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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/08/25 in tutte le aree

  1. Non comprendo perché dovrei essere considerato ‘furbetto’ … a che pro? continuo a vedere contrapposizioni personali ( non tanto verso di me a onor del vero quanto verso colleghi) piuttosto che riferimenti documentali oggettivi che - analizzati criticamente- potrebbero negare o al contrario dirimere le questioni sollevate nella discussione e finora non sciolte. da un lato si sostiene la coniazione a Napoli di monete appartenenti ad altre giurisdizioni e che sappiamo - con certezza - essere state coniate principalmente altrove. Tuttavia tale posizione deriva unicamente da una soggettiva interpretazione di alcuni documenti di archivio per i quali schiere di studiosi non hanno ravvisato - in precedenza- questa interpretazione. qualcuno sostiene che possa coartare il progresso della ricerca non dare spazio a interpretazioni innovative - come questa - per la quale non saremmo in grado di escludere completamente la fondatezza. Onestamente leggendo quanto riportato negli articoli pubblicati non riesco a convincermi della tesi che si propugna. Mentre leggendo le argomentazioni riportate nella presente discussione vedo per lo piu’ una grande confusione se non addirittura cacofonia di citazioni e illazioni sparse che sono tutto meno che risolutive e convincenti. Mio limite sicuramente ma sono abituato ad una ricerca filologica che permette deduzioni partendo da una base oggettiva di dati e se questa base non e’ ben definita ( come spesso accade) si avanzano ipotesi dando il beneficio del dubbio agli studiosi che andranno convinti e non - come si pretende qui - essere trattati come mentecatti rei di non essersi inchinati alla luce interpretativa rivoluzionaria di uno studioso folgorato - sulla via di Damasco - dall’unica interpretazione possibile e corretta di documenti la cui lettura autentica avrebbe eluso secoli di critica , cieca al suo vero significato. A questo punto lasciamo che sia il tempo - galantuomo - ad avallare o rinnegare certe ipotesi. Molte sono state le tesi che promettevano di essere rivoluzionarie - solo il tempo ha permesso di verificare quelle poche/pochissime che lo sono state veramente.
    5 punti
  2. Acconsento volentieri alla tua richiesta postando l'esemplare in mio possesso, lasciando a voi più esperti in materia l'accurata disamina, che a mio modesto parere appartiene al III Conio. Questa moneta la possiedo dal 2019 ed è in conservazione SPL+...
    4 punti
  3. Buongiorno spero di fare cosa gradita condividendo questi 2 fogli pubblicitari che venivano inviati ai comuni sperando di vendere qualche medaglia...
    3 punti
  4. Non avendo ricevuto alcuna risposta, torno nella discussione per l’unico argomento sul quale mi sento di intervenire e rinnovo a @mero mixtoque imperio la domanda: dove troverebbe, nel Chronicon di Falcone Beneventano, la conferma limpida ed incontrovertibile della coniazione di denari pisani e della coniazione di ducali a Napoli? Come già ampiamente discusso in precedente discussione: quanto affermato, anzi, apoditticamente sbandierato come verità incontrovertibile da @mero mixtoque imperio deriva unicamente da: 1) l’interpretazione di una (supposta) coniazione di moneta a Napoli con l’argento requisito dalle chiese della città… ma continuo a non trovare il passo in cui si citano appositamente denari lucenses… di cui NON abbiamo alcun altro dato a conferma… se dobbiamo sbandierare una verità rivelata sulla base di una soggettiva interpretazione di un unico passo su tutto ciò che ci è pervenuto in 800 anni, mi sembra un po’ pochino per non utilizzare il congiuntivo ed il condizionale… 2) la deduzione che, essendosi fermato Ruggero II a Napoli subito dopo la “legale introduzione” del ducale nelle Assise di Ariano, allora tale moneta sia stata necessariamente coniata a Napoli: anche qui, nessuno che lo scriva chiaramente, e nessun altro che lo riporti in altra sede documentale valida come documento dell’epoca; sicuramente - per una serie di argomenti addotti - una interpretazione sensata e condivisibile ma, ancora una volta, NON una “verità rivelata” per la quale almeno la prudenza del congiuntivo e del condizionale sarebbero sensate in uno studioso che sappia distinguere le proprie convinzioni visionarie dalle ipotesi e dalle certezze. Dote di discernimento che sicuramente non mancava né a Keplero né a Galileo. Per rimanere alla Numismatica, allora, e senza alcun intento di polemica, chiederei per la quarta volta (dopo altre 3 discussioni in cui chiedevo la stessa cosa, per approfondire e per comprendere), quali altri dati diano a @mero mixtoque imperio la granitica certezza su quanto riportato poco sopra.
    3 punti
  5. @fatantony @Alan Sinclair @El Chupacabra @tonycamp1978 ho preso appunti. ho visionato 410 annunci sulla baia (di cui 27 già venduti), in cui fosse identificabile il conio (con beneficio di dubbio perché sulla baia talvolta alcuni annunci risultano ripetuti). oltre a questi ho visionato ulteriori esemplari in asta (n.8), per un totale di 418 proposte. il risultato è il seguente: Prova: 1 esemplare (in Nomisma 74) - 0,24% I° conio: 1 esemplare (quello che ho acquistato mercoledì) - 0,24% II° conio: 85 esemplari - 20,33% III° conio: 324 esemplari - 79,19% aggiungo anche che solo 2 esemplari presentavano un difetto di amalgama evidente, uno di II° conio e uno di III° conio. spero che questo mio investimento di tempo possa essere utile saluti
    3 punti
  6. Posto le mie due monete, una molto molto molto usurata lo so, e che sicuramente era appesa.
    3 punti
  7. Ciao, appunto leggera lamina o anche più spessa. Ma nel denario in questione sembra essere troppo spessa. Nelle fratture sul bordo non si vede rame, ed avendo un diametro di soli 16mm l'anima in rame dovrebbe essere mooolto piccola...tanto valeva farlo direttamente in argento, a mio parere. Poi come tu stesso hai detto tutto può essere ma perché un suberato possa definirsi tale si deve vedere l'anima in rame e nel caso del denario in questione questa evidenza non sembra esserci. Che comunque anche se su foto è sempre una cosa importante a mio modesto parere 😉 ANTONIO
    2 punti
  8. Ripeto le domande, dato che le risposte non mi sono chiare: 1) è stata con certezza coniata moneta pisana (i primi denari pisani sembra fossero proprio lucenses contraffatti) per la prima volta a Napoli, come desunto dal Chronicon ed affermato nell’articolo sopra richiamato (che a scanso di equivoci riporto qui sotto)? 2) è stata con certezza coniata a Napoli la prima emissione del ducale di Ruggero II, come desunto dal Chronicon ed affermato nell’articolo sopra richiamato (che a scanso di equivoci riporto qui sotto)? https://www.academia.edu/95223026/La_zecca_di_Napoli_al_culmine_del_Ducato_normanno_in_Rassegna_del_Centro_di_Cultura_e_Storia_Amalfitana_61_62_2021_pp_63_92 Se le risposte sono “sì”, allora vorrei sempre capire com’è possibile desumere tali certezze unicamente dal Chronicon, come il testo dell’articolo riporta ampiamente e diffusamente (al punto da spingersi a presentare dei “tipi”, con tanto di immagini fotografiche, dei “lucenses pisani”) presentando tali nuove acquisizioni come incontrovertibili verità ad onta di chi non se n’è mai accorto prima. Se le risposte sono “no”, vorrei capire il motivo di tanta pompa e sensazionalismo nel presentare come verità assolute delle ipotesi di lavoro fatte per proporre ed indirizzare nuovi percorsi di ricerca (nel mio campo, una simile discrepanza nel presentare i dati richiederebbe al minimo la pubblicazione di un erratum in numero successivi della rivista). Tertium non datur, mi pare. E so bene che non si è partiti dai denari lucenses a Napoli, né che si parlasse dei ducali di Ruggero II… ma è una questione di metodo, e mi pare che sia proprio il metodo ciò su cui verte il discorso.
    2 punti
  9. Rivedo sempre volentieri, con intensità' emotiva, queste belle discussioni e immagini sulle nostre radici. Il passato ( il nostro passato), ci appartiene . Grazie a tutti Voi, Tu, Foglionco, Dabbene.
    2 punti
  10. Salve,potrebbe essere questo dupondio di Augusto con il Divo Cesare e leggenda COPIA (Colonia Copia Felix Munatia Lugudunum = Lione) ,zecca di Lugdunum? https://www.acsearch.info/search.html?term=Dupond+caesar+copia&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=usd&order=0 https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/search/browse?q=Copia+prow
    2 punti
  11. Cartolina illustrata di un Natale di guerra (chiaramente visibile in alto a sx),.. .. in corretta tariffa per l'interno con due 5c verde Leoni ( i francobolli appartengono a tirature diverse, se li osservate con attenzione e una buona lente noterete colori e particolari diversi). Annullati con un nitido doppio cerchio meccanizzato con linee ondulate di VENEZIA FERROVIA del 22 XII 1915. (l'Italia era entrata in guerra il 24 maggio 1915, quindi questo era il primo Natale di guerra). Scritto e cartolina molto belli, la cartolina comunque porta con sé in tutti i suoi particolari una drammaticità del momento che si percepisce in tutto l' insieme. Affascinante anche per questo.
    2 punti
  12. https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5784465v.texteImage
    2 punti
  13. Disamina lucidissima, obiettiva e pienamente condivisibile, che evidenzia come alcune criticità di fondo rendano quantomeno “instabile” una teoria che vuole essere imposta dall’alto a tutti i costi, in maniera anche piuttosto veemente e aggressiva nei confronti di una parte della comunità scientifica. Complimenti @numa numa e grazie per il tuo importantissimo apporto a questa discussione, che aiuta sicuramente ad inquadrare meglio alcuni aspetti basilari della questione!
    2 punti
  14. Salve condivido immagini cartolina per approfondimenti ringrazio in anticipo
    2 punti
  15. Salve a tutti volevo cominciare una collezione di monete italiane e mondiali in rame di grosso modulo,epoca 1600 1800 ma su internet oltre ai 5 kopoki del 700 non ho trovato sapreste indicarmene altre?? Grazie a tutti Per grosso modulo intendo monete di un certo peso, dai 25 grammi in su
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  16. Salve allego immagini cartolina per approfondimento Ringrazio in anticipo
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  17. Non ho resistito al fascino di questa sovrana bella bella di condizioni che da tempo cercavo E nemmeno a questo marengo napoleonico variante sei stelle bellino di condizioni 😊
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  18. E' "rare " un esemplare in AE da Istro nella Mesia inferiore, per Caracalla, con al diritto busto laureato dell' imperatore ed al rovescio bella figura di Apollo di fronte, con lira poggiata su colonnina . Sarà a giorni, il 13 Agosto, in vendita CNG 593 al n. 338 .
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  19. Dopo attenta analisi devo dire che la firma è di Giuseppe Buscaglione, che non conoscevo. Pittore irpino
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  20. Monteparano e Sava sono a 15km di distanza, fa riflettere quanto fosse importante la comunicazione postale negli anni 50 anche per distanze così ridotte
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  21. È vero, ma aldilà di un mero discorso conservativo e di grado .. Così com'è è esteticamente bella , Con le efflorescenze color malachite che costellano il volto dell' imperatore che è tra l'altro così simile a quello presente sulle tarde dramme padane . Una curiosa e gradevole convergenza stilistico culturale . Poi che tutta questa bellezza si mangerà il piccolo nummo nel giro di pochi anni poco importa... Noi ne abbiamo goduto visivamente e questo è ciò che conta.. Fra' Remigio docet.
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  22. Anche se la moneta è un po' ruspante il ritratto è splendido.
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  23. ciao, ho visto in rete numerosi suoi lavori con risultati a regola d'arte ma non erano ori. Da sentire sicuramente per pareri di livello. Saluti Gordon
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  24. Salve ,le caravelle rovesciate vanno a fondo,se invece ti riferisce alle bandiere vanno semplicemente nella direzione del vento 😊
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  25. Appena posso controllo sul Brambilla.
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  26. Ciao, a beneficio di quanti seguono questa discussione integro gli interventi da me già fatti con la pubblicazione di altri esemplari esitati come non suberati ed anche un esemplare della mia collezione (non suberato) con medesime caratteristiche di quello del post. Tondello (16mm) e peso scarso( intorno ai 2,6g), superficie con delaminazione o mancanze di metallo e bordo frastagliato. A questi aggiungo anche la foto del denario di @maridvnvm( puoi cortesemente dirci se è suberato) che condivide identici difetti. Ognuno tragga le proprie conclusioni 🙂. ANTONIO 16,5mm. 2 69g. RIC 61
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  27. Cartolina illustrata in tariffa per l'interno solo firma e data con 10 lire Italia a lavoro emissione del 1950... ....annullo di partenza di MONTEPARANO (TARANTO) del 21.12.51. Deliziosamente natalizia quando i regali erano giocattoli veri.
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  28. Salve @melchiorre per qualcuno è esperienza essendo magari la monetazione di competenza. Per altri,me compreso, è il ricercare guardando le leggende e le raffigurazioni (ove possibile) ,i materiali e i ponderali, molte volte anche sbagliando...ma si è qui anche per imparare dai "guru" 😀 Perciò ,le dico per le prossime volte, di inserire questi dati molto importanti per le identificazioni.😊
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  29. Condivido immagine cartolina viaggiata per approfondimenti. peccato manchi il francobollo
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  30. Come promesso primo peso massimo
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  31. Ah, dopo che vi ho sottoposto monete e documenti, invitandovi a smentirli uno per uno con calma, senza scrivere risposte generiche, avrei imposto qualcosa! Che coraggio! Secondo me avete problemi di fondo legati alle argomentazioni contrarie. Quindi non posso far altro che abbandonare di nuovo la discussione visto che non può scorrere nel suo alveo naturale. Alla prossima.
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  32. Il colore del rame cambia quando viene a contatto col l'aria oppure con la pelle. Quindi durante la naturale circolazione le monete in rame tendono a diventare scure, color cioccolato in breve tempo Alcune monete in rame sono rimaste al chiuso e non hanno circolato, arrivando fino a noi senza ossidarsi eccessivamente. Su di esse si è formata una patina rossastra molto gradevole. Le monete lavate si riconoscono perché tendono al colore viola e se per lavarle si è adoperato il succo di limone il rame ritorna allo stato naturale, dando al rame un aspetto molto chiaro (rosa) , innaturale per l'età della moneta.
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  33. 1 punto
  34. Come sappiamo dopo il fallito tentativo di occupazione del 1920 il dominio italiano sull'Albania iniziò concretamente nel 1939, quando la corona del regno albanese fu assunta da Vittorio Emanuele III, anche se fin da metà anni '20 la politica fu quella di cercare di stringere i legami con l'Albania per influenzarla sempre di più fino a stabilire un protettorato. In particolare verso la fine del 1925 venne fondata la Banca Nazionale d'Albania, che l'anno dopo emise banconote in franchi oro con scritte in doppia lingua, come in questo esempio del taglio 20: Teoricamente sono banconote albanesi, perchè l'Albania era ancora formalmente e sostanzialmente indipendente pur se condizionata dall'Italia, ma è veramente così? Questo interessante studio intitolato "L’espansione finanziaria dell’Italia in Albania (1925-1943) - La Banca Nazionale d’Albania e la SVEA" di Lorenzo Iaselli secondo me leva ogni dubbio. http://www.delpt.unina.it/stof/12_pdf/1.2.pdf Infatti si legge nella parte iniziale che: "Tuttavia le relazioni economiche tra Italia e Albania assunsero un decisivo rilievo soltanto a partire dal marzo del 1925, allorché furono concluse le convenzioni che accordavano all’Italia concessioni petrolifere e l’incarico di creare una banca di emissione. La convenzione per la costituzione della Banca Nazionale d’Albania fu firmata il 15/3/1925 dal Ministro degli esteri albanese, MufidBey Libohova, e da Mario Alberti, rappresentante di un gruppo finanziario italiano – in cui figuravano le principali banche del paese – che, su invito dellaSocietà delle Nazioni, aveva organizzato l’operazione [...] La banca fu costituita a Roma il 2 settembre del 1925 ed il suo capitale fu fissato in 12.5 milioni di franchi oro. La distribuzione delle quote azionarie e le norme statutarie assicurarono all’Italia un controllo pressoché totale sulla condotta dell’istituto. Il progetto iniziale prevedeva che il 49% del capitale della banca fosse riservato a cittadini privati albanesi, il 26% al gruppo italiano, e la restante quota ai gruppi svizzero, belga e iugoslavo; di fatto, invece, questa distribuzione venne a modificarsi perché le azioni spettanti agli albanesi furono attribuite all’Italia e, per alcuni accordi intercorsi tra Alberti e la Banca Commerciale di Basilea, la partecipazione italiana finì con l’attestarsi intorno all’80% del capitale. Inoltre fu assicurata l’indipendenza dell’istituto dal governo albanese, fu fissata la sede legale a Roma e fu attribuita la presidenza ad un italiano". Questo assetto configurava la Banca Nazionale d'Albania come istituto di fatto italiano, sotto il completo controllo italiano, e quindi a mio avviso tali banconote vanno considerate di fatto come cartamoneta italiana emessa per la circolazione da un'altra parte, in un caso quasi identico a quello dei biglietti della Cassa per la circolazione monetaria della Somalia emessi dall'AFIS.
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  36. Queste cose di mattina presto e' meglio che non le vedo. Qui cerca di capire se il Francobollo è caduto ed e' ancora in tuo possesso, l' annullo di posta militare è catalogato con punteggio alto. La posta militare n.550 era dislocata l' 8 gennaio del 1941 a Rodi una delle isole italiane dell' Egeo.. sotto alcune immagini dei francobolli che la cartolina avrebbe potuto avere... Il cerchio in blu con TA e' l' annullo di censura proprio di Taranto. La cartolina è partita sicuramente da Rodi il 3?.??.40 ed e' arrivata a Sava (Taranto) l' 8.1.41 Fai ricerche e tienici informati circa il Francobollo mancante, se e' in tuo possesso lo riattacchiamo. 😥...
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  37. Se non è troppo piccolo fagli conoscere la storia di chi vi è raffigurata. Maria Montessori - Wikipedia Sono stati girati pure dei film, tra cui:
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  38. Titolo emesso durante la grande depressione del 1929
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  39. Blocco tematico: Fiumi e uccelli Banconota da 5 euro Fronte: Sorgente di montagna, un picchio muraiolo accanto a un paesaggio montano . Retro: Parlamento europeo. Banconota da 10 euro Fronte: Cascata, un martin pescatore in una cascata o in un tratto di fiume a lento scorrimento. Retro: Commissione europea. Banconota da 20 euro Fronte: Valle fluviale incassata, uno stormo di gruccioni in un muro di sabbia lungo la riva di un'ampia valle fluviale incassata. Verso: Banca Centrale Europea. Banconota da 50 euro . Fronte: Fiume tortuoso, una cicogna bianca che sorvola una valle fluviale tortuosa e pianeggiante. Verso: Corte di giustizia dell'Unione europea. Banconota da 100 euro. Fronte: Estuario del fiume, avocetta in cerca di cibo nel fango. Retro: Consiglio europeo e Consiglio dell'Unione europea. Banconota da 200 euro. Fronte: Paesaggio marino, sula che galleggia sulle alte onde dell'oceano. Retro: Corte dei conti europea.
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  40. COMUNICATO STAMPA "Calabria Colleziona" – 13 e 14 settembre 2025 – Hotel San Francesco, Rende (CS) Collezionare è cultura, anche in Calabria. Nasce Calabria Colleziona, il primo e unico convegno numismatico, filatelico e di collezionismo della regione. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Collezionare Rende, si terrà sabato 13 e domenica 14 settembre 2025 presso l’Hotel San Francesco di Rende (CS), e si preannuncia come un appuntamento imperdibile per appassionati, studiosi e curiosi provenienti da tutto il territorio nazionale. Un progetto ambizioso, che intreccia cultura e passione, ricerca e divulgazione. A guidare la direzione culturale del convegno è Nicolò Giaquinta, @jaconico studioso riconosciuto a livello nazionale per il suo lavoro di valorizzazione della cartamoneta e della memoria storica italiana. Con il suo sguardo aperto e inclusivo, Nicolò ha concepito una sezione culturale ricca, coinvolgente e profondamente educativa, con l’obiettivo di trasformare il collezionismo in linguaggio universale e accessibile a tutti. Il programma culturale: quando il collezionismo diventa racconto. Tre relazioni culturali animeranno il convegno: 📌 Sabato 13 settembre Mattia Rescigno @Mattia Rescigno_, giovane e brillante divulgatore numismatico, laureato con lode in Filologia Moderna, aprirà la sezione con “L’eterna moneta del potere – onze, lire e la sopravvivenza dei Viceré derobertiani”: un viaggio nella moneta come strumento di propaganda e potere. A seguire, Nicolò Giaquinta e Salvatore Rubino (Vicepresidente dell’Associazione Calabrese di Filatelia e Collezionismo vario) proporranno “Cartamoneta: il potere delle immagini”, un’analisi inedita sull’iconografia e i messaggi politici veicolati dalle banconote italiane nel Regno e nella Repubblica. 📌 Domenica 14 settembre Terza relazione in programma (in via di definizione), sempre in linea con la missione dell’evento: diffondere cultura attraverso il collezionismo. Ogni relazione sarà arricchita da schede informative (handout), distribuite al pubblico, e accompagnata da esposizioni tematiche dal vivo, per un’esperienza immersiva che unisce parola e oggetto, teoria e realtà. Un evento completo e gratuito. Il convegno offrirà: Un’ampia sala espositiva con parcheggio riservato; Orario continuato: sabato 9:00 – 20:00 / domenica 9:00 – 13:00; Mostre, incontri culturali, dibattiti tematici; Servizio catering e possibilità di pernottamento in convenzione. Il tutto ad ingresso libero. Un evento patrocinato dal NIP – Numismatici Italiani Professionisti, che ne riconosce l’alto profilo scientifico e divulgativo nel panorama collezionistico nazionale. Un’idea nata da una visione. L’evento è promosso dal presidente Marco Mele e curato da un team di appassionati e professionisti guidati dalla volontà di creare un momento di incontro, scambio e crescita culturale, in una terra – la Calabria – che merita visibilità anche attraverso l’eccellenza e l’impegno culturale. CONTATTI 📍 Espositori e logistica: Enrico Reda – 340 4139375 📍 Amministrativo: Marco Bonaro – 328 8892457 📍 Visitatori e segreteria: Biagio Mazzulla – 329 6343378 📍 Coordinamento: Marco Mele – 347 5103354 📍 Direzione culturale: Nicolò Giaquinta – 351 9786248 Perché anche in Calabria, collezionare è cultura. #CalabriaColleziona #CollezionareRende #CulturaCalabrese #Numismatica #Filatelia #Collezionismo
    1 punto
  41. Qualche informazione su questo scrittore: Slovenia, 2 euro commemorativo 2026 per Ivan Cankar https://numistoria.altervista.org/blog/?p=34806
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  42. Una pubblica con ribattiture...
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  43. Eh si…. Dove ho preso le altre era presente anche questa, e complice un danneggiamento (foro tappato) il prezzo c’era… Per un po’ non credo postero’ altro 😂 Comunque si, le monete di grande modulo hanno quel qualcosa in piu’ …
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  44. Dollaro della sabbia Non sono monete da un dollaro trovati in spiaggia con l'MD ma bensì una specie di riccio di mare, molto diversi da quelli che conosciamo sono presenti per lo più nei fondali sabbiosi del versante orientale dell'oceano Pacifico. Il loro scheletro Al dollaro della sabbia (Dendraster excentricus) nel 2017 Palau gli ha dedicato una moneta d'oro. Ed è anche il logo della Banca Centrale delle Bahamas
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  45. Una moneta forse di conservazione non eccezionale (il volto di Ruggero III è per metà cancellato, le iscrizioni in qualche punto appena leggibili, sul rovescio il “SLS” di “Rex Siciliae” accanto a Ruggero II si perde nell’usura del contorno perlinato...), ma di buon peso... E comunque con quel volto di Cristo al dritto ad occhi spalancati, con qualche incrostazione di ossidazione azzurro-verdastra a colorare le iridi, che sembra quasi interrogarti. Come sempre accade in numismatica (disciplina eminentemente visiva in cui - credo - si parte dapprima dall’interesse che uno stile, un particolare, una ben riuscita composizione suscitano all’occhio per poi giungere ad appassionarsi alla storia che la moneta può raccontare), dall’impatto iniziale ho poi cercato di approfondire il contesto storico di questo tondello... che mi ha affascinato forse ancora più dell’immagine! Innanzitutto, mi sono chiesto cosa ci fosse di così interessante in quel volto del Pantocratore... Non è stata certo la prima moneta a presentare questo soggetto: la prima moneta a recare l’immagine di Cristo - come ho potuto imparare da questo forum - risale a quasi mezzo millennio prima, per la precisione agli ultimi anni dell’imperatore bizantino Giustiniano II (685-695), quando per la prima volta sul diritto di un solido compare proprio un’immagine del Pantocratore... Da allora, nella monetazione bizantina l’immagine di Cristo, rappresentato a mezzo busto o assiso sul trono, diverrà quasi una costante, con l’unica eccezione dei periodi in cui si manifestò la furia iconoclasta. Un soggetto tipicamente bizantino, dunque, e con numerosi esempi di pregevole stile proprio nella monetazione bizantina, che però fino ad allora non avevo mai considerato con particolare interesse... continuavo dunque a chiedermi perché, se doveva attirarmi la rappresentazione del volto di Cristo, avesse proprio dovuto attirarmi QUESTA moneta, NON bizantina...
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  46. perchè il coniatore aveva la stelletta come simbolo... il coniatore è l'operaio che produceva concretamente la moneta. I due maestri siglano per garanzia sulla bontà delle monete
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