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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/25 in tutte le aree
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Mostra davvero molto interessante e meritoria anche la pubblicazione inerente, da alcuni anni mi sto interessando agli strumenti monetari e para-monetari utilizzati in Africa orientale, dal Mozambico all'Eritrea, nell'ambito degli scambi intercontinentali che connettevano Americhe, Europa e Africa alle aree dell'Oceano Indiano fino alla Cina e all'estremo oriente... ho scoperto una realtà monetaria multiforme e di grande complessità, vi sono delle pubblicazioni sul tema ma prevalentemente saggi di storia monetaria, non facili a reperirsi, alcuni saggi molto interessanti sono stati prodotti da una studiosa italiana, Karin Pallaver, che si concentra in particolare sulla progressiva integrazione economica e monetaria delle zone interne dell'Africa orientale con le città portuali e gli empori delle aree coloniali tra primo ottocento e primo novecento, di seguito posto dei link e le immagini di alcuni volumi: https://unibo.academia.edu/KarinPallaver4 punti
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Buonasera a tutti, cercavo degli avvenimenti del 1804, ma stando al web a Napoli, Palermo e tutta la penisola non fu un anno significativo. Mentre invece in Francia si ponevano le basi per quella che poi sarà l'ascesa di Napoleone che interesserà molto da vicino il popolo delle Due Sicilie dei Borboni e di tutta la penisola negli anni a venire. Sempre dal Web. Il Primo Impero fu instaurato in Francia da Napoleone Bonaparte per sostituire il Consolato. Ebbe inizio il 18 maggio 1804, quando un senatoconsulto proclamò Bonaparte Imperatore dei Francesi e terminò nell'aprile 1814 con l'abdicazione di Napoleone e l'esilio sull'isola d'Elba. Voglio ricordare il 1804 con il mio Tornese di Ferdinando IV. Se vi fa piacere sarei felice se integraste la discussione, magari con qualche fattarello partenopeo o siculo. Saluti Alberto3 punti
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Tutti i nuovi macchinari furono inviati da Philadelphia nel dicembre 1845, e installati nella primavera successiva, ma sebbene la nuova struttura fosse ancora incompleta quello che più ritardava la ripresa della produzione era la mancanza di mattoni per la fornace, che arrivarono l'11 maggio 1846. Fu nominato un nuovo coniatore (il precedente era morto) che entrò in carica in agosto, e finalmente nell'ottobre 1846 le coniazioni poterono riprendere, utilizzando l'oro depositato poco prima dell'incendio. Quell'anno furono coniate 4.808 quarter eagles e 12.995 half eagles Qualche anno dopo, il 7 dicembre 1854, un nuovo incendio scoppiò sul tetto della Zecca, ma stavolta venne prontamente contenuto, e non si ebbero conseguenze. Questo diede però l'occasione al sovrintendente Cladwell per richiedere al Direttore della Zecca un nuovo tetto in metallo, resistente al fuoco Ancora una foto dell'edificio della Zecca di Charlotte, questa non è datata ma, a occhio, direi che non siamo molto lontani da quella del post precedente petronius3 punti
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Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. Rimpatriato dalla Germania, la Scuderia si espande. Intanto la descrizione della Casa D'Aste. Italy, Aquila. Ferdinando I d'Aragona (1458-1494). Æ Cavallo (19mm, 1.77g, 12h). Crowned head r. R/ Horse stepping r.; eagle before. MIR 88; Biaggi 120. Dal vivo si presenta integro, di piacevole lettura con qualche piccolo difetto ma che non ne compromette l'apprezzamento. Aspetto vostre gradite considerazioni. Saluti Alberto3 punti
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Nuova di Pacca! Anni fa c'era stato un FDF Ed anni ancora prima un bel CS Era realmente presente su wikipedia, successivamente questa discussione è stato rimosso.2 punti
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Buongiorno Amici della Filatelia, a completamento del recente lotto, oggi condivido con Voi questo francobollo grigio-nero imperiale del 1858 tipo I°, già dentellato. Riporta il profilo da giovane dell'Imperatore Francesco Giuseppe I° con coroncina d'alloro e nastrino. Annullo viennese con timbro rosso, a rovescio linguella. Pur non essendo raro ( ?? ) si trova disponibile ad un prezzo piuttosto elevato. Ringrazio @PostOffice e @fapetri2001, se vorranno commentare in merito.2 punti
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Ancora grazie per l'informazione, credo che questo tipo di post sia una delle forme più elevate di collaborazione tra appassionati buona serata2 punti
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È questo. Bravissimo È molto diversa da quelle di leone. Casomai a volte può essere confusa con atalarico Elo se molto consumata con Anastasio o Giustino I.... Ma è lei... Giustiniano2 punti
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Che dire, anche questo numero del Gazzettino si preannuncia estremamente ricco di contenuti, con una miriade di foto. I complimenti vanno sempre agli organizzatori, in primis Mario e Marco e poi a tutti coloro collaborano per la stesura di questo nuovo Gazzettino. Allora a Ottobre.👍👏2 punti
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@fapetri2001, confermo, erano solo battute! @Alan Sinclair per unire le due passioni, ricordati dei gettoni di emergenza con francobollo, quelle si che sono veri!2 punti
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Salve,forse la moneta che intende @Poemenius é questo nummo di Giustiniano I ,zecca di Ravenna, Sear 326a.. Aspettiamo però il maestro per identificazione e rarità.😃 https://www.acsearch.info/search.html?term="Sear+326a"&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=0 https://www.deamoneta.com/auctions/view/993/6342 punti
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Sono essenziali, con la bibliografia inizia lo studio, raddoppia il divertimento e si acquisisce quella cultura filatelica utile sempre. Voglio creare dei mostri in filatelia, in abilità e conoscenza della materia, affinché questo hobby si possa espandere e tutti ne possano gioire. Qui a la moneta.it non verrà taciuto nessun segreto in merito. Ricordate che la filatelia è tempo di qualità che dedicate a voi stessi oltre ad essere un eccezionale antistress. Perdonate se ripeto le stesse cose.. la mia e' pura propaganda pro filatelia.2 punti
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Io, al tempo, comprai gli album della Mara predisposti per tenere blister e cartincini e mantenere così la cronologia delle emissioni. Le prime commemorative, però, erano in oblò per cui, messe da parte le confezioni, le monete le tengo nelle tasche di plastica dell'album così queste le posso estrarre , toccare e "annusare"... Ecco quelle libere:2 punti
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25 articoli 13 briciole 250 pagine circa Un mix di contenuti, periodi storici, zecche varie tra autori giovani e più esperti con gli autori, che se vorranno, potranno raccontarci a Milano Numismatica il loro articolo.2 punti
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Ecco quale era la discussione! Abbiamo avuto una richiesta su di un pezzo attualmente in vendita conosciuto in soli 3 esemplari e non lo sapevamo!2 punti
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Cari Lamonetiani, anche il #12 di Quelli del Cordusio è stato completato. Ora non resta che controllare i testi affinché vengano eliminati errori, sviste ed ogni altra cosa che possa fuorviare la lettura prima della stampa definitiva. Si tratta di un numero corposo che ha superato in pagine il precedente #11: contiene 25 articoli, 13 briciole per 250 pagine circa. Dovrebbe andare in stampa a settembre ed essere distribuito gratuitamente l'8 nomembre al consueto incontro di Milano Numismatica. Per ora vi lascio con una visione d'insieme dello stesso:1 punto
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La prima emissione slovena, o meglio le prime emissioni, perchè in quanto entità politica la Slovenia ha avuto almeno due esordi filatelici. Quando diventò parte del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni furono emessi inizialmente francobolli specifici per la Slovenia, di cui i primi furono la serie Verigar, detta anche "spezzacatena", che rimasero validi fino all'emissione dei primi francobolli per l'uso in tutto il regno nel gennaio 1921. Il primo francobollo della Slovenia indipendente fu emesso il 26 giugno 1991 e rappresenta la mai realizzata "Cattedrale della Libertà" di Jože Plečnik, oggi sulle monete slovene da 10 cent. E aggiungiamo anche due esemplari della prima serie definitiva slovena, emessa il 12 febbraio 1992 e valida fino al 31 dicembre 1997.1 punto
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Erano 5 tolarjev (talleri), valuta che la Slovenia introdusse in fretta e furia nel 1990 (ancor prima di proclamare l'indipendenza formale) allo scopo di sganciarsi più velocemente possibile dalla Jugoslavia. Mi ricordi un mio zio ormai scomparso da molti anni, che aveva una collezione di francobolli di cui era gelosissimo. Dietro mia insistenza (ero ancora un bambino, ma già collezionista) un giorno finalmente accettò di farmela vedere, ma specificando che sarebbe stata la prima ed ultima volta. Quando anni dopo un brutto male lo colpì decise di lasciare la collezione a me, e mi raccomandò di averne cura perchè gli era costata diversi sacrifici. Ho seguito la sua volontà, e oggi le nostre collezioni sono una sola.1 punto
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Per gli amanti delle monete primitive africane una delle esposizioni piu’ rappresentative per tipologia e ricchezza di esemplari. In mostra a Lugano fino a settembre. Correda l’esposizione un catalogo scientifico molto ben redatto e illustrato ottima referenza per un settore ove vi sono pochissime pubblicazioni disponibili e per lo piu’ commerciali. L’originalita’ delle forme e la pregiata fattura dei fabbri africani rendono questi oggetti prodotti e utilizzati come monete di scambio particolarmente attraenti e affascinanti. Un settore numismatico per molti versi ancora poco conosciuto piu’ apprezzato dagli amanti dell’arte e del design che dai numismatici veri e propri.1 punto
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Ciao, stavolta dovrebbe essere corretto. Grazie a tutti! Saluti, Gianfranco1 punto
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Questi sono dei bei oggetti, e tra loro in periodi differenti, ve ne sono di molto rari, è una collezione difficile, paragonabile alla storia postale, in quanto effettivamente non si sa quanti ce ne siano.1 punto
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Sulla rarità.... Io ho un concetto un po' strano di rarità, basato sul mio archivio che posso definire senza falsa modestia , mostruoso. Beh se le monete con monogramma di Ricimero , in generale senza specifiche varianti, a mio avviso sono comuni o molto comuni, questa la definirei non comune... O scarce in inglese....1 punto
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Era data in omaggio con il quotidiano LA STAMPA una ventina di anni fa, in buona sostanza è un gadget.1 punto
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Buonasera a tutti, Domenico @Oppianograzie per l'apprezzamento. Avevo qualche dubbio ma alla fine manca semplicemente la R, avevo ipotizzato che fosse a ridosso della D ma @santoneha dissipato ogni mio dubbio. Saluti Alberto1 punto
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Dopo la X a me sembra di vedere una V: COS XVII? https://numismatics.org/ocre/id/ric.2_1(2).dom.8101 punto
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Tutte le monete in metallo prezioso, comprese le 500 lire caravelle, sono per legge soggette alla tassazione del 26% quando si vendono. L'argento è anche soggetto all'IVA 22% quando si acquista (questa imposta si applica a tutti i tipi di argento, inclusi lingotti, monete e gioielli), le monete d'argento, anche se destinate all'investimento, non sono esenti da IVA. Visto che l'ingordigia dello Stato non ha limiti e vi deve succhiare il sangue più possibile, ci dove aggiungere anche il fatto che tutte le piattaforme di vendita online devono segnalare all'agenzia delle entrate se in un anno avete venduto più di 2000 euro o se avete fatto più 30 transazioni, per farvi pagare le tasse. Il risultato, a quanto mi sembra di capire, è che la gente sta ignorando tutto questo e per quanto possibile sta evadendo tutte queste tasse. Ricapitolando, il fisco dice in merito a cosa è imponibile all'imposta del 26%: cessione di oggetti in metalli preziosi non lavorati: imponibile; cessione di monete in metallo prezioso: imponibile; cessione di oggetti in metalli preziosi lavorati: non imponibile; cessione di pietre preziose allo stato grezzo o lavorate: non imponibile;1 punto
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ho cercato un po' sulla rete, sicuramente i lingotti e le monete 999 sono da investimento quindi tassabili ho molti dubbi invece sulle caravelle riguardo la tassazione... poi dipende anche quando uno le vende cosa viene dichiarato (soprattutto a chi le si vende cioè a qualche negozio che le rivende o le va a fondere)... potrebbe essere anche annotato argenteria varia visto il titolo... e in tal caso non c'è sicuramente tassazione1 punto
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Caro Px, Personalmente, direi stesso conio di rovescio e di diritto. Le minuscole differenze tra i due ritratti mi sembrano ascrivibili o alla foto (ad es narice sembra più corta sulla tua, occhio più largo e meno profondo) o all'usura (assenza di basette sul tuo ritratto). K1 punto
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Ti posso dare un consiglio, la mille lire presenta un contrassegno molto molto delicato. Basta un minimo trattamento o esposizione ad agenti non favorevoli (come la luce solare) e subito si scolorisce. Nella ricerca del 1000 fai attenzione, un bel contrassegno rosso da soddisfazione in quel caso! Io lo presi in alta conservazione ma con un contrassegno pallido e ogni volta che lo vedo mi da fastidio 😅 avrei preferito una conservazione minore ma con un bel contrassegno1 punto
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in realtà l'orientamento delle bandierine è un "problema" che non sussiste: dipende dalla prospettiva dell'osservatore dipende dall'angolazione del vento a rigor di logica e sulla base dell'esperienza personale, trovo più corretta l'interpretazione della 500 lire prova. senza dilungarmi, inserisco una immagine del Vespucci in navigazione. la bandiera italiana, secondo il principio statuito per le 500 lire caravelle ordinarie, dovrebbe essere orientata in direzione opposta a quanto si verifica nella foto. E, sinceramente, in centinaia di anni di navigazione a vela, nessuno è così sciocco da non aver pensato che se la bandiera andasse in avanti, se la sarebbe trovata tra le scatole a poppa nave, dove di solito si compie la delicata funzione di timonare la nave. in buona sostanza, la variazione apportata tra le 500 lire prova e le ordinarie, sempre per rimanere in tema nautico/navigazione, è sintetizzabile con una fantozziana affermazione circa la Corazzata Potiemkin. in sintesi, era sufficiente portare l'autore della moneta a vedere una barca a vela.1 punto
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aspettiamo una normativa fiscale più conveniente.. anche se credo che valga la pena venderle se si possiedono in grandi quantità (50-110 in su). con 10 monete tanto vale te le tieni..1 punto
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Grazie @miza, ottima news. Guardo prima quali città ci sono 👍 @PostOffice, non commetterò l'errore di chiederti in prestito i tuoi libri 🙂, ma di sicuro provvederò a fare qualche acquisto per mettermi in riga.1 punto
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Infatti considerando che una buona parte delle 500 Caravelle circolate sono state conservate da bisnonni, nonni, genitori ecc., ovviamente non si hanno delle "ricevute di acquisto" su monete che erano regolarmente in circolazione, quindi si pagherà obbligatoriamente la tassa del 26% per chi le vende.1 punto
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Si, sono inclusi i dettagli da te elencati. Ma come ti hanno ripetuto più volte, è importante studiare bene le caratteristiche stilistiche del conio originale, perchè solo così potrai riconoscere un'autentico da un falso, e questo vale per tutte le monete (sennò diventa una sorta di gioco a "trova le differenze", e non è questo il giusto approccio alla numismatica).1 punto
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Se ti può interessare, per il primo francobollo sloveno da 5 centesimi 1991 Samostojnost c'è anche la busta primo giorno. Ne furono emesse con 10 annulli per 10 città diverse, la mia è con l'annullo per la città di "Trbovlje".1 punto
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A te interessano le informazioni e su come iniziare a studiare. Non mi stancherò mai di ricordare che i cataloghi filatelici rappresentano anche loro un collezionismo, le vecchie edizioni possono avere informazioni che nei nuovi non compaiono o sono limitate. La filatelia è per tutte le tasche.... tu hai acquistato un album di 600 francobolli a 20€ .. qui hai modo di acquistare uno specializzato a 10/15€. ... sono cifre che oggi ci compri un cappuccino e un cornetto.. ma intanto ti fai la libreria che e' per sempre...ed inizi a studiare. Io dei libri sono molto geloso , .. se me li chiedono in prestito la risposta e' NO ..MAI.. e su queste cinque lettere puo' finire un'amicizia.1 punto
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Normalmente monete di un certo spessore (leggi €) difficilmente si trovano nel classico casetto del nonno e di solito sono accompagnate da perizia. Come ti è già stato consigliato, non avere fretta e se sei appassionato o ti stai appassionando, leggi e studia1 punto
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Bello l' album con accumulazione Europa, ti offrira' divertimento e un buon studio. Esistono si cataloghi mondiali, volumi grandi e pesanti e costi molto alti, sono sempre cataloghi semplificati, benché utilissimi per approfondire bisogna comunque avere degli specializzati. Il mio consiglio è acquistare fin da subito cataloghi specializzati, ...per l' Italia in lingua italiana esiste solo il Sassone, .. considerando che i valori economici dei singoli francobolli per chi inizia dovrebbero essere di secondaria importanza consiglio degli usati di qualche anno addietro, si risparmia il 90% ... Un catalogo nuovo costa sui 113€ un catalogo usato 10€. Per questi consiglio di guardare qui::: https://www.vaccari.it/editoria/1x1/index.php?_c=Y2F0&_n=&_s=81 Per i francobolli d'Europa in lingua italiana esiste solo L' Unificato, che ha prezzi scontati trovi qui::: https://www.unificato.it/cataloghi-francobolli-europa/ ...ed anche qui:: https://www.unificato.it/edizioni-in-offerta/ Gli altri cataloghi per Europa e mondo o sono in lingua inglese come lo Stanley Gibbons per Uk e lo Scott per Usa, .. o in lingua tedesca come il Michel, o in lingua francese come Yvert et Tellier. I migliori cataloghi specializzati veramente ricchi di informazioni e precisi sono secondo la mia umile opinione i Michel tedeschi.1 punto
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Buongiorno @apollonia L'equazione risolutiva è la seguente: X³-X²-X=287 Nel caso di specie, essendo i metodi di soluzione non immediati da svolgere a mente alle 7 del mattino, sono andato per tentativi ed esclusione, trattandosi di un numero intero (basso, visto l'unico fattore noto =287). Pertanto: la soluzione è un numero dispari; 1 è da escludere, perché i relativi cubi e quadrati sono pari a 1; 3 è da escludere perché la somma delle cifre dei relativi multipli deve essere un multiplo di 3; 5 è da escludere perché i relativi multipli terminano per 5 o per 0; +7 è la soluzione. Va esclusa l'ipotesi di "-7" perché il cubo si porta dietro il segno e, nel caso in esame, il fattore noto è positivo. Per altri metodi di soluzione grafica o numerica rimando a libri di algebra. Saluti e buona giornata Carlo.1 punto
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Questa è difficile, dalle foto comunque propenderei per essere d'accordo sullo stesso conio di dritto e rovescio 😃1 punto
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Fuoco alla Zecca! Sabato mattina, 27 luglio 1844, sul presto. Un piccolo incendio, limitato a una sola stanza, fu scoperto mentre il Sovrintendente della Zecca, Green W. Caldwell, era a casa malato. Sarebbe stato abbastanza facile spegnerlo usando la riserva d'acqua per alimentare le caldaie, ma in assenza del "capo" nessuno prese l'iniziativa di farlo. E così, quasi l'intera struttura venne distrutta, la gran parte dei macchinari danneggiati Seguirono molte recriminazioni, ma non venne trovata nessuna spiegazione soddisfacente sulle cause dell'incendio. Il sovrintendente Caldwell sostenne che i suoi alloggi erano stati rapinati, e che il ladro aveva appiccato il fuoco per cancellare le sue tracce. Un inserviente di colore di nome Calvin venne trattenuto come sospetto, ma presto dovettero rilasciarlo per mancanza di prove. Quanto alla ricostruzione della Zecca, fu una cosa tutt'altro che scontata. C'erano stati molti oppositori alla sua creazione nel 1835, e la questione divenne ancora una volta politica. I minatori della regione incominciarono a perdere la pazienza quando videro che, ancora mesi dopo l'incendio, nessuna azione era stata intrapresa. Un'assemblea di minatori si riunì a Charlotte l'8 ottobre 1844 per presentare una richiesta unitaria di ricostruzione della Zecca, ma fu soltanto dopo le elezioni presidenziali di novembre, che portarono alla Casa Bianca James Polk, che il clima politico si rasserenò e si potè finalmente mettere mano al progetto. Ma la spesa non fu autorizzata fino al marzo 1845, e l'appalto assegnato il 16 aprile. Ed ecco spiegato perché, come abbiamo scritto in precedenza, nel 1845 a Charlotte non furono coniate monete E questo potrebbe spiegare anche il fatto che non esistono (o almeno non ne ho trovate) immagini della prima Zecca di Charlotte, se non fosse che è difficile trovarne anche della seconda. Non ne ho trovata nessuna contemporanea all'attività della Zecca, la più vecchia è questa, risalente al 1920, quando ormai a Charlotte le monete non si coniavano più da 60 anni Continua...1 punto
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Ricordo che questa banconota fu una delle prime che aggiunsi nella mia collezione, non riusivo a resistere al fascino del Capranesi. (la prima fu una mille lire Barbetti, la seconda la mille lire Regine del mare e la terza questa)1 punto
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Buongiorno Corretta l'attribuzione fatta da @Ajax, da notare il segno del Massaro costituito dall'anellino posto a lato della gamba destra del Cristo. E' noto il simbolo ma non il nome al quale si riferisce! Il valore di acquisto, direi tra i 70 e i 100 euro saluti luciano P.S. Mi sono permesso di spostare la discussione in altra riferita allo stesso Doge.1 punto
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Mi hai fatto tornare in mente un'espressione che sentii in passato... "fior di cogno pattinato".. ???1 punto
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