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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/25 in tutte le aree

  1. Forse non ci sente da quell'orecchio... Proviamo così: 😇
    5 punti
  2. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento. Mi è piaciuta molto l’immagine. Ringrazio in anticipo
    4 punti
  3. I lavori della metropolitana C a Roma hanno , molto probabilmente , riportato reperti archeologici a rivedere la luce del sole . Un giorno forse verra' pubblicato un volume simile ad un precedente libro dal titolo : "Roma , Memorie dal sottosuolo . Ritrovamenti archeologici 1980 / 2006" nel quale vengono trattate indagini preliminari e lavori di trasformazione urbanistica che portarono al ritrovamento di innumerevoli reperti archeologici riccamente esposti e descritti in quel voluminoso libro sopra citato . Intanto , come anticipo , dai lavori per la metropolitana C in Piazza Venezia sono tornati alla luce tratti dell' antica Via Flaminia e un' insula . la stessa Via che oggi si chiama Via del Corso , che usciva dalla antica Porta repubblicana insieme alla Via Cassia attraverso la Porta Fontinalis delle Mura Serviane , porta che si trovava nei pressi del Campidoglio e poi proseguiva verso Ponte Milvio , uscendo dalla Porta Flaminia delle Mura Aureliane . Un ampio trattato in questo file : https://www.msn.com/it-it/notizie/roma/metro-c-nel-cantiere-di-piazza-venezia-tornano-alla-luce-un-insula-romana-e-l-antica-flaminia/ar-AA1JRMOz?ocid=msedgntp&pc=LCTS&cvid=8959600240374d27ec972c15ad19c0b8&ei=101 . I resti di un’insula di età romana, il tracciato medievale della via Flaminia con ai lati alcune calcare, le fornaci per trasformare il marmo in calce viva. Sono i primi resti archeologici venuti alla luce nel cantiere per la costruzione della Metro C di Piazza Venezia. Intanto la Soprintendenza Speciale di Roma, che ha in carico la direzione scientifica dei lavori, fa sapere che procedono senza ritardi rispetto ai tempi previsti . Del periodo tardo repubblicano e primo imperiale sono emerse testimonianze di un complesso a più piani, probabilmente con funzione abitativa e commerciale, la cui tipologia andrebbe ricondotta alle insulæ, ovvero le residenze per le classi popolari della Roma di età imperiale. Le strutture romane si trovavano a ridosso dell’inizio della antica via Flaminia, di cui è stato rinvenuto il tracciato di epoca medioevale: in questa fase la strada si presenta non più fatta di basoli, che probabilmente si trovano a un livello più basso, ma di vari strati di terra battuta, che nel tempo venivano sovrapposti quando il precedente si era deteriorato. Sempre al medioevo risalgono alcune calcare, le semplici fornaci per trasformare il marmo in calce viva, posizionate anch’esse sul limitare della Flaminia per facilitare il trasporto dei blocchi di minerale . «Il rinvenimento di strutture abitative di epoca romana rappresenta una straordinaria occasione di conoscenza della topografia storica del centro di Roma", spiega il responsabile scientifico dello scavo, l’archeologa della Soprintendenza Marta Baumgartner. «Questi resti, riconducibili a edifici residenziali di età imperiale, contribuiscono ad arricchire il quadro urbanistico dell'area inserendo i grandi monumenti conosciuti nel tessuto abitativo». Tutte le costruzioni che si sono succedute nelle varie epoche, compresi i palazzi moderni abbattuti per l’allargamento di Piazza Venezia tra Otto e Novecento, hanno inglobato le strutture precedenti creando un insieme di complessa interpretazione. «Ancora una volta la costruzione di una stazione della metropolitana ci fa riscoprire il passato della nostra città – spiega Daniela Porro - È nel sontuoso palinsesto . di varie epoche che torna sotto i nostri occhi e dovrà essere valorizzato al meglio nella futura stazione che risiede il grande fascino di questo scavo, che la Soprintendenza sta conducendo all’interno dei lavori per la realizzazione della Linea C, commissionati da Roma Metropolitane, per conto di Roma Capitale e realizzati dalla società Metro C, guidata da Webuild e Vianini Lavori». La Sovrintendenza spiega poi che solo la prosecuzione dello scavo, l’analisi e lo studio dei reperti permetterà di avere un quadro completo dei ritrovamenti anche per la loro futura ricollocazione .
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, il 31 luglio è passato da pochi giorni, si fa ancora in tempo a parlare di una ricorrenza di 173, anni fa, esattamente il 31 luglio 1852. Vi riporto quanto suggerito dalla IA sul web, chiaramente la prendiamo come spunto di riflessione e approfondimento, sono sicuro che tanti di noi lo faranno. @motoreavaporese non ho inteso male fu coniata anche una medaglia. Io voglio ricordare il 1852 con due miei 10 Tornesi del 1852 di Ferdinando II, chissà cosa avrebbe pensato chi si fosse trovato in tasca le due monete contemporaneamente e come sarebbe circolata velocemente la notizia proprio utilizzando lo strumento di cui andremo a leggere. Eccolo: Nel 1852, a Napoli, venne realizzata la prima linea telegrafica elettrica del Regno delle Due Sicilie. Questa linea, istituita con un Regio Decreto, collegava Napoli con Terracina, segnando una tappa importante nell'evoluzione della comunicazione nel regno. ItalyProGuide Elaborazione: La costruzione della linea telegrafica fu possibile grazie a un accordo postale con lo Stato Pontificio. La linea seguiva principalmente tre direttrici: una urbana a Napoli, una verso i Campi Flegrei e una verso Gaeta e il confine con lo Stato Pontificio. Il tratto urbano, in particolare, fu progettato per essere costruito sotto terra dalla stazione della Regia Strada Ferrata (attuale corso Garibaldi) fino alla Darsena Militare e al Palazzo Reale. Da lì, un ramo proseguiva verso Miliscola, nei Campi Flegrei, mentre un altro raggiungeva Terracina. L'inaugurazione del telegrafo elettro-magnetico a Gaeta avvenne il 31 luglio 1852, come riportato dal Giornale Ufficiale del Regno delle Due Sicilie. La linea telegrafica fu posta sotto la protezione della Madonna della Pace, e ogni stazione aveva il suo santo protettore. La solenne inaugurazione ebbe un carattere religioso, militare e civile, con festeggiamenti che coinvolsero castelli, batterie e navi da guerra. L'avvento del telegrafo elettrico segnò un grande progresso per il regno, sostituendo gradualmente i sistemi telegrafici ottici e rendendo superflui molti ripetitori visivi. I semafori, tuttavia, continuarono ad essere utilizzati come rete militare e sistema telegrafico alternativo per la comunicazione con la Sicilia e le isole minori. Saluti Alberto
    3 punti
  5. A settembre è anche prevista la stampa del Gazzettino #12 che poi verrà distribuito gratuitamente il giorno 25 ottobre durante l'evento MILANO NUMISMATICA.
    3 punti
  6. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento. Ringrazio in anticipo
    3 punti
  7. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento. Ringrazio in anticipo
    3 punti
  8. Grazie @segusium I Vostri apprezzamenti per me sono veramente importanti! Non solo per la moneta, ovviamente... che condividiate quello che ho scritto conferma quello che ho sempre pensato, una passione (per noi le monete) è in grado di unire le persone e unisce anche le loro emozioni e i loro sentimenti. Solo chi prova le stesse cose può comprendere le sensazioni di un altro con le stesse passioni. Tanti anni fa, su questo forum e nella vita reale nei circoli, ho conosciuto tante persone che sono diventati amici proprio perché ci interessavano le stesse cose, parlavamo la stessa lingua e ci confrontavamo con la stessa passione. Persone che non erano gelose, come non lo ero io, delle nuove acquisizioni e che erano felici se riuscivi a portare a casa una moneta da anni inseguita e finalmente raggiunta. Che ti aiutavano nelle tue mancanze di conoscenza e che ti arricchivano di sapere con la gioia di essere state utili! Io ho sempre cercato di comportarmi come loro e spero che un domani qualcuno sarebbe felice, come lo sono stato io, di avere in una moneta un ricordo di quello che è stato! I prezzi ragionevoli per alcune monete sono un miraggio!
    3 punti
  9. Buongiorno a tutti, volevo condividere il mio ultimo acquisto, effettuato in Norvegia, dopo una chiaccherata in inglese maccheronico con la titolare di un negozio a Trondheim.È una moneta abbastanza comune , ma fa sempre la sua figura. Qui usano una scala di conservazione diversa dalla Ns. e se non ho capito male è quella usata per le monete Tedesche. Se ne trovano di ben conservate. Wilhelm II frequentava spesso i Fiordi Norvegesi per viaggi turistici e cerco di coinvolgere senza successo la Norvegia nella prima Guerra Mondiale. Spero Vi piaccia . Buone ferie numismatiche a Tutte e Tutti.
    2 punti
  10. La numismatica è rilassamento e pazienza e un forum (serio come questo) è disponibilità. Non c'è niente di meglio che aiutare qualcuno che convidivide la stessa tua passione 😊
    2 punti
  11. Sono state unite le tre discussioni aperte da @Adriana Tosca anche se il farlo ha un po' mescolato le risposte. Le è stato risposto con cortesia, illustrandole il reale valore della sua moneta, e spiegandole perché non si debba dar retta a certi articoli che compaiono sul web o a vendite che, prima ancora che assurde, sono ridicole. Ma se le fa piacere credere il contrario, liberissima di farlo, ma non di insultarci. Chiudo la discussione.
    2 punti
  12. A questo punto, visto che stiamo scrivendo assai pure, direi che chi ha aperto la discussione, possa benissimo rivolgersi ad un perito numismatico, facendosela valutare, remunerando ovviamente tale fugura,che fa proprio questo lavoro. Stop alle telefonate
    2 punti
  13. Dopo la tua uscita di ieri hai anche la faccia tosta di chiedere informazioni?... Non eravamo dei truffatori?... E solo per averti detto la verità? cioè che la tua moneta non ha nessun valore,non servono neanche foto ad alta risoluzione,si vede anche con queste che è una moneta circolata...
    2 punti
  14. E' così ricordata una punta di lancia, ora in museo a Vienna, spezzata probabilmente in antico e ricongiunta con una ' fasciatura ' in metalli preziosi . Nota dall' epoca altomedievale degli Ottoni, imperatori sassoni, é, particolarmente in ambiente germanico, ritenuta da alcuno portatrice del potere dell' invincibilità . Già in antico, la reliquia é associata ed a volte sovrapposta al mito della lancia di Longino, lancia con la quale quel legionario romano avrebbe trafitto il corpo di Cristo, crocifisso sul Golgota . Vale un cenno ricordare che in tempi recenti, il Liechtenstein ha dedicato un suo francobollo a questa reliquia .
    2 punti
  15. Premesso che da questa foto non è possibile constatare “l’ottimo stato”, e che questa qualità dovrebbe essere appurata da occhi esperti, le uniche monete della Repubblica che hanno valore sono: 1, 2, 5 e 10 Lire delle annate 1946 e 1947. Valore consistente ma molto falsificate 5 Lire 1956, valore consistente (ma inferiore alle summenzionate monete) ma solo in alta conservazione. Mediamente, circolata si attesta su una 90na di euro 2 Lire 1958. Valore più contenuto delle summenzionate monete. Ci sono falsi anche di questa. Tutte le notizie su valori altissimi in merito ad altre monete non sono altro che fake news “acchiappaclick”.
    2 punti
  16. Si tratta di questa: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MACGRE/18 Girando di 90° la seconda foto, quella del D/, si vede tra le chiavi (sotto) il globetto che non è presente nella variante.
    2 punti
  17. @savoiardo Io sono un collezionista relativamente giovane (31) e coltivo questa passione “in segreto” da quando ne ho 11, ho ripreso a collezionare da quando è mancato mio nonno. l’anno scorso. Fu lui a regalarmi la prima moneta (un 5 franchi di Napoleone III) Questi lutti, come immagino anche nel tuo caso, sono ragione di introspezione e forze motrici per fare scelte meno razionali e più di cuore 😊
    2 punti
  18. Ringrazio @Andreas e tutti gli utenti che hanno preso parte a questa interessante discussione, contribuendo ad arricchirla di ulteriori spunti con i loro interventi e le loro riflessioni. Non posso far altro che concordare appieno con quanto finora detto da chi mi ha preceduto, ed in particolare mi ritrovo perfettamente con i contenuti, solo per citarne alcuni, di @ak72, @numa numa, @talpa, ecc. Sarebbe troppo lungo menzionare singolarmente ogni partecipante, ma vedo che abbiamo tutti notato i punti oscuri e le incongruenze presenti nei lavori di Perfetto. Punti oscuri che finora non sono stati sufficientemente chiariti in maniera scientificamente e metodologicamente fondata. E parlo con cognizione di causa, perché io ho letto l’intero pubblicato del nostro autore sull’argomento, anche se sono stato tacciato del contrario. Fatta questa doverosa premessa, desidero solo avanzare pacatamente, come mio solito, alcune osservazioni all’intervento di Andreas in merito a determinati punti che non mi trovano d’accordo, in primis perché il suo contributo assume un tono molto ciceroniano, quasi a mo’ di invettiva con sfumature alla “pro domo sua”. E anche questa può essere, in ultima analisi, considerata, in senso lato, una forma di campanilismo, magari non verso un territorio di elezione, ma verso un proprio campo d’azione in cui si è direttamente coinvolti e in cui si hanno degli interessi, anche se solo di natura culturale. Se molti utenti, in questa come in altre discussioni in cui il Nostro è stato protagonista, si sono permessi di chiedere ulteriori prove a sostegno delle sue ipotesi forse lo hanno fatto perché non hanno trovato, e continuano tutt’oggi a non trovarlo, nessun fondamento documentario che consenta a chi legge di poter giungere alle stesse conclusioni a cui è approdato l’autore. Dunque, nessuna autodafe, quanto piuttosto voglia di chiarire, domandando direttamente all’interessato, che abbiamo la fortuna di ospitare qui sulla nostra piattaforma ed è pure molto più attivo del sottoscritto. L’approfondimento, in questi termini, non passa solo attraverso la lettura delle pubblicazioni. Convengo che il lettore, mediante le note, ha il dovere di documentarsi sul processo che ha condotto l’autore a compiere quel determinato percorso di studio e ricerca, e su questo non ci piove, ma quando da più parti (anche da vari ambienti della comunità scientifica e accademica) si solleva quel grido che Andreas considera così insopportabilmente “cacofonico”, forse perché disturba e infastidisce chi non riesce a soddisfarlo, allora l’autore dovrebbe avere quantomeno il buon senso di usare prudenza e di vagliare più attentamente le sue idee e le sue teorie prima di tirarne fuori saggi e monografie da dare alle stampe. Ciò se proprio non desidera dare altre spiegazioni in merito, che pure risultano legittime in risposta ai dubbi avanzati da più parti (che poi, se un autore si sottrae alle domande dei suoi lettori, allora i suoi interventi non avrebbero alcun senso di esistere, né in questa né in altre sedi, perché non apporterebbero nessun ulteriore dettaglio utile per una migliore comprensione di una teoria che ad oggi risulta non condivisa da buona parte della comunità scientifica). Tutto questo senza voler mettere in campo i modi poco cortesi, oltre ad un dialogo costruttivo e fattivo totalmente assente, che l’autore riserva a chi osa fargli notare i punti oscuri delle proprie teorie: e si rischia di cadere nell’attacco gratuito e personale, anche grave, come quello che ho ricevuto io stesso da parte sua in questa discussione (post #83 e cito: «Il lavoro di Iula ha il merito di averci messo il nome, non di più», nascondendo una neanche troppo velata insinuazione o, peggio, accusa di plagio o di appropriazione di contenuti che non mi appartengono?! Devo far notare ad Andreas che anche fare accuse di questo tipo in un luogo pubblico, ancorché virtuale, ha il suo peso e la sua lesività, il che, nonostante tutti gli sforzi profusi, risulta essere indifendibile). Altro che attacco in branco per sbranare il povero autore! Seguire la strada maestra (e l’ho fatto anche in simili frangenti, basta vedere il mio pubblicato citato in questa discussione) non significa escludere l’intervento in ambienti più divulgativi e colloquiali come può essere il nostro Forum, su cui tra l’altro sono letteralmente cresciuto, numismaticamente parlando, e a cui sono molto affezionato. Il Forum è in grado di costruire ponti tra studiosi, appassionati, collezionisti per instaurare un confronto fattivo e immediato. Per confrontarsi dialogando in maniera più diretta e rapida, per conoscere ulteriori pareri e idee, al di là della carta stampata che comunque, in questo senso, ha i suoi limiti. Sorvolo sulla presunta “difesa” condotta da Andreas alla teoria di Perfetto. Vorrei solo far notare che, dal punto di vista del metodo, non credo sia molto corretto paragonare la zecca di Napoli in epoca sveva al tempo di Federico II con quella di Birmingham al tempo del Regno d’Italia: c’è un salto temporale di oltre 660 anni, cioè di ben più di 6 secoli e mezzo! Se si considerano i piani della cronologia, della storia e della tecnologia produttiva in campo monetario, questi voli pindarici lasciano il tempo che trovano, proprio perché metodologicamente uno studioso (storico o numismatico che esso sia) non può ragionare retroattivamente o a posteriori sul piano temporale. Altrimenti io potrei giustificare presunti avvenimenti che (soggettivamente) credo siano accaduti migliaia di anni fa sulla scorta di un’esperienza storico-tecnologica di gran lunga più recente e più vicina ai miei giorni e alla realtà attuale. Tutto questo, in ambito scientifico, credo non sia propriamente e metodologicamente condivisibile. E ciò la dice lunga sulla validità di tali osservazioni. Mi sorprende e mi rattrista, infine, notare come Andreas abbia fatto passare in sordina, non spendendoci nemmeno una virgola, il madornale errore presente nel saggio di Perfetto uscito sull’ultimo numero della RIN e che io in questa sede, in maniera del tutto disinteressata e pacata (nuovamente mi occorre sottolinearlo), ho fatto notare. Anche perché, in base alle conclusioni dei contenuti da lui citati in RIN 2022, i dubbi e le perplessità avanzate in questa come in altre sedi, da diversi utenti del Forum ma anche da studiosi accreditati, non solo sono giustificati e condivisi, ma sono altresì legittimi e andrebbero sottolineati per evitare di continuare a costruire teorie su nozioni già date dall’autore, a priori, come certezze apodittiche. Che poi, il codice etico della rivista, tirato in ballo da ak72, era in riferimento all’operato dell’autore (quindi di Perfetto, in questo caso, come ampiamente chiarito) e non era rivolto minimamente a quello dei referees, che al massimo possono essere stati superficiali nella valutazione dei contenuti, ma non incompetenti (questa è una parola che utilizza esclusivamente Andreas e che non appartiene a me, ad ak72 e a nessuno di coloro che hanno avanzato delle riserve in tal senso, quindi attenzione!). Mentre Andreas ha fatto passare, travisando e distorcendo il tutto a vantaggio unicamente del proprio discorso, il concetto che si è usati il pretesto del codice etico per “attaccare” i referees! Come molti qui, anche io sono socio SNI e sono orgoglioso di poter vantare tale appartenenza, quindi se ho avanzato delle perplessità e ho evidenziato un errore non da poco nella pubblicazione in oggetto, l’ho fatto solo per evitare che in futuro delle sviste così importanti, dettate magari dalla fretta e dalla superficialità, non possano minare la qualità di una delle riviste più apprezzate e di rilievo che il panorama italiano può attualmente vantare, con un’illustre storia plurisecolare alle spalle. Questo significa fare gli interessi della RIN, senza ricorrere ad invettive fini a se stesse. Dunque, nessun attacco, ancorché in branco, né verso la RIN, né nei confronti dei suoi referees, né tantomeno verso il suo direttore (che io stimo grandemente sia come studioso che come persona), come pure è stato detto da Andreas: ci si è solo chiesti se forse, applicando maggior rigore e meno superficialità nella valutazione dei saggi, come pure richiede una pubblicazione di alta fascia scientifica, si sarebbe potuto evitare di dare alle stampe un simile strafalcione che, per chi padroneggia un minimo di rudimenti di paleografia e diplomatica, è immediatamente riscontrabile. E credo che, a parte me, la RIN possa essere potenzialmente sfogliata e letta da paleografi ben più valenti che avrebbero potuto far notare lo stesso errore. Almeno io ho avuto la delicatezza e il tatto di ricorrere ad una discussione amichevole e colloquiale su un Forum virtuale (in cui tra l’altro ero stato esplicitamente chiamato in causa da Perfetto) e non alla carta stampata: sarebbe stato sicuramente di gran lunga più impattante e per me soddisfacente. Ma tant’è… Con rispetto e cordialità, Un povero sconsiderato (!)
    2 punti
  19. Buon Pomeriggio e buon inizio settimana a tutti, oggi ho ricevuto questo 10 centesimi 1911 - cinquantenario - che mi mancava in collezione. La moneta mi è arrivata chiusa in perizia con specificato "parzialmente rosso". Infatti al di là della conservazione, ho notato dei bellissimi riflessi rossi, forse troppo.... potrebbe essere stata lavata ? Voi cosa ne pensate ? Grazie.
    1 punto
  20. Grado (DE) Abbr. (DE) Grado (IT) Abbr. (IT) Descrizione (IT) Stempelglanz st Fior di conio fdc Moneta perfetta, senza segni d’uso. Il massimo grado di conservazione. Vorzüglich vz Splendido SPL Quasi intatta, con minimi segni di manipolazione. Sehr schön ss Bellissimo BB Ha circolato, ma conserva ancora buoni dettagli. Schön s Molto bello MB Usura evidente, ma il disegno è ancora leggibile. Sehr gut erhalten sg Discreto D Fortemente usurata, ma identificabile. [non più in uso] Gering erhalten ge Quasi illeggibile QI Quasi completamente liscia, solo la forma base è riconoscibile. questo per le monete comuni. Fondospecchio etc, mancano, anche Handgehoben (hgh) - Monete selezionate a mano - che è un criterio usato per es. dalla zecca austriaca, che secondo me è solo stato inventato per questioni di marketing 😁
    1 punto
  21. Perfetto. Stiamo dicendo la stessa cosa. Però nel mondo tedescofono (D/CH/A) non viene usato. Peraltro KV sta per KVALITET.
    1 punto
  22. La moneta la trovo piacevole @Alan Sinclair, con una sua bella colorazione naturale.
    1 punto
  23. Buonasera,vi ringrazio della fiducia ma ripeto che non sono un esperto. Per tagliare la testa al toro chiederei al @CdC (sempre col benestare di @Lorenzo999Lorenzo) di spostare la discussione nelle repubblicane per un identificazione e valutazione sicura 😊
    1 punto
  24. Ciao, non mi risulta che i tedeschi classifichino in tal modo. Mi sembra di capire anzi che si tratti proprio del sistema scandinavo.
    1 punto
  25. (SANCTVS PET)RVS... imitazione del quattrino chiavarino di Bologna... probabilmente coniato a Castiglione delle Stiviere https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RODG/12 Mario
    1 punto
  26. Buon pomeriggio @Oppiano, tu non sai che piacere che mi hai fatto. Certo, la foto rovescio non è il massimo ma da nulla a questo è già tantissimo. Grazie ancora per la collaborazione sei stato preziosissimo. Comunque se altri Utenti riescono a recuperare foto migliori sono graditissime. Sergio.
    1 punto
  27. Ottima notizia
    1 punto
  28. A mio modesto parere, il rosso rimasto è dovuto ad una circolazione minima, per cui la moneta non è passata per tante mani e il sudore ha tolto il rosso solo sulle parti di contatto. Poi, o è stata dimenticata o messa da parte magari proprio da un collezionista.
    1 punto
  29. Ho cancellato il post perché mi scocciava deludere gli acquisti degli amici.. potrebbero essere giuste.. ma non ho mai sentito pinzette per francobolli e ARTIGIANATO... inoltre credo che Amazon abbia materiale scadente e generico. Comunque se funzionano va bene. Prova a stringere forte tra le pinze un foglio bianco, se non lascia segni vanno bene.
    1 punto
  30. @CdC possibile unire alle altre due discussioni aperte dall'utente con stesso (o quasi) titolo? queste le altre due
    1 punto
  31. .... allora la tariffa che ho scritto è corretta.. e in questo modo si vede anche l' annullo di arrivo. Fermati per un po' che vediamo con calma le altre tre.
    1 punto
  32. Cartolina illustrata in tariffa per l'interno, con il 6 lire Italia a lavoro emissione del 20.10.1950.. Fil. I. annullo di partenza meccanizzato pubblicitario di MILANO FERR. CORR. del 30 XII 1950 con bellissima pubblicità PANETTONE MOTTA. Bello e nitido l' annullo bello il Francobollo e la cartolina tutta.
    1 punto
  33. Cartolina illustrata in tariffa per l'interno con cinque parole, ..con 20c carminio Giulio Cesare dell' Imperiale del 1929... .... annullato dal guller di SAN VITO DEI NORMANNI (BRINDISI) il 31.12.3? .... Cartolina rappresentativa di un'epoca.. l' immagine e' una delicatezza per le festività.
    1 punto
  34. In perfetta tariffa per l'interno cartolina illustrata, con lire 20 7° giornata del francobollo emesso il 5.12.1965.. (l'ultimo per la giornata del francobollo di Poste italiane e' del 2022, dovrebbe essercene uno l' anno). .. ... annullo di partenza di VILLA LATINA (FROSINONE) del 1?.12.1965. Eravamo in pieno boom economico, la cartolina è deliziosa.
    1 punto
  35. Naturalmente sia questa che le altre lancie attribuite a Longino (sia in Europa che nel mondo copto egizio/etiope) non sono romane ma di molto posteriori, ergo falsi d'epoca.
    1 punto
  36. UN avana, S tra T è giada, T tacco = una vana strategia d'attacco. Buona giornata!
    1 punto
  37. Io non apprezzo abbastanza le monete "gialle", non so perché, ma se devo fare un "sacrificio" economico (cioè decido di spendere dei soldi per una moneta ) preferisco sempre un argento o una mistura piuttosto che un oro. In questo caso però mi è stata proposta una doppia di Vittorio Amedeo III che faceva parte della collezione di un mio amico mancato purtroppo troppo presto, e il fatto di poter mettere in collezione un suo pezzo che mi ricorderà sempre di lui mi ha condizionato tantissimo e non ho praticamente pensato due volte a portarla a casa. È la data più comune, ma la conservazione è buona, il buon Domenico aveva gusto sulle monete, il peso di 9,12 gr. centrato e nessun difetto che ne infici la qualità. Vorrei sentire anche altri pareri, per quello che si può dire da una foto e sapendo che l'oro è difficile da fotografare per me... tanto io la guarderò sempre con lo stesso affetto che avevo per il possessore precedente.
    1 punto
  38. Considerando che la prima è una M e l'ultima una N o è Steno o Corner. Non mi sbilancio troppo malmesso. Il Venetiar ti aiuta. In questo caso la dò a Steno.
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Per me è una fotoriproduzione di alta qualità, hanno utilizzato come modello una banconota autentica.
    1 punto
  41. Per chi fosse curioso di sapere come cambiare indirizzo di spedizione: non si può per cambi di indirizzo momentanei (seconde case per vacanza, ad es.)... Ah che bello, è tutto più democratico...
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  42. Cambogia 1973 Cambogia 1973 Cambogia 1974
    1 punto
  43. Il sistema piu' economico è una scatola di scarpe con buste in verticale, evitare l' orizzontale con pesi sopra, arieggiare di tanto in tanto e conservare fuori da luoghi umidi o calore diretto, meglio a temperatura ambiente, ......in un pezzettino di cotone avvolgere qualche granello di naftalina meglio se profumata e posizionarlo in due angoli opposti della scatola. Et voilà.. la vecchia scatola della nonna conservata nell' armadio è fatta !!! Sai quanto materiale e' arrivato sino a noi con questo sistema... e non costa quasi niente. Questo per il materiale ordinario, .. .....per il materiale di valore andrebbero usate plastichine "non acide", o fogli di pergamino, il materiale va areato di tanto in tanto e va usato lo stesso metodo per umidità e calore di cui sopra.. anche così va conservato in verticale senza tanto schiacciamento per troppo materiale assieme. Il piego che mostri io lo metterei in pergamino come descritto sopra, e' di valore. Risparmiare sulla conservazione e' importante soprattutto se si ha molto materiale, ... tranquillo,.. il sistema della nonna con la naftalina profumata evita anche quegli insetti e animaletti della carta. Seguire le istruzioni per arieggiare ecc.. ecc... , in maniera economica ti creerai un bell'archivio.
    1 punto
  44. Certamente, io sono principalmente uno studioso di araldica e di sfragistica, in maniera amatoriale, questo genere di monetazione mi affascina, perché ogni monetina è da studiare e capire. È molto bello, queste monete non sono mai banali. Buona domenica.
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  45. Buongiorno, posso confermare che non si tratta di un Ambrosino (né normale né ridotto), bensì di un Grosso da 1 Soldo e mezzo emesso sotto Galeazzo II Visconti, signore di Milano dal 1359 al 1378. La moneta è stata coniata a Pavia, che in quel periodo era una delle sedi principali della zecca viscontea. L'Ambrosino è un tipo completamente diverso, con caratteristiche iconografiche e ponderali che non coincidono con quanto da te descritto. Il Grosso pavese di Galeazzo II è abbastanza comune, ma è comunque piuttosto apprezzato per la sua importanza storica e la sua iconografia anche. Il diametro che tu indichi (circa 20 mm, irregolare) è coerente con questo tipo monetale, così come l’usura e l’imperfezione del bordo, che sono piuttosto tipiche per questi esemplari medievali circolati. PAVIA GALEAZZO II VISCONTI (1359-1378) Grosso da 1 Soldo e mezzo. D/ Cimiero con drago tra tizzoni e secchie R/ San Siro in trono benedicente. Ecco un riferimento https://www.cambiaste.com/it/asta-0991/pavia-galeazzo-ii-visconti-1359-1378-grosso-da-1-soldo-e-mezzo-315938 per un confronto. Per curiosità, ecco Ambrosino ridotto o grosso da 8 denari: https://www.pandolfini.it/it/asta-1118/milano-prima-repubblica-12501310-ambrosino--3-12022001764 Qui trovi invece l'Ambrosino non ridotto, sempre da 8 denari: https://varesi.bidinside.com/it/lot/33003/milano-prima-repubblica-1250-1310-/ Per il lato economico, punterei a penderla a 40 euro (se dici che sono 50 euro trattabili). Non sarebbe un “colpaccio”, ma la moneta è certamente autentica. Entra comunque con pieno diritto in una collezione di medievali italiani, specie se ti interessano i Visconti o la monetazione pavese. Un saluto.
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  46. Attendiamo... Grazie a te @Andreas per l'intervento chiarificatore. Resta, per me e credo anche per altri, un certo disappunto per il comportamento non proprio scientifico del Perfetto. Non mi permetto di intervenire sull'eticità né sulle decisioni della RIN, però rimango alquanto scettico sulle ipotesi e soprattutto sulle conclusioni "inoppugnabili" del Perfetto.
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  47. Si sono comuni.. comunque c'è uno studio che va fatto anche su questo materiale comune, sono francobolli sofisticati, non ricordo ma credo siano luminescenti hanno bande di fosforo da controllare con lampada UV. .. la filatelia ha anche lati moderni.. non e solo quella antica.
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  48. Per l'apertura si devono sbloccare due sistemi di chiusura nascosti... poi... 58 cassetti per un totale di 800 spazi per monete di diversi diametri... Mario P.S. e il lavoro continua...
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  49. Sono sempre stato attratto dagli stipi antichi e dai monetieri delle raccolte pubbliche. Ho sempre seguito con attenzione tutti i lavori proposti da altri utenti del forum. Ora questo ulteriore e bell'intervento mi stimola a condividere la mia recente esperienza. Al Fitzwilliam Museum di Cambridge sono conservati alcuni medaglieri di fattura decisamente interessante. Uno in particolare mi ha colpito e nel 2014 Lucia Travaini ne ha pubblicato un'immagine su Panorama Numismatico che di seguito allego... (altre immagini sono disponibili online). Questo esemplare e i medaglieri di palazzo reale di Torino hanno fatto da stimolo e da guida al mio personale progetto (definizione impropria perché non ho utilizzato un progetto preciso), maturato nel corso delle chiusure per covid ma realizzato a partire da metà 2023. Volendomi ispirare ad un modello architettonico reale e possibilmente rigoroso, ho cercato monete, mosaici o altri oggetti con rappresentazioni attendibili del tempio di Giunone Moneta storicamente presente sul Campidoglio e all'origine del nome stesso degli oggetti della nostra passione. L'unico concreto riferimento attendibile per il tempio in questione è risultato essere un frammento di balaustra rinvenuto ad Ostia Antica, descritto e studiato da Giovanni Becatti (Bullettino della comm. arch. com. di Roma LXXI, 1943 - 1945) e oggi visibile nella sala VI del museo del parco archeologico di Ostia Antica. Trovato un riferimento storico e architettonico, ho optato per soluzioni tecniche discutibili dal punto di vista "economico" ma sfidanti dal punto di vista personale. Essenze lignee esclusivamente locali ottenute da assi o tronchi grezzi (alcuni con oltre 30 anni di stagionatura); in particolare ho utilizzato legno di pero e noce per le superfici esterne e per le strutture portanti; pioppo e larice per le superfici non visibili; pioppo e pero per cassetti e scomparti interni. Assemblaggi a incastri con utilizzo esclusivo di colla "animale" e incastri fissati con spinotti di legno (ho utilizzato solo 5 chiodi, per i cardini, e 4 viti in ottone). Per la verniciatura (solo superfici a vista): tinte ottenute da gherigli di noce e vernice a base di gommalacca stesa a pennello (superfici molto piccole o "mosse") e tampone. Lavorazione esclusivamente manuale di tutti i pezzi, dalla sezionatura dei tronchi, alla sgrossatura, fino al taglio di precisione, realizzazione degli incastri e di tutte le decorazioni... senza utilizzo di energia elettrica (unica eccezione la lavorazione al tornio delle colonne... ma a mia parziale discolpa... il tornio è autocostruito). Il fine ultimo? Realizzare un monetiere la cui realizzazione sia difficilmente collocabile, anche da occhio esperto, in un'epoca precisa... Per farla breve... di seguito il risultato finale... segue
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  50. Guarda l' ho presa intorno ai 50 euro. Mi ha lasciato lì a vedere monete su monete , abbiamo chiacchierato e così le tocco e le ammiro. Forse l'ho pagata un po' troppo, ma metto in conto anche l'esperienza. Cosa che prendendole on line non puoi avere. Dovrò decidermi anche a prendermi un catalogo delle tedesche. Per ora guardo U Coin e Numisma Ma poi vedo che i prezzi variano sempre un po'. Cosa ne pensi della conservazione?
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