Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/04/25 in tutte le aree
-
Cari Lamonetiani, anche il #12 di Quelli del Cordusio è stato completato. Ora non resta che controllare i testi affinché vengano eliminati errori, sviste ed ogni altra cosa che possa fuorviare la lettura prima della stampa definitiva. Si tratta di un numero corposo che ha superato in pagine il precedente #11: contiene 25 articoli, 13 briciole per 250 pagine circa. Dovrebbe andare in stampa a settembre ed essere distribuito gratuitamente l'8 nomembre al consueto incontro di Milano Numismatica. Per ora vi lascio con una visione d'insieme dello stesso:9 punti
-
Ciao, sappiamo che la quasi totalità delle monete classiche venivano prodotte tramite coniazione a braccio. Per come veniva prodotta io lo intendo in senso più lato partendo dall'oggetto "tondello" riportando tutte le notizie che lo riguardano. Per esempio i sesterzi di barra dalla forma particolare che scaturiva proprio dalla produzione del tondello, i suberati ( in collezione ne ho tre sicuri e due quasi 🙂) falsi d'epoca ( a mio modesto parere) e come venivano prodotti, il quantitativo di fino presente nella lega del metallo....insomma tutto quello che riguarda l'oggetto moneta. Colleziono esclusivamente monete dal modestissimo valore economico ( le rarità e le monete intonse le lascio molto volentieri agli altri 🙂) ma come mi preme specificare sempre ( almeno per me) dal grandissimo valore storico ed ognuna di esse ci parla e ci dice moltissimo se abbiamo voglia di ascoltarla. Io si, da molto prima che iniziassi ad acquistarle, con grande gratificazione. Per me il fascino delle classiche, che non riscontro in nessun altro tipo di monete ( è una cosa personale senza nulla togliere a tutte le altre, meglio specificarlo). Speriamo che duri sempre anche in futuro ( dopo più di cinque anni e praticamente immutato, anzi...) 🙂. ANTONIO5 punti
-
4 punti
-
Dopo il successo del numero 11 e della Milano numismatica 3, non vediamo l’ora di essere presenti anche alla prossima edizione e di poter sfogliare questo gazzettino (termine ormai improprio dato che possiamo definirlo tranquillamente gazzettone! 😃) Grazie sempre per tutto il lavoro che fate per noi giovani, ci aiutate tanto a crescere, motivandoci a fare sempre meglio !4 punti
-
Tanti autori, giovani, meno giovani, esperti, agli inizi, tanti spunti vari in un numero secondo me sempre più ricco e che vede la partecipazione collegiale di tanti autori, e’ sicuramente motivo di soddisfazione dare la luce a questo nuovo ennesimo numero ! Grazie a tutti i numerosi partecipanti !4 punti
-
Provo a dire qualcosa, semplificando al massimo e coi miei limiti di appassionato. Limitandoci alla età imperiale, la percentuale di fino nelle leghe d'argento e' variata molto nel tempo, sia in rapporto alle varie riforme monetarie che si sono susseguite, sia in rapporto agli eventi storici (pensiamo, ad esempio, all'impero secessionista delle Gallie). Non dimentichiamo poi che anche i nominali d'argento sono cambiati nel tempo. Lo stesso denario, prima cardine del sistema monetario imperiale, e' progressivamente scomparso nel corso del III secolo divenendo in pratica solo una unità di conto. Comunque, esistono tabelle che ci possono servire giusto per orientarci un po'. Quelle che allegherò sono quelle che uso io e che ho trovato nelle mie letture (sicuramente ne esistono altre e anche più precise e dettagliate). Questa e' la prima, tratta dal "Monete romane" di Savio, un testo semplice quanto utile soprattutto per i semplici appassionati come me. Arriva a Settimio Severo e si riferisce al denario: Qui passiamo all'antoniniano, con un interessante raffronto anche con la monetazione argentea dell'Impero delle Gallie. La tabella e' tratta dal sito https://ric.mom.fr/ : Poi, con la riforma di Diocleziano (ma anche qui.....usurpatori....Carausio...) gran ritorno di fiamma dell'argento. Ma questa e' una altra storia. Ciao. Stilicho4 punti
-
Non finirò mai di congratularmi con l' Amico fapetri per la sua collezione di materiale di qualità, ogni pezzo è spiegato per il proprio uso e tariffa ogni esemplare è di rara bellezza e ci insegna come guardare e ricercare questi oggetti. Questi post vanno visti come didattica e insegnamento pertanto non possiamo che ringraziare questo nostro Amico per il tempo e la passione che ci dedica.3 punti
-
Anche le half eagles furono coniate a Charlotte quasi tutti gli anni, con l'unica eccezione del 1845, anno in cui, come abbiamo visto sopra, non vennero coniate nemmeno le quarter eagles: c'è un motivo, e ne parliamo nel prossimo post La maggiore utilità delle half eagles e la loro più diffusa popolarità tra i depositanti dell'oro fecero sì che il numero di esemplari coniati fosse decisamente superiore a quello delle quarter eagles. Il record di produzione venne toccato nel 1847, con 84.151 esemplari, e in generale raramente si scese sotto i 20.000 pezzi annui, con il record negativo raggiunto solamente nel 1861, ultimo anno di attività della Zecca, con appena 6.879 esemplari. Nella foto (da Ira & Larry GoldBerg Auction), una half eagle modello Liberty Head del 1841. Come potete notare, il marchio di Zecca si trova ora al rovescio. Venne mantenuto al dritto solo per il 1839 nelle monete disegnate da Gobrecht, per poi passare nel 1840, e fino al 1908 (ultimo anno di produzione per la tipologia) al rovescio, nella stessa posizione già vista per le quarter eagles. A Charlotte non furono mai coniate le monete d'oro più prestigiose, eagles e double eagles, e nemmeno la strana moneta da 3 dollari. Diede invece un importante contributo alla produzione delle minuscole monete da 1 dollaro. E proprio tra queste va ricercato il "santo Graal" della Zecca del North Carolina, la moneta più rara e, tanto per cambiare, misteriosa petronius3 punti
-
Ciao @caravelle82, innanzitutto complimenti per il reperto! anche io propendo per collocarlo negli anni post 1848/49, da quel che si può leggere, ma non sono di certo esperto in materia... @Carlo. Sicuramente i dati che hai riportato provengono da fonti verificate ed affidabili, però ti faccio notare che anche i "volantini" dell'armata francese che invase l'Italia, con a capo Andrea Massena e Napoleone, erano scritti in italiano (a volte anche francese, bilingue), ed erano destinati ad essere letti dalla popolazione generale... Questo per dire che l'uso del volgare fiorentino non colloca necessariamente un documento negli anni post-risorgimentali, a mio parere.2 punti
-
2 punti
-
Ragazzi intanto io vi ringrazio di vero cuore perché ho letto pareri frutto di ottimi ragionamenti. Vi leggo sempre interessato ed appassionato @Alan Sinclair @Carlo. @chievolan @417sonia 🔝😄2 punti
-
2 punti
-
Ciao, si dalla quale a mio modesto parere, tutti quelli che collezionano monete coniate a martello, non dovrebbero prescindere. Non è facile, bisogna avere testi di riferimento da cui apprendere ed osservare e studiare sopratutto dal vivo le monete,ma con passione ed interesse e col tempo i risultati arriveranno. Tutto ciò per non dipendere solo ed esclusivamente dal giudizio degli altri ma riuscire a farsi personalmente un'idea dell'oggetto moneta che si osserva, cosa secondo me importantissima che sta alla base di tutto 🙂. ANTONIO2 punti
-
Beh, non c’è molto da dire…. La moneta direi che è originale, magari un po’ strapazzata al dritto, ma dalla foto non si può dire con certezza. Bello netto il rovescio, non facile a vedersi così, Il census penso si riferisca solo a quelle musealizzate , perché ne sono passate altre in asta, quindi non ce n’è un solo esemplare in mani private2 punti
-
Dopo l'attesa, ecco la locandina del CERRO Talks - Chiacchere nel Parco! Per questa edizione avremo l'onore di avere come nostro ospite il Sig. FRANCO SPAGGIARI. Proprietario del Castello di San Pietro in Cerro e grande collezionista d'arte, Franco Spaggiari si è reso disponibile per una bellissima "chiaccherata" informale sul collezionismo a 360° e delle sue collezioni! Non vediamo l'ora!2 punti
-
I paesi della CEDEAO / ECOWAS sembrano determinati a lanciare la nuova valuta Eco nel 2027. Dopo il ritiro dei tre paesi dell'Alleanza degli Stati del Sahel i componenti della comunità sono Benin, Capo Verde, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea (sospesa dal 2021), Guinea-Bissau, Liberia, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo. A gennaio 2025 i paesi dell'Allenza degli Stati del Sahel (Mali, Niger e Burkina Faso), guidati dalle rispettive giunte militari golpiste, si sono ritirati dall'ECOWAS e hanno fondato la Confederazione degli Stati del Sahel, organizzazione internazionale che intende strutturarsi come una comunità simile all'ECOWAS e all'East African Community, con tanto di istituzioni e politiche comuni. Ci sono anche discussioni in corso sulla possibilità d'istituire una valuta unica.2 punti
-
Da Leontini di Sicilia, un esemplare dei piuttosto rari tetradrammi di alta epoca, con al diritto quadriga al passo e Nike in volo ed al rovescio la notevole testa di Apollo . Sarà a giorni, il 10 Giugno, in vendita Astarte 24 al n. 60 .1 punto
-
Facendo seguito alla discussione “ci metto la faccia”, che ne dite di aprire anche agli altri secoli? Qualcuno, un po’ più timidamente, ha inserito i volti dei secoli successivi… Ma perché non raggrupparli qui? XVII, XVIII… fino all’Ottocento è tutto valido. Comincio io, vi lascio un busto di Ferdinando Gonzaga, dapprima cardinale e poi VI duca di Mantova e IV del Monferrato. Siamo agli inizi del XVII secolo, con un ducatone per Casale datato 1617. N.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ricordo che nel 1975/76 mio Papà mi diede 1.000 lire per mettere 500 lire di miscela nel mio Gilera 50 che era rimasto a secco. Mi rigirai quel biglietto tra le mani molte volte, era strano, notai l'arpa verde anzichè marrone, saltava veramente all'occhio, avrei voluto tenermelo ma spingere il motorino sino all'Agip fu faticoso, l'ho usato per la benzina. Pensai che prima o poi l'avrei rivisto, non lo stesso biglietto naturalmente, credevo che ce ne dovevano esseri in giro altri una volta che comunque me ne era capitato uno, da allora non ne ho più visto uno (a parte qualcosa in vendita su ebay chiaramente artefatto), quello che ho usato per comprare la miscela era molto usato, stropicciato ed un pò rattoppato, come si usava un tempo. Sicuramente quel biglietto sfinito è stato dimenticato in un indumento da lavare, non credo ad un biglietto appositamente artefatto già allora. Molto probabilmente il processo di lavaggio con il detersivo aggressivo in uso negli anni '70 su quel biglietto logoro e sfibrato ha preso il sopravvento sui colori del biglietto già smorti di suo snaturandoli ulteriormente.1 punto
-
Ciao, io ho quello di Angelo Finetti " Numismatica e Tecnologia". ANTONIO1 punto
-
1 punto
-
Ciao,trachy bizantino dell'imperatore Isacco II Angelo con Vergine seduta sul trono e Isacco che indossa la lorica. https://www.acsearch.info/search.html?id=124880981 punto
-
@Smago ti preghiamo di non riaprire post di 20 anni fa per giunta postando solo una moneta senza ulteriore spiegazione. Inoltre ti chiediamo di non postare più gattini entro la spirale aurea o altre immagini o contenuti non pertinenti nello specifico al post. Grazie per l'ATTENZIONE1 punto
-
anche a me affascina molto l'iter produttivo delle monete, di tutte le epoche e ai segni che questi gesti unici manuali potevano portare (slittamenti, fratture, schiacciamenti...) è la parte della numismatica che più apprezzo1 punto
-
P rose C copre giá, T odia sol O = prosecco pregiato di Asolo Buon pomeriggio!1 punto
-
Buongiorno a tutti, spero di poter venire a Milano per averne una copia. Non nascondo che mi piacerebbe dare anche un mio piccolo contributo in futuro con un articolo che ho nei miei programmi. Saluti Alberto1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Riporto quello che mi dice google: I trachy bizantini sono monete concave coniate in rame (o più propriamente in una miscela di metalli) durante l'Impero Bizantino, principalmente tra l'XI e il XII secolo. Sono così chiamate perché erano spesso di forma irregolare e quindi "trachei" (dal greco τραχύς, "irregolare"). Più specificamente, i trachy bizantini includono: Aspron Trachy: Queste monete, introdotte da Alessio I Comneno, erano di due tipi: uno in elettro (lega di oro e argento) con il valore di 1/3 di hyperpyron e un altro in billone (lega di rame e argento) con il valore di 1/48 di hyperpyron secondo Wikipedia. Trachy di Mistura: Queste monete, più comuni, erano in rame (o leghe a base di rame) e presentavano una forma concava caratteristica secondo PANORAMA NUMISMATICO. La forma concava e la difficoltà di classificazione rendono i trachy bizantini un oggetto di interesse per i collezionisti e gli studiosi di numismatica.1 punto
-
https://www.herdenkingsmunten.be/fr/blog/les-rsultats-du-tirage-au-sort--2-euros-loterie-nationale-2025.html qui le monete lotteria Belgio vincitrici del concorso1 punto
-
1 punto
-
Ti ringrazio per le delucidazioni 🙂 Io personalmente credo che il quantitativo di argento sia stato ridotto man mano subito dopo Adriano per poi ridurlo ancor di più dopo Eliogabalo. Correggimi se sbaglio.1 punto
-
Hai già detto tutto tu… purtroppo oggi Facebook è diventato una sorta di “far west” dove, tra mille annunci, si trovano sia persone corrette che furbetti pronti ad approfittare dell’ingenuità o della scarsa esperienza degli altri. Non c’è alcun tipo di controllo né di garanzia: chiunque può scrivere quello che vuole, pubblicare foto poco veritiere e sparare prezzi a caso. Comprare monete nei gruppi Facebook ormai è una vera e propria lotteria: o ti capita l’occasione giusta, oppure rischi di prendere un falso, un pezzo difettoso o qualcosa venduto a un prezzo del tutto fuori mercato. E inutile parlare di garanzie o possibilità di restituzione: se qualcosa va storto, te la devi cavare da solo. Personalmente mi sono dato una regola: compro solo da venditori che conosco di persona o di cui ho feedback affidabili da altri collezionisti di fiducia. Preferisco spendere qualche euro in più ma essere tranquillo, piuttosto che risparmiare e poi pentirmene. In questo hobby non contano solo i prezzi, ma anche la reputazione, la serietà e la fiducia reciproca. E queste cose, purtroppo, su Facebook non sono sempre garantite.1 punto
-
sarebbe interessante conoscere il parere di @Tinia Numismatica su questa moneta.1 punto
-
Se non te ne intendi ti direi proprio invece di NON andare da negozi numismatica subito Senza prima catalogare le monete. Se c'è molto di san marino considera che non è molto collezionata Se ci sono ori ti direi di vedere bene quali sono perché come si sa l oro ora è molto alto al grammo. Compra ad esempio il catalogo gigante per farti una idea generale perché tratta tutta l area italiana. Poi fai elenco monete e guarda su ebay i realizzi di vendita attuali del mercato. Ovviamente tutto dipende dal tempo du rivendita come hanno già detto. Se al.dettaglio incassi 100, un grossista che ti compra un blocco ti darà forse... 30?1 punto
-
Ciao, per ogni mia moneta redigo un'accurata scheda storica riguardante il personaggio rappresentato su di essa e sulle divinità o le scene rappresentate sui rovesci. Parimenti anche per tutto quello che riguarda l'aspetto tecnico dell'oggetto moneta (es. tipo di metallo, come è stata prodotta, se ha circolato poco o molto, aspetto del metallo ecc... I classici gradi di classificazione bellissime,splendide, fior di conio personalmente non li uso). Per me molto importante è trovare monete che condividono identità di conio con le mie perché le riporto insieme a tutta la documentazione di acquisto nel mio archivio, un surplus che ritengo importante anche per quanto concerne la conferma di autenticità della stessa. Quando riesco in questo ( fino ad ora per circa l'80% dei miei esemplari) li archivio dal punto di vista documentale definitivamente, per gli altri la finestra resta sempre aperta 🙂. ANTONIO1 punto
-
Ringrazio tutti per le cortesi risposte, su quella che era una curiosità (la moneta non è mia). Il prof. Savio ha risposto confermando i dubbi... di tutti noi. Pare sia un "falso" realizzato partendo da un tetradramma alessandrino di Diocleziano.1 punto
-
Ciao, è sicuramente un lapsus calami, penso tu volessi scrivere "rovescio" 😉. Buona giornata. Stilicho1 punto
-
1 punto
-
Buonasera a tutti! Per vari motivi, incluso lo studio, mi sono assentato dal forum per vari anni. Nonostante ciò la collezione ha continuato ad espandersi, e ha virato in qualche direzione inaspettata come monete coloniali inglesi 😅 Oggi ho acquistato un mezzo baiocco di Urbano VIII del 1625 - Muntoni 174. Sono riuscito a censire solamente il passaggio in asta della Negrini 44, la cui immagine è stata usata pure nel MIR. Ero curioso di sentire qualche opinione sulla rarità di questo pezzo, o di eventuali passaggi in asta (la negrini la ha valutata come R2). Martin1 punto
-
Mi allaccio a questo post che condivido al 100%. La sovrapposizione dei convegni è un danno PER TUTTI. Un minimo di collaborazione ci vorrebbe, ma spesso si preferisce curare il proprio orticello senza guardare al di là del proprio naso. Ed è un vero peccato perchè così ci sono date vuote ed altre con 2 o 3 eventi in contemporanea. Da parte mia ci metto tutto l'impegno possibile per evitare sovrapposizioni, ma a volte devo constatare la poca volontà a non sovrapporsi, creando così un danno a tutti.1 punto
-
Per completezza, è giusto precisare che con lo stesso decreto del marzo 1835, oltre a quelle di Charlotte e Dahlonega, venne autorizzata anche l'apertura di una Zecca a New Orleans, che ha avuto una storia ben più importante, e lunga, delle altre due, ma della quale, in questa occasione, non ci occuperemo. La Zecca di Charlotte Il già citato Mint Act firmato dal presidente Andrew Jackson il 3 marzo 1835, disponeva l'apertura di due filiali della Zecca negli stati del North Carolina e della Georgia, destinate alla sola produzione di monete in oro. Data la vicinanza geografica tra le due, si sarebbe potuto pensare che una sola sarebbe stata sufficiente, ma come in altre occasioni, non solo negli USA, le ragioni della politica ebbero la meglio su quelle della reale necessità. La Zecca di Charlotte, nel North Carolina, era stata dunque creata sulla carta, ma costruire l'edificio destinato a ospitarla, e riempirlo di tutti i macchinari necessari, era un altro discorso. Il compito fu affidato al Maggiore Samuel McComb, proprietario di un'importante miniera d'oro, dopo che il primo nominato dal presidente Jackson, James Hutchinson, si era ritirato per motivi politici. Per prima cosa, McComb prese contatto con l'architetto William Strickland nel giugno 1835, ricevendone i progetti e i costi stimati per la struttura. Venne stanziata la somma di 1500 dollari per l'acquisto del terreno, e il Segretario al Tesoro, Levi Woodbury, approvò un preventivo di 33.000 dollari per la costruzione dell'edificio. Non ho trovato immagini di McComb, ma ecco qua William Strickland (1787-1854), uno dei più importanti architetti americani della sua epoca. McComb dovette fare i conti con numerosi ritardi durante la costruzione. Nel novembre 1835, l'appaltatore disse che i progetti di Strickland per la struttura erano inadatti, e ne andavano disegnati di nuovi. Ci fu anche da risolvere qualche problema con gli atti di acquisto di alcuni lotti di terreno, ma finalmente la pietra d'angolo (the cornerstone), che stava a significare l'inizio della costruzione, venne posata con una grandiosa cerimonia l'8 gennaio 1836. I lavori a quel punto continuarono senza particolari intoppi, e il 24 giugno 1837 McComb notificò al Segretario Woodbury che l'edificio sarebbe stato ultimato entro due o tre settimane Continua...1 punto
-
Cari Lamonetiani, come di consueto a distanza di qualche mese dalla distribuzione della copia cartacea, è stato messo on-line il Gazzettino #11 del settembre 2024. Per chi fosse interessato lo trova qui: https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini1 punto
-
Allora, le monete preziose sono ben altre. Detto ciò io ho visto in tanti anni di carriera numismatica esemplari ben più rari di questo distrutti da pulizie che definire crimini è usare un eufemismo. Questa moneta è stata pulita molti anni fa, lo scempio non è recente, in modo violento e appunto criminoso e nessuno di noi può sapere se ciò fu fatto scientemente o meno. Io so che probabilmente avrei pensato a lungo prima di spendere 4-4,5 mila euro per un FDC non spatinato piuttosto che la metà per questo esemplare che tutto sommato i suoi bravi rilievi li ha mantenuti.1 punto
-
Per continuare ne metto una.. Piastra di Ferdinando II 1633 Firenze, valuta 7 lire. Ritratto con il collare alla Spagnola simbolo del potere del momento, basetta fluente, baffino alto e mosca, sempre bel nasuto. Un saluto Fofo1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
