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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/25 in tutte le aree

  1. Ai forumisti. Se non vado errato il numismatico che ha aperto questa discussione è un “amico” cinese (di nome Dong, o almeno così credo, ma è difficile mi sbagli) che sta trascorrendo un periodo in Italia. E’ persona seria e competente, conoscitore della monetazione papale e ben più addentro di noi ai problemi relativi al grading delle monete. Mi spiace che sia stato verbalmente aggredito, e per motivi non del tutto chiari (non ho ben capito il succo degli ultimi interventi stroncanti di Fabrizio @ilnumismatico e Massimo @Scudo1901). Per chi colleziona alcune tipologie monetarie e le acquista da remoto (ma Dong era presente in sala nell’asta ANPB) è d’obbligo avere una garanzia sulla conservazione delle monete che non sempre e non tutte le Case d’Asta forniscono adeguatamente. Che poi abbia fatto chiudere la sua moneta è un fatto del tutto personale: io all'opposto rompo tutti gli slab indistintamente, a prescindere da come siano state chiuse le monete (sono un autolesionista), ma garantisco che molte di quelle “belle” e "nude" transitate in aste italiane “titolate” vi ritornano poi con maquillage e slab MS stellare (voglio pertanto dire che si tratta di una prassi, e non di un vezzo da parte di qualcuno). Che poi @bondorana abbia per molti versi ragione ed il nostro amico lo confermi è un dato acclarato, così come è indiscutibile che nell’asta in questione TUTTE le monete siano state chiuse da NAC e non da un teorico conferente che poi le ha riaperte. Chi mastica un po’ di statistica e di metodologia si accorgerà del bias significativo che nasce nel definire criteri di giudizio che distribuiscono le osservazioni secondo una curva gaussiana (legata alla variabilità intrinseca dell’osservatore, anche fosse in assoluta buona fede) e poi eliminare una delle 2 code (quella di sinistra, aprendo gli slab …) mantenendo solo quelle di destra (gradi MS elevati perché correttamente individuati o perché sopravvalutati). Se fosse una ricerca medica il “ricercatore” verrebbe allontanato dalla comunità scientifica. Per quanto riguarda la mezza piastra di Urbino, anch’io le ho viste entrambe. Sicuramente quella della ANPB (asta congiunta Varesi-Nomisma), considerata dal conferente SPL+, era superiore a questa di NAC 157 (che pure è una bella moneta!) e forse a quest’ultima la conservazione AU58 stava forse un po’ stretta (non ne sono convinto fino in fondo, per le limitazioni imposte dallo slab) ma non così tanto (forse avrebbe potuto essere chiusa MS60, con la patina che mascherava qualche piccolo difetto ed usura). Per @kevin_piggy_bank Caro Dong (ho indovinato correttamente chi sei?) il tuo è un discorso difficile e non sei certo aiutato dalla lingua e dai programmi automatici di traduzione (che talora causano fraintendimenti). Non sono così convinto che gli slab chiudano scientificamente una “moneta”. Intanto non è vero che le monete vengano viste da 3 graders indipendentemente (basta fare un po’ di conti sul tempo che hanno a disposizione), poi questi esperti non sono molto competenti sulle monete degli Stati Italiani (ho visto monete usurate e lavate chiuse con grado MS elevato), inoltre ci sono verosimilmente anche conflitti di interesse. Il tuo discorso sulla mancata correttezza è vero, e c’è di più: chi non fosse contento del grado attribuito ad una sua moneta può farla rislabbare (a pagamento, beninteso) per un upgrade. Insomma lo slab è per alcuni una garanzia d’acquisto, ma nel contempo uno strumento per far crescere di valore la moneta stessa in fase di commercializzazione. E come sappiamo tutti se c’è di mezzo il denaro (e non intendo “la moneta” ma il contate) si cerca sempre il mezzo di farlo fruttare da una parte o dall’altra, talora con modalità non sempre encomiabili. To the forum members, If I’m not mistaken, the numismatist who started this discussion is a Chinese "friend" (named Dong, at least I believe so—though it’s unlikely I’m wrong) who is currently spending some time in Italy. He is a serious and knowledgeable person, well-versed in papal coinage and far more experienced than most of us when it comes to coin grading issues. I’m sorry to see him verbally attacked for reasons that aren’t entirely clear to me (I didn’t fully grasp the essence of the harsh criticisms in the posts by Fabrizio @ilnumismatico and Massimo @Scudo1901). For collectors of certain coin types who purchase them remotely (though Dong was physically present at the ANPB auction), it’s essential to have guarantees regarding a coin’s condition—something auction houses don’t always provide adequately. As for him choosing to keep his coin slabbed, that’s his personal decision: I, for one, crack open all slabs indiscriminately, regardless of how the coins were encapsulated (I’m a self-saboteur that way). But let me assure you, many of the "nice" coins that pass through major Italian auctions later reappear with a touch-up and a stellar MS-grade slab (which goes to show this is standard practice, not just a whim). Now, @bondorana is right on many points, and our friend here confirms it—just as it’s undeniable that in the auction in question, ALL the coins were slabbed by NAC and not by some theoretical consignor who later cracked them open. Anyone with a grasp of statistics and methodology will notice the significant bias in defining grading criteria that distribute observations along a Gaussian curve (due to the inherent variability of the grader, even if acting in complete good faith) and then eliminating one of the two tails (the left one, by cracking the slabs…) while keeping only the right tail (high MS grades, whether correctly identified or overestimated). If this were medical research, the "researcher" would be ostracized by the scientific community. Regarding the Urbino half piastra, I’ve seen both. The one from the ANPB auction (a joint Varesi-Nomisma sale), graded SPL+ by the consignor, was undoubtedly superior to the one in NAC 157 (which is still a nice coin!). The latter might have been a bit tight in an AU58 holder (though I’m not entirely convinced)—perhaps it could have been graded MS60, with its toning masking some minor flaws and wear. To @kevin_piggy_bank Dear Dong (did I guess the name right?), your argument is a difficult one, and you’re certainly not helped by the language barrier and automatic translation programs (which sometimes cause misunderstandings). I’m not entirely convinced that slabs "scientifically" encapsulate a coin’s grade. For one, it’s not true that coins are evaluated independently by three graders (just do the math on the time they have available). Second, these experts aren’t particularly knowledgeable about Italian States coins (I’ve seen worn and cleaned coins slabbed with high MS grades). Third, there are likely conflicts of interest at play. Your point about fairness is valid—and there’s more: if someone isn’t happy with his coin’s grade, he may resubmit it (for a fee, of course) for an upgrade. In short, slabbing is, for some, a purchase guarantee, but at the same time, it’s a tool to increase a coin’s market value. And as we all know, when money is involved (and I don’t mean "the coin" but cold hard cash), people will always find ways to profit—sometimes through less-than-admirable methods.
    6 punti
  2. Buonasera a tutti, ...e dopo le monete di Giangiacomo Paleologo e di suo figlio Giovanni IV per le zecche di Trino Vercellese e Morano sul Po, una nuova sorpresa numismatica in famiglia! Due monetine inedite, attribuite alla moglie del marchese Giangiacomo, ovvero Giovanna di Savoia, sorella di Amedeo VIII, molto probabilmente emesse in un periodo di reggenza (1432-1433) in assenza del marito. Al dritto un semibusto femminile, coronato e nimbato, contornato dalla legenda Ioanina chiaramente leggibile. Al rovescio la scritta nel giro completa quella di dritto, specificando di chi si tratta: Ioanina (de) Montis F(errati). Maggiori informazioni in: Bazzini, Ferro, Oddone, Una moneta inedita del XV secolo emessa a nome di Ioanina de Montisferrati, "Monferrato Arte e Storia", 36, pp. 5-24.
    5 punti
  3. Ops.. sono ripassato allo stesso banchetto.. sempre per 1 euro ciascuna. Scusate la foto in mano, ma è quasi in real time
    4 punti
  4. E’ meglio che me ne vada. Qui l’aria è diventata irrespirabile. Adesso abbiamo anche gli avvocati difensori.
    3 punti
  5. Appena passato alla Aureo & Calico' questo interessante carlino con al dritto PHI⊥IP anziché PHILIP e al rovescio DEFENSON anziché DEFENSOR... https://aureocalico.bidinside.com/en/lot/132602/n-d-felipe-ii-naples-ibr-1-carlino-/
    3 punti
  6. Basta parlare di questa nicchia di monete slabbate! Compratevele con esperienza e lasciate perdere le scatole! E parlate di monete e non di scatole!
    3 punti
  7. Si può ragionare su tutto, ma con uno che compra la moneta da Varesi e poi la fa chiudere da NGC, alzo le mani! Tanto più che riesce ad argomentare su due piastre di analoga qualità ma incredibilmente valutate dai grandissimi esperti NGC con 4 punti di scarto (QUATTRO!). Sorvolo su tutto il resto. Che le devo dire… Continui pure a far chiudere le monete italiane in slab, vedo che è fortunato con i numeri, cosa questa assolutamente necessaria quando si inviano le monete ai grandissimi esperti americani
    3 punti
  8. Ciao a tutti, a chiusura dei miei vari post sulla mia esperienza a Veronafil di questo maggio, ci tengo a condividere anche la seconda moneta che ho acquistato "de manu" proprio alla fiera insieme a quella di Plautilla già condivisa lunedì scorso, si tratta di un bellissimo (lo so lo dico sempre…) antoniniano di Filippo I l'Arabo con al rovescio un cippo, è una delle diverse monete coniate per le celebrazioni dei mille anni di Roma nel 248 d.C. Sebbene fossero disponibili altri rovesci ho deciso di prendere quella con il cippo perché possiedo già un sesterzio di quel tipo ma in condizioni non bellissime, pertanto, quando ho visto questo antoniniano in ottima forma ho subito deciso di aggiungerlo in collezione. Su Filippo I e sulle celebrazioni dei mille anni di Roma se ne sono dette moltissime quindi non mi dilungo qui e vengo subito alla moneta: Filippo I, Antoniniano, Roma, 248 d.C., RIC 24c 3.73g X 24mm, Mistura D/ IMP PHILIPPVS AVG; busto radiato, drappeggiato e corazzato. R/ SAECVLARES AVGG; COS/III; cippo. Una particolarità, è la prima moneta in assoluto di tutta la mia collezione della quale non ho recuperato la foto fatta dal venditore, potevo chiedergliela certo ma ho colto l'occasione per fare un esperimento fotografico autonomo visto che alla fine mi sono deciso a comprare il cellulare nuovo (se ricordate quello vecchio aveva la messa a fuoco a pugni), forse l'ha fatta anche troppo "precisa" si vedono pure tutti i pori e non so se era meglio farla un po' meno realistica (le ho dovute ridurre erano quasi 8 mega cadauna) ma credo ci sia entrata di mezzo pure l'IA per permettere una visualizzazione migliore, magari ditemi cosa ne pensate così vedo di correggere il tiro se mi riesce 😃 Grazie come sempre l'attenzione, Matteo
    2 punti
  9. Ma gli slab vanno benissimo, il punto non è questo. Io li apro quando mi capita di comperare monete slabbate, ma non penso che tutti debbano comportarsi come me. Quello che non mi sta bene degli slab è accettare passivamente, acriticamente, il numero inserito come valutazione senza farsi un proprio punto di vista, giusto o sbagliato non importa. Ripeto ancora una volta: la moneta mi deve piacere, altrimenti non mi interessa e non c'è numero che tenga se non mi piace.
    2 punti
  10. Amici della Filatelia, Buon Pomeriggio ! Condivido con Voi questo francobollo appena arrivato. Si tratta di un Two Pence blu del 1841 annullato lettere B J . A rovescio ha un po' di linguella e la seguente scritta : " Leeds Cross " es10 Plate 3 S.G. E 1 ug. Chiedo per cortesia a @PostOffice e a voi esperti un parere a riguardo. Grazie.
    2 punti
  11. Buonasera , sono stato invitato dall'Amico @PostOffice a partecipare a due post, come lui , per motivi quasi uguali, sarò impegnato per alcuni giorni e potrò avere solo dei piccoli momenti di tempo libero, pertanto spero che tra sabato e domenica possa riuscire ad approfondire i due post e spero dei prossimi, comunque siamo sempre una bella sezione attiva anche se due componenti per qualche giorno saranno quasi assenti, giustificati, grazie sempre a tutti per le vostre frequenti attività
    2 punti
  12. Segnalo della bibliografia per i falsi delle romagne.. I libri sono sempre molto importanti.
    2 punti
  13. Se la cacca va di moda non è detto che possiamo chiamarla cioccolata o perchè piace a tante persone o solo perchè la pagano di più. Questa è la sintesi. 🙏🏼
    2 punti
  14. Salve,sembra Alessandro Severo per Nicea.qualcuno con la vista buona sarà più preciso.Nino
    2 punti
  15. Bella moneta. Per la foto utilizza uno sfondo nero o grigio, oltre ad essere un colore più neutro (ed elegante) permette di avere meno riflessi colorati durante lo scatto, a tutto vantaggio della naturalezza dei colori. Controlla il formato di scatto, forse hai una risoluzione molto alta. Sicuro che la foto da 8 mega non fosse in formato raw? Comunque le foto sono già molto buone, magari un pochino sovraesposte. Prova ad allontanare poco poco la fonte di luce
    2 punti
  16. Bravo Rudy. Anzi, suggerirei al saccente utente che ha aperto questo post di iniziare a imparare il cinese anziché l’italiano. Fatto ciò si apre un bel Forum www.theslab.cn e così può parlare di plastica anziché di storia, di cultura e di economia e di tutto quel che concerne le monete. Hai visto mai che abbia successo? Di questi tempi non si sa mai. Ma almeno non ci rompe i maroni a noi.
    2 punti
  17. Ciao, secondo me è proprio la foto che ha esaltato troppo ogni cosa, ci devo studiare, a beneficio vi metto l'immaginetta presente sul certificato (questa ce l'avevo ovvio ma non possiedo quella solita ad alta risluzione del venditore, per questo ho fatto in autonomia), ti posso assicurare che anche a vederla dal vivo non è cristallizzata nè tantomeno pulita in maniera aggressiva, pur nei limiti della mia poca esperienza mi sento di dirlo con una sicurezza al 90%. Modifico perchè ho letto adesso il commento di @Pxacaesar in pratica ci siamo quasi sovrascritti 🤣, da quello che scrive anche lui direi che posso confermare quanto detto sopra, grazie comunque @Stilicho anche per il tuo intervento che è sempre molto gradito😀
    2 punti
  18. Ciao, ho diversi antoniniani di Filippo l'Arabo tra cui uno coniato ad Antiochia ( lo stile del ritratto è inconfondibile) e l'aspetto poroso del metallo su tali monete si riscontra con una certa frequenza ( anche sui tantissimi esemplari che ho visionato in rete). Non credo che la moneta di @Rufiliussia soggetta a cristallizzazione del metallo ( così come la mia), molto più probabile che tale aspetto sia dovuto alla composizione della lega d'argento ( presente ormai in bassa percentuale) ed anche purtroppo a pulizia più o meno aggressiva delle stesse come detto da @Stilicho. La mia da visione diretta è stata sicuramente sottoposta a pulizia. 🙂 ANTONIO
    2 punti
  19. in realtà @Alan Sinclair non ce ne sono molti neanche da me, di norma sono mercatini dell'antiquariato in cui qualche banco ha anche qualche monetina: stamattina mi sono improvvisamente ricordato che ce ne poteva essere uno e in pausa pranzo sono andato a dare un'occhiata. il primo banco aveva effettivamente monete molto interessanti, ma a cifre da negozio (c'erano un paio di scudi di VEII e Umberto con bellissime patine) e non ero andato con l'idea di spendere un centinaio d'euro. all'ultimo banco, la signora, appena mi ha visto sfogliare l'album, mi ha proposto di comprarlo per intero a 50 euro (saranno state 3-400 monete, ma forse nessuna di mio vero interesse). così ho chiesto solo per le due che ho acquistato e la trattativa più o meno è stata: -5 euro l'una! -ma come, signora? ma non li valgono! -ah no? ma sono dell'800 -e cosa vuol dire? le vendono in ciotola a 50 centesimi o 1 euro! -ah si? ah, vabbè, allora quanto me le paghi? -boh signora, ho una moneta da due euro -ok! @Meleto, grazie. in verità le ho acquistate senza vedere la vera conservazione, in quanto il banco era all'aperto, sotto ad un albero con pezzi di ombra e sole, nella plastica usurata dell'album e non vedevo quasi nulla! la signora, gentilmente, mi ha prestato una lente, con un vetro che praticamente non era neanche più trasparente. però mi era piaciuta la patina.
    2 punti
  20. Direi Quintillo direi zecca Milano dalla lettera in esergo, che però non riesco a distinguere per poter identificare officina. Potrebbe essere una P quindi Prima Officina al rovescio mi sembra Marte per cui il rovescio potrebbe essere MARTI PACIF.
    2 punti
  21. Questa è la "Leeds Cross" croce di Leeds (contea dello Yorkshire). La Croce di Malta di Leeds aveva un design unico, essendo stata incisa a mano, la Croce di Malta di Leeds si differenzia da tutte le altre Croci di Malta in uso nel paese. Inizialmente fu applicata in rosso ma in seguito il colore fu cambiato in nero come le altre. Ben marginato, ..non presenta danni né ossidazioni, tutte le informazioni sul dietro, numero di catalogo dello Stanley Gibbons e plate Number. Consiglio di non togliere il pezzetto di linguella, sono francobolli antiquari delicati, da conservare da solo in card dedicata, arieggiare di tanto in tanto. SEGUE .. se riesco..
    2 punti
  22. Potrebbe anche essere Quintillo... Arka # slow numismatics
    2 punti
  23. Aiuto! Per identificare correttamente un tallero bisogna verificare tutte le variabili della tabella? Difficilissimo! Ma non potevano semplicemente mettere un marchio di zecca e scrivere l'anno giusto? 🤣🤣 Grazie mille, me lo studio con calma e magari non da cellulare.. Sono pazzi questi austriaci! (Semicit.)
    2 punti
  24. Grazie @miza, spero prossimamente di condividerne altri.
    1 punto
  25. Questo mi piace molto @Alan Sinclair ben marginato. Complimenti per la tua bella collezione... Saluti
    1 punto
  26. @favaldar, comunque grazie per il pdf. delle firme/perizie dei francobolli, molto utile.
    1 punto
  27. Non credo sia una moneta.
    1 punto
  28. Negli stessi giorni furono consegnati i macchinari: presse per il conio, fresatrici, caldaie, forni e laminatoi, arrivati via mare nei porti di Charleston e Camden, nel South Carolina. Franklin Peale, fonditore e raffinatore della Zecca di Philadelphia, di ritorno da un viaggio di studio e ricerca presso le principali Zecche europee, assicurò che le monete degli Stati Uniti non sarebbero state seconde a nessuna quanto a tecnologia. Fu Peale a sovrintendere all'installazione di tutti i macchinari, operazione che terminò il 13 novembre 1837. A quel punto, la Zecca di Charlotte era pronta ad operare Il costo finale dell'edificio era stato di 56.412,20 dollari, un surplus rispetto alle previsioni iniziali dovuto alle modifiche del progetto originale che dovettero essere attuate in corso d'opera... succede sempre così Tutti erano comunque soddisfatti del risultato ottenuto, ad eccezione di Samuel McComb, che ricevette appena 668,87 dollari per più di due anni di lavoro . Fu presentata una proposta al Congresso per concedergli un compenso aggiuntivo per il suo eccellente lavoro, ma venne respinta. Con tutte le installazioni completate a metà novembre, c'era da aspettarsi che la produzione monetaria iniziasse prima della fine dell'anno: il primo sovrintendente della Zecca, John H. Wheeler, in un'intervista alla stampa locale del 4 dicembre 1837 annunciò che la Zecca era pronta a ricevere i depositi di lingotti d'oro. Ma quasi tre mesi dopo, nemmeno una moneta era stata coniata Quella che vedete sopra, è una targa storico-celebrativa (historical marker) dedicata a William H. Wheeler, primo sovrintendente della Zecca di Charlotte. Si trova a Murfreesboro, North Carolina, nella Hertford County, a "300 yarde dalla casa di mattoni" in cui Wheeler era nato nel 1806. La provincia americana è piena di targhe come questa, le abbiamo viste anche in altre discussioni, e le trovo particolarmente suggestive (molto old America ), così ho pensato di metterla al posto del solito ritratto del personaggio. Che comunque, chi fosse curioso, potrà facilmente vedere semplicemente digitando "John H. Wheeler" in un motore di ricerca petronius
    1 punto
  29. La firma dietro di solito non è una sorta di perizia? Ne ho visti parecchi firmati da Periti Filatelici, questa non riesco a leggere il nome........tipo Diena, Bolaffi ecc. firme-filatelia.pdf
    1 punto
  30. Ciao Ale,infatti ho precisato che possiamo attribuirlo ma arbitrariamente,essendo anonimo
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  31. Ciao @Rufiliusper me molto meglio le tue foto che quelle che hai postato riguardante il certificato che accompagna la moneta. Si vede di più l'aspetto reale della stessa e secondo me è una buona cosa. Col tempo imparerai ad aggiustare le foto che fai regolando le tonalità, la luminosità, il contrasto, la saturazione...tutte funzioni della fotocamera che ti permetteranno di modificare ( in senso più realistico) le foto che fai. Starà a te cercare di rendere la foto della moneta quanto più simile a quella reale che puoi vedere dal vivo. Non credo che il colore del tuo antoniniano sia di quel giallo intenso, credo più si avvicini a quello dell'argento. Mi sono permesso di modificare e regolare un pò la foto del dritto, cosa ne pensi si avvicina di più a quello reale? 🙂 ANTONIO
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  32. si esatto e grazie! sono molto emozionato e non vedo l'ora di averla tra le mani
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  33. Un 8 bajocchi rosa, grande cifra in cornice rettangolare, usato se autentico oggi si aggira a piu' di 1500€. Non mi pronuncio sull'autenticità.. pero' vorrei chiedere che storia ha il Francobollo e il lotto o raccoglitore a cui appartiene. Sugli annulli.. a volte in Filatelia non e' come dovrebbe essere, ..non mettiamo il carro prima dei buoi. Richiede approfondimento. L' annullo a griglia come questo è quello che mi sarei aspettato.. in quanto all'epoca l' annullo circolare andava apposto sulla busta ma non sul Francobollo, ..se è un falso il falsario masticava poca filatelia. Ma dire che è un falso non me la sento. Di falsi ne furono prodotti molti perché venivano venduti come tappabuchi in quanto questi esemplari erano costosi anche in passato.
    1 punto
  34. Forse dupondio di Claudio
    1 punto
  35. Buon pomeriggio. Concordo con l'opinione espressa da @Bruzio
    1 punto
  36. E' una cartolina privata dell' Arcivescovo Lojacono con tanto di stemma.. qualsiasi tipografia su ordinazione le avrebbe stampate..come i biglietti da visita, carta da scrivere e buste personalizzate con loghi, stemmi ecc.. ecc.. . La cartolina è in corretta tariffa per l'interno con 20+10c dell' Imperiale... annullo di partenza di Tropea (Catanzaro) del 14.9.1939 sembrerebbe, .. notare che all'epoca Tropea era in provincia di Catanzaro, ..oggi in provincia di Vibo Valentia. Fonte Wikipedia:: ""Nel Novecento, al vescovo Giuseppe Lojacono (1918-1939) si deve la celebrazione del primo congresso liturgico diocesano, la fondazione dell'Azione Cattolica diocesana e l'istituzione del bollettino diocesano, mentre il successore Gioacchino Pedicini diede vita al primo congresso eucaristico diocesano (1949).""
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  37. Lo sanno, lo sanno benissimo. Arka # slow numismatics
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  38. al rovescio la PAX CON RAMO DI ULIVO E LANCIA
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  39. Mi fa davvero piacere leggerti @albatroz Luca, e condivido pienamente il tuo punto di vista, la mancanza di coordinamento non fa bene a nessuno, né agli organizzatori né ai collezionisti. Voi del Cerrofil siete un bellissimo esempio di realtà che è nata con lo spirito giusto: giovanissimi, pieni di entusiasmo, serietà, passione, cuore, accoglienza e innovazione. Terza edizione, date fisse, impegno costante…e anche quel tocco di ironia che non guasta mai con la vostra “prenotazione del sole”! 😄 L’accordo tra eventi distanti geograficamente, come il vostro con quello di Castellammare, è una dimostrazione concreta di quanto si possa collaborare nel rispetto reciproco. Il vero problema nasce, come dici giustamente, quando a fare da “cerniera” sono realtà che rischiano di creare sovrapposizioni poco sensate, spesso solo per il gusto di generare dissapori o per tentare di emergere a tutti i costi. Sommessamente, vorrei ricordare che quest’anno, a giugno, si sono aggiunti diversi eventi per la prima volta, oltre a numerose iniziative in Campania dedicate al baratto e all’usato, anche in settembre e novembre, proprio in concomitanza con le date dei prossimi Memorial Correale. Tutti hanno la libertà e il pieno diritto di farlo, e noi non saremo mai critici o lamentosi verso chi lavora, si impegna e si prende l’onere e l’onore di organizzare qualcosa. Ci si impegna tutti, si affrontano oneri, si accettano onori ma anche critiche, è parte del gioco. Se ci sono delle problematiche, si ascolta e si cerca di trovare soluzioni, con spirito costruttivo e per il bene di tutti. Ma se c’è un malessere evidente, l’unico rimedio responsabile è fermarsi, riflettere, e non organizzare a tutti i costi. Chiedere scusa quando necessario, riconoscere i propri limiti, essere onesti e trasparenti invece di essere sfuggenti o evasivi, aiuta a ristabilire la fiducia e a trovare soluzioni più autentiche e durature. Tuttavia, tra manie di grandezza e un pizzico di superbia, esiste sempre una via di mezzo, quella del buon senso e della collaborazione, che solo chi ha spessore, una certa sensibilità e un intelletto più ampio può cogliere fino in fondo. Un po’ di autocritica non guasterebbe, umiltà e professionalità, in questo ambito, purtroppo non sempre regnano sovrane. La nostra Associazione ha fatto della comunicazione il suo cavallo di battaglia, ma nulla nasce per caso, c’è dietro una conoscenza approfondita del sapersi rapportare con il pubblico, dell’ascolto e della capacità di trovare soluzioni concrete, anche nelle situazioni più complesse. Mi auguro che per il prossimo anno la struttura che ci ospita possa offrirci una data disponibile che eviti sovrapposizioni. Qui da noi a Castellammare, in piena alta stagione, è sempre una sfida, sia per trovare sale che per garantire i pernottamenti, considerando che ci troviamo tra tre mete turistiche internazionali come Pompei, Sorrento e la Costiera Amalfitana. Ma siamo felici di farlo, con amore, dedizione e cuore, per offrire a tutti i presenti delle giornate rilassanti, accoglienti, in cui sentirsi davvero in famiglia. Se tutti adottassimo lo stesso spirito di dialogo e pianificazione, il nostro mondo del collezionismo sarebbe ancora più vivo, armonioso e partecipato. Un caro saluto e ancora complimenti per il vostro lavoro! W il Cerrofil!!!
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  40. @lord_orione Segui il consiglio di @gpittini riguardo al titolo. E' da correggere. Ciao. Stilicho
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  41. Purtroppo non ho un pesino di precisione ma anche con la bilancia in grammi che ho, indica all'incirca un grammo di differenza con un altra moneta da due euro risultando più leggera, ho anche fatto la prova con la calamita e nella moneta comune la calamita rimane molto attratta al centro, mentre in quella che ho pubblicato scivola facilmente quindi temo purtroppo che sia effettivamente falsa😔 grazie a tutti per le delucidazioni per fortuna decisi di tenerla considerando come sono andate le cose! Andrò a consegnarla in banca il prima possibile😊
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  42. Su queste monetine, dai rilievi bassi, una valutazione precisa senza averle in mano è sempre difficile
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  43. E' un effetto della piega. C'è il montarozzo più elevato in corrispondenza del punto da te indicato con dell'inchiostro del timbro. @fapetri2001.
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  44. Bel gioco! Ci provo: Per me false potrebbero essere: 1; 2; 6; 7; 8; 9 Buone sembrano la 3 la 4 e la 5
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  45. Salve Sembra un Six pence (6 d, mezzo shilling) inglese di Carlo I Stuart https://en.numista.com/catalogue/pieces340412.html
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  46. Ciao a tutti proseguendo con le condivisioni di monete che presentano a mio modesto parere una soddisfacente patinatura, vi ri-presento un esemplare già in precedenza pubblicato, ma che nel tempo ha acquisito una colorazione che giudico tra le migliori della collezione, tra l'altro su rilievi intatti, infatti la Casa d'Aste da cui proviene l'ha classificata FDC (MS64, non sopra per via di alcuni graffietti). Si tratta di un collo lungo zecca di Genova del 1859, millesimo non particolarmente raro, certamente meno della cugina torinese, tuttora mancante perché la cerco in analoga conservazione. La patina è chiaramente da moneta "riposata" in monetiere, e la sua permanenza sul velluto dei miei raccoglitori, anche se chiusi in cassetta di sicurezza, le ha conferito un aspetto complessivo che definirei elegante. Come molti sanno il mio sogno è di raccogliere tutti e 19 i millesimi dei 5 lire di Vittorio Emanuele II Re di Sardegna nelle massime conservazioni possibili. L'impresa è letteralmente titanica anche perché alcuni non sono mai apparsi in FDC, per cui la scelta, in questi casi, non può che orientarsi sugli SPL. Per ora sono a 7 esemplari in FDC e 10 compresi tra BB+ e SPL+, mentre due date mancano. Buona giornata
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  47. Un esemplare in alta conservazione ha realizzato in asta 878 € un paio d’anni fa. Katz Coins Notes & Supplies Corp. E-Auction 106 27-28 Dec 2023 Lot 854. Starting price: 5 EUR. Price realized: 878 EUR. United Arab Emirates Ras al-Khaimah 7-1/2 Riyals 1970 (ND) KM# 5, N# 92916; Silver., Proof; Saqr bin Mohammed Al Qasimi; Champions of Sport - Giacomo Agostini; With minor hairline apollonia
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  48. Manco ti avessi chiesto di scindere l'atomo, basta un righello e le monete che hai tu in mano. Poi se con un righello riesci nella scissione dell'atomo, chapeau! Eppure ho chiesto di essere smentito e di dimostrare la tesi del doppio punto genuino, ma non è arrivato niente. Quello che si sarebbe dovuto e potuto fare, ma che non si è voluto fare, era quello di trovare esempi iconografici di doppio punto (verticale in questo caso) e fare dei confronti. Ad esempio in questa piastra di Carlo VI, anni 30 del 1700, si presentano tutte le interruzioni con i due punti. Le interruzioni con il doppio punto, che più volte ho ricordato essere prassi all'epoca, va beh. Studiando i punti si nota che sono 2 e sono uguali tra loro per grandezza e pulizia dei contorni, caratteristiche che, in questo caso, non lasciano alcun dubbio sul fatto che siano stati previsti dalle prime fasi di costruzione di questo conio. Torniamo al primo post, tra tutte le monete con il "doppio punto" quali sono quelle che ne presentano 2 uguali tra loro? E per chiarire la questione sui processi di creazione di un conio, questo è un punzone (dal museo della zecca di Madrid). Detto ciò, dopo confronto iconografico e conoscenza dei procedimenti di coniazione, sebbene siano presenti 2 punti, con buona probabilità la maggior parte di questi è nata da difetti nel conio (in particolare rotture puntuali o simili, che sono documentate ampiamente nella bibliografia numismatica generale). Per quanto mi riguarda, se non ci sono smentite o documenti nuovi, non ho altro da aggiungere a questa discussione. Buona serata, buon weekend e buon Natale
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  49. grazie mille, anche un numismatico professionista con moneta in mano ha giudicato SPL.
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