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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/25 in tutte le aree

  1. Cari tutti, io non ero entrato più sulla discussione, e rimango sinceramente sbalordito nel leggere di "dinamiche di branco" e quant'altro. @Andreas, io sono stato il primo, all'epoca, a stupirmi di come un articolo di quel genere potesse essere pubblicato sui Quaderni Ticinesi, e avevo motivato la questione con il sistema di referaggio diverso da quello utilizzato dalla RIN. Il problema non è autocitarsi, quanto piuttosto citare unicamente articoli scritti da se stessi, in cui si citano articoli scritti da se stessi che non rimandano apparentemente ad alcuna fonte utile a provare quello che si dice. La richiesta all'autore è stata quella di un approfondimento, tutt'altro che un linciaggio, a cui però l'autore ha risposto, in sostanza (lo dico con parole mie): "è così e basta". Tra l'altro se leggi la discussione, l'autore sostiene che le sue tesi sono state trattate favorevolmente prima di lui da Stahl e da altri studiosi, salvo non saper poi dire dove. Siccome questa è una storia che dura da un po', è il caso -a mio avviso- che una rivista di riconosciuta autorevolezza che pubblica queste tesi faccia un'analisi approfondita della scientificità utilizzata nel metodo di ricerca. Se su questi dubbi Perfetto non ha risposto in questa sede, ha risposto ai Referee? Se io dico che a Firenze nel Duecento circolavano monete fatte di cioccolata, non ho il diritto di dirlo in una rivista scientifica, nemmeno se cito un altro studio dove dico che circolavano monete di cioccolata, almeno questo è il mio parere. Se tuttavia la verità è che i referee hanno chiesto al dott. Perfetto le sue fonti, lui gliele ha date e non le ha scritte però nell'articolo, io vi chiederei di chiedergli, nella prossima occasione, di scriverle anche in nota, perchè piacerebbe conoscerle anche a me. Non c'è ovviamente alcun intento denigratorio nè verso la RIN (avvendo peraltro io scritto un articolo pubblicato sullo stesso numero), nè verso l'editore di cui sono socio. Un saluto, Magdi
    6 punti
  2. Ciao a tutti, torno con piacere nella sezione imperiale, in questa calda giornata di agosto, per condividere con voi la mia ultima aggiunta in collezione, una soddisfazione che mi son voluto togliere in questo periodo di ferie. Si tratta di un sesterzio dell'Imperatore Traiano con al rovescio la Mesopotamia, il Tigri e l'Eufrate, coniato per celebrare la pacificazione di Armenia e Mesopotamia. Non avendo un parco sesterzi molto fornito e soprattutto non avendone uno del mio periodo preferito, era da un po' che cercavo di aggiungerne un altro alla collezione, questo mi è sembrato perfetto, sia per il fatto che lo trovo molto bello, per il ritratto al dritto e per il rovescio pieno di figure e simbolismi ma anche per il significato storico (per me sempre fondamentale come fattore di scelta) come scriverò di seguito. Veniamo quindi alla moneta: Traiano, Sesterzio, Roma, 116-117 d.C., RIC 642 23.19g X 33mm, Bronzo D/ IMP CAES NER TRAIANO OPTIMO AVG GER DAC PARTHICO P M TR P COS VI P P; busto laureato e drappeggiato. R/ ARMENIA ET MESOPOTAMIA IN POTESTATEM P R REDACTAE;S - C; Traiano con lancia e parazonium con l'Armenia, il Tigri e L'Eufrate. Vista la raffigurazione particolare del rovescio aggiungo anche una descrizione più dettagliata della stessa che ho ricavato incrociando varie fonti: L'imperatore, in piedi, in uniforme militare, con lancia e parazonium (un piccolo spadino portato come segno di distinzione sociale), tiene il piede sinistro sul nemico sconfitto, l'Armenia, rappresentata dalla figura femminile centrale con berretto frigio (Mithrean Cap, spero di averlo tradotto bene, copricapo distintivo della regione), la Mesopotamia è rappresentata dal Tigri e l'Eufrate (che segnavano i confini della provincia) seduti ai due lati, sotto ognuna delle due figure, un vaso da cui sgorga l'acqua dei fiumi. Aggiungo anche due immagini (bruttine come sempre) fatte da me dove si apprezza di più il colore della patina: Oltre alla bellezza in se della raffigurazione, dal punto di vista storico rappresenta un momento importantissimo nella storia dell'Impero Romano, non solo testimonia una vittoria ma la stessa è quella che segnerà l'apice delle conquiste di Traiano con le quali l'Impero raggiungerà la sua massima estensione storica seppur per breve tempo. Traiano morirà poco dopo (117) non potendo rivedere la sua Roma, il suo successore, Adriano, abbandonerà nello stesso anno questi territori nell'attuazione della sua politica di consolidamento dei confini dell'Impero. Mi auguro che la moneta vi piaccia e che l'acqua che scorre, seppur simbolica, vi porti un po' di fresco in questo periodo di caldo estremo, già che ci sono vi auguro una piacevole estate e un Buon Ferragosto Matteo
    3 punti
  3. Certo, a ciò si aggiunga che numismatica e notafilia sono discipline diverse, ciascuna con le proprie specificità e competenze e il proprio gergo specifico. Il fatto che le monete siano fatte di metallo e le banconote di carta segna già un profondo iato tra le due sfere: le problematiche legate ai metalli e alla loro coniazione sono totalmente diverse e distinte da quelle legate alla carta e agli inchiostri. Per non parlare della storia di monete e banconote, con queste ultime originariamente nate come succedanee delle prime, sostitute emergenziali, e solo successivamente "promosse" a valuta vera e propria. Insomma, due mondi diversi, accomunati dal fatto di appartenere entrambi alla stessa galassia, peraltro in trasformazione con la nascita di nuove stelle come le criptovalute, ma ciascuno costituendo un ecosistema separato e in buona parte autosufficiente. In ultimo, vorrei sottolineare come la produzione di pensiero dedicata alle monete sia di gran lunga superiore a quella relativa alla cartamoneta, quindi chi è interessato alla prima non può certo lamentarsi se la seconda non soddisfa i suoi interessi... Semplicemente cerchi altrove!
    3 punti
  4. Confini settentrionali di Gondor
    2 punti
  5. Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscere Traina, ma la ringrazio per il prestigioso accostamento. Io sono orgoglioso di essere stato allievo, collaboratore e amico del grande Prof. Guido Crapanzano fino alla fine dei suoi giorni. Parliamo di un personaggio veramente eccezionale, enciclopedico, assetato di conoscenze e grande affabulatore, ma sopratutto un intellettualmente curioso degli esseri umani e delle loro vicende e relazioni. Le allego un articolo che ho scritto su AIC Magazine in occasione della sua dipartita. Cordiali saluti. ASSOCIAZIONE ITALIANA CARTAMONETA Associazione no-profit Il Presidente Dott. Stefano Poddi AIC 13 - Articolo su Guido Crapanzano M.pdf
    2 punti
  6. No, è argento di titolo 925: c'è il marchio.
    2 punti
  7. 2 punti
  8. indubbiamente ed in parte è così con le dovute distinzioni: ci sono anche case d'aste che propongono lotti a livello di ebay ed altre, come giustamente scrivi, affermate da anni e decenni, che propongono lotti più pregiati di monete. Tuttavia, per il neofita e non solo, ebay ,soprattutto, fornisce un buon inizio con, spesso, anche rarità e materiale pregevole per coloro che non hanno molto denaro da spendere. Se le monete, ad esempio le medievali e quelle del Regno d'Italia, fra cui anche oro numismatico, sono scese di prezzo lo si deve ad ebay e ad internet che ha calmierato lo"strapotere" che avevano le case d'asta più note su queste tipologie monetali. Logicamente le monete che possono permettersi i collezionisti facoltosi non le trovi su ebay ma nelle case d'aste non fosse altro che i facoltosi non si mettono a perdere tempo a pubblicare le proprie monete sui vari portali di aste ma si rivolgono alle case d'aste con cui hanno familiarità e sono di"casa". odjob
    2 punti
  9. Msa spero proprio di no ... Spero che la maggior parte dei collezionisti abbia cominciato rovistando in cassetti e scatoline in casa ( i più vecch i cercando nel cassettino della macchina da cucire della nonna e nelle scatole dei fili e dei bottoni delle zie, i più giovani in qualche ciotola in uno scaffale della lavanderia). Che abbiano poi fatto i primi acquisti in qualche negozio o in qualche mercatino, magari con qualche istruttiva fregatura. Che abbiano alla fine individuato un commerciante di fiducia, che li ha saputi guidare e consigliare (e se è possibile, che mantengano sempre il tapporto). Che abbiano poi iniziato ad acquistare presso le aste, con già consapevolezza nel valutare una moneta, per conservazione e valutazione. Che abbiano poi, quando la loro collezione era ormai molto avanzata, cominciato spulciare qualsiasi canale di vendita per cercare la moneta mancante o una rara varietà, con la cosapevolezza però che certi "canali" possono dare preoccupazioni.
    2 punti
  10. Il problema è che non esiste nessun ritrovamento di denari suberati con lo stesso conio degli ufficiali, quindi , o erano opera di falsari ( più o meno bravi , visto che ci sono suberati fatti più o meno bene) , o c'era lo zampino degli stessi incisori della zecca ufficiale, addirittura qualcuno suppone che pure l imperatore fosse colluso , che però agivano clandestinamente, altrimenti non si spiega il motivo per il quale non vennero mai coniati suberati con conii ufficiali..
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, ho trovato in vendita on line presso un commerciante numismatico questa moneta d'argento di Napoleone I° del 1811 da 5 soldi, zecca di Milano. Il venditore dichiara una variante a diritto, M su N di Napoleone. Non ho trovato niente di specifico nel Forum a livello di discussione e nemmeno on line. Qualcuno più esperto di me sa di cosa si tratta per cortesia? Intendo dire si tratta di una mera curiosità, oppure una variante vera e propria ? Grazie.
    1 punto
  12. Salve condivido immagine di una cartolina viaggiata per approfondimento. in particolare mi piace molto il francobollo utilizzato per affrancatura, anche se relativamente moderno
    1 punto
  13. Queste mi erano sfuggite, non conosco il perido ..
    1 punto
  14. E infatti si vede che ne eri uscito. Si era tornati con tanta fatica alle argomentazioni numismatiche. Quindi credo che @cdc possa tranquillamente cancellare questo tuo intervento, a meno che tu non lo voglia modificare, dirigendolo su argomenti di numismatica circoscritti e attinenti al titolo, grazie
    1 punto
  15. Forza regina !! Ce la puoi fare!! Concentrati!!
    1 punto
  16. Se queste sono le misure significa che la moneta è stata coniata su un tondello difettoso
    1 punto
  17. Ben tornato Tinia Per cronaca un altro suberato venduto a 120 euro.
    1 punto
  18. E il sesterzio di cui mi avevi accennato nella discussione del "mio" Traiano di qualche giorno fa? Complimenti, bel pezzo!
    1 punto
  19. Ciao @Rufiliuscomplimenti per il sesterzio che hai inserito in collezione. Premetto che purtroppo la quasi totalità di queste monete di grosso modulo sono sottoposte per vari motivi a manomissioni talvolte necessarie altre volte del tutto inspiegabili. Io non sono ancora in grado di poterlo dire con certezza ma ci sono tanti esperti che potranno dire la loro in proposito e cioe se il ritratto è stato in qualche modo reinciso. ANTONIO
    1 punto
  20. se parliamo di monete antiche , eBay , per molti, è stato anche causa di anni insonni…
    1 punto
  21. Buongiorno e buona domenica a tutti. Vado a memoria, e quindi potrei sbagliarmi, se fosse "silver plates" il punzone sarebbe ARG 800, ARG 900 e similare se coniato tra la metà degli anni 30 e gli anni 90 del secolo scorso.) E in rilievo, non in incuso. Quindi in tal caso sicuramente è una produzione successiva al 68 e in argento 925.
    1 punto
  22. https://www.msn.com/it-it/lifestyle/notizie/gli-enormi-piedoni-di-un-soldato-romano/ar-AA1KdFXU?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=967d7a6b0681420f8123b09eb9c03f1f&ei=30 Questo soldato romano doveva essere un gigante, o avere dei piedoni… O tutte e due insieme. Gli archeologi hanno riportato alla luce un’enorme scarpa di cuoio appartenente a un legionario romano. La scarpa colossale si trovava sul fondo di un fossato difensivo che circondava un forte romano nel nord dell’Inghilterra. Il forte, chiamato Magna, ha fornito non solo queste scarpe, ma anche altri importanti articoli in pelle. Dopo la costruzione del Vallo di Adriano nel 122 d.C. l’esercito romano si dedicò alla costruzione e all’ampliamento di piccoli fortini in Britannia. Magna, nota anche come Carvoran, fa proprio parte di questi forti ausiliari connessi al Vallo. Si trova a circa 11 km di distanza a ovest di Vindolanda, il grande forte romano noto per aver conservato tavolette, medaglie militari e anche calzature in cuoio. A fine marzo gli archeologi avevano iniziato a scavare nei fossati difensivi, lungo gli argini e i bastioni all’esterno delle mura settentrionale. Così come spiegato da Rachel Fram, archeologa presso il Magna Project, proprio sul fondo di un fossato hanno trovato un “ankle-breaker” (uno spacca-caviglie). Si trattava di una trincea stretta e profonda che, nascosta dall’acqua,avrebbe fatto sì che un nemico vi rimanesse incastrato con il piede, fratturandogli nel contempo la caviglia e intrappolandolo. Qui gli archeologi hanno trovato tre scarpe e svariati frammenti di cuoio ben conservati. In particolare due scarpe sono in buone condizioni. Anzi: una presenta ancora parte del tacco e chiodi sulla suola. Il che ha permesso di studiare meglio come erano realizzate tali calzature. Per esempio, per la suola si usavano più strati di cuoio, tenuti insieme da lacci, cuciture e chiodi. Ma la scarpa che ha stupito tutti era quella presente alla base dello spezza-caviglie. A parte essere intatta, misurava 32 centimetri di lunghezza. In pratica sarebbe un 47 da uomo oggi. Diciamo che con questo piedone di sicuro questo soldato non doveva aver problemi di stabilità.
    1 punto
  23. Anch'io calzo il 46 : ma soprattutto il venerdì sera tendo ad avere grossi problemi di stabilità..
    1 punto
  24. A giri NM o d'O scorre TTO = agir in modo scorretto. Buona domenica!
    1 punto
  25. Certamente una misura ragguardevole, soprattutto per un'epoca in cui l'altezza media era inferiore a quella moderna, ma definirla colossale mi sembra esagerato. (Io ad esempio porto il 46...)
    1 punto
  26. Concordo in pieno, dato che a me piacciono particolarmente le monete circolate (anche perché sono più accessibili). Ogni volta che le guardo non posso fare a meno di pensare in quante mani siano passate, sopravvivendo a guerre e quant'altro.... Sensazioni ed emozioni, che ognuno di noi prova in modo diverso, è questo il bello, secondo me. Buona giornata a tutti ed evviva il forum.
    1 punto
  27. la prima foto fa vedere se non erro rame affiorante e poi credo che 925 non significhi il titolo dell'argento ma la placcatura,posso sbagliarmi comunque,fermo restando che stiamo parlando di una riproduzione
    1 punto
  28. Se vogliamo trovare una collusione dell’imperatore,”per certo” sappiamo che agivano sul titolo del metallo abbassandolo in purezza,Nerone docet,e non sulle supposizioni dei suberati.
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  29. Buongiorno e buona domenica a tutta la Sezione. Per lasciar traccia del link di Oppiano, del post #18, inserisco foto della rara medaglia di Luigi Arnaud del 1849 donata dal Pontefice Pio IX alle truppe che ristabilirono il potere Temporale. Accanto alla foto della medaglia si evince il riferimento al catalogo Brambilla, da dove sicuramente è stata tratta l'immagine. Sergio.
    1 punto
  30. Ho provato a fare foto in condizioni di illuminazione naturale e mista, fotocamera impostata su "auto": 1-Naturale 2-Mista Credo che siano meno apprezzabili i dettagli dei rilievi, ma si nota meglio la disomogeneità nel colore del metallo.
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  31. Da Nicopoli sull' Istro nella Mesia inferiore, un esemplare in AE battuto per Settimio Severo ed al nome di Geta cesare, con al diritto busto corazzato ed al rovescio curiosa testa frontale di orso Sarà a giorni, il 13 Agosto, in vendita CNG 593 al n. 342 .
    1 punto
  32. Bisognerebbe avere la pazienza e la fortuna di trovare gli stessi coni utilizzati per coniare qualche altra moneta arrivata fino a noi per dirlo con certezza. La letteratura parla ampiamente, a torto o ragione, di "falsi" suberati prodotti dalle zecche ufficiali. Io stesso ci ho sempre creduto e pensato che fosse così. Sta di fatto però che non ho mai visto (ne' invero mi sono mai impegnato a cercare) monete suberate coniate con certezza con coni "ufficiali". Comincio a pensare che l'amico Tinia, col quale ho scambiato più volte pareri sul forum e direttamente, possa avere ragione, quando definisce le monete con anima in metallo vile frutto di coniazioni clandestine coeve.
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  33. A mio avviso non bastava risponderle "...la proposta non interessa...", anzi sarebbe stata una risposta alquanto sbrigativa e soprattutto non esaustiva. Ho preferito invece cercare di argomentare le ragioni del mio non interesse o disinteresse alla sua pur legittima proposta, in modo che le fossero chiare le motivazioni di carattere identitario che ci ancorano rigidamente alla nostra mission(e). Tenga conto che essendo la nostra un'Associazione no- profit, senza contributi di nessun genere ne pubblicità, quindi non dovendo rendere conto a nessuno, la nostra mission(e) assume il ruolo di stella fissa in una galassia composta da innumerevoli stelle. Un saluto cordiale. ASSOCIAZIONE ITALIANA CARTAMONETA Associazione no-profit Il Presidente Dott. Stefano Poddi
    1 punto
  34. Sembrerebbe che qui sia arrivata una sforbiciata...?? Comunque e' un esemplare di basso valore.. sforbiciata o no non cambia nulla.. e' bello ugualmente.
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  35. Ha assolutamente ragione. ma mi chiedo come si faccia a domandare ad un’associazione che si intende dedicata alla cartamoneta di trovare spazio per le monete metalliche ? E’ come chiedere a chi ama il dressage di dedicare parte del suo tempo alle gare di trotto .. boh C on tutte le organizzazioni e i circoli numismatici dobbiamo andare a rompere le scatole ai puristi della Cartamoneta di parlare dei tondelli vallo a capire …
    1 punto
  36. Il Francobollo è fortemente spostato in basso, .. tanto che sopra si intravede parte dell' esemplare soprastante... , questo quello che riesco a vedere a schermo.. spero che nessuno abbia tagliato nulla.. mi sembra che abbia i dentini sia sopra che sotto.
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  37. Disamina lucidissima, obiettiva e pienamente condivisibile, che evidenzia come alcune criticità di fondo rendano quantomeno “instabile” una teoria che vuole essere imposta dall’alto a tutti i costi, in maniera anche piuttosto veemente e aggressiva nei confronti di una parte della comunità scientifica. Complimenti @numa numa e grazie per il tuo importantissimo apporto a questa discussione, che aiuta sicuramente ad inquadrare meglio alcuni aspetti basilari della questione!
    1 punto
  38. @Luca1984 ha già spiegato bene come la penso anch'io, quindi non aggiungo ulteriori commenti, ma ti dico solo una cosa. Assaggia questo e vedrai che l'importanza di Cipro ti aumenterà anche a livello personale (oltre che on-line si trova in alcuni supermarket italiani):
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  39. Foglietto commemorativo emesso nel 1968 per il 50° anniversario dei francobolli cecoslovacchi. Premetto che da sempre i francobolli cecoslovacchi sono tra i più belli al mondo.
    1 punto
  40. Suona un po' di scusa tirare in ballo presunti errori altrui per giustificare scelte che sarebbe stato opportuno meditare meglio. Come a dire 'ci siamo fidati' .. ma un approccio scientifico presuppone un'analisi rigorosa delle fonti, un controllo a priori. Errori se ne commettono continuamente negli studi scientifici e fior di ipotesi - all'epoca della pubblicazione anche plausibili (molto piu' di quelle addotte pretestuosamente dal Perfetto) - sono state in seguito smentite, smontate, rinnegate. L' importante è non nascondersi pero' una volta accorti dell'infondatezza di una tesi, o mettere in guardia sulla sua plausibilità, assumendosi le proprie responsabilità e non scaricandole su eventuali altrui spalle. Che ogni tesi, poi, per quanto strampalata abbia diritto a pubblicazione è quantomeno discutibile come principio ispiratore di una rivista scientifica. Per restare su un tema oggi molto popolare, se qualcuno proponesse a Nature un articolo sulla validità del terrapiattismo si puo' pensare che venga ospitato per tema che possa - un domani - rivelarsi un lavoro veramente innovativo' ? e proviamo a lasciare in pace i poveri Galileo e Keplero che si staranno facendo una sonora risata se magari avranno l'opportunità di seguire la querelle in questione 😁😉
    1 punto
  41. Abbastanza risibile l’ipotesi ‘branco’ inopinatamente tirata in ballo, qui non c’e’ nessun ‘branco’ bensi un gruppo di esperti - ognuno indipendente per se’ - che - giustamente- si indigna per delle ipotesi non suffragate che si tenta - errando nella sostanza e nei modi - di far passare come verita’ rivelate, con l’avallo ( ingenuo?) di pubblicazione su riviste di studio. L’evoluzione degli studi provvederà a distinguere il grano dal loglio e chi ha perseguito il rigore e chi ha invece - sconsideratamente - avallato ipotesi fantasiose che non meritavano ospitalità in alto loco.
    1 punto
  42. Ringrazio @Andreas e tutti gli utenti che hanno preso parte a questa interessante discussione, contribuendo ad arricchirla di ulteriori spunti con i loro interventi e le loro riflessioni. Non posso far altro che concordare appieno con quanto finora detto da chi mi ha preceduto, ed in particolare mi ritrovo perfettamente con i contenuti, solo per citarne alcuni, di @ak72, @numa numa, @talpa, ecc. Sarebbe troppo lungo menzionare singolarmente ogni partecipante, ma vedo che abbiamo tutti notato i punti oscuri e le incongruenze presenti nei lavori di Perfetto. Punti oscuri che finora non sono stati sufficientemente chiariti in maniera scientificamente e metodologicamente fondata. E parlo con cognizione di causa, perché io ho letto l’intero pubblicato del nostro autore sull’argomento, anche se sono stato tacciato del contrario. Fatta questa doverosa premessa, desidero solo avanzare pacatamente, come mio solito, alcune osservazioni all’intervento di Andreas in merito a determinati punti che non mi trovano d’accordo, in primis perché il suo contributo assume un tono molto ciceroniano, quasi a mo’ di invettiva con sfumature alla “pro domo sua”. E anche questa può essere, in ultima analisi, considerata, in senso lato, una forma di campanilismo, magari non verso un territorio di elezione, ma verso un proprio campo d’azione in cui si è direttamente coinvolti e in cui si hanno degli interessi, anche se solo di natura culturale. Se molti utenti, in questa come in altre discussioni in cui il Nostro è stato protagonista, si sono permessi di chiedere ulteriori prove a sostegno delle sue ipotesi forse lo hanno fatto perché non hanno trovato, e continuano tutt’oggi a non trovarlo, nessun fondamento documentario che consenta a chi legge di poter giungere alle stesse conclusioni a cui è approdato l’autore. Dunque, nessuna autodafe, quanto piuttosto voglia di chiarire, domandando direttamente all’interessato, che abbiamo la fortuna di ospitare qui sulla nostra piattaforma ed è pure molto più attivo del sottoscritto. L’approfondimento, in questi termini, non passa solo attraverso la lettura delle pubblicazioni. Convengo che il lettore, mediante le note, ha il dovere di documentarsi sul processo che ha condotto l’autore a compiere quel determinato percorso di studio e ricerca, e su questo non ci piove, ma quando da più parti (anche da vari ambienti della comunità scientifica e accademica) si solleva quel grido che Andreas considera così insopportabilmente “cacofonico”, forse perché disturba e infastidisce chi non riesce a soddisfarlo, allora l’autore dovrebbe avere quantomeno il buon senso di usare prudenza e di vagliare più attentamente le sue idee e le sue teorie prima di tirarne fuori saggi e monografie da dare alle stampe. Ciò se proprio non desidera dare altre spiegazioni in merito, che pure risultano legittime in risposta ai dubbi avanzati da più parti (che poi, se un autore si sottrae alle domande dei suoi lettori, allora i suoi interventi non avrebbero alcun senso di esistere, né in questa né in altre sedi, perché non apporterebbero nessun ulteriore dettaglio utile per una migliore comprensione di una teoria che ad oggi risulta non condivisa da buona parte della comunità scientifica). Tutto questo senza voler mettere in campo i modi poco cortesi, oltre ad un dialogo costruttivo e fattivo totalmente assente, che l’autore riserva a chi osa fargli notare i punti oscuri delle proprie teorie: e si rischia di cadere nell’attacco gratuito e personale, anche grave, come quello che ho ricevuto io stesso da parte sua in questa discussione (post #83 e cito: «Il lavoro di Iula ha il merito di averci messo il nome, non di più», nascondendo una neanche troppo velata insinuazione o, peggio, accusa di plagio o di appropriazione di contenuti che non mi appartengono?! Devo far notare ad Andreas che anche fare accuse di questo tipo in un luogo pubblico, ancorché virtuale, ha il suo peso e la sua lesività, il che, nonostante tutti gli sforzi profusi, risulta essere indifendibile). Altro che attacco in branco per sbranare il povero autore! Seguire la strada maestra (e l’ho fatto anche in simili frangenti, basta vedere il mio pubblicato citato in questa discussione) non significa escludere l’intervento in ambienti più divulgativi e colloquiali come può essere il nostro Forum, su cui tra l’altro sono letteralmente cresciuto, numismaticamente parlando, e a cui sono molto affezionato. Il Forum è in grado di costruire ponti tra studiosi, appassionati, collezionisti per instaurare un confronto fattivo e immediato. Per confrontarsi dialogando in maniera più diretta e rapida, per conoscere ulteriori pareri e idee, al di là della carta stampata che comunque, in questo senso, ha i suoi limiti. Sorvolo sulla presunta “difesa” condotta da Andreas alla teoria di Perfetto. Vorrei solo far notare che, dal punto di vista del metodo, non credo sia molto corretto paragonare la zecca di Napoli in epoca sveva al tempo di Federico II con quella di Birmingham al tempo del Regno d’Italia: c’è un salto temporale di oltre 660 anni, cioè di ben più di 6 secoli e mezzo! Se si considerano i piani della cronologia, della storia e della tecnologia produttiva in campo monetario, questi voli pindarici lasciano il tempo che trovano, proprio perché metodologicamente uno studioso (storico o numismatico che esso sia) non può ragionare retroattivamente o a posteriori sul piano temporale. Altrimenti io potrei giustificare presunti avvenimenti che (soggettivamente) credo siano accaduti migliaia di anni fa sulla scorta di un’esperienza storico-tecnologica di gran lunga più recente e più vicina ai miei giorni e alla realtà attuale. Tutto questo, in ambito scientifico, credo non sia propriamente e metodologicamente condivisibile. E ciò la dice lunga sulla validità di tali osservazioni. Mi sorprende e mi rattrista, infine, notare come Andreas abbia fatto passare in sordina, non spendendoci nemmeno una virgola, il madornale errore presente nel saggio di Perfetto uscito sull’ultimo numero della RIN e che io in questa sede, in maniera del tutto disinteressata e pacata (nuovamente mi occorre sottolinearlo), ho fatto notare. Anche perché, in base alle conclusioni dei contenuti da lui citati in RIN 2022, i dubbi e le perplessità avanzate in questa come in altre sedi, da diversi utenti del Forum ma anche da studiosi accreditati, non solo sono giustificati e condivisi, ma sono altresì legittimi e andrebbero sottolineati per evitare di continuare a costruire teorie su nozioni già date dall’autore, a priori, come certezze apodittiche. Che poi, il codice etico della rivista, tirato in ballo da ak72, era in riferimento all’operato dell’autore (quindi di Perfetto, in questo caso, come ampiamente chiarito) e non era rivolto minimamente a quello dei referees, che al massimo possono essere stati superficiali nella valutazione dei contenuti, ma non incompetenti (questa è una parola che utilizza esclusivamente Andreas e che non appartiene a me, ad ak72 e a nessuno di coloro che hanno avanzato delle riserve in tal senso, quindi attenzione!). Mentre Andreas ha fatto passare, travisando e distorcendo il tutto a vantaggio unicamente del proprio discorso, il concetto che si è usati il pretesto del codice etico per “attaccare” i referees! Come molti qui, anche io sono socio SNI e sono orgoglioso di poter vantare tale appartenenza, quindi se ho avanzato delle perplessità e ho evidenziato un errore non da poco nella pubblicazione in oggetto, l’ho fatto solo per evitare che in futuro delle sviste così importanti, dettate magari dalla fretta e dalla superficialità, non possano minare la qualità di una delle riviste più apprezzate e di rilievo che il panorama italiano può attualmente vantare, con un’illustre storia plurisecolare alle spalle. Questo significa fare gli interessi della RIN, senza ricorrere ad invettive fini a se stesse. Dunque, nessun attacco, ancorché in branco, né verso la RIN, né nei confronti dei suoi referees, né tantomeno verso il suo direttore (che io stimo grandemente sia come studioso che come persona), come pure è stato detto da Andreas: ci si è solo chiesti se forse, applicando maggior rigore e meno superficialità nella valutazione dei saggi, come pure richiede una pubblicazione di alta fascia scientifica, si sarebbe potuto evitare di dare alle stampe un simile strafalcione che, per chi padroneggia un minimo di rudimenti di paleografia e diplomatica, è immediatamente riscontrabile. E credo che, a parte me, la RIN possa essere potenzialmente sfogliata e letta da paleografi ben più valenti che avrebbero potuto far notare lo stesso errore. Almeno io ho avuto la delicatezza e il tatto di ricorrere ad una discussione amichevole e colloquiale su un Forum virtuale (in cui tra l’altro ero stato esplicitamente chiamato in causa da Perfetto) e non alla carta stampata: sarebbe stato sicuramente di gran lunga più impattante e per me soddisfacente. Ma tant’è… Con rispetto e cordialità, Un povero sconsiderato (!)
    1 punto
  43. Angolo inferiore sx da rimettere a posto i dentini. (N.4) Effige V.E.III volta a dx, detto Michetti dal nome del disegnatore, 15c grigio nero del III Tipo , emesso nel 1911. 2€
    1 punto
  44. Il valore di catalogo te lo segnalo perché ti da' la rarità dell' esemplare sul mercato, inoltre se c'è qualcosa di un valore venale piu' alto va segnalato in modo che il proprietario ne sia consapevole. A me personalmente il valore interessa poco e anzi spesso mi appassionano di piu' quelli che non valgono un piffero. Se sono un regalo di tuo papà il vero valore è proprio quello, e cio' rende onore e merito ad un padre che regalava francobolli al figlio perché gli ha fatto solamente del bene. Sei stato un bambino fortunato ad avere un padre così.
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  45. Grazie dei pareri. Diciamo che frequentando il forum pur continuando ad apprezzare le antiche in bassa conservazione, sono diventato piu’ critico sulle moderne. Solitamente apprezzo le BB perche’ mi permettono di risparmiare e di avere comunque un oggetto che storicamente ha girato ed assolto alla sua funzione.
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  46. Certamente è una moneta che ha circolato parecchio è molto compromessa, ma sembra buona. È senz'altro collezionabile, ognuno di noi colleziona ciò che vuole, a me ad esempio piacciono molto queste monete particolarmente vissute. Poi ovviamente ci sono anche persone che collezionano solamente le monete in FDC o quasi, ma io non rientro in questa categoria 🙂.
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  47. La moneta è buona e collezionabile, sono oggetti storici dell'età napoleonica, mica euro. Poi è chiaro che se uno è interessato all'alta conservazione punterà altre monete, ma questa è un'altra storia.
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  48. Bibliografia - Balbi De Caro S. 1980, Cesati Alessandro detto il Greco o il Grechetto, in: Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 24. http://www.treccani.it/enciclopedia/cesati-alessandro-detto-il-greco-o-il-grechetto_(Dizionario-Biografico)/ - Bartolotti F. 1990, Pio IV - Il «Testone» della Resurrezione. Memorie dell’Accademia Italiana di Studi Filatelici e Numismatici, vol. IV, pp. 139-147. - Bonanni F. 1699, Numismata Pontificum Romanorum quae a tempore Martini V. usque ad annum M.DC.XCIX. vel authoritate publica, vel privato genio in luce prodiere, vol. 1, Roma. - Cinagli A. 1848, Le monete dei Papi, Fermo. - Du Molinet C. 1679, Historia summorum pontificum a Martino V ad Innocentium XI per eorum numismata, ab anno 1417 ad anno 1678, Parigi. - Hamburger L. & L. 1902, Italianische Münzen. Collezione Gnecchi, Francoforte. - Martinori E. 1918, Annali della zecca di Roma. Da Giulio III a Pio IV, Roma. - Oldoini A. 1677, Vitae et res gestae Pontificum Romanorum et S.R.E. Cardinalium ab initio nascenti Ecclesiae usque ad Clementem IX P.P.M., Roma. - Scilla S. 1715, Breve notizia delle monete Pontificie antiche e moderne sino all’anno XV del regnante Pontefice Clemente XI, Roma. - Serafini C. 1910, Le monete e le bolle plumbee pontificie del medagliere vaticano, vol. 1, Milano. - Serafini C. 1928, Le monete e le bolle plumbee pontificie del medagliere vaticano, vol. 4, Milano. - Toffanin A. 2018, Monete Italiane Regionali. Stato Pontificio, vol. 2, Pavia. - Venuti R. 1744, Numismata Romanorum Pontificum praestantiora a Martino V ad Benedictum XIV, Roma. L'articolo completo può essere qui scaricato (assieme al fascicolo che lo contiene): http://www.socnumit.org/doc/Comunicazione_2021_78.pdf
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