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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/16/25 in tutte le aree
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Seconda puntata! Intanto metto subito la foto del bordo da 5 mm che sopra avevo dimenticato, se no il gioco di parole del titolo non funziona! Questi "biglietti" della lotteria sono simili ai primi: cambiò il motivo sul lato con il numero che presenta adesso un nastro ed una croce, l'altro ha mantenuto lo stesso soggetto modificando solo l'anno. Di nuovo, furono emesse in totale 60.000 medaglie che ora però costavano 30 marchi. Anche in questo caso i profitti sperati non sono stati conseguiti. Il 15 giugno 1923 venne estratta la seconda Lotteria della Porcellana, ma l'inflazione già dilagante distrusse completamente il valore dei proventi così generati. Io dico che hanno bisogno di un ulteriore lotteria!3 punti
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si scriveva anche nell'altra discussione ( che ne dici @jaconico, chiediamo al @CdC di unire tutte e due e magari modificare il nome?) che con una tecnologia abbastanza modesta, di barbatrucchi se ne possono fare. Secondo me le banconote postate di sopra sono uscite 30 anni fa dall' IPS ed il mese scorso da una stampante a getto d'inchiostro. nel dettaglio a sinistra si notano bene delle sbavature sull'"UNO" stampato a DX la stampa è migliore ma non perfetta, che forse il biglietto era usurato, circolato e la superficie era rovinata, la stampa così non è omogenea. Forse con un FSD viene fuori meglio, ed io avrei pure uno scanner fotografico da 4800 DPI e la stampante adatta, ma io non ci provo che prorio non riesco a pensare di rovinare un bel biglietto per questi esperimenti - anche perchè se ne dovrebbero usare un paio in più prima per bilanciare il colore di stampa con la carta del biglietto. Con gli euro purtroppo non funzionerebbe, che sono fatti per essere repellenti agli agenti, se no su un biglietto da dieci ci facevo un Picasso con firma originale, poi lo spendevo e aspettavo che lo mettessero in asta, come con quelli di Warhol😁 PS: La prova del nove per individuare l'inghippo consiste in un cotton fioc e due gocce di isopropanolo: se il batuffolo si macchia di colore...3 punti
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Buongiorno, Segnalo questo interessante servizio andato in onda ieri sera a Striscia la notizia . https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/morello-a-perugia-storia-di-annunci-esca-di-monete-vere-e-soldi-falsi-2 ..se qualcuno ha monete in oro, da cedere, secondo me dovrebbe rivolgersi ad un professionista e/o scegliere dei canali più sicuri, altrimenti si rischia. magicoin3 punti
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Visto l'importante e cospicuo numero di articoli ricevuti finora la chiusura per il numero 12 e’ anticipata a fine maggio. Tutti gli altri che arriveranno dopo tale data saranno conservati comunque per il futuro numero 13.3 punti
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Buongiorno. Ho bisogno del vostro aiuto per identificare questa monetina (mm16;g.0,54) piuttosto consumata. Ho pensato a unobforte di Carlo I, X tipo, ma, come sempre ,è meglio d'avere i vostri pareri. Grazie.2 punti
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Ciao @clame66, io non voglio di certo essere il "guastafeste" ma confermo a mio avviso che si tratta di un normale baiocco di rame che è stato argentato. Ti porto altri due esempi, diversi rispetto a quelli già presentati. Inoltre ho scoperto che esiste uguale anche il mezzo baiocco. Inoltre se la tua moneta è la stessa passata da Ranieri, e lui l'ha descritta come rame argentato, direi che non è uno sprovveduto e della sua analisi si possa essere ragionevolmente certi😊. Michele2 punti
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salve qualcuno riesce a darmi una mano con la moneta in foto? Non riesco a breve a dare dati ponderali. Ringrazio in anticipo Ho dei dubbi sia una moneta2 punti
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Una nota curiosa che ho letto su Numista: Questi token sono comunemente noti come "monete nuziali". La sposa messicana riceve 13 monete d'oro dal suo fidanzato come prova che lui la accetta per tutta la vita e che sarà un marito buono, laborioso e devoto. Accettando queste monete, la sposa giura di essere una moglie fedele. Questi token furono quindi creati affinché la tradizione potesse continuare in tempi moderni. Praticamente quella presentata non è altro che la riproduzione non in oro di quella sorta di token da 0,40 gr. d'oro che utilizzavano come "monete nuziali". Il commento continua: Si tratta di una fantasia, la cui origine e il cui contenuto in oro sono addirittura dubbi, e ne esistono molti tipi. I primi esemplari, di discreta qualità, apparvero negli anni '60 ed erano probabilmente di origine italiana, ma anche e forse libanese. Gli esemplari più recenti sembrano essere di origine cinese e non contengono oro, ma semplicemente essere colorati. Attualmente sono realizzati in Cina.2 punti
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Dopo aver dimostrato nei mesi scorsi mediante esperimenti chimici che le banconote possono variare di colore con una certa facilità, stavolta ci siamo concentrati su un altro presunto errore di stampa che ultimamente vedo molto venduto (spesso accompagnato da perizie che ne attestano la genuinità). Abbiamo dunque provato a replicare questo errore per provare a dimostrare ai collezionisti che non tutto ciò che luccica è oro e che sarebbe meglio fare attenzione in sede d’acquisto onde evitare fregature. Qui di seguito mostro il trattamento eseguito su una Mille lire “Marco Polo” in cui al Verso abbiamo provveduto a sdoppiare una parte del disegno originale mediante un lavoro eseguito al computer e successivamente applicato su banconota grazie ad una stampante di media qualità. Come potete vedere il risultato è purtroppo ottimo e molto simile a quello dei biglietti che si vedono in giro spacciati per buoni! A sinistra potete vedere il dettaglio di un biglietto che ho trovato su una nota asta che addirittura presenta la perizia di autenticità. A destra invece la nostra riproduzione. Il lavoro fatto a sinistra è di qualità nettamente inferiore a quello nostro, che per assurdo sembra più credibile ! Pensate che siamo riusciti a realizzare un tale risultato usando mezzi non professionali, immaginate cosa sarebbe potuto accadere se avessimo usato mezzi di maggiore qualità!2 punti
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Grazie a te e a quanti hanno mostrato di apprezzare la discussione, che ormai è in dirittura di arrivo, prevedo di ultimarla in un paio di post. petronius2 punti
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Non necessariamente... la patina del piombo è molto condizionata dal luogo di giacitura, dalla interazione con agenti chimici e dalle modalità di conservazione... Di seguito: pallettone per arma ad avancarica e pietra focaia per archibugio con lastrina originale in piombo e sigillo datato 1735 (collezione pubblica BMG Guastalla)... oggetti tutti collocabili nel XVIII secolo e con patine molto simili all'oggetto in discussione ... della cui identificazione ritengo non si possa comunque dubitare.... Mario2 punti
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Gran bella vetrina di francobolli, annulli, buste e cartoline..., complimenti a Voi! buona serata2 punti
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Ti ha già risposto @mariov60, te li riporto analiticamente: C[RUX] S[ANCTI P[ATRIS] B[ENEDICTI] N[ON] D[RACO] S[IT] M[IHI] D[UX] C[RUX] S [ACRA] S[IT] M[IHI] L[UX] I[ESUS] H[OMINUM] S[ALVATOR] V[ADE] R[ETRO] S[ATANA] N[UNQUAM] S[UADE] M[IHI] V[ANA] S[UNT] M[ALA] Q[UAE] L[IBAS] I[PSE] V[ENENUM] B[IBAS] TRADUZIONE: C.S.P.B. = Crux Sancti Patris Benedicti (Croce del Santo Padre Benedetto) C.S.S.M.L. = Crux Sacra Sit Mihi Lux (la Santa Croce sia la mia luce) N.D.S.M.D. = Non Draco Sit Mihi Dux (non sia il demonio il mio condottiero) V.R.S. = Vade Retro, Satana! (allontanati, satana!) N.S.M.V. = Numquam Suade Mihi Vana (Non mi attirare alle vanità) S.M.Q.L. = Sunt Mala Quae Libas (sono mali le tue bevande) I.V.B. = Ipse Venena Bibas (bevi tu stesso i tuoi veleni)2 punti
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la legenda del contorno è composta dalle lettere iniziali della seguente invocazione: V R S N S M V – S M Q L I V B = Vade retro Satana – Numquam suade mihi vana – Sunt mala quae libas – Ipse venena bibas nei quarti della croce: C.S.P.B. = Crux S. Patris Benedicti. Sui bracci della croce: C.S.S.M.L. = Crux Sacra Sit Mihi Lux (in verticale) N.D.S.M.D. = Non Draco Sit Mihi Dux (in orizzontale) Mario2 punti
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Ps: Osservo ora E con piacere che con questa discussione ieri sera ho raggiunto il grado di CONTE. Saluti miza2 punti
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Buonasera a tutti. Condivido con voi questo bellissimo denario di Antonino Pio, non mio, ma attualmente in vendita presso un noto venditore. Ha un bellissimo ritratto e una bella patina.2 punti
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@Anto63 Quattrino di Pisa mistura 1350-1370 c.ca. classificazione Baldassarri A.XIV.3c. Peso un po abbondante ma compatibile. Ciao Giovanni.2 punti
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Io vedrò come si mettono le cose, come saranno realmente organizzate e di conseguenza deciderò se continuare o lasciar perdere tutto. Non ho alcuna intenzione di farmi il fegato marcio per l'eventuale ennesima presa in giro.2 punti
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La conferenza è stata molto interessante, come detto da Pittini un periodo monetale molto interessante con variazioni del valore delle monete circolanti. Nella RIN di quest'anno è presente uno studio del Toffanin che approfondisce questo periodo monetale. Un peccato per il temporale che non ha permesso a tutti di presenziare di persona. Molte le monete a disposizione ed anche documenti religiosi del periodo. Un ringraziamento al relatore e a tutti i presenti ed ai molti collegati da remoto.2 punti
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Ho ricevuto una loro risposta solo in merito alla monetazione pregressa del 2024. Mi è stato comunicato che avrò prelazione per completare gli ordini del 2024. Nulla invece mi è stato comunicato in merito la monetazione del 2025.2 punti
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DE GREGE EPICURI E' un vero piacere ascoltare Alessandro, uno dei massimi (se non il massimo) esperti della monetazione milanese del periodo visconteo e sforzesco. Intanto, sapevo poco o nulla di questo giubileo milanese, estensione/continuazione di quello romano del 1390. La cosa interessante è che ci si poteva risparmiare un viaggio fino a Roma per avere le indulgenze: però, bisognava pagare 1/3 del costo presunto del viaggio a Roma (i poveri erano esentati). E una parte del ricavato andava comunque alla Camera Apostolica. Altra cosa interessante (ma complicata!) le acrobazie finanziarie di GianGaleazzo Visconti, proprio a cavallo del Giubileo, con astutissime rivalutazioni del valore facciale delle monete, replicate poi a fine secolo.Insomma, il XIV secolo non aveva nulla da invidiare alle astuzie attuali dei banchieri e ministri del tesoro!2 punti
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DE GREGE EPICURI @AtexanoIo propendo per una moneta autentica. Quanto al bordo, devi tener presente che i tondelli erano preparati per fusione, e poi coniati con le due impronte (quando dici "colpita" intendi coniata?). Le linee di espansione che sono spesso visibili negli antoniniani e anche nei tardi denari imperiali sono più di rado evidenti nelle monete repubblicane, io credo per la lunga circolazione, che è evidente anche nella tua moneta. Quanto alla documentazione, è un discorso complesso. Un tempo (diciamo 50 anni fa) non molti collezionisti conservavano i bigliettini connessi alle monete acquistate, pensando che essi non garantivano nulla, o erano malfatti, imprecisi, ecc. Non parliamo poi dei certificati di "legittima provenienza", che sono un'invenzione italiana recente; al massimo c'erano dei pedigree per le monete veramente importanti, con precedenti passaggi in asta o note sui possessori precedenti, ma sicuramente non per gli esemplari correnti, come questo.1 punto
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Io penso che i moderatori di questo sito dovrebbero censurare interventi diffamatori altrimenti si rendono a norma di legge corresponsabili di quello che scrivono gli utenti. Io sono abbastanza stufo di leggere sciocchezze da parte di questo signore. I prezzi di realizzo sono presenti sul nostro sito e su innumerevoli motori di ricerca. Che senso ha parlare di trasparenza assoluta ?? Arturo Russo1 punto
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Ciao Alan, Veramente bella e mi piace tantissimo la patina! La perizia Tevere le da quel quid in piú ed anche una certa sicurezza e garanzia nell'acquisto/vendita.1 punto
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Io lo seguirei con molto piacere. Qualora decidessi di fare il passo definitivo, non esitare a mostrarci il tuo primo video!1 punto
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Novità editoriale: Le monete della Serenissima, il 18° secolo di Andrea Keber La monetazione del 1700 della Repubblica di Venezia da Alvise Mocenigo II a Ludovico Manin (248 pagine). Vengono analizzati i massari (ove presenti), le varianti sia stilistiche che della legenda. Il lavoro si aggiunge ai precedenti già pubblicati:1 punto
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Buongiorno. Anche per me, il rovescio è dello stesso conio1 punto
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Grazie per il tuo lavoro @petronius arbiter oggi mi sono letto con piacere e con calma gli ultimi post di questa Tua interessante discussione. Buona giornata...1 punto
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Buongiorno a tutti, sono d'accordo, il rovescio è sicuramente dello stesso conio, tanti particolari in comune, differente conservazione ma il conio è lo stesso. Saluti Alberto1 punto
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Andiamo a vedere uno ad uno questi penny Red cercando di mettere tutte le informazioni concernenti in maniera razionale e non dispersiva. I numeri sono l' identificativo dell' ufficio postale di partenza, il numero 52 e' per London suburban (periferia di Londra ) è l'identificativo per la cittadina di i Basingstoke and Deane nella contea dell'Hampshire nel sud dell'Inghilterra a circa 70km da Londra. La posizione nel foglio delle lettere D I e' la 45. Il Francobollo è ben marginato, due pieghe parallele nell'angolo inferiore dx, ed una nell'angolo superiore sx, angolino inferiore sx piegato.. va raddrizzato con una pinzetta, (cercare sempre di non toccare i francobolli con le dita una pinzetta filatelica e' indispensabile). Questi i punti: E' un Francobollo veramente antico e quindi dobbiamo vedere i difetti come se fosse un mobile d'antiquariato, l' immagine è fresca e gradevole e al giusto prezzo va messo in collezione con orgoglio. Due parole sull'annullo, anche se sembrerebbe deturpante e' li proprio perché ha svolto il suo lavoro, questo ai miei occhi mi fa vedere due opere d'arte, il francobollo ..e nella sua bellezza anche l' annullo, se lo si guarda dal vivo con una lente si notera' che e sovrapposto all'immagine della regina, formando nell'insieme un UNICUM non piu' ripetibile di due opere d'arte mai uguali, infatti questi annulli con l' uso si deformavano dando ogni volta una forma simile ma mai uguale all'altra. Vediamo quindi questi annulli come un plus non come qualcosa che deturpa. W gli annulli !!!1 punto
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Hallo,could it be Moesia,Dionysopolis?head of dionyso and grasp of wine?It looks like but we wait Ale1 punto
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Spero tu sia ancora sveglio a quest'ora! Mi sono deciso e l'ho tolta dalla perizia. Si riaccendono le speranze 🤞🏻Tenuta al centro col polpastrello della mano sinistra, ho subito colpito con l'unghia della mano destra il bordo. Emana un magnifico "Tin - tin" che si propaga per qualche millesimo di secondo (come eco) tipico dell'argento!!! Di sicuro non è rame. Conosco bene l'odore del rame. Non emana odore e tintinna. Domani la peserò. Sono davvero contento ragazzi 😊 Come faccio a fare video e pubblicarlo qui? Vorrei farvi ascoltare il tintinnio.1 punto
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È un sito tedesco credo, una piattaforma per venditori professionisti simile a vcoins.com. Io ci ho comprato varie volte e mi sono sempre trovato bene, poi chiaramente l’esperienza dipende soprattutto dal comportamento dello specifico venditore e dalla soddisfazione per la moneta oggetto della transazione, la piattaforma è solo il tramite.1 punto
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Oltretutto: Peso Specifico Ag 10.490, P.S. Cu 8,960, rapporto tra i due PS 1.171. Pertanto se il PS della moneta in rame (baiocco) è mediamente 10 g, quello dell'equivalente in Ag dovrebbe essere 10 g x 1.171 = 11.71 g, mentre la moneta pesa 9.74 g. Dunque non è argento. Comunque1 punto
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non so quanta esperienza tu abbia, col tempo noterai che a volte i periti (alcuni) tendono a denigrare un po' l'operato altrui credendo di portare così acqua al proprio mulino.... (con me sortiscono l'effetto contrario) come già scritto da qualcuno guarda le monete dal vivo e soprattutto fatti spiegare dai periti in cosa consiste nel concreto il loro giudizio, così capirai sempre più da solo gli stati di conservazione e dove taluno bleffa ci sono delle sovrane d'austria dove il rovescio è completamente rovinato come difetto di conio eppure sono periziate spl qfdc.... ecco in tali casi preferisco dei qspl dove il rovescio non è rovinato; ciò per dirti che le perizie a volte lasciano il tempo che trovano, la moneta deve piacere in primis a se stessi1 punto
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Buongiorno a tutti!! Finalmente ho sottomano l’ultima moneta acquistata all’ asta di Nomisma (Lotto 1059 - ALBANIA Zogu (1925-1939) 5 Franga 1926). Vi posto alcune foto (le prime due sone quelle di Nomisma), la moneta è periziata e sigillata SPL/FDC da C. Bobba. Avevo deciso di toglierla dalla bustina ma adesso che la vedo sono molto in bilico, mi piace anche la perizia che è del 1977 (figurarsi che all’epoca veniva stimata 250,000 lire). Voi al posto mio che fareste? Grazie in anticipo per ogni suggerimento ed’ opinione.1 punto
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L'unico errore è nella testa di chi ha fatto una cosa simile, ed è un grave errore. Uno sbaglio che urla vendetta... ma non è nostro il dovere di compierla, perchè ci penserà Chi di dovere, Qualcuno molto più potente di noi. E chi ha commesso questo raccapricciante orrore finirà a "vivere" in un posto molto simile a questo:1 punto
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La patina del “medaglione “ è artificiale, perché per arrivare da un giano, a due teste imperiali, di lavoro ce n’è parecchio , per cui la patina è stata asportata insieme ad una bella quantità di metallo , il che ha reso necessario ripatinare il tutto…. in quella di heritage, il disegno è molto leggero, senza volumetrie , per cui è ricavabile sfruttando lo spessore della patina originale che negli aes grave è di forte spessore1 punto
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Bene, questo “medaglione”, appartenente al medagliere di Firenze, è stato ricavato , tramite rilavorazione , da un “ aes grave” repubblicano, con tutta probabilità della serie “ giano /mercurio”… quindi, ricavare la moneta di heritage da un aes grave o da un aes rude di forma adatta, con una patina spessa, senza eliminarla del tutto, è molto più facile di quanto pensiate1 punto
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Buonasera a tutti. Mi aggiungo alla discussione e faccio un esempio. Chi colleziona monete Borbone (roba di oltre 235 anni fa circa) e non ha documentazione perché ha acquistato o scambiato nell'arco degli anni da amici che deve fare? Grazie, Sergio.1 punto
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Ho diversi antoniniani di Claudio il Gotico. Ne posto altri sempre con ritratti apprezzabili. Ciao a presto. Mario1 punto
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E' uno dei regni anglo-sassoni di Britannia : tornato indipendente dopo la sottomissione da parte di Offa, é conquistato dai vichinghi danesi che ne sconfissero ed uccisero il re Edmondo, poi canonizzato . E' forse battuto in Ipswich, un " rare " esemplare di penny con al diritto monogramma e leggenda ed al rovescio croce e leggenda . Sarà il 31 Maggio in vendita LeuNum. 18 al n. 1008 .1 punto
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E' battuto in Arelate per Carlomagno,, un " ausserst selten ", notevole esemplare di denaro, con al diritto monogramma ed al rovescio croce contornata dal nome di zecca . Sarà il 27 Maggio in vendita AMS 44 al n. 1099 .1 punto
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Piccole donne Ma, indiani (e schiavi neri) a parte, com'era strutturata la società americana ai tempi di Andrew Jackson? Era davvero quella nazione di liberi e uguali vagheggiata dai Padri Fondatori? Per Alexis de Toqueville autore del classico La democrazia in America, pubblicato nel 1835, la caratteristica che distingueva gli americani era "l'uguaglianza di condizioni". L'intera società americana si era "fusa nel ceto medio", per cui pochi erano molto ricchi o molto poveri. Un'opinione condivisa da altri viaggiatori e cronisti europei dell'epoca, come Charles Dickens. Essi notarono la mancanza di barriere sociali e di distinzioni di rango, l'inesistenza di titoli, tranne alcuni blandamente onorifici come "giudice" o "colonnello", un comportamento generale assai meno formale di quello europeo, al quale gli immigrati dal vecchio continente si conformavano rapidamente, assumendo atteggiamenti egalitari. I politici vantavano le loro umili origini, o si scusavano per non averle, parole come "servitore" erano considerate avvilenti, "padrone" un termine troppo servile, raramente usato (tranne che negli stati del Sud). Perfino i bambini rifiutavano il principio dell'autorità. Gli europei, attenti alle divisioni di classe, trovavano questo spesso sgradevole, ma tutto ciò non faceva altro che rafforzare la convinzione che nell'America di Jackson ogni uomo valesse quanto qualsiasi altro La realtà era, naturalmente, diversa, soprattutto nelle grandi città del Nordest. All'epoca della visita di Toqueville (1831-1832), nella sola New York c'erano almeno un centinaio di persone che possedevano centomila dollari, e 75 a Boston. All'estremo opposto, l'immigrazione stava creando una massa crescente di poveri. E nonostante la presunta mancanza di classi, la società americana era tutt'altro che priva di stratificazioni: dovunque c'erano differenze di istruzione e posizione sociale, e in città come New York, Boston, Philadelphia esisteva, se non un'aristocrazia formale, un'élite di ricchi che viveva con pretese di signorilità e, soprattutto tra le donne, dimostrava un forte esclusivismo. Tuttavia, la tesi egalitaria non mancava di validità. Il fattore ricchezza non bastava da solo a conferire potere e prestigio, anche i ricchi dovevano lavorare per vivere, e in una società che premiava l'industriosità, il lavoro finiva per essere un elemento livellante. Inoltre, in una dimensione sconosciuta agli europei, gli americani parlavano e si vestivano tutti allo stesso modo: tipiche espressioni americane erano comuni a tutte le classi e in tutte le località. Altrettanto strana per gli europei, era quella che uno storico ha definito "la democraziadell'abbigliamento". Anche gli operai portavano i guanti, e il console britannico a Boston, osservando nel 1840 che le ragazze della servitù "erano gravemente affette dal cattivo gusto nazionale di essere troppo eleganti", si lagnava che fosse difficile "distinguerle dalle loro padrone" Anche il fattore demografico ebbe la sua influenza, gli Stati Uniti erano una nazione giovane non solo come storia: nel 1830 il 45% della popolazione non aveva ancora 15 anni, il 32% era sotto i 10. Questa straordinaria giovinezza contribuiva a spiegare la libertà di cui godevano i ragazzi americani, e che tanto sfavorevolmente colpiva gli osservatori europei. Dato che la manodopera era relativamente scarsa, gli adulti erano necessariamente occupati nel lavoro e i ragazzi dovevano diventare autosufficienti. La conseguenza fu, come osservava ancora Toqueville, che in America l'adolescenza era sconosciuta: come si espresse un altro osservatore, gli Stati Uniti erano una nazione senza ragazzi, con solo "piccoli uomini e piccole donne che stavano diventando grandi" petronius1 punto
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Da Altenheim nel regno dei Franchi, un esemplare, valutato " estremamente raro ", di denaro al nome del figlio di Carlomagno, Ludovico I il pio, con al diritto piccola croce contornata da leggenda ed al rovescio nome della zecca su 2 linee . Sarà il 28 Aprile in vendita Busso-Peus 442 al n. 1009 .1 punto
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Si legge, in una delle nuove parti non presenti nella vecchia versione, che durante la "domenica delle scope" del 13 agosto 1950 (quando migliaia di persone si riversarono a Gorizia da oltreconfine): "Qualcuno ha qualche dinaro da parte, e lo impiega con parsimonia, per ciò che è più necessario. E i negozianti accettano anche la valuta straniera. C'è chi rispolvera dai vecchi borsellini le lire in corso fino al 1947 durante il periodo del GMA e chi si spinge ancor più indietro, recuperando monete da cinque lire d'argento, ormai ampiamente fuori corso, ma preziose per il metallo di cui sono fatte."1 punto
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