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  1. ilnumismatico

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/11/25 in tutte le aree

  1. Ciao Alan, perdonami ma non è questo il metro per giudicare la genuinità della patina (anzi, magari fosse così semplice!). L’omogeneità o meno della patina viene influenzata da eventuali trattamenti subiti dalla moneta. Quindi, una patina disomogenea spesso è il risultato, come in questo caso, di una passata pulizia che può anche influenzare le tonalità delle iridescenze. Non per niente una bella patina omogenea valorizza e impreziosisce un esemplare Ti allego degli esempi di patina naturale. Il 2 lire è il più bello (e il più costoso!) conosciuto. Il 5 lire è il mio, e me lo tengo stretto proprio per la patina
    6 punti
  2. Buongiorno a tutti, ecco dove ricordavo di averlo visto un esemplare come quello ultimo postato da Domenico @Oppianochiaramente molto inferiore di conservazione ma a mio parere di identico conio al rovescio. Al diritto diversa disposizione delle lettere R E X. Nel mio R EX in quello di Domenico RE X Collezione Litra68. Scusate per le foto di diversa tonalità, ho queste al momento con me. Saluti Alberto
    5 punti
  3. Regno di Sicilia. Ferdinando III poi I di Borbone - Doppia oncia 1814,
    4 punti
  4. A proposito di 2 lire 1863 con patina, provo a contribuire anche con questo esemplare (sto cercando di fotografarlo in maniera decente da un anno). Saluti!
    4 punti
  5. La corona è quella di Spagna (regno) decorata da TRIFOGLI e altri elementi decorativi. Il trifoglio è perfettamente coerente con il simbolo che si vede su questa moneta. Al rovescio sulla corona è prassi trovarlo in quanto facente parte dell'iconografia regale spagnola fin dai re cattolici Ferdinando e Isabella come in questo caso. A mio parere, sotto al collo, equivale a un simbolo di decoro della legenda, che può esserci come no. Non è il caso di definire questo simbolo come riconoscimento del coniatore.
    3 punti
  6. @califfo64in galleria ho solo le foto della casa d'Aste, appena possibile farò nuove foto (credo le abbia già postate in un altra discussione) dal vivo è molto più bello. Non è della stessa tipologia del tuo ma qui si parla della bellezza del ritratto e quindi va bene lo stesso. Saluti Alberto
    3 punti
  7. Buongiorno e buona domenica Proseguo la carrellata di duchi estensi per Modena. Un bel ritratto di Francesco II d'Este su di un sesino per questo duca che ha coniato poco in oltre 30 anni di dominio. Un saluto
    3 punti
  8. Ciao Besson, Bella moneta! Sulla conservazione si sono già espressi gli altri, ma comunque sicuramente concordo sullo stare nel range del BB. Invece riguardo la patina non mi pronuncio e mi limito a leggere ciò che scrivono gli esperti. Saluti... Ronak
    2 punti
  9. Concordo! gradevole esemplare, con usura omogenea, e patina naturale.
    2 punti
  10. Con la moneta da 3 dollari si esauriscono le tipologie di monete d'oro coniate nella prima metà dell'800, e sta per concludersi anche questa discussione. In realtà, secondo la scaletta iniziale, dovremmo ancora parlare delle due Zecche, Charlotte e Dahlonega, che nella loro breve esistenza hanno coniato esclusivamente monete d'oro, ma poiché, come al solito la discussione si è protratta oltre le previsioni, sia come numero di post che come durata (abbiamo iniziato 3 mesi fa ), credo sia opportuno, e meno dispersivo, dedicare a queste Zecche una discussione apposita, che inizierà subito dopo il termine di questa. Che si conclude così come era iniziata, raccontando la storia di Una moneta leggendaria Dopo la scoperta dell'oro in California, si fece sempre più pressante la richiesta di una Zecca in loco, e nel 1852 il Governo autorizzò l'apertura della Zecca di San Francisco, che iniziò la sua attività due anni più tardi. Ma l'edificio in cui era locata era troppo piccolo e non adeguatamente ventilato, con spazi di lavoro angusti e pieni di fumi nocivi, di conseguenza nel 1869 iniziarono i lavori per la costruzione di una nuova, grandiosa sede. Costruito in stile neogreco, con due piani, un portico sorretto da colonne doriche, un seminterrato e un cortile centrale aperto che includeva un pozzo, l'edificio poggiava su solide fondamenta in cemento e granito e le pareti, rivestite con blocchi di granito e arenaria, erano spesse fino a un metro e mezzo. Conosciuta come "la signora di granito" (the Granite Lady) era all'epoca la più grande Zecca del mondo e la sua solida costruzione le permise di sopravvivere al disastroso terremoto e all'incendio che rasero al suolo gran parte della città nel 1906. L'edificio occupa un posto speciale nella storia della numismatica, poiché la sua costruzione fu direttamente responsabile della creazione di diverse rarità favolose, tra cui la moneta d'oro da 3 dollari del 1870-S La posa della prima pietra della nuova filiale della Zecca avvenne con una sontuosa cerimonia il 25 maggio 1870. La cerimonia fu officiata da diverse logge massoniche della regione, seguendo le consolidate tradizioni del loro Ordine. Era consuetudine dell'Ordine, in occasioni come questa, depositare in una cavità nella pietra posta all'angolo nordest dell'edificio, alcuni ricordi del periodo in cui fu eretto. Fu così che in uno scrigno appositamente predisposto vennero inseriti molti documenti ufficiali, tra cui il rapporto annuale del direttore della Zecca dell'anno precedente, l'annuario cittadino e l'almanacco di San Francisco, mappe e fotografie della città e "una moneta per ogni denominazione delle diverse monete degli Stati Uniti d'America, tutte coniate presso la filiale della Zecca di San Francisco nell'anno 1870". Continua...
    2 punti
  11. Ho diversi antoniniani di Claudio il Gotico. Ne posto altri sempre con ritratti apprezzabili. Ciao a presto. Mario
    2 punti
  12. Infatti pian piano io.... sto scappando!!
    2 punti
  13. Le aveva già controllate? Ritiro allora il semi-ciecato..... totalmente ciecato! Torna a comprare da lui molto spesso mi raccomando!
    2 punti
  14. Buongiorno, oggi giretto ad un mercatino e in poco tempo, al prezzo di 50 centesimi al pezzo, penso di aver trovato abbastanza... Segue... ...segue... Ultima...
    2 punti
  15. Cartolina illustrata con particolari a rilievo veramente molto bella, affrancata con Svizzera ordinario 10c carminio rosa, serie croce sul valore in riquadro, l' emissione considerando l' anno nell' annullo e' del 1894. Annullo a ponte di Basilea del 6.5,1905.
    2 punti
  16. Buon giorno @CECCUS. Ho ripulito il tuo msg. Nessuno vuole offendere o prendere in giro nessun altro, al contrario chi scrive qui lo fa per aiutare. Il valore delle 500 lire caravelle è quello che ti è stato detto all'inizio della discussione, per cui o chi ti scrive offrendoti 1000 euro ti prende in giro, oppure tra le tue 500 lire vi è anche la moneta prova (bandiere controvento) che vale molto di più di 1000 euro. Ma l'unico modo per aiutarti a capire cosa sta succedendo è chiederti di postare le foto delle monete dell'inserzione. Altrimenti non riusciamo e non riusciremo ad aiutarti.
    2 punti
  17. Buongiorno a tutti, secondo Slab "scassinato" per liberare una Piastra 1834 "collo lineare" e farla riportare sul velluto insieme alle amate sorelline ☺️ Stavolta invece delle tenaglie ho usato un coltellino. Aperto facilmente
    2 punti
  18. https://www.facebook.com/share/v/1A6mQzAsu4/ Ma io dico.. 1. un taglierino per aprire le capsule con il rischio di toccare le monete non mi pare il massimo. 2. L'addetto usa i guanti ma secondo voi la maggior parte di chi l'ha comprata per rivenderla e speculare usera i guanti o la prenderà a mani nude? Io ho visto alle fiere ad esempio come tanti commercianti maneggiano le monete (magari non tutti) e figuriamoci i privati non collezionisti speculatori. Forse quando tra una decina danni crolleranno i prezzi anche di queste due monete allora sarà il momento di prenderle (in capsule separate).
    2 punti
  19. Salve,servirebbe il peso,ma posso azzardare Alessandro Severo con Marte andante,sesterzio
    2 punti
  20. Moneta gradevole con usura uniforme: il BB ci sta tutto. Riguardo la patina parrebbe naturale anche se il color violaceo del R/ mi lascia sempre perplesso. Sicuramente, per me, ha subito una pulizia "artigianale" tempo fa: ke macchie scure attorno e dentro le lettere al D/, ma non nei campi lasciano pensare a questo ed il viola al R/ potrebbe essere il residuo di qualche agente chimico che non asportato interamente ha interagito nel tempo col piano d'appoggio.. Come di consueto, posto per confronto e condivisione un esemplare in buona conservazione:
    2 punti
  21. Carlo II (Il periodo, 1675 - 1700). Tarì 1686. D/ CAROLVS II D G HISP NEAP REX - stemma coronato, inquartato con le armi di Spagna e ornato dal collare del Toson d'Oro. R/ ET REGNO HIS VICI - Globo coronato e sormontato da cornucopia e fascio decussati. Sul globo, la data 1686. Nel campo a sinistra, le iniziali AG A su due righe. 5,64 g.
    2 punti
  22. Defibrillata ⚡ e liberata per vivere🥳😅
    2 punti
  23. Buonasera a tutti, volevo sottoporvi oggi un 5 lire 1872 M che l’anno scorso ha contribuito a farmi entrare in questo mondo che trovo affascinante. L’ho trovato nel classico cassetto della nonna e credo che sia stato lì dentro o comunque in casa almeno 70 anni prima che me ne interessassi. Ha una bella patina perché non l’ho trattato. È circa un anno che lo osservo nel frattempo che faccio esperienza con altre monete ma volevo sottoporlo al vostro giudizio per quanto riguarda lo stato di conservazione. Mi sono fatto un’idea ma prima aspetto vostre opinioni 🙂 Vedo comunque segni di circolazione soprattutto sul dritto, però il colpo d’occhio è decisamente buono soprattutto al rovescio. Grazie mille in anticipo a tutti. Andrea Dritto
    1 punto
  24. Generalmente quando si pensa ai libri sulle monete o ad una biblioteca numismatica, lo si fa come ad un accessorio complementare, cioè uno strumento che serve a classificare e organizzare una collezione o a capire e contestualizzare le singole monete possedute, i libri, quindi, sono quasi sempre un ex post rispetto alle monete, prima vengono le monete e poi, eventualmente, i libri che aiutano a studiarle... Io però sto vivendo un'esperienza opposta, nel senso che nel mio caso una parte della mia biblioteca numismatica era stata pensata come indipendente e autonoma dal collezionismo, per il puro piacere di scoprire, conoscere e approfondire alcuni aspetti della storia umana, da alcuni anni mi sono appassionato alla storia dei prodromi di quel fenomeno che oggi definiamo con il termine di globalizzazione e che ha avuto le sue prime manifestazioni con l'espandersi delle interazioni economiche e commerciali tra Europa, Africa e Asia in età tardo-medievale per poi svilupparsi in maniera sempre più spinta e complessa a partire dalle nuove scoperte ed esplorazioni geografiche, l'entrata in scena del Nuovo Mondo, la circumnavigazione dell'Africa, il contatto diretto degli Europei con l'India e l'estremo oriente, e l'Oceano Indiano che diventa da quel momento l'epicentro di un enorme flusso e interazione di uomini, merci, metalli e monete. provenienti da tutti i continenti... Mettendo assieme sempre più libri e saggi su tali tematiche ho potuto approfondire argomenti anche numismatici di cui non sapevo nulla, l'esistenza di monete internazionali usate di preferenza nei grandi scambi commerciali a lunga distanza, le monete che saranno denominate nel corso dell'ottocento come "trade dollars", ma anche tutta una serie di monete diverse, non solo in forma monetale convenzionale, che hanno avuto un ruolo spesso enorme o comunque importante nei traffici commerciali delle aree dell'Oceano indiano e anche altrove, gli esempi classici sono i cauri, conchiglie moneta provenienti dalle Maldive e poi usate per secoli in India, Sud Est asiatico, Africa orientale e occidentale, così come le perle di vetro (molte delle quali prodotte a Venezia), i tessuti di cotone (alcune delle tipologie più apprezzate in Africa orientale e usate come moneta erano prodotte negli USA), i larin, barrette d'argento usate nei commerci internazionali nell'area del Golfo Persico fino alle coste occidentali dell'India, insomma ho scoperto un mondo monetario ricchissimo e straordinariamente complesso che nel tempo mi ha consentito anche solo di poterla concepire una collezione di monete sull'argomento , nel mio caso infatti i libri sono stati fondamentali per arrivare a conoscere l'esistenza di oggetti monetari e paramonetari che potevano formare una possibile collezione di notevole interesse storico e didattico, cioè è la collezione ad essere diventata complementare ed esplicativa alle storie raccontate nei libri... Uno dei tanti esempi che potrei fare, credo anche uno dei più stimolanti e meno scontati, riguarda l'acquisto negli ultimi mesi di alcune monetine di rame, un quarto di Anna dell'India Britannica del 1833, un pysa di Zanzibar del 1881 e un Pice di Mombasa, in Kenya, del 1888, tutte monete apparentemente diverse e senza nessuna connessione tra loro, eppure da come si può notare dalle immagini del dritto, la bilancia presente in tutte e tre le monete, qualcosa in comune già la si può desumere, poi si può scoprire che valore ( un quarto di anna equivale a un paisa nel sistema angloindiano che a sua volta è equivalente al pysa di Zanzibar e al pice di Mombasa), diametro e peso sono sostanzialmente gli stessi, e infatti leggendo un saggio sulla diffusione della rupia angloindiana nell'Africa Orientale si viene a sapere che prima ancora che la rupia si insediasse come moneta preferenziale negli scambi in quell'area, le necessità degli scambi minuti e la scarsità delle monete di più piccolo taglio resero necessario l'afflusso dall'India a Zanzibar durante la metà dell'ottocento di una cospicua quantità di quarti di anna/paisa, la moneta di riferimento in India per il commercio quotidiano e ordinario, equivalente ad un 1/64 della rupia, diventando in questo modo moneta di riferimento per tali scambi anche nelle aree costiere dell'Africa orientale, dalla Somalia italiana (le bese, equivalenti del pice/paisa/pysa) fino alla Tanzania tedesca (e anche in alcune zone costiere della penisola araba come in Oman)... Si tratta solo di uno degli esempi possibili, ma credo sia molto indicativo per capire come dai libri sia possibile scoprire storie assai interessanti che poi possono ispirare delle collezioni esplicative in tal senso, un modo per raccontare attraverso le nostre amate monete eventi apparentemente minori o comunque poco noti di un mondo passato che è possibile conoscere e approfondire solo grazie alla lettura di monografie e saggi dedicati... La biblioteca numismatica quindi non solo come complemento e sussidio, ma anche come ispiratrice e generatrice di possibili nuove e originali collezioni...
    1 punto
  25. Io sono sempre favorevole alla trattativa. Però in questo caso aveva poco senso. Chiedi 100€ a moneta (benché il valore sia 7€), te ne offrono 200, e tu rilanci a 300€. Non ha molto senso
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  26. quelle sono gli effetti della condensa.. vapore acqueo.. probabilmente una patina formatasi in ambiente umido
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  27. complimenti molto bello👍😀! fdc senza dubbio.. riguardo alla patina puoi notare al dritto quelle zone più scure intorno alle lettere.. vedi ad esempio la data.. probabilmente un lavaggio lo ha avuto in un passato molto remoto.. ma alla fine qual è il problema.. se sviluppa una patina accattivante e il metallo non ha subito alcun danno.. alla fine è l'appeal attuale che conta.. a me del passato interessa poco
    1 punto
  28. Grazie, qualcuna veramente rovinata ma mi son divertito... e pensa che ho cercato tra quelle che il venditore aveva già controllato...
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  29. Belle monetine! Nonchè circa 40 grammi d'argento per qualche spicciolo! Complimenti! Ma perchè di questi venditori semi-ciecati a me non capitano?
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  30. Scrivendo venalmente,si. Per un Numismatico fa molta ma molta differenza. Con questo pensiero un Caravaggio o un Pinco Pallino qualsiasi non ha differenza, basta che incassi, o no? Per questo il Mondo occidentale va a rotoli,non tutto ma la maggior parte delle Nazioni che ne fanno parte.
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  31. ma soprattutto mai aprire le proof, la maggior parte rischi che si ossidino..
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  32. Grande Rocco! 👏🏻👏🏻👏🏻
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  33. Bella moneta, concordo sul ritratto veramente bello 🙂
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  34. 1 punto
  35. probabilmente sì.. è stata pulita in passato.. te ne accorgi dallo sporco intorno le lettere al dritto.. anche se è strano che questo si nota solo al dritto e non sulle lettere al rovescio. Tutto sommato ha messo su una patina intrigante al rovescio e nel complesso accettabile
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  36. Coll'A re Duncan e' = collare d'un cane
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  37. qBB anche a mio parere. Patina naturale.
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  38. Seguo questa moneta da 20 anni e non mi è mai capitato di trovare un originale. Quelli certificati NGC sono peggiori e i prezzi superano i 2000 euro. Alcuni amici hanno fatto acquisti in aste importanti e sono rimasti delusi dalle monete ricevute. Un numismatico albanese residente in Italia (N.M.) mi ha detto di aver trovato 1 o 2 originali, ma io non li ho visti di persona. Ho visto anche prodotti in rame, bronzo e platino, ma tutti con gli stessi difetti di fabbricazione. nei 40.000 pezzi descritti in KRAUS avrei trovato o visto un originale.
    1 punto
  39. Buonasera @besson, nel complimentarmi per l'acquisto dico la mia, secondo me la patina non è uniforme e quindi è naturale, la conservazione invece direi qBB.
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  40. Concordo per la conservazione.
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  41. Riprendiamo! Le ultime cose postate sono un ottimo esempio di monetazione militare: una sintesi di economia di guerra e controllo territoriale. Nel pieno della prima guerra mondiale, siamo nel 1916, la strategia economica e propagandistica tedesca è quella della coniatura militare, Militärische Prägung, cioè emettere monete e banconote per i territori occupati, sia per sopperire alla carenza di valuta sia per affermare l’autorità dell'invasore. Questa monetazione non era solo uno strumento economico, ma anche una leva di potere: controllare la valuta significava anche controllare il commercio, la popolazione e l’identità politica del territorio. Uno degli esempi più significativi fu proprio l’Ostrubel (vedi sopra il secondo biglietto di @ART) emesso per le regioni orientali sotto controllo tedesco: la zona militare di Ober Ost e il Governatorato Generale di Varsavia. Le banconote furono stampate dalla Darlehnskasse di Posen le monete (in ferro) coniate ad Amburgo (J) e Berlino (A) Qui i tre esemplari che ho preso. La lucentezza delle due monete minori vale una decina di euro, l'ossidazione di entrambe quelle da 3 КОПѢЙКИ ne vale cinque - Sono di ferro, quella che vedete è proprio ruggine, non patina - e le foto sono a colori, non in BN! Il retro è uguale per tutte GEBIET DES OBERBEFEHLSHABERS OST "Territorio del Comando Supremo Orientale" incorniciato dalle classiche foglie di quercia teutoniche , in esergo la lettera della zecca Il prossimo post ce l'ho già, è nel cassetto che aspetta il suo turno. Njk ======================== PS: mi piace essere proattivo! Come già postato altrove, chi trova errori nei miei testi è libero di tenerseli - li scrivo di mio pugno, non saccheggio la rete per copiarli.
    1 punto
  42. Mi piacerebbe vedere delle monete così: 1 cent: chiavi decussate 2 cent: immagine della colomba sopra la cattedra di Pietro in Basilica 5 cent: cupolone 10 cent: statua San Pietro benedicente in Basilica 20 cent: dettaglio del giudizio universale (Cristo giudicante) 50 cent: statua del Laocoonte 1 euro: stemma di Leone XIV 2 euro: effige di Leone XIV
    1 punto
  43. @Carlo. grazie ma anche no ! Sto imparando ad apprezzare un inizio di filatelia. Ma tra monete ed altre cose che colleziono non posso aggiungere anche i francobolli. Però ti dirò che ne acquisterò qualcuno, pochi ma buoni !
    1 punto
  44. Complimenti, @niko! Sono molto contento che la discussione abbia avuto un seguito, così da ampliare anche lo spazio cronologico. Quindi, sono quasi obbligato a postare qualcosa di sardo della zecca di Cagliari, ossia un bel busto austero, rigido e puntato di Carlo II di Spagna (1661-1700). Si tratta di un 5 reali molto raro del 1671, I tipo. Saluti!
    1 punto
  45. Grazie Domenico. Per agevolare chi leggerà, le pagg, vanno da 65 a 79 e da 117 a 133. A un certo punto GC. Rossi chiede perdono "della benchè involontaria, prolissità". Capirete perchè.
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  46. Posto questo tondello non perché sia bello , particolarmente raro (R2), godibile o di valore , lo posto per l'opera dello zecchiere che si intravede sul rovescio . È un reale per Cagliari di Filippo II , un MB poco godibile per l'ossidazione e l'usura , il rovescio presenta una fessurazione/smagliatura su quasi tutto il tondello che viene controllata/riparata con dei colpi di punzone quasi a risaldare la fessurazione . È come una fotografia dell' azione dello zecchiere che ci arriva dal passato , ammirare le monete è un piacere,più difficile intravvedere il duro lavoro dietro la produzione delle stesse. Mi chiedo se questa "riparazione" sia estemporanea o fosse pratica comune per gli zecchieri "correggere" le anomalie che la battitura presentava.
    1 punto
  47. Scusate l'off topic.... sarebbe da aprire un canale di unboxing di monete slabbate. 😇
    1 punto
  48. appena liberata. per fortuna l'operazione è stata più semplice di quanto pensassi, e non si è spaccato neanche l'involucro. ho avvolto lo slab in un panno e ho assestato un paio di colpi nel punto dove ha indicato Fagiolino, che ringrazio. alla prossima
    1 punto
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