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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/28/25 in tutte le aree
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Ciao, oggi archivio definitivamente la scheda di questo mio denario dell'augusta Plautilla, bella e sfortunata moglie dell'imperatore Caracalla. Il denario è coniato (spero ai suoi tempi 🙂) ed avendo trovato un esemplare con sicuramente identico conio di dritto chiedo un vostro parere per me importante sul fatto che anche il conio di rovescio sia lo stesso. La centratura differente che penalizza parte della legenda potrebbe lasciare qualche dubbio ma a me sembra di si. Cosa ne pensate? Grazie ANTONIO 18 mm 2,84 gr RIC 3623 punti
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Ciao a tutti, a chiusura dei miei vari post sulla mia esperienza a Veronafil di questo maggio, ci tengo a condividere anche la seconda moneta che ho acquistato "de manu" proprio alla fiera insieme a quella di Plautilla già condivisa lunedì scorso, si tratta di un bellissimo (lo so lo dico sempre…) antoniniano di Filippo I l'Arabo con al rovescio un cippo, è una delle diverse monete coniate per le celebrazioni dei mille anni di Roma nel 248 d.C. Sebbene fossero disponibili altri rovesci ho deciso di prendere quella con il cippo perché possiedo già un sesterzio di quel tipo ma in condizioni non bellissime, pertanto, quando ho visto questo antoniniano in ottima forma ho subito deciso di aggiungerlo in collezione. Su Filippo I e sulle celebrazioni dei mille anni di Roma se ne sono dette moltissime quindi non mi dilungo qui e vengo subito alla moneta: Filippo I, Antoniniano, Roma, 248 d.C., RIC 24c 3.73g X 24mm, Mistura D/ IMP PHILIPPVS AVG; busto radiato, drappeggiato e corazzato. R/ SAECVLARES AVGG; COS/III; cippo. Una particolarità, è la prima moneta in assoluto di tutta la mia collezione della quale non ho recuperato la foto fatta dal venditore, potevo chiedergliela certo ma ho colto l'occasione per fare un esperimento fotografico autonomo visto che alla fine mi sono deciso a comprare il cellulare nuovo (se ricordate quello vecchio aveva la messa a fuoco a pugni), forse l'ha fatta anche troppo "precisa" si vedono pure tutti i pori e non so se era meglio farla un po' meno realistica (le ho dovute ridurre erano quasi 8 mega cadauna) ma credo ci sia entrata di mezzo pure l'IA per permettere una visualizzazione migliore, magari ditemi cosa ne pensate così vedo di correggere il tiro se mi riesce 😃 Grazie come sempre l'attenzione, Matteo3 punti
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AE 3 di Valentiniano I con SECVRITAS REIPVBLICAE e la Vittoria avanzante a sinistra. Non riesco a leggere la zecca... Arka # slow numismatics3 punti
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AE 3 di Giuliano II con FEL TEMP REPARATIO e M nel campo del dritto per Aquileia. Rif.: RIC VIII, 223; Paolucci-Zub 595. Arka # slow numismatics3 punti
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Per completezza, è giusto precisare che con lo stesso decreto del marzo 1835, oltre a quelle di Charlotte e Dahlonega, venne autorizzata anche l'apertura di una Zecca a New Orleans, che ha avuto una storia ben più importante, e lunga, delle altre due, ma della quale, in questa occasione, non ci occuperemo. La Zecca di Charlotte Il già citato Mint Act firmato dal presidente Andrew Jackson il 3 marzo 1835, disponeva l'apertura di due filiali della Zecca negli stati del North Carolina e della Georgia, destinate alla sola produzione di monete in oro. Data la vicinanza geografica tra le due, si sarebbe potuto pensare che una sola sarebbe stata sufficiente, ma come in altre occasioni, non solo negli USA, le ragioni della politica ebbero la meglio su quelle della reale necessità. La Zecca di Charlotte, nel North Carolina, era stata dunque creata sulla carta, ma costruire l'edificio destinato a ospitarla, e riempirlo di tutti i macchinari necessari, era un altro discorso. Il compito fu affidato al Maggiore Samuel McComb, proprietario di un'importante miniera d'oro, dopo che il primo nominato dal presidente Jackson, James Hutchinson, si era ritirato per motivi politici. Per prima cosa, McComb prese contatto con l'architetto William Strickland nel giugno 1835, ricevendone i progetti e i costi stimati per la struttura. Venne stanziata la somma di 1500 dollari per l'acquisto del terreno, e il Segretario al Tesoro, Levi Woodbury, approvò un preventivo di 33.000 dollari per la costruzione dell'edificio. Non ho trovato immagini di McComb, ma ecco qua William Strickland (1787-1854), uno dei più importanti architetti americani della sua epoca. McComb dovette fare i conti con numerosi ritardi durante la costruzione. Nel novembre 1835, l'appaltatore disse che i progetti di Strickland per la struttura erano inadatti, e ne andavano disegnati di nuovi. Ci fu anche da risolvere qualche problema con gli atti di acquisto di alcuni lotti di terreno, ma finalmente la pietra d'angolo (the cornerstone), che stava a significare l'inizio della costruzione, venne posata con una grandiosa cerimonia l'8 gennaio 1836. I lavori a quel punto continuarono senza particolari intoppi, e il 24 giugno 1837 McComb notificò al Segretario Woodbury che l'edificio sarebbe stato ultimato entro due o tre settimane Continua...3 punti
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Benritrovati Questa storia inizia una domenica di un mese non meglio precisato, quando il dodicenne Conrad Reed, in compagnia della sorella e di un fratello più piccoli, andò ad esplorare, come probabilmente faceva spesso, le rive del Little Meadow Creek, un torrente che scorreva non lontano dalla fattoria di suo padre, nella Contea di Cabarrus, nel North Carolina. Dalla sua esplorazione, riportò a casa una grossa pietra, ma poichè nessuno in famiglia capiva bene di cosa si trattasse, decisero di usarla come fermaporta, e lì rimase, all'ingresso della casa dei Reed, per alcuni anni. Era il 1799. Tre anni dopo, al padre di Conrad, John Reed, venne il sospetto che quella grossa pietra potesse avere un qualche valore, la prese e la portò da un gioielliere di Fayetteville, che non ci mise molto a capire di cosa si trattava. Era ORO, e il povero John, che era del tutto all'oscuro del prezzo del prezioso metallo, chiese e ottenne, quasi vergognandese perchè gli sembrava troppo, 3 dollari e 50, per un blocco d'oro del peso di oltre 17 libbre (circa 8 chili) che valeva, allora, mille volte tanto. Soddisfatto dell'affare e tornato a casa si diede a cercare altro oro. L'anno seguente trovò una pepita da 28 libbre (12-13 chili) la più grande mai scoperta nella regione, e nelle sue esplorazioni del torrente si rese conto che era tempestato di scaglie d'oro e pepite per oltre un miglio della sua lunghezza. Nel frattempo, altre scoperte avevano fatto seguito a quelle della famiglia Reed, e avevano dato l'avvio alla prima corsa all'oro americana. Qualche anno più tardi, importanti giacimenti auriferi vennero scoperti anche nella vicina Georgia, e a quel punto si pose il problema di come utilizzare al meglio quell'oro. La cosa più semplice e logica sarebbe stata trasformarlo in monete, ma c'era un problema: l'unica Zecca esistente all'epoca sul suolo degli Stati Uniti, quella di Philadelphia, era lontanissima, e portare l'oro fin là era cosa tutt'altro che facile. Indiani, banditi, avversità atmosferiche, per non parlare dei costi, scoraggiavano molti dal tentare l'impresa. Così, anno dopo anno, si fece sempre più pressante da parte degli abitanti dei due stati la richiesta di aprire una Zecca vicina e facile da raggiungere. E finalmente, con il Mint Act del 3 marzo 1835, il Congresso li accontentò, oltre ogni aspettativa: non una, ma addirittura due, furono le Zecche autorizzate: "One branch [to be established] at the town of Charlotte , in the state of North Carolina, and one branch at or near Dahlonega, in the state of Georgia" Entrambe le Zecche furono autorizzate "for the coinage of gold only", e così fu per tutta la durata della loro attività. In questa discussione, proveremo a raccontare la loro storia, e naturalmente quella delle loro monete. Tutte, rigorosamente, d'ORO, non moltissime, in verità, rispetto a quelle coniate in altre Zecche, ma abbastanza perché anche noi, come Zio Paperone, ci si possa tuffare dentro petronius2 punti
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Le foto non sono granché, dal vivo molto meglio Ero in cerca anche della doppia di Carlo Emanuele…2 punti
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DE GREGE EPICURI Le foto non sono affatto male, e la moneta è molto bella. Io preferisco uno sfondo verde, specialmente per i bronzi, trovo che i fondi rossi/arancioni/gialli tendono ad alterare il colore della moneta. Comunque, per foto ufficiali (da inserire in cataloghi, ecc.) vengono richieste con fondo bianco. Sono molto belle anche le foto eseguite con luce radente, ma occorre avere un'ottima tecnica e, possibilmente, monete in alta conservazione...2 punti
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Salve dovrebbe essere una anonima con Cristo e al rovescio BASILEUS BASILEI ossia re dei re.penso inizio secondo millennio2 punti
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Ciao, si è più frequente trovare monete che condividono un solo conio della stessa identità. Per quanto concerne le mie monete sono riuscito, fino ad ora, per circa l'80 % a trovare esemplari con conii identici. Questo mi permette di confrontarle e studiarne meglio i particolari generali ( tipo usura diversa, forma del tondello, condizioni differenti del metallo, peso...) cose molto importanti anche per quanto concerne l'eventuale autenticità. Visionando da foto tutti gli esemplari che riesco a trovare, della stessa tipologia, per ogni mia moneta 🙂. ANTONIO2 punti
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Buonasera...no la mia è un'altra...più fresca😉 Grazie @gennydbmoney per il tuo contributo Son due allora...intanto.2 punti
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Condivido appieno queste considerazioni. Come detto in altri post, che i convegni siano in declino è un dato di fatto, ma che siano in diversi a volerne la chiusura è altrettanto vero. Il web non potrà MAI sostituire la visione diretta delle monete. Il commercio si è evoluto verso l'online, ma poterci confrontare de visu sulle monete è un qualcosa di insostituibile. Certo che se i convegni si continua ad organizzarli "come capita", e non mi riferisco a Veronafil ma in generale, è ovvio che i visitatori saranno sempre meno come anche i commercianti. Per esempio il 28 giugno ci sono 3 convegni in contemporanea, mentre il weekend precedente 0!!!! Capisco che chi organizza i convegni non possa disporre delle strutture a suo piacimento, ma sovrapporsi ad altri eventi è poco lungimirante oltre che poco corretto.2 punti
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Tutto vero. Però con questa velocità si perde molto e per questo ho adottato # slow numismatics. Forse non ci si accorge della perdita, sempre a causa della velocità, ma c'è. Soprattutto si perde il contatto con gli altri. Quello mediato dalla tecnologia è diverso da un contatto diretto. Si possono fare confronti, ricevere consigli, a volte fare scoperte spiacevoli, ma che ci fanno crescere come numismatici. E manca il contatto diretto con le monete. Le foto, per quanto precise, non sono come tenere la moneta in mano (e qui c'entra anche la mia contrarietà agli slab ). Verona è cambiata sicuramente, ma spero che abbia la capacità di rinnovarsi e continuare. Perchè se così non fosse, perderemmo tutti qualcosa... Arka # slow numismatics2 punti
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III° CERROFIL - 28 giugno 2025 MOSTRA – MERCATO COLLEZIONISTICO NUMISMATICA – PICCOLO ANTIQUARIATO – CARTOLINE STAMPE – LIBRI ANTICHI e tanto altro… Dalle ore 9:00 alle 18:30, presso il Parco Comunale ex-Barattieri a San Pietro in Cerro (PC) INGRESSO LIBERO e ORARIO CONTINUATO (Le entrate saranno due: da via Roma, di fronte alla Chiesa di San Pietro, o da via Marconi, 3) Vi aspettano tanti esperti ed appassionati del settore! Presenza di stand gastronomici per pranzo. Servizio bar attivo per tutto il giorno. In caso di maltempo, l’evento verrà rimandato. Per maggiori informazioni, richieste o prenotazione plateatico: 👉 Luca Albano 👈 📞 3490034314 ✉️ [email protected] - ✉️ [email protected] Facebook: PRO LOCO "il Cerro" - Instagram: @prolocoilcerro www.prolocoilcerro.it 2025-06-locandina-cerrofil.pdf1 punto
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Buongiorno forum, vi propongo un gioco. Abbiamo letto, nella sottocitata discussione, di quanto siano insidiosi alcuni falsi delle monete in oggetto prodotti in alcuni periodi secolo scorso. I dati ponderali di questi tondelli sono infatti corretti e persino il titolo dell'oro è spesso vicino al .916. Riconoscerli attraverso le immagini è spesso impossibile. Riesci a capire quale/i delle seguenti è falsa? Divertiamoci un po' ad aguzzare la vista. 1 2 3 4 5 6 7 8 91 punto
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Come fai ad asserire che questo sia un "segno"? Un segno è un contrassegno portatore di un significato ben preciso, conosciuto solo a pochi. La monetaziona napoletana, e tu ben lo sai, presenta un'infinità di varianti, in particolare nello stemma; sono tutti segni? Come distingui un segno (con significato) da una variante (senza significato)? Al momento, non esiste una risposta o per lo meno io non la conosco. Esiste un esemplare nella collezione Scacchi al n. 2176.1 punto
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We Carlo no,questa é roba per @Kojiki , io vado piú per le imperiali, ovviamente non disdegnando queste😁 Ma presto sapremo qualcosa dal nostro guru.1 punto
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Ciao @Rufiliuscol tempo e con la pratica le foto miglioreranno sempre di più. L'importante è che hai iniziato a farle. 🙂 ANTONIO1 punto
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Raccomandata con label del servizio filatelico di Gravenhage (Olanda), affrancata con coppia 12c + 30c Cept della serie quadrati del 1963 + 1c della serie ordinaria numeri . CEPT sta per Conferenza Europea di Poste e Telecomunicazioni .1 punto
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Salve,anche qualche piccolo particolare contribuisce alla tua tesi.è bella questa ricerca che io esercito per diletto anche su altre monete che nonostante la tiratura superiore sono difficili da reperire,es: le bizantine siciliane.ciò ci fa capire quante monete siano state coniate e solo una piccola parte è giunta fino a noi1 punto
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Salve,la moneta è quella e cosi' ti è piaciuta senza bisogno di correzioni1 punto
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Grazie mille dell'informazione! Mi sembrava bizzarra ma mai avrei pensato fosse falsa, appena possibile la porto in banca😊1 punto
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Grazie mille, per ora, come mi ha detto @simonesrt, abbiamo sempre prenotato il sole! Nel caso, fortunatamente, abbiamo uno splendido palazzo storico ottocentesco ristrutturato da poco che spero possa essere già a nostra disposizione (stanno ultimando i lavori)!1 punto
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Comunque adesso ho capito la questione dell'809%, è legata al fatto seguente. Le caratteristiche dell’oro da investimento: come deve essere l’oro per essere definito metallo prezioso da investimento e per rientrare nella normativa vigente: lingotti di oro con purezza superiore ai 995 millesimi. La purezza dell’oro è espressa in carati e i lingotti d’oro sono in grado di raggiungere un punteggio di 24 carati (significa che il lingotto è composto al 99,9% da oro quindi è puro). monete d’oro con purezza superiore (o almeno pari) a 900 millesimi coniate dopo il 1800, che siano state regolarmente in corso nel loro paese originario e che abbiano un prezzo non superiore all’80% di quello corente dell’oro sul mercato. Se si desidera acquistare dell’oro a scopo investimento, o comunque per convertire un capitale in lingotti e monete e preservarlo, ad esempio, dall’inflazione per un periodo più o meno lungo di tempo, è fondamentale accertarsi di comprare prodotti che abbiano esattamente queste caratteristiche. Questo non solo per essere certi di aver fatto, effettivamente, un buon investimento dal quale poter trarre, eventualmente, anche del profitto ma soprattutto per poter applicare correttamente la tassazione dell’oro da investimento.1 punto
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Adesso siamo curiosi... In ogni caso, complimenti per l'iniziativa e speriamo che il tempo sia clemente....1 punto
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Questo genere di giochi mi piacciono tanto ma non conoscendo questa monetazione in oro tirerei solo ad indovinare, l'unica cosa che mi è sembrata curiosa è che Giorgio V in questa (la prima postata) sembra che porti gli occhiali1 punto
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Ho provato a risentire Fernando Lopez-Sanchez. Se e' dunque appurato che la presenza della corona in mano alla Vittoria indichi l'avvenuta presa di Ctesifonte, e' altresì vero che, in assenza di questa (la corona, intendo), possiamo trovarci di fronte a diverse varianti. Quindi possiamo avere insegne con diversa foggia, che cambiano posizione da una moneta all'altra, sormontate o meno dall'aquila che può essere più grande, più piccola o addirittura doppia; ed anche la Vittoria può esserci o non esserci. Ecco alcuni esempi esplicativi (la moneta di @Erick Morman e' quella in alto a destra) Come spiegare questa pluralità di insegne? Quella meno probabile e' che si tratti di un modo per onorare le diverse unità della legione; quella più probabile e' che si voglia enfatizzare semplicemente la variegata composizione di questa legione. E' anche possibile che le diverse varianti siano state coniate in momenti successivi le une rispetto alle altre. Viene da pensare, ad esempio, che quelle con la Vittoria e senza la corona siano state emesse subito prima della conquista della città, a successo militare già ottenuto. Ci sarebbe, quindi, proprio un continuum temporale fino alla presa finale di Ctesifonte. Insomma, secondo Lopez-Sanchez, questa sarebbe una sorta di "serie legionaria compressa" (come la ha chiamata lui) volta a commemorare proprio la Legio VI Ferrata. Ciò rafforzerebbe proprio il concetto che questa fu proprio la legione comandata da Lucio Vero in persona durante la campagna partica. Lopez-Sanchez ha chiuso dicendomi che sarà sua intenzione rivedere l'intera serie per un ulteriore approfondimento. A lui va naturalmente il mio apprezzamento ed il mio ringraziamento. Vi auguro buona serata, Stilicho1 punto
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Ciao, il peso ci indica che si tratta di un sesterzio dell'augusta Faustina Minore figlia dell'imperatore Antonino Pio e Faustina Maggiore. Da quel poco che riesco a vedere sul rovescio per me si tratta di un sesterzio della tipologia con pavone che trasporta Faustina seduta su di esso. Un sesterzio di consacrazione coniato dopo la sua morte. Posto foto di esemplare stessa tipologia 🙂. ANTONIO1 punto
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Amici del Forum Buon Pomeriggio, oggi condivido con voi una delle ultime entrate nell' inventario - collezione. Si tratta di un 5 lire 1911 dedicata al cinquantenario. La moneta è in media conservazione, lo so che non è un FDC ma come primo esemplare credo che sia sufficiente, ed appena possibile verrà sicuramente sostituita al meglio. E' periziata e racchiusa ( anche questa ) in doppia bustina, quindi difficile da fotografare e riportante i difetti della doppia plastica. Grazie.1 punto
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Ciao, come già ti è stato detto si tratta di un sesterzio dell'imperatore Massimino Trace il primo esemplare ed un asse dell'imperatore Nerva il secondo. Monete vissute ma belle, dal modestissimo valore commerciale ma grandissimo valore storico, che si possono anche classificare. Posto foto di esemplari stessa tipologia per catalogazione 🙂. ANTONIO1 punto
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Provo. Si dovrebbe trattare di un Ae3- La legenda sul dritto mi pare lunga, forse vedo una V a ore 9: direi Valentiniano I Al rovescio si vede una figura stante a destra in abiti militari (penso l'imperatore) con un labaro nella mano destra e un globo sormontato da vittoriola nella mano sinistra nell'atto di incoronare. La tipologia potrebbe essere una RESTITVTOR REIP(VBLICAE): Type 138 In esergo non riesco a capire. Ciao. Stilicho1 punto
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Bronzo di Amasea (Ponto), regno di Alessandro Severo, che raffigura al dritto il busto laureato, drappeggiato e corazzato dell’imperatore con lancia e scudo decorato visto di fronte, e al rovescio Europa seduta su un toro (Bibliothèque nationale de France, Paris (France)). Province Galatia City Amasea Region Pontus Reign Severus Alexander Obverse inscription ΑΥΤ Κ ϹΕΥΗΡ ΑΛΕΞΑΝΔΡΟϹ Obverse design laureate, draped and cuirassed bust of Severus Alexander, left, holding spear and decorated shield, seen from front Reverse inscription ΑΔΡ ϹΕΥ ΑΛΕ ΑΜΑϹΙΑϹ ΜΗ Ν Π Π ΕΤ ϹΛΔ Reverse design Europa seated on bull, right https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/266369 apollonia1 punto
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Ciao a tutti! Dopo la breve parentesi di disturbo specifico disgrafico, di incompleta lateralizzazione disprassica, torniamo a parlare dell'argomento in questione. ========= Riapro la discussione con una BUSTINA ORIGINALE! al cui interno si trova un'altra medaglia del '22 Se notate, il numero della lotteria è stato deturpato, ma... ...ma questa è proprio la cosa bella! Uhm? È bello che la medaglia sia stata deliberatamente danneggiata? Ebbene sì: questo "biglietto" ha VINTO e, al momento del ritiro del premio, veniva annullato in questo modo, restituendolo poi al possessore per ricordo. Adesso ho veramente finito, mal che vada trovo ancora le due tessere vincenti che mancano, poi se ne riparla. Njk1 punto
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A volte le norme anti evasione sembrano suggerire di poter essere eluse tornando al caro vecchio contante in nero.. Esempio: se ho la classica sterlina della comunione o del battesimo, quindi ovviamente senza fattura di acquisto, mi conviene venderla sottobanco al 10% in meno piuttosto che in regola e pagarci il 26%.. Non è il mio caso, ma una questione postami da un amico che aveva ereditato..1 punto
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Avevo visto l’abstract pubblicato proprio oggi su Academia, i miei complimenti agli autori! Sarei molto curioso di leggerlo… come si fa ad acquistare la rivista, se non si è iscritti?1 punto
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Buonasera, sono tornato da qualche ora da Verona. Sono d'accordo con chi preferisce questa nuova sistemazione rispetto alla precedente. In effetti le corsie più larghe rendono una sensazione diversa. C'era molta gente, parlando con qualche commerciante che conosco mi è stato confermato che la presenza maggiore è stata nella giornata di giovedì, con un vero e proprio assalto all'apertura. Questo significa che c'era attesa e voglia di vedere ed acquistare le "primizie" e le monete ritenute più convenienti rispetto al rapporto qualità e prezzo. Personalmente, cerco monete di mio gradimento ai prezzi che ritengo compatibili con le mie tasche e, negli ultimi anni ho sempre trovato qualcosa che è andato ad incrementare la mia collezione. Poi è sempre bello passare il tempo ad osservare delle belle monete ed anche frugare in qualche vaschetta, non tanto alla ricerca di rarità a buon prezzo quanto per trovare delle curiosità e delle monete inconsuete. Una giornata gradevole e divertente, conclusa con l'acquisto di qualche moneta di mio gradimento. Alla fine, nessuno ti regala niente, i commercianti fanno il loro lavoro e gli acquirenti si comportano secondo i loro gusti e le loro tasche. I prezzi li fa il mercato, se la moneta è cara non trova acquirenti, se è ritenuta conveniente si vende subito. Forse la prossima volta mi prenderò le ferie per il giovedì. Buona e bella numismatica a tutti Federico1 punto
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Buono il padiglione nuovo, commercianti stranieri in aumento, italiani direi in calo. Pessima la gestione del biglietto. Non sono convinto valga piú la pena andarci.1 punto
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Buonasera Stasera mi sento di condividere un acquisto di qualche anno fa ormai che ha dato una svolta alla mia collezione. Il Ducatone con la 'Barcaccia' di Francesco I é forse la moneta più iconica di questa zecca. Al dritto il Busto corazzato del duca volto a sinistra con il particolare di un volto sulla spalla. Al rovescio l'impresa della nave tra i flutti simbolo di un animo che affronta le avversità e che ha fiducia nei propri mezzi....il Crespellani pensa che il vascello sia un omaggio ai galeoni spagnoli ed alla Spagna di cui Francesco era fedele alleato. Il motto in legenda NON ALIO SIDERE significa "non sotto un'altra stella" sempre a rimarcare la fedeltà alla Spagna. Moneta importante in argento di 44 mm di diametro e 31,35 grammi di peso. Un saluto1 punto
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Tre dollari nella fontana Chissà se qualche turista americano ha mai gettato una moneta da 3 dollari d'oro nella Fontana di Trevi Di sicuro non lo ha fatto, e non lo farà, l'attuale, sconosciuto proprietario dei 3 dollari coniati a San Francisco nel 1870, visto il prezzo che li ha pagati Eravamo rimasti ai 687.500 dollari pagati nel 1982 da Harry W. Bass, che come altri prima di lui, ha conservato la moneta fino alla morte. Dopo la sua scomparsa nel 1998, gran parte della collezione è stata venduta in una serie di importanti aste, tuttavia, la parte più importante è stata conservata nella Harry Bass Core Collection, di proprietà della Harry W. Bass, Jr. Foundation, un'organizzazione benefica che supporta altre organizzazioni nei settori dell'istruzione, dei servizi sociali, della scienza e della ricerca, delle arti e della cultura. La Core Collection è stata esposta presso la sede centrale dell'ANA (American Numismatic Association) a Colorado Springs, dal 2001 al 2022. Di essa faceva parte anche una delle quattro Eagles del 1804, della quale abbiamo parlato al post #54. Recentemente, la Harry W. Bass, Jr. Foundation ha deciso di dismettere la collezione per meglio servire le cause benefiche che sostiene, e così il 5 gennaio 2023 i 3 dollari 1870-S sono stati aggiudicati in asta Heritage (da cui proviene la foto), per ben 5.520.000 dollari , 240.000 in più del prezzo pagato per la più costosa (finora) delle 1804 Eagles, aggiudicata per soli (si fa per dire) 5.280.000 dollari. La moneta è, naturalmente, la stessa vista a proposito dell'asta Bowers del 1982, ma nel frattempo il suo grading è lievitato da XF-40 a SP-50, ben 10 punti in più, e anche questo probabilmente ha influito sul realizzo record Per finire, una curiosità. Nel 2012, la Four Seasons Auction Gallery, con sede in Georgia, annunciava che un'altra moneta d'oro da 3 dollari 1870-S era stata scoperta a San Francisco e sarebbe stata messa all'asta. Four Seasons sosteneva che la moneta fosse stata trovata in un album di souvenir da un turista europeo nel 1997, e che avesse attirato l'attenzione dei media. Diversi esperti ne hanno messo in dubbio l'autenticità, poiché non era stata autenticata da alcun ente di classificazione affidabile prima della vendita (ci sarà stato un motivo, che dite? ). Alla fine, la moneta è stata ritirata dal mercato. E con questo è davvero tutto, ringrazio di nuovo quanti hanno avuto la pazienza di leggermi fin qui, dando appuntamento per una nuova discussione che inizierà a breve e che sarà dedicata alle Zecche dell'oro (sarà proprio questo il titolo), Charlotte e Dahlonega, che nella loro relativamente breve esistenza hanno coniato ESCLUSIVAMENTE monete d'oro. Torneremo quindi a parlare, e a mostrare, dollari, tre dollari, quarti e mezze aquile... e basta, poiché nelle due Zecche i nominali più alti, eagles e double eagles, non vennero mai coniati. A presto petronius1 punto
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DE GREGE EPICURI L'ultima arrivata è un po' enigmatica. Pesa 11,65 g. e misura 25 mm. Al D. c'è sicuramente il busto di Ermes verso sinistra, con caduceo sulle spalle: si legge bene parte del nome (..MHC). Al rovescio, Atena sempre a sinistra; sul polso destro il Palladio, a sinistra forse uno scettro; ai suoi piedi a destra un oggetto fusiforme non identificato. Nel contorno si intravvede qualche lettera, ma molto male: M (o H) O I M (o pi greco?).....C... Insomma, non riesco a classificarla! Chi mi dà una mano?1 punto
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Per meglio capire... Ps. Le immagini sono prese dal web. Un saluto.1 punto
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Purtroppo la foto è scadente, ma si nota al R/ la stessa “T”, la stessa torretta non ribattuta e soprattutto la iniziale frattura di conio che parte dal bordo e prosegue verso la “N” di “REGNI”. Osservando la frattura di conio si può dedurre che questa moneta è un conio antecedente a quella della foto 2 ( frattura meno evidente ). A questo punto è doveroso chiedersi se la moneta Ex Casa d'Aste sia stata abilmente ritoccata asportando la “I”, naturalmente ad insaputa dei venditori e dell'eventuale acquirente. Cosa ne pensate? Saluti,1 punto
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Questo abbinamento è sempre presente. Qualche anno fa è stata venduta da una prestigiosa Casa d'Aste, la seguente “REGN” che è diversa da tutte le altre. Presenta il Puntino dopo VTR e Torretta non ribattuta e diversa. Si potrebbe dedurre che esistono 2 conii diversi che presentano la stessa mancanza “REGN” invece di “ REGNI”. Se non che, in questi giorni, appare una moneta “normale” in vendita, ed è lo stesso conio della moneta sopradescritta.1 punto
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