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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/10/25 in tutte le aree
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Carissimi amici, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi la mia ultima acquisizione. Si tratta di un esemplare particolarmente importante per me perché rappresenta la decima medaglia napoleonica (in argento) della mia collezione, un traguardo apparentemente banale ma che vi posso assicurare che ha richiesto uno sforzo economico non indifferente. Questa medaglia celebra una delle opere infrastrutturali più ambiziose progettate durante il periodo napoleonico, ovvero una strada in grado di congiungere il sud della Francia al cuore dell'Italia. A differenza dei valichi del Sempione e del Moncenisio, questa via, procedendo lungo la costa ligure, poteva essere sfruttata idealmente tutto l'anno, anche nei mesi invernali. Venendo alla medaglia, particolarmente meritevole della nostra attenzione è il rovescio. Qui troviamo una figura femminile seminuda, coperta nella parte inferiore da un delicato drappo. Si tratta della dea Vibilia, protettrice delle strade e dei viandanti. Essa, seduta in posizione reclinata, sfiora con un piede il mare, mentre l'altro poggia su di una strada. La mano destra accarezza la vetta di una montagna, mentre il bracco sinistro è posato su di una ruota. È evidente come Denon e Gayrard si siano ispirati alle monete coniate da Traiano per commemorare la realizzazione della via Appia Traiana. Prendo come esempio un magnifico dupondio esitato alcuni anni fa da NAC. Si noti come la posizione del corpo della dea sia esattamente la stessa.8 punti
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Ciao a tutti, visto che è un po' di tempo che non condivido nulla ho pensato di proporre due denari della Gens Cassia di recente acquisizione, li metto insieme perché presumibilmente, anche se ci sono interpretazioni diverse che poi vi dirò, riguardano il medesimo episodio, in ogni caso condividono Vesta al dritto quindi stanno comunque bene insieme 😃 L'episodio in questione è il processo alle Vestali del 114-113 a.C. che suscitò molto scalpore a Roma, si tratta di un processo a 3 Vestali che si presumeva fossero venute meno ai loro voti di castità, si pensa che in realtà, come spesso accade, il processo fosse pilotato e mirato a screditare l'emergente ordine equestre in quanto fra gli accusati vi era il cavaliere Lucio Veturio. In un primo momento 2 delle Vestali si salvarono dalla condanna a morte (quella prevista per loro non era molto piacevole come sappiamo, anche se in realtà non mi risulta esistesse una condanna a morte piacevole...ma ci siamo capiti 😀). Alla fine, l'anno seguente, visto che il popolo era adirato per l'assoluzione delle 2 Vestali (il popolo si sa è molto infervorato da queste cose specialmente se servono come sfogo per dimenticare ben altri problemi…) fu indetto un altro processo e anche loro furono condannate, alla guida di questo secondo processo c'era un ex console, Lucio Cassio Longino Ravilla, noto per la sua inflessibilità, da qui il motivo della celebrazione del processo sulle monete della Gens Cassia. Ho riassunto brevemente i fatti, sono spiegati molto bene sulla pagina della wiki dedicata, vi lascio il link di seguito: https://it.wikipedia.org/wiki/Processo_alle_vestali_del_114-113_a.C. Veniamo comunque alle monete, ve le presento in ordine cronologico, la prima, che è l'acquisto più recente, è a me molto cara perché si tratta di un acquisto fatto "de manu" in un contesto e un periodo per me molto particolare nel quale, oltre a godermi qualche meritato giorno di ferie, ho potuto passare un po' di tempo molto piacevole con il mio numismatico di fiducia che, oltre ad essere una persona squisita, è anche molto competente, essere lì in quel piccolo "tempietto" carico di storia e passione è stato per me un privilegio e spero di ripetere presto l'esperienza. Di questo denario mi ha colpito con potenza quasi ipnotica (mi fermo alle volte a guardalo sognante) il meraviglioso ritratto di Vesta, non riesco a descrivere le sensazioni che provo per questo piccolo capolavoro, ovviamente nulla togliere al rovescio che rappresenta una scena di vita quotidiana che è una delle mie preferenze per la scelta delle monete ma che ammetto inizialmente di non aver manco notato perso come ero dal ritratto al dritto 😅 Gens Cassia - L. Cassius Longinus, Denario, Roma, 63 a.C., Crawford 413/1 4.10g X 19mm D/ Testa velata di Vesta a sinistra; davanti, A; dietro, una coppa. R/ LONGIN III V; scena di voto. Sulla rappresentazione del rovescio sia il mio numismatico di fiducia che il Moruzzi sono concordi che sia una scena di voto, Moruzzi scrive nella pubblicazione "L'argento della Repubblica Romana - La collezione Laus Pompeia & altre 2024: "Questo denario ricorda la memoria di L. Cassio Ravilla che propose, nel 137 a.C., un nuovo metodo per il conteggio dei voti nell'ambito della 'lex Cassia tabellaria'. La V scritta sulla scheda indicava un voto positivo 'Vti rogas' (così come tu chiedi). In caso di voto negativo veniva posta una tavoletta con la scritta A che stava per 'antiquo' (voto contrario)." Nell'articolo della Wiki che ho linkato prima invece in merito al denario in questione scrivono "Denario romano del 63 a.C. dedicato alla dea Vesta (fronte) e con un ex voto alla stessa (retro)" intendendo che il denario si riferisce al ricordo dell'episodio del processo delle Vestali. Ora, non avendo letto le fonti che cita la Wiki sono propenso a dare più credito al mio numismatico di fiducia e al Moruzzi visto che siano 1 contro 2 a favore del rovescio dedicato al nuovo metodo del conteggio dei voti, soprattutto perché a mio avviso c'è un particolare importante, nelle scene di voto religioso generalmente è presente un tripode per l'offerta e non una cesta/urna per le tessere come sul denario qui presentato, tuttavia mi fermo qua perché non sono così esperto e lascio la parola a chi eventualmente vorrà intervenire. Nel caso qualcuno volesse approfondire (a beneficio soprattutto dei neofiti come me) metto qui due link con una discussione su un mio denario di Adriano con scena di "Vota Publica" (chiaramente indicati dalla legenda in questo caso) e un approfondimento proprio sui "voti" dove si possono vedere vari esempi di monete: https://www.lamoneta.it/topic/220580-adriano-denario-vota-publica/#comment-2424731 https://www.lamoneta.it/topic/82197-i-vota/ Veniamo dunque al secondo denario, su questo pare non ci siano dubbi che il rovescio sia dedicato al processo anche perché la tessera indica chiaramente una decisione di condanna/assoluzione essendo presenti su di essa la A di Absolvo e la C di Condemno, la tessera in questione inoltre è rappresentata a lato del tempio di Vesta quindi, se per quella sopra possiamo eventualmente discutere, direi che questa è abbastanza chiara. Di questo denario esiste anche la versione con la Libertas al dritto (presentata anche sulla pagina della Wiki di cui sopra), potete trovarla qui: https://numismatics.org/crro/id/rrc-428.2 Gens Cassia - Q. Cassius Longinus, Denario, Roma, 55 a.C., Crawford 428/1 3.80g X 18.81mm D/ Testa velata di Vesta a destra. R/ Tempio di Vesta, con sella curule al centro e urna a sinistra. Grazie a tutti per l'attenzione, spero davvero che vi siano gradite e perdonate eventuali sfondoni storici che sono fiducioso mi farete notare, a presto per nuove avventure nella Repubblica Romana! Matteo6 punti
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Va bene così... ma vorrei ricordare che senza Lamoneta e i suoi iscritti il proprietario vecchio e nuovo non avrebbe saputo la classificazione della moneta. Arka # slow numismatics5 punti
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Carlo II (Il periodo, 1675 - 1700). Tarì 1686. D/ CAROLVS II D G HISP NEAP REX - stemma coronato, inquartato con le armi di Spagna e ornato dal collare del Toson d'Oro. R/ ET REGNO HIS VICI - Globo coronato e sormontato da cornucopia e fascio decussati. Sul globo, la data 1686. Nel campo a sinistra, le iniziali AG A su due righe. 5,64 g.2 punti
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Andrea Gritti (1523 - 1538). Lira. D/ ANDREAS GRITI S M VENET - Il Doge inginocchiato di fronte a San Marco, che regge un vessillo. Lungo l'asta, DVX. R/ TIBI SOLI GLORIA - Il Redentore benedicente, regge nella mano sinistra un globo crucigero. Sotto, sul piedistallo, le iniziali P L (massaro Piero Loredan). 6,53 g.2 punti
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Riprendiamo! Le ultime cose postate sono un ottimo esempio di monetazione militare: una sintesi di economia di guerra e controllo territoriale. Nel pieno della prima guerra mondiale, siamo nel 1916, la strategia economica e propagandistica tedesca è quella della coniatura militare, Militärische Prägung, cioè emettere monete e banconote per i territori occupati, sia per sopperire alla carenza di valuta sia per affermare l’autorità dell'invasore. Questa monetazione non era solo uno strumento economico, ma anche una leva di potere: controllare la valuta significava anche controllare il commercio, la popolazione e l’identità politica del territorio. Uno degli esempi più significativi fu proprio l’Ostrubel (vedi sopra il secondo biglietto di @ART) emesso per le regioni orientali sotto controllo tedesco: la zona militare di Ober Ost e il Governatorato Generale di Varsavia. Le banconote furono stampate dalla Darlehnskasse di Posen le monete (in ferro) coniate ad Amburgo (J) e Berlino (A) Qui i tre esemplari che ho preso. La lucentezza delle due monete minori vale una decina di euro, l'ossidazione di entrambe quelle da 3 КОПѢЙКИ ne vale cinque - Sono di ferro, quella che vedete è proprio ruggine, non patina - e le foto sono a colori, non in BN! Il retro è uguale per tutte GEBIET DES OBERBEFEHLSHABERS OST "Territorio del Comando Supremo Orientale" incorniciato dalle classiche foglie di quercia teutoniche , in esergo la lettera della zecca Il prossimo post ce l'ho già, è nel cassetto che aspetta il suo turno. Njk ======================== PS: mi piace essere proattivo! Come già postato altrove, chi trova errori nei miei testi è libero di tenerseli - li scrivo di mio pugno, non saccheggio la rete per copiarli.2 punti
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Ciao le monete venivano contromarcate per vari motivi, le troviamo in tutte le monetazioni di grandi e piccoli imperi, dal Romano al Tolemaico ecc, e le monete di Alessandro sia coeve che postume non fanno eccezione. Le contromarche venivano imposte sulle monete ( te lo spiego semplicemente senza approfondire troppo) per abilitarne la circolazione in città ( Polis) diverse da dove era stata coniata la moneta, in poche parole l'autorità di quella data città garantiva su di una moneta coniata altrove. Nei campi legionari e dove vi era carenza di moneta spicciola serviva per autorizzare la circolazione di monete consunte, venivano anche usate per cambiarne il valore, es. troviamo sesterzi molto leggeri deprezzati a dupondi, le contromarche da non confondere coi saggi che troviamo sulle monete in argento che serviva per assicurarsi che la moneta stessa non fosse suberata, solitamente questi ultimi erano solo punzoni con varie forme. Questo è un argomento molto interessante per capire la monetazione antica ma è anche molto complesso. Silvio2 punti
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È un soldo di Maria Teresa del 1777 o 1779 del Ducato di Milano https://en.numista.com/catalogue/pieces23326.html2 punti
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Ottimo occhio e buona memoria! Il dritto, opera di Andrieu, è proprio lo stesso della medaglia per Wagram che ho pubblicato qualche giorno fa. Il rovescio, invece, è realizzato da Gayrard sotto la direzione (come sempre) di Dominique Vivant Denon. Piccola curiosità: nonostante l'impressionante numero di medaglie realizzate durante il periodo napoleonico, Gayrard venne impiegato solo in due occasioni. 1. Il dritto della medaglia per la battaglia di Montenotte (1796), uno dei primissimi successi militari conseguiti da Napoleone in Italia. Di seguito riporto un esemplare in alta conservazione passato in asta da Varesi. 2. Il rovescio della medaglia oggetto della discussione. Sarà, invece, decisamente più prolifico durante gli anni della Restaurazione.2 punti
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Sicuro che l'immagine sia orientata correttamente? Se no sicuramente è un Teomondo Scrofalo primo periodo.2 punti
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Riprendo questo vecchio thread per avvertire lorsignori tutti di una faccenda abbastanza inquietante di cui pubblicamente ancora non si parla, o non si parla abbastanza, ma che a mio parere a medio termine diventerà più considerata anche dal "grande pubblico". Sensato o idiota che lo si consideri, il comportamento di Donald Trump nel campo della politica estera ed economica sta avendo un forte impatto su tutti quei paesi che si affidano al protettorato de facto o comunque al sostegno USA in caso di tensioni e/o conflitti, e rifiutano (o rifiutavano) di prendere in considerazione lo sviluppo di arsenali nucleari propri perchè hanno (o avevano) fiducia nella volontà e capacità degli Stati Uniti di fare da "cane da guardia" nelle situazioni più pericolose (¹): nelle classi dirigenti e nelle alte sfere militari di diversi paesi del mondo sono nati dibattiti più o meno aperti sull'opportunità di dotare le forze armate di armi atomiche per premunirsi nel caso che gli USA, con o senza Trump, decidano di sfilarsi dalle alleanze difensive formali o informali e lascino gli altri col cerino in mano, magari ad affrontare dittature già ben dotate di forze nucleari. Fra questi paesi ce ne sono certi per cui fino a poco tempo fa discorsi del genere erano impensabili, come Germania e Polonia per quanto riguarda l'UE e nientemeno che il Giappone. Un altro è la Corea del sud, che accarezza seriamente l'idea già da prima che Trump arrivasse a seminare ulteriori dubbi, altri ancora sono soprattutto nell'area medorientale. Intendiamoci, non si parla (almeno per ora) di corse globali all'armamento nucleare, ma l'aumento dell'instabilità mondiale a cui la perdita di bussola degli USA sta contribuendo favorisce come mai dalla fine della Guerra fredda una tendenza generale a considerare anche l'opzione atomica come sensata e desiderabile. Non si parla per forza di grossi e costosi apparati come quelli delle potenze maggiori ma anche solo di 100 - 200 testate lanciabili da sottomarini e vettori aerei, che comunque garantirebbero un'efficace deterrenza e nel peggiore dei casi una possibile risposta massiccia alle invasioni con pericolo esistenziale che stanno tornando di moda da una decina di anni. Si pensi ad esempio che negli anni '70 il Sudafrica mise in piedi un piccolo arsenale composto da 6 bombe atomiche lanciabili da cacciabombardieri, poi smantellato nel 1990. Vedo che da più parti si tende, per inconsapevolezza o paura, a far finta che tutto vada bene e tutto continuerà a scorrere come ha sempre fatto, ma questo rimanere attaccati al quieto vivere è un grave errore. E' ormai fin troppo chiaro che l'epoca post-1990 sta volgendo rapidamente al termine e che quella in cui stiamo entrando non promette bene quanto a rischio di conflitti convenzionali anche estesi. Volenti o nolenti la situazione ormai è questa, quindi è meglio prenderne atto ed evitare di prestare troppa attenzione alle palle che si raccontano in ambito politico, quando sminuiscono e cercano di attirare voti dicendo a madama la marchesa quello che vuol sentirsi dire per confortarla. Lo stato attuale della conflittualità mondiale e la nostra (²) posizione all'interno di essa è una delle particolari questioni di cui il fregarsene può facilmente portare a catastrofiche conseguenze. (¹) Ovvero, tradotto in italiano, si basavano sulla dottrina del "va bene così, tanto se succede qualcosa arriva mamma America nostra a minacciare i cattivi, se necessario a bastonarli un po' ". (²) Con "nostra" si può intendere sia quella specifica italiana che quella generale europea, le due sono strettamente connesse.2 punti
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Ciao Ale, hai ragione, ma di questi tempi si spera sempre in un miracolo😉. Grazie ad entrambi per lo sforzo profuso. Saluti, Gianfranco2 punti
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E chi glielo fa fare visto che c’è chi gli risponde in tedesco? 😊🙈2 punti
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Segnalo che dalla prossima settimana sarà disponibile alla vendita (naturalmente chi fosse interessaro): Le monete della Serenissima, il 18° secolo Formato: 21x29,7 Stampa: colori Pagine totali: 246 Interno: 115gr - patinata opaca Copertina: patinata 300gr plastificata lucida In 248 pagine la monetazione del 1700 della Repubblica di Venezia da Alvise Mocenigo II a Ludovico Manin, dove vengono analizzati i massari (ove presenti), le varianti sia stilistiche che della legenda e molto altro ancora....2 punti
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Ciao Anche per me questa moneta è un cruccio da cui non ne sono mai venuto a capo. Ti dirò, onestamente, per me anche quelle slabbate che hai indicato son tutte false (ribadisco, per me). Comparandole con un esemplare del ‘26, mi lascia molto perplesso l’aspetto generale, i rilievi che in generale mi danno un’impressione non buona, e il bordo, sempre molto molto stretto. Non mi ricordo se sul krause viene riportata la quantità coniata. Appena posso controllo e ti dico2 punti
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Comunque, esulando da questo post senza alcuna personalizzazione, trovo questa continua e disperata caccia a presunti errori di conio (con relativo altrettanto presunto ritrovamento di un tesoro) veramente patetica.2 punti
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Buongiorno a tutti, ho letto un po' di articoli su questo sito in cui si parla della moneta in oggetto. In tutti i post pare che ci sia un po' di confusione su questa moneta e vorrei cercare di chiarirmi un po' le idee. Questo perché ho ereditato una moneta di questo tipo, che non riesco a capire se sia vera o falsa. Questa la mia moneta: In questo post: si è già discusso parecchio sul fatto che la moneta deve essere da 25g, di 37mm di diametro, 2.5mm di spessore e con sul bordo scritto in incuso AVDERE SEMPER, come anche riportato sul catalogo Montenegro. La mia moneta ha tutte queste caratteristiche. Una delle cose che non mi spiego è che ci sono parecchie differenze tra il conio romano del 1926 e quello viennese del 1927, che comportano l'impossibilità di confrontare un esemplare viennese con uno romano. Non capisco infatti perché nella moneta romana c'era scritto solo Fr.5 e in quella viennese abbiano aggiunto la lettera A. di Ari. Ritengo quindi che le uniche comparazioni possibili siano da fare tra monete dello stesso tipo, cioè 1927 prova. Andando a guardare diverse immagini in diverse aste, però, vedo che ci sono anche qui delle differenze, nel modo in cui sono disegnate le lettere del Fr.A.5. Ecco alcuni esempi: https://onebid.it/it/coins-albania-5-franga-ari-1927-prova-pcgs-sp-64/1023815#img https://d1htnxwo4o0jhw.cloudfront.net/cert/67945130/184327718.jpg (trovata tramite il numero identificativo di un certificato, direttamente sul sito del certificatore) https://www.pcgs.com/auctionprices/item/1927-v-p5-fra-km-pr22-prova/755159/-5482796079632651704 https://coins.ha.com/itm/albania/albania-king-zog-i-prova-5-franga-ari-1927v-km-pr22-ms65-ngc-a-near-flawless-gem-with-light-toning-full-luster-and-a/a/410-12164.s# https://auctions.stacksbowers.com/lots/view/3-7V1C4/albania-5-franga-ari-silver-prova-1927-v-vienna-mint-dies-prepared-by-a-motti-inc-ngc-ms-65 Le monete dichiarano di essere certificate, ma le prime due sono molto diverse dalle altre, specialmente per il fatto che la "A." dalla terza moneta in giù è molto più chiusa di quella delle prime due immagini. Anche il 5 cambia leggermente tra alcune monete. Sul catalogo Montenegro è presente un'immagine con la A. più chiusa, ma con una R che sembra leggermente più alta rispetto a tutte le monete che vedo online, anche se questo potrebbe essere un effetto ottico dato dalla bassa risoluzione dell'immagine. Come poi aveva notato @deti nel post che ho linkato all'inizio. "la scritura G.ROMAGNOLI presenta; 1. un bucco tra G e R 2. un bucco tra G e N 3. le O non sono compatte e non rasomiglia a O di A.MOTTI.ING Se vedi bene, tutte le PROVE 1927 posiedono i segni uguali a questi" ed effettivamente questi segni sono presenti sia sulle monete periziate che sulla mia, quindi direi che questi segni non sono indice di non autenticità, a meno che tutti i campioni che stiamo analizzando, passati in aste Heritage Auctions, etc., siano falsi. A questo punto, mi chiedo: come si fa ad essere certi di quale debba essere l'immagine mostrata sulle monete reali (cioé la A. deve essere più chiusa o più aperta oppure sono presenti delle varianti di zecca)? E, a parte questo, è possibile che la mia moneta sia autentica? Grazie a chi mi saprà aiutare, Francesco1 punto
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Moneta gradevole con usura uniforme: il BB ci sta tutto. Riguardo la patina parrebbe naturale anche se il color violaceo del R/ mi lascia sempre perplesso. Sicuramente, per me, ha subito una pulizia "artigianale" tempo fa: ke macchie scure attorno e dentro le lettere al D/, ma non nei campi lasciano pensare a questo ed il viola al R/ potrebbe essere il residuo di qualche agente chimico che non asportato interamente ha interagito nel tempo col piano d'appoggio.. Come di consueto, posto per confronto e condivisione un esemplare in buona conservazione:1 punto
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Buongiorno a tutti, Quest'oggi vi chiedo un parere circa un 5 lire 1937 che mi sono recentemente aggiudicato, che per INASTA aveva un giudizio SPL+. Mi sorge qualche dubbio sul giudizio in quanto rilevo qualche segnetto di troppo al dritto, oltre che qualche segno anche al rovescio, pur risultandomi buoni i rilievi. La moneta presenta un buon lustro, a mio avviso, mentre la patina è piuttosto leggera ed omogenea. Cosa ne pensate? Pubblico foto dell'asta e successivamente quelle da me scattate con luce naturale . Grazie e buona giornata Carlo.1 punto
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Eh no, non facciamo gli italiani che danno sempre la colpa agli altri... la colpa è di chi compra per speculare e anche, se non soprattutto, di chi giustifica chi compra più pezzi per scambiare, difendersi dagli speculatori (questa è fantastica: per difendermi dagli speculatori speculo a mia volta), ecc. In Italia vale il "siccome prima o poi qualcuno ti fotterà, tu intanto fotti più che puoi". Va bene: però quando vi fottono non lamentatevi, eh! Io non ci credo neanche se li vedo che esistono più collezionisti che pezzi della Vespucci (la dimostrazione è l'altro 2€ che è ancora lì bello bello), quindi è solo e semplice speculazione. La soluzione? Io da quest'anno colleziono solo divisionali e 2€, il resto me le venderò (terrò giusto qualche argento che mi piace particolamente), compresi alcuni pezzi "pregiati" (per quel che riguarda il loro valore più che come moneta) come Pizza, Tigre e compagnia bella. E se mi gira mi vendo pure tutti i 2€ fondo specchio e fior di conio e amen, mi faccio bastare quelli da rotolino della Banca d'Italia. Vivo felice uguale, che tanto quando muoio la mia collezione verrà venduta in blocco a, se va bene, il 20% del suo valore.1 punto
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Certo, mi è noto: lo ho giusto annoverato come curiosità e per sottolineare che, per quanto a me sia un nome del tutto sconosciuto, probabilmente è stata una famiglia di un certo rilievo.1 punto
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Sol à l'ecu emesso dalla zecca di Bordeaux a nome di Louis XVI. https://www.cgbfr.it/louis-xvi-sol-dit-a-lecu-1784-bordeaux-tb,bry_599843,a.html Mario1 punto
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Mi piacerebbe vedere delle monete così: 1 cent: chiavi decussate 2 cent: immagine della colomba sopra la cattedra di Pietro in Basilica 5 cent: cupolone 10 cent: statua San Pietro benedicente in Basilica 20 cent: dettaglio del giudizio universale (Cristo giudicante) 50 cent: statua del Laocoonte 1 euro: stemma di Leone XIV 2 euro: effige di Leone XIV1 punto
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Salve,la moneta dovrebbe essere una tetradracma di Alessandro III Magno con una contromarca. Posto una scheda della moneta come riferimento ma aspettiamo pareri di esperti. https://www.acsearch.info/search.html?id=122262451 punto
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Così, fotografata da Marte, con un lato solo, doppio, ti direi che vale 1 euro. Ma come si fa dico io...1 punto
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Buongiorno, vi ringrazio @decio e @gpittini Purtroppo non possiedo ancora i testi che avete citato... sono ancora agli esordi, però procedendo empiricamente, ho trovato alcune attestazioni di monete successive a Gallieno che riportano il COS, ed alcune anche la TRP come questo denario di Probo https://numismatics.org/ocre/id/ric.5.pro.249, il che mi ha creato un po' di confusione 😀1 punto
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Splendida qualità, e ottima descrizione. Grazie per averla mostrata e per l approfondimento ! Il prossimo traguardo è 50 ?1 punto
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Io ti consiglierei di postare qui sul nostro sito qualche fotografia di qualche tua moneta, vedrai che sicuramente ti diranno se sono monete rare oppure no. Dimenticavo ricordati sempre di usare “per favore” e “grazie” quando fai delle richieste, è una questione di educazione.1 punto
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Provo' C arma L: C ON tento' = provocar malcontento. Buona giornata!1 punto
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Bronzo di Claudio (Cassandrea, Macedonia) che raffigura la testa laureata di Claudio al dritto e la testa cornata di Zeus Ammone al rovescio (Nomos 35, Zurich). Finest Known Lot 653. Estimate: 350 CHF MACEDON. Cassandraea. Claudius, 41-54. (Bronze, 22 mm, 7.25 g, 6 h). TI CLA CAESAR AVG GERM P M T P Laureate head of Claudius to left. Rev. COL IVL AVG CASSANDRE Horned head of Zeus-Ammon to left. RPC I 1515B. Very rare and possibly the finest known. A splendid coin with magnificent portraits of Claudius and Zeus-Ammon. Well centered and with fine details. Stunning olive green patina. Nearly extremely fine. apollonia1 punto
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Sono anni che sento parlare di queste cose, a loro non interessa, il c..o è il nostro. Se aspettiamo che loro si muovono per il semplice fatto che qualcuno si lamenta stiamo freschi, bisogna scrivere in massa al servizio clienti, denunciare tutto sui social, fare casino.... solo così si renderanno conto della inefficenza del sistema che hanno e forse (il sottolineato non è a caso) qualcosa si risolverà, ma fino a quando saremo 4 gatti a lamentarci tutto resterà così.1 punto
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Sai in quanti mi scrivono in privato dicendomi di avere in casa decine di 5 lire del 1954 e di aver visto su Ebay che valgono trentamila euro cadauna? 😂🤩1 punto
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se metto qualcosa nel carrello dovrebbe significare che è disponibile. Che senso ha metterla nel carrello e poi dire che non è disponibile. Anche perchè io l'ho messa ne carrello 1 secondo dopo le 111 punto
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Ognuno di noi e’ arrabbiato e direi anche giustamente , ma a mio parere e’ solo questione di fortuna , non credo che ci siano segreti o magie , collegarsi prima o all’orario stabilito conta poco , lo dico per esperienza personale le ho provate un po’ tutte ,a volte e’ andata bene altra come oggi male . Mi manca solo la ciambella e ne approfitto per chiedere se ha qualcuno va di scambiarla con la Campari o con il Cielo sono disponibile , buona giornata a tutti1 punto
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Dalla SERIE UNIVERSALIS VIRORUM ILLUSTRIUM "UOMINI ILLUSTRI" edita da Durand tra il 1818 e il 1846 presento questa medaglia dedicata a GOTTFRIED LEIBNIZ anno 1823 fusione in bronzo peso 45,35 grammi diametro 41,61 millimetri RECTO: RITRATTO A RILIEVO DEL SOGGETTO nel ductus G. GODFREDUS LEIBNITZ a lettere capitali in latino, in esergo WOLFF F. VERSO: nel campo NATUS LIPSIAE AN, M. DC. XLVI. OBIT AN, M. DCC.XVI. a lettere capitali in latino, Series Numismatica Universalis Virorum Illustrium, M. DCCC. XXIII., in esergo DURAND EDIDIT La fama e l'opera precedono il genio universale qui rappresentato, padre della nostra modernità, un secondo Leonardo potremmo dire. Alla serie uscita presso Durand collaborarono molti illustri rappresentanti dell'arte della medaglia. Del medaglista Wolff non sembrano esservi notizie: Forrer congettura che il tedesco, del quale non si conosce il nome di battesimo né altri dati anagrafici, fosse attivo nella prima metà del XIX secolo a Parigi. Le sue medaglie note furono tutte un contributo alla Serie in questione. Si firmava anche Wolf. Gordon1 punto
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Sposto nella sezione Monete medievali, visto l'importanza che questa moneta potrebbe avere e che nella sezione identificazioni sparirebbe in pochi giorni. Arka1 punto
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Buongiorno Condivido con voi il mio ZN per confronto Secondo voi arriva a BB O siamo su MB1 punto
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Danno un po' fastidio queste discussioni dove qualcuno comincia a postare monete e domande - piu' o meno plausibili - ingaggiando utenti esperti del forum per poi sparire e soprattutto ritirare le immagini o addirittura cancellare intere discussioni. Intanto in una discussione dovrebbero vigere dei 'copyright' di chi interviene. Quindi se vengo sollecitato a dare il parere sulla foto di una moneta, l'intervento che faccio dovrebbe essere coperto da copyright e non cancellato perchè l'utente primario che ha postato la richiesta poi pensa di ritirarla perché non ha raggiunto lo scopo che si era prefisso (non è raro il caso che qualcuno posti monete fasulle pensando che gli utenti del Forum siano allocchi da far abboccare). Cancellando immagini dubbie postate o ipotesi fantasiose o anche attribuzioni errate si fa un danno agli altri uetnti che partecipano in quel momento o un domani sottraendo loro preziose informazioni (per esempio la foto di una moneta riconosciuta come falso dagli utenti del Forum - anche se chi l'ha postata magari non lo voglia riconoscere) che serviranno a chi - avvicinandosi a quella monetazione - potrebbe incappare in esemplari dubbi, falsi o - che è lo stesso - informazioni errate o anche falsificate che rischiano di inquinare gli studi. Preciso che non mi riferisco tanto o solo a questa discussione in proposito ma volevo esprimere un'opinione valida piu' in generale.1 punto
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