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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/01/25 in tutte le aree

  1. Buon Pomeriggio a tutti, oggi ho finalmente ricevuto la moneta da 20 kreuzer - Tirolo - del 1809 in argento 0.583 emessa dalla zecca di Hall. Fu coniata durante la rivolta della popolazione tirolese fedele all'Imperatore d'Austria Francesco II° dopo che il Tirolo fu annesso al Regno di Baviera nel 1805 con l'appoggio di Napoleone I°. Il patriota Andreas Hofer ( 1767-1810 ) locandiere ed allevatore di cavalli proclamatosi reggente del Tirolo, fu a capo della ribellione e dopo alcune battaglie vinte contro le truppe bavaresi, fu tradito da un suo compaesano e catturato dalle truppe francesi e giustiziato nei pressi di Mantova. Nel libro di Alessandro Volpi "Andreas Hofer e la sollevazione del Tirolo" Milano 1856, nel capitolo della fucilazione del rivoltoso si legge a proposito di Hofer : " getta una moneta d'argento da carantani venti ( appunto la moneta da 20 kreuzer oggetto di questa discussione ), coniata durante la sua dittatura, al caporale che gli si era avvicinato, colla raccomandazione di sparar bene; e poscia guardando i tiratori ad alta voce prorompe - Fate fuoco -. Alcune testimonianze ( forse anche romanzate ) riportano che la prima scarica non fu sufficiente per uccidere Hofer ed egli disse : " come sparate male ! " Le genti del Tirolo lo considerano un eroe nazionale simbolo di orgoglio e resistenza, tale da dedicargli l'inno del Tirolo, monumenti e manifestazioni. La moneta che è in conservazione medio-alta, pesa 6,58 grammi e misura 28 mm di diametro, a diritto presenta l'aquila tirolese nella versione ali in rilievo, in leggenda GEFURSTETE GRAFSCHAFT TIROL = contea principesca del Tirolo. A rovescio il valore, ornamenti, 1809, in leggenda NACH DEM CONVENTIONS FUSS = dopo il trambusto della convention In allegato le prime due foto del venditore, poi le mie. Grazie.
    7 punti
  2. Io non apprezzo abbastanza le monete "gialle", non so perché, ma se devo fare un "sacrificio" economico (cioè decido di spendere dei soldi per una moneta ) preferisco sempre un argento o una mistura piuttosto che un oro. In questo caso però mi è stata proposta una doppia di Vittorio Amedeo III che faceva parte della collezione di un mio amico mancato purtroppo troppo presto, e il fatto di poter mettere in collezione un suo pezzo che mi ricorderà sempre di lui mi ha condizionato tantissimo e non ho praticamente pensato due volte a portarla a casa. È la data più comune, ma la conservazione è buona, il buon Domenico aveva gusto sulle monete, il peso di 9,12 gr. centrato e nessun difetto che ne infici la qualità. Vorrei sentire anche altri pareri, per quello che si può dire da una foto e sapendo che l'oro è difficile da fotografare per me... tanto io la guarderò sempre con lo stesso affetto che avevo per il possessore precedente.
    6 punti
  3. Ostuni - chiesa del Carmine buca lettere sulla facciata della chiesa a memoria non ricordavo di averne visti
    4 punti
  4. Presi la serie completa dei 4 valori (50 cent versione gialla - 50 cent versione blu con formato più piccolo - 1 lira - 2 lire) in altissima conservazione pagandole in tutto 45 euro. Questa tipologia in foto tra l’altro può avere seriele AA come in questo caso che presenta il timbro a secco ma anche il seriale BB senza timbro a secco. In quel caso non preoccupatevi, è normale !
    2 punti
  5. @savoiardo nono ma sicuramente un deprezzamento c'è a causa della debolezza di conio, l'acquirente di doppie è attento al dettaglio e conosce bene le debolezze di questa tipologia. Anche se è la doppia più accessibile e l'annata è la più comune (tecnicamente NC) non avevo a disposizione chissà quali alternative 😁 ho visionato la moneta e consapevole delle debolezze (specificate anche a voce dal perito) ho scelto comunque di acquistarla a 1.080€. @enzo89coin ti allego un paio di foto (scusate lo sporco delle prime due foto ma avevo appena aperto sul tavolo un cartone di un pazzo Amazon 🤣)
    2 punti
  6. Per me è molto probabile. Come precisavo, la moneta ha una bella brillantezza, e se tutte quelle aree piatte (che sono molte) fossero dovute ad usura, la moneta dovrebbe apparire più "spenta" di quel che sembra (chiaramente, mi esprimo in base alla fotografia). L'occhio dell'aquila, come specificato anche nel caso della scena dell'annunciazione, più che consunto mi sembra palesemente mal coniato a causa appunto di un problema di conio in cui il dettaglio, compromesso, viene riprodotto grossolanamente. In virtù di questi aspetti, deduco che quelle zone appiattite potrebbero essere frutto di debolezze di conio, come spesso si riscontrano su queste tipologie monetali
    2 punti
  7. Sono due monete molto belle, complimenti a entrambi. Quella di @savoiardo è anche molto ben coniata (vedasi i dettagli del piumaggio dell’aquila o della parrucca). Conservazione ragguardevole, si distinguono benissimo le spazzolate del conio nel ritratto al dritto e qualcuna nel campo del rovescio (sembra essere in rilievo). Ciò mi farebbe credere che siano stati conii appena puliti, o comunque ancora molto ben conservati. Peccato per qualche graffio, credo più che altro causato da improprio maneggio o, forse, da leggerissima pulitura. per me lo Spl c’è tutto, si nota un bellissimo lustro tra i rilievi, anche tra le lettere della legenda. Ultimo ma non meno importante, molto molto bella la tonalità del metallo. Oserei quasi affermare che non sia stata lavata. Moneta davvero che denota gusto e attenzione. Hai fatto benissimo a prenderla già solo per la qualità dell’esemplare. Poi, per tutto il resto, sarà una di quelle monete da cui non ti separerai MAI. Molto gradevole anche la moneta di @iracondo. La qualità del conio è più nella media, con consuete debolezze tipiche dell’emissione (pieghe della parrucca e piumaggio dell’aquila) e con dettagli meno definiti (scena dell’annunciazione, ma ben coniata la corona sopra la testa dell’aquila). Molto bella la brillantezza del metallo. Per me (dalla foto) il parere espresso sembrerebbe un po conservativo; mezzo punto in più potrebbe anche starci, diciamo un buon qspl con i difetti di conio sopra citati.
    2 punti
  8. buongiorno, riprendendo la discussione mi pare manchi ancora un 2 tornesi 1859 di Ferdinando II. aggiungo il mio saluti a tutti
    2 punti
  9. Non è una teoria è una lettura errata di documenti. Se un domani mi invento che Mitridate re del Ponto abbia coniato in Inghilterra nel I secolo aC pensi che ci voglia un convegno per confutare una congettura strampalata ? concordo. Il metodo scientifico è questo @Arka se non vi sono basi dimostrabili al di la del dubbio non vi è necessità di confutazione. Si perde solo tempo e si dà eccessiva importanza a cio' che non merita.
    2 punti
  10. Aggiungo ( e sicuramente me ne daranno atto tutti) che per non aver "segreti di Pulcinella" come tu li chiami, ed insegnare ( bene tra l' altro), bisogna avere una buona dose d' umiltá e tu la tieni😃
    2 punti
  11. Quando iniziai a parlare di Filatelia su questo forum decisi che volevo creare dei mostri in Filatelia e storia postale, secondo me sono a buon punto, sono riuscito a fare pensare e ragionare in maniera filatelica. Chi fa le cose per lucro oltre a non aver compreso questo hobby non impara nulla.
    2 punti
  12. Da catalogo, a me risulta che nel 1968 i 5 Franchi furono prodotti solo in Cu-Ni. In argento furono coniati fino al 1967 e poi, per l'ultima volta, nel 1969.
    2 punti
  13. Ciao @Alan Sinclair non sono meravigliato, sono convinto che in ogni collezione "che si rispetti" ci siano delle copie. Ma non tanto perché il collezionista non è un esperto ma capita di acquistare qualche copia per studiarla... Saluti
    1 punto
  14. Salve @Rosita Carnevali sicuramente qualcuno la conosce però dovrebbe postare foto del dritto e del rovescio e possibilmente anche peso e diametro.
    1 punto
  15. Perso N à P l'agiata = persona plagiata. Buona serata!
    1 punto
  16. Essendo un difetto di conio non incide sul grading, ma solo sulla valutazione economica.
    1 punto
  17. Da Vaccarinews Proposta dallo Smithsonian National Postal Museum per festeggiare i due secoli e mezzo del servizio postale statunitense, è fruibile digitalmente Anche senza andare fino a Washington, si può scoprire la mostra realizzata dallo Smithsonian National Postal Museum per sottolineare i due secoli e mezzo raggiunti dal servizio postale degli Stati Uniti. “Dalle carrozze trainate con i cavalli ai moderni camion per le consegne, Usps ha collegato le persone, alimentato il commercio e consegnato la democrazia attraverso ogni lettera e ogni voto”, commentano dall’istituzione culturale. “Questa pietra miliare onora la dedizione dei lavoratori postali passati e presenti, che hanno sfidato tutte le condizioni per servire ogni indirizzo della nazione. Riflettendo sulla sua eredità e sulla sua evoluzione, riconosciamo Usps non solo come vettore di posta, ma quale simbolo di unità nazionale, di resilienza e di servizio pubblico affidabile”. https://postalmuseum.si.edu/usps-250th-celebration
    1 punto
  18. Ciao e grazie @Ale75 questa era l' ultima del lotto.
    1 punto
  19. Buongiorno, condivido il mio primo 9 cavalli, del 1790. non un granché come conservazione, ma era rinchiuso in una di quelle orride bustine in plastica con rivetti e mi sono sentito in dovere di restituirgli la libertà. saluti, Carlo
    1 punto
  20. Il birr, sono monete etiopi, Imperatore Menelik II° ( 1889-1931 ) le leggende dovrebbero essere in lingua amarica.
    1 punto
  21. Salve Ale,dalla barba direi Costante2
    1 punto
  22. Riporto alcune informazioni storiche (prese dal catalogo Gigante): A seguito della conquista dell'Etiopia (allora Abissinia), fu emanato il RDL 754/1936, dal titolo: "Dichiarazione della sovranità piena ed intera del Regno d'Italia sull'Etiopia ed assunzione da parte del Re d'Italia del titolo di Imperatore di Etiopia". Ben presto si palesò la necessità non soltanto di rappresentare anche nella monetazione il fondato Impero, ma anche di adeguare la circolazione metallica agli aumentati bisogni, tenendo conto delle peculiari esigenze delle regioni conquistate. Fu perciò disposto il riordinamento della circolazione monetaria metallica di Stato autorizzando, per effetto del RDL 1674/1936, la creazione della cosidetta "serie imperiale", celebrativa della costituzione dell'Impero. Pertanto, in forza del RD 2510/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'oro da 100 lire e 50 lire e, a seguito del RD 2511/1936, fu autorizzata l'emissione delle monete d'argento: 20 lire, 10 lire e 5 lire; di nichelio: 2 lire, 1 lira, 50 centesimi e 20 centesimi; e di bronzo: 10 centesimi e 5 centesimi, in sostituzione delle monete con i medesimi metalli in circolazione in quel periodo. Infine, in forza del RDL 907/1938, fu atorizzata l'emissione di nuove monete di acmonital, in sostituzione di quelle di nichelio della stessa serie imperiale, e, in forza del RD 727/1939, fu autorizzata l'emissione di nuove monete in bronzital, in sostituzione di quelle di bronzo della stessa serie imperiale [MdF 1940, pp. 35-39, 44]. Per le medesime ragioni autarchiche che determinarono l'utilizzo dell'acmonital al posto del nichelio, la zecca studiò l'opportunità di modificare la composizione del metallo delle monete di bronzo, da 10 centesimi e 5 centesimi, adottando una lega di bronzo all'alluminio (bronzital) che, mentre riduce la quantità di rame impiegato, scarta completamente l'uso dello stagno [MdF 1940, p. 39]. Le monete di bronzital, oltre ad essere di peso inferiore rispetto a quelle di bronzo, presentano un colore tendente al giallognolo ed un conio leggermente meno definito rispetto alle monete di bronzo, che, invece, presentano un colore tendente al rossiccio. Le monete di bronzital da 10 centesimi, del tipo "Scudo semirotondo" del 2° tipo, furono coniate dal 1939 al 1943, complessivamente, in 120.010.000 pezzi, per un totale di 12.001.000 lire [Simonetti III, p. 192; Gigante 2016, p. 166].
    1 punto
  23. Buongiorno. Qui non c'è dubbio. C'è lucidatura. Mi spiace, valore nullo
    1 punto
  24. avevi ragione, a metà mattinata è cambiato lo stato e poco fa mi è stata consegnata!
    1 punto
  25. A mio parere si tratta di tallero viennese; si vedono i due puntini sullo stemma e l'unghia dell'aquila è corta.
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  26. Sembra anche a me un anello tardo rinascimentale (o forse anche più recente), ma non sono un esperto 🙂.
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  27. Salve,la R come fattura non sembra cosi' antica,con le nuove foto 700/800.purtroppo ci può aiutare solo un grafologo in quanto il bronzo ossida velocemente specie se in terra acida o con concimi
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  28. Sbagli Arka inutile dare eccessivi spazi a interpretazioni di fantasia - si rischia di avallarle. Hai mai visto che ad un convegno di fisica o di astronomia si confutassero ipotesi terrapiattiste? Si sarebbe dovuta prestare maggiore attenzione ad ospitare i contributi.
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  29. Non colleziono monete in oro, ma ti faccio i complimenti per il tuo ottimo esemplare @savoiardo.
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  30. Le buche della posta sono sempre negli edifici piu' belli, questo a significare quanto fosse importante in passato. 👍
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  31. Io mi aspetto che siano in vacanza da oggi per tutto agosto. Non vedo perché dovrebbero cambiare abitudinj
    1 punto
  32. Ma le monete della Croce del Giubileo che fine hanno fatto?
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  33. Buongiorno Pino, ho notato anche che la maggior parte dei tondelli di Valentiniano II hanno il busto piu piccolo e giovanile come diceva Nino. Penso che a questo punto la puoi catalogare come Valentiniano I.
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  34. Ciao @SS-12, ritiro quanto ho scritto.. mi riferivo ai 1966, non avevo notato che fosse 1968
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  35. Molto molto bella, simile alla mia, ma la tua ha un dritto migliore, complimenti @savoiardo
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  36. Ritrovata! Con una discreta dose di fortuna...
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  37. Della monetazione del secondo periodo di Pio IX per Bologna ho parlato in un articolo su PN che può essere ritrovato online: https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/Pio-IX-parte-2.pdf Del nuovo tipo coi conii preparati da Carl Voigt fu approntato nel 1859 un numero relativamente contenuto di esemplari, circa 112.000, che risultano di non facile reperimento nel mercato numismatico e che meritano una R. Posto la parte dell’articolo che riguarda selettivamente questi cosiddetti papetti.
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  38. La media delle mie valutazioni!
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  39. Concordo @petronius arbiter con Te : ancora bella e certamente datata . Se datata irrimediabilmente, allora, a mio avviso, sarebbe un peccato e qualcosa, un poco tutti, potremmo avere smarrito. A Te una buona serata
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  40. Così a occhio direi Valentiniano I... Arka # slow numismatics
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  41. Per me sono molto affascinanti, sono le ultime monete prima della Lira che sarà usata di li a poco in tutta Italia. Pio IX non è molto collezionato almeno no come Vitt.Em.II o III, invece gli Stati Pre Unitari per me sono le ultime fiamme di un Popolo ancora diviso in piccoli stati ma da sempre unito dal cuore, dal sangue e dalla Terra questo pezzo di terra iniziato dai Romani fino all'Italia di oggi o all'Europa di oggi e di domani, se ci sapranno arrivare. Gran bella moneta! Peccato quei graffi e quella debolezza In legenda?
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  42. Salve,forse una foto più frontale aiuterebbe a capire la grafia,comunque ad occhio sembra seicentesco se non più tardo,tanto per dire la mia
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  43. Oltre ai Polizzini qua sopra aggiungo pure questi datati 1865 e 1897. Possono essere ritenuti nella cerchia della storia postale visto hanno regolari annulli e dei valori in lire ben precisi? @PostOffice @fapetri2001 avete qualche idea? Grazie
    1 punto
  44. Al suo interno ho rinvenuto dei cartellini antichi spettacolari, non saprei se coevi con il monetiere o ancora più vecchi. Inoltre, ho deciso di utilizzare dei cartellini gommati anni 50 (reperiti in un grosso lotto che trovai in un mercatino) per etichettare i cassetti, scelta sicuramente molto estetica!
    1 punto
  45. Non posso che ringraziare l’Autore per aver reso giustizia al maestro delle prove Giuseppe Mannara, caduto nell’oblio per sessant’anni. L’ultimo a far cenno di tale ufficiale di zecca fu Michele Pannuti nel lontano 1964 e grazie a delle ricerche d’archivio ne è stata confermata la sua presenza nell’officina monetaria partenopea. Inoltre, nel Manuale sono state pubblicate per la prima volta i disegni dei progetti dei 5 e 2,5 grana del 1796 descritti – ma non pubblicati – da Carlo Prota su un numero del BCNN. Allego la prima pagina di un documento (ma ve ne sono molti altri) dove è indicato chiaramente il nostro maestro delle prove. Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle finanze, fascio 2141.
    1 punto
  46. L’idea che la passione numismatica possa costar poco al momento l’ho proprio accantonata😭
    1 punto
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