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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/25 in tutte le aree
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Buona giornata e buon 25 Aprile Come ogni anno arriva questa ricorrenza ed è una diatriba tra le varie componenti politiche per intestarsela: è più mia; no è più mia .... Io sono figlio di un partigiano; mio papà allora diciassettenne, accompagnava suo padre che portava gli antifascisti da Cremona nella Val di Susa, per transitare poi in Francia. Mio papà c'è ancora, ha compiuto il gennaio scorso 99 anni e mi domando quanti altri partigiani "veri" ci sono ancora. Mah, forse lo saprà l'ANPI, 10, 20, 100? Considerato che mio papà non è iscritto a questa associazione. In ogni caso dico: viva la festa della liberazione e viva la festa di San Marco che, oggi, gli amici veneziani festeggiano. Durante la Serenissima, questo era un giorno di gran festa; piazza San Marco era tutta addobbata ed il popolo poteva accompagnare il doge che presenziava ad una processione, una delle sue tipiche e ricorrenti "andate", alla quale partecipavano tutte le maggiori figure istituzionali, gli ambasciatori, i rappresentanti delle arti e dei mestieri, nonchè quelli delle scuole di carità insieme al patriarca ed al clero. Sempre in questo giorno, c'era l'usanza (che si rispetta anche oggi) per gli uomini, di regalare un bocciolo di rosa rossa alla propria madre o moglie, o fidanzata. E' il bocciolo di San Marco (bòcolo de San Marco). Auguri con la musica San Marco del Rondò Veneziano! luciano5 punti
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Le motivazioni per comprare e collezionare monete sono molteplici. Di solito si parte perchè una moneta ci colpisce in modo particolare. E non deve essere per forza un capolavoro o una rarità esimia. A me è successo con un 10 centesimi di Umberto I e anche bruttino. E tutte le motivazioni vanno bene. Poi c'è chi, oltre all'aspetto esteriore della moneta si incuriosisce e vuole sapere di più. Magari si dedica a una piccola zecca poco studiata e scopre cose nuove. Sinceramente non mi dispiace la difesa ad oltranza di @Scudo1901 dello slab, perchè dietro vedo passione e motivazioni che comunque possono essere giuste. Personalmente ho trovato interessante ed istuttivo il confronto. E ognuno di noi potrà trarre le proprie conclusioni. Arka # slow numismatics4 punti
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Salve. Condivido il mio Z.N. Mi sembra stesso conio degli altri già pubblicati.4 punti
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Per quanto conosco il mercato numismatico a volte queste piccole differenze aggiungono qualcosina se è raro trovarne (di questo difetto intendo) ma sempre se a qualcuno interessi questo tipo di errore o curiosità che si voglia chiamare. Chi collezione queste tipologie uno spostamento di asse interessa poco, guarda più se manca il segno di zecca o se la punteggiatura è diversa, qualche lettera in legenda in più o in meno ecc. ecc. Lo spostamento d'asse va più nelle Lire della Repubblica Italiana. In quella tipologia è molto apprezzato. Diminuire assolutamente no,per quanto ho potuto vedere.2 punti
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Evidentemente si ha paura della “invasione di campo”; eppure siamo in un mercato libero. Mi stavo domandando se verosimilmente anche questo proliferare di aste online non possa configurarsi come una forma di “invasione di campo”. E chissà quali possano essere le ragioni di questa nuova “moda” online…. forse mi sfugge (sic!!). E chissà poi se queste tipologie di aste (anche le più blasonate) effettivamente sono dalla parte del collezionista inteso, come mi sembra di aver inteso, come colui che “è veramente interessato alla moneta da un punto di vista storico, numismatico, artistico e collezionistico.” La “spinta speculativa e di investimento” è ad appannaggio solo della “moda” slab? Qui ci azzecca la frase di Totò:2 punti
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Pure io c'è l ho in bronzo, all asta di novembre della nac 2024 vi era un esemplare in argento, molto rara.. Complimenti per la medaglia. Continuando su Cosimo III per Firenze 1/2 piastra 1676..2 punti
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complimenti @Oppiano! Un omaggio a @fofo… data la bellezza della pezza della rosa (che però non riporta nessun busto o volto), ho trovato un’alternativa in questa medaglia del Travani.2 punti
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Il problema e‘ l‘invasione di campo da parte della ‚moda‘ slab spinta soprattutto dagli Yankee per ragioni puramente di mercato il collezionismo non c‘entra, c‘entra invece una spinta speculativa e di investimento. Il collezionista storico e‘ abituato a tenere in manl le monete, riguardarle, soppesarle, confrontarle, tutte cose che lo slab impedisce. l‘investitore/speculatore e‘ interessato all‘aumento di valore che il suo investimento in monete puo‘ rendere nel tempo. E‘ molto meno interessato invece sll‘aspetto numismatico del pezzo. lo slab e‘ rilevante per l‘investitore/speculatore non aiuta invece il collezionista - chi e‘ veramente interessato slla moneta da un punto di vista storico, numismatico, artistico e collezionistico. nessuna polemica - ci mancherebbe - e soprattutto che ognuno sia libero di perseguire gli interessi che meglio crede. Ma per favore diciamo come stanno le cose nella realta‘.2 punti
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Sci a' L: a C, quando immise R I, sci presto' = scialacquando immiserisci presto.2 punti
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È lo slab che non ha nulla a vedere con la Numismatica. È un mezzo per rassicurare chi le monete non le conosce. Invece, secondo me, la Numismatica è conoscenza, studio, passione... Anzi lo slab impedisce in parte questo, perchè non si può tenere la moneta in mano, pesarla, tastarla... No, lo slab con la Numismatica non ci azzecca... Arka # liberate le monete 😡2 punti
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Vedi @arnold, ... io sono dell' idea che l'uso del metal detector dovrebbe essere accettate regolamentato come in altri Paesi, tipo Inghilterra; potrebbero così venire a conoscenza monete e manufatti importanti che altrimenti resterebbero sottoterra oppure, se trovati da "appassionati" , dimenticati in un cassetto o entrati in un circuito clandestino. Casi come il tuo mi fa dubitare che in Italia si potrebbe arrivare ad un sistema ottimale e legale di ricerca. Troppi stupidi si dotano di metal detector e vanno alla ricerca. Dev'essere bello ... Nella natura, all' aria aperta, cercare e trovare qualcosa di "nascosto", di antico ... Ma se uno trova qualcosa di interessante, di importante, ... per la cultura intendo, per la conoscenza storica e numismatica, ... che fa? Segnala? Fa intervenire chi di competenza? O si porta a casa ciò che ha trovato? Magari senza avere il minimo di conoscenza di cosa sia o possa essere l' oggetto metallico che ha trovato. Magari lo lima ... pensando possa essere un meteorite ( stupidamente, permettimi di dirtelo, visto l'aspetto dell'oggetto) ... e poi magari pensa possa essere un aes rude ( "o cacchio ormai l'ho limato" spero pensi e ti rammarichi di averlo fatto) ... Cosa sono quegli oggetti? Aes rude? Aes signatum? Pezzi di una fucina dell' età del rame? Possono indicare un insediamento preistorico non ancora conosciuto? Una persona cosciente ed intelligente avrebbe segnalato il ritrovamento? Forse si forse no; sarebbe giusto e bello se fosse si. Se li trova un'altro tipo di persona, cercatore di tesori, che fa? Se li porta a casa come fossero suoi. E magari li lima ...2 punti
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Cercando di fare spazio e di organizzare (per modo di dire) nella mia biblioteca numismatica mi sono imbattuto in quelli che furono i miei primi "strumenti" del mestiere, risalenti, ahimé, a 35 anni fa! Uno dei quali dovrebbe essere particolarmente caro ad @Alberto Varesi1 punto
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Buona sera. Mi sembrerebbe un brutto, ma brutto, falso e non d'epoca. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Comunque dovrebbe essere un bronzo di Arados in Fenicia. Mi scusi lei non avevo visto che era incapsulata, comunque dovrebbe essere identificata quindi penso non serva aprirla. https://www.acsearch.info/search.html?id=19722481 punto
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Ciao,è un bronzo di Nerone per Iconium in Lycaonia. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/35451 punto
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Da Anazarbo ( poi Cesarea ) di Cilicia, un esemplare in AE, valutato " rare ", al nome di Macrino, con al diritto testa laureata dell' imperatore ed al rovescio 2 templi accostati . Sarà il 12 Maggio in vendita Bertolami 338 al n. 161 .1 punto
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Salve,bronzo greco di Marathos in Fenicia. https://www.acsearch.info/search.html?id=49238291 punto
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Conoscevo le copie/repliche/riproduzioni con BART e BART2 sotto il busto (una gioielleria di Palermo non più esistente) per Carlo III (VI), mai vista una riproduzione siglata St.1 punto
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un forum è uno spazio di libero scambio di opinioni. Qui nessuno ha imposto la propria ma ha piuttosto esposto la propria posizione. Non mi sembra vi sia stata alcuna prevaricazione quanto uno scambio di vedute che possono accogliere pareri anche opposti. Per fortuna il mondo è vario e non tutti la pensiamo allo stesso modo. Se poi dà fastidio che qualcuno non condivida per forza le proprie idee, oppure non si è dialetticamente aperti ad un dibattito, allora si, la si puo' vedere come una perdita di tempo.1 punto
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Ci provo ma so già che è sbagliato: D etto d amore disarmare G ora🤣1 punto
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Mah…tutto questo mi pare stia diventando un po’ stucchevole, se non fastidioso. Io penso che il proseguire a ripetere da giorni sempre gli stessi concetti abbia soltanto due possibili motivazioni (a) o si ritiene che chi ci legge non abbia le facoltà di comprenderci oppure (b) si vuol per forza avere l’ultima parola, contraddicendosi peraltro palesemente quando si scrive che “ciascuno è libero di perseguire gli interessi che meglio crede”. E in entrambi i casi è una forma di mancanza di rispetto degli utenti del Forum. A proposito di (presunte) invasioni di campo. Detto ciò passo e chiudo definitivamente, perché secondo me stiamo perdendo tempo, almeno io di sicuro1 punto
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Visti i loro stretti rapporti, Singapore e Brunei hanno una situazione anomala e per certi versi affascinante, derivata dall'Accordo per l'Intercambiabilità Valutaria del 1967 che stabilisce il cambio fisso alla pari fra dollaro di Singapore e ringgit del Brunei e ne decreta il "corso consuetitudinario" (ma non legale) in entrambi i paesi. Secondo le regole la banca centrale del Brunei e quella di Singapore accettano le banconote emesse dall'altra e le monete di entrambi i paesi e le scambiano gratis alla pari nella propria valuta, inoltre le banche di entrambi i paesi accettano anche per il deposito, dal pubblico e dalle imprese, la valuta emessa dall'altro alla pari e senza alcun costo. Ma come sempre succede in questi casi la situazione sul campo non è sempre lineare come quella prevista formalmente, perchè da informazioni turistiche sappiamo che il dollaro di Singapore è accettato quasi sempre in Brunei - a patto che non abbia il benchè minimo strappo - mentre il ringgit (dollaro) del Brunei è accettato con molta più difficoltà a Singapore, specialmente non nei piccoli negozi a conduzione familiare. Questa situazione pare derivi dallo scarso pregio del ringgit, che in generale fatica ad essere cambiato in altre valute. Inoltre le monete da 1 dollaro di Singapore non vengono accettate nel Brunei, probabilmente perchè in quest'ultimo la monetazione arriva solo fino a 50 sen (centesimi). Nota: I due paesi sembrano tenere molto a questo accordo, tanto che hanno emesso banconote commemorative comuni per i suoi 40° e 50° anniversario, ampiamente pubblicizzate.1 punto
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Si tratta del set commemorativo del 70° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre. Condizioni, mi sembrano tutte in fdc. Comunque il valore commerciale è modesto, i rubli sovietici si comprano a pochi euro (5 -8 €) . Più valore ha la moneta da 5 rubli, non comune come le altre, direi 10/ 20 euro per lei. saluti1 punto
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Può valere per monete reperibili. Voglio vedere se a qualcuno manca magari da anni un unico millesimo rarissimo per terminare una serie importante e si ferma davanti a uno slab.1 punto
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Appena vista anche io, finalmente Habemus Tracking! E giustamente, buon 25 Aprile a tutti!1 punto
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Salve. Aggiungo una vecchissima medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 che mostra tutti i segni del tempo. Bronzo: 13,09 g, 32 mm. È noto che la medaglia fu un riconoscimento concesso dal Regno d’Italia a tutti coloro che avevano prestato servizio per almeno quattro mesi in zone di guerra durante la prima guerra mondiale. Viene anche chiamata "Medaglia Bronzo Nemico" per la scritta sul rovescio "coniata nel bronzo nemico", nonostante secondo il decreto istitutivo avrebbe dovuto essere "fusa col bronzo delle artiglierie tolte al nemico". Il dritto raffigura il volto di Vittorio Emanuele III rivolto verso sinistra con l'elmo e la divisa militare, attorniato dall'iscrizione "GUERRA - PER L'UNITA' - D'ITALIA 1915 - 1918" alternata da rami d'alloro intrecciati. Sul rovescio la Vittoria Alata viene portata in trionfo dai soldati italiani su un piedistallo formato da scudi da trincea. La medaglia prodotta dall’Opus Sacchini di Milano è firmata al dritto nel campo a destra dal modellista Silvio Canevari (Carnevari per errore nella scheda sul forum, oltre al campo indicato a sinistra anziché a destra). apollonia1 punto
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Vedi Domenico, io non compro monete slabbate. E vorrei spiegare perchè. Anni fa ne comprai una da una casa d'aste tedesca. Arrivata la moneta ho scoperto che aveva delle piegature che nella plastica non si vedevano. E da q.FDC diventava almeno un grado di meno. Quindi non potendo vedere la moneta allo stato reale, non posso fidarmi del giudizio di chi stima il "grade". Anche perchè spesso non conosce le monete italiane. Con questo non voglio convincere nessuno. Capisco che nel caso delle monete coniate a macchina la definizione della qualità sia molto meno soggetta ad errori, ma nelle monete che amo e studio io lo slab è davvero difficile da digerire. Almeno per me. Arka # slow numismatics1 punto
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Francamente non capisco quale sia il problema e perché tutto questo astio verso lo slab. Nessuno impone l’acquisto di una moneta in slab. Semplice!1 punto
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Perché non slabbano i francobolli allora? O qualsiasi altro oggetto da collezione che non siano i pupazzi o i fumetti americani che, privati della loro custodia, perdono molto di valore? E se ho una moneta slabbata come faccio a vedere il bordo? E il peso? Mettono la tara della plastica? E le foto fatte allo slab (per chi non è professionista)? E continuerei così. Mai comprato slab, ma non vedo l'ora di farlo per poterlo rimuovere.1 punto
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È un brutto falso ottenuto per fusione,ma se a te piace e vuoi acquistarlo fai pure...1 punto
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Buongiorno, con tutto il rispetto, le chiedo di inserire frasi di senso compiuto e non creare discussioni senza senso al fine di non far perdere tempo a persone che con una pazienza ammirevole si mettono a disposizione delle persone cercando nel migliore dei modi di aiutarle. Perciò, oltre che riempire il forum di discussioni inutili e senza senso, sta mancando di rispetto ad una comunità di professionisti e appassionati. Saluti Lorenzo1 punto
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Nessuna regola infranta Domenico. E' solo che a me personalmente sembra di veder soffrire la moneta slabbata... Per quanto riguarda il censimento si potrebbe fare in molti modi. La tecnologia lo consentirebbe senza dover passare per forza per gli slab. Arka # slow numismatics1 punto
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Un vecchio manifesto proveniente dall' ufficio postale di Greenock Scozia del 1891, ci elenca il personale postale all'epoca in suddetto ufficio e gli orari (i tempi ) suggeriti per la posta in transito verso destinazioni nel mondo (DA LONDRA). **Riporto all'attenzione si parla di destinazioni nel mondo**. Sicuramente c'è da rimanere sorpresi dall'efficienza dell'epoca, argomento di cui abbiamo parlato molte volte.1 punto
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Buongiorno...ogni tanto si scrive di questa moneta...E allora Ne approfitto per mostrare l'esemplare che ho in collezione...come già detto raro trovarle in conservazione vicino allo spl...il Fdc mai visto!1 punto
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Lo è sicuramente. Se osservate il rovescio poi... Non vi ricorda nulla? Il motto QUOD VIS (Quel che vuoi?) era rivolto alla Serenissima. Cioè vuoi la pace o la guerra? L'aquila è volta verso il ramo di ulivo a simboleggiare che Napoli fosse per la pace. Il primo in assoluto credo sia stato Antonio dell'Erba, con un suo breve articolo pubblicato sull'Annuario Numismatico Rinaldi del 1948: ANR1948.pdf Poi ripreso da più autori. Per ultimo credo: L’occulto RITRATTO in moneta del DUCA VANESIO1 punto
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Carissimi amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di mostrarvi l'ultima moneta acquistata in questo 2022. Come da titolo, si tratta del più piccolo nominale in argento del buon Gioacchino, ovvero la mezza lira. Era da diverso tempo che cercavo un esemplare che mi aggradasse pienamente. Premetto, per chi non lo sapesse, che si tratta di una moneta difficilissima da reperire in alta conservazione. Come se non bastasse, quelle rare volte che mi è capitato di trovarla, mostrava sempre dei difetti che mi frenavano dall'acquisto (ad esempio, una debolezza di conio proprio a livello della basetta, oppure i riccioli della capigliatura impressi male, ecc.). Finalmente, però, nel catalogo dell'ultima asta Bolaffi sono riuscito a scovare l'esemplare giusto: una moneta che, come potete vedere, non è scevra da difetti (qualche piccolo segnetto ce l'ha e, soprattutto, la perlinatura del bordo è evanescente in alcuni punti) ma che presenta un ritratto straordinario per la tipologia. Per quanto mi riguarda, è stato amore a prima vista e sono estremamente contento di essermela aggiudicata. Mi auguro vivamente che piaccia anche a voi!1 punto
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Salve a tutti, condivido immagino di una cartolina di una raccolta ‘fiori’ e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve, condivido la moneta in oggetto della mia raccolta di veneziane e vi chiedo cortesemente un vostro parere sullo stato di conservazione. Il peso è 3,56g. Ringrazio in anticipo.1 punto
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Se può interessare posto quanto da me scritto qualche tempo fa. I 3 carlini 1647 di Filippo IV, anzi il 15 grana 1647 di Filippo IV, scusate il carlino 1647 di Filippo IV Come si evince dal titolo non è tanto chiara l’attribuzione del nominale a questa moneta del regno di Napoli, ma procediamo con ordine. Siamo a Napoli, il Regno è sotto il dominio di Filippo IV, nella città partenope comanda Rodrigo Ponce de Leon Duca d’Arcos e siamo in un periodo abbastanza complicato e delicato. Il popolo è insoddisfatto, tasse, gabelle e povertà lo sfiancano, la tosatura delle monete ha raggiunto livelli esagerati e spesso è la stessa zecca partecipe delle frodi monetarie. Insomma ci sono tutti i presupposti perché qualche tempo dopo, un pescivendolo di nome Tommaso Aniello, detto Masaniello, si prenda la premura di guidare una rivolta (ma fu proprio lui???) che spodestò il viceré e che portò alla proclamazione della Repubblica Napoletana. Torniamo un po’ indietro, come detto siamo nel 1647, nella zecca si decide di coniare una nuova moneta che porterà la “firma” del Mastro di zecca provvisorio Giuseppe Maffei e del Mastro di prova Geronimo Pontecorvo (non vi è comunque la certezza che le sigle apposte sulla moneta siano le loro); Questa moneta riporterà al D/, come si è solito fare, il busto del re volto a destra con corona radiata con la legenda PHILLIPP∙IIII∙DEI∙GRA (o similare) ed al R/ la croce potenziata cantonata da fiamme con la legenda *IN HOC SIGNO VINCES 1647 . A mio avviso è proprio questo rovescio, simile ad altri nominali di Filippo IV a causare un po’ di confusione. In pratica, il Cagiati nella sua opera “Le monete del reame delle due Sicilie” riporta questa moneta indicandone un valore nominale di 15 grana, escludendo o più probabilmente non conoscendo, il 3 carlini che verrà poi riportato dal CNI. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza. Partiamo dal 3 carlini, il CNI ne riporta tre esemplari entrambi appartenenti alla collezione reale: N°1103 (30 mm – 8,98 g) D/ …HILIPP•IIII•DEI•GR• ; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ *IN HOC•SIG…O•VINCES•; Croce potenziata cantonata da fiamme. N°1104 (22 mm – 4,90 g) D/ PHILIPP•IIII•D•GRA• ; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ *IN HOC•…..O•VINCES•; Croce potenziata cantonata da fiamme. Come si potrà notare in entrambi le descrizioni non viene indicata la data, in quanto si tratta di monete tosate e che quindi essa non è visibile, ma nonostante ciò vengono riportati come datati 1647 questo forse anche a causa del terzo esemplare riportato ed indicato come appartenente alla collezione Catemario. N° 1105 (19 mm – 2,97) D/PHILIPP•IIII•D•GRA ; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ +IN HOC SIGNO VINCES 1647; Croce potenziata cantonata da fiamme. La prima cosa che salta all’occhio, nonostante che anche quest’ultimo esemplare sia definito tosato (peso e diametro ne sono un riscontro oggettivo), è come mai esso sia perfettamente leggibile? Non sarà per caso che invece ci troviamo di fronte al carlino del 1647 riportato dal P/R al n°44 (19 mm – 2,96 g) e catalogato dal dott. Giovanni Bovi nel Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano 1965-66 n°122. Infatti questo carlino, anch’esso rarissimo, ha tutte le carte in regola per essere il tipo riportato nel CNI al n°1105. Visionando la Raccolta degli studi del dott. Giovanni Bovi, scorrendo la monetazione di Filippo IV, troviamo la seguente descrizione: N°122 (19 mm – 2,98 g) D/ PHILIPP•IIII•D•G•REX; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ *IN….CES • 1647; Croce potenziata cantonata da fiamme. Ma la cosa più intrigante è che anche questo esemplare è indicato come appartenente alla collezione Catemario e se non fosse per la legenda verrebbe da dire che sia lo stesso esemplare, infatti diametro e peso sembrano corrispondere. Possibile che non si tratti di un qualche errore di trascrizione degli autori del CNI? Per me siamo di fronte alla stessa moneta. Tra l’altro questo carlino è identificabile anche per la differenza di disegno delle fiamme che si trovano nei quarti della croce al R/ che assomigliano in questa moneta a delle foglie. Ora facciamo un piccolo passo indietro, ricordate i numeri 1103 e 1104 del CNI, e che in entrambi la data non era visibile? Ebbene il P/R al n° 21 riporta un’esemplare da 3 carlini appartenente ad una collezione privata datato 1648, ed in questo caso la data è ben leggibile al R/ al termine della legenda, quindi è da supporre che il 3 carlini 1647 non sia mai stato coniato, ma esisterebbe solo quello datato 1648. Quindi ricapitolando, i nominali con la croce potenziata al R/, con le sigle GM/P dietro il busto sono due, il 3 carlini 1648 ed il carlino 1647 e che entrambe queste coniazioni sono di estrema rarità. Ma avevamo parlato anche di un 15 grana riportato dal Cagiati se non erro. Ebbene anche questa moneta, indicata come appartenente alla collezione dell’Erba è invece il carlino di cui sopra che l’autore all’epoca confuse per una variante della tipologia dal nominale di 15 grana . Con questo breve “sunto” voglio chiarire che non ho scoperto nulla di nuovo, in quanto, sia il Bovi prima che il Pannuti e Riccio dopo, avevano già compreso l’errore e nelle loro rispettive opere hanno riportato le giuste indicazioni. Io nel mio piccolo mi sono limitato a chiarire cosa c’era dietro questa piccola confusione di tipologie, dovuta probabilmente ad errori di trascrizioni e di fraintendimenti giustificabili dal fatto che chi ha scritto l’opera del CNI e lo stesso Memmo Cagiati, considerata l’epoca delle pubblicazioni (inizio del 1900) e la mole delle stesse senza avere la disponibilità di foto chiare, facili comunicazioni con i collaboratori, non hanno avuto certo il “lavoro facile” che noi possiamo avere oggi nell’era della tecnologia e di internet.1 punto
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