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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/08/25 in tutte le aree
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Ciao a tutti, oggi vorrei condividere con voi una moneta "bruttina", parlo dal punto di vista estetico, è innegabile che ne abbia passate parecchie, per il resto sia dal punto di vista numismatico che storico è tutt'altro che "bruttina", almeno per me. In ogni caso, viste le mie possibilità e il budget che mi sono prefissato per la mia passione numismatica, era l'unica che potevo mettere in collezione e considerando che non l'avevo mai vista ad un costo "umano" non ho saputo resistere. Si tratta come avrete capito al titolo del post di un denario con ritratto di Gaio Giulio Cesare. Prima di tornare alla moneta vorrei però fare un'ulteriore premessa e chiedo perdono se magari è troppo lunga, senza assolutamente nessun intento polemico e nel rispetto delle opinioni di tutti, ma secondo me doverosa, ho letto ultimamente alcuni post in cui si diceva che il forum secondo alcuni era diventato una vetrina per le collezioni, per richieste un pò futili e che si era perso l'obbiettivo storico/divulgativo di una volta. Per quanto mi riguarda sono poco più di 2 anni che mi trovo sul forum (ho iniziato a collezionare in maniera seria solo pochi mesi prima...) e quindi come era una volta posso solo immaginarlo da alcuni post incredibili dai quali tanto ho imparato, è un pò come quando guardi il Colosseo a Roma, rimani basito e puoi solo immaginare come era e cosa rappresentava veramente. Detto questo tuttavia mi sento di ribadire come mi sono sempre trovato a casa qui e quanto sia bello condividere la passione con qualcuno che magari non vedrai mai (sono contento che comunque qualcuno l'ho conosciuto con molto piacere anche di persona) ma che ti capisce e come durante una pausa caffè o alla fine di una lunga e faticosa giornata sia bello vedere le monete degli altri e confrontarsi con loro su pregi, difetti, storia e curiosità varie. Ci tengo a dire che non mi sono sentito personalmente coinvolto in questo tipo di "accuse" in quanto ho una collezione talmente modesta che non credo che abbia dato fastidio a qualcuno se metto una monetuzza ogni tanto, questo però negli ultimi tempi mi ha un po' frenato (sono un tipo ansioso e mi preoccupo sempre troppo di tutto) e alcune monete le ho lasciate nel vassoio solo per me, mi è dispiaciuto ma così è stato, penserete "non si sarà perso nulla" oppure "chi ti credi di essere" o anche "ma quanto la fai lunga", ci mancherebbe avete ragione, ma l'ho solo detto per cercare di spiegarvi come mi sono sentito. Ripeto, nessun intento polemico, solo un'esternazione della realtà in cui mi sono trovato e quello che ho sentito da utente relativamente nuovo dopo aver letto quelle discussioni. Detto questo, anche troppo ammetto, ho deciso di tornare su questi "schermi" per mostrarvi la moneta "bruttina" di cui sopra, questo post più che uno showcase potete considerarlo un "emotion-case", metteteci che è proprio il mese di luglio, metteteci che è arrivata oggi in ufficio (il corriere mi conosce quindi quando gli resta comodo mi lascia i pacchi in ufficio) non attesa perchè non avevo ricevuto la notifica dal mio venditore di fiducia (non credo l'abbia fatto apposta altrimenti sarebbe perfido :D), quando mi sono trovato fra le mani la busta e poi la moneta ho cominciato a tremare dall'emozione e ci manca poco che scoppio a piangere, i colleghi hanno pensato fossi impazzito ma mi conoscono ormai 😅 Avere finalmente una moneta di Cesare, con il suo ritratto (quanto mi risulta è stato il primo ad essere autorizzato dal senato ad aver la sua faccia su una moneta mentre era ancora in vita), coniata nell'anno della sua morte, anzi a pochi mesi dalla stessa, mi trasmette un'emozione fortissima e per me, che sono appassionato principalmente della dinastia Giulio-Claudia, è un pezzo importantissimo che si aggiunge alla collezione. Ma ecco il denario in questione: Gaio Giulio Cesare, Denario, Roma, 44 a.C., Crawford 480/5b 2.76g X 18mm, Argento D/ CAESAR IMP; testa laureata di Giulio Cesare; dietro, una stella. R/ P SEPVLLIVS - MACER; Venere con Vittoria e scettro. Spero di essere riuscito a trasmettervi un pò di quella emozione che ho provato nel tenere questo incredibile pezzo di storia fra le mani, visto che la storia di Cesare è molto nota e ci sono molti post, libri e articoli sulla sua figura e sulle sue monete (non per ultimo quello bellissimo proprio sulle monete con i suoi ritratti presente nel notiziario allegato all'ultimo numero di Monete Antiche), ho scelto di portare il discorso più sul fatto emotivo approfittando proprio di questo anche per far le considerazioni di cui sopra. Parlando di questo autorizzo (non che ce ne sia bisogno ma per dire che da parte mia non seguirà nessuna rimostranza nel caso) fin da ora i moderatori, nel caso lo ritenessero opportuno, a cancellare la parte del post che va da "Prima di tornare alla moneta" a "utente relativamente nuovo dopo aver letto quelle discussioni." se ritengono quanto detto non appropriato oppure potenzialmente a rischio di flame, non credo, ma in caso... Grazie a tutti per l'attenzione e per i vostri sempre graditi interventi. Matteo5 punti
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Buongiorno a tutti La risposta a questa domanda spesso la trovo sfogliando decine di album di francobolli offerti a pochissimi euro che forse nessuno voleva più. All'interno solitamente sono stati tolti i francobolli di maggiore valore per essere poi riproposti penso singolarmente... (spesso vedi gli spazi vuoti) In questi album vedi tutto il lavoro e la passione di chi ha collezionato, alcuni devo dire che sono veramente bravi e precisi a descrive e catalogare i francobolli e poi ti chiedi: é possibile che tutto questo lavoro ora vale così poco? Poi penso al collezionista che ha creato tutto questo e lo immagino mentre trascorre bellissimi momenti collegando momenti storici, culturali e studiando con passione... Ora questo album è nelle di qualche atro appassionato che ne apprezzerà il lavoro e dico: il suo lavoro è stato molto importante e utile... e la storia del francobollo continua. 😊5 punti
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Ciao, Federico III ribattuto su Carlo VIII, in esergo L , capelli corti, la R è della vecchia legenda francese4 punti
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Nella gloriosa e glorificata città di Falsopolis, che tutti conoscono per la sua lunga tradizione di imbrogli, tarocchi e salsicce finte, sorgeva un edificio maestoso e bislacco: "la Zecca Nazionale della Fregnaccia e del Paradosso". Il direttore della Zecca era un tale Commendator Lupigno, mezzo lupo e mezzo ragioniere, col monocolo su un occhio e un francobollo falso sull’altro. Dicevano fosse stato assunto per concorso, ma nessuno aveva mai visto il bando, né il concorso, né tantomeno la laurea (che lui custodiva gelosamente dentro una bottiglia di birra vuota). Alla Zecca si stampava di tutto: banconote false da 3,14 Pi-dollari, aurei di cartapesta dorata col ritratto di Cesare che fa l’occhiolino, e persino francobolli che profumavano di truffa e mandorle amare. Ogni martedì e giovedì, comparivano all’ingresso della Zecca due visitatori fissi: il Gatto e la Volpe, in doppiopetto elegante ma con le tasche bucate. - Direttore Lupigno, oggi ci serve un lotto di monete commemorative da vendere ai turisti del paese dei Balocchi, - miagolava il Gatto, lisciandosi i baffi tinti. - Ma stavolta fatele un po’ più durevoli, che l’ultima volta si sono sciolte con la pioggia, - guaiva la Volpe, mentre cercava di rivendere una moneta-biscotto a un piccione. Il Commendator Lupigno annuiva, rideva col naso, e ordinava ai suoi operai (tutti ex-magi di professione, ora specializzati in calligrafia contraffatta) di preparare un bel conio con su scritto: “Repubblica di Falsopolis – Valida fino a prova contraria”. E così Falsopolis prosperava, tra illusioni fiscali, fabbriche di specchi per le allodole e banche in cui si depositavano sogni a interesse variabile. Un giorno però arrivò un bambino - o almeno pareva tale - chiamato Veritino, con gli occhi grandi e lucenti come due talleri di Maria Teresa e un’aria da non farsi fregare nemmeno da due scimmie ammaestrate. Bussò alla Zecca e chiese: - Posso vedere come si fanno le monete? Il Commendator Lupigno sbiancò come una banconota finita in lavatrice. Il Gatto si nascose sotto una zeppa di bolle di sapone, la Volpe cominciò a cantare l’inno nazionale al contrario per confondere l’uditorio. Ma Veritino li guardò e disse: - Lo sapevo! Questa città è una truffa col campanello! Detto questo, estrasse una lente d’ingrandimento grossa come un piatto e li smascherò tutti con un solo sguardo. Ma Falsopolis, si sa, è resiliente. E mentre il Gatto e la Volpe scappavano su una gigantesca moneta di sughero usandola come una zattera e il Commendator Lupigno si rifugiava sotto la scrivania a falsificare le sue dimissioni, la città già preparava un nuovo piano: vendere souvenir di Veritino eroe nazionale, fatti rigorosamente in plastica contraffatta e ricoperti d’oro alimentare. E la morale? Se ti regalano una moneta di Falsopolis... non morderla: potrebbe morderti lei. njk3 punti
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Guardacaso, stavo proprio preparando delle bozze di copertina, in vista di una possibile pubblicazione! 😁 @feltrinelli: Se ci sei batti un colpo!!!3 punti
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Ciao Matteo. Conosco bene l'emozione di cui parli e anche io compro monete per la storia che hanno dietro, non perché siano esteticamente eccelse o scadenti. Ma mia moneta di Cesare è moooooooooooooolto più bruttina della tua: Quindi - insomma - non ho letto di queste critiche di cui tu parli ma posso dirti che condivido in pieno tutti i tuoi sentimenti e trovo assolutamente corretto che qualcuno di noi voglia condividere la sua collezione, soprattutto se è una collezione di "emozioni" e non di oggetti di valore. Per quanto riguarda la moneta, Cesare non "fu autorizzato" ad apporre il suo ritratto ma si arrogò tale privilegio, in forza dei poteri (praticamente illimitati) di dictator; anzi, molto probabilmente questa moneta fu uno dei motivi (oltre ad altri, ovviamente) per cui lo accusarono di volersi fare re. Detto questo ... ti invidio, il tuo denario e molto bello (almeno per me!) ed è effettivamente un pezzetto di storia, anzi, un pezzetto della "spina dorsale" della storia umana. Un particolare tecnico: hai notato che (a quanto sembra) è un suberato?3 punti
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Buongiorno @caravelle82 Noi che veniamo dalla numismatica in filatelia ci sentiamo come alle elementari (almeno per me è così) Sto scoprendo che la filatelia è un bellissimo metodo di studio della storia e della cultura di un paese. Ps: gli annulli poi, non immaginavo contenessero così tanti significati... Saluti3 punti
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Buonasera a tutti. Ecco l'ultimo cavalluccio. Dovrebbe essere un Federico III Testa grande e capelli corti (?) Con in esergo T o R (?) Reimpressa. Help me2 punti
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Il forum ha perso la sua natura storico-divulgativa perché alcune grandi firme (McCabe, Campana, e altri di cui ora mi sfugge il nome - spero che se mi leggono non si offendano), che prima lo popolavano, non sono più presenti o comunque non intervengono. Ma i motivi sono tanti (non ultimo, il fatto che i fora in sè stessi non "vanno più di moda"), non certo l'occasionale pubblicazione di monete che, anzi, è sempre un'occasione per scambiare opinioni e ottener informazioni2 punti
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Cartolina illustrata in perfetta tariffa per l'interno con cinque parole di convenevoli... ... affrancata con i classici 10+5c Leoni, sempre belli. ... la testa del Re in questo cammeo un po' liberty, non ci si pensa ma ricordano dei francobolli americani dell'epoca. ... annullati con meccanizzato con linee ondulate ( o svolazzo ' citazione poetica') di BOLOGNA FERROVIA del 28 XII 1922. All'epoca ..un pensiero, un augurio, un momento di vita che viaggiava postalmente, .. quello che puo' essere oggi un messaggino un whatsapp. Sicuramente quello affrancato trasportava più cose del semplice whatsapp. ... poteva trasportare anche una goccia di profumo dell' innamorata, si poteva appendere al vetro della credenza o conservare in un libro, il whatsapp dove lo metti...? dopo due secondi e' gia' dimenticato.2 punti
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Salve,per me sesterzio,tieni presente che i pesi sono calanti,io ne ho uno uguale per modulo ......................................................................................2 punti
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Per chi fosse interessato c'è un testo reperibile in rete che tratta proprio di questo argomento in territorio bielorusso e ucraino di Kyrylo Myzgin, Roman Republican Coins and Their Imitations from the Territory of Ukraine and Belarus, 2017. Nome file: Myzgin_K_Roman_Republican_Coins_and_Thei.pdf2 punti
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Ciao carissimo Io mi sento alle materne ahahahah. Sono molto attratto peró dalla storia postale, perché come detto in tante occasioni, oltre a raccontare eventi e storie passate ( svariati sono i personaggi, dai piú sconosciuti ai "vip"), ci forniscono tante info e curiositá riguardanti il lavoro di posta,ovvero quelle info tecniche che determinano una spedizione,un viaggio ( non solo immaginato ma appunto tecnico). I bolli, dei piú svariati tipi( le forme,le lunette, gli altri bolli degli uffici, censure ecc), i francobolli con i loro colori e tipologie, gli errori che si potevano commettere ( magari col datario non combaciante coi bolli o per le affrancature in tariffa errata), i misteri dell' apposizione stessa di un francobollo, i messaggi nascosti sotto di essi, ecc ecc. Insomma, se uno ricerca, impara tante nuove cose, l' ho visto con la storia postale francese che "costringe " alla traduzione del testo, lo conferma quella italiana, dove sempre nuovi mondi si aprono😁2 punti
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Follis di Costante con VICTORIAE DD AVGG Q NN probabilmente per la zecca di Siscia. Arka # slow numismatics2 punti
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Sperando di fare cosa gradita agli appassionati di medaglistica, di medaglistica gonzaghesca e a tutti i numismatici curiosi, ho reso disponibile su academia.edu l'articolo (gratuitamente scaricabile in pdf) recentemente pubblicato da Panorama Numismatico dal titolo "Una medaglia di Cesare I Gonzaga conte di Guastalla". La medaglia, di cui si conosceva l'esistenza già dal XIX sec. grazie a copie in galvanoplastica del dritto e ad un esemplare in collezione privata, ritenuto una fusione postuma e recentemente comparso in una vendita all'incanto, venne rinvenuta nel 1958 e fu pubblicata nel 1968 su Aedes Muratoriana. La scarsa distribuzione della pubblicazione, la scarsa qualità della sola immagine del dritto e l'assenza dei dati ponderali mi hanno indotto a riproporne la pubblicazione su P.N. Di seguito il collegamento all'articolo in pdf: https://www.academia.edu/130309549/Una_medaglia_di_Cesare_I_Gonzaga_conte_di_Guastalla Mario2 punti
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La Gazzetta dell'Unione Europea pubblica la faccia nazionale della nuova moneta commemorativa da 2 euro circolante emessa dallo Stato della Città del Vaticano. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=OJ:C_2025038222 punti
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Ciao, dal ritratto sembra essere più Giulia Mamea che Paula 🙂. Tra l'altro mi sembra di non aver mai visto la tipologia con IUNO CONSERVATRIX per Giula Paula mentre e comune per Giulia Mamea. La legenda lunga del dritto dove sono ben visibili le lettere LIA dietro la testa e quelle finali EA AVG ( vedi foto) sembra confermare che si tratta di Mamea . Se il diametro è corretto mi sembra improbabile possa trattarsi di un quinario. Dalle foto sembra più un denario forse suberato o cristallizzato da qui il peso molto scarso 🙂. ANTONIO2 punti
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Proprio oggi, durante i lavori per piantare il leggendario Albero dei Denari, la pala colpì qualcosa di più duro dell’avidità: un antico deposito di reperti taroccati. Fu così che, tra monete di gesso, diplomi in retorica fasulla e statuette di sapone, riemerse la storia perduta della gloriosa e bugiarda Falsopolis. L'Unica, Vera e Falsissima Storia dell’Antichissima ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ Molto prima di Troja, molto dopo Atlantide (ma sempre in ritardo), sorgeva sull’altopiano della Grande Presa dei Fondelli la gloriosa città di ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ - detta anche Falsopoli Magna, Polis della Patacca o, tra amici, "la Bufala Greca". Fondata, secondo leggende apocrife ma ben documentate, da Quititruffo il Barattatore, ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ era una meraviglia architettonica: templi dipinti coi pastelli di cera, statue che sorridevano solo se pagate e obelischi che si montavano fai-da-te tipo gli scaffali svedesi. Il Partenone? Beh, lì non ne avevano uno solo… ma almeno sette, tutti finti. Se li vendevano ai turisti ogni settimana durante il Mercato del Sacro Tarocco, dove filosofi da bancarella gridavano: - Un Socrate a metà prezzo! Un Platone senza garanzia, ma pensa e ragiona ancora come nuovo! Il più famoso filosofo della città era Epistrufide l’Ambiguo, noto per la frase: "Tutti i cittadini di ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ mentono. Anch’io." Ci fu un periodo aureo, chiamato la Frode Ellenistica, durante il quale a ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ si tentò persino di vendere il Mar Egeo ai Persiani, presentandolo come una piscina a onde termali. Questi, per tutta risposta, lanciarono un attacco via mare e lasciarono una recensione negativa su Prosopobiblos. Il Senato di ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ (un'accozzaglia di senatori diseredati, truffatori e venditori di mantelli autografati da Zeus) era noto per legiferare in versi ambigui, tipo: "Chi ruba, se lo fa con grazia, non è ladro, è ambasciator di farsa." Un giorno, uno straniero venne a visitare la città. Si chiamava Onesticle, e cercava la verità. Ma nel mercato trovò solo copie di essa, edizioni economiche della realtà, e un cartello con su scritto: "La verità è in ferie, torna alle Calende Greche" Disperato, Onesticle si gettò nel falso Aspropotamo- che in realtà era un tappeto blu dipinto ad acqua - e scomparve tra gli applausi pre-registrati della folla. Così visse e (forse) morì la gloriosa ΦΑΛΣΟΠΟΛΙΣ, che gli storici cercano ancora di localizzare, ma che, a quanto pare, si sposta spesso da sola, per non farsi beccare.2 punti
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buongiorno a tutti in questo luglio di caldo e piogge torrenziali, in cui le discussioni sul Regno languono, vi presento il mio ultimo arrivo, un 5 lire 1839 G, classificata R2 dal Gigante (anche se in passato era considerata C/NC). Questo scudo da 24,55 grammi si presenta con evidenti segni di circolazione e qualche colpetto al bordo. la moneta, inoltre, sembrerebbe esser stata lavata. in vendita è stata classificata come "meglio di MB". cosa ne pensate? grazie a tutti saluti Carlo. ah, ovviamente le mie foto sono sempre pessime.. 😅 e visto che le mie foto son pessime.. inserisco anche le foto della casa d'aste, che comunque non mi paiono eccelse1 punto
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@mero mixtoque imperio Io non so se hai mai letto "Allegro ma non troppo" di Carlo Maria Cipolla: In questo saggio, Cipolla esplora con un approccio umoristico, come la scarsità e la ricerca di beni quotidiani, in particolare il pepe, abbiano influenzato eventi storici cruciali e lo sviluppo economico nel Medioevo. Argomenta in modo giocoso che persino la mancanza di pepe, noto afrodisiaco, potrebbe aver contribuito allo spopolamento altomedievale e che l'idea di ricompense celesti aiutò le persone a sopportare la carenza di pepe sulla terra. Connette la domanda di tali merci alla crescita del commercio, a conflitti come la Guerra dei Cent'anni per il controllo dei vigneti e persino alla nascita del Rinascimento. Come potrai intendere è una critica radicale all'assolutismo nell'interpretazione delle fonti storiche: l'autore riesce a dimostrare che l'Impero Romano si è estinto a causa dell'avvelenamento da piombo utilizzando le fonti come pretesto per riscrivere una storia assurda. Quando si toccano sistemi complessi, e si smontano costrutti che hanno riscontro in una serie infinita di altri ambiti, dal diritto medievale alle storie locali, e dunque centinaia di migliaia di studi specialistici protratti nel tempo, ritengo che le fonti debbano essere molto più sostenute di una citazione di una moneta in alcuni documenti (che avendo letto il tuo studio sulle monete senesi e quello sui Tornesi mi paiono le uniche giustificazioni addotte). Alla fine si tratta di riscrivere la storia sotto vari punti di vista. Come sappiamo bene è sempre difficile distinguere univocamente tra moneta di conto e moneta reale, e nell'ambito della moneta reale tra emissioni regolari e contraffazioni; se poi ci mettiamo a disquisire sui nomi attribuiti alle monete da mercanti, cambiavalute & co. veramente il gioco diventa inaffidabile. A mio modesto parere, le tue proposte non mi sembrano sufficientemente sostenute dalle fonti. Sono curioso di leggere l'articolo sulla RIN, appena mi arriverà la rivista. Per mio modo di vedere, l'unica fonte che giustificherebbe una simile tesi sarebbe una fonte normativa che, da parte dell'autorità imperiale o di un'autorità delegata, deleghi ad un'altra zecca la coniazione. Sino ad oggi non conosco però casi simili, per cui mi sembra inopportuno aprire una strada di indagine ed una serie di ipotesi e speculazioni su una tesi che sinceramente non mi pare assolutamente che goda di un fondamento giustificatamente documentato. Se ci fossero altre fonti che non ho colto, mi farebbe piacere parlarne, ma ti chiederei di citarle puntualmente e di chiarirne il contenuto evidenziando i passaggi testuali, perchè sino ad adesso non ho trovato niente di convincente. Un saluto, Magdi1 punto
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Wow grazie mille @rickkk per la spiegazione! le varianti non scritte nei cataloghi sono ancora più interessanti, perché discendono dallo studio e dall'osservazione dei collezionisti! E non tutti rendono partecipi i neofiti.. grazie!1 punto
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Duecentomila e' la quantità totale dei francobolli stampati ed il foglio per quella particolare emissione era composto da 45 esemplari ognuno. Non tutte le emissioni hanno 45 francobolli per ogni foglio, ci sono state emissioni di 100 francobolli per foglio come di 240 per foglio.1 punto
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Secondo me ha ragione @Alan Sinclair. Dovrebbe esser Vienna da metá 800 in poi.1 punto
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Chrome con queste novitá, non va piú " d' accordo" col forum. Vedasi discussione pubblicitá 😀1 punto
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Ciao Pino,secondo me è Costanzo II. C'è scritto ASIRM se non sbaglio quindi la zecca dovrebbe essere Sirmium. https://www.acsearch.info/search.html?id=83643421 punto
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bravo @dareios it! e se non ti lecchi le dita godi solo a metà!1 punto
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Non rispondo a chi difende questa moneta perché penso il caldo si sia fatto sentire. Una nazione di 300 e passa mila km quadri che mette gambe in una moneta. Boh, a me sembra pura follia. Almeno se proprio proprio dovete mettere questa importantissimissimissima manifestazione di pazzesca e incredibile storia di una bellezza magnificamente magnificente, fate in modo che la gente capisca. Mettete una cippa di scritta, qualcosa Santo Dio. Il caldo fa sicuramente male, ma anche i quasi 6 mesi di buio mi pare abbiano il loro effetto. Dovrebbe essere piu’ ligia e chiara la Ue. Invece di annullare monete a caso(ricordo la nostra degli alpini, annullata senza senso logico alcuno) quantomeno dare direttive dove la cosa che si “ intende” commemorare sia chiara per tutti. Non solo per i 4 gatti dei finlandesi(secondo me manco tutti) che conoscono questa incredibile e fondamentalissimissima manifestazione che attira 240 miliardi di persone tra la terra/Marte/giove. Almeno questo toh, poi fate pure i troiai ma almeno fateci capire cosa sia😁1 punto
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Ragazzi.. come numismatici avete la "forma mentis" adatta e utile anche per la filatelia. Siete avanti..!!! Siete in primis dei collezionisti..!!! Poi chi veramente vuole apprendere apprende e gioisce e si diverte con le storie che questo collezionismo porta.... non si nasce imparati. Hurra' !!!1 punto
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Non mi sembra la stessa però, Questa ha il gambo più lungo 😁 Comunque ok aspettiamo esperti perché questa monetazione è complicata 🙂1 punto
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Ciao @Alan Sinclair mi permetto di aggiungere il mio francobollo da 2 Crazie del 1851. La particolarità che trovo interessante è l'annullo rosso, mai visto prima. Amici @marco1972, @PostOffice e @fapetri2001 cosa ne pensate? Grazie per una eventuale info al riguardo1 punto
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Per precisione queste monete sono delle imitative degli Eravisci, come quelle che vi allego (che si vedono meglio): E quest'ultima è la mia, che vi avevo già mostrato tempo fa1 punto
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Grazie. Potresti usare Google translate, certamente non è affidabile al 100% ma così puoi avere un'idea. Comunque se c'è qualche parte che non ti convince posso sempre tradurla io. Grazie mille, troppo buono. Comunque qui su forum di esempi c'è ne sono moltissimi, e sicuramente migliori di me (non farò nomi perché sono talmente tanti che sicuramente ne dimenticherei per errore qualcuno e non mi pare il caso). Grazie mille.1 punto
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Salve Paxcaesar,mi sono riletta la discussione sul Gordiano dall'inizio e concordo in pieno col post n.7 del 20221 punto
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Durante questo anno sono riuscito solo a prendere questo unico denario imitativo Papia, o meglio ne avevo già uno ma quest'ultimo è una variante.1 punto
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No no mi addentro senza problemi e senza paura in questo bel forum dove ci si confronta e si esprimono liberamente le proprie opinioni. Non mi ha convinto e quanto scrivo ha lo stesso valore di quanto scrive lei posto che in nessun passo della fonte citata si fa espresso riferimento a ducatis venetis ed inoltre il ducato era certo moneta di conto alla quale poteva essere rapportato il valore dei carlini...Alfonsini ducati in carlini ....1 punto
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Beh io sono un neofita in campo filatelico, ho iniziato solamente da quasi 2 mesi ad appassionarmi ai francobolli con l'aiuto ed i consigli in questo Forum di @PostOffice, @fapetri2001 che reputo essere i due maggiori esperti. Inoltre devo dire che con piacere seguo miza, dareios, art, marco1972 e qualcun altro con il quale mi scuso se non lo cito. Tutti questi a mio avviso sono entusiasti collezionisti. Sono interessato solo ad affrancature antiche/antiquarie, prime emissioni ma anche qualche esemplare con particolari varianti. Questi francobolli hanno per me un fascino del tutto particolare, alla pari delle mie monete. Concludo : questi vecchi francobolli non costano poco, in alta qualità ti possono chiedere dei bei soldini. Tuttavia, se un giorno dovessero deprezzarsi, amen, non ho mai pensato ad una collezione che aumenti di valore, io sarò ugualmente contento di averli cercati e di poterli avere, perché questi storici "pezzetti di carta" nella vita mi danno molta soddisfazione.1 punto
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Un raro testone Anno V di Urbano VIII (1627-1628).1 punto
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Magari rispondesse il venditore per un falso messo in vendita. Se fosse così circolerebbero meno falsi e ci sarebbero meno venditori incompetenti di ciò che vendono. Ora come ora hanno solo il fastidio di ritirare un falso segnalato. E non sempre lo fanno ... Al peggio ritirano la moneta e restituiscono i soldi. Tanto sono impuniti.1 punto
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Buonasera. Ho ancora una domanda : Mi sembra che questa monetina sia uno forte escucellato d'Amedeo VII Sarebbe gentile da vostra parte di confermare o no. Di più, questa moneta di mistura è coperta d'ossidi di rame. Sarebbe meglio di pulirla, ma come? Vi ringrazio per i vostre risposte. Dimensioni=mm.20; g.0'77.1 punto
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Tozzi non mi è simpatico ,con quegli anelli ,quei braccialetti e quell'aspetto finto trasandato ma fa il suo "sporco lavoro" con rigore e cognizione di causa. Più tozzi è meno "Giacobbi".1 punto
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Home Marta Clima Previsioni Dati Meteo Webcam Webcam 2 Eventi M. Stazione M. Extra Storia e leggenda della regina Amalasunta nell'isola Martana, lago di Bolsena http://retemeteoviterbo.altervista.org/regina-amalasunta-isola-martana.gifAmalasunta (in gotico Amalaswintha) fu regina dei Goti e l'unica figlia di Teodorico, re degli Ostrogoti. Nata a Ravenna nel 494 d.C. e cresciuta nella cultura romana, era una donna di grande intelligenza, dottissima, di carattere virile, vedova del nobile Eutarico Cillica da cui aveva avuto due figli: Matasunta e Atalarico, quest'ultimo designato dall'avo quale erede al trono. Morto Teodorico nel 526 d.C., data la minore età del figlio, Amalasunta assunse la reggenza che segnò un ritorno alla politica dei migliori anni del regno di Teodorico. Tuttavia i Goti, che riconoscevano solo il diritto delle armi e mal tolleravano il governo di una donna, avversavano la politica di Amalasunta che mirava a mantenere in equilibrio le due componenti etniche del regno, differenti per civiltà e fede: quella barbara e quella romana. I Goti si opposero all'educazione romana data ad Atalarico e reclamarono la formazione e la cura del giovinetto. Spinto ad una vita sregolata, l'adolescente, già costituzionalmente debole, ne ebbe la salute immediatamente compromessa. Il 2 ottobre 534 Atalarico morì, lasciando la madre priva di qualsiasi diritto a quel governo che teneva in sua vece e che Amalasunta cercò di mantenere nelle sue mani associando al trono, dopo averlo sposato, il cugino Teodato, figlio di Amalafrida sorella di Teodorico. Ma dopo il matrimonio Teodato assunse pieni poteri e con l'appoggio degli Ostrogoti mirò a sbarazzarsi di Amalasunta. http://retemeteoviterbo.altervista.org/isola-martana-nel-lago-di-bolsena-tuscia-vt.jpgPropose così all'infelice regina un viaggio "politico" attraverso la Toscana fino a Roma ma mentre percorrevano la Cassia, tra Bolsena e Montefiascone nel viterbese, Amalasunta cadde in un agguato organizzato dal marito. Fu rapita e, con una barca, trasportata all'isola Martana nel lago di Bolsena dove restò relegata fino al 30 aprile 535, quando dei sicari la uccisero. Non è dato sapere come: strangolata mentre faceva il bagno, pugnalata, affogata, precipitata dall'alto della rupe dell'isola. La sua fine offrirà il pretesto a Giustiniano per scatenare la guerra contro i Goti. Teodato tentò inutilmente di contrastare la reazione di Giustiniano ma, dopo la conquista di Napoli da parte del generale bizantino Belisario nel 536, Teodato fu rovesciato dagli stessi Goti, che elessero Vitige come suo successore. Fuggito precipitosamente verso Ravenna con l'intenzione d'imbarcarsi successivamente verso Costantinopoli, venne fatto inseguire dall'appena eletto Vitige che non poteva permettersi di lasciare Teodato libero di agire. Raggiunto dai sicari del nuovo re e prima che potesse rifugiarsi a Ravenna, fu scannato sul posto. Procopio di Cesarea, storico bizantino del 500, ci ha lasciato un ritratto di Teodato profondamente negativo. Esso viene descritto come un uomo avido e codardo, e che era impopolare sia tra l'elemento romano che tra quello gotico. Fonti storiche, comunque, non precisano in modo chiaro il luogo dell'uccisione di Amalasunta; Procopio di Cesarea ne La guerra gotica così narra: "V'ha un lago in Toscana, chiamato Vulsinio, dentro a cui sorge un'isola assai piccola invero, ma munita di un forte castello. Colà Teodato teneva racchiusa Amalasunta". Quell'isola potrebbe anche essere la vicina Bisentina sulla quale, all'epoca, sorgeva una fortificazione, ma una consolidata tradizione, che trova più sostenitori, vuole che sia proprio la Martana l'isola fatale alla regina ostrogota. http://retemeteoviterbo.altervista.org/regina-amalasunta-isola-martana.jpgLa sua morte, carica di mistero, ha alimentato da sempre leggende a fosche tinte tra le popolazioni intorno al lago di Bolsena. Gli anziani del posto raccontano che dopo la sua morte il corpo di Amalasunta fu messo in una carrozza d'oro e seppellito sulla terraferma in uno dei sette colli posti davanti all'isola e che nelle notti di luna piena il suo fantasma aleggi ancora attorno alle rocce e alle acque dell'isola Martana. Inoltre molti pescatori di Marta affermano che durante giornate di forte tramontana, vicino l'isola Martana, sia possibile ancora udire le urla strazianti della regina dei Goti. Si narra anche di una strada che collegava anticamente l'isola Martana alla terraferma e che era solita essere percorsa dalla regina. A questa strada, probabilmente esistita viste le conferme degli ultimi rilevamenti subacquei, è stato dato il nome di "strada di Amalasunta" proprio in onore alla regina. Nell'agosto 1994 a Marta fu ricordata la regina Amalasunta per il 1500° anniversario dalla sua nascita con il corpo bandistico del paese, tante imbarcazioni sul lago di Bolsena (comprese alcune gondole veneziane) e una targa commemorativa affissa su una parete dell'isola Martana. Inoltre, sempre in questo stesso anno, in occasione dell'anno Amalasuntiano, le barche etrusche del lago di Bolsena parteciparono alla Regata Storica a Venezia e un modello delle stesse, completo in tutti i dettagli, è stato donato al Museo Storico Navale dove è attualmente esposto. Presso il numero civico 106 di via Amalasunta, nel centro storico di Marta, la tradizione individua in questo edificio la "Casa di Tomao", ossia la casa del leggendario pescatore che portò Amalasunta sull'isola Martana e che tenne i contatti tra la regina dei Goti e la popolazione martana. A questo leggendario pescatore martano è dedicata una piccola piazza conosciuta dai martani come "Laco (lago) Tomao". Tratto da: "Marta, guida alla scoperta" di Maria Irene Fedeli Rielaborazione testi a cura di Luca Viviani Marta (VT), la via dedicata alla regina Amalasunta presso la loc. Borgo dei pescatori http://retemeteoviterbo.altervista.org/marta-via-amalasunta.jpg Targa commemorativa affissa nel 1994 su una parete dell'isola Martana in ricordo della regina Amalasunta per i 1500 anni dalla sua nascita http://retemeteoviterbo.altervista.org/regina-amalasunta-isola-martana.jpg Ritratto di Teodato su una sua moneta http://retemeteoviterbo.altervista.org/teodato.jpg Presso il numero civico 106 di via Amalasunta a Marta (VT), la tradizione individua in questo edificio la "Casa di Tomao", cioè la casa del leggendario pescatore che portò Amalasunta sull'isola Martana e che tenne i contatti tra la regina dei Goti e la popolazione martana. A questo leggendario pescatore martano è dedicata una piccola piazza nei pressi della località "Borgo dei pescatori" conosciuta dai martani come "Laco Tomao". http://retemeteoviterbo.altervista.org/casa-tomao-marta.jpg La casa di Tomao http://retemeteoviterbo.altervista.org/casa-tomao-marta2.jpg http://retemeteoviterbo.altervista.org/amalasunta-tomao.jpg Isola Martana, veduta aerea http://retemeteoviterbo.altervista.org/martana-isola.jpg Il paese di Marta e l'isola Martana sul lago di Bolsena http://retemeteoviterbo.altervista.org/marta-vt.jpg Cerca gjknel sito Copyright© Meteo Marta 2006-2023 Tutti i diritti sono riservati. Sono vietate le riproduzioni del sito, anche parziali. Sitocollaborazione con Ritratto di Teodato su una sua moneta La regina Amalasunta (da un codice medievale)1 punto
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