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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/05/25 in tutte le aree

  1. Più falso di una banconota da 3 dollari... è un'espressione entrata nell'uso comune americano per indicare una cosa palesemente falsa, talmente falsa da non esistere nemmeno... forse E' esistita, invece, una moneta da 3 dollari, addirittura in oro. Ma, autorizzata con atto del 21 febbraio 1853 e coniata per la prima volta nel 1854, non fu mai molto popolare tra il pubblico, e la sua circolazione fu molto limitata. In effetti, non è chiara l'utilità di un taglio del genere, esistendo già da lungo tempo monete d'oro da 2,50 e 5 dollari. Alcuni oggi teorizzano che la denominazione da 3 dollari sarebbe stata usata per l'acquisto di francobolli da 3 centesimi (la tariffa di una lettera dell'epoca) o per avere 100 monetine da 3 centesimi, ugualmente in circolazione in quegli anni. Queste monete passarono di mano nell'Est e nel Midwest fino al 1861 , dopodiché sparirono dalla circolazione. Sulla costa Ovest si videro in circolazione monete di tutte le annate, ma anche lí molto raramente dopo gli anni 1860: anni in cui furono coniati meno di 10.000 esemplari l'anno. Nel 1874 e 1878 la produzione fu notevolmente incrementata, in previsione di una piú ampia circolazione, che non si verificò. Purtuttavia continuarono ad essere coniate, seppur in quantitativi minimi, fino al 1889, probabilmente per venire incontro alle richieste dei collezionisti, che fin dal 1879 avevano iniziato a interessarsi ad esse. La produzione, iniziata nel 1854, proseguì ininterrottamente fino, come detto, al 1889: fino al 1860 nelle Zecche di Philadelphia, Dahlonega, New Orleans e San Francisco, dal 1861 nella sola Philadelphia. Con un'unica eccezione (ma davvero UNICA!), di cui diremo nel prossimo post Alla fine, i pezzi coniati risultarono essere appena 534.519, davvero pochi, considerando i ben 35 anni di produzione! La moneta, in oro .900, ha un diametro di 20,5 mm. e un peso di 5,015 grammi. Sul disegno, di James B. Longacre, non c'è nulla da aggiungere rispetto a quanto detto per il dollaro d'oro del secondo tipo... è uguale (foto da Heritage Auctions) C'è invece molto da aggiungere a proposito delle banconote da 3 dollari, che se anche oggi, e da moltissimo tempo, non esistono davvero più, sono esistite, eccome. E hanno circolato proprio negli stessi anni in cui venivano coniate le monete d'oro di pari valore. Come abbiamo detto più volte (e come prima o poi racconteremo dettagliatamente ), nella prima metà dell'Ottocento, e fino alla fine della guerra civile, la circolazione monetaria cartacea era assicurata da un'infinità di banche private (si stima più di 3.000) che stampavano banconote di ogni genere, dai tagli più alti, migliaia di dollari, alle frazioni centesimali. E tra questi non potevano mancare, naturalmente, le banconote da 3 dollari, tutt'altro che false... o almeno si sperava petronius
    4 punti
  2. Salve, io purtroppo non vedo nulla cliccando sul link postato in apertura da @ak72, che ringrazio (ma forse è un mio problema...?) Per ogni evenienza ri-allego qui il link alla pagina dell'Università degli Studi di Trieste dove potete trovare i riferimenti per seguire da remoto le sessioni di lavoro, le varie informazioni, oltre ai link per scaricare la locandina e il programma stesso: https://disu.units.it/it/eventi/71553 Un saluto cordiale MB
    4 punti
  3. Grazie. Questo è l'esemplare con zecca Roma, MS63
    3 punti
  4. Buon esemplare. Per opportuno confronto condivido l'esemplare della mia raccolta (che vorrei peraltro migliorare perché non mi piace granché e anche perché è a fianco del più raro zecca Roma che è in FDC), periziato SPL.
    3 punti
  5. Buongiorno,come già anticipato è un tornese del 1615 coniato a Napoli durante il regno di Filippo III di Spagna (1598-1621)... Al D/: PHILIPP.III.DG.REX.ARA.VTR+,al centro acciarino circondato da 4 pietre focaie e 4 fiamme alternati... Al R/: al centro cornucopia con frutta e spighe curvata a sinistra e che divide in due la data 1615,il 5 è sostituito da una S quindi 161S,il tutto racchiuso da una corona di foglie di quercia chiusa in alto con una croce che può avere diverse fattezze... La moneta è catalogata rara al numero 68, pagina 184 del: "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503-1680"... di Pietro Magliocca... A titolo di esempio posto un esemplare reperito in rete in migliore conservazione...
    3 punti
  6. un saluto a tutti, vista la data mi è sembrato d'uopo.
    2 punti
  7. Buon pomeriggio a tutti. Mi fa piacere mostrarvi questa bella cartolina molto colorata del 17° Cavalleggeri di Caserta. Il volontario (non riesco a capire il nome ed il cognome), manda dei saluti a due signorine di nome Amalia e Luisa (sicuramente 2 sorelle visto lo stesso cognome). Mi farebbe piacere sapere qualcosa in più sui timbri, soprattutto quello di partenza e la data e naturalmente il nome e cognome di chi scrive. Grazie ragazzi.
    2 punti
  8. Partecipo al ricordo condividendo una medaglia che ebbi modo di mostrare già al tempo qui sul forum e per il quale scrissi anche un piccolo articolo per il Gazzettino del Cordusio. Come riportato al rovescio, la medaglia celebra la vittoria alla battaglia di Wagram, uno dei successi militari più importanti tra quelli ottenuti da Napoleone nella sua lunga carriera. A mio avviso, il rovescio è un'autentica opera d'arte e, per quanto mi riguarda, è una delle medaglie napoleoniche più belle che sia mai stata realizzata. Vive L'Empereur!
    2 punti
  9. La cosa davvero importante è la possibilità di ricollegare l’acquisto di questa moneta presso la casa d’aste che ha emesso la fattura a tuo nome; su questo credo non ci siano problemi. Per ulteriore sicurezza, fai uno screenshot della schermata di aggiudicazione dell’asta, del tuo account che dimostra che ti sei aggiudicato questo lotto, che è riconducibile alla foto presente sul certificato fotografico. Quello che conta è la moneta e la relativa documentazione d’acquisto a questa collegata.
    2 punti
  10. Tranquillo! Molte delle classificazioni delle monete passate in asta non sono corrette. Ognuno di noi in asta acquista la moneta, non la classificazione. La classificazione, poi, te la fai tu. Più volte mi è capitato, nel mio mondo, di acquistare monete dichiarate false, ma in realtà vere, o viceversa. Se la moneta ti interessa acquistala, poi te la classifichi. Ovviamente un minimo di conoscenza delle monete e relativi libri di consultazione sono fondamentali.
    2 punti
  11. Salute vi posto gli argomenti che Cronaca Numismatica ha pubblicato per la prima settimana di inizio maggio 2025 per gli appassionati di Numismatica. newsletter 292 del 02.05.2025 Quando la libertà è d'oro Cari lettori, amici numismatici, questa settimana ci piace segnalare una nuova mostra che si inaugura il 3 maggio al MFM Museo del Francobollo e della Moneta di San Marino dal titolo "Aurea Libertas. Cento anni di monete d'oro a San Marino". Un secolo fa, infatti, l'antica Repubblica coniava le sue prime monete con il biondo metallo, due pezzi da 10 e 20 lire modellati da Melchiorre Fucci. Un'emissione bellissima ma sporadica, preludio tuttavia a mezzo secolo di coniazioni auree iniziato con gli scudi nel 1974 e proseguito fino all'età dell'euro e ai giorni nostri. La mostra "Aurea Libertas" rimarrà visitabile fino al 12 ottobre: c'è tempo, dunque, per salire sul Titano e ammirare tutti i piccoli capolavori d'arte che San Marino ha fatto coniare e lasciarsi conquistare, nel fulgore dell'oro, da una tradizione numismatica unica al mondo. Buona lettura da Roberto Ganganelli direttore responsabile I mille anni dalla morte di Basilio II Storia e monete di un imperatore di primaria importanza che sedette sul trono di Bisanzio per quasi mezzo secolo. Continua a leggere L'ape, il papavero e i 10 centesimi Coniata in oltre 400 milioni di esemplari tra il 1919 e il 1937, questa moneta di Renato Brozzi è uno dei capolavori del Regno d'Italia. Continua a leggere Monete a due teste per il re di Romania Le curiose coniazioni celebrative - e "fuorilegge" - del primo sovrano di Bucarest sono ancora oggi delle ricercate rarità. Continua a leggere Semaforo verde per le (monete) Lamborghini Dai trattori alle supercar, un brand conosciuto in tutto il mondo riceve dalla Zecca l'omaggio di un trittico in argento e di un'oncia tutta d'oro. Continua a leggere Lasciatevi tentare dalla "prima" di Capitolium Art La amison di incanti bresciana debutta nella numismatica con un catalogo selezionato di monete, medaglie, banconote e scripofilia. Continua a leggere Kruso Art: la selezione fa sempre la differenza Magnifiche monete papali per la Collezione "In Signo Petri" e rarità di zecche italiane per la Collezione "Eliodoro" in asta il 20 maggio. Continua a leggere I nuovi due euro di Finalndia Diplomazia e politica estera sulla nuova moneta bimetallica, dallo stile astratto e modernissimo, emessa da Helsinki. Continua a leggere American Innovation: ecco i dollari 2025 Prosegue, con omaggi agli stati dell'Arkansas, del Michigan, della Florida e del Texas la fortunata serie numismatica inaugurata nel 2018. Continua a leggere Le sedi della zecca di Ancona nei secoli Documenti inediti e nuovi appunti per capire in quali luoghi ed edifici del capoluogo marchigiano si batterono le monete della città. Continua a leggere La medaglia del seminatore, quale verità? Un magnifico soggetto modellato dallo scultore Silvio Canevari svela la sua intrigante origine nella Roma degli anni Trenta. Continua a leggere L'Italia senza moneta e la Liberazione Come nacque la prima serie numismatica della Repubblica, il ruolo di Umberto II, i progetti con dizione ITALIA fra 1943 e 1945. Continua a leggere La mite rivoluzione in moneta di papa Francesco Un ricordo numismatico di papa Bergoglio: le prime emissioni, il rifiuto del ritratto, il ruolo dello stemma nelle emissioni vaticane. Continua a leggere odjob
    2 punti
  12. CALABRIA LAURIGNANO (COSENZA) SANTUARIO MADONNA DELLA CATENA INCORONAZIONE DEL 1921 il Santuario deve la sua origine a un fatto prodigioso, nel 1301 la Madonna apparse ad un mendicante cieco di nome Simone Adami, e gli ridonò miracolosamente la vista. Bellissima immagine della Madonna con la catena, il bambino in braccio con una rosa in mano, entrambi Incoronati.
    2 punti
  13. https://www.lamoneta.it/topic/200748-il-museo-degli-orrori/
    2 punti
  14. Grazie mille buona giornata
    2 punti
  15. Salve paxcaesar,sembrano dello stesso conio,se dovessi scegliere il tuo sembra migliore per conservazione uniforme.posso chiedere se il primo proviene da asta o altro,i fondi e le lettere della legenda sembrano strani,ma sicuramente è una mia impressione da foto
    2 punti
  16. Ciao Un tornese Filippo lll per il Regno di Napoli, 1615 (S) . Catalogato Mir napoli 222/6. Saluti
    2 punti
  17. io direi che ho scoperto dei "tettagli" femminili interessanti su questa persona! Ha in testa un elmo o un drappo? njk
    2 punti
  18. Pubblicato ora sulla pagina YouTube di Collexpo Pistoia 2025 il video integrale del mio intervento sulla storia, la mission e quanto fatto dal 2010 da parte del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio.
    2 punti
  19. Ciao @PostOffice, mi hai citato sperando per l'amico dareio.it che l'1 centesimi fosse il blù di Prussia, ma purtroppo non è , è il nero su azzurrognolo n.83 Unificato conosco bene il blù di Prussia e se posso dilungarmi 2 minuti vi dico anche il perchè. Essendo come Associazione gemellati con l'Associazione Filatelica di Aix en Provence( Francia) da 27 anni, ebbi la fortuna 25 anni fà di trovare un Blù di Prussia in una collezione che acquistai, tale collezione aveva la specializzazione delle varie tonalità dei singoli valori, essendo un francobollo tirato in alto numero, e tra questi, (descritto eccellentemente) vi era il Prussia, che tra tanti 1 cent. spiccava come un fiore bianco in un campo di papaveri, è veramente tutto un altro colore. lo portai dall'amico Silvavo Sorani e appena lo vide disse" è lui, anche se non lo guardo con la lente" sappiamo bene chi fosse Sorani, mi fece un dettagliato certificato e l'anno dopo recandomi come ogni anno per il gemellaggio ad Aix,in occasione della giornata del francobollo, lo portai con me, il Presidente di Aix dal vivo non lo aveva mai visto e così tanti dei soci, organizzò per il giono dopo una conferenza con le varie scolaresche (che devo dire in Francia seguono molto la Filatelia) e presentò questo francobollo e intervenni pure io spiegando come lo avevo trovato, ad un certo punto si alza un signore e mi dice in Francese, ma ve lo dico in Italiano, grazie Sig. Presidente, ora che ho visto il Prussia, posso morire felice. Rimasi di stucco perchè non mi sarei mai immaginato che effetto potesse fare quel francobollo ( economicamente è paragonabile quasi al nostro Nero N.1) ma questo è veramente tanto difficile da trovare, per finire la storia, vi dico che l'ho donato alla Associazione di Aix , con i ringraziamenti di non so quante persone. scusate se vi ho trattenuto per questa mia avventura, ma questo vi può fare capire che cosa sia la filatelia per chi veramente la ama
    2 punti
  20. NUOVA EDIZIONE 2025 - NOMISMA SPA Dopo circa sette anni l’autore Pietro Magliocca presenta il nuovo e aggiornato Manuale delle Monete di Napoli (periodo 1674 – 1860), un’opera indispensabile per i collezionisti e gli operatori del settore. Questa seconda edizione porta alcune novità: l’inserimento di monete rarissime e di prova, una completa rivisitazione rispetto all'edizione precedente con l’aggiornamento dei prezzi delle singole monete e l’aggiunta di cenni storici relativi al periodo trattato. È stata, inoltre, migliorata la grafica e sono stati realizzati ingrandimenti specifici dei particolari delle varianti catalogate. Nomisma Edizioni 2025 Autore: Pietro Magliocca Ha collaborato: Giovanni Massa Formato 17 x 24 cm 504 pagine a colori Copertina cartonata 130 euro In spedizione dal 19 maggio 2025 https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/28788/pietro-magliocca-manuale-delle-monete-di-/
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  21. Finalmente una moneta in conservazione MS70! 🤣
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  22. Ciao, secondo me si!
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  23. Ciao stesso conio usure logicamente diverse Silvio
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  24. Ciao, come ti è già stato spiegato sono errori che capitano spesso e che nel tuo caso specifico ( visto che hai anche il certificato fotografico di autenticità della moneta, dove oltre l'immagine della stessa sono indicati penso anche diametro e peso) non comporta nessun problema 🙂. ANTONIO
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  25. Buonasera a tutti, magari qualche giorno in ammollo con un po' di pazienza era leggibile lo stesso, ormai è fatta, porta pazienza in futuro, il mio è solo un personale punto di vista. Saluti Alberto
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  26. Annullo la mia risposta. Non è sestante ma semiuncia
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  27. Fai con calma, stiamo in pensione. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Un caro saluto.
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  28. Grazie per il consiglio, l’ho recuperato in streaming: surreale ma molto umano. Merita davvero.
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  29. @luigi77 forse sono stato un po' estremo. Mi spiego. Esteticamente San Marino produsse svariate monete molto belle, lo riconosco e lo apprezzo. Il punto è che io sono un pò "estremista" e non mi piacciono le monete che non entrano fisicamente in circolazione, e solo alcune delle monete di San Marino finivano realmente in circolazione. Lo sforzo di avere una monetazione diversa ogni anno era orientato ad attirare i collezionisti, e questo è business, non numismatica. Questo è il mio punto di vista, so che molti non la pensano così (so di essere in minoranza 😅)
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  30. Altre due medaglie di MARIA SS. DEL ROSARIO IN POMPEI
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  31. Capisco grazie mille! Quindi si tratta di una semplice riproduzione priva di valore storico o economico... La ringrazio per la disponibilità e cordialità!
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  32. Beh io la vedo così : su certi prezzi esageratamente gonfiati per quanto concerne questa semplice banconota, non puoi chiedere anche le spese di spedizione, vuol dire essere.... gli anglosassoni direbbero "greedy" la parola mi fa più effetto detta in inglese 🙂
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  33. @Alan Sinclair, scusa non era ciò che intendevo. era un se puoi generico, da intendere se si può, non certo indirizzato a te! rettifico quanto al #12 nel seguente modo: se un compratore si può permettere di acquistare a 2500 euro una banconota che ne vale 5, risulterebbe spilorcio a far caso alle spese di spedizione.
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  34. IM prese IN, disse: "sto" = imprese in dissesto. Buona giornata! IM, presa IN, disse "sto" = impresa in dissesto
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  35. Una principessa indiana No, non è Pocahontas è a dirla tutta la Lady Liberty disegnata da Longacre per il dollaro d'oro del secondo tipo (e per la moneta da 3 dollari che vedremo nel prossimo post) ha ben poco di indiano. Ma, da sempre, quel ritratto è conosciuto come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. Piuttosto, ancora una volta, l'ispirazione va ricercata nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Questo tipo di fanciulla indiana era presente nella pittura patriottica e "primitiva" americana da molti anni. Le polene delle navi (https://www.hylandgranby.com/inventory/carved-and-painted-ships-figurehead-of-an-indian-princess) e le sculture davanti alle tabaccherie ostentavano volti, capelli e cappelli di questo tipo (https://emuseum.history.org/objects/26323/tobacconist-figure-indian) Questa versione della Lady ha i capelli interamente fluenti sul collo, e in una fascia sul copricapo compare il suo nome. Nel giro non ci sono più le stelle, ma l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA Per il rovescio, la semplice corona del modello precedente venne sostituita da un complicato intreccio di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione, che di lí a poco sarebbero state separate dalla Guerra Civile. Il dritto di questi dollari presenta due diverse tipologie, con testa piccola (Small Head, sopra) dal 1854 al 1856, e grande (Large Head), a partire dal 1856 e fino al 1889. (foto da PCGS Coin Facts) Sebbene questa tipologia sia stata coniata ininterrottamente dal 1854 al 1889, la tiratura totale è stata di poco superiore alla metà dei dollari del primo tipo, 7 milioni scarsi, a riprova della sua sostanziale inutilità e rifiuto da parte del pubblico. Le Zecche interessate sono state quelle di Philadelphia, San Francisco, Charlotte, Dahlonega e New Orleans fino al 1861, poi, con la chiusura delle ultime tre a causa della guerra civile, la produzione è continuata nella sola Philadelphia, e a San Francisco, solamente nel 1870, e per appena 3.000 esemplari. petronius
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  36. Ciao, secondo me buona , ma sembra sia stata corrosa. Nei campi della moneta si notano molti "crateri" . Se da acquistare , lascerei perdere.
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  37. "La collezione di monete Horn non esiste più nelle sue dimensioni originali: si stima che contenga circa 65.000 pezzi. La parte più grande e continua si trova nel Gabinetto numismatico di Dresda. Dopo lo scioglimento della Fondazione Horn nel 1954, la collezione di monete venne inizialmente concessa in prestito al Gabinetto numismatico di Berlino come prestito garantito contrattualmente . Lì la collezione sarebbe stata elaborata e catalogata scientificamente. Ciò non è accaduto. Quando la collezione di monete del Gabinetto numismatico di Berlino tornò dall'Unione Sovietica , nel 1963 la collezione passò al Gabinetto numismatico di Dresda. Anche in questo caso vi fu un accordo di prestito con la città di Meissen. Anche a Dresda la collezione numismatica doveva essere organizzata e catalogata scientificamente. Negli anni '80 la città di Meissen chiese l'immediata restituzione della collezione da Dresda. All'epoca il Gabinetto numismatico di Dresda respinse questa proposta. Anche i successivi tentativi di restituire la collezione di monete fallirono a causa della resistenza del Gabinetto numismatico di Dresda. Anche dopo il 1990 la città di Meissen tentò senza successo di restituire la collezione di monete. Ne seguì una controversia legale e nella sentenza del 1998 alla città di Meissen fu negato qualsiasi diritto sulla collezione di monete Horn. Soltanto la Fondazione Horn poteva vantare tale diritto. Un inventario completo della collezione fu effettuato da Horn solo nel 1945. Tuttavia, dopo il 1945 si verificarono numerose perdite postbelliche, spiegabili con trasferimenti, saccheggi e caos postbellico. Alcune copie si trovano anche nell'archivio cittadino di Meißen. Una cifra imprecisata serviva come compenso per i servizi commissionati dall'amministrazione patrimoniale in quel periodo. Inoltre, 400 medaglie e monete commemorative recuperate dalla fossa biologica dell'edificio residenziale Horn dopo la fine della Seconda guerra mondiale sono scomparse senza lasciare traccia. Il gabinetto numismatico di Dresda è riuscito ad acquisire 10.554 pezzi significativi dall'inventario complessivo di 46.042 esemplari (dato aggiornato a febbraio 2014). Si stima che la collezione di sigilli contenga circa 6.000 oggetti. Le monete e le medaglie della collezione Horn sono state messe all'asta dalla casa d'aste Künker in quattro aste dal 2014 al 2016." https://de.wikipedia.org/wiki/Ernst_Otto_Horn Il sito della Fondazione: https://hornstiftung-meissen.de/
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  38. Buongiorno @fatantony, il Gigante quota a 50 il MB e 150 il BB.
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  39. Moneta gradevole, ma con usura e graffi, per me siamo sul BB. Per confronto e condivisione posto un esemplare in buona conservazione (con rosetta sovrapposta alla T di FERT sul contorno):
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  40. Si intravede il fantasmino della precedente moneta su cui è stata coniata, ma è sin troppo poco per aggiungere valore alla moneta.
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  41. Ho avuto il privilegio si poter visionare in anteprima il Manuale e posso testimoniare che la nuova edizione, rispetto alla precedente - oltre ad avere una veste grafica migliore - non si limita ad aggiornare quella del 2018 con l'aggiunta di varianti e l'aggiornamento delle valutazioni, ma costituisce un rinnovamento radicale: un vero passo in avanti. È possibile apprezzare una lunga parte introduttiva dedicata alla zecca e ai suoi lavoranti con la trascrizione dei documenti normativi dell'epoca. Inoltre viene riportato il sistema monetario e pondometrico allora vigente. Una delle tante novità, spesso trascurata dagli studi numismatici, sono le descrizioni dei tagli per ogni singola moneta, nonché numerose notizie storiche e numismatiche. Ci sarebbe molto da scrivere, ma non posso che consigliarne caldamente l'acquisto. Allego alcune pagine
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  42. Ciao! Potrebbe .... ma anche no, ti prospetto altre ipotesi Se ci si riferisse al Ducato d'argento, ci troveremmo nel 1659 Doge Domenico Contarini che lo coniò per primo ed a quel tempo il Ducato d'oro era da quasi un secolo chiamato Zecchino, non solo dal popolo, ma anche negli atti ufficiali. Per un "foresto" questa duplice valenza poteva generare confusione, soprattutto se l'utente non era edotto della grammatura delle monete. Se invece la D di Ducato si riferisse all'entità politica territoriale? Mettiamo che il peso facesse parte della solita scatolina con la bilancia, probabilmente quest'ultima aveva un cartiglio con specificato il tipo di peso e della moneta che rappresentava. Quindi Ducato Veneto invece di Repubblica Veneta ... più breve da scrivere! non parliamo di Serenissima Repubblica di Venezia!!!! e l'indicazione 3 riferita agli Zecchini. Chiaramente sono speculazioni, sto facendo ipotesi che magari non hanno alcun fondamento, però giacché non abbiamo certezze, voliamo di fantasia. saluti luciano
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  43. BEATA VERGINE DI POMPEI. CONTRO OGNI AVVERSITA' MISTICO SCUDO
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  44. Purtroppo si valutano e si parla solo di aste e poco dei numismatici con attività di vendita diretta, alcuni di questi ultimi invece sono competenti ed hanno prezzi onesti.
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  45. Niue 2025 - 20 dollari in ag.999 (gr.62,20) La banana appesa al muro con il nastro adesivo intitolata 'Comedian' dell'artista Maurizio Cattelan, opera per co@@@oni milionari. Comedian - Wikipedia
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  46. Grazie Fabri, molto interessante🙏
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  47. ... segue ... Giugno 1622 furon fatti prigioni alcuni monetarij, li quali per non poter fare più zannette, essendo levate, falsificavano le monete nuove; i quali doppo aspro tormento non confessi, furono mandati in galera detto mese di giugno. 21 ottobre 1622 fu pigliata la casa di Imperia Carnevale donna libera, ove si falsificavano monete, e con essa tre altri, due de’ quali ne sono trovati clerici. 27 novembre 1622 fu giustitiato uno monetario di quelli, che furono pigliati in casa di Imperia Carnevale, et a quella sotto titolo d’indulto l’ha fatto gratia della vita, ma condennata a perpetuo carcere in domo poenitentiae, quali furon fatti prigioni, come ho detto, a 21 di ottobre. 24 dicembre 1622 furono pigliati carcerati due cavalieri di piazza, che mi vergogno nominar le famiglie, per monetarij; la onde Sua Eccellenza mandò un viglietto in Vicaria, che si facesse perquisizione dell’inquisiti per tal causa, e che si osservassero con rigore le regie prammatiche, e che sfrattassero tutti dal regno, con darli termine competente. 16 gennaio 1623 furono giustitiati due monetarij, i quali furono condotti alla morte sopra due carri, i quali andavano guarniti di tutte quelle ordegne, che per far monete servivano, a cui furono prima tagliate le mani, e poi appiccati, uno a San Severo, e l’altra a Piazza Larga, dove havevano commesso li delitti. Vita dura quella del falsario... e anche quando si è scontata la pena ecco riaprirsi le porte del carcere... La falsificazione era uno dei peggiori reati. 25 gennaio 1623 Sua Eccellenza fe dar ordine alla Vicaria, che facesse carcerare tutti l’inquisiti per monetarij, così laici come clerici, etiam quelli che per simili delitti si erano indultati, o che fussero stati liberati o aggratiati dai suoi antecessori, e tra gli altri fu carcerato uno, che per tal delitto era stato condannato a dieci anni in galera, e ne era uscito, e fu di nuovo mandato per altri anni dieci in galera. Ma non basta... se ci si è macchiati di quel delitto bisogna andar via... 4 marzo 1623 si pubblicorono nuove prammatiche contro dell’inquisiti per monetarij, acciò in ogni modo sgombrino il regno, con imponervi pena di dieci anni di galera a chi non sfrattasse. 6 marzo 1623 furon pigliati carcerati in Carvizzano casale di Napoli molti che fabricavano monete false in casa di Giuseppe P. colti in fraganti mercè dell’indultatore complice. ... continua ...
    1 punto
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