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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/04/25 in tutte le aree

  1. Forse non ci sente da quell'orecchio... Proviamo così: 😇
    5 punti
  2. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento. Mi è piaciuta molto l’immagine. Ringrazio in anticipo
    4 punti
  3. I lavori della metropolitana C a Roma hanno , molto probabilmente , riportato reperti archeologici a rivedere la luce del sole . Un giorno forse verra' pubblicato un volume simile ad un precedente libro dal titolo : "Roma , Memorie dal sottosuolo . Ritrovamenti archeologici 1980 / 2006" nel quale vengono trattate indagini preliminari e lavori di trasformazione urbanistica che portarono al ritrovamento di innumerevoli reperti archeologici riccamente esposti e descritti in quel voluminoso libro sopra citato . Intanto , come anticipo , dai lavori per la metropolitana C in Piazza Venezia sono tornati alla luce tratti dell' antica Via Flaminia e un' insula . la stessa Via che oggi si chiama Via del Corso , che usciva dalla antica Porta repubblicana insieme alla Via Cassia attraverso la Porta Fontinalis delle Mura Serviane , porta che si trovava nei pressi del Campidoglio e poi proseguiva verso Ponte Milvio , uscendo dalla Porta Flaminia delle Mura Aureliane . Un ampio trattato in questo file : https://www.msn.com/it-it/notizie/roma/metro-c-nel-cantiere-di-piazza-venezia-tornano-alla-luce-un-insula-romana-e-l-antica-flaminia/ar-AA1JRMOz?ocid=msedgntp&pc=LCTS&cvid=8959600240374d27ec972c15ad19c0b8&ei=101 . I resti di un’insula di età romana, il tracciato medievale della via Flaminia con ai lati alcune calcare, le fornaci per trasformare il marmo in calce viva. Sono i primi resti archeologici venuti alla luce nel cantiere per la costruzione della Metro C di Piazza Venezia. Intanto la Soprintendenza Speciale di Roma, che ha in carico la direzione scientifica dei lavori, fa sapere che procedono senza ritardi rispetto ai tempi previsti . Del periodo tardo repubblicano e primo imperiale sono emerse testimonianze di un complesso a più piani, probabilmente con funzione abitativa e commerciale, la cui tipologia andrebbe ricondotta alle insulæ, ovvero le residenze per le classi popolari della Roma di età imperiale. Le strutture romane si trovavano a ridosso dell’inizio della antica via Flaminia, di cui è stato rinvenuto il tracciato di epoca medioevale: in questa fase la strada si presenta non più fatta di basoli, che probabilmente si trovano a un livello più basso, ma di vari strati di terra battuta, che nel tempo venivano sovrapposti quando il precedente si era deteriorato. Sempre al medioevo risalgono alcune calcare, le semplici fornaci per trasformare il marmo in calce viva, posizionate anch’esse sul limitare della Flaminia per facilitare il trasporto dei blocchi di minerale . «Il rinvenimento di strutture abitative di epoca romana rappresenta una straordinaria occasione di conoscenza della topografia storica del centro di Roma", spiega il responsabile scientifico dello scavo, l’archeologa della Soprintendenza Marta Baumgartner. «Questi resti, riconducibili a edifici residenziali di età imperiale, contribuiscono ad arricchire il quadro urbanistico dell'area inserendo i grandi monumenti conosciuti nel tessuto abitativo». Tutte le costruzioni che si sono succedute nelle varie epoche, compresi i palazzi moderni abbattuti per l’allargamento di Piazza Venezia tra Otto e Novecento, hanno inglobato le strutture precedenti creando un insieme di complessa interpretazione. «Ancora una volta la costruzione di una stazione della metropolitana ci fa riscoprire il passato della nostra città – spiega Daniela Porro - È nel sontuoso palinsesto . di varie epoche che torna sotto i nostri occhi e dovrà essere valorizzato al meglio nella futura stazione che risiede il grande fascino di questo scavo, che la Soprintendenza sta conducendo all’interno dei lavori per la realizzazione della Linea C, commissionati da Roma Metropolitane, per conto di Roma Capitale e realizzati dalla società Metro C, guidata da Webuild e Vianini Lavori». La Sovrintendenza spiega poi che solo la prosecuzione dello scavo, l’analisi e lo studio dei reperti permetterà di avere un quadro completo dei ritrovamenti anche per la loro futura ricollocazione .
    3 punti
  4. Buonasera a tutti, il 31 luglio è passato da pochi giorni, si fa ancora in tempo a parlare di una ricorrenza di 173, anni fa, esattamente il 31 luglio 1852. Vi riporto quanto suggerito dalla IA sul web, chiaramente la prendiamo come spunto di riflessione e approfondimento, sono sicuro che tanti di noi lo faranno. @motoreavaporese non ho inteso male fu coniata anche una medaglia. Io voglio ricordare il 1852 con due miei 10 Tornesi del 1852 di Ferdinando II, chissà cosa avrebbe pensato chi si fosse trovato in tasca le due monete contemporaneamente e come sarebbe circolata velocemente la notizia proprio utilizzando lo strumento di cui andremo a leggere. Eccolo: Nel 1852, a Napoli, venne realizzata la prima linea telegrafica elettrica del Regno delle Due Sicilie. Questa linea, istituita con un Regio Decreto, collegava Napoli con Terracina, segnando una tappa importante nell'evoluzione della comunicazione nel regno. ItalyProGuide Elaborazione: La costruzione della linea telegrafica fu possibile grazie a un accordo postale con lo Stato Pontificio. La linea seguiva principalmente tre direttrici: una urbana a Napoli, una verso i Campi Flegrei e una verso Gaeta e il confine con lo Stato Pontificio. Il tratto urbano, in particolare, fu progettato per essere costruito sotto terra dalla stazione della Regia Strada Ferrata (attuale corso Garibaldi) fino alla Darsena Militare e al Palazzo Reale. Da lì, un ramo proseguiva verso Miliscola, nei Campi Flegrei, mentre un altro raggiungeva Terracina. L'inaugurazione del telegrafo elettro-magnetico a Gaeta avvenne il 31 luglio 1852, come riportato dal Giornale Ufficiale del Regno delle Due Sicilie. La linea telegrafica fu posta sotto la protezione della Madonna della Pace, e ogni stazione aveva il suo santo protettore. La solenne inaugurazione ebbe un carattere religioso, militare e civile, con festeggiamenti che coinvolsero castelli, batterie e navi da guerra. L'avvento del telegrafo elettrico segnò un grande progresso per il regno, sostituendo gradualmente i sistemi telegrafici ottici e rendendo superflui molti ripetitori visivi. I semafori, tuttavia, continuarono ad essere utilizzati come rete militare e sistema telegrafico alternativo per la comunicazione con la Sicilia e le isole minori. Saluti Alberto
    3 punti
  5. A settembre è anche prevista la stampa del Gazzettino #12 che poi verrà distribuito gratuitamente il giorno 25 ottobre durante l'evento MILANO NUMISMATICA.
    3 punti
  6. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento. Ringrazio in anticipo
    3 punti
  7. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento. Ringrazio in anticipo
    3 punti
  8. Grazie @segusium I Vostri apprezzamenti per me sono veramente importanti! Non solo per la moneta, ovviamente... che condividiate quello che ho scritto conferma quello che ho sempre pensato, una passione (per noi le monete) è in grado di unire le persone e unisce anche le loro emozioni e i loro sentimenti. Solo chi prova le stesse cose può comprendere le sensazioni di un altro con le stesse passioni. Tanti anni fa, su questo forum e nella vita reale nei circoli, ho conosciuto tante persone che sono diventati amici proprio perché ci interessavano le stesse cose, parlavamo la stessa lingua e ci confrontavamo con la stessa passione. Persone che non erano gelose, come non lo ero io, delle nuove acquisizioni e che erano felici se riuscivi a portare a casa una moneta da anni inseguita e finalmente raggiunta. Che ti aiutavano nelle tue mancanze di conoscenza e che ti arricchivano di sapere con la gioia di essere state utili! Io ho sempre cercato di comportarmi come loro e spero che un domani qualcuno sarebbe felice, come lo sono stato io, di avere in una moneta un ricordo di quello che è stato! I prezzi ragionevoli per alcune monete sono un miraggio!
    3 punti
  9. Buongiorno a tutti, volevo condividere il mio ultimo acquisto, effettuato in Norvegia, dopo una chiaccherata in inglese maccheronico con la titolare di un negozio a Trondheim.È una moneta abbastanza comune , ma fa sempre la sua figura. Qui usano una scala di conservazione diversa dalla Ns. e se non ho capito male è quella usata per le monete Tedesche. Se ne trovano di ben conservate. Wilhelm II frequentava spesso i Fiordi Norvegesi per viaggi turistici e cerco di coinvolgere senza successo la Norvegia nella prima Guerra Mondiale. Spero Vi piaccia . Buone ferie numismatiche a Tutte e Tutti.
    2 punti
  10. La numismatica è rilassamento e pazienza e un forum (serio come questo) è disponibilità. Non c'è niente di meglio che aiutare qualcuno che convidivide la stessa tua passione 😊
    2 punti
  11. Sono state unite le tre discussioni aperte da @Adriana Tosca anche se il farlo ha un po' mescolato le risposte. Le è stato risposto con cortesia, illustrandole il reale valore della sua moneta, e spiegandole perché non si debba dar retta a certi articoli che compaiono sul web o a vendite che, prima ancora che assurde, sono ridicole. Ma se le fa piacere credere il contrario, liberissima di farlo, ma non di insultarci. Chiudo la discussione.
    2 punti
  12. A questo punto, visto che stiamo scrivendo assai pure, direi che chi ha aperto la discussione, possa benissimo rivolgersi ad un perito numismatico, facendosela valutare, remunerando ovviamente tale fugura,che fa proprio questo lavoro. Stop alle telefonate
    2 punti
  13. Dopo la tua uscita di ieri hai anche la faccia tosta di chiedere informazioni?... Non eravamo dei truffatori?... E solo per averti detto la verità? cioè che la tua moneta non ha nessun valore,non servono neanche foto ad alta risoluzione,si vede anche con queste che è una moneta circolata...
    2 punti
  14. E' così ricordata una punta di lancia, ora in museo a Vienna, spezzata probabilmente in antico e ricongiunta con una ' fasciatura ' in metalli preziosi . Nota dall' epoca altomedievale degli Ottoni, imperatori sassoni, é, particolarmente in ambiente germanico, ritenuta da alcuno portatrice del potere dell' invincibilità . Già in antico, la reliquia é associata ed a volte sovrapposta al mito della lancia di Longino, lancia con la quale quel legionario romano avrebbe trafitto il corpo di Cristo, crocifisso sul Golgota . Vale un cenno ricordare che in tempi recenti, il Liechtenstein ha dedicato un suo francobollo a questa reliquia .
    2 punti
  15. Premesso che da questa foto non è possibile constatare “l’ottimo stato”, e che questa qualità dovrebbe essere appurata da occhi esperti, le uniche monete della Repubblica che hanno valore sono: 1, 2, 5 e 10 Lire delle annate 1946 e 1947. Valore consistente ma molto falsificate 5 Lire 1956, valore consistente (ma inferiore alle summenzionate monete) ma solo in alta conservazione. Mediamente, circolata si attesta su una 90na di euro 2 Lire 1958. Valore più contenuto delle summenzionate monete. Ci sono falsi anche di questa. Tutte le notizie su valori altissimi in merito ad altre monete non sono altro che fake news “acchiappaclick”.
    2 punti
  16. Si tratta di questa: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MACGRE/18 Girando di 90° la seconda foto, quella del D/, si vede tra le chiavi (sotto) il globetto che non è presente nella variante.
    2 punti
  17. @savoiardo Io sono un collezionista relativamente giovane (31) e coltivo questa passione “in segreto” da quando ne ho 11, ho ripreso a collezionare da quando è mancato mio nonno. l’anno scorso. Fu lui a regalarmi la prima moneta (un 5 franchi di Napoleone III) Questi lutti, come immagino anche nel tuo caso, sono ragione di introspezione e forze motrici per fare scelte meno razionali e più di cuore 😊
    2 punti
  18. Ringrazio @Andreas e tutti gli utenti che hanno preso parte a questa interessante discussione, contribuendo ad arricchirla di ulteriori spunti con i loro interventi e le loro riflessioni. Non posso far altro che concordare appieno con quanto finora detto da chi mi ha preceduto, ed in particolare mi ritrovo perfettamente con i contenuti, solo per citarne alcuni, di @ak72, @numa numa, @talpa, ecc. Sarebbe troppo lungo menzionare singolarmente ogni partecipante, ma vedo che abbiamo tutti notato i punti oscuri e le incongruenze presenti nei lavori di Perfetto. Punti oscuri che finora non sono stati sufficientemente chiariti in maniera scientificamente e metodologicamente fondata. E parlo con cognizione di causa, perché io ho letto l’intero pubblicato del nostro autore sull’argomento, anche se sono stato tacciato del contrario. Fatta questa doverosa premessa, desidero solo avanzare pacatamente, come mio solito, alcune osservazioni all’intervento di Andreas in merito a determinati punti che non mi trovano d’accordo, in primis perché il suo contributo assume un tono molto ciceroniano, quasi a mo’ di invettiva con sfumature alla “pro domo sua”. E anche questa può essere, in ultima analisi, considerata, in senso lato, una forma di campanilismo, magari non verso un territorio di elezione, ma verso un proprio campo d’azione in cui si è direttamente coinvolti e in cui si hanno degli interessi, anche se solo di natura culturale. Se molti utenti, in questa come in altre discussioni in cui il Nostro è stato protagonista, si sono permessi di chiedere ulteriori prove a sostegno delle sue ipotesi forse lo hanno fatto perché non hanno trovato, e continuano tutt’oggi a non trovarlo, nessun fondamento documentario che consenta a chi legge di poter giungere alle stesse conclusioni a cui è approdato l’autore. Dunque, nessuna autodafe, quanto piuttosto voglia di chiarire, domandando direttamente all’interessato, che abbiamo la fortuna di ospitare qui sulla nostra piattaforma ed è pure molto più attivo del sottoscritto. L’approfondimento, in questi termini, non passa solo attraverso la lettura delle pubblicazioni. Convengo che il lettore, mediante le note, ha il dovere di documentarsi sul processo che ha condotto l’autore a compiere quel determinato percorso di studio e ricerca, e su questo non ci piove, ma quando da più parti (anche da vari ambienti della comunità scientifica e accademica) si solleva quel grido che Andreas considera così insopportabilmente “cacofonico”, forse perché disturba e infastidisce chi non riesce a soddisfarlo, allora l’autore dovrebbe avere quantomeno il buon senso di usare prudenza e di vagliare più attentamente le sue idee e le sue teorie prima di tirarne fuori saggi e monografie da dare alle stampe. Ciò se proprio non desidera dare altre spiegazioni in merito, che pure risultano legittime in risposta ai dubbi avanzati da più parti (che poi, se un autore si sottrae alle domande dei suoi lettori, allora i suoi interventi non avrebbero alcun senso di esistere, né in questa né in altre sedi, perché non apporterebbero nessun ulteriore dettaglio utile per una migliore comprensione di una teoria che ad oggi risulta non condivisa da buona parte della comunità scientifica). Tutto questo senza voler mettere in campo i modi poco cortesi, oltre ad un dialogo costruttivo e fattivo totalmente assente, che l’autore riserva a chi osa fargli notare i punti oscuri delle proprie teorie: e si rischia di cadere nell’attacco gratuito e personale, anche grave, come quello che ho ricevuto io stesso da parte sua in questa discussione (post #83 e cito: «Il lavoro di Iula ha il merito di averci messo il nome, non di più», nascondendo una neanche troppo velata insinuazione o, peggio, accusa di plagio o di appropriazione di contenuti che non mi appartengono?! Devo far notare ad Andreas che anche fare accuse di questo tipo in un luogo pubblico, ancorché virtuale, ha il suo peso e la sua lesività, il che, nonostante tutti gli sforzi profusi, risulta essere indifendibile). Altro che attacco in branco per sbranare il povero autore! Seguire la strada maestra (e l’ho fatto anche in simili frangenti, basta vedere il mio pubblicato citato in questa discussione) non significa escludere l’intervento in ambienti più divulgativi e colloquiali come può essere il nostro Forum, su cui tra l’altro sono letteralmente cresciuto, numismaticamente parlando, e a cui sono molto affezionato. Il Forum è in grado di costruire ponti tra studiosi, appassionati, collezionisti per instaurare un confronto fattivo e immediato. Per confrontarsi dialogando in maniera più diretta e rapida, per conoscere ulteriori pareri e idee, al di là della carta stampata che comunque, in questo senso, ha i suoi limiti. Sorvolo sulla presunta “difesa” condotta da Andreas alla teoria di Perfetto. Vorrei solo far notare che, dal punto di vista del metodo, non credo sia molto corretto paragonare la zecca di Napoli in epoca sveva al tempo di Federico II con quella di Birmingham al tempo del Regno d’Italia: c’è un salto temporale di oltre 660 anni, cioè di ben più di 6 secoli e mezzo! Se si considerano i piani della cronologia, della storia e della tecnologia produttiva in campo monetario, questi voli pindarici lasciano il tempo che trovano, proprio perché metodologicamente uno studioso (storico o numismatico che esso sia) non può ragionare retroattivamente o a posteriori sul piano temporale. Altrimenti io potrei giustificare presunti avvenimenti che (soggettivamente) credo siano accaduti migliaia di anni fa sulla scorta di un’esperienza storico-tecnologica di gran lunga più recente e più vicina ai miei giorni e alla realtà attuale. Tutto questo, in ambito scientifico, credo non sia propriamente e metodologicamente condivisibile. E ciò la dice lunga sulla validità di tali osservazioni. Mi sorprende e mi rattrista, infine, notare come Andreas abbia fatto passare in sordina, non spendendoci nemmeno una virgola, il madornale errore presente nel saggio di Perfetto uscito sull’ultimo numero della RIN e che io in questa sede, in maniera del tutto disinteressata e pacata (nuovamente mi occorre sottolinearlo), ho fatto notare. Anche perché, in base alle conclusioni dei contenuti da lui citati in RIN 2022, i dubbi e le perplessità avanzate in questa come in altre sedi, da diversi utenti del Forum ma anche da studiosi accreditati, non solo sono giustificati e condivisi, ma sono altresì legittimi e andrebbero sottolineati per evitare di continuare a costruire teorie su nozioni già date dall’autore, a priori, come certezze apodittiche. Che poi, il codice etico della rivista, tirato in ballo da ak72, era in riferimento all’operato dell’autore (quindi di Perfetto, in questo caso, come ampiamente chiarito) e non era rivolto minimamente a quello dei referees, che al massimo possono essere stati superficiali nella valutazione dei contenuti, ma non incompetenti (questa è una parola che utilizza esclusivamente Andreas e che non appartiene a me, ad ak72 e a nessuno di coloro che hanno avanzato delle riserve in tal senso, quindi attenzione!). Mentre Andreas ha fatto passare, travisando e distorcendo il tutto a vantaggio unicamente del proprio discorso, il concetto che si è usati il pretesto del codice etico per “attaccare” i referees! Come molti qui, anche io sono socio SNI e sono orgoglioso di poter vantare tale appartenenza, quindi se ho avanzato delle perplessità e ho evidenziato un errore non da poco nella pubblicazione in oggetto, l’ho fatto solo per evitare che in futuro delle sviste così importanti, dettate magari dalla fretta e dalla superficialità, non possano minare la qualità di una delle riviste più apprezzate e di rilievo che il panorama italiano può attualmente vantare, con un’illustre storia plurisecolare alle spalle. Questo significa fare gli interessi della RIN, senza ricorrere ad invettive fini a se stesse. Dunque, nessun attacco, ancorché in branco, né verso la RIN, né nei confronti dei suoi referees, né tantomeno verso il suo direttore (che io stimo grandemente sia come studioso che come persona), come pure è stato detto da Andreas: ci si è solo chiesti se forse, applicando maggior rigore e meno superficialità nella valutazione dei saggi, come pure richiede una pubblicazione di alta fascia scientifica, si sarebbe potuto evitare di dare alle stampe un simile strafalcione che, per chi padroneggia un minimo di rudimenti di paleografia e diplomatica, è immediatamente riscontrabile. E credo che, a parte me, la RIN possa essere potenzialmente sfogliata e letta da paleografi ben più valenti che avrebbero potuto far notare lo stesso errore. Almeno io ho avuto la delicatezza e il tatto di ricorrere ad una discussione amichevole e colloquiale su un Forum virtuale (in cui tra l’altro ero stato esplicitamente chiamato in causa da Perfetto) e non alla carta stampata: sarebbe stato sicuramente di gran lunga più impattante e per me soddisfacente. Ma tant’è… Con rispetto e cordialità, Un povero sconsiderato (!)
    2 punti
  19. 1 punto
  20. Complimenti @Alan Sinclair per l'esemplare, poco circolato e con una bellissima patina. P.s. anche io, proprio in questi giorni, ho adocchiato un paio di 10 centesimi cinquantenario... Sará il periodo
    1 punto
  21. Per ritornare al doppio punto orizzontale, in una prossima asta sarà esitato questo esemplare di Ferdinando IV 1798 da 20 grana, dove il “doppio punto” è situato dopo ET.
    1 punto
  22. Grado (DE) Abbr. (DE) Grado (IT) Abbr. (IT) Descrizione (IT) Stempelglanz st Fior di conio fdc Moneta perfetta, senza segni d’uso. Il massimo grado di conservazione. Vorzüglich vz Splendido SPL Quasi intatta, con minimi segni di manipolazione. Sehr schön ss Bellissimo BB Ha circolato, ma conserva ancora buoni dettagli. Schön s Molto bello MB Usura evidente, ma il disegno è ancora leggibile. Sehr gut erhalten sg Discreto D Fortemente usurata, ma identificabile. [non più in uso] Gering erhalten ge Quasi illeggibile QI Quasi completamente liscia, solo la forma base è riconoscibile. questo per le monete comuni. Fondospecchio etc, mancano, anche Handgehoben (hgh) - Monete selezionate a mano - che è un criterio usato per es. dalla zecca austriaca, che secondo me è solo stato inventato per questioni di marketing 😁
    1 punto
  23. Grazie @torpedo, che poi vista in mano è ancora più bella. Il fatto che sia in bronzo non mi dispiace.
    1 punto
  24. La moneta la trovo piacevole @Alan Sinclair, con una sua bella colorazione naturale.
    1 punto
  25. Buonasera,vi ringrazio della fiducia ma ripeto che non sono un esperto. Per tagliare la testa al toro chiederei al @CdC (sempre col benestare di @Lorenzo999Lorenzo) di spostare la discussione nelle repubblicane per un identificazione e valutazione sicura 😊
    1 punto
  26. Il metallo sembrerebbe avere una tonalità naturale. Piuttosto, occhio a quella macchiolina di verde a h. 12 del rovescio
    1 punto
  27. A mio modesto parere, il rosso rimasto è dovuto ad una circolazione minima, per cui la moneta non è passata per tante mani e il sudore ha tolto il rosso solo sulle parti di contatto. Poi, o è stata dimenticata o messa da parte magari proprio da un collezionista.
    1 punto
  28. @CdC possibile unire alle altre due discussioni aperte dall'utente con stesso (o quasi) titolo? queste le altre due
    1 punto
  29. Non penso proprio, perché non presenta firme o punzoni. Credo sia una produzione privata realizzata per qualche evento.
    1 punto
  30. Cartolina illustrata in tariffa per l'interno, con il 6 lire Italia a lavoro emissione del 20.10.1950.. Fil. I. annullo di partenza meccanizzato pubblicitario di MILANO FERR. CORR. del 30 XII 1950 con bellissima pubblicità PANETTONE MOTTA. Bello e nitido l' annullo bello il Francobollo e la cartolina tutta.
    1 punto
  31. Per capire questa senza fare una faticaccia devo avere immagine anche del dietro e capire se e' una busta... se fu lasciata aperta o chiusa.. l' immagine di tutto il documento faciliterebbe.. ... in questo modo dall' affrancatura sembrerebbe una raccomandata "corrispondenze aperte" affrancata per due porti per l'interno.. ...con quartina del 20c lilla bimillenario della nascita di Virgilio del 1930... ... annullata dal guller di BOLOGNA SUCCURSALE 13 del ?3.1.31. La busta e' di valore, considera che un singolo di questo francobollo viaggiato e' quotato 17/20€ .. tu qui hai una quartina + etichetta raccomandata + annullo. Complimenti.
    1 punto
  32. In perfetta tariffa per l'interno cartolina illustrata, con lire 20 7° giornata del francobollo emesso il 5.12.1965.. (l'ultimo per la giornata del francobollo di Poste italiane e' del 2022, dovrebbe essercene uno l' anno). .. ... annullo di partenza di VILLA LATINA (FROSINONE) del 1?.12.1965. Eravamo in pieno boom economico, la cartolina è deliziosa.
    1 punto
  33. La tua busta (credo,.perché dalla foto non si capisce) con il Francobollo da 25c verde dell'imperiale strappato e' in perfetta tariffa per l'interno tra sindaci o podestà. Il Francobollo così strappato per regolamento non avrebbe dovuto essere accettato, almeno avrebbe dovuto avere la parte rotta attaccata, ..in questo modo si ipotizza una frode postale per l'uso di un francobollo usato appositamente privato del pezzo timbrato. L' unico motivo credo per cui sia stato accettato l' invio timbrando la missiva e' perché parte da un ufficio statale come il Governatorato di Roma per un altro ufficio come un Comune. E' anche possibile che la frode venga fatta scientemente dall'impiegato del Governatorato di Roma, che utilizza francobolli usati strappando deliberatamente la parte timbrata per intascarsi il 25c nuovo. L' oggetto è molto interessante ma devo cercare come catalogarlo.
    1 punto
  34. Considerando che la prima è una M e l'ultima una N o è Steno o Corner. Non mi sbilancio troppo malmesso. Il Venetiar ti aiuta. In questo caso la dò a Steno.
    1 punto
  35. Per fortuna che ci sono ancora persone come voi. Grazie per la passione che condividete. Fabio
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Per chi fosse curioso di sapere come cambiare indirizzo di spedizione: non si può per cambi di indirizzo momentanei (seconde case per vacanza, ad es.)... Ah che bello, è tutto più democratico...
    1 punto
  38. Cambogia 1973 Cambogia 1973 Cambogia 1974
    1 punto
  39. Troppo tempo in spiaggia sotto al sole...
    1 punto
  40. Sai, questa tipologia falsa ha sempre la filigrana e di solito la linea continua in basso nel retro nei falsi è SEMPRE continua, mentre negli originali è discontinua come in questo caso. Non vorrei che si trattasse di una riproduzione moderna creata fotocopiando un’originale. Aspettiamo altri pareri!
    1 punto
  41. Il sistema piu' economico è una scatola di scarpe con buste in verticale, evitare l' orizzontale con pesi sopra, arieggiare di tanto in tanto e conservare fuori da luoghi umidi o calore diretto, meglio a temperatura ambiente, ......in un pezzettino di cotone avvolgere qualche granello di naftalina meglio se profumata e posizionarlo in due angoli opposti della scatola. Et voilà.. la vecchia scatola della nonna conservata nell' armadio è fatta !!! Sai quanto materiale e' arrivato sino a noi con questo sistema... e non costa quasi niente. Questo per il materiale ordinario, .. .....per il materiale di valore andrebbero usate plastichine "non acide", o fogli di pergamino, il materiale va areato di tanto in tanto e va usato lo stesso metodo per umidità e calore di cui sopra.. anche così va conservato in verticale senza tanto schiacciamento per troppo materiale assieme. Il piego che mostri io lo metterei in pergamino come descritto sopra, e' di valore. Risparmiare sulla conservazione e' importante soprattutto se si ha molto materiale, ... tranquillo,.. il sistema della nonna con la naftalina profumata evita anche quegli insetti e animaletti della carta. Seguire le istruzioni per arieggiare ecc.. ecc... , in maniera economica ti creerai un bell'archivio.
    1 punto
  42. Carovigno (BR) sede del PD ma non vuole essere propaganda politica
    1 punto
  43. Buongiorno, posso confermare che non si tratta di un Ambrosino (né normale né ridotto), bensì di un Grosso da 1 Soldo e mezzo emesso sotto Galeazzo II Visconti, signore di Milano dal 1359 al 1378. La moneta è stata coniata a Pavia, che in quel periodo era una delle sedi principali della zecca viscontea. L'Ambrosino è un tipo completamente diverso, con caratteristiche iconografiche e ponderali che non coincidono con quanto da te descritto. Il Grosso pavese di Galeazzo II è abbastanza comune, ma è comunque piuttosto apprezzato per la sua importanza storica e la sua iconografia anche. Il diametro che tu indichi (circa 20 mm, irregolare) è coerente con questo tipo monetale, così come l’usura e l’imperfezione del bordo, che sono piuttosto tipiche per questi esemplari medievali circolati. PAVIA GALEAZZO II VISCONTI (1359-1378) Grosso da 1 Soldo e mezzo. D/ Cimiero con drago tra tizzoni e secchie R/ San Siro in trono benedicente. Ecco un riferimento https://www.cambiaste.com/it/asta-0991/pavia-galeazzo-ii-visconti-1359-1378-grosso-da-1-soldo-e-mezzo-315938 per un confronto. Per curiosità, ecco Ambrosino ridotto o grosso da 8 denari: https://www.pandolfini.it/it/asta-1118/milano-prima-repubblica-12501310-ambrosino--3-12022001764 Qui trovi invece l'Ambrosino non ridotto, sempre da 8 denari: https://varesi.bidinside.com/it/lot/33003/milano-prima-repubblica-1250-1310-/ Per il lato economico, punterei a penderla a 40 euro (se dici che sono 50 euro trattabili). Non sarebbe un “colpaccio”, ma la moneta è certamente autentica. Entra comunque con pieno diritto in una collezione di medievali italiani, specie se ti interessano i Visconti o la monetazione pavese. Un saluto.
    1 punto
  44. Attendiamo... Grazie a te @Andreas per l'intervento chiarificatore. Resta, per me e credo anche per altri, un certo disappunto per il comportamento non proprio scientifico del Perfetto. Non mi permetto di intervenire sull'eticità né sulle decisioni della RIN, però rimango alquanto scettico sulle ipotesi e soprattutto sulle conclusioni "inoppugnabili" del Perfetto.
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  45. Si sono comuni.. comunque c'è uno studio che va fatto anche su questo materiale comune, sono francobolli sofisticati, non ricordo ma credo siano luminescenti hanno bande di fosforo da controllare con lampada UV. .. la filatelia ha anche lati moderni.. non e solo quella antica.
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  46. Cartolina postale Siracusana da lire 20 verde su avorio, emessa il 12.3.1954.. ... annullo di partenza di BAGNI DI CHIANCIANO del 24.6.1955. Fantastica come l' altra, viaggiata, letta, vissuta, rappresentativa di un'epoca, ... irripetibile !!!
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  47. Per l'apertura si devono sbloccare due sistemi di chiusura nascosti... poi... 58 cassetti per un totale di 800 spazi per monete di diversi diametri... Mario P.S. e il lavoro continua...
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  48. Ora del secondo monetiere! (forse il mio preferito). Me lo aggiudicai su eBay.co.uk circa un anno fa per due spicci. Il vero problema fu il trasporto (ritiro a mano come unica opzione), essendo di un peso disumano per via della copertura in vetro di ogni singolo cassetto, e per via delle dimensioni tutt’altro che convenienti (lungo 1 metro e 50 circa). Logicamente, le dimensioni erano indicate in “feet”, motivo della mia sbadata sottostima della grandezza di questo mobile! Dopo uno sforzo disumano e l’aiuto di qualche amico son riuscito a portarmelo a casa. Monetiere in quercia anni ‘30
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  49. Un altro tassello! Emissioni durante l'occupazione tedesca del 1914-1918 francobolli tedeschi sovrastampati per circolare in Belgio (5-25-75 centesimi e 1 franco) e Romania (Bani). Ce ne sono ancora di altri paesi, la caccia continua! njk
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