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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/05/25 in tutte le aree

  1. Cari Lamonetiani, anche il #12 di Quelli del Cordusio è stato completato. Ora non resta che controllare i testi affinché vengano eliminati errori, sviste ed ogni altra cosa che possa fuorviare la lettura prima della stampa definitiva. Si tratta di un numero corposo che ha superato in pagine il precedente #11: contiene 25 articoli, 13 briciole per 250 pagine circa. Dovrebbe andare in stampa a settembre ed essere distribuito gratuitamente l'8 nomembre al consueto incontro di Milano Numismatica. Per ora vi lascio con una visione d'insieme dello stesso:
    6 punti
  2. Mi raccomando se avete preso un appunto correggetelo, l'evento MILANO NUMISMATICA dell'8 novembre è stato anticipato, per ragioni di concordia fra eventi numismatici, a SABATO 25 OTTOBRE 2025 (Milano all’Hotel Sina De la Ville, Via Hoepli 6).
    4 punti
  3. In ambito di una collaborazione tra organizzazione di eventi si comunica che Milano Numismatica si terrà in data sabato 25 ottobre 2025 a Milano all’Hotel Sina De la Ville, Via Hoepli 6. Consegne dei nuovi Gazzettini 12 del Cordusio, relazioni degli autori, premi per i giovani, conferenze e tanto altro che nei tempi vi comunicheremo in una giornata di condivisione tra vari ambiti numismatici.
    4 punti
  4. Buon Giorno, nei giorni scorsi, per ovviare a una sbadataggine, ho “perso” una immagine di Fiorino della collezione ANS, mi sono ricollegato al loro sito per procedere a recuperarne una copia. Sono rimasto favorevolmente sorpreso dal fatto che il numero di immagini di monete in generale e di Fiorini in particolare è molto aumentato, dimostrando la volontà e l’impegno di questa istituzione per la diffusione della numismatica. Vi risparmio considerazioni sulla situazione nazionale. Entrando nei particolari, le immagini sono in buona o alta definizione, hanno “pesi” variabili tra i 2 e i 4 Mb, consentono studi approfonditi, anche per altre monetazioni il loro data base è particolarmente interessante. Tra le varie immagini aggiunte mi ha colpito quella di una imitazione (?), almeno a mio parere, particolare in quanto pur ricordandone una della quale si era in passato ragionato sul Forum, la discussione che per la mia incapacità non so collegare si trova in fondo a pagina undici delle medievali e si intitola “Curioso segno di zecca su imitazione di Fiorino” (se qualcuno potesse per favore creare il collegamento, potrebbe aiutare la comprensione), non dovrebbe avere vincoli di parentela che vadano oltre la strana natura del “segno”. La particolarità è nel ”segno di zecca”, sostituito come nel Fiorino della discussione richiamata da tre lettere/cifre/numeri. Lo stile imitato, al rovescio, rimanderebbe alla metà del 1300 così come il diritto che però a causa di una doppia battitura è meno nitido e interpretabile. La realizzazione dei coni è di qualità notevole. Per completezza va ricordato che anche il Bernocchi, nel Volume II, richiama al numero 508 un Fiorino che assegna alla XX serie, nella raccolta del Museo S Matteo di Pisa al numero 72, che presenta le lettere zqz in luogo del segno. La collocazione nella serie XX e l’impossibilità di vedere la moneta, non consentono ipotesi. Allego due immagini, entrambe dalla raccolta ANS, la seconda, MIR 10-15 consente di inquadrare temporalmente la prima. Le monete, almeno a vedere il numero di inventario, sono nelle collezioni ANS dal 1937 per MIR 10-15 “sudario” (provenienza Scoville, Herbert), dal 1954 quella in questione (provenienza Ives, Herbert E.), Herbert Eugene Ives era morto nel novembre 1953 e le sue monete sono probabilmente entrate nella collezione ANS. Ritengo estremamente improbabile possa trattarsi di un falso moderno. Invito chi lo vorrà ad analizzare i particolari del Fiorino “ZZ7”, (sempre che la sigla non sottenda altro) rilevando eventuali particolarità. Cordialità PS ci sono altri Fiorini e imitazioni di Fiorini interessanti nella collezione ANS
    3 punti
  5. Buongiorno Amici della Filatelia, oggi condivido con voi un altro francobollo antiquario del 1850. Si tratta di un 2 kreuzer nero tipo IIIa e dovrebbe essere uno dei primi emessi nell'Impero austro-ungarico ( serie di 5 valori del 1850 ). E' corredato da perizia in tedesco la quale riporta ben tre timbri d'annullo, uno piccolo ed un più grosso in nero destinazioni sconosciute ed un terzo timbro di transito in rosso, qui viene specificato che la città di provenienza è Aquisgrana città tedesca ( Aachen in tedesco ). Residui di sottofondo a rovescio. Chiedo a @PostOffice ed a @fapetri2001, ed altri appassionati, cosa ne pensano. Grazie.
    3 punti
  6. Ecco quale era la discussione! Abbiamo avuto una richiesta su di un pezzo attualmente in vendita conosciuto in soli 3 esemplari e non lo sapevamo!
    3 punti
  7. Si continua! L'Ehrenkreuz , la "Croce d'onore" del conflitto mondiale (nel mio caso: "per i combattenti al fronte" - esistono anche varianti senza le spade per vedove e familiari dei caduti e per chi non ha combattuto direttamente) fu istituita nel 1934 da una vecchia conoscenza, il presidente del Reich Paul von Hindenburg (vedi sopra), per commemorare il 20º anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale. Questa medaglia può essere considerata un'onorificenza nazista, anche se presenta alcune particolarità: fu istituita nel luglio 1934, prima della piena instaurazione della dittatura nazista, ma dopo l’ascesa al potere di Hitler nel gennaio 1933. Dopo la morte di Hindenburg, nell’agosto 1934, la croce venne conferita “in nome del Führer”, ormai divenuto capo di Stato. È quindi ufficialmente classificata come onorificenza del Terzo Reich, pur non portando simboli nazisti e mantiene comunque un carattere commemorativo, privo di connotazioni ideologiche esplicite. =========== Aneddoto divertente: in casa ne avevo già una, pure un pelino più brutta e senza nastrino (Tiè!) , ma la dolce despote conugale, non mi ha lasciato metterci le mani: non voleva che i suoi sacri cimeli di famiglia si mescolassero con gli “impuri oggetti alieni” della mia collezione. E, a ben vedere, forse non ha tutti i torti... le mie cose hanno una storia, ma non è la nostra storia.
    3 punti
  8. È un passaggio che il nostro atleta Angelo, scrive a Olga e Ludovico. Questa cartolina raccoglie uno spaccato tipico del periodo fascista. Le gare, il Duce che passa in rassegna, i saluti da Italia e oserei dire anche l'indirizzo "Pensione sfollati". Per un euro l'ho portata a casa. Mi fa piacere sentire i vostri commenti. Grazie e buona giornata a tutti. Palazzo di giustizia detto "Palazzaccio"
    3 punti
  9. Grazie per chiedere e per gli auguri,..sto meglio e sono a casa ... grazie anche per la gentilezza di aver postato il retro.
    3 punti
  10. L'inchiostro e la tecnica di stampa del disegno e della medusa sono diversi. Un agente chimico che scioglie il rosso del contrassegno non agisce necessariamente anche sugli inchiostri della stampa. Al post #22 si vede un esperimento "casalingo" che ha agito bene sulla medusa mentre ha virato poco i colori del disegno. Con la giusta ricetta chimica si può agire in maniera molto selettiva.
    3 punti
  11. Bellissima immagine e non vediamo l'ora di partecipare! Grazie come sempre per il grande lavoro di divulgazione, e non solo, che fate e continuate a fare!
    3 punti
  12. ....... Ecco qua.. hanno preso un'altra foto e ci hanno fatto un francobollo.. un'opera facile facile che non costa nulla neanche alla fantasia. Qualcuno dovrebbe ricordare a questi geni che si tratta di filatelia non fotografia. Se voglio vedere una mostra fotografica non compro un Francobollo. (Stamattina mi sono svegliato polemico).. Scusate.
    3 punti
  13. Porta avanti una seconda raccolta cercando di pagarla al meno possibile così nella prima le monete le tieni nelle confezioni di zecca mentre nella seconda le denudi e le passi da un vassoio all’altro
    3 punti
  14. La prima emissione slovena, o meglio le prime emissioni, perchè in quanto entità politica la Slovenia ha avuto almeno due esordi filatelici. Quando diventò parte del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni furono emessi inizialmente francobolli specifici per la Slovenia, di cui i primi furono la serie Verigar, detta anche "spezzacatena", che rimasero validi fino all'emissione dei primi francobolli per l'uso in tutto il regno nel gennaio 1921. Il primo francobollo della Slovenia indipendente fu emesso il 26 giugno 1991 e rappresenta la mai realizzata "Cattedrale della Libertà" di Jože Plečnik, oggi sulle monete slovene da 10 cent. E aggiungiamo anche due esemplari della prima serie definitiva slovena, emessa il 12 febbraio 1992 e valida fino al 31 dicembre 1997.
    2 punti
  15. Fuoco alla Zecca! Sabato mattina, 27 luglio 1844, sul presto. Un piccolo incendio, limitato a una sola stanza, fu scoperto mentre il Sovrintendente della Zecca, Green W. Caldwell, era a casa malato. Sarebbe stato abbastanza facile spegnerlo usando la riserva d'acqua per alimentare le caldaie, ma in assenza del "capo" nessuno prese l'iniziativa di farlo. E così, quasi l'intera struttura venne distrutta, la gran parte dei macchinari danneggiati Seguirono molte recriminazioni, ma non venne trovata nessuna spiegazione soddisfacente sulle cause dell'incendio. Il sovrintendente Caldwell sostenne che i suoi alloggi erano stati rapinati, e che il ladro aveva appiccato il fuoco per cancellare le sue tracce. Un inserviente di colore di nome Calvin venne trattenuto come sospetto, ma presto dovettero rilasciarlo per mancanza di prove. Quanto alla ricostruzione della Zecca, fu una cosa tutt'altro che scontata. C'erano stati molti oppositori alla sua creazione nel 1835, e la questione divenne ancora una volta politica. I minatori della regione incominciarono a perdere la pazienza quando videro che, ancora mesi dopo l'incendio, nessuna azione era stata intrapresa. Un'assemblea di minatori si riunì a Charlotte l'8 ottobre 1844 per presentare una richiesta unitaria di ricostruzione della Zecca, ma fu soltanto dopo le elezioni presidenziali di novembre, che portarono alla Casa Bianca James Polk, che il clima politico si rasserenò e si potè finalmente mettere mano al progetto. Ma la spesa non fu autorizzata fino al marzo 1845, e l'appalto assegnato il 16 aprile. Ed ecco spiegato perché, come abbiamo scritto in precedenza, nel 1845 a Charlotte non furono coniate monete E questo potrebbe spiegare anche il fatto che non esistono (o almeno non ne ho trovate) immagini della prima Zecca di Charlotte, se non fosse che è difficile trovarne anche della seconda. Non ne ho trovata nessuna contemporanea all'attività della Zecca, la più vecchia è questa, risalente al 1920, quando ormai a Charlotte le monete non si coniavano più da 60 anni Continua...
    2 punti
  16. Amici Filatelici Buon Pomeriggio, condivido un francobollo svizzero del 1851 che non è un numero uno ma è storico. Si tratta di un Rayon I da 5 Rp azzurro chiaro annullato, emesso nel 1851 in sostituzione di quello blu del 1850. La Svizzera ( con i soli cantoni di Zurigo, Ginevra e Basilea ) iniziò ad emettere francobolli nel 1843, ma, importante, a livello cantonale ( praticamente valevano solo nel proprio cantone ), perché all'epoca la Svizzera non era ancora unificata nella Confederazione; cosa che avvenne solo nel 1848. L'esemplare annullato che propongo ha uno stemma croce bianca ed in alto il mitico corno postale della Svizzera ed era valido in tutti i cantoni elvetici . Chiedo per cortesia il solito parere agli Esperti @PostOffice e @fapetri2001. Grazie per l'attenzione.
    2 punti
  17. Mettiamo anche la copertina del numero 12 con un bel verde scuro questa volta !
    2 punti
  18. per controbilanciare, con italico campanilismo, ho creato un francobollo ad Hoc.
    2 punti
  19. Ciao Genny, questa 18 sicuramente mi è sfuggita. Ho trovato la discussione della piastra a cui mi riferivo io. https://www.lamoneta.it/topic/226962-12-carlini-1810-testa-a-destra-di-murat-ribattuto-su-un-120-grana-di-ferdinando-iv/ Un saluto Raffaele.
    2 punti
  20. Scusa, hai ragione...non avevo notato che, nonostante la segnalazione, l'asta NON è stata rimossa. In genere avveniva il contrario, ovvero bastava segnalare un'asta per farla chiudere (vedi i casi di inserzioni di monete e medaglie recanti simboli fascisti o nazisti che, per questo solo motivo, venivano chiuse se segnalate). A questo punto non saprei come abbia ragionato "l'intelligenza artificiale" dinanzi alla segnalazione di falso. La risposta di eBay è talmente stringata da non permettere di capire quale sia stato l'iter logico seguito per NON dare corso alla segnalazione di un falso in asta. Personalmente rifuggo da tutto ciò che è artificiale, a partire dall'intelligenza, ma a quanto pare tutto ciò che ci circonda si sta uniformando ad algoritmi e schemi che non prevedono controlli umani diretti. L'unica possibilità che rimane all'Utente dubbioso è quella di evitare la frequentazione di queste piattaforme. M.
    2 punti
  21. Nella seconda, vedo il francobollo che l'Unione Sovietica dedicò a Samanta Smith (non l'attrice). In tempi di guerra come questi, vorrei condividere la sua (breve) storia: https://it.wikipedia.org/wiki/Samantha_Smith
    2 punti
  22. Ringrazio l'amico e collega Curatore @Illyricum65 che, sapientemente, ha allegato questa sua discussione di qualche hanno fa. E' una sorta di breve trattato che tocca l'argomento di cui si discute (ma non solo) con una particolare attenzione alle riforme monetarie, alle loro finalità ed alle loro conseguenze (non solo economiche) anche nei nominali non argentei. Un vero approfondimento. Infine, come dico io, il forum e' una vera miniera: c'e' tutto, basta cercare. Buona notte. Stilicho
    2 punti
  23. Da questo link li scarichi tutti https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini
    2 punti
  24. Io, al tempo, comprai gli album della Mara predisposti per tenere blister e cartincini e mantenere così la cronologia delle emissioni. Le prime commemorative, però, erano in oblò per cui, messe da parte le confezioni, le monete le tengo nelle tasche di plastica dell'album così queste le posso estrarre , toccare e "annusare"... Ecco quelle libere:
    1 punto
  25. Complimenti Alberto, mi piace. Non sono un esperto, però ritengo che sia una interessante particolarità l’inizio del nome; una E e una R in nesso (o quasi-nesso), o altro?
    1 punto
  26. Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. Rimpatriato dalla Germania, la Scuderia si espande. Intanto la descrizione della Casa D'Aste. Italy, Aquila. Ferdinando I d'Aragona (1458-1494). Æ Cavallo (19mm, 1.77g, 12h). Crowned head r. R/ Horse stepping r.; eagle before. MIR 88; Biaggi 120. Dal vivo si presenta integro, di piacevole lettura con qualche piccolo difetto ma che non ne compromette l'apprezzamento. Aspetto vostre gradite considerazioni. Saluti Alberto
    1 punto
  27. Ogni occasione è buona per far rivivere interessanti discussioni presenti nel Forum. E, quindi, in linea con questa discussione, un esemplare “tosato” della moneta di apertura ben illustrata da @Caio Ottavio. Asta Bolaffi odierna. LOTTO 831 cosi descritto: Filippo III di Spagna (1598-1621) - Tarì - Zecca: Napoli - Diritto: busto corazzato del Re a sinistra - Rovescio: due cornucopie affrontate con i busti dei Sovrani - gr. 2,56 - Molto rara - Evidenti tracce di tosatura, MB - Emissione realizzata in occasione delle nozze di Filippo III con Margherita d'Austria per l'elargizione al popolo durante la visita dei Sovrani a Napoli. Visita che non ebbe mai luogo. (C.N.I. XX/178/27) (Pannuti-Riccio n. 9) https://astebolaffi.it/it/lot/347/831/detail
    1 punto
  28. Wow, un impegno non indifferente, Tutta la prima serie di tre francobolli oppure solo il nero? Quello della serie più economico guardavo è il 20 cent. azzurro
    1 punto
  29. 1 punto
  30. Ciao Carlo, tutto è possibile. Può darsi che l'abbia imbucata la sera del 27 o la mattina del 28 prima dell'incontro col duce, o pure se non ha trovato il tempo la mattina, l'avrà fatto nel pomeriggio.
    1 punto
  31. Buona sera a tutti. :hi: In occasione del recente Convegno di Parma, una franca chiacchierata intrattenuta con un un giovane e preparato “medaglista”, membro di un'importante Associazione di Numismatici professionisti, mi ha indotto a proporVi questo modesto contributo, che tocca un argomento forse (anzi...sicuramente) già trattato a suo tempo ma che, a quanto pare, stenta ad essere compreso nella sua essenza, forse perchè trattasi di “essenza giuridica”, che alcuni – e lo posso capire – proprio per questo motivo trovano un poco indigesta. L'argomento è quello concernente la natura giuridica delle cosiddette “perizie”, ovvero quelle attestazioni di autenticità e, spesso, anche di conservazione, che si riportano a penna o con altri strumenti di scrittura su cartellini descrittivi della moneta e che vengono poi “sigillati” con essa all'interno di bustine di plastica (ma sarebbe lo stesso se la moneta venisse sigillata in una “slab” di stile nordamericano con l'applicazione di un “bollino” non rimovibile sovr'applicato) oppure mediante il rilascio di cartoncini contenenti la riproduzione fotografica della moneta e delle altre indicazioni descrittive, di autenticità e di stato conservativo. Vorrei affrontare il discorso utilizzando un linguaggio chiaro a tutti, cercando di ridurre al minimo i “tecnicismi”, anche se talora, dato l'argomento, non potrò fare a meno di farne uso. I punti che vorrei chiarire sono essenzialmente tre: 1. che cos'è esattamente quella cosa che, nell'ambiente numismatico, siamo soliti chiamare “perizia” (impropriamente...e vedremo fra poco perchè)? 2. Vi sono differenze giuridiche fra “periziare” una moneta utilizzando locuzioni preventive quali “a mio parere...”oppure “ritengo la moneta ecc.” piuttosto che ometterle del tutto e scrivere direttamente: “autentica”? 3. Chi è legittimato a redigere? La possono redigere solo i “Periti” (cioè coloro che hanno ottenuto l'iscrizione alla C.C.I.A.A e/o all'Albo dei periti ed Esperti del Tribunale? Oppure bisogna essere iscritti ad un'Associazione di professionisti numismatici? Dal colloquio intercorso a Parma, qualcosa mi dice che, sull'argomento, esista ancora (ed anche fra alcuni Professionisti) non poca confusione. :nea: (fine prima parte)
    1 punto
  32. Ciao @ghezzi60 Questo è il sito https://numismatics.org/collections/ Spiega bene la strada che si deve fare per arrivare alla fatidica pag. 11. saluti luciano
    1 punto
  33. Salve,per me stesso conio ma con lettere che hanno perso incisività per l'uso.mia opinione da foto
    1 punto
  34. complimenti @Alan Sinclair per il tuo nuovo acquisto! interessante proposito la collezione di numeri uno!
    1 punto
  35. Dunque @Archestrato un ritorno : Ti ringrazio per la interessante discussione di 4 anni orsono che proprio, ahimè, non ricordavo . A Te una buona giornata .
    1 punto
  36. Dramma d’argento di Lucio Vero con Ma'nu VIII Philoromaios (Edessa, Mesopotamia) che raffigura al dritto il busto laureato, drappeggiato e corazzato di Lucio Vero e al rovescio ΒΑCΙΛE / VC ΜΑΝ / ΟC ΦΙΛΟΡ / ωΜΑΙC (sic!) in quattro righe; il tutto entro un cerchio di punti (https://nomosag.com/nomos-35/705). Lot 705. Estimate: 750 CHF. MESOPOTAMIA. Edessa. Lucius Verus with Ma'nu VIII Philoromaios, 161-169 and 139-163/165-179. Drachm (Silver, 17 mm, 2.91 g, 12 h), 167-169. Α Κ Λ ΑΥΡ - ΟΥΗΡΟC C Laureate, draped and cuirassed bust of Lucius Verus to right. Rev. ΒΑCΙΛE / VC ΜΑΝΝ / ΟC ΦΙΛΟΡ / ωΜΑΙC (sic! in four lines; all within a circle of dots. BMC p. xcviii and pl. L, 8. RPC IV.3 online 6493. Very rare and of considerable interest. Minor marks, otherwise, very fine. Questa moneta fa parte di una rarissima emissione coniata per il re Ma'nu di Osrhoene nella città di Edessa, da cui, nel 163, fu cacciato dal partico Vologases III e sostituito da un certo Waël. Poco dopo, grazie all'esercito di Lucio Vero, sotto il comando di Avidio Cassio, Ma'nu fu restituito a Osrhoene e, in onore dell'evento, nel 167-169 circa, produsse monete con il ritratto di Vero sul dritto e i suoi titoli, in greco, sul rovescio. Circa sei anni dopo, in seguito alla falsa notizia della morte di Marco Aurelio, Avidio Cassio si proclamò imperatore, ma l'usurpazione durò solo poco più di tre mesi prima che Cassio venisse assassinato. Sua figlia Avidia Cassia Alessandra ebbe un figlio e tre figlie, una delle quali, Claudia Vettia Agrippina, sposò l'affascinante Tiberio Claudio Temistocle Maratonio! apollonia
    1 punto
  37. Sul rovescio non ci sono dubbi. Non riesco ad esprimermi per il diritto invece… sembrerebbe uguale anche quello.
    1 punto
  38. Oppure un onfalo per il RPC , con punto interrogativo. È abbastanza raro (2 esemplari illustrati) RPC V,2 unassigned 417 https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/type/417 @gpittini Come avrai probabilmente notato, i volumi V2 e V3 dei Severi sono online da qualche mese. Manca solo il "pezzo grosso" del volume V1, dedicato alle monete severiane delle zecche provinciali in Europa. Questo database, pur non potendo sostituire la straordinaria opera del RPC cartaceo, ne permette l’aggiornamento continuo. Gli autori vi hanno recentemente aggiunto anche ciò che molti attendevano: la trascrizione e la traduzione delle leggende in greco e in latino. Il loro lavoro personale è spesso dimenticato, e vorrei cogliere l’occasione per ricordarne i nomi per ogni volume:
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  39. Ragazzi intanto io vi ringrazio di vero cuore perché ho letto pareri frutto di ottimi ragionamenti. Vi leggo sempre interessato ed appassionato @Alan Sinclair @Carlo. @chievolan @417sonia 🔝😄
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  40. Provo a dire qualcosa, semplificando al massimo e coi miei limiti di appassionato. Limitandoci alla età imperiale, la percentuale di fino nelle leghe d'argento e' variata molto nel tempo, sia in rapporto alle varie riforme monetarie che si sono susseguite, sia in rapporto agli eventi storici (pensiamo, ad esempio, all'impero secessionista delle Gallie). Non dimentichiamo poi che anche i nominali d'argento sono cambiati nel tempo. Lo stesso denario, prima cardine del sistema monetario imperiale, e' progressivamente scomparso nel corso del III secolo divenendo in pratica solo una unità di conto. Comunque, esistono tabelle che ci possono servire giusto per orientarci un po'. Quelle che allegherò sono quelle che uso io e che ho trovato nelle mie letture (sicuramente ne esistono altre e anche più precise e dettagliate). Questa e' la prima, tratta dal "Monete romane" di Savio, un testo semplice quanto utile soprattutto per i semplici appassionati come me. Arriva a Settimio Severo e si riferisce al denario: Qui passiamo all'antoniniano, con un interessante raffronto anche con la monetazione argentea dell'Impero delle Gallie. La tabella e' tratta dal sito https://ric.mom.fr/ : Poi, con la riforma di Diocleziano (ma anche qui.....usurpatori....Carausio...) gran ritorno di fiamma dell'argento. Ma questa e' una altra storia. Ciao. Stilicho
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  41. Ciao! Se nel grado di conservazione non includi i difetti, ci può anche stare; ma va poi sottolineato che probabilmente è tosato e presenta un botta di taglio sul verso. Questo - a mio avviso - inficia il grado di conservazione che, quindi, si riduce. Alcuni tengono invece separati il grado di conservazione dai difetti. saluti luciano
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  42. Medaglione in bronzo di Antinoo (Tium, Bitinia) che raffigura al dritto il busto drappeggiato di Antinoo a testa nuda e al rovescio Antinoo come Dioniso, parzialmente drappeggiato e seduto a destra su una pantera che avanza verso destra, appoggiando la mano destra sul lato posteriore della pantera e reggendo un tirso con la sinistra (https://nomosag.com/nomos-35/692). Lot 692. Estimate: 5000 CHF. BITHYNIA. Tium. Antinoos, died 130. Medallion (Bronze, 44 mm, 38.64 g, 6 h), struck under Hadrian, 117-138 . ANTINOΩI HPΩI Bare-headed and draped bust of Antinoos to left. Rev. TIANOI Antinoos as Dionysos, partially draped and seated to right on a panther advancing to right, resting his right hand on panther's hindquarter and holding a thyrsos with his left. Blum 1. RPC III 1191.9 (this coin). Very rare. Clear and with an olive-tan patina. A few flan faults, some smoothing, otherwise, very fine. apollonia
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  43. Congratulazioni, @Pietro93! Avevo visto questo lotto (anche a me Giulio Cesare ha sempre affascinato, e anche se non colleziono monete classiche anche a me piacerebbe prima o poi recuperarne una… per cui ogni tanto controllo le quotazioni per vedere se tra le tante proibitive c’è qualche “occasione”…) Ma per fortuna avevo visto questo thread e ho immaginato potesse essere una buona occasione per te, per cui ho ben pensato di evitare di “rompere le scatole”!😅 E ora che hai centrato l’obiettivo “Cesare”, in bocca al lupo per la civetta!👋
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  44. Chi può "periziare" una moneta? La possono "periziare" solo i “Periti” (cioè coloro che hanno ottenuto l'iscrizione alla C.C.I.A.A e/o all'Albo dei Periti ed Esperti del Tribunale)? Oppure bisogna essere iscritti ad un'Associazione di professionisti numismatici? Devo dire subito che su questo punto il mio interlocutore ed io abbiamo concordato, ancorchè egli avesse notevoli riserve a prestarsi (pur dietro giusto compenso) a “periziare” (a questo punto potremo anche scrivere: a "espertizzare"...anche se trovo il verbo abbastanza sgradevole...) le monete altrui che, invariabilmente, vedeva poi confluire sul mercato, specialmente quello online. Fattogli notare che l'Associazione di cui Egli era membro aveva pubblicato persino un “listino” sul proprio sito internet con le tariffe per le certificazioni, mi ha risposto che dissentiva da tale pratica per i motivi che già mi aveva esposto. Ma torniamo al nostro tema. Ancora, probabilmente, sarò costretto a dare una brutta notizia a qualcuno. L'expertise (o quello che impropriamente noi siamo soliti chiamare pomposamente “perizia numismatica”), può essere effettuata da chiunque sia competente ed autorevole. Suppongo che questa affermazione, apparentemente “destabilizzante” per noi abituati ai titoli, ai timbri, ai rivetti personalizzati ecc.,, non sorprenda invece gli assidui e più attenti frequentatori del Forum, che hanno appreso nel corso del tempo una lectio magistralis fondamentale, e cioè che molto spesso, i veri esperti di monete, quelli il cui parere richiediamo quando abbiamo dei seri dubbi, quelli di cui leggiamo con estrema attenzione gli interventi, sono spesso anche Utenti “poveri” di titoli, timbri e rivetti, ma, d'altro canto, estremamente “ricchi” di esperienza, di studio, di "praticaccia" e di conoscenze numismatiche specifiche. Non sto a fare i loro nomi perchè li conosciamo tutti e, se siamo intellettualmente onesti, ne riconosciamo l'indiscussa capacità critica e la superiore conoscenza della materia. Ora, il fatto che costoro possano anche non essere iscritti alla C.C.I.A.A., all'Albo dei Tribunali, non siano laureati, non siano iscritti ad alcuna Associazione o Circolo e non sappiano giocare a bridge, non ne scalfisce minimamente l'autorevolezza ed anzi, per certi versi, costoro possono persino “impensierire” con i loro puntuali (e talvolta impietosi e ficcanti) giudizi tecnici, proprio chi, invece, antepone innanzi a tutto titoli accademici, bollini e iscrizioni burocratiche, che talvolta possono persino non adeguatamente corrispondere ad un altrettanto solida conoscenza della materia (ciò anche a causa di una certa “rilassatezza” - stavo per scrivere “sciatteria” ma poi ho scritto rilassatezza, per non apparire offensivo verso qualcuno - con la quale, in qualche sede, si conseguono le iscrizioni agli Albi). Ebbene, tutta questa “tirata” per dire che non solo le expertises (da noi “ruspantemente” chiamate “perizie numismatiche”) le può effettuare chiunque sia competente nella monetazione che certifica, ma che l'autorevolezza di una “perizia” è direttamente proporzionale alla caratura numismatica del certificatore, che non è indicata, necessariamente, dalle “stellette” o dai “bollini” applicati su tessere o su moduli delle Camere di Commercio, ma che risiede nel patrimonio di esperienze, di studi e di conoscenze che un soggetto che può non aver mai posseduto una “pinza rivettatrice”, nondimeno vanta. Quanto sopra con buona pace di chi ritiene che per “periziare” una moneta si debba essere iscritti agli Albi o alle Associazioni professionali e che le “perizie” eseguite da soggetti non iscritti non avrebbero, a loro dire, alcun valore. Se mai e quando verrà istituito un Albo professionale del settore, allora la questione potrà essere diversamente considerata....ma fino a quel momento...questo è ciò che passa il Convento. (fine della terza e ultima parte) Saluti. :hi: Michele
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  45. Partiamo subito dal primo punto e, forse provocando la delusione di alcuni, diciamo subito che quelle attestazioni riportate sui cartellini, sulle slabs e persino sui “cartoncini fotografici”, non sono affatto perizie. Lo so...è un brutto colpo....ma è così. Ciò non significa che non esistano le “perizie numismatiche”, ma perchè si abbia “perizia numismatica” occorre ben più che la compilazione di un cartellino rivettato ad una bustina di pvc. La perizia è infatti una “relazione tecnica”, di norma scritta (ma potrebbe anche essere esposta oralmente al privato che l'ha commissionata o ad un giudice) che può avere ad oggetto una valutazione economica, una questione di natura tecnica, medico-legale, scientifica, ecc. Si conoscono tre tipi di perizia, che, per così dire, graduano progressivamente il livello di responsabilità che assume il perito che la rende: a. la perizia non asseverata (cioè “semplice”); b. la perizia asseverata; c. la perizia asseverata con giuramento. - Con la perizia “semplice”, il perito si limita a rispondere (di norma, come ho già detto, per iscritto) al quesito che gli viene posto, senza peraltro assumere formalmente responsabilità particolari in ordine ai fatti che egli dichiara di aver esaminato ed alle conclusioni cui è pervenuto; - Con la perizia asseverata, il perito, al termine del suo elaborato, redigerà un'autocertificazione nella quale confermerà i contenuti, assumendone, in caso contrario, responsabilità civile e penale. In questo caso, il perito assocerà alla sua relazione una dichiarazione (che sottoscriverà) e che sarà più o meno formulata nel seguente modo (riporto una formula reperita in un articolo pubblicato sul web): “Nella certezza di aver applicato al meglio le mie capacità professionali nella redazione della presente perizia, confermo, sotto la mia personale responsabilità, l'autenticità, la veridicità e la certezza dei contenuti della mia relazione”. - Nella perizia asseverata con giuramento, il perito, oltre a certificare il contenuto del proprio elaborato, presterà giuramento dinanzi ad un Cancelliere o ad un Notaio, pronunciando una formula “sacramentale” che non tollera deroghe: (“giuro di aver bene e fedelmente adempiuto alle funzioni affidatemi al solo scopo di far conoscere la verita”), conferendo alla perizia un ulteriore, seppur solo formale, elemento di autorevolezza. Come si può vedere, quella che in numismatica noi chiamiamo abitualmente (e semplicisticamente) “perizia”, non rientra in nessuno dei tre casi (di perizia) sopra indicati. Ma allora, quella che noi chiamiamo “perizia”...in realtà....cos'è? Ebbene, le attestazioni rilasciate dal venditore della moneta (ma anche, perchè no, da un terzo non venditore), nelle consuete forme e con gli usuali supporti a noi ben noti, altro non sono che “dichiarazioni di scienza” o, forse più precisamente, “manifestazioni di conoscenza” rispetto alla moneta di cui si dichiara innanzitutto l'originalità e poi, quasi sempre, anche la conservazione. Purtroppo non disponiamo di un termine “secco”, in italiano, (ciò forse spiega perché impieghiamo il termine "perizia"...) che rappresenti esattamente il concetto di “manifestazione di conoscenza” applicata alla valutazione dell'autenticità e della conservazione di una moneta, e allora, se permettete, questo termine lo prendiamo in prestito dal francese. Il sostantivo che più si avvicina al nostro concetto è un termine che riecheggia frequentemente nelle gallerie d'arte, ma che è quasi sconosciuto negli ambienti numismatici italiani; questo termine è....”expertise” La Treccani lo traduce come: “autenticazione di un'opera d'arte fatta da un esperto”. Mutatis mutandis, la dichiarazione riportata sul cartellino, sulla slab (mediante bollino) o sul cartoncino fotografico, è essenzialmente un' expertise, cioè, in primis, l'autenticazione della moneta e, in secundis (quando c'è) l'apprezzamento soggettivo di chi compie l'attestazione, dello stato idi conservazione n cui egli ritiene trovarsi la moneta. Le altre indicazioni usualmente riportate sui cartellini rientrano nella descrizione “oggettiva” della moneta (provenienza, peso, diametro, autorità emittente, zecca ecc) e completano il parere espresso. Venendo a trattare la seconda questione, è' evidente a questo punto (almeno...mi auguro che lo sia...) che le attestazioni di autenticità e conservazione a cui il mercato ci ha abituato, rese nelle predette solite forme, non mutano di un millimetro la “portata” delle stesse e la loro validità (o non validità), se il “certificatore” premette la locuzione “a mio parere”, piuttosto che “la ritengo ecc.” anziché limitarsi ad attestare, semplicemente e “rusticamente” che: “la moneta è autentica”. Invero, secondo il mio esuberante interlocutore parmense (o parmigiano...non so ancora come si dica) ben più grave sarebbe l'assunzione di responsabilità del certificatore che scrivesse sul cartellino “a mio parere”, mentre meno rilevante sarebbe la sua responsabilità se si limitasse a scrivere sul cartellino solamente che la moneta “è autentica”. Garantisco di essermi sforzato per comprendere quale potesse essere la saliente differenza passante fra le due modalità lessicali di attestazione, ma non sono venuto a capo di nulla, complice anche il fatto che quando ho chiesto al mio interlocutore di darmi almeno un “assist” per arrivare a comprenderne in base a quale ragionamento (preferibilmente giuridico) Egli sostenesse esservi differenza, la Sua risposta è stata che le cose stavano come diceva Lui....e per me, che sono un “illuminista”, queste risposte fideistiche non sono (ancora) sufficienti a persuadermi. :pardon: E veniamo ora al terzo ed ultimo punto. (fine seconda parte)
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  46. Questa è una lista dei links alle discussioni relative alle varie iconografie presenti sui rovesci delle monete romane imperiali, è frutto di una ricerca tra le migliaia di discussioni presenti nella sezione, pazientemente spulciate da me, Illyricum65 e Minerva, e verrà costantemente aggiornata. Exergus Divinità - Allegorie, personaggi La leggenda di Bacco e Arianna Il trionfo: mitologia e monete I dardi di Apollo e il bastone di Asclepio Il caduceo Il Sole La Vittoria Spes Il Genio Nettuno Fortuna Athena Promachos Domiziano Domiziano e germania Marco Aurelio e Marcomanni Settimio Severo - Denario LIBERALITAS AVG VI Annona Libertas Aequitas, Moneta e bilancia Ceres - Proserpina Cerere e Faustina madre, la leggenda di Proserpina Fecunditas (Faustina figlia) Providentia Deorum... et Augustorum Rappresentazioni allegoriche Postumo e Serapis La Concordia, auspicio di lealtà Le rappresentazioni allegoriche nei rovesci delle monete romane Minerva (Claudio) Minerva (Geta) Dioscuri PAX AVG... ma c'è la Salus... (Carausio) Sesterzio "Spes" di Claudio Imperiale o imitazione? La Cibele dei Severi Analisi serie severiana Prigionieri Culto di Anubi Rappresentazioni geografiche I T A L IA denario di Adriano Italia, Italia! Divinità fluviali Le provincie dell'impero Vespasiano e IVDEA CAPTA Armenia Capta La Dacia La Germania De Sarmatis Britannia: storia e monete da Claudio ai Severi; 1^ parte Britannia: storia e monete; da Claudio ai Severi: 2^ parte Tipologie del basso impero LE MONETE ROMANE PIU' COMUNI DEL IV SECOLO Una utile guida per i neofiti La serie FEL TEMP REPARATIO Un'altra utile guida Architettura Il Colosso di Nerone Massenzio e Tempio Aedes Divae Faustinae Tempio di Augusto e Livia Tempio del Culto Imperiale Tempio di Traiano a Roma Tempio tetrastilo con Mercurio Tempio di Vesta, Giulia Domna Tempio decastilo Tempio Circolare di Marte Tiberio e il Tempio della Concordia Tempio di Giove Capitolino Tempio di Giove Optimo Massimo (aggiornamento) Tempio di Venere a Roma Altri Edifici Templari dell'area greco-orientale Ara Pacis Il campo pretoriano Macellum Magnum Tempio di Iside Altari Junoni Martiali Volusiano Lo Stadio di Domiziano su un aureo di Settimio Severo Culto dei Cesari in occidente Edifici templari area greco orientale Imperatori/Principi Princeps Iuventutis Animali Elefanti Il toro Il leone Una belva più greca che romana. A dorso d'aquila Sesterzio di Marco Aurelio Bighe e quadrighe Il leone e la serpe L'iconografia dei solidi ravennati Grifone Gallieno Animali e Mostri sulle monete Grifoni, elefanti, cervi, ippopotami ecc Rovesci imperiali "Aviari"- una ricerca semiseria Varie C A Certamen Actiacum S C - Senato Consulto S C - Senato Consulto parte 2 Il mistero dei simboli Consecratio e divinizzazione, cenni storici Consecratio, generalità Monete di consacrazione. Legende e tipologie del rovescio Monete di consacrazione. Legende e tipologie del rovescio (2°) Adlocutio Ludi Saeculares Alfa e Omega I Vota Gli appellativi di Roma El-Gabal, la pietra nera di Emesa Adventus - Profectio Strumenti sacrificali Riduzione delle tasse Faustina figlia e i suoi bambini Insegne militari Navi Elargizioni Fedeltà e Concordia delle truppe Regni alleati, regni vassalli, re "nominati" Crocette 1 Crocette 2 Crocette 3 Restitutori Orbis Ob Cives Servatos Trofei Il globo sulle monete imperiali Globo e timone (la Terra era già rotonda) Una luna particolare Sesterzio di Traiano Decio Roma e Costantinopoli La Sarmazia Da M.Aurelio a Costantino Carpentum Agrippina, anche i carri funebri avevano la loro eleganza. Settimio Severo - Denario INDVLGENTIA AVGG IN CARTH Elargizioni LIBERALITAS e affini La mano di Dio Conferma ufficiale dell'epoca di un tipo monetale. FEL TEMP... insoliti Come interpretare i rovesci Le stagioni nelle monete romane Allegorie delle 4 stagioni I Rovesci nelle monete imperiali Elmi imperiali Archi, frecce e monete romane
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