Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/25 in tutte le aree
-
Questa cartolina è uno dei pochi oggetti acquistati da me "ad ogni costo" tradotto in strapagata perchè penso che ogni collezionista (che si rispetti 😅) almeno una volta nella vita!!!gli si sia chiusa "la vena" che porta il sangue al cervello e pagato con la pancia e non la razionalità. Squadra italiana ai giochi olimpici 1924 che arrivò solo ai quarti di finale,eliminata 2-1 dalla Svizzera.4 punti
-
Oggi ciotola abbastanza ricca, comincio con questi tre pezzi in ottima conservazione da 2, 5 e 10 centesimi del Congo Belga4 punti
-
I vetri di Roma imperiale. Gli straordinari reperti dagli scavi di Adria Vetri dal I secolo a.C. al I d.C. dagli scavi archeologici di Adria. Una straordinaria quantità di reperti di altissima qualità, per lo più integri, al museo nazionale. Alcuni dalle collezioni più antiche, valorizzati da una spettacolare parete espositiva, altri scavati nel loro contesto e mostrati scientificamente con il resto del corredo3 punti
-
Amici Filatelisti, Buona giornata. Oggi condivido il penultimo francobollo stati preunitari, del Ducato di Parma-Piacenza. Nota storica introduttiva : con la morte di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena nel Dicembre del 1847 il ducato che comprendeva le province di Parma, Piacenza e della Lunigiana parmense, torna ai Borbone Parma. Carlo II° di Borbone governa fino alla prima guerra d'Indipendenza del 1848 quando abdica in favore del figlio Carlo III° che morirà a Parma in un attentato nel 1854. Tornando su Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, credo che meriti di essere menzionata per : essere stata imperatrice consorte dei francesi dal 1810 al 1814 in quanto moglie di Napoleone I° e duchessa regnante di Parma-Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna. Cenno numismatico : nel 1819 Maria Luigia introduce nel ducato la monetazione decimale e sono le prime monete decimali coniate in Italia ( belle e tutte nella zecca di Milano ), dopo il periodo napoleonico. Il francobollo : emesso nel 1852 esemplare rosa da 15 centesimi con annullo ( il colore rosa con l'ingrandimento fotografico si schiarisce verso il bianco ). Al centro giglio borbonico sormontato dalla corona ducale, stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 80 esemplari. Sassone 3, sul retro sigla perito filatelico Paolo Vaccari. Grazie per l'attenzione. SEGUIRA' ULTIMO STATO PREUNITARIO, IL REGNO DI SARDEGNA ...3 punti
-
Per il collezionismo bisogna mettere via ogni mese un piccolo budget che verrà poi usato quando se ne presenta l' occasione. Se non si hanno velleità di pizzerie e ristoranti ogni fine settimana e non si spendono denari inutili per concerti musicali o biglietti dello stadio, generalmente chi ha uno stipendio puo' avere un giusto budget ogni mese. Qualsiasi collezionista avra' strapagato qualcosa e avra' sottopagato altro.. e' nella natura delle cose.. le spese devono essere ragionate e controllate e non deve essere o diventare una malattia altrimenti non si gode poi appieno di quello che si acquista. Almeno per me funziona così. La cartolina è comunque bella, complimenti.3 punti
-
Annoiare? Chi non vuole acculturarsi può passare oltre...non è il mio caso che adoro leggere la storia raccontata attraverso questi ritrovamenti. Grazie3 punti
-
La Divisione San Marco finisce l' addestramento in Germania nel luglio del 1944 e sempre nel luglio 1944 inizia il trasferimento in Italia. Inizio attività nel 4.8.1944 in Liguria, .. e l' 1.10.1944 in Garfagnana.. quindi alla data della nostra cartolina il milite scriveva si da una zona di operazioni. Confermo quanto correttamente detto da fapetri che la 3° Divisione San Marco ebbe la posta da campo A. Sperando di non annoiare metto una piccola cronistoria della Divisione San Marco: La Divisione venne inizialmente denominata "3^ divisione di fanteria". Nel gennaio 1944 si trasforma in "3^ divisione granatieri" e infine nel marzo 1944 diventa la "3^ divisione di fanteria di marina "San Marco"". E' la prima unità a avere i ranghi al completo e la prima a iniziare l'addestramento. Alcuni reparti vengono addestrati nel campo di Heuberg. In Aprile la Divisione schierava 12.000 uomini, nelle seguenti formazioni: 5° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 6° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 3° Reggimento Artiglieria su 4 Gruppi e 12 Batterie; 3° Gruppo Esploratori su tre Squadroni Pesanti; 3^ Compagnia contro carri; 3° Battaglione Pionieri su tre Compagnie; 3° Battaglione Collegamenti su due Compagnie; 3° Battaglione complementi su 5 Compagnie. IMPIEGO IN ITALIA (dall'agosto 1944 all'aprile 1945) A cominciare dalla terza decade di Luglio 1944 l'unità viene trasferita in Italia. E' la seconda unità a rientrare in Italia. Le viene assegnato il fronte della riviera di Ponente di circa 90 Km Il 7 Agosto entra in linea tra Palazzo Fabiani, Arenzano, fino a S.Remo. Dal 4 Agosto 44 al 30 Marzo 1945 impegnata in operazioni antipartigiane anche se il suo compito principale rimase quello di "tutelare le posizioni nel litorale ligure per difenderlo da un possibile sbarco alleato". Nell'Ottobre 44 due battaglioni vengono inviati sulla linea gotica a rafforzare lo schieramento italo-germanico. Si tratta del II Battaglione del 6° Reggimento e il III Battaglione del 5° Reggimento. Questa formazione, per il periodo dal 16 ottobre 44 al 27 aprile 45, seguì le sorti dei reparti della Monterosa in Garfagnana. Il mattino del 25 Aprile la Divisione ripiega verso il Ticino-Po. Il 30 Aprile 1945 si arrende nella zona Mortara-Vigevano-Pavia. Durante l'impiego in Italia i reparti divisionali continuarono a utilizzare gli annulli con la dicitura "Posta da Campo A". Talvolta si riscontrano lettere con annulli della Feldpost tedesca o con annulli della posta civile italiana. Cartolina importante anche economicamente, in quanto il periodo postale molto particolare fu molto breve, RARA.3 punti
-
Buon pomeriggio passeggiatina al Serafico, in cerca di ciotole. Solo pochi banchi ne avevano. Da uno ci stava la ciotola a 1 euro per tre monete, pescato queste:3 punti
-
Periodo estivo, periodo relativamente "moscio" per la Numismatica e per lamoneta.it. Oggi si celebrano i SS. Pietro e Paolo, Principi degli Apostoli, giornata da sempre di festa per Roma in onore dei suoi due Patroni. Sarebbe bello vivacizzare la sezione con immagini monetarie di questi giganti della Cristianità, e sono molte. Oltre che i 2 busti giugati nello scudino del mio avatar, mostro di seguito un raro Giulio di Giulio II, in ottima conservazione (tra i migliori apparsi) che li presenta come pastore (S. Pietro) e dottore (S. Paolo): Dr. IVLIVS II – PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. PASTOR – DOCTOR S. Pietro e S. Paolo stanti di fronte; in basso, tra i due Santi, segno del Banco Fugger e, all'esergo, ROMA. Muntoni 25, Berman 571, MIR 559/1. ... e auguri a tutti i Piero o Paolo che frequentano il forum!2 punti
-
Ciao Federico, come giustamente osservi, ognuno colleziona come meglio crede. Quindi devi essere tu a scegliere se collezionare per tipologia o per anno di emissione. Ma per capirlo ti ci vorrà un po’ di tempo… quindi, non avere mai fretta! La prima modalità ti permette di raccogliere monete tutte diverse, spaziando così nelle varie tipologie; la seconda modalità invece punta ad avere tutte le emissioni per quella stessa tipologia. A parte il maggior dispendio risorse di questo metodo, io mi sono allontanato presto dal Regno proprio per la ripetitiva iconografia che, a mio personalissimo parere, alla fine diventa monotona (tranne che per VEIII dove ho conservato le tipologie di grande modulo, davvero molto gratificanti iconograficamente). Qualsiasi strada intraprenderai, ti consiglio caldamente di iniziare ad acquistare dimestichezza con la qualità conservativa prima di procedere agli acquisti (imparando prima a conoscere le monete vedendole, possibilmente, in mano) e i relativi prezzi di mercato, cose queste assolutamente fondamentali visto che il percorso del collezionista non è esente da difficoltà. Segui e studia le aste, sia quelle passate che quelle correnti (nell’apposita sezione troverai i vari topic; se per i primi mesi osserverai solamente senza acquistare nulla avrai il tempo di iniziare a crearti un tuo archivio fotografico con le monete di tuo interesse e segnarti i relativi realizzi; il tutto senza la “pressione” dell’acquisto). Con calma, studio e passione, vedrai che sarà il tuo gusto (che crescerà di pari passo con la tua esperienza) a indicarti cosa e come collezionare Fabrizio2 punti
-
In quel 1838 a Dahlonega furono coniate solo half eagles. La produzione delle stesse continuò ininterrottamente fino al 1861, con quantitativi interessanti fino a metà degli anni '50. Il record fu toccato nel 1843, con 98.452 esemplari coniati, ma un paio di volte si superarono, sia pur di poco, i 90.000, e in altrettante occasioni ci si andò vicino, con più di 80.00 pezzi annui. Poi, nel 1856, la produzione scese sotto i 20.000 esemplari, e continuò a scendere, fino a toccare il fondo nel 1861, con appena 1.597 half eagles. Ma su quell'anno, importante per molti versi, ci torneremo. Oltre alle half eagles, a Dahlonega furono coniate le quarter eagles, dal 1839 al 1859 (con l'eccezione del 1858), e i dollari d'oro. Ma anche qui, come a Charlotte, mancarono le monete più prestigiose, eagles e double eagles. Non mancò, invece, quella da 3 dollari, sia pure coniata per un solo anno, il 1854, e con appena 1.120 esemplari. Il che fa di essa una moneta indubbiamente rara, ma non la più rara e ricercata tra quelle della zecca della Georgia, un primato che spetta, ancora una volta, al minuscolo dollaro... ne parleremo La moneta da 3 dollari è quella disegnata da James B. Longacre, che ha al dritto la Lady Liberty nota come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. L'ispirazione, come per altre monete (e come detto in altra discussione ), va ricercata piuttosto nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Nel giro compare la scritta UNITED STATES OF AMERICA. Al rovescio, una corona di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione. Al centro compare il valore, e in basso, sotto il fiocco che lega la corona, la D di Dahlonega. (foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions) petronius2 punti
-
Non posso che ringraziare l’Autore per aver reso giustizia al maestro delle prove Giuseppe Mannara, caduto nell’oblio per sessant’anni. L’ultimo a far cenno di tale ufficiale di zecca fu Michele Pannuti nel lontano 1964 e grazie a delle ricerche d’archivio ne è stata confermata la sua presenza nell’officina monetaria partenopea. Inoltre, nel Manuale sono state pubblicate per la prima volta i disegni dei progetti dei 5 e 2,5 grana del 1796 descritti – ma non pubblicati – da Carlo Prota su un numero del BCNN. Allego la prima pagina di un documento (ma ve ne sono molti altri) dove è indicato chiaramente il nostro maestro delle prove. Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle finanze, fascio 2141.2 punti
-
Ottima idea @PostOffice, sacrificio su ristoranti e svaghi d'accordissimo, ma l'importante che non manchi però sempre una buona bottiglia di vino a tavola ed un ottimo after dinner e finché c'è Prosecco c'è speranza 🤣 !2 punti
-
Il materiale che posto al 95% l'ho acquistato a mercatini e di quelli stile riuso senza avere aspettative alte ma raramente qualcosa è saltato fuori...A dirla tutta è successo ben più di una volta di arrivare a casa e dover confessare alla moglie di aver esagerato mettendo mano al portafogli...ma sono sopravvissuto anche a lei e non è poco 😅2 punti
-
Si il francobollo mancante era proprio li, ho dimenticato di dirti che i modelli 179 essendo di fattura privata, ma logicamente ammessi al posto del Mod. 23I , hanno delle tirature molto interessanti, in quanto venivano stampati anno per anno e in tirature limitate, questa tua in 10.000 esemplari, che sono un numero molto basso, considera che la gran parte andavano spillate con i documenti e messe in archivio e che gli archivi cartacei negli anni sono pressoché spariti, ( quasi tutti digitalizzati) pertanto in circolazione potremmo pensare possano essercene 1.000? ( sono solo delle presupposizioni) ma personalmente penso ancora meno, il bello della storia postale è questo, saluti2 punti
-
Ciao,bronzo greco di Hierocaesareia in Lidia. https://www.acsearch.info/search.html?id=104951782 punti
-
Alessandro VIII amava particolarmente i rovesci con i due apostoli patroni di Roma2 punti
-
Qualche “ Padovanino” viene tuttora messo all’asta senza che nessuno abbia nulla da ridire perché ancora non viene riconosciuto come tale….2 punti
-
Buongiorno, rispondo intanto a Caravelle 82, una è un modello 179 usato come modello 23 I per interno, era un pre stampato dell'POspedale di Firenze, purtrippo manca di francobollo, il secondo è un Modello 23 L x Atti Giudiziari e queso modello di norma è senza affrancatura, in quanto già conteggiata nella busta, altri due pezzi da mettere in collezione, poi quando troverai un 179 con francobollo, allora lo sostituisci. ora parliamo dell'A/R di Bruzio, la scritta come ben detto da Carlo, è Direzione Provinciale Poste, è un Modello 23 I edizione 1961-62 e peccato sia mal concio, perchè è un modulo non comune, tirato in 380.200 esemplari proveniente da blocchetto di 502 punti
-
Ciao, non c'è due senza tre...🙂. Io ci aggiungo anche il tedesco Becker. Tutti fortunatamente conosciuti e studiati percui molti dei loro falsi sono noti ( anche se c'è chi sostiene che alcune loro opere sono talmente realistiche che probabilmente giacciono beatamente in Musei e collezioni private). Falsari bravissimi che operavano con i mezzi limitati dei loro tempi e per i quali devo ammettere provo una certa "ammirazione". C'era comunque molto studio, buona conoscenza Numismatica e talento incisorio dietro le loro falsificazioni. Approntare e realizzare conii ( molte delle monete prodotte sono coniate) uguali a quelli originali non era certamente per tutti. ANTONIO2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Bravo, questo è lo spirito. A tua parziale discolpa non è un falso così palese, poteva anche sembrare che fosse originale ma messa in qualche acido per pulirla. E per ogni dubbio, gli utenti del forum son sempre gentili e disponibili. Per chi si appresta ad iniziare un percorso nelle antiche è pressoché impossibile riconoscere un falso, soprattutto se un pelino migliore dei soliti gadget delle merendine. Ci vuole molta esperienza e aver visto molte monete, ma vedrai che col tempo sarà tutto più facile. Anche più avanti però la fiducia nel venditore è un elemento fondamentale, lui ha in mano la moneta, tu solo una foto.2 punti
-
Anche per questo Stato aggiungo qualche esemplare Prima emissione Seconda emissione Segnatasse1 punto
-
Salve. Tra le vecchie monete europee ho trovato questo 20 Dinara del re di Jugoslavia Pietro II. Argento 750‰: peso 9,00 g, diametro 27 mm. D/ Ritratto non coronato del re Pietro II a sinistra, legenda intorno, nome dell'incisore F · DINČIĆ sotto la troncatura. R/ Doppia aquila coronata con scudo sul petto che divide la data, denominazione in basso. Contorno liscio con legenda in incuso BOG ČUVA JUGOSLAVIJU (Dio protegga la Jugoslavia). La patina rossastra che si è sviluppata negli 87 anni di vita della moneta è una combinazione di solfuro d’argento, componente maggioritario della lega, e di ossido rameoso. Non è da escludere la presenza anche di solfuro e di ossido rameico. apollonia1 punto
-
Da Costantinopoli un particolare esemplare di miliarense in AG al nome di Niceforo II Foca, condottiero ed imperatore, con al diritto croce con al centro medaglione con busto dell' imperatore ed al rovescio leggenda . Sarà a giorni, l' 8 Luglio, in vendita Rex Privatus 25 al n. 389 . Valgono un cenno, alcune parole sull' attività monetaria aurea di Niceforo .1 punto
-
Io non ho monete dello Stato Pontificio, ma posso contribuire con una medaglia della mia collezione.1 punto
-
Vi sottopongo quella che a me sembra una bella moneta soldo o grossetto di Carlo Emanuele primo ben conservata il peso è di circa 1,3 grammi mentre il diametro non supera gli 1,7 mm la patina da riflessi giallo oro é stata solo velocemente lavata con acqua tiepida e sapone neutro. Da cosa possono dipendere i riflessi gialli oro, ho letto essere coniata in rame o misto argento biglione.1 punto
-
Grazie tante a tutti voi, finalmente una bella moneta da collezione da aggiungere alla mia "piccola" che continua a crescere.1 punto
-
Bravissimo, parole sante. E ancora complimenti per la stupenda cartolina.1 punto
-
Ciao @amerigo Bella moneta!!! Come ti hanno già scritto @Ale75 e @favaldar è un grossetto del I tipo del 1625 di CE I. Il peso ed il diametro sono più o meno coerenti, una moneta poteva risultare più leggera rispetto ad un'altra più pesante, faceva testo i pezzi al marco, quindi dipendeva da come venivano preparati i tondelli, in questo caso mi sembra che li producessero principalmente da barra, per questo sono normalmente parecchio quadrati (non tosati!). Il tuo presenta una bella conservazione e si legge praticamente tutta la legenda, specie nel diritto, e bene la data, cosa non sempre facile da vedere! Bella moneta! Complimenti! Posso aiutarti in altro? Sposto la discussione nella sezione adeguata....1 punto
-
1 punto
-
Il dilemma è piuttosto soggettivo. Personalmente le mie sono ancora tutte chiuse nelle confezioni originali. Se un collezionista intende poi cederle, chi le acquisterà dovrebbe richiederle originalmente racchiuse. A meno che se uno se lo possa permettere, comperare tutto doppio, tenendo in confezione originale un esemplare e l'altro liberarlo e "godersele nel modo che più ci aggrada" 😁 "Piacere o soldi " ? Anche qui dipende, c'è chi colleziona per passione senza intenzione di venderle ( è il mio caso 😊), oppure chi acquista per poi ottenere profitto.1 punto
-
Ciao, se non ricordo male aggiungendo anche dei piccoli sassi levigati che aiutavano il tutto....che dire 🙂 ANTONIO1 punto
-
Buongiorno. Premesso che ognuno può fare quello che vuole, faccio notare che le cosiddette monete commemorative (argenti, ori, 2€ commemorativi dei microstati, molte divisionali, etc.) in natura non esistono senza la loro confezione. Cioè nascono e sono reperibili solo in confezione. Quindi c'è un collegamento molto stretto tra oggetto contenuto e sua confezione, un legame, almeno alla nascita, indissolubile. Quindi, credo, sia più che comprensibile che un acquirente voglia anche la confezione, tenuta in condizioni possibilmente impeccabili. Personalmente penso che la migliore collocazione rimanga la confezione originale. Altrimenti sarebbe un po' come vedere un pinguino lungo il Po: un animale strano, in un posto per lui alieno 😊1 punto
-
Ciao @Giov60 Giovanni, bella iniziativa! Primo giorno di ferie per me oggi: vi invio questi SS. Pietro e Paolo, nella classica iconografia di due miei testoni del '700 post-riforma. Benedetto XIV e Clemente XIII:1 punto
-
La cosa che più mi colpi' , della sua tecnica, era la strategia di mettere le monete in una grossa cassa trainata da una carrozza, in modo da ricreare un' usura piuttosto realistica nelle stesse..1 punto
-
Salve, nel Catalogo del forum c'è una scheda interessante. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/21 punto
-
Buongiorno,infatti ho scritto che non ero sicuro. Potrebbe essere Claudio II ma non trovo riscontri con quella S sopra la corona,e poi non mi sembra ci sia scritto ..IVS Pensavo.. e se quella S fosse una E?1 punto
-
Salve,io leggo una S sulla corona,penso non compatibile con gallienus ,ma forse sono io che vedo male.per il rovescio concordo1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ricordiamoci sempre che il “Padovanino” non è nato così, tanto per fare ….è nato da una richiesta spasmodica da parte dei collezionisti , del pezzo eccezionale o eccezionalmente raro….quindi “ nihil novum….”1 punto
-
1 punto
-
Buonasera Genny, @gennydbmoney certamente che si, anche se non credo che servirà a molto. Approfitto del post per citare pure i due curatori della Sezione @sandokan e @borghobaffo e naturalmente tutti coloro i quali possono aiutarmi. Grazie sempre in anticipo, Sergio.1 punto
-
Settimana prossima potrò recuperare i volumi di Buzzetti suggeriti da @PostOfficee cercherò di dare una mano1 punto
-
Ciao. Sono giapponese. La mia collezione. https://ameblo.jp/satyricon2021/entry-12742703815.html1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
