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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/09/25 in tutte le aree
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Scusate se intervengo,in primo luogo credo che Tinia non debba dare giustificazioni o quantomeno discolparsi,su un parere espresso,in quanto è vero che “sottolinea”,almeno in casi più insidiosi,il fatto che la moneta/e vanno sempre visionate dal vivo per un giudizio definitivo. Le sue disamine sono sempre “ricche”di spunti su cui ragionare e far ragionare dall’altra parte,utenti più o meno esperti,in confronti,che a dir il vero,il più delle volte,a parte qualche caso,non vengono ribattuti neanche all’altezza,e a tutto campo( fusi,repubblicane,imperiali)ergo,è meglio darsi una calmata e tornare con i piedi per terra. Senza che la minima polemica,ma era doveroso dirlo,buona giornata.6 punti
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Salve,sperando che sia tornata una certà serenità,vorrei se mi è consentitofare una piccola considerazione.seguo questo forum da quando è nato e nonostante non fossi di primo pelo ho imparatomolte cose anche su monetazione di non mio interesse.finalmente dopo molte esitazioni mi sono iscritto inizialmente per una provinciale che mi faceva impazzire e poi per 1 tari' che non trovavo come ritratto,e qui ringrazioAle75 e altri specialisti di medievali siciliane.poi ho iniziato a confrontarmi in altre tematichesempre con modestia conscio che non è l'età che ti fa imparato.partecipando ad una discussione su un oggetto sono stato bacchettato in malo modo e accusato di dire ca...te perche avrei dovuto dire ROMEI orientali mentre è accezione comune indicare un determinato periodo come bizantino,avevo preso la decisione di non intervenire più ma poi il confronto con persone che apprezzavano i miei,anche se a volte non per tutti convincenti argomenti mi hanno aiutato a restare.questo per dire che non sappiamo con chi interagiamo e potremmo evitare saccenza e giudizi definitivi ed eventualmente motivandoli come invito sempre a fare.scusate lo sfogo,ma è per dire che nessuno ha la verità in tasca e vi assicuro che ci sono monete che ingannerebbero il più scafato di noi ,non per niente ottengono offerte strtosferiche in aste.dopo più di 50 anni di studio sul campo vi assicuro che che le delusioni sono dietro l'angolo.godiamoci serenamente questa passione,chè ci sono problemi più importanti,che questo Forum serva a distrarci e non motivo di scontro o rivalità.questi siamo e dobbiamo essere contenti.con simpatia Nino4 punti
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Suggerisco un uso consono delle parole, del rispetto dei toni, dell'impegno di chi ci mette solo del volontariato senza tornaconto alcuno, suggerisco un uso "non di carattere personale" del forum ma di condivisione e scambio reciproco. Suggerisco il rispetto delle regole, suggerisco il rispetto delle regole del forum, suggerisco di evitare citazioni non consone o non coerenti a quanto si deve dire, suggerisco cautela nell'esprimere affermazioni perentorie. Suggerisco, in poche e semplici parole, un pizzico di intelligenza, educazione e rispetto nell'esprimersi.4 punti
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Mi allaccio a quanto detto da @Illyricum65 e il mio discorso vuole essere più ampio e andare al di là della moneta in questione (della cui autenticità o flasità, ve lo dico, interessa gran poco). Mi preme di sottolinearvi di come le parole siano importanti. Le mie parole sono sassi Precisi e aguzzi, pronti da scagliare Su facce vulnerabili e indifese Sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi Credo che queste quattro righe di questa splendida canzone di Pacifico (resa poi famosa da Bersani) ben renda l'idea di cosa siano (o possono diventare) le parole. Spesso e volentieri qui dentro si perde il senso della normale dialettica da forum e si lanciano stilettate, accuse oppure, in maniera altrettanto pesante, ci si lancia in messaggi redatti in modalità passivo-aggressiva o ancora in allusioni velate lasciate qua e là a mo' di firma. Cui prodest? Non di sicuro a questa sezione del forum, che - mi sembra sia chiaro ai più - ormai si è ridotta a una mera "vetrina virtuale" dei vassoi delle proprie collezioni senza un minimo di approfondimento storico o tecnico. E' tutto un "è buona? è falsa? é uguale? è diversa? è ritoccata? è questo? è quello?". Come non bastasse avverto sempre di più l'impressione che il forum, ormai, più di qualcuno lo usi come vetrina personale... in tal senso sono emblematiche altre recenti discussioni. Non è questo il luogo che avevo conosciuto ormai 17 anni fa, né questa la sezione che con impegno e passione avevo contribuito ad animare assieme agli amici @Illyricum65 e @Stilicho Chiudo questa mia breve riflessione citando un'altra canzone, di Ligabue questa volta: Chi s'accontenta gode, così così ...ecco, forse è arrivato il momento di "accontentarsi" di cosa è diventata questa sezione, "godendo" solo così e così.4 punti
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Eccolo assieme ai suoi 4 fratelli maggiori.4 punti
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mah... mi dispiace che si sia sollevato un polverone per una cosa del genere, a saperlo mi sarei astenuto dal dare il mio parere, e dire che mi ero anche premurato di specificare limiti e di evitare diatribe sui pareri precedenti, memore di tante diatribe degli anni passati... Inviterei comunque alla calma e lasciar correre un filo, questo detto a tutti Grazie, Enrico3 punti
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Concordo in tutto parola per parola, virgola per virgola. Ci aggiungo anche il rispetto del Regolamento. Illyricum3 punti
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Le faccio notare che io non la ho mai nominata... casomai sono stati altri utenti a farlo in maniera diretta o indiretta. Crocefissioni? Ma di che parla, resti nei giusti termini dialettici, per favore. La regolata mi sa che deve darsela lei... Buona serata Illyricum3 punti
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Ciao a tutti, mi ricollego al post #82 dove si parlava di metodi di stampa, in particolare io citavo una laser, metodo di stampa che praticamente si riconosce ad occhio nudo https://www.lamoneta.it/topic/223096-varianti-di-colore-o-alchimie/page/4/#findComment-2522137 passando dal post https://www.lamoneta.it/topic/223096-varianti-di-colore-o-alchimie/page/4/#findComment-2551477 con la mille lire sdoppiata, fatta però con una stampante a getto d'inchiostro, che come qualità supera la laser di parecchio e "mischia" colori liquidi (non pigmenti asciutti). Adesso ho tirato fuori il microscopio scolastico di mia figlia e ho dato un'occhiata ad una 500 lire mercurio questa è una E di cinquEcEnto (una delle due, non ho segnato quale 🤣, anche perché sono rotate di 180° quando le guardi) e si vede benissimo una struttura tridimensionale della stampa, che purtroppo in foto non risalta così bene. Poi ho fatto una prova con una inkjet come quella di @jaconico e l'ho messa sotto le lenti: A = Originale Marco Polo / B = Stampa fai da te I colori dell'originale sono molto, molto più nitidi ed omogenei, non si vede bene, ma l'anima dell'uno ha un bel col bronzo dal vivo, La stampa fatta in casa anche qui si riconosce sotto un buon ingrandimento. @jaconico scriveva che addirittura un esemplare di questi era stato periziato, ma adesso mi / vi chiedo: ma oltre alla lente d'ingrandimento di rito, perchè su questi oggetti non si usa un microscopio?3 punti
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Buonasera a tutti, Qualche giorno fa, in un off topic in una discussione su un pezzo presentato, per l'appunto, da @caravelle82, ho osservato che a mio avviso l'orientamento delle bandierine era corretto nella Prova e, invece, sbagliato nella serie ordinaria. Questo mio appunto, per una volta, nasce dall'esperienza e dall'osservazione ragionata del fenomeno: chiunque sia stato su una barca a vela, o ancor meglio abbia navigato su un veliero (io ho avuto la fortuna di farlo per ben 4 volte da ragazzo) sa che il vento in poppa è una sorta di chimera: la navigazione (a differenza delle regate) richiede il mantenimento della rotta o un minimo discostamento dalla stessa, quindi il vento favorevole non sempre (o meglio, quasi mai) è disponibile. in aggiunta, una nave a più alberi a vele quadre non navigherà mai con il vento completamente in poppa, poiché le vele verso prua non prenderebbero vento. Nell'immagine la riproduzione della Niña, da wikipedia. L'angolazione ottimale per la navigazione a vele quadre è il vento di traverso, ovvero perpendicolare alla rotta della nave. Dopo un doveroso (e minimo) approfondimento tecnico, arriviamo quindi alla moneta del contendere, la famosa 500 Lire Caravelle Prova del 1957. immagine da Numista, credits @ numismatica varesi Nella rappresentazione riportata sulla moneta, le bandierine (che in scala sono bandierone) sono spesso riportate come "controvento". A mio modestissimo avviso, e spero di essere smentito, la rappresentazione della Prova è quella corretta, per alcuni motivi che elenco: 1. Come scritto sopra, è altamente improbabile la navigazione con vento in poppa, in particolare per navi con vele quadre; 2. La prospettiva delle navi e il posizionamento della relativa velatura induce a pensare che la direzione del vento sia "uscente" dalla moneta e non "da sinistra a destra"; 3. È noto che la bandiera delle navi è posizionata a poppavia: quale comandante di nave a vela mai la manterrebbe in quella posizione se il vento in poppa la porterebbe addosso al timoniere? immagine da web Non per nulla, nell'immagine sopra riportata del nostro orgoglio nazionale, l'Amerigo Vespucci, si nota che la bandiera non sventola "in avanti", nonostante le vele siano al vento. Saluti a chi ha avuto voglia di leggere queste mie riflessioni fino a questo punto, Carlo. Non avendo trovato una discussione analoga, la apro: nel caso reindirizzatemi a quella esistente. Questa riflessione nasce giusto perché mi è passato davanti il Vespucci poco fa.. Purtroppo c'è un po' di maccaia.2 punti
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il grande è chi ha creato tali francobolli e tanti altri del periodo e i grandi siamo tutti noi che li amiamo2 punti
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Sono d'accordo con te, Tinia ed altri partecipanti hanno soltanto espresso un parere, ed è stata una gentilezza, non gli entrava nulla in tasca ..2 punti
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Buongiorno, non so leggere il Tedesco e pertanto mi riferisco a quello che ha scritto @PostOffice che in più occasioni ha descritto i certificati in Tedesco, non so proprio cosa voglia intendere vero pezzo di prova, non ha senso, questo è il N.1 ed è molto bello, posso dirvi che le tre sigle al retro sono: R probabile sigla di un venditore, la firma al centro è la firma estesa del perito che ha effettuato il certificato, non estremamente noto ma conosciuto e la terza, che per come la penso è la più importante è la firma buona di Alberto Diena, uno dei più grandi periti al mondo, è una firma molto falsificata soprattutto in tempi moderni, ma stai tranquillo, questa è buona ed è meglio del certificato, complimenti un gran bel pezzo2 punti
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Quindi cosa suggerisci? Di astenersi da dare opinioni ( positive o negative che siano) anche con formula dubitativa? E allora decade buona parte del senso deL forum stesso …. L’approfondimento storico ha senso se effettuato su una emissione reale, fatto su un falso è solo una speculazione su presupposti errati, e quindi inutile per definizione2 punti
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Secondo me chiunque partecipi alle discussioni ed esprima una propria opinione è comunque meritevole di ascolto, se non altro perché non è tenuto, ricordo per l ennesima volta che le monete le possiamo giudicare ( purtroppo) soltanto da fotografia, con tutti i limiti che ciò comporta , ed a volte , su falsi pacchiani , può anche essere sufficiente, ma su monete difficili il giudizio finale spetta ad uno specialista che ha la possibilità di una visione diretta, come questa volta è capitato con Enrico ( che stimo all ennesima potenza , un grande !), ma sono sicuro che anche Tinia se avesse avuto il denario in mano sarebbe giunto alla stessa conclusione, il forum è fatto anche di questo, non dobbiamo demonizzare chi ha espresso un'opinione poi rivelatesi scorretta , com'è accaduto con Antonio pxcaesaer , altrimenti si rischia che la prossima volta lo stesso individuo eviterà di partecipare a qualunque discussione, ed il forum ne trarrà svantaggio.. sono d'accordo con Grigioviola quando dice che 17 anni fa si respirava aria di fermento qui , anch'io mi iscrissi più o meno in quel periodo, c'era effettivamente più vitalità, c'erano anche certi personaggi attivi che purtroppo non scrivono più da tempo ad alimentare parecchio le discussioni ( in senso buono ) , ma il forum è come una creatura, nasce , cresce , ha i suoi alti e bassi, va alimentato per non morire ..2 punti
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Buongiorno a tutti Vedo che siamo tutti sulla stessa barca...😁un po datati. .. Ricordo la materia insegnata a scuola: "bella calligrafia" pennino, inchiostro e carta assorbente. Che pastrocchi sui quaderni... Oggi vedo che i giovani scrivono stampatello... 🤭 Saluti2 punti
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sesino di Piacenza emesso a nome di Maria Teresa d'Asburgo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MTPC/0 Mario2 punti
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scusate il ritardo.... sapere se arriva da asta / ebay sarebbe utile, ma potrei dire al 99,99 % che è una del gruppo dei falsi della Serbia... probabilmente passata anni fa attraverso Hemporium Hamburg2 punti
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Salve È un 3 centesimi del Regno Lombardo Veneto, coniato tra il 1822 ed il 1852, impossibile dire di più a causa della consunzione estrema https://it.numista.com/catalogue/pieces19466.html2 punti
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DE GREGE EPICURI E' una delle ultime arrivate, ed appartiene a questa categoria piuttosto misteriosa. Per prima cosa, non è affatto chiaro che cosa significhino queste due lettere, che campeggiano sul rovescio: Commune Asiae (monetazione comune dell'Asia)? Oppure Caesar Augustus? Oppure Caesaris Auctoritate (per autorità di Cesare)? E ci sono altre ipotesi. In secondo luogo, non è nota la zecca di produzione. L'ipotesi classica parlava di Pergamo, ma successivamente si è pensato invece ad Efeso, oppure ad una zecca di Siria. Non ho controllato la preferenza espressa da RPC. Forse, qualcuno ha addirittura dubitato dell'origine asiatica: ad esempio, non compare nel catalogo della collezione Lindgren (Ancient coins of Asia Minor and the Levant, 1985). Infine, la corona che circonda le lettere CA può essere di fronde vegetali, oppure costituita da una serie di prore, allusione abbastanza trasparente alla vittoria di Azio (ed è questa la tipologia della presente moneta). La datazione è fissata agli anni 27/26 a.C., e quindi coincide col conferimento del titolo di Augusto da parte del Senato; data che per noi rappresenta l'inizio del "periodo imperiale". Tutte le monete che ricordo sono in oricalco; ve ne sono di due misure, una più grande (sostanzialmente un grosso sesterzio) ed una più piccola, sui 12 g., probabilmente un dupondio. Questa che vi mostro è abbastanza lisa, specie al D, e in effetti pesa solo 8, 52 g. ; risulta molto ovalizzata, da 26 a 30 mm. Classificata in RPC/1 come 2234. Compare anche nel RIC, da 499 a 502. La sua area di circolazione sembra sia stata piuttosto ampia, ed anche per questo è difficile individuare la zecca.1 punto
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Buongiorno a tutti, oggi vi chiedo un parere circa questo 5 lire 1875 di Vittorio Emanuele II. la moneta presenta alcuni graffietti e qualche piccolo colpetto al bordo, tuttavia i rilievi sono ancora abbastanza decenti: siamo comunque nella bassa conservazione. la moneta è stata sicuramente soggetta a pulizia malfatta in passato, ma non credo troppo di recente. quale stato di conservazione attribuireste? grazie in anticipo saluti Carlo.1 punto
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In questo link c'è scritto che il medaglista/incisore Guido Veroi autore del verso aveva una laurea in ingegneria ed una tesi sviluppata proprio in costruzioni marittime. Sezione Monete del sito Filatelia Numismatica QuattroBaj1 punto
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Zecca di Pavia, denaro, battuto sotto Federico II di Svevia (1220-1250), M.I.R.,841.- Ciao Borgho Scusa Mario non avevo visto il tuo intervento!! Saluti Borgho1 punto
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Arrivano i dollari! Quelli d'oro, naturalmente. E fin dal 1849, primo anno di emissione, tutte le Zecche attive vengono impegnate nella produzione di queste minuscole monete. Compresa la Zecca del North Carolina, che proprio tra essi annovera la sua moneta più iconica e rara, una moneta che per i collezionisti di Charlotte ha assunto proporzioni quasi mitiche... il dollaro "Open Wreath" del 1849 Per il quale debbo fare un passo indietro, e rinviarvi alla lettura di questo post della discussione precedente, che mostra chiaramente la differenza tra dollari "close wreath" e "open wreath" https://www.lamoneta.it/topic/230569-the-eagle-and-i/page/4/#comment-2548413 James Barton Longacre incise i conii per il dollaro d'oro all'inizio del 1849 e il disegno iniziale sul rovescio mostrava le estremità a corona ampiamente distanziate, lontane dal grande 1 della denominazione: lo stile noto come "Open Wreath". Le prove del disegno "open" furono coniate per la prima volta a Philadelphia il 7 maggio 1849, le prime monete per la circolazione il giorno successivo. Ma il direttore della Zecca, Robert Patterson, si oppose al disegno del rovescio, sostenendo che la molatura fosse troppo elevata e che le monete non fossero ben fatte. Longacre lo modificò creando il disegno "Close Wreath" aggiungendo un gruppo di foglie e due bacche a ciascuno dei rami della corona. Conii con il disegno "Open Wreath" erano però già stati inviati a tutte le filiali, e tutti i dollari d'oro coniati nelle Zecche di Dahlonega e New Orleans nel 1849 presentano questo disegno. Invece a Philadelphia e Charlotte furono coniate monete con entrambi i disegni sul rovescio. Due coppie di conii furono spedite dalla Zecca di Philadelphia a Charlotte il 10 e il 13 giugno 1849. Il rovescio di questi conii era apparentemente del tipo open e la coniazione dei dollari d'oro iniziò il 3 luglio 1849. Il direttore Patterson ricevette due monete dalla prima consegna per la sua ispezione ed espresse la sua opposizione al disegno nella sua risposta. Patterson informò il personale di Charlotte che sarebbero stati inviati nuovi conii e incluse due esempi del nuovo disegno, di come avrebbero dovuto apparire le monete. A quanto pare, solo un piccolo numero di monete open wreath era stato coniato prima che il messaggio di Patterson fosse ricevuto e la produzione fu sospesa fino a quando i nuovi conii non fossero stati disponibili. Degli 11.634 dollari d'oro coniati dalla Zecca di Charlotte nel 1849, si stima che non più di 125 esemplari presentassero il rovescio open wreath. La piccola tiratura iniziale subì un forte logoramento nel corso degli anni e oggi si conoscono solo cinque esemplari di dollari di questo tipo. Un omaggio, dovuto, a Robert M. Patterson, quarto direttore della Zecca degli Stati Uniti, dal luglio 1835 al luglio 1851. In fondo si deve a lui, e al suo rifiuto del disegno open, se oggi possiamo annoverare questi dollari di Charlotte tra le assolute rarità della monetazione americana I dollari? Li vediamo nel prossimo post petronius1 punto
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Hai perfettamente ragione.. Goller Arnold.. e' listata eccola qua... Troppo buono, io ho fatto la parte cosmetica , ...e' quel GRANDE di @fapetri2001 che ha fatto la parte importante.1 punto
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Queste sono due firme di Alberto Diena.. .. e queste alcune sigle di Alberto Diena.. Credo proprio che l' occhio di @fapetri2001 non si sia sbagliato. Fabio se mi dai un' idea di chi puo' essere la firma del perito così poi la cerco... puo' essere S L iniziali. ... ??1 punto
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....facile a dirsi, il microscopio bisogna saperlo anche usare ed poi rischi di vedere tutto sdoppiato, microrganismi compresi...e roba da chimico non da perito altro che numismatica... questa è alchimia😄1 punto
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Da Eliopoli di Celesiria, un esemplare in AE al nome di Settimio Severo, con al diritto busto dell' imperatore ed al rovescio interessante vista ' aerea' di tempio . Sarà il 6 Luglio in vendita Num.Naumann 154 al n. 303 .1 punto
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ognuno deve essere libero di godersi le monete come vuole - ci mancherebbe. Per fortuna il mercato è grande e mentre gli slab sono molto popolari per le categorie di monete piu' moderne lo sono molto meno per quelle antiche. Quello che fa arrabbiare è sentire opinioni di presunti soloni che vedono già un domani un collezionismo/mercato di soli slab. Su questo non concordo in quanto se il collezionista americano ha orrore di toccare una moneta per non rovinarla, il collezionista di antiche ( spesso americano anche lui !) ha altrettanta necessità di prendere in mano la moneta, rigirarla, esaminarla, oserei dire .. coccolarla. E' una prospettiva diversa, come è diverso il lato collezionistica e anche l'approfondimento storico e culturale. quello che proprio - come collezionista - non riesco ad immaginare è invece come un bel plateau di monete, ben conservate e lucenti possa confrontarsi con un plateau di slab uniformi e plastificati. Ecco.. proprio la resa non è la stessa e fatico a immaginare che 'tutto' possa essere cosi un domani.. e fatico proprio ad immaginare che al limite vengono modificati appositamente i tantissimi/bellissimi plateaux Abafil/leuchturm etc proposti in floccato velluto sul mercato per ospitare le plastiche al posto delle monete.. (non trovo l'emoticon del cappellino .. ma fa lo stesso 😊)1 punto
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Aggiungo anche una immagine del bordo, che ho sempre difficoltà a fotografare, ma oggi forse sono riuscito.. grazie @didrachm, sei stato più veloce te a dare un riscontro che io a inserire la foto del bordo..!1 punto
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Ciao,dovrebbe essere un bronzo greco dell'isola di Rodi in Caria. Ti posto una lista per identificazione. https://www.acsearch.info/search.html?term=ROSE+AE+RHODES+10MM&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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ciao @caravelle82, si c'è la discussione specifica su Monaco, vedi al #336. sarà emessa la prossima settimana1 punto
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Credo propio di si, altrimenti sarebbe un invito poco gradito 😄 scherzo, Franculo in Esperanto è "Francese" almeno mi pare di ricordare1 punto
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Buon giorno. Se non è un tre centesimi forse è un 5 centesimi ( 1822- 1850). Quello che le sembra un dieci sono le due corone sovrapposte, ferrea e d' Austria. Se ruota l'immagine di novanta gradi in senso antiorario la cosa apparirà più evidente. Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Termino con due diciture bilingue e trilingue presenti su alcune banconote utilizzate all'estero. Occupazione italiana dell'Albania - 1939 (albanese e italiano) Litorale sloveno - 1945 (croato, sloveno e italiano)1 punto
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Salve,dopo avere appurato la tipologia della moneta,ti invito a metterla a confronto con qualcuna sicuramente originale on line e noterai da te le difformità.per me è buona norma motivare un giudizio sia negativo che positivo ,vedrai da te la forma spigolosa del tondello,i capelli poco elaborati,la consunzione omogenea anche nei punti non soggetti,non dimenticando che erano monete che raramente circolavano per transazioni giornaliere.se oro varrà il fino.scusa la prolissità ma credo necessaria per esplicitare il mio giudizio da foto1 punto
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@italov. La risposta di @Gallienus è quella che personalmente seguirei. Mi permetto solo di sconsigliare la "doppia collezione" di pezzi uguali: non butti soldi e se può concentri la sua attenzione anche su qualche altro settore. Quale? Il Regno... Ma io sono di parte😊 Un saluto e in bocca al lupo per la collezione1 punto
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@Carlo. il collezionismo esiste anche per le basse conservazioni, ci sono anche appassionati del vissuto MB - BB1 punto
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Direi meglio proseguire nel topic 2024 visto che manca mezzo programma e visto che per il.2025 Non si sa nulla di certo. Poi magicamente a luglio riprenderanno.con l'emissione di una montagna di monete sua residuo 24 e nuove 2025 Ad oggi con modalità assai ignote.. certo si spera non a favore di speculatori e commercianti ma Con concrete possibilità di acquisto ai collezionisti storici di quanto già in precedenza acquistato1 punto
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grazie per aver supportato le mie osservazioni. In generale un collezionista straniero fa fatica a capire le dinamiche del mercato italiano perchè sono locali ed uniche. Quello che distingue il mercato numismatico italiano e che è italianissimo e solo italiano è l'esistenza dei periti numismatici . I collezionisti italiani sono abituati a farsi "periziare" le monete (che vengono chiuse con dei sigilli in bustine di plastica) da questi esperti iscritti a particolare albo. Spesso queste perizie risentono nel giudizio di molti fattori esogeni che non dovrebbero influenzare il giudizio ma che di fatto lo influenzano (spesso i periti numismatici sono anche commercianti quindi se vendono una moneta questa è fdc e se la comprano spl ....... puro conflitto di interessi) . Periti numismatici e case d'asta hanno per decenni osteggiato le "scatolette" della NGC o PCGS poichè vengono viste come concorrenza , impediscono di dare un giudizio personale (spesso di sovravvalutazione) alle monete. Di conseguenza molti collezionisti che vivono nei confini della nostra Italietta, sono fortemente influenzati da questi fattori e solo pochi alzano la testa per avere una visione più generale e oggettiva. Le "scatolette" non sono la panacea per tutti i mali e spesso sono incongruenti ma il mercato della numismatica ormai è mondiale e il mondo accetta solo questo tipo di certificazione / garanzia delle monete . Le aste italiane si stanno nel tempo adeguando e presenteranno sempre più monete "scatolettate" poichè il collezionista italiano rappresenta solo una minima parte dei potenziali clienti a livello mondiale. grazie per aver supportato le mie osservazioni. In generale un collezionista straniero fa fatica a capire le dinamiche del mercato italiano perchè sono locali ed uniche. Quello che distingue il mercato numismatico italiano e che è italianissimo e solo italiano è l'esistenza dei periti numismatici . I collezionisti italiani sono abituati a farsi "periziare" le monete (che vengono chiuse con dei sigilli in bustine di plastica) da questi esperti iscritti a particolare albo. Spesso queste perizie risentono nel giudizio di molti fattori esogeni che non dovrebbero influenzare il giudizio ma che di fatto lo influenzano (spesso i periti numismatici sono anche commercianti quindi se vendono una moneta questa è fdc e se la comprano spl ....... puro conflitto di interessi) . Periti numismatici e case d'asta hanno per decenni osteggiato le "scatolette" della NGC o PCGS poichè vengono viste come concorrenza , impediscono di dare un giudizio personale (spesso di sovravvalutazione) alle monete. Di conseguenza molti collezionisti che vivono nei confini della nostra Italietta, sono fortemente influenzati da questi fattori e solo pochi alzano la testa per avere una visione più generale e oggettiva. Le "scatolette" non sono la panacea per tutti i mali e spesso sono incongruenti ma il mercato della numismatica ormai è mondiale e il mondo accetta solo questo tipo di certificazione / garanzia delle monete . Le aste italiane si stanno nel tempo adeguando e presenteranno sempre più monete "scatolettate" poichè il collezionista italiano rappresenta solo una minima parte dei potenziali clienti a livello mondiale.1 punto
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Buonasera , sono stato invitato dall'Amico @PostOffice a partecipare a due post, come lui , per motivi quasi uguali, sarò impegnato per alcuni giorni e potrò avere solo dei piccoli momenti di tempo libero, pertanto spero che tra sabato e domenica possa riuscire ad approfondire i due post e spero dei prossimi, comunque siamo sempre una bella sezione attiva anche se due componenti per qualche giorno saranno quasi assenti, giustificati, grazie sempre a tutti per le vostre frequenti attività1 punto
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Ho ritirato oggi la mia copia del nuovo manuale, ero un po' scettico sul prezzo ma quando ho iniziato a sfogliarlo ho percepito tutta la conoscenza,la passione e la meticolosità che l'autore ha investito per realizzare quest' opera che reputo riduttivo chiamare "manuale",oltre all' impatto visivo dato dalla copertina rigida e la carta di qualità è da sottolineare la qualità delle immagini e l' inserimento di monete inedite e in conservazione che non pensavo neanche che potessero esistere,il tutto condito da nozioni storiche e descrizioni dettagliate di tutte le varianti al momento conosciute... Ammetto che anche questa volta l'autore è riuscito a sorprendermi e quindi faccio i miei più sinceri complimenti all' amico Pietro per la sua ennesima ed eccellente opera,e consiglio a tutti gli appassionati di monete napoletane di acquistare una moneta in meno e di investire in questo testo che reputo essenziale per gli appassionati di monete napoletane,io ne acquisterò un' altra copia da studiare mentre la copia che ho ritirato oggi andrà in libreria con tutti i testi dell' autore rigorosamente firmati...1 punto
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Il succo della questione è tutto qui. Numismaticamente parlando è un sistema valutativo precario e discutibile, cosa su cui concordo pienamente. Se ne è parlato diffusamente nelle tante discussioni succedutesi qui sul forum. Quindi taglio corto. Commercialmente, però, è una gran trovata, dal momento che il mercato lo sta premiando. Tutto il mondo guarda il "numerino" e paga se questo è più alto di un altro. Ideale geniale! C'è poco da dire a questo riguardo, se non fare complimenti agli inventori perchè hanno ideato quello che "la massa" voleva. Anche qui taglio corto perchè all'atto pratico, triste a dirsi, è così. Perdonami ma mi sembra un'opinione estremamente di parte che non tiene conto di importanti variabili e realtà economiche, questioni importanti con cui qualsiasi Collezionista è costretto a confrontarsi visto che il denaro, che nessuno regala, è fondamentale se si ricercano esemplari di grande qualità. Essendo io perfettamente capace di valutare la qualità delle monete autonomamente, non mi sento meno collezionista di un altro se scelgo di mantenere la moneta slabbata perchè voglio tutelare il mio acquisto dal punto di vista commerciale (specialmente se l'ho pagato fior di quattrini e il grading assegnato è anche generoso!). Del "numerino" non mi interessa nulla, ma dei soldi che ci stanno dietro (cioè che ho sborsato) si, eccome, visto che il denaro me lo sudo! E anche se del "numerino" non mi interessa nulla, so per certo che un eventuale regrading sarebbe una via dispendiosa in termini di tempo e di ulteriore denaro, quindi, ben venga un eventuale "numerino" alto dello slab se la moneta ivi contenuta, oltre che molto molto bella, è anche costata tanto. In virtù di queste considerazioni, che credo essere onestamente equilibrate e concrete, credo sia pacifico che ognuno deve sentirsi libero di gestire le proprie risorse (ovvero, aprire o meno uno slab) come meglio crede, e questo senza sentirsi meno collezionista di un altro. Con questo non voglio entrare in polemica con la tua affermazione, lo preciso, ma solo provare a mettere fine a questa "infinita crociata" contro un metodo valutativo che ormai è una consolidata realtà a livello mondiale, che, volente o nolente, esiste e per questo va "accettato" (ripeto, come realtà, perchè nessuno viene obbligato ad avvalersene). Preciso infine che non parlo da investitore, come potrei essere facilmente etichettato, ma da ex collezionista che ha investito delle risorse importanti in pezzi di grande qualità, e che all'atto della vendita della mia collezione ho preferito comunque non avvalermene esclusivamente per evitare lungaggini temporali e un ulteriore aggravio di spese (perchè le monete le avevo ben pagate). Sono stato fortunato che il mercato mi abbia comunque premiato, ma, francamente, se avessi potuto far slabbare le monete lo avrei fatto. Si, e non mi vergogno a dirlo ne mi sento meno collezionista di chi invece aprirebbe lo slab come fosse il maligno; per me il denaro investito è importante perchè non sono ricco, me lo sudo e mi serve per vivere. Siamo d'accordo, ma non vedo questo cosa c'entri con lo slab. Il giudizio (sarebbe meglio parlare di parere, perchè non si può definire tale la striminzita descrizione e il risicatissimo "numerino" sul cartellino dello slab) lo troviamo da ogni parte: nelle descrizioni delle aste, nei cartellini delle imbullettature... nelle "perizie" fotografiche... Che facciamo, ci mettiamo a puntualizzare sempre e comunque? Ti pigli quanto scritto e poi la giudichi da te. Lo slab è ormai una realtà, che, per certi versi, "tutela" e premia la qualità. A me non piace, e avrei anche preparato uno scritto comparativo con il sistema peritale che sto cercando di approntare. Non mi sono avvalso di questo metodo, ma non per questo lo demonizzo, perdonatemi, così come viene fatto da alcuni Numismatici che, non dico dovrebbero lodarlo, ma accettarlo come un'altra realtà commerciale così come lo sono le ridicole imbullettature nostrane (spesso ancora chiamate perizie...) che a leggere certi pareri scritti sopra non sai se ridere o piangere. Sempre con stima e rispetto Fabrizio1 punto
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Per la certezza assoluta basterebbe la macchina del tempo. Io farei un salto da un banchiere o cambiavalute di parecchi secoli fa e mi farei cambiare un po' di monetine, magari essendo disposto a rimetterci pure! 🤣1 punto
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dovrebbe essere 100 + 50 mila lire “Torre del Mangia Siena, San Giovanni degli Eremiti Palermo”. Valore di vendita sui 1200 euro, difficile da vendersi.1 punto
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Dovrebbe essere un gettone coniato prima dell’euro dai comuni di Fiesole e Pontassieve. Dovrebbe essere privo di valore numismatico. credo che anche altri comuni ne abbiano coniati di esemplari simili. Lascio ai più esperti confermare, smentire o aggiungere maggiori informazioni. Saluti1 punto
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Purtroppo contrariamente a quanti alcuni siti web acclamano a gran voce, direi che è pressoché impossibile imbattersi in una moneta di interesse numismatico prendendo il resto dal panettiere1 punto
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DE GREGE EPICURI Ecco la mia moneta: come vedi, anche qui Iulia Maesa non è una gran bellezza; la moneta inoltre ha qualche problema. Detto questo, il diritto del tuo denario ha qualcosa di artificioso, ad esempio i capelli troppo perfetti...1 punto
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