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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/05/25 in tutte le aree

  1. Più falso di una banconota da 3 dollari... è un'espressione entrata nell'uso comune americano per indicare una cosa palesemente falsa, talmente falsa da non esistere nemmeno... forse E' esistita, invece, una moneta da 3 dollari, addirittura in oro. Ma, autorizzata con atto del 21 febbraio 1853 e coniata per la prima volta nel 1854, non fu mai molto popolare tra il pubblico, e la sua circolazione fu molto limitata. In effetti, non è chiara l'utilità di un taglio del genere, esistendo già da lungo tempo monete d'oro da 2,50 e 5 dollari. Alcuni oggi teorizzano che la denominazione da 3 dollari sarebbe stata usata per l'acquisto di francobolli da 3 centesimi (la tariffa di una lettera dell'epoca) o per avere 100 monetine da 3 centesimi, ugualmente in circolazione in quegli anni. Queste monete passarono di mano nell'Est e nel Midwest fino al 1861 , dopodiché sparirono dalla circolazione. Sulla costa Ovest si videro in circolazione monete di tutte le annate, ma anche lí molto raramente dopo gli anni 1860: anni in cui furono coniati meno di 10.000 esemplari l'anno. Nel 1874 e 1878 la produzione fu notevolmente incrementata, in previsione di una piú ampia circolazione, che non si verificò. Purtuttavia continuarono ad essere coniate, seppur in quantitativi minimi, fino al 1889, probabilmente per venire incontro alle richieste dei collezionisti, che fin dal 1879 avevano iniziato a interessarsi ad esse. La produzione, iniziata nel 1854, proseguì ininterrottamente fino, come detto, al 1889: fino al 1860 nelle Zecche di Philadelphia, Dahlonega, New Orleans e San Francisco, dal 1861 nella sola Philadelphia. Con un'unica eccezione (ma davvero UNICA!), di cui diremo nel prossimo post Alla fine, i pezzi coniati risultarono essere appena 534.519, davvero pochi, considerando i ben 35 anni di produzione! La moneta, in oro .900, ha un diametro di 20,5 mm. e un peso di 5,015 grammi. Sul disegno, di James B. Longacre, non c'è nulla da aggiungere rispetto a quanto detto per il dollaro d'oro del secondo tipo... è uguale (foto da Heritage Auctions) C'è invece molto da aggiungere a proposito delle banconote da 3 dollari, che se anche oggi, e da moltissimo tempo, non esistono davvero più, sono esistite, eccome. E hanno circolato proprio negli stessi anni in cui venivano coniate le monete d'oro di pari valore. Come abbiamo detto più volte (e come prima o poi racconteremo dettagliatamente ), nella prima metà dell'Ottocento, e fino alla fine della guerra civile, la circolazione monetaria cartacea era assicurata da un'infinità di banche private (si stima più di 3.000) che stampavano banconote di ogni genere, dai tagli più alti, migliaia di dollari, alle frazioni centesimali. E tra questi non potevano mancare, naturalmente, le banconote da 3 dollari, tutt'altro che false... o almeno si sperava petronius
    4 punti
  2. Salve, io purtroppo non vedo nulla cliccando sul link postato in apertura da @ak72, che ringrazio (ma forse è un mio problema...?) Per ogni evenienza ri-allego qui il link alla pagina dell'Università degli Studi di Trieste dove potete trovare i riferimenti per seguire da remoto le sessioni di lavoro, le varie informazioni, oltre ai link per scaricare la locandina e il programma stesso: https://disu.units.it/it/eventi/71553 Un saluto cordiale MB
    4 punti
  3. Grazie. Questo è l'esemplare con zecca Roma, MS63
    3 punti
  4. Buon esemplare. Per opportuno confronto condivido l'esemplare della mia raccolta (che vorrei peraltro migliorare perché non mi piace granché e anche perché è a fianco del più raro zecca Roma che è in FDC), periziato SPL.
    3 punti
  5. Buongiorno,come già anticipato è un tornese del 1615 coniato a Napoli durante il regno di Filippo III di Spagna (1598-1621)... Al D/: PHILIPP.III.DG.REX.ARA.VTR+,al centro acciarino circondato da 4 pietre focaie e 4 fiamme alternati... Al R/: al centro cornucopia con frutta e spighe curvata a sinistra e che divide in due la data 1615,il 5 è sostituito da una S quindi 161S,il tutto racchiuso da una corona di foglie di quercia chiusa in alto con una croce che può avere diverse fattezze... La moneta è catalogata rara al numero 68, pagina 184 del: "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503-1680"... di Pietro Magliocca... A titolo di esempio posto un esemplare reperito in rete in migliore conservazione...
    3 punti
  6. un saluto a tutti, vista la data mi è sembrato d'uopo.
    2 punti
  7. Buon pomeriggio a tutti. Mi fa piacere mostrarvi questa bella cartolina molto colorata del 17° Cavalleggeri di Caserta. Il volontario (non riesco a capire il nome ed il cognome), manda dei saluti a due signorine di nome Amalia e Luisa (sicuramente 2 sorelle visto lo stesso cognome). Mi farebbe piacere sapere qualcosa in più sui timbri, soprattutto quello di partenza e la data e naturalmente il nome e cognome di chi scrive. Grazie ragazzi.
    2 punti
  8. Partecipo al ricordo condividendo una medaglia che ebbi modo di mostrare già al tempo qui sul forum e per il quale scrissi anche un piccolo articolo per il Gazzettino del Cordusio. Come riportato al rovescio, la medaglia celebra la vittoria alla battaglia di Wagram, uno dei successi militari più importanti tra quelli ottenuti da Napoleone nella sua lunga carriera. A mio avviso, il rovescio è un'autentica opera d'arte e, per quanto mi riguarda, è una delle medaglie napoleoniche più belle che sia mai stata realizzata. Vive L'Empereur!
    2 punti
  9. La cosa davvero importante è la possibilità di ricollegare l’acquisto di questa moneta presso la casa d’aste che ha emesso la fattura a tuo nome; su questo credo non ci siano problemi. Per ulteriore sicurezza, fai uno screenshot della schermata di aggiudicazione dell’asta, del tuo account che dimostra che ti sei aggiudicato questo lotto, che è riconducibile alla foto presente sul certificato fotografico. Quello che conta è la moneta e la relativa documentazione d’acquisto a questa collegata.
    2 punti
  10. Tranquillo! Molte delle classificazioni delle monete passate in asta non sono corrette. Ognuno di noi in asta acquista la moneta, non la classificazione. La classificazione, poi, te la fai tu. Più volte mi è capitato, nel mio mondo, di acquistare monete dichiarate false, ma in realtà vere, o viceversa. Se la moneta ti interessa acquistala, poi te la classifichi. Ovviamente un minimo di conoscenza delle monete e relativi libri di consultazione sono fondamentali.
    2 punti
  11. Salute vi posto gli argomenti che Cronaca Numismatica ha pubblicato per la prima settimana di inizio maggio 2025 per gli appassionati di Numismatica. newsletter 292 del 02.05.2025 Quando la libertà è d'oro Cari lettori, amici numismatici, questa settimana ci piace segnalare una nuova mostra che si inaugura il 3 maggio al MFM Museo del Francobollo e della Moneta di San Marino dal titolo "Aurea Libertas. Cento anni di monete d'oro a San Marino". Un secolo fa, infatti, l'antica Repubblica coniava le sue prime monete con il biondo metallo, due pezzi da 10 e 20 lire modellati da Melchiorre Fucci. Un'emissione bellissima ma sporadica, preludio tuttavia a mezzo secolo di coniazioni auree iniziato con gli scudi nel 1974 e proseguito fino all'età dell'euro e ai giorni nostri. La mostra "Aurea Libertas" rimarrà visitabile fino al 12 ottobre: c'è tempo, dunque, per salire sul Titano e ammirare tutti i piccoli capolavori d'arte che San Marino ha fatto coniare e lasciarsi conquistare, nel fulgore dell'oro, da una tradizione numismatica unica al mondo. Buona lettura da Roberto Ganganelli direttore responsabile I mille anni dalla morte di Basilio II Storia e monete di un imperatore di primaria importanza che sedette sul trono di Bisanzio per quasi mezzo secolo. Continua a leggere L'ape, il papavero e i 10 centesimi Coniata in oltre 400 milioni di esemplari tra il 1919 e il 1937, questa moneta di Renato Brozzi è uno dei capolavori del Regno d'Italia. Continua a leggere Monete a due teste per il re di Romania Le curiose coniazioni celebrative - e "fuorilegge" - del primo sovrano di Bucarest sono ancora oggi delle ricercate rarità. Continua a leggere Semaforo verde per le (monete) Lamborghini Dai trattori alle supercar, un brand conosciuto in tutto il mondo riceve dalla Zecca l'omaggio di un trittico in argento e di un'oncia tutta d'oro. Continua a leggere Lasciatevi tentare dalla "prima" di Capitolium Art La amison di incanti bresciana debutta nella numismatica con un catalogo selezionato di monete, medaglie, banconote e scripofilia. Continua a leggere Kruso Art: la selezione fa sempre la differenza Magnifiche monete papali per la Collezione "In Signo Petri" e rarità di zecche italiane per la Collezione "Eliodoro" in asta il 20 maggio. Continua a leggere I nuovi due euro di Finalndia Diplomazia e politica estera sulla nuova moneta bimetallica, dallo stile astratto e modernissimo, emessa da Helsinki. Continua a leggere American Innovation: ecco i dollari 2025 Prosegue, con omaggi agli stati dell'Arkansas, del Michigan, della Florida e del Texas la fortunata serie numismatica inaugurata nel 2018. Continua a leggere Le sedi della zecca di Ancona nei secoli Documenti inediti e nuovi appunti per capire in quali luoghi ed edifici del capoluogo marchigiano si batterono le monete della città. Continua a leggere La medaglia del seminatore, quale verità? Un magnifico soggetto modellato dallo scultore Silvio Canevari svela la sua intrigante origine nella Roma degli anni Trenta. Continua a leggere L'Italia senza moneta e la Liberazione Come nacque la prima serie numismatica della Repubblica, il ruolo di Umberto II, i progetti con dizione ITALIA fra 1943 e 1945. Continua a leggere La mite rivoluzione in moneta di papa Francesco Un ricordo numismatico di papa Bergoglio: le prime emissioni, il rifiuto del ritratto, il ruolo dello stemma nelle emissioni vaticane. Continua a leggere odjob
    2 punti
  12. CALABRIA LAURIGNANO (COSENZA) SANTUARIO MADONNA DELLA CATENA INCORONAZIONE DEL 1921 il Santuario deve la sua origine a un fatto prodigioso, nel 1301 la Madonna apparse ad un mendicante cieco di nome Simone Adami, e gli ridonò miracolosamente la vista. Bellissima immagine della Madonna con la catena, il bambino in braccio con una rosa in mano, entrambi Incoronati.
    2 punti
  13. https://www.lamoneta.it/topic/200748-il-museo-degli-orrori/
    2 punti
  14. Grazie mille buona giornata
    2 punti
  15. Salve paxcaesar,sembrano dello stesso conio,se dovessi scegliere il tuo sembra migliore per conservazione uniforme.posso chiedere se il primo proviene da asta o altro,i fondi e le lettere della legenda sembrano strani,ma sicuramente è una mia impressione da foto
    2 punti
  16. Ciao Un tornese Filippo lll per il Regno di Napoli, 1615 (S) . Catalogato Mir napoli 222/6. Saluti
    2 punti
  17. io direi che ho scoperto dei "tettagli" femminili interessanti su questa persona! Ha in testa un elmo o un drappo? njk
    2 punti
  18. Pubblicato ora sulla pagina YouTube di Collexpo Pistoia 2025 il video integrale del mio intervento sulla storia, la mission e quanto fatto dal 2010 da parte del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio.
    2 punti
  19. Ciao @PostOffice, mi hai citato sperando per l'amico dareio.it che l'1 centesimi fosse il blù di Prussia, ma purtroppo non è , è il nero su azzurrognolo n.83 Unificato conosco bene il blù di Prussia e se posso dilungarmi 2 minuti vi dico anche il perchè. Essendo come Associazione gemellati con l'Associazione Filatelica di Aix en Provence( Francia) da 27 anni, ebbi la fortuna 25 anni fà di trovare un Blù di Prussia in una collezione che acquistai, tale collezione aveva la specializzazione delle varie tonalità dei singoli valori, essendo un francobollo tirato in alto numero, e tra questi, (descritto eccellentemente) vi era il Prussia, che tra tanti 1 cent. spiccava come un fiore bianco in un campo di papaveri, è veramente tutto un altro colore. lo portai dall'amico Silvavo Sorani e appena lo vide disse" è lui, anche se non lo guardo con la lente" sappiamo bene chi fosse Sorani, mi fece un dettagliato certificato e l'anno dopo recandomi come ogni anno per il gemellaggio ad Aix,in occasione della giornata del francobollo, lo portai con me, il Presidente di Aix dal vivo non lo aveva mai visto e così tanti dei soci, organizzò per il giono dopo una conferenza con le varie scolaresche (che devo dire in Francia seguono molto la Filatelia) e presentò questo francobollo e intervenni pure io spiegando come lo avevo trovato, ad un certo punto si alza un signore e mi dice in Francese, ma ve lo dico in Italiano, grazie Sig. Presidente, ora che ho visto il Prussia, posso morire felice. Rimasi di stucco perchè non mi sarei mai immaginato che effetto potesse fare quel francobollo ( economicamente è paragonabile quasi al nostro Nero N.1) ma questo è veramente tanto difficile da trovare, per finire la storia, vi dico che l'ho donato alla Associazione di Aix , con i ringraziamenti di non so quante persone. scusate se vi ho trattenuto per questa mia avventura, ma questo vi può fare capire che cosa sia la filatelia per chi veramente la ama
    2 punti
  20. NUOVA EDIZIONE 2025 - NOMISMA SPA Dopo circa sette anni l’autore Pietro Magliocca presenta il nuovo e aggiornato Manuale delle Monete di Napoli (periodo 1674 – 1860), un’opera indispensabile per i collezionisti e gli operatori del settore. Questa seconda edizione porta alcune novità: l’inserimento di monete rarissime e di prova, una completa rivisitazione rispetto all'edizione precedente con l’aggiornamento dei prezzi delle singole monete e l’aggiunta di cenni storici relativi al periodo trattato. È stata, inoltre, migliorata la grafica e sono stati realizzati ingrandimenti specifici dei particolari delle varianti catalogate. Nomisma Edizioni 2025 Autore: Pietro Magliocca Ha collaborato: Giovanni Massa Formato 17 x 24 cm 504 pagine a colori Copertina cartonata 130 euro In spedizione dal 19 maggio 2025 https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/28788/pietro-magliocca-manuale-delle-monete-di-/
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  21. Martedì 13 maggio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "La monetazione viscontea e il Giubileo Straordinario di Milano del 1391" tenuta da Alessandro Toffanin. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nella prima settimana di maggio.
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  22. Finalmente una moneta in conservazione MS70! 🤣
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  23. Ciao, secondo me si!
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  24. Io qualche dubbio su questa ce l’avrei…..
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  25. Ciao, come ti è già stato spiegato sono errori che capitano spesso e che nel tuo caso specifico ( visto che hai anche il certificato fotografico di autenticità della moneta, dove oltre l'immagine della stessa sono indicati penso anche diametro e peso) non comporta nessun problema 🙂. ANTONIO
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  26. Buonasera a tutti, magari qualche giorno in ammollo con un po' di pazienza era leggibile lo stesso, ormai è fatta, porta pazienza in futuro, il mio è solo un personale punto di vista. Saluti Alberto
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  27. Annullo la mia risposta. Non è sestante ma semiuncia
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  28. Magari la domanda è un'altra diversa dalla classica 'quanto vale' ? Del tipo: la tengo o la spendo? (classica domanda degli utenti sulle banconote in euro) Scherzi a parte: Tienila come un ricordo di quanto i nostri bisnonni, nonni o Papà (a seconda dell'età che si ha) li utilizzavano.
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  29. Buona sera tutti, piccolo scodellato enrichiano Gr. 0,42 Diam. 13.98 Mir. 53/1 mi scuso per la qualità delle foto.
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  30. Convegno "Diritto e Moneta: dall'età romana al medioevo" Università degli Studi di Trieste, Via del Lazzaretto Vecchio - Aula 6
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  31. @luigi77 forse sono stato un po' estremo. Mi spiego. Esteticamente San Marino produsse svariate monete molto belle, lo riconosco e lo apprezzo. Il punto è che io sono un pò "estremista" e non mi piacciono le monete che non entrano fisicamente in circolazione, e solo alcune delle monete di San Marino finivano realmente in circolazione. Lo sforzo di avere una monetazione diversa ogni anno era orientato ad attirare i collezionisti, e questo è business, non numismatica. Questo è il mio punto di vista, so che molti non la pensano così (so di essere in minoranza 😅)
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  32. Ciao @Scudo1901, "non ti piacerà granché", ma è una gran bella moneta in ottima conservazione e lustro. Poi certamente si può acquistare di meglio🙂.
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  33. Altre due medaglie di MARIA SS. DEL ROSARIO IN POMPEI
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  34. Capisco grazie mille! Quindi si tratta di una semplice riproduzione priva di valore storico o economico... La ringrazio per la disponibilità e cordialità!
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  35. @Alan Sinclair, scusa non era ciò che intendevo. era un se puoi generico, da intendere se si può, non certo indirizzato a te! rettifico quanto al #12 nel seguente modo: se un compratore si può permettere di acquistare a 2500 euro una banconota che ne vale 5, risulterebbe spilorcio a far caso alle spese di spedizione.
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  36. @Alan Sinclair ma se puoi permetterti 2500 euro per comprarne 5, saresti spilorcio come compratore a guardare le spese di spedizione.. 🤣
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  37. Ad una settimana dalla conferenza comunichiamo i link da utilizzare per seguire la conferenza anche da remoto utilizzando google meet: Link 1 dalle 21.00 alle 22.00: https://meet.google.com/ovd-admb-naf Link 2 dalle 22.00 alle 23.00: https://meet.google.com/rvq-yfhh-quf Ricordo che alla conferenza possono partecipare tutti, al termine si potranno consultare dei documenti inerenti il Giubileo Straordinario ed una selezione di monete coniate dalla zecca di Milano sotto il ducato di Gian Galeazzo Visconti, per poi chiudere la serata con il consueto brindisi.
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  38. IM prese IN, disse: "sto" = imprese in dissesto. Buona giornata! IM, presa IN, disse "sto" = impresa in dissesto
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  39. Perfetto ora vedo le foto. Si vede benissimo che sono tutti dei falsi. Grazie
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  40. Una principessa indiana No, non è Pocahontas è a dirla tutta la Lady Liberty disegnata da Longacre per il dollaro d'oro del secondo tipo (e per la moneta da 3 dollari che vedremo nel prossimo post) ha ben poco di indiano. Ma, da sempre, quel ritratto è conosciuto come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. Piuttosto, ancora una volta, l'ispirazione va ricercata nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Questo tipo di fanciulla indiana era presente nella pittura patriottica e "primitiva" americana da molti anni. Le polene delle navi (https://www.hylandgranby.com/inventory/carved-and-painted-ships-figurehead-of-an-indian-princess) e le sculture davanti alle tabaccherie ostentavano volti, capelli e cappelli di questo tipo (https://emuseum.history.org/objects/26323/tobacconist-figure-indian) Questa versione della Lady ha i capelli interamente fluenti sul collo, e in una fascia sul copricapo compare il suo nome. Nel giro non ci sono più le stelle, ma l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA Per il rovescio, la semplice corona del modello precedente venne sostituita da un complicato intreccio di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione, che di lí a poco sarebbero state separate dalla Guerra Civile. Il dritto di questi dollari presenta due diverse tipologie, con testa piccola (Small Head, sopra) dal 1854 al 1856, e grande (Large Head), a partire dal 1856 e fino al 1889. (foto da PCGS Coin Facts) Sebbene questa tipologia sia stata coniata ininterrottamente dal 1854 al 1889, la tiratura totale è stata di poco superiore alla metà dei dollari del primo tipo, 7 milioni scarsi, a riprova della sua sostanziale inutilità e rifiuto da parte del pubblico. Le Zecche interessate sono state quelle di Philadelphia, San Francisco, Charlotte, Dahlonega e New Orleans fino al 1861, poi, con la chiusura delle ultime tre a causa della guerra civile, la produzione è continuata nella sola Philadelphia, e a San Francisco, solamente nel 1870, e per appena 3.000 esemplari. petronius
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  41. Per me sta su MB/MB+ ...valore circa 20/30€.
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  42. Mi sembra doveroso fare un po' di chiarezza. In primo luogo, ricordate che la distinzione fra repubblica e impero è moderna. Per i Romani il loro stato era e rimase "res publica". In questo contesto, noi definiamo "imperiali" le monete emesse a partire dalla riforma adottata su iniziativa di Ottaviano (futuro Augusto) in poi. Prima di essa, le monete sono definite repubblicane. Tanto premesso, occorre considerare che durante la repubblica le monete erano emesse sulla base di una procedura che non ci è nota nel dettaglio, ma comunque comprendeva l'autorizzazione del Senato e l'intervento di magistrati ad hoc, detti "tresviri A.A.A.F."
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  43. Si intravede il fantasmino della precedente moneta su cui è stata coniata, ma è sin troppo poco per aggiungere valore alla moneta.
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  44. Nell’occasione di un viaggio in Russia nel 1987 avevo acquistato una serie di tre monete commemorative della XXII Olimpiade di Mosca. Le monete d’argento 900/1000 da 10 rubli (1980), 5 rubli (1980) e 5 rubli (1978) sono nel loro astuccio con certificato di garanzia. Inoltre mi è rimasta la fattura autentica con importo e data dell’acquisto. apollonia
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  45. Ciao! Potrebbe .... ma anche no, ti prospetto altre ipotesi Se ci si riferisse al Ducato d'argento, ci troveremmo nel 1659 Doge Domenico Contarini che lo coniò per primo ed a quel tempo il Ducato d'oro era da quasi un secolo chiamato Zecchino, non solo dal popolo, ma anche negli atti ufficiali. Per un "foresto" questa duplice valenza poteva generare confusione, soprattutto se l'utente non era edotto della grammatura delle monete. Se invece la D di Ducato si riferisse all'entità politica territoriale? Mettiamo che il peso facesse parte della solita scatolina con la bilancia, probabilmente quest'ultima aveva un cartiglio con specificato il tipo di peso e della moneta che rappresentava. Quindi Ducato Veneto invece di Repubblica Veneta ... più breve da scrivere! non parliamo di Serenissima Repubblica di Venezia!!!! e l'indicazione 3 riferita agli Zecchini. Chiaramente sono speculazioni, sto facendo ipotesi che magari non hanno alcun fondamento, però giacché non abbiamo certezze, voliamo di fantasia. saluti luciano
    1 punto
  46. MARIA SS. DEL ROSARIO DI POMPEI
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  47. Niue 2025 - 20 dollari in ag.999 (gr.62,20) La banana appesa al muro con il nastro adesivo intitolata 'Comedian' dell'artista Maurizio Cattelan, opera per co@@@oni milionari. Comedian - Wikipedia
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  48. ... segue ... Giugno 1622 furon fatti prigioni alcuni monetarij, li quali per non poter fare più zannette, essendo levate, falsificavano le monete nuove; i quali doppo aspro tormento non confessi, furono mandati in galera detto mese di giugno. 21 ottobre 1622 fu pigliata la casa di Imperia Carnevale donna libera, ove si falsificavano monete, e con essa tre altri, due de’ quali ne sono trovati clerici. 27 novembre 1622 fu giustitiato uno monetario di quelli, che furono pigliati in casa di Imperia Carnevale, et a quella sotto titolo d’indulto l’ha fatto gratia della vita, ma condennata a perpetuo carcere in domo poenitentiae, quali furon fatti prigioni, come ho detto, a 21 di ottobre. 24 dicembre 1622 furono pigliati carcerati due cavalieri di piazza, che mi vergogno nominar le famiglie, per monetarij; la onde Sua Eccellenza mandò un viglietto in Vicaria, che si facesse perquisizione dell’inquisiti per tal causa, e che si osservassero con rigore le regie prammatiche, e che sfrattassero tutti dal regno, con darli termine competente. 16 gennaio 1623 furono giustitiati due monetarij, i quali furono condotti alla morte sopra due carri, i quali andavano guarniti di tutte quelle ordegne, che per far monete servivano, a cui furono prima tagliate le mani, e poi appiccati, uno a San Severo, e l’altra a Piazza Larga, dove havevano commesso li delitti. Vita dura quella del falsario... e anche quando si è scontata la pena ecco riaprirsi le porte del carcere... La falsificazione era uno dei peggiori reati. 25 gennaio 1623 Sua Eccellenza fe dar ordine alla Vicaria, che facesse carcerare tutti l’inquisiti per monetarij, così laici come clerici, etiam quelli che per simili delitti si erano indultati, o che fussero stati liberati o aggratiati dai suoi antecessori, e tra gli altri fu carcerato uno, che per tal delitto era stato condannato a dieci anni in galera, e ne era uscito, e fu di nuovo mandato per altri anni dieci in galera. Ma non basta... se ci si è macchiati di quel delitto bisogna andar via... 4 marzo 1623 si pubblicorono nuove prammatiche contro dell’inquisiti per monetarij, acciò in ogni modo sgombrino il regno, con imponervi pena di dieci anni di galera a chi non sfrattasse. 6 marzo 1623 furon pigliati carcerati in Carvizzano casale di Napoli molti che fabricavano monete false in casa di Giuseppe P. colti in fraganti mercè dell’indultatore complice. ... continua ...
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  49. Grazie per l'apprezzamento e, come promesso, sì, almeno un'altra ce n'è Restiamo sempre in Italia, ma ci spostiamo dal sud al nord, per parlare di colui che è passato alla storia come "il Re" (dei falsari, naturalmente). L'attività di Attilio Pollastri, nato a Genova sul finire dell'800, inizia quando quella di Ciulla finisce, nel 1922. O, per meglio dire, anche lui viene arrestato per la prima volta in quell'anno, e incomincia così a farsi conoscere. Figlio di un funzionario delle dogane, a differenza del Ciulla non era mosso da alcun ideale di giustizia e uguaglianza sociale, ma semplicemente dalla convinzione, avuta fin da ragazzo, che guadagnarsi la vita onestamente sarebbe stata un'impresa superiore alle sue forze Ancora giovanissimo, Pollastri si impiega nella bottega di un orafo di valore: di giorno impara a modellare orecchini e monili, di notte si ferma in officina a battere monete d'argento. In pochi mesi riesce a guadagnare ben 30.000 lire di denaro buono smerciando le sua monete anche direttamente alle banche, che le accettano senza difficoltà. Passa poi alle banconote, ormai sempre più diffuse, ma la progressiva svalutazione monetaria gli gioca un brutto tiro. Pressato dai suoi "clienti", che per via della svalutazione gli chiedono una quantità sempre maggiore di banconote false, finisce per perdere la necessaria tranquillità e per mettere in circolazione biglietti non proprio perfetti, che lo portano nel 1922, come detto, al primo arresto. Da quel momento è un continuo entrare e uscire di prigione: in tutto passerà in carcere quasi 20 anni della sua vita. Quando è fuori, prova ogni tanto a cercare un lavoro onesto, ma tutte le porte gli si chiudono in faccia, e non può far altro che tornare all'antico mestiere. Si dice addirittura che una volta sia stato rapito, in Piemonte, da due poliziotti, che lo costrinsero a fabbricare denaro falso minacciando, altrimenti, di denunciarlo. Fabbricava qualche milione al giorno, e non gli lasciavano nemmeno i soldi per comprarsi le caramelle di cui era ghiotto...suo unico vizio Nel 1944, dopo aver scontato l'ennesima condanna, considerata la svalutazione della moneta, si dà alla fabbricazione di clichés dei tagli da 5 e 10 mila lire. In regione Scorticata di Ponzone d'Acqui, in una vecchia casa da caccia, impianta la sua zecca clandestina; non si circonda però di compagni abili, tanto che nel 1948 i carabinieri di Acqui scoprono il suo rifugio sequestrando clichés, macchine stampatrici, carta filigranata ed oltre 5 milioni in biglietti da 5 e 10.000 lire perfettamente falsificati. Il processo, l'ultimo a suo carico, si svolge nel 1949 presso la Corte d'Assise di Alessandria. Gemino Mutti, nel già citato Il falso nella cartamoneta, ne fa una gustosa ricostruzione: "A un certo punto il Presidente ordinò che fosse portato in aula il corpo del reato. Un usciere avanzò faticosamente sorreggendo un valigione legato per traverso con uno spago di canapa; aiutato da un carabiniere lo depose sul tavolo e lo sciolse. Una cascata di biglietti da 10.000 si rovesciò davanti agli sguardi increduli del collegio giudicante. Per alcuni minuti ci fu un silenzio assoluto in aula, poi il Presidente tolse dal proprio portafogli una banconota di uguale taglio e cominciò a confrontarla con quelle incriminate; in breve, anche i giudici popolari lo imitarono, e anche gli avvocati e il pubblico ministero che intanto si erano avvicinati al tavolo. Denaro buono, denaro falso passava di mano in mano sotto la luce delle lampadine. Disegno, filigrana, carta, arabeschi, inchiostri, colori...tutto identico. Il denaro di Pollastri si confondeva col denaro della Banca d'Italia in modo perfetto. Quando si trattò di richiudere la valigia, giudici e avvocati non riuscivano più a trovare le loro banconote...erano naufragate nel mare di denaro falso. Fu chiamato d'urgenza il perito della Banca d'Italia che assisteva al processo in veste di osservatore. Non ci si raccapezzò nemmeno lui. Alla fine il Presidente dovette far aprire l'usciolo della gabbia dell'imputato: 'Pollastri, venga a restituirci il nostro denaro, per favore. E segni con la matita copiativa le banconote di sua produzione, così non ci saranno più confusioni' Attilio Pollastri firmò con un sorriso di trionfo alcuni milioni di lire, poi ritornò in gabbia." Viene condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione, e questo nonostante la Banca d'Italia si fosse rifiutata di presentarsi come parte civile, si dice in segno di riconoscenza per aver ricevuto da Pollastri alcuni preziosi "consigli tecnici" su come riconoscere e prevenire le falsificazioni. Consigli che, sebbene non ufficialmente, sembra siano stati tutti accolti e messi in pratica Attilio Pollastri esce definitivamente di prigione nell'agosto del 1956. Morirà qualche anno più tardi, non prima però di averci lasciato una vera e propria chicca. Un video, girato nel 1958 per la Settimana Incom, nel quale mostra la sua competenza nel riconoscimento delle banconote contraffatte. Buona visione [image] [/image] petronius
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