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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/25 in tutte le aree
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Cari amici, dopo più di 4 anni di lavoro ho il piacere, con non poca emozione, di dirvi che entro poche settimane il mio volume di revisione del RIC X (solo bronzo) sarà disponibile. oltre a dover ringraziare un'infinità di persone, incluse alcune di questo sito, e il forum stesso!, ho l'onore di avere una prefazione scritta nientemeno che da Michele Asolati! il volume è circa 330 pagine, con ben più di 1000 monete censite e tutte con fotografia... in bianco e nero per vedere meglio i dettagli ... e poi tutte a colori a dimensione naturale in 22 tavole finali. spero di aggiornarvi quanto prima grazie a tutti Alain Gennari6 punti
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Buongiorno a tutti gli appassionati di Cavalli e simpatizzanti. Ritornando alla lettera y usata al posto delle V(U) segnalata da Domenico @Oppiano. Riporto come promesso foto dei miei esemplari. Ne ho solo due con questa particolarità su 60 esemplari in collezione. Saluti Alberto6 punti
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La mancanza di risposte specifiche a domande specifiche ha creato una forte curiosità tra molti utenti che vorrebbero conoscere meglio le fonti e la loro interpretazione. Nulla a che vedere con un ''branco''. Arka # slow numismatics5 punti
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Io focalizzerei la questione su un altro aspetto: fermo restando che la Guardia di Finanza fa il suo dovere e su questo non ci piove, io punterei il dito sull'alta rapacità fiscale dello Stato Italiano sulle imprese, rapacità che non si è verificata nemmeno quando l'Italia ha avuto il vicereame spagnolo. Sentiamo i mass media parlare delle guerre, e di Trump, ma non si sente mai parlare che lo Stato "abbassi" le tasse(anche la tassazione sulle famiglie è molto alta). Le tasse dovrebbero andare spese, da parte dello Stato, in beni e servizi al cittadino, andrebbe migliorata la Sanità pubblica, ma invece vanno tutte ai Parlamentari. Con questo altissimo prelievo fiscale le imprese non crescono e men che meno le ditte che trattano la vendita di Numismatica. Se lo Stato diminuisse SENSIBILMENTE, il prelievo fiscale alle imprese, ci sarebbe meno "nero" e chi oggi viene additato come un"malfattore" che vende senza regolare partita IVA sarebbe invogliato a registrarsi all'Agenzia delle Entrate ed alla Camera di Commercio per aprire un'attività. Stamani riflettevo anche su quest'altro problema: il commerciante non ha ferie pagate . Altro problema ancora: il commerciante versa contributi all'INPS per una pensione che non riceverà o se , per miracolo, la riceverà, perchè riesce a giungere all'età pensionabile(bisogna vedere come ci arriva)percepirà quel tanto che basta per comprarsi i lacci delle scarpe. Non mi si tiri fuori la stronzata che se lo Stato Italiano aumenta le tasse è perchè c'è evasione: lo Stato Italiano è stato sempre in deficit , dall'istituzione della Repubblica. Inoltre, o la gente paga le tasse o vive, per la stragrande maggioranza e così. Non sono stronzi quelli che spostano le sedi fiscali all'estero: lo Stato lo permette e loro lo fanno. Quindi io ritengo che vada puntato l'indice sull'alto prelievo fiscale, altrimenti dire" io pago le tasse e quello no" è una guerra fra poveri . odjob4 punti
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Mi scusi..mi dispiace contraddirla ma questa è una leggenda metropolitana...e del resto basta vedere tutte le verbalizzazioni con ESITO REGOLARE. Ovviamente non posso escludere che ci sia qualche individuo poco professionale che al contribuente dica una cosa del genere, ma di fronte ad una tale affermazione presenterei un regolare esposto. Se si è in regola si è in regola. PUNTO. Nessuno va a cercare il pelo nell'uovo sprecando tempo e denaro per pagare il personale. Tantomeno la Guardia di Finanza. E glielo dice uno che per 40 anni ha vestito quell'uniforme. E con orgoglio.4 punti
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Ciao a tutti, Aggiungo alla discussione due piastre passate in aste recenti. Asta NAC 157 lotto 390. Asta Roccaro E-live 4 lotto 55 Entrambe di conio A per il rovescio. Un saluto Raffaele.3 punti
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D'altra parte Conob Ob sta per moneta coniata a Constantinopoli in oro puro.quelle in argento Exagram non possono riportare questa dicitura3 punti
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e devi tener conto che per raschiare ancora di più hanno messo la tassa del 26% sulla vendita di monete non più in oro, ma in metalli preziosi, quindi sia oro che argento, oltre ad aver messo la tassa del 26% sull'intero incassato dalla vendita se vendi le monete in metallo prezioso e non hai la fattura di acquisto (e loro lo sanno che quasi sempre non la tieni). e devi pur tener conto che per raschiare ulteriormente hanno messo la regola che se vendi per più di 2000 euro in un anno oppure se fai più di 29 vendite l'anno online su siti internet tipo ebay/subito/vinted/wollapop/mercatini online e simili, partono le comunicazioni automatiche all'agenzia delle entrate per vedere se ci devi pagare le tasse (e loro lo sanno che è facile superare questo limite). Era rimasta solo la scappatoia di vendere sui social, ma stanno colpendo anche lì, ed immagino con che criterio lo faranno visto che i collezionisti vendono per loro natura molti pezzi alla volta e possono essere scambiati facilmente per persone che vogliono evadere il fisco, oppure è vero che molti fanno tante inserzioni che mettono ovunque ma alla fine è anche vero che se si va a controllare la maggioranza di esse non trova un compratore, ma possono sembrare venditori evasori. Quindi immagino tante persone coinvolte per errore e poi un casino per dimostrare che non centri nulla, la legge è molto contorta in materia di fisco, basta leggere la mia risposta precedente. Tutto ciò fa parte di un'azione continua e sempre più invasiva volta a recuperare soldi con la lotta all'evasione fiscale, cosa che è stata un successo, negli ultimi 10 anni sono stati recuperati 240 miliardi di euro con la lotta all'evasione. Il problema è che, come hanno evidenziato gli economisti, tali soldi vengono sperperati dallo Stato. Invece di diminuire le tasse o l'indebitamento pubblico, lo Stato ha ben pensato di usare questi soldi per spendere di più del passato, ha aumentato la spesa pubblica di 720 miliardi in 10 anni, un vero e proprio record, portando il debito pubblico italiano a 3063 miliardi di euro. La cosa diventa ancora più tragicomica se si pensa che lo Stato in tutto questo sperpero di denaro record effettivamente c'è una sola spesa che ha tagliato parecchio: gli aiuti per i poveri. Ma tanto tutto ciò non interessa al governo, all'opposizione e neanche agli italiani, al limite ci si interessa alle guerre che accadono in Paesi lontani. Solo gli economisti ne parlano, ma loro non li ascolta nessuno. Detto ciò, spero vivamente che non ci siano molti innocenti che finiscano per essere scambiati per commercianti abusivi e spero che la finiscano di tartassare il settore collezionistico, già preso di mira dalle nuove tasse sulle vendite di monete in metallo prezioso e dalle comunicazione all'agenzia delle entrate se si superano i 2000 euro annui o le 29 vendite annue. Anzi pensassero piuttosto a migliorare la legge che interessa i beni numismatici perché è una barzelletta, ma potenzialmente molto pericolosa per i collezionisti, con al storia dei 70 anni… (ai sensi dell'art. 64 del T.U. sui beni culturali, chiunque, perito o no, venda monete con più di 70 anni, è tenuto a rilasciare l'attestato di autenticità e provenienza.).2 punti
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Il signor Pitotto purtroppo non c'é piú ed é ststo un grande studioso devoto a tante tipologie di gettoni per l' exonumia. Ci ha lasciato questa grande testimonianza tutta scaricabile in pdf.2 punti
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giusto quello che fanno ma... non sanno più dove andare a raschiare, qualche decina di migliaia di euro quando ci sono evasioni da milioni di euro... costo orario del personale impiegato vs danno erariale? parliamone...2 punti
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scusate il ritardo, ho provato a approfondire... scarterei Costantino IV per questioni di peso, e perchè la K proprio non la vedo io vedo croce e I per me potrebbe essere Giustiniano II, molto molto "conciata"...ma non escludo possa essere qualcosa di più moderno, XI-XIII secolo...materiali di cui non so nulla. saluti Alain2 punti
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Considerato che Mantova è l'unica non citata delle tante città per cui S. Perfetto fantastica emissioni napoletane, mi corre l'obbligo di ricordare che anche queste sue conclusioni sono state ripetutamente contestate dal sottoscritto sulle pagine di questo forum senza ovviamente ottenerne altro che accuse di campanilismo (da che pulpito... ???!!!) e di conservatorismo... ma nessun documento, autorizzazione, libbranza... o altro. Mario2 punti
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In Germania è uscito un bell'articolo su di un biglietto da 20 Euro che è stato possibile tracciare dalla nascita alla morte. Il passo per monitorare anche chi lo ha usato, poi non è così lungo. La fonte è netzpolitik.org è un sito web tedesco molto noto per aver fatto luce su misfatti, specializzato in giornalismo indipendente su temi digitali ed è un punto di riferimento per privacy, libertà di espressione, sorveglianza di massa, sicurezza informatica e diritto digitale. Non ho potuto che pensare ad @ART ed a quelli che vedono di malo modo le transzioni digitali in quanto sotto l'implacabile occhio del grande fratello. Per motivi di stanchezza psico-fisica (A l'avìa nen veuja), ho fatto fare a ChatGPT un bel riassunto, sempre meglio del copia-incolla che ormai anche sul forum spopola 😁 Njk ========== Sembra l'inizio di un romanzo di spionaggio, ma è realtà: in Germania, una banconota da 20 euro è stata tracciata per tutta la sua vita, dalla stampa fino alla distruzione. Ogni banconota ha un numero di serie univoco, e in molti casi – grazie a bancomat, contatrici automatiche, depositi bancari e centri di gestione del contante – questi seriali vengono letti, registrati e associati a transazioni. Un'inchiesta di Netzpolitik.org ha rivelato che oggi in Germania esiste già una rete capillare di dispositivi che monitorano passivamente il percorso delle banconote. Non è fantascienza: è parte integrante dei sistemi bancari moderni. Il tracking avviene ogni volta che: - Una banconota viene prelevata o versata da un bancomat evoluto - Passa attraverso un centro di smistamento del contante - Viene depositata da un commerciante tramite una cassa automatica Questo sistema serve a: - Verificare l’autenticità delle banconote - Tracciare flussi sospetti di denaro - Individuare banconote rubate o contraffatte Anche se i dati raccolti non sono pubblici né accessibili in tempo reale, esistono casi dimostrativi – come quello raccontato nel reportage – in cui una singola banconota è stata seguita dalla stampa alla "morte", ovvero la distruzione da parte della Bundesbank dopo essere diventata troppo logora. Mentre in molti paesi europei la banconota è ancora vista come uno strumento anonimo, sempre più spesso nel mondo sta diventando uno strumento di tracciamento passivo. Questi Paesi tracciano già il contante in modo molto preciso: In Cina, i bancomat devono assegnare il numero di serie di ogni banconota erogata a un conto. In questo modo è chiaro chi ha messo in circolazione ogni banconota. Alcune macchine registrano persino i dati biometrici della persona che preleva il denaro. In Sudafrica, la banca centrale tiene traccia dei movimenti di contante in tempo reale, secondo quanto dichiarato da Pearl Kgalegi, responsabile della gestione della valuta, in occasione di una conferenza dell'IACA. Le informazioni provenienti dai bancomat vengono raccolte in un database centrale e condivise con le autorità di sicurezza. Da quando ciò è avvenuto, ci sono stati più arresti, ad esempio in seguito a esplosioni di bancomat. La banca centrale canadese gestisce un database con i dati di tutte le banconote canadesi in circolazione per registrare i segni di usura. Anche la Banca d'Israele dispone di un database di banconote. https://netzpolitik.org/2025/bargeld-tracking-du-hast-ueberwachungsinstrumente-im-portemonnaie/?utm_source=chatgpt.com#netzpolitik-pw https://netzpolitik.org/2025/reise-eines-zwannis-diese-geraete-tracken-deine-geldscheine/1 punto
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Normanton è una piccola città agricola australiana nell'entroterra nella Contea di Carpentaria, nel Queensland, che attualmente ha una popolazione di circa 1400 persone. L'uomo d'affari James Burns vi si stabilì nel 1879, e nell'aprile del 1883 si associò a Robert Philp in una partnership commerciale originariamente chiamata "Burns, Philp & Company Limited", che offriva servizi (come escursioni in Nuova Guinea) e merci. In quel periodo in zona c'era scarsità di contante, quindi furono ideati dei biglietti privati utilizzati fino al 1890 nei negozi della compagnia a Normanton, in altre città e sull'isola Tursday. Erano tutti uniface da 1 e 5 sterline.1 punto
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@Il Sabaudo è normale.. avviene in tutte le aste, non temere che siano i qui presenti. Se una moneta è interessante è interessante.. (io non seguo le romane)1 punto
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beh è anche vero che fino a 85k il prelievo è 15% per le partite IVA (5% nei primi 5 anni) nei casi di cui al post credo che un po' si tratti di pigrizia del cittadino che magari ha già un lavoro con reddito dipendente e sfiducia, molta sfiducia nello stato che poi genererebbe controlli a profusione sul dichiarato nei secoli dei secoli e una burocrazia infinita la gente che fa ste attività non si arricchisce, arrotonda ciò che gli stipendi normali non possono dare1 punto
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Ciao Genny, Si è un vero peccato. Erano proposte in asta come semplici 1834 senza descrizione della variante. Quella di NAC è stata aggiudicata a 325+diritti, quella di Roccaro a soli 75+diritti. Un saluto Raffaele.1 punto
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Io vado controcorrente,hai fatto bene a toglierle dalla perizia,la moneta va goduta in mano e non con la plastica...1 punto
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Tevere lo conoscevo e conosco le sue perizie, ottime e stupenda persona. Noris l'ho sentito ma non ho mai avuto sue perizie ne le ho studiate. Sarebbe stato meglio mettere una moneta alla volta con peso e diametro per poter dare o tentare di dare una giusta catalogazione , valutazione e conservazione. Il 20 lire 1817 sembra sopra la media in alta conservazione con debolezze al bordo e forse un graffio sul viso? L'altra è un tipo che ho seguito poco ma sembra che ad un BB/BB+ ci arrivi. Valore con l'oro che è sale e scende è difficile almeno per me dire qualcosa di esatto. Comunque per quel che conosco di questa monetazione il 20 Lire 1817 è un ottima scelta, non sapendo quanto è costata. L'altra lascio ad altri che ne sanno più di me. Io almeno Tevere non l'avrei "scartata" dalla perizia.1 punto
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Erano gli anni dell'emigrazione dal sud al nord.. e del boom economico. Erano gli anni in cui ancora c'era la fede per l' Angelo Custode, non come oggi che non abbiamo fede neanche in noi stessi.1 punto
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trattandosi di eventuale omessa dichiarazione di (parte dei) redditi, il principio è "per cassa", ovvero sull'anno solare. le verifiche immagino abbiano lo scopo di individuare il profilo di venditore: commerciante (eventualmente abusivo), speculatore occasionale o collezionista. la Corte di Cassazione, con sentenza del 15 luglio 2024, n. 19363, è tornata sul tema del trattamento fiscale delle vendite di opere d’arte, facendo riferimento alle figure già espresse nel diritto vivente, con particolare riferimento ala differenza fra speculatore occasionale e collezionista puro: del mercante d’arte, la cui “abitualità” attribuisce rilevanza all’attività svolta come reddito d’impresa, ai sensi dell’articolo 55 del d.P.R. n. 917/1986 (“TUIR”), e ai fini dell’IVA, secondo quanto previsto dall’articolo 4 del d.P.R. n. 633/1972; del collezionista “speculatore occasionale”, che potrebbe generare redditi diversi ai sensi dell’art. 67, comma 1, lett. i) del TUIR, senza – tuttavia – alcun assoggettamento ad IVA, proprio per la mancanza dell’elemento dell’abitualità; del collezionista “puro” che, per il proprio “tipico” scopo di godere dell’opera e “contemplarne la bellezza o soddisfare il proprio gusto estetico o per un fine squisitamente culturale”, rimane escluso da imposizione ai fini delle imposte dirette e dell’IVA, per carenza di qualsiasi profilo speculativo. in pratica, dipende da cosa, quando e quanto si vende.1 punto
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Affrancata con 10c seppia Augusto dell' Imperiale. I 10c coprono la tariffa per l'interno solo firma e data (Anche se le firme sono cinque). Annullo non nitido né nella località né per l' anno, ....qui seguendo la tariffa siamo in un arco temporale che va dal 21.4.1929 anno di emissione della serie Imperiale al 12.1.1939 quando cambia la tariffa. Quando gli insegnanti si chiamavano Sigra Professoressa e non prof. Bella anche se l' annullo non e' nitido.. poteva succedere.1 punto
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Moneta di cui è difficile dare una interpretazione certa solo da foto. In particolare da vedere bene la crepettina a h 2 se pervia o occlusa... C'è una certa evanescenza nelle caratteristiche del ritratto che non mi lasciano tranquillo ( occhio, capelli, barba etc...) ma possono essere spiegati con la corrosione del metallo che apparentemente non è di buon titolo... Insomma, moneta da vedere dal vivo Cordialmente, Enrico1 punto
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@azzogsal si tratta di una raccolta intitolata "Gettoni nei secoli", estremamente interessante e molto esaustiva. Credo sia piuttosto affidabile circa le rarità, mentre sul valore economico non saprei quale riferimento sia impiegato. è liberamente consultabile a questo link, suddivisa in schede relative alle diverse classificazioni dei gettoni https://www.complianceturin.it/gettonineisecoli/ questo il catalogo schede https://www.complianceturin.it/gettonineisecoli/catalogoschede/ la tua la trovi nel file n.3 della categoria "controvalore".1 punto
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Perfettamente d'accordo. 30 anni fa circa, la mia società era perfetta dal punto fiscale (una SnC), solo che avevamo creato anche una SrL per un uso futuro, creando per l'occasione un contratto di affitto (presso regolare notaio) che concedeva una stanza del nostro immobile in cambio di una certa somma. Non trovando nulla nei vari documenti durante un controllo (la società era gestita perfettamente), presero in mano quel contratto e, con la scusa che non avevamo specificato le utenze, contestarono IL 50% DI TUTTE LE NOSTRE UTENZE (luce, gas, acqua, telefono) e appiopparono alla società una multa di circa 30 MILIONI di lire. Alle nostre proteste, ci fu testualmente rispostro: "zitti e non protestate, altrimenti sarà peggio". Esperienza vissuta sulla MIA pelle, quindi so quel che dico.1 punto
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A me sembra che le tasse si debbano pagare sia in Italia che in ogni Paese civile, quindi ben vengano tutte le iniziative di controllo volte a far pagare le imposte ai vari furbetti che non vorrebbero farlo.1 punto
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Come sai, Crawford data la moneta al periodo dal 45 a.C. in poi, attribuendola quindi al figlio. Per parte mia, concordo sul fatto che lo stile sia inconfondibilmente spagnolo; se guardi un po' di monetazione locale spagnola noterai subito la differenza dei disegni, rispetto all'iconografia romana ufficiale. Quindi anche io non avrei alcun dubbio nell'attribuirlo al figlio. In Spagna circolavano molte monete enee locali; i pompeiani vollero contrapporte una tipicamente romana, per asseverare la loro appartenenza alla repubblica. Amisano ritiene che potesse essere, a onta del simbolo di valore, un dupondio o un sesterzio, similmente alle coeve emissioni ceariane (rrc 476/1 e 550/1)1 punto
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Buonasera @Anto334, dovrebbe trattarsi del segno lasciato dalla macchina che confeziona i rotolini. Nessun errore di conio, saluti1 punto
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Grazie a tutti. @Ale75Credo che sia la seconda, perchè, guardando con la lente d'ingrandimento, mi sono accorto che quella che pensavo fosse la "O" di "Carolus" in realtà era una "D"... Buona serata1 punto
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Ci sono regole fiscali che andrebbero rispettate anche se siamo in Italia... Soprattutto quanti di questi venditori son "capaci" ?1 punto
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Vale la soddisfazione di poter utilizzare una delle due valute più potenti del mondo. E si ringrazi sempre il Signore Denaro per questo.1 punto
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Buona sera, credo che si stiano mettendo assieme troppe cose diverse. 1) sul fatto che le leggi sui beni culturali siano contorte, non penso che ci sia alcun dubbio. 2) Sul fatto che determinate piattaforme siano diventate uno zoo di venditori che vendono in nero di tutto e di più, penso vi siano anche pochi dubbi. 3) mi sembra esista un massimale per le vendite occasionali, 5000 Euro se non erro, superato il quale bisogna iscriversi alla gestione separata. 4) I controlli della guardia di finanza sono essenziali per tutelare chi opera correttamente dalla concorrenza sleale di chi opera in nero su varie piattaforme. Possiamo ragionare se massimali, metodi e strumenti per la ricerca di venditori seriali in nero che attuano massicciamente concorrenza sleale siano efficaci, ma penso che qualche controllo in più dovrebbe tutelare tutti.1 punto
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Il problema in questi casi sono gli innocenti che vi vanno in mezzo, alla fine sono tante le persone che vendono diversi pezzi della loro collezione, risultando apparentemente come persone che lo fanno come attività in nero. Il problema del collezionismo è che si accumulano tantissimi pezzi ed è possibile che bisogna fare tante inserzioni per vendere quello di cui non si ha più bisogno, risultando così sospetto ai nuovi controlli. Durante dei controlli della gdf alla mia società, che ha sempre operato nel rispetto delle regole, mi dissero che qualcosa devono trovare per forza quando fanno un controllo, che non possono andare via a mani vuote, il che significa per me che è meglio non trovarsi mai in mezzo ad un controllo.1 punto
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Da Antiochia all' Oronte, un esemplare di tetradrammo in AG al nome di Traiano, con al diritto testa dell' imperatore con aquila ed al rovescio testa di Melqart . Sarà a giorni, il 22 Luglio, in vendita Solidus 145 al n. 181 .1 punto
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Salve, @pato19 ma perché accodarsi a un altra discussione quando se ne può aprire una nuova? Non mi sembra sia un novellino 🙂1 punto
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Ciao lo Svoronos "SV 446"lo attribuisce a Tolomeo II ma i nuovi studi della Lorber lo attribuiscono a Tolomeo III "B 365", con la lettera E tra le gambe dell'aquila, la variante più comune, ne esistono altri esemplari con varie lettere tra le gambe dell'aquila. Silvio1 punto
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mi sentirei di escludere un piedfort. Credo si tratti del solito denaro malconiato. Ecco come dovrebbe apparire un piedfort. Quello che allego è di altra tipologia, ma penso renda comunque bene l'idea: https://www.deamoneta.com/auctions/view/1028/911 Allego anche quello esitato da Artemide al lotto successivo. https://www.deamoneta.com/auctions/view/1028/912 Come potete vedere sono monete ben coniate, che servivano per preparare i vari funzionari alla nuova moneta. Durante il regno di Carlo D'Angiò il cambio della moneta avveniva annualmente per scopi fiscali e i piedfort servivano per descrivere la moneta dell'anno in corso ai funzionari reali. La moneta dell'anno precedente era messa fuori corso (o almeno ci si provava). I piedfort servivano per preparare i funzionari alla nuova moneta ed evitare che entrasse in circolazione altro nel periodo del cambio della moneta. Chiaramente proprio per lo scopo che avevano, i piedfort dovevano essere coniati bene, per essere ben leggibili dai funzionari. In compenso i denari erano coniati alla meno peggio.1 punto
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ti ringrazio molto per l'ulteriore precisazione @Ulpianensis. stamattina ho trovato il testo di riferimento che mi hai suggerito, effettivamente la porta (che a quanto ho capito non era una porta, almeno nelle prime coniazioni) è piuttosto quadrata, ma presenta gli apicini alle basi, quindi confrontando con il gruppo I/1.IIb mi pare di trovare riscontro (inserisco sotto immagine ingrandita).1 punto
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Grazie per la foto più chiara, confermo quello che ho visto nella prima foto… il problema non era nelle immagini, gli interrogativi restavano sulla mia capacità di interpretare!😅 Gli “apicini” alla base della porta urbica continuo a vederli, in ogni caso l’assenza di interpunzioni nella legenda del rovescio (cioè nel “CVNRAD1REX”) e l’assenza di cunei/spine nei campi della croce sulla stessa faccia ti garantisce la datazione a prima del 1190-1194… La mia ipotesi di datazione al 1160-1170 è data dalla porta urbica (che a me sembra piuttosto quadrata) e dalla “R” (che a me pare composta con un unico punzone)… potrei però sbagliarmi dalla foto, perché invece gli “apicini” e il peso (<0,8 g) mi fanno pensare ad una datazione 1170-1190 (gruppo I/1.IIb), che forse è quella per cui alla fine propenderei nel complesso.1 punto
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“Si classificano come varianti di conio quelle monete che, rispetto al tipo stabilito, hanno subito, per opera dell'incisore, una volontaria ed evidente modificazione di alcune caratteristiche di ordine grafico.” … ”I conî delle monete subiscono una manutenzione da parte dell'incisore atta al “miglioramento” del conio stesso, che, di fatto, ne migliora le caratteristiche, le proporzioni e, delle volte, corregge addirittura gli errori commessi in precedenza dall'incisore. Ad esempio, i punzoni delle monete coniate per la Repubblica italiana sono unici. Accadeva però che ogni anno essi venivano riutilizzati per i nuovi conî (con un conio erano prodotte circa 200.000 monete) i quali potevano subire alcuni piccoli ritocchi. Le differenze che si possono riscontrare in alcune monete sono quindi dovute a queste lievi modifiche, ma anche, e soprattutto, agli effetti meccanici della coniazione: lunghezza di colli diversi, lobi di orecchi diversi, riccioli dei capelli diversi ecc. Queste particolarità possono essere dovute essenzialmente a differenze, anche piccole, di pressione in fase di coniazione e non sono da considerarsi varianti di conio che, al contrario, devono essere evidenti e volute dall'incisore.” https://catalogogigante.it/monete-italiane/varianti1 punto
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Salve. Aggiorno il censimento delle piastre 120 grana 1834 aquile rovesciate con la pubblicazione delle foto del dritto e del rovescio della piastra passata di recente nell'asta Nomisma 40. Ad oggi, mi risultano conosciuti e documentati 11 esemplari (8 conio "A"- comprensivi anche degli esemplari di Lenin e di Rocco- e 3 conio "B"). Io continuo ad essere convinto (magari mi sbaglio, il che mi disorienterebbe non poco!) che abbiamo a che fare con due conii ben distinti. Torno sull'argomento e, pur consapevole di ripetermi in alcune osservazioni, preferisco puntualizzare meglio ed integrare quanto già precedentemente espresso. Per poter rilevare agevolmente le differenze che sussistono fra conio "A" e conio "B", ho pensato di postare una terza foto con il retro dell'ultima piastra arrivata da Nomisma 40 (una delle tre di conio "B") affiancato a quello di una delle otto di conio "A", già considerate in questa discussione. Si può così notare che: 1- Il conio "A" presenta sopra la corona una croce con due bracci orizzontali sovrapposti; il conio B" una croce con uno solo braccio 2- Il conio "A" presenta la corona con 7 perle sia sul montante di sinistra che su quello di destra, 3 sul montante centrale; il conio "B" ne presenta 8 sugli stessi due montanti laterali , 5 su quello centrale 3- Il conio "A" presenta, al suo interno, una linea ondulata più o meno marcata; il conio "B" no 4- Il conio "A" presenta in alto a sinistra il vertice dell'angolo che punta "VTR" in modo leggermente differente rispetto allo stesso vertice del conio "B" 5- Il punto dopo "VTR" nel conio "A" è posizionato diversamente rispetto a quanto accade nel conio "B" 6- Il conio "A" presenta fra "REGNI" e "VTR" uno spazio che è maggiore rispetto a quello che si riscontra nel conio "B" 7- Il conio "A" presenta la scritta del valore "G:120" vicino al bordo e distante dal vertice inferiore dello scudo; per il conio "B" non è così 8- Il conio "A" presenta la torretta in alto a sinistra fornita di una protuberanza sul fianco destro (che si tratti ancora di una torretta impressa orizzontalmente, a croce, sull'altra?); non succede nel conio "B" 9- Osservare la disposizione e l'inclinazione delle torrette nella parte bassa dello stemma Portogallo nel conio "A" e nel conio "B". Mi fermo qui. Delle monete ho preso in considerazione solo il retro. Da precisare che gli 8 esemplari del conio "A" sono tutti perfettamente identici fra loro, così come lo sono, fra di loro, i 3 esemplari del conio "B". Da precisare anche che l'esemplare del conio "A" riprodotto in foto corrisponde a quello pubblicato dal Magliocca nell'aggiornamento 2025 del suo "Manuale delle monete di Napoli 1674-1860" al n. 539g di pag. 390. Era già presente nella mia classificazione. Visto che regna molto scetticismo sulle varianti, aquile rovesciate comprese, spesso attribuendo la causa delle variazioni ad errori, esuberi o casualità, ritengo importante, proprio per fronteggiare lo scetticismo, "rilevare" quando quelle variazioni si ripetono identiche su più conii. Per ovvi motivi. Ringrazio per l'attenzione. Sarei grato per pareri su quanto da me espresso, in aggiunta a quelli già presenti nella discussione. Saluti.1 punto
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Finalmente siamo arrivati alla sostanza della questione ed emerge la verità dei fatti. Lascio alla prudente valutazione degli Utenti del Forum il giudizio sulla utilità sostanziale di organizzazioni che non sentono "il bisogno o l'impellenza di sollecitare ulteriormente la vicenda". Continuino pure a parlarsi addosso e a far finta di niente, sperando d'ingraziarsi la P.A. di turno e che il 100 lire fascione (per fare un esempio tra le tante tipologie citate nella Nota 56) non perda di valore.1 punto
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Riprendo questa discussione di @salvo1973 Condividendo una importante scoperta nel decoro del taglio nel mio Mezzo Ducato del 1784 : Sui cataloghi viene riportata la "treccia in rilievo"1 punto
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I know it is off topic but here are some more of so many Sicilan fake tetradrachms offered to me as fake for comparison of planchet/flan shape and fabric. These fakes do look to UNIFROM and are in most cases pressed and often show typical edge cracks from pressing!1 punto
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