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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/25 in tutte le aree
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Sono i primi sintomi dell'invidia. È umano. Basta non frequentare luoghi in cui possa manifestarsi. Con simpatia Buona serata4 punti
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Buon pomeriggio a tutti, 23 Maggio 1791 esattamente 234 anni fa. Immagino un modesto pescatore (che rigirando tra le mani il mio modesto Tornese da 6 cavalli) rifletteva sulle novità fiscali del giorno. Riporto quanto trovato in rete. Il 23 maggio 1791 è una data storica significativa per Napoli. In questo giorno, il re Ferdinando IV di Borbone promulgò una legge per la creazione di un nuovo sistema di tasse. Questa legge, voluta dal re, voleva modernizzare il sistema fiscale napoletano, che era considerato obsoleto e inefficiente. La reazione della popolazione fu variegata, con alcuni che la accolsero positivamente e altri che la criticarono duramente. La legge contribuì comunque a consolidare il potere monarchico e a modernizzare il regno. Contesto Storico: Il Regno di Napoli, all'epoca, era in piena fase di transizione. Il re Ferdinando IV, influenzato dalle idee illuministe, cercava di modernizzare il paese e la sua economia. La Legge: La legge del 23 maggio 1791 prevedeva un nuovo sistema di tassazione, che prevedeva la sostituzione di vecchie tasse con nuove, più moderne. Reazione della Popolazione: La reazione della popolazione fu mista. Alcuni apprezzarono l'intento di modernizzazione, mentre altri criticarono la legge per le sue nuove imposizioni fiscali. Significato Storico: La legge del 23 maggio 1791 è un evento significativo nella storia napoletana perché segna un passo avanti nella direzione della modernizzazione e della riforma del sistema fiscale. Sarebbe interessante approfondire la cosa per chi volesse, sono ben accetti interventi e documenti o riferimenti documentali a corredo. Saluti Alberto Ps. Nella foga divulgativa mi sono anticipato di un giorno 🤭.4 punti
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Una busta primo giorno di emissione (FDC) è un francobollo su una busta o cartolina postale affrancata il primo giorno in cui l'emissione è autorizzata per l'uso all'interno del paese o territorio dell'autorità emittente . Solitamente vi e' un timbro postale del primo giorno di emissione e spesso un annullo illustrato circa il motivo o la commemorazione dell'emissione. Le buste primo giorno hanno una storia complessa e non hanno una data precisa di nascita, ma sono state diffuse negli Stati Uniti a partire dagli anni '20 del Novecento. I collezionisti di francobolli iniziarono a usare i timbri ufficiali del primo giorno di emissione per abbellire ed impreziosire le loro buste. Arrivarono nel vecchio continente soprattutto in Gran Bretagna e paesi del nord Europa negli anni 30 del novecento attraverso gli scambi tra collezionisti, ed ebbero un grande successo, infatti queste buste con i loro francobolli ed annulli speciali sono piuttosto belle anzi direi eccezionalmente belle. In Italia, le FDC sono state introdotte più tardi, ma hanno avuto un grande successo soprattutto intorno agli anni 50, ......cosa che non hanno oggi in quanto da noi il collezionismo filatelico e' soggetto a mode ed e' spinto dal solo interesse economico, fortunatamente all' estero non è così soprattutto in nazioni con grandi tradizioni filateliche. L' importanza di queste collezioni oggi non è compresa, ma credo che in futuro sara' materiale ricercato dai futuri collezionisti speriamo illuminati. Il vero collezionista si emoziona anche per del materiale che economicamente non vale niente, ..e' l' emozione quella che conta, .. piu' dei quattro bajocchi del business.3 punti
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Buongiorno, È del secondo tipo, il primo e il secondo tipo differiscono per la legenda, nel primo tipo la legenda è continua nel senso che continua sulla testa del sovrano (ad esempio guarda la 31 di sopra), il secondo tipo ha la legenda staccata, come la tua, sulla testa del sovrano c'è spazio maggiore. Spero di essere stato chiaro. Un saluto Raffaele.3 punti
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Buonasera a tutti. Stimolato dai post del buon @favaldar sulle differenze di Busto nei Carlini di Ferdinando II, ho raggruppato i miei esemplari del 1855 tutti differenti sia nel dritto che nel rovescio. Quello che vorrei farvi notare è che in quattro esemplari il Busto non è mai lo stesso...noterete leggere e impercettibili differenze. Sarebbe utile poter visionare altri esemplari di Carlino 1855. Mi permetto di citare quello che considero un esperto su questa tipologia e su Ferdinando II in particolare: @ferdinandoII2 punti
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Ecco qua come promesso le mie ultime monetine! Innanzitutto il mio nuovo acquisto di settimana scorsa, beccata in una ciotola da 25 cent di monete comunissime e per lo più Regno: Unione Sovietica, 2 copechi 1939 (Avevo già la variante 1926 con il dritto differente) Ed questa l'ho presa un annetto fa a Veronafil (sempre a 25 centesimi; coincidenze? io non credo!😄) ma se ne è parlato nella discussione quiz identificazione monete @nikita_ @littleEvil2 punti
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Ecco cosa è riportato in merito alla Spes nel libro di Gnecchi "I tipi monetari di Roma Imperiale": "Chi si dedica a grandi opere deve necessariamente essere animato dalla speranza di successo. La speranza era indispensabile per i Romani e per questo fu collocata tra le divinità. Claudio la introdusse nella monetazione e vi rimase fino alla fine dell'Impero, conservando il suo tipo con grande regolarità: una fanciulla in tunica non cinta, che porta un fiore (simbolo di speranza), perché dal fiore nasce il frutto) “nell'atto di camminare e di reggere il vestito”. Su alcune monete di Adriano lo SPES P R, rappresentato come appena descritto, sembra alludere al nuovo Cesare, che il vecchio imperatore, ancora in vita, presenta come suo successore e speranza del popolo romano. Questa allusione è stata suggerita e, direi, confermata dal fatto che alcune di queste monete e soprattutto alcuni bronzi, sicuramente coniati negli ultimi anni di Adriano e con il nome di Adriano, presentano già il ritratto di Antonino Pio. Talvolta Spes è in presenza dell'imperatore e di alcuni soldati (Vespasiano, Alessandro Severo). In un caso molto raro la fanciulla è sostituita da una figura maschile nello stesso atteggiamento (Alessandro Severo). Molto raro è anche il caso di un tempio (Herennius), con la legenda SPES PVBLICA, che dobbiamo supporre sia stato eretto a Spes. Al tempo di Costantino, il significato di Spes cambiò con il cambiamento delle credenze e della religione. La Speranza cristiana prese il posto della Spes pagana e il labaro con il monogramma di Cristo le servì da simbolo. In tempi successivi le fu assegnata l'ancora come simbolo della Speranza; ma questo simbolo non è solo cristiano ma molto moderno, dato che non compare su nessuna moneta imperiale.".2 punti
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Si fanno i complimenti a chi é riuscito ad aggiudicarsi una moneta a cui molti altri, e me fra questi, aspiravano. É cavalleresco ed un riconoscimento che il vero collezionista prova del piacere di un suo pari, il quale magari rimpiangerà un pó la cifra pagata, ma che per un pó di tempo godrà di quel particolare capolavoro in collezione.2 punti
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@penna invisibile come ti hanno spiegato in un'altra discussione, questo non è un forum di compravendite, anche se esiste una sezione apposita alla quale possono partecipare gli utenti con almeno 100 post all'attivo. Non so se arriverai a farli, ma nel caso, ti sconsiglio di provare a vendere monete come le 500 bimetalliche o le altre che ci hai mostrato finora, e questo semplicemente perché comunissime e senza mercato. Nessuno, da nessuna parte, ti darà mai 1 euro per quelle 500 lire... e poi le spese di spedizione chi le paga? petronius2 punti
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A me sembra la n. 8 di questo link https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/DeAgostini/dettaglio.html#8 petronius2 punti
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La moneta (metallo) da sola vale ben poco, quello che separa (la differenza) tra quel prezzo e quello che una persona è disposta a pagare (chiusura in asta) è il valore che merita. E quindi ci si complimenta con la persona, e tutti quelli che hanno partecipato a questo successo, compresa la casa d'aste, perche sono stati capaci a valorizzare quello che di storico e artistico lei rappresenta.2 punti
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Salve,bronzo semi-autonomo di Hermocapelia in Lydia con monogramma MP. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/682092 punti
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Salve,moneta genuina ma troppo circolata da proporre in asta da singola,è molto comune.mia opinione inoltre è bulinata2 punti
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1 Guinea 2018, 1 oncia in argento, Isola di St. Helena ( dove morì Napoleone Bonaparte nel 1821 ), gr. 31,8 D mm. 38,40. Regina Elisabetta II° busto rivolto a destra.2 punti
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Belize 25 Cents 1991 Moneta circolante, Cupronichel, 5.66 g, 23.6 mm. allineamento a medaglia Dritto: Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto verso destra.2 punti
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Buongiorno a tutti, ieri mattina ho chiamato l'unico numero ufficiale della CFN con la voce guida 06 6988 3414 ed ho verificato il mio saldo del conto deposito. Poi ho conversato con l'operatore n. 318 molto professionale al quale ho chiesto di verificare se la mia registrazione fosse ok con tutti i documenti in regola; ha verificato sia il cartaceo e sia l'online = tutto ok. (Per coloro che sono in difficoltà specifico che le registrazioni sono due e distinte sia cartacea - email 8 novembre 2024 - e online - email del 13 febbraio 2025 - se qualcosa è andato storto bisogna verificare sia il cartaceo e sia l'online magari con foto con documento coperto dalle dita o mancato riconoscimento facciale per troppa differenza tra la foto del documento e quella online da webcam o obbiettivo cellulare. Detto questo abbiamo poi verificato il saldo del conto deposito che va recuperato inquanto nel nuovo sistema di vendita non sarà accreditato e per questo mi ha suggerito di fare una richiesta di rimborso - altrimenti va perduto. - per email a [email protected] - vedi la mia in allegato. Attenzione inserire nominativo + importo + IBAN + intestatario c.c. + codice cliente + pin. Poi ho chiesto come si svolgerà il nuovo metodo di vendita e mi ha detto che sarà tipo amazon, per fare un esempio, dove possono accedere solo gli iscritti con codice e pin, fino ad esaurimento scorte con pagamenti carta di credito. Per procedere agli acquisti saremo avvisati con una email, mi ha detto. Alla mia richiesta se fosse previsto un pagamento a rate mensili (3) con PayPal come IPZS e/o Klarna ecc. ecc. si è alzato dalla postazione e ha parlato con un responsabile e mi ha detto di fare una email di segnalazione - vedi la mia in allegato -. Infine gli ho detto che faccio parte di un forum di collezionisti e che siamo preoccupati soprattutto per un acquisto corposo per recuperare le emissioni 2024 e 2025. Mi ha detto che avendo parlato prima con un dirigente l'idea del pagamento a rate non lo avevano preso in considerazione ma la trovano interessante per permettere maggior acquisti; quindi mi ha invitato al passaparola tra noi con la raccomandazione di fare sia l'email per il recupero del conto deposito e soprattutto per il pagamento rateale (a vari indirizzi email attuali e precedenti) che invito tutti a replicare se siete interessati. Infine una mia considerazione: "state sereni che anche se fosse vero che le nuove registrazioni sono minime le monete saranno vendute tutte perchè molto richieste soprattutto all'estero e dai partner commerciali che non aspettano altro." Buon Acquisto A Tutti (almeno adesso possiamo scegliere quelle che desideriamo, spero) P.S.: nelle foto Sr. Raffaella Petrini, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano con i dirigenti. qui i boss del Governatorato https://www.vaticanstate.va/it/novita/1933-il-presidente-del-governatorato-ha-presentato-il-nuovo-allestimento-di-mosaici-minuti-dei-musei-vaticani.html2 punti
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Serie di Gibilterra “Le Fatiche di Ercole” Elizabeth II Gibraltar 1997. The Labours of Hercules: The Nemean Lion. Moneta bimetallica (parte centrale in rame-nichel, anello in nichel-ottone): 12,02 g, 28,4 mm. Moneta commemorativa circolante della serie “Le Fatiche di Ercole”, valore 2 sterline. Le lettere PM sotto il ritratto della Regina sono le iniziali della Pobjoy Mint, Surrey, United Kingdom (1965-2023) dove è stata coniata la moneta. Il leone di Nemea è il mitico leone ucciso da Eracle nella prima delle sue dodici fatiche. Animale mostruoso, nato dall'accoppiamento incestuoso fra la madre Echidna e uno dei suoi figli, fu allevato dalla dea Era. Dal leone ucciso Eracle ricavò un mantello e un copricapo, con i quali è spesso raffigurato nell'iconografia. (segue)2 punti
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Io ho avuto fortuna: un privato su la Baia vendeva, qualche anno fa, un lotto di tre monete fra cui c'era lo 0,10 Lek del '41 per 50 €, lo condivido:2 punti
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Quando si cambiano le regole, lo si dice in modo chiaro e non come è stato fatto. Certo, per chi va un solo giorno la differenza è minima...ma per chi, come me, va per tre giorni con figlio e nuora (siamo tutti e tre appassionati collezionisti), la differenza è notevole. A fronte poi di una organizzazione che non è certo delle migliori e di cifre piuttosto alte richieste agli espositori. Se non raddrizzeranno il tiro per novembre, credo che questa sarà la mia (nostra) ultima edizione.2 punti
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DE GREGE EPICURI Buona parte della conferenza è stata dedicata alla immagine della SPES sul sesterzio di Claudio. Sono state notate le evidenti differenze rispetto alle altre personificazioni presenti nella monetazione romana (es. Pietas, Libertas, Felicitas, Fortuna...): questa SPES ha molti tratti arcaici/arcaicizzanti; è ritratta di profilo, con una espressione (per quanto visibile) di "sorriso arcaico", ha numerose trecce, porta un chitone quasi trasparente e aderente al corpo, ed un mantello ricadente all'antica; inoltre è in movimento, con un passo deciso. Insomma, richiama non poco la scultura greca arcaica, precedente al 480 a.C., quella delle Kore, dei Kouros e delle gigantomachie. I motivi di questa scelta si possono solo vagamente ipotizzare; sicuramente Claudio aveva una vasta cultura ed era un "laudator temporis acti"; ne sapremo di più quando uscirà (forse in autunno) il libro della prof. Perassi sulle Spes. Quel che è certo è che questa immagine rimase pressochè invariata nei secoli seguenti, fino alle Spes del III secolo. Altra notazione è che le monete con la SPES (in questo caso in greco, ELPIS) sono molto comuni ad Alessandria d'Egitto, ma assai rare nelle restanti zecche orientali greche. Forse proprio perchè, nella cultura greca, la speranza aveva un'accezione prevalentemente negativa, come "illusione ingannatrice".2 punti
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Blank die Wehr Rein die Ehr - Bianche le armi, puro l'onore per saperne di più: https://www.lamoneta.it/topic/204279-il-feldmaresciallo-hindenburg-ed-il-suo-ruolo-nellascesa-del-nazismo/page/2/#findComment-25529822 punti
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Passato di nuovo un po' di tempo, oggi continuiamo con una medaglia per i reduci della prima guerra mondiale. Blank die Wehr Rein die Ehr - Bianche le armi, puro l'onore La "Medaglia Commemorativa del Kyffhäuser" per la guerra del 1914–18 fu istituita dall’omonima associazione dei veterani di guerra tedeschi, in occasione del venticinquesimo anniversario dell’inaugurazione del Monumento del Kyffhäuser, eretto sull’altura che porta lo stesso nome. Conferita tra il 1921 e il 1934, la medaglia rappresentava una decorazione non statale destinata ai reduci tedeschi della Prima Guerra Mondiale (vedi l’italica "coniata nel bronzo nemico"), essa intendeva rendere omaggio alla lealtà, al sacrificio e alla condotta onorevole dei combattenti. E qui entra in scena il protagonista della nostra discussione: particolarmente significativo è il legame simbolico della medaglia con la figura di Paul von Hindenburg, presidente onorario dell’Associazione stessa. La sua adesione conferì grande autorevolezza all’organizzazione e alle sue iniziative e questo suo patrocinio contribuì ad accrescere il prestigio dell’onorificenza sia presso l’opinione pubblica sia all’interno della comunità dei veterani. Il rovescio della medaglia riporta in alto la scritta "Per la fedeltà nella guerra mondiale" ed al centro una citazione attribuita a Hindenburg: "A testa alta e con orgoglio usciamo dalla lotta che per oltre quattro anni abbiamo sostenuto contro un mondo di nemici" È molto probabile che si tratti di una formula propagandistica costruita “in stile hindenburghiano”, ispirata al suo tono patriottico e militaresco, ma redatta dall’Associazione Kyffhäuser. Questa frase esprime lo spirito con cui l’associazione e i suoi membri interpretavano l’esperienza bellica, in un’ottica di orgoglio nazionale e di eroica resistenza. Allo stesso tempo, essa riflette il culto della personalità che circondava Hindenburg negli anni successivi al conflitto. Inoltre, molti degli attestati originali di conferimento della medaglia riportano la firma in facsimile di von Hindenburg (subito a destra del timbro), in qualità di Presidente Onorario, elemento che contribuiva ad accrescere il valore simbolico e personale del documento per i decorati . ========= Adesso soffermiamoci brevemente sulla storia dell'associazione, che tutto sommato ebbe un certo peso, anche politico. Quando i nazionalsocialisti salirono al potere nel 1933, il Kyffhäuserbund, forte della coesione e dell’autonomia dei suoi veterani, fu percepito come politicamente scomodo. Già nel 1932, durante le elezioni presidenziali, il presidente dell’associazione, un generale in congedo, aveva esortato i membri a sostenere Paul von Hindenburg, presidente onorario del Bund, contro la candidatura di Adolf Hitler. Quest’ultimo non perdonò mai al Kyffhäuserbund il sostegno al suo avversario. Le tensioni si acuirono ulteriormente quando l’associazione difese i soldati ebrei veterani di guerra, opponendosi così all’ideologia razzista della NSDAP. Inoltre, la presenza tra i suoi membri di persone politicamente non allineate - che vedevano nel Bund una forma di protezione contro le violenze del partito nazista - aumentò la diffidenza del regime. Il Kyffhäuserbund, pur formalmente incorporato nel sistema nazista, non si piegò completamente al controllo ideologico, attirandosi così l’accusa di inaffidabilità politica. La disfatta di Stalingrado nel 1943 fornì l’occasione definitiva: Hitler, che aveva ignorato i consigli dei suoi ufficiali e sacrificato un’intera armata, si trovò di fronte a un crescente malcontento tra i veterani. In questo clima, con un pretestuoso “ringraziamento per il lavoro svolto”, destituì il presidente dell’organizzazione e, il 3 marzo 1943, ordinò lo scioglimento del Kyffhäuserbund, mascherandolo da misura di "razionalizzazione amministrativa". La rifondazione avvenne nel 1952, l'associazione esiste ancora oggi. ========= Per oggi è tutto, la medaglia finisce adesso a far compagnia a quella italiana nel mio cofanetto WWI njk (per l'archivio: forma ovale, in bronzo, (ca. 31 × 47 mm, 18.5 g ), bordata da una sottile cornice di alloro. Al centro campeggia una bandiera inclinata. In basso quattro saette stilizzate. In piccolo, in basso sul bordo, la firma dell’autore Hermann Kurt HOSAEUS, al retro la frase del Feldmaresciallo.) https://it.wikipedia.org/wiki/Kyffhäuserdenkmal https://en.wikipedia.org/wiki/Kyffhäuserbund2 punti
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Cari amici, è con molta emozione che vi dico che oggi ho ricevuto le ultime autorizzazioni alla pubblicazione!!! il volume che ho in lavorazione da 4 anni passa finalmente all'editore e uscirà presumibilmente questa estate. sono riuscito nel mio intento, una foto per ogni zecca, officina, variante etc, una per ogni moneta, comprese un'infinità di varianti ignote al RIC X. ci saranno un po' più di 1000 monete con immagine! non vedo l'ora di avere il volume in mano un caro saluto a tutti Alain2 punti
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Riporto anche in questa discussione dell'amico @ferdinandoIIdiscussione che secondo me, è fondamentale per chi vuole approfondire le varianti di Ferdinando II , piastra del 1831 già postata nell'archivio fotografico di @LOBU, ha 6 quadratini disposti in serie 2-2-2, variante ancora non censita per questa data. Un saluto a tutti. Raffaele.2 punti
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Presa - ed anche per una bella sommetta, questi bolli non sono così economici come gli altri - una piacevole serietta delle zone occupate ad est: tre per tutti: a SX sovrastampa per la "Polonia russa" in mezzo per "Governatorato Generale di Varsavia" a DX per il "Territorio postale Ober Ost" cioè per questi territori Partendo da sinistra: Durante la Prima Guerra Mondiale, il Weichselland (nome tedesco per la regione della Vistola) fu immediatamente coinvolto nelle operazioni belliche, diventando teatro di scontri significativi. Nel 1915, le forze tedesche e austro-ungariche costrinsero l'esercito russo a una ritirata strategica, occupando così la parte della Polonia precedentemente sotto controllo russo. Nel 1916, le Potenze Centrali proclamarono il Regno di Polonia, nel tentativo di stabilire uno stato polacco sotto la loro influenza, che durò fino al 1918, quando fu sostituito dalla Seconda Repubblica Polacca. =============== Il Generalgouvernement Warschau fu invece l'amministrazione militare istituita dalla Germania durante la Prima guerra mondiale per governare i territori occupati nella regione di Varsavia e in altre zone della Polonia. Creato nel 1915, il Governatorato rappresentava la risposta tedesca all'esigenza di amministrare e sfruttare le aree occupate nel territorio polacco durante il conflitto. L'amministrazione era caratterizzata da un regime autoritario, con strutture di comando che si ispiravano all'organizzazione militare tedesca, con l'obiettivo di mantenere l'ordine e facilitare l'amministrazione centrale. Questo periodo, sebbene relativamente breve, segnò una fase di trasformazione significativa nella gestione politica ed economica dei territori polacchi, lasciando un'impronta nell'evoluzione storica della regione. =============== L'Ober Ost - abbreviazione per "Oberbefehlshaber der gesamten deutschen Streitkräfte im Osten" (Comando supremo di tutte le forze tedesche nell'Est) - fu un'amministrazione militare tedesca istituita durante la Prima guerra mondiale per governare i territori occupati nell'Europa orientale, in particolare nei Baltici. Il governo tedesco anche qui impose un regime autoritario, suddividendo le regioni a proprio piacere e vennero introdotte istituzioni amministrative modellate su quelle tedesche, vedi sopra. =============== Dopo il fronte nord-est, adesso mi sposto con le mie ricerche più a sud, vedo i trovare qualcosa di Fiume. Njk PS per chi se lo chiedesse, la "bella sommetta" sono stati 12€ 😁, si può fare!2 punti
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Grazie @Rocco68 per la fiducia... In effetti le differenze nel busto di Ferdinando ci sono e si notano. Testa leggermente più grande, collo più corto e sottile, ciuffo... Sarebbe bello vederne altre per un confronto. Domani posto le mie1 punto
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Ciao, oggi condivido il mio ultimo arrivo, un antoniniano dell'imperatore Ostiliano (251 d.C.) recante sul rovescio la sua figura in veste di Principe della Gioventù con stendardo militare e lancia coniato a Roma. È il 41esimo volto imperiale che inserisco in collezione che mi permette di chiudere la serie di antoniniani della famiglia di Traiano Decio ed Erennia Etruscilla e dei figli Erennio Etrusco e Ostiliano. Siamo nel periodo dell'anarchia militare più precisamente quando l'imperatore Traiano Decio ed il figlio maggiore Erennio Etrusco ( coimperatore insieme al padre) perirono entrambi in battaglia lungo il Danubio nella spedizione contro i Goti che nel concreto equivalse ad una disfatta. Ostiliano, figlio minore che aveva ricevuto solo la carica di Cesare, rimase a Roma insieme alla madre. L'esercito proclamò subito come successore Treboniano Gallo che a detta di alcuni storici fu concausa ( voluta?) della disfatta militare che gli permise di subentrare a Traiano. Siccome a Roma i sostenitori di Decio accusarono apertamente Treboniano di tradimento questi per evitare una guerra civile proclamò anche Ostiliano imperatore accostandolo a lui sul trono di Roma. Carica che per quest'ultimo durò pochi mesi perché colpito dalla peste ( da anni imperversava nell'Urbe e nell'impero) che non gli diede scampo. Una meteora che non ha lasciato alcun segno nella storia dell'impero. Il primo imperatore a morire di morte naturale dopo 40 anni ( l'ultimo fu Settimio Severo nel 211). Alcune brevi note anche sul rovescio della moneta dove troviamo l'imperatore in veste di Principe della Gioventù, titolo onorifico che significava che era il primo tra i membri di un collegio scuola di giovani rampolli dove studiavano e si formavano culturalmente e militarmente le future classi dirigenti della società romana. Da esame diretto risulta coniato, su tondello irregolare, abbastanza centrato e leggibile. Ha circolato, anche se sembra non tanto, con presenza di piccole concrezioni e qualche punto di malachite che forse dimostrano che non ha subito manomissioni o pulizia eccessiva da parte dell'uomo insapiens, e quindi svolto la sua funzione di moneta che per me resta requisito imprescindibile per ogni mia scelta 🙂. Bello (per me) il ritratto dell'Augusto. Chiudo con un augurio sincero a tutti noi, le nostre famiglie e le persone a noi care di buona Pasqua di serenità, salute e Pace. Il mondo ne ha veramente bisogno.... Grazie ed alle prossime ANTONIO mm 23,50 g 3,62 RIC 1811 punto
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Buonasera anche io, ma l'ho letto ora tutto d'un fiato e voglio rileggerlo ancora. 41° imperatore inserito da parte di @Pxacaesara me la strada è ancora lunga ma piacevole. Saluti Alberto1 punto
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Salve,inoltre l'argento di cui dovrebbe essere fatto non arruginisce,tanto per aggiungere una nota tecnica1 punto
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Che dirti… della moneta a cui ti riferivi inizialmente posso dirti che la scodellatura è un po’ “carente”, forse è stata tosata e quindi il tondello è un po’ “sottopeso” per quello… …ma di un altro esemplare che pesa 0,95 g invece il bordo scodellato mi sembra piuttosto comparabile con quello dell’ulteriore esemplare di 1,04 g, per cui mi viene in mente soltanto un maggior grado di usura (anche se, dai rilievi, anche quella non mi sembra così diversa da giustificare un divario di quasi 0,1 g)… parere da neofita, eh!1 punto
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io non credo che i miliardari che si sono contesi la moneta hanno fatto un gran studio a monte. semplicemente avevano i soldi e volevano la moneta. quando io ho assistito ad applausi dopo l'aggiudicazione in asta di una moneta ho sempre provato disagio e disgusto.1 punto
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una cosa che non capisco nelle aste è perché un prezzo elevato finale sia un bel risultato. ho assistito ad aste in cui addirittura battevano le mani in asta dopo che il prezzo era salito molto. un collezionista è bravo se prende le monete che piacciono a lui a un prezzo basso così che ha più soldi per acquistare altre monete. a pagare tanto le monete non si è bravi. si è solo colui col portafoglio più grande. se i prezzi scendono in futuro potrò comprare monete che oggi sono fuori del mio budget. se salgono al contrario potrò comprare meno monete e tendenzialmente monete peggiori di quelle che compro ora se non sono disposto a spendere di più di quel che spendo ora.1 punto
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Torno un po' indietro di almeno 300 anni da Ferdinando II e vi posto questo Mezzo Scudo Filippo II di Spagna Re di Napoli e Sicilia 1554/98 . Al dritto finisce con VTRI. invece di VTRIV. Bel dritto e bella patina, il retro un po' pasticciato ma tutto abbastanza centrato peccato la frattura di conio ma che non compromette il peso di g.14,841 punto
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Buon pomeriggio, concordo con @caravelle82 . I Fert, nodi e rosette poco incisivi e approssimativi.1 punto
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Ho riprovato, come dice giustamente @MERCURIO691 premendo il tasto 2 per parlare con operatore viene chiesto solo il codice cliente. Se invece si premere il tasto 1 viene chiesto anche il codice PIN perchè è possibile sapere lo stato degli ordini, il saldo ecc.. quindi tutte cose personali dell'account.1 punto
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Quando ho chiamato ieri era necessario il pin stamattina non più stesso numero, tasto 2 parla con un operatore1 punto
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Ottima conferenza ben riassunta da @gpittini, al termine si è potuto vedere una selezione di monete, dal 40 al termine del 200 d.C., emesse da vari imperatori con al rovescio la raffigurazione della Spes e due volumi del XVII secolo raffiguranti imperatori e monete. Ringraziamo la Prof.ssa Perassi per la sua cordiale disponibilità, i numerosi presenti che anche questa volta hanno sfidato le intemperie per essere presenti e alle persone collegate da remoto.1 punto
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se fai una ricercaon line,herakleia lucania la trovi facilmente,è comune e in mancanza di etnico dovrebbe essere lei1 punto
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Anche io, nei primi anni '90, frequentavo il banchetto del signor Nobili, persona un po' burbera ma preparata e affidabile. Anch'io ho acquistato da lui diverse monete (per lo più assi, denari e antoniniani imperiali). Anch'io non torno più a Porta Portese da diversi anni perché quel piacevole clima di una volta è sparito. Volevo però informarvi che, non molto tempo fa, ho portato a periziare dal Dott. Moruzzi alcune di quelle monete acquistate trenta anni fa e, con piacere, posso dire ufficialmente di non avere ricevuto nessuna fregatura dal Sig. Nobili. Le sue monete sono tutte "buone"! 🙂1 punto
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Molti hanno tenuto banconote da parte nell'illusione che l'euro sarebbe crollato e si sarebbe tornati alla lira, e nell'ancor più ingenua illusione che questo ritorno alla lira avrebbe automaticamente comportato il rientro in circolazione del vecchio contante.1 punto
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Decisamente brutta.. e 21 euro (inclusa spedizione) ho deciso di non spenderli..1 punto
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Ciao oggi vi mostro un'altra delle mie numerose prove coniate dal Re Numismatico. Moneta in fondo non particolarmente rara, attualmente non sollecita gran che l'interesse dei collezionisti, ma che io ero riuscito pochi anni or sono a prendere veramente ad un ottimo prezzo (circa la metà di quello richiesto oggi per i FDC) pur considerando che si tratta di un esemplare sottoposto a maldestra pulizia, anche se con rilievi di tutto rispetto. Buona giornata1 punto
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Così, fotografata da Marte, con un lato solo, doppio, ti direi che vale 1 euro. Ma come si fa dico io...1 punto
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Oggi un souvenir… dal nemico! Se la frase “Coniata nel bronzo nemico” non è un semplice slogan ad effetto: questa medaglia fu davvero realizzata fondendo il bronzo dei cannoni catturati all’esercito austro-ungarico durante la Prima guerra mondiale. La produzione venne ufficialmente istituita qualche anno dopo la fine del conflitto, attorno al 1921, quando si decise di realizzare una medaglia commemorativa per tutti coloro che avevano prestato servizio per almeno 4 mesi in zone di guerra (cosa che fa di lei un oggetto assai comune). da un lato: GVERRA - PER L’UNITÀ - D’ITALIA ('naltra volta?) con Vittorio Emanuele III elmato e la firma dell'artista, S.Canevari. Al retro compare una figura femminile, cara ai militari, la Berna... no, scusate, la VITTORIA alata. Da interpretare è la gestura delle braccia, quello destro - senza ghirlanda - piegato e rivolto verso l'alto, forse a salutare e quello sinistro che sembra voler proteggere il capo, facendo la funzione dello scudo mancante, che sovente la Dea porta. In esergo cammina su degli scudi da trincea sostenuti da soldati. Il nastrino tricolore è rovinato, ma i colori anche dopo un secolo resistono al tempo: sarà merito della qualità dei tessuti usati all'epoca. E la cassettina si riempie ulteriormante 😁 njk =========== Per saperne di più: https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_commemorativa_della_guerra_italo-austriaca_1915-1918 https://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Canevari1 punto
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Leggendo i vari commenti nelle più recenti discussioni riguardanti le diverse varianti, ho fatto inevitabilmente alcune riflessioni... Credo che sia lodevole il fatto che qualcuno riconosca ed ammetta i propri limiti e le proprie "insormontabili difficoltà" a discernere le varianti volute per un preciso scopo. Allo stesso modo, se qualcuno non é in grado di studiare a fondo le monete per poi rintracciare indizi e documenti utili per cercare di ricostruire un determinato fatto, non può di certo screditare le ricerche e gli studi degli altri. Per questo, sono convinto, che riprendere questa discussione e portarla come esempio, potrebbe essere utile a qualcuno, per tentare di individuare i probabili "segni" o quantomeno, per cominciare a rispettare gli altri ed il loro metodo di studio (non é mai troppo tardi). Ora, prendiamo in esame lo stemma del Portogallo al rovescio delle piastre del 1844: Analizzando 8 diversi conii - al centro dello stemma - in 7 di questi, i pallini sono 6 - e solo in un caso ve ne sono 5. La caratteristica che si ripete in tutti i conii é la disposizione di questi segni: 2 pallini piccoli - 2 pallini piccoli - 2 pallini o quadratini medi... per questo, dall'evidente utilizzo di almeno 2 diversi micro punzoni, se ne deduce un atto volontario al fine di "firmare" l'opera incisoria. Passiamo alle 12 torrette di contorno: l'incisore del rovescio per le piastre di quel periodo é forse l'unico ad utilizzare due diversi formati di torrette, ovvero, alternando le torrette delle piastre - con le piccole delle mezze piastre. Tutti questi elementi - ripetuti su otto diversi conii - potrebbero rappresentare la firma di un unico incisore. Ora, non resta che cercare di dare un nome all'artista in questione: su alcuni documenti già conosciuti, emerge il nome di Scipione Catenacci come incisore dello stemma borbonico al rovescio delle piastre di quel periodo ma, dopo approfondite ricerche, sono riuscito a recuperare la tavola sinottica degli incisori per il periodo 1843-44, dalla quale si evince che, nel Settembre del 1843, nel Gabinetto d'incisione della zecca di Napoli, l'incisore Scipione Catenacci lavorava al rovescio dei 15 Ducati, nel mentre un certo Molinaro, lavorava proprio alla realizzazione dei punzoni per il rovescio delle piastre. Concludo che, in assenza di una prova certa, non c'è citazione più azzeccata di questa di Agatha Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Un saluto, Lorenzo1 punto
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