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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/13/25 in tutte le aree
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Amici della Filatelia, Buon Pomeriggio ! Dopo aver discusso giorni fa del francobollo del Lombardo-Veneto assieme a @PostOffice, @fapetri2001 unitamente a tutti gli altri appassionati che ringrazio, oggi proseguo con gli stati preunitari. In particolare con uno dei francobolli antichi facente parte della serie emessa nel 1851 - l'anno di inizio - nel Gran Ducato di Toscana; in onore a Firenze che fu secoli prima, " la culla del Rinascimento ". Si tratta di un esemplare color ardesia su grigio annullato da 6 crazie, raffigurante il Marzocco, ovvero il leone araldico di Firenze, coronato e seduto con zampa appoggiata su scudo gigliato. Il leone Marzocco era il simbolo del potere popolare e protettore della città sin dal Medioevo ed adottato come stemma anche dai Medici. Il francobollo è siglato a rovescio dal perito filatelico Paolo Vaccari, tracce di linguella. Grazie per l'attenzione.3 punti
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Voglio creare dei "mostri" in filatelia, un élite culturale, menti che riescano a godere di questo hobby ed a parlare filatelicamente.. come si fa in tutto il mondo essendo un hobby mondiale. 🧐3 punti
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@Nit97, buon giorno. Leggo con una certa sorpresa il tuo messaggio, capisco che tu possa essere deluso dal sentire da parte di una comunità di esperti che i biglietti mostrati sono frutto di alterazione truffaldina. Credimi, su questo forum ci sono praticamente tutti i massimi esperti numismatici italiani e il signor Nikita è sicuramente uno di loro! Se ti diciamo queste cose è perché crediamo che attraverso la conoscenza e la comunicazione reciproca sia possibile, se non debellare, per lo meno limitare il fenomeno delle creazioni di presunte varianti a scopo di truffa. Un fenomeno che negli ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale rischiando di guastare la passione di tanti che, come te, si avvicinano a questo mondo e ne restano delusi per questo. Nel caso della collezione di tuo zio, ho visto (per quanto abbia potuto vedere perché nel secondo video, che riguarda probabilmente l'album più "ricco" e interessante, non si vede niente purtroppo) tanto bel materiale, molte sostitutive e prime serie in fds, ma anche molti artefatti. Mi sembra evidente che tuo zio abbia collezionato quel materiale in buona fede, insieme al materiale invece pregiato. Se abbiamo affermato la falsità delle varianti di colore che hai mostrato non è AFFATTO per mettere in dubbio la buona fede tua e di tuo zio ma per mettere in guardia la comunità dei collezionisti dallo spendere soldi per cose che non hanno valore, se non per i truffatori che le creano. Spero che tu voglia considerare sotto questa luce le osservazioni, ben motivate e spiegate per altro pure con mezzi scientifici e prove empiriche, che abbiamo esposto. Diversamente, pazienza. Ognuno in fin dei conti crede sempre a quello a cui vuole credere. Un caro saluto3 punti
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Buongiorno ragazzi, mi stanno piacendo le monete "Prussiane" in questo periodo. Vi chiedo una valutazione dello stato di conservazione della moneta che posto. Sperando si capisca dalle foto. Grazie in anticipo a chi risponderà.2 punti
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Buongiorno Amici Filatelici, oggi ho ricevuto il mio primo catalogo. Ho seguito il consiglio di @PostOffice, prendendo anche ( tra quelli che arriveranno ) qualche vecchio libro che potrebbe avere nozioni non più reperibili nei nuovi cataloghi. Il libro è in bianco-nero ed ha 1585 pagine. Aprendo il libro ho trovato al suo interno anche dei francobolli italiani, peccato che non c'era un Gronchi Rosa 🤣2 punti
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Buongiorno a tutti! Vorrei chiedervi un parere su questo denario della gens Neria, il tema legionario mi interessa molto per cui vorrei mettere in collezione un esemplare. Dalla prossima asta Antivm. Grazie mille! https://www.deamoneta.com/auctions/view/1049/222 punti
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Salve,commento preso da un altro post: Per la cronaca quando l' oggetto , medaglie comprese , è realizzato in altri metalli ( bronzo. ottone), magari rivestiti in metallo prezioso ( oro e argento ) , lo stesso deve riportare bel visibile il bollo MET oltre a quello eventuale del costruttore .2 punti
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La Zecca di Charlotte continuò a coniare i dollari d'oro del primo tipo, il cosiddetto Liberty Head, fino al 1853: naturalmente, a partire dal 1850 tutti i rovesci furono close wreath. Il record di produzione venne toccato nel 1851, con 41.267 esemplari. Ma, quello stesso anno, a Philadelphia se ne coniarono più di 3 milioni, e 290.000 a New Orleans. Anche per queste monete la produzione di Charlotte fu sempre piuttosto limitata, non raggiungendo, in più di un'occasione, i 10.000 pezzi annui. Il minimo arrivò proprio alla fine, nel 1859, ultimo anno di Charlotte per la tipologia, quando le monete coniate furono appena 5.235. A quel punto i dollari erano quelli del secondo tipo, gli Indian Princess Head, che, come abbiamo visto nella precedente discussione, di "indiano" avevano ben poco. A Charlotte si incominciò a coniarli nel 1855, poi ancora nel 1857, e infine nel 1859. (foto da Heritage Auctions) I dollari d'oro continuarono a essere coniati nelle altre Zecche anche durante gli anni della guerra civile, ma per Charlotte la loro storia finiva lì... la nostra, invece, no petronius2 punti
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Buonasera a tutti. Sull'argomento meglio ripetere le solite cose che tacere. Concordo comunque con @Elleffe e aggiungo che chi di competenza non ha ritenuto opportuno rispondere neppure a una Interrogazione parlamentare. Pagina "nera" della Numismatica anche per la diffusa ignoranza (voluta o meno non lo so) sul tema. Ma il tempo dicono sia galantuomo... Un saluto e a presto.2 punti
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Un articolo che non rivela nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapeva. Sarebbe interessante invece conoscere il risultato del lavoro di inventario e di catalogazione del contenuto dei 2 barili e delle bisacce; in particolare: 1. quanto è durata e quanto è costata ai contribuenti italiani tale inventario 2. l'elenco preciso delle monete inventariate, per tipo, e per anno di coniazione 3. A chi sono state affidate, oppure cosa è stato disposto in merito Visti i precedenti, niente affatto onorevoli, circa la custodia, la responsabilità e la conservazione dei beni patrimonio dello Stato, la risposta ai 3 punti indicati, sarebbero il minimo, in epoca tecnologica avanzata, per dare un po' di trasparenza e fiducia alle nostre istituzioni che si occupano del patrimonio storico statale, senza per questo rivelare pericolosi segreti di stato.2 punti
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Ciao Pino,se non vedo male dovrebbe essere questo bronzo di Joel re di Axum. https://www.acsearch.info/search.html?id=33326322 punti
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Fra l'altro erano gli stessi personaggi anche delle banconote bulgare da 1 lev e 2 leva.2 punti
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Confermo. E' un 5 soldi di Ranuccio, al dritto si dovrebbe vedere la scritta RAN2 punti
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Concordo. Infatti monete di nuova emissione non ne compro. Certo se mi capita di resto un bel 2 Euro lo tengo. Per il resto mi dedico a monete che abbiano una storia e che raccontino la storia.2 punti
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Non so da cosa tu possa aver tratto queste conclusioni. Si sapeva che le banconote in questione erano un'eredità e quindi il discorso si sarebbe concluso qui. Che alcune delle banconote che hai postato e che si intravedono nel video possano sembrare artefatti non va ad infangare la tua reputazione nè quella di chi ha racccolto tutte queste banconote. Detto questo: complimenti per quanto hai mostrato nei video (per quel poco che si riesce ad intravedere ci sono dei bei pezzi). Stai attento agli avvoltoi ("1000 euro e ti prendo tutto..."). Allo stesso tempo: non dare per scontato che quanto è stato raccolto in BUONA FEDE sia tutto originale e non artefatto. Se leggi i post di questo topic vedrai come siamo riusciti a riprodurre molte "rarità" (il che non significa che le tue siano per forza artefatti ma un dubbio dovrebbe insinuartelo). Per la questione di Nikita è palese il fraintendimento: sia rileggendo quanto scritto e sia conoscendo quello che posta da ormai 20 anni posso assicurarti che non era sua intenzione prenderti in giro.2 punti
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Stessi miei pensieri Giovanni. Potrebbe non essere lo stesso esemplare ma sicuramente presenta tutti quegli elementi propri della "famiglia" che hai portato alla nostra attenzione. Ad ogni modo va a confermare la pericolosità di questi falsi se non si ha la possibilità di fare gli studi del caso. Non si tratta di oggetti nuovi, freschi di produzione. La provenienza può anche essere datata.2 punti
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Relativamente alla “Transenna in marmo” raffigurata dalla cartolina: ”Luigi Ricci (1823-1896) opera nella seconda metà dell’ottocento, in un contesto storico molto ricco di stimoli, quando in epoca post unitaria comincia a farsi strada l’idea di censimento del patrimonio artistico e della sua tutela. I monumenti ravennati vengono sottoposti a primi interventi manutentivi diretti dal Genio Civile affiancato dall’Accademia di Belle Arti come organo di controllo. Il complesso di San Vitale con la sua ricca articolazione, era stato fortemente modificato dagli edifici addossati al suo perimetro esterno: numerose cappelle si erano innestate sulla struttura a pianta centrale impedendo la visibilità della costruzione originaria. L’ingresso dei monaci benedettini nella struttura aveva inoltre comportato trasformazioni dovute ad esigenze di culto con l’aggiunta di nuovi ambienti e una dislocazione diversa dello schema di utilizzo interno dei locali. Luigi Ricci inserisce San Vitale già nel suo primo catalogo a stampa (1869) che conteneva solo 256 fotografie con cinque soggetti proposti tra i “monumenti antichi” di Ravenna: lo descrive in 44 riprese di cui alcuni esterni e interni e molti dettagli dei mosaici, capitelli, trafori e rilievi. Questa immagine raffigura una delle transenne in marmo traforato presenti nella chiesa e porta in basso a sinistra il numero progressivo 43. Il numero viene utilizzato nei primi due cataloghi per soggetti differenti ma nel 1877 i quattro “trafori”sono già presenti e individuati dai numeri 37-40. Solo nel 1882, con la pubblicazione del terzo catalogo e la rinumerazione e riorganizzazione delle lastre, al numero 43 corrisponde il soggetto in esame ovvero “Opera a giorno a destra della cappella del Sacramento”. Sono transenne marmoree a traforo, utilizzate come paliotti d’altare in alcune cappelle della chiesa, reimpiegate nel restauro condotto da Corrado Ricci dopo il suo insediamento a Ravenna come direttore della Regia Soprintendenza per i Monumenti (1897-1898). Le modifiche apportate alla zona absidale, nel tentativo di ricreare le forme originali con la rimozione di ogni elemento successivo e incongruo, contemplavano infatti l’utilizzo di tre transenne marmoree a traforo, poste alle spalle del ricomposto altare (con mensa di alabastro, proveniente dal Mausoleo di Galla Placidia), come descrive nel dettaglio lo stesso Corrado Ricci nel suo contributo su Emporium (1898): “nel fronte di tre altari della Cappella del Sacramento [...] sono rimaste fino a tre mesi indietro tre belle e fine transenne” sulla cui ubicazione originaria non c’era accordo tra gli studiosi. Attraverso le fonti scritte Ricci ricostruisce “l’antico complesso di marmi e d’ornamenti” così come doveva essere prima dell’intervento di Toschini con la costruzione dell’altare barocco. Pubblica proprio queste immagini di Luigi Ricci con la didascalia “transenna dell’altare” descrivendo l’armonia dell’architettura “perché mentre la transenna di mezzo, maggiore, occulta il tergo dell’altare, le due minori s’allargano lateralmente segnando la linea del santuario”. Questi elementi scultorei saranno presenti in tutti i successivi cataloghi della ditta Ricci fino al 1914, sempre con la stessa numerazione (da 43 a 46). La lastra appartiene al fondo convenzionalmente denominato “Fondo Santa Teresa” poiché proveniente dall’omonimo Ospizio ravennate. Costituito da una parte di negativi su lastra di vetro provenienti dallo studio fotografico di Luigi Ricci, è stato acquisito nel 1979 dall’allora Soprintendente Gino Pavan su indicazione del cardinale Ersilio Tonini.” https://catalogo.beniculturali.it/detail/PhotographicHeritage/08006491981 punto
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Confermo la correttezza e serietà dei Vaccari. E visto che parliamo di Toscana vi posto quelli acquistati da loro.1 punto
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Ciao,bronzo greco di Kaunos in Caria. La prima foto va ruotata di 90° antiorario. https://www.acsearch.info/search.html?term=Bull+butting+right+ae+kaunos&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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Bella moneta, personalmente ho solo un 3 marchi del 1912 non commemorativo. Guglielmo II° di Prussia, di fronte alle persecuzioni agli ebrei del 1938 Guglielmo affermò: «Per la prima volta mi vergogno di essere tedesco».1 punto
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Eh sì il 5 marchi di questa tipologia certamente costa di più, e poi dipende dalla conservazione.1 punto
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Buon Pomeriggio @Alex79, indubbiamente sono molto belle ed imponenti. Servirebbe delle foto più grandi. Potrei sbagliarmi, ma la tua potrebbe anche essere stata lavata, comunque mi verrebbe da dire quasi SPL oppure SPL + . Poi ripeto, da rivalutare con foto migliore.1 punto
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Salve,onde evitare altre polemiche,dovresti specificare la tua richiesta.Bello/brutto? Buono/falso? 😀1 punto
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Hai scelto i libri giusti per iniziare, bene e bello anche il Sassone vintage del 1969 fanne tesoro, ottimo il Sassone specializzato del 2024 ne avrai bisogno e' un pozzo di informazioni, personalmente mi piacciono molto anche le edizioni Vaccari e' un editoria specializzata importante, gli Unificato sono gli unici per i francobolli esteri in italiano e hanno una loro specializzazione, lo Stanley Gibbons per la G.B. e' un semplificato ma indispensabile per iniziare lo studio degli inglesi, lo specializzato verrà poi in futuro, anche nella bibliografia serve una base che poi porta ad espandere ..all' approfondimento e alla specializzazione. Hai fatto oltremodo bene a prendere un catalogo d'asta, vanno studiati e anch'essi sono fonti di informazioni anche visive importanti. Quando iniziai da ragazzino confrontavo le informazioni dei cataloghi d'asta con i cataloghi filatelici. I soldi dei libri sono denari sempre spesi bene. .... ..hai la mia approvazione e benedizione. 👍1 punto
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Esatto ! Anche a questo mi riferivo per il lato mercato. Oggi si trovano presso librai antiquari o sulla rete o anche presso case d’asta oasonu veramente ghiotte a volte che non bisogna lasciarsi sfuggire.1 punto
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Salve,grazie al suggerimento di @Antonino1951 ( testa barbuta di Ares e monogramma) forse ho trovato per lo meno il luogo di coniazione. Dovrebbe essere un bronzo del regno del Bosforo sotto controllo romano.Ne ho trovata una similare attribuita al re Aspurgos. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/1/19021 punto
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Buongiorno @Dorothy, oltre a quello che ha consigliato @Carlo., aggiungo che se non hai la fattura di acquisto della sterlina d'oro, saresti soggetta al pagamento della tassa del 26% sul totale che ti verrà corrisposto. Altrimenti con la fattura sarebbe il 26% sulla differenza, cioè ricavato totale meno prezzo d'acquisto indicato nella fattura.1 punto
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Buon giorno. A dire il vero la moneta da 5 centesimi del 1913 considerata rara è quella senza il punto tra D ed ITALIA. Forse per ottenere risultati migliori nella pulizia potrebbe prolungare la permanenza nell'olio (anche giorni) e poi lavare con sapone neutro usando semplicemente i polpastrelli. Se si trattasse di incrostazioni o sporco particolarmente resistenti potrebbe ripetere l'operazione più volte anche perché queste sostanze usate non sono aggressive . Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Quella da 25€ non è SPL... troppo basso per quella conservazione, fidati di me.1 punto
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Quella oggetto di questo post max 20€ (MB+) ...in FDC può arrivare anche a 200€. Cataloghi danno prezzi piu alti in FDC ma in mercato reale non esistono quei valori.1 punto
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anch'io dopo il 2006, anno in cui mi iscrissi a questo forum, iniziai a pensare di acquistare gran parte dei libri che hai citato e soprattutto ai bei libroni del Corpus Nummorum Italicorum (edizione Forni)stampati su carta ottima. Per quanto concerne Cronaca Numismatica(le riviste stampate, di cui tantissimi in questo forum non ne conoscono l'esistenza nemmeno del nome,ecco perchè ne faccio divulgazione postandola online in questa sezione)ho da raccontare un aneddoto: una ventina di anni fa, essendo abbonato a Cronaca Numismatica ma non dai primi tempi, seppi che la Italphil ,casa d'aste che si trovava in centro a Roma, la quale trattava la vendita di filatelia ma anche di Numismatica, in un'asta di Numismatica mise in vendita un lotto di svariate annate di Cronaca Numismatica in cui vi erano anche le prime annate che a me mancavano, vi partecipai(allora non era come oggi che si poteva partecipare in diretta online, ma bisognava o andare all'asta fisicamente o inviare offerte tramite email o per fax), me le aggiudicai, trattavasi di molte annate,alcune delle quali già avevo, erano pesanti e la spedizione sarebbe venuta a costarmi un botto. Avevo un amico della mia città che faceva il militare effettivo alla Cecchignola, lo pregai di andarmi a prendere il lotto aggiudicato e poi, quando sarebbe venuto in licenza, me lo avrebbe consegnato. Non avevo considerato che in centro a Roma vi era la ZTL, il mio amico era sprovvisto di permessi per transitare in centro a Roma, tuttavia con un sacco di improperi rivolti alla mia persona(solo pensati), si fece aiutare da un commilitone per il ritiro e, se non ricordo male, anche da un carrellino per il carico. Così ebbi tutte le annate della fantasmagorica rivista Cronaca Numismatica alla quale partecipai fattivamente dal momento che mi vennero pubblicati alcuni miei articoli e ne fui onorato. Oggi Cronaca Numismatica è online ed i suoi articoli sono gratuiti, basta iscriversi alla newsletter di CN. Pertanto la mia passione verso la Numismatica non si esaurì dal momento che iniziai a leggere e poi anche a scrivere di Numismatica(del resto se non si fa così, si colleziona per 4/5 anni e poi si smette)1 punto
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Prestata? Quale stato estero ha visitato ultimamente il tuo amico?1 punto
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La busta commemora il 70° anniversario della rivoluzione d'ottobre, addirittura dedicata al compagno.. .. .. a ricordo, ..per questa mostra di Acqui Terme del 1987. Il Francobollo e' un commemorativo del 25° Congresso del Partito Comunista emesso nel 1976, non c'entra niente con la busta, .. mah .. ? ... Non so che dire se ne hanno fatto una mostra fu fatta molto alla buona.1 punto
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Sembrerebbe una pseudo patina desertica ( o anche spagnola ) , che va tanto di moda oggi.. comunque, non saprei dirti con certezza se la moneta sia autentica , a me lo sembra , ma se così fosse è una moneta da sogno , altro che bruttarella , parliamo di un denario di Caligola , che manca alla maggioranza delle collezioni ! Io ad esempio ho messo in collezione una dracma di Cappadocia con legenda in latino, in condizioni pessime tra l'altro, per rassegnazione al mio budget limitato 😂1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette l’8 giugno 2025 un francobollo commemorativo di Giovanni Domenico Cassini, nel IV centenario della nascita. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura, a sinistra, un ritratto di Giovanni Domenico Cassini, affiancato dal pianeta Saturno, i quattro satelliti da lui scoperti e i suoi anelli con la divisione a lui dedicata. In alto, sovrapposto a una sezione della Basilica di San Petronio in Bologna, lo schema della grande meridiana solare per studi astronomici realizzata dallo scienziato italiano nel 1655. Completano il francobollo le legende “GIOVANNI DOMENICO CASSINI” e “PERINALDO 1625 - PARIGI 1712”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzettista: Giustina Milite. Tiratura: duecentomila quattro esemplari. Indicazione tariffaria: tariffa B. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 48 x 40 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio Il foglio contiene ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.1 punto
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Di questo esemplare c'è un aspetto che mi colpisce non poco. Non so se sia frutto di una mera coincidenza. Esso proviene dagli stessi coni che hanno battuto un esemplare, il n. 23a, proveniente da un tesoretto (non integro) scoperto nei dintorni di Taranto nel 1929 e pubblicato dal Noe in appendice alla sua monografia su Caulonia del 1958. Osservando il catalogo degli esemplari battuti da questa coppia di coni, si osserva che provengono in buona parte da immissioni sul mercato antiquario effettuate in anni molto vicini (se non coincidenti) alla data di rinvenimento del tesoretto.1 punto
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Annullo di Posta militare 53 del 20 maggio 2019 serve l’XI Corpo d’Armata, timbro comune (valutato 2 in scala da 1 a 13). @latino @PostOffice1 punto
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Salve, vi chiedo cortesemente vostro parere di conservazione della moneta in oggetto. Peso 9,09 g. Vi ringrazio in anticipo1 punto
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La penso come Te. La ricerca ossessiva del FDC sta creando dei notevoli scompensi nella numismatica. Se una moneta in SPL vale 1000 potrei pensare che in FDC possa valere 1500 o al massimo 2000. Invece vale 5000. Questo perchè chi colleziona questo tipo di monete è un investitore, non un numismatico. Quest'ultimo apprezza la storia, la patina, anche le piccole imperfezioni della moneta, Le monete in FDC non hanno storia, non sono mai circolate, sono sempre state conservate senza toccarle magari in un caveau di una Banca. Per quanto riguarda la domanda di Mr. Coin, in effetti farebbe piacere a tutti poter tenere in mano quelle monete che sono precluse al collezionista "medio". Però il discorso è complesso. Ho molte riproduzioni, qualche falso d'epoca ( per ingannare il venditore/compratore durante una transazione economica), qualche falso moderno ( per ingannare il collezionista). Con la tecnologia attuale si riproducono molto bene le monete al punto da ingannare anche gli esperti. Ho un L.5 del 1956 qFDC che ha subito diverse perizie o meglio peripezie: comperata chiusa ed autenticata, aperta e considerata falsa dal 2° perito, richiusa e sigillata con tanto di garanzia dal 3° perito ( tutti esperti di notevole livello) non comperata da un professionista perchè considerata "dubbia"... mamma mia ! Quindi la tua è una proposta "pericolosa". Ammesso che qualcuno potesse riprodurre quasi fedelmente una certa Tipologia di moneta ( diciamo il 5 L. 1901 ) con lo stesso titolo di argento etc. per motivi di studio o per essere la classica moneta "tappabuchi", certamente la stessa entrerebbe nel circuito delle monete originali e potrebbe ingannare sia gli esperti, sia i compratori. Anche se fosse inciso "copia" sulla moneta, a fronte di un guadagno di decine di migliaia di Euro, non pensi che ci sarebbe qualche "artista" che riuscirebbe ad asportare la parola "copia" senza farsi scoprire ? No, per me è meglio lasciare la taschina vuota. Ciao1 punto
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Si parte sempre dal presupposto che ognuno è libero di collezionare ciò che vuole, ma personalmente non spenderei neanche 50 cent per una riproduzione, per quanto bene sia fatta. Meglio guardare le monete in foto. E' come se in un museo ci fossero solo riproduzioni di quadri di Monet e Renoir, non avrei la curiosità di andarci neanche fosse gratis, piuttosto mi compro un catalogo sull'impressionismo ben fatto, con delle belle immagini. Penso che il fascino delle monete originali, come di molti altri oggetti da ammirare, studiare o collezionare, stia nel fatto, appunto, che sono originali, cioè coniate a quel tempo, da quella zecca, con una storia realmente vissuta1 punto
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É un ipotesi assurda quella di @Mr.Coin, come già detto la Numismatica è un´altra cosa, altro che storcere solo il naso. L´obbiettivo da perseguire a tutti i costi, non è l´avere la serie completa, ma sapersi anche accontentare di monete comuni, che rappresentano comunque un preciso momento storico. Il fatto di riconiare dei falsi per chiudere i buchi è un´idea alquanto bislacca, non bastano già tutte le patacche che vi sono già in giro? Ne aggiungereste altre nuove? Sicuramente un favore in più a truffatori, ai danni dei soliti sprovveduti. Saluti TIBERIVS1 punto
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