governo federale li accontentò, aprendone addiritttura due Due Zecche dalla vita relativamente breve, e oggi quasi dimenticate, ma con una significativa particolarità: vi si coniarono ESCLUSIVAMENTE monete d'oro. La loro storia, sarà raccontata in finale di discussione... c'è tempo petronius1 punto
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Gentilissimi tutti. Rileggendo credo che alla base delle incomprensioni ci sia la mancanza della comunicazione non verbale da cui passa, perdonate il bisticcio, oltre l'80% della comunicazione stessa. Non mi pare ci sia stato nulla di particolarmente grave. Ma cerchiamo di tenere pacati i toni che davvero non è il caso. Siamo di fronte alla bellezza ed alla meraviglia e non è il caso di inalberarsi ed alzare i toni su questo. Il litigio, almeno su questo, penso non sia la via. Mai. La mia mente vaga alle immagini delle guerre e dei massacri quotidiani che si svolgono a poche centinaia di Km da noi. Amici: qui stiamo condividendo bellezza e passione.1 punto
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Cari amici come i collezionisti di monete sabaude (e non solo) sanno gli scudi da cinque lire emessi dal 1850 al 1861 da Vittorio Emanuele II in qualità di Re di Sardegna sono una tipologia monetale di grandi dimensioni e di stupenda bellezza. Ai tempi tuttavia hanno quasi tutte circolato, e molto, e tale circostanza rende assai difficile il reperimento di esemplari in elevato stato di conservazione. Condivido perciò volentieri qui un esemplare in collezione da circa tre anni che presenta (la foto è di una decina di giorni fa) una patinatura che ha acquisito progressivamente (e inaspettatamente) rispetto alle condizioni in cui fu acquistata nel 2022, epoca in cui la mostrai sul Forum. Al momento dell'entrata in collezione infatti presentava una colorazione decisamente più attenuata e assolutamente priva di riflessi. Il soggiorno sul velluto ne ha - diciamo così - ravvivato la patinatura, che ora, unita alla conservazione, ne fa a mio avviso uno dei migliori esemplari apparsi di questo millesimo, che è uno dei più comuni, ma che come detto inizialmente, diventa raro nelle alte e altissime gradazioni di qualità, soprattutto se con patina omogenea e senza segni di lucidatura o lavaggio come in questo caso.1 punto
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Hai anche diametro e peso? Mi sembra autentica, ma in bassa conservazione. Passo ai più esperti.1 punto
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riesumo questa discussione.(di cui non vedo piu le foto) :( ieri a piacenza ho comprato anche io questo gettone ...essendo Gallo Insuperabile,non potevo esimermi dal farlo. :D il ritratto del Re per me è molto simile allo scudone del 79.....1 punto
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