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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/15/25 in tutte le aree

  1. Come anzidetto il Regno è in un periodo di stanca. Ma esistono delle eccezioni, specialmente se ricerchi esemplari oggettivamente di altissima qualità. Ci sono fior di conio e Fior di Conio. Il secondo, cioè quello degno di tale qualità (quello brillante e tagliente) è difficile da trovare, in particolar modo su alcune tipologie e su diversi grandi moduli, come ad esempio lo Scudo “Cinquantenario” o “Quadriga Briosa”. Non parliamo poi se si cercano esemplari con una bella patina SANA e magari anche BELLA, magari con segni di contatto limitati. Ti faccio un esempio pratico. 2 Lire 1911 “Cinquantenario”. Moneta quasi introvabile in Fior di Conio (osserva le maiuscole!). Di solito un fior di conio (osserva le minuscole), si attesta sui 350/500€ (dipende da quanto è bello). Quello che avevo in collezione, lavato, ma molto molto molto bello, ha realizzato 900€ più diritti. https://sima.bidinside.com/it/lot/1556/regno-dtitalia-vittorio-emanuele-iii-/ Un secondo esemplare, sempre della mia collezione, ben patinato, ma meno brillante, ha realizzato 460€ più diritti. https://sima.bidinside.com/it/lot/1557/regno-dtitalia-vittorio-emanuele-iii-/ Al di là del portafogli, quello che più serve, e che raccomando, SEMPRE, è di imparare a valutare da sé la qualità delle monete.
    7 punti
  2. Buon Ferragosto a tutta la Sezione. Colgo anche l’occasione per comunicare che questo è il mio ultimo post in Sezione avendo raggiunto un accordo per la cessione totale in un unico blocco della mia raccolta “napoletana”. E’ stato un viaggio interessante che non è terminato ma si è semplicemente trasformato per dare lustro alla storia di questa monetazione. Grazie.
    4 punti
  3. Vabbé visto che siamo allegri oggi, se a qualcuno non piace sta moneta,ne approfitto, me la spedisce eh. In pvt dó indirizzo 😗
    4 punti
  4. Ciao a tutti! Oggi vi presento un bel biglietto da 5 Mark, che faceva parte dei Darlehenskassenscheine - “biglietti della cassa di prestito”, emessi dalla Reichsschuldenverwaltung (Amministrazione del Debito del Reich) durante la Prima Guerra Mondiale. Queste banconote entrarono in circolazione nel 1914-1917, a seconda del taglio e della serie per sostituire le monete d’argento, che erano state accumulate per lo sforzo bellico. Nel caso specifico di questo 5 Mark, l’emissione avvenne nel 1917, come indica la data impressa sul biglietto stesso. Non avevano corso legale, ma tutte le casse pubbliche erano obbligate ad accettarle ed il loro valore era garantito da prestiti su beni industriali e agricoli. Durante la Prima guerra mondiale e nei primi anni della Repubblica di Weimar circolarono ampiamente come valuta parallela al marco d’oro, fino alla fine della valuta nel 1923, poco prima dell’iperinflazione. 5 marchi? Erano la paga giornaliera di un manovale e si potevano comprare circa 4–5 kg di pane di segale. Poi arrivò l'inflazione... Dati stimati sul potere d'acquisto del Goldmark (1913-1923), valori indicativi 1.00, # 1913 0.95, # 1914 - primi effetti guerra 0.90, # 1915 0.85, # 1916 0.80, # 1917 0.70, # 1918 0.55, # 1919 0.40, # 1920 0.25, # 1921 0.10, # 1922 0.01 # 1923 - iperinflazione comunque qualcuno all'epoca si presa la briga di ripararlo e - probabilmente non avendo nulla di meglio sottomano - ha usato due buoni sconto da un pfennig (!) che sicuramente non avevano più alcun valore. Da buon collezionista di numisaltra, io apprezzo più questa variante che non un esemplare intonso e slabbato, l'unica pecca e che non sono riuscito a risalire all'origine delle marche "Fritz Bock", vabbè sarà per la prossima volta. Njk
    3 punti
  5. La bellissima Scalea, la torre aragonese è torre Talao fatta edificare dal viceré del regno di Napoli Pedro Afan de Ribera d'Alcalà. Buon ferragosto a tutti. Raffaele.
    3 punti
  6. Visto le meravigliose discussioni che si sono sviluppate sulle monetazione aurea , volevo proporre qualcosa riguardo le monete d'argento da 12 denari che per il momento hanno ricevuto sporadiche attenzioni . Per questo primo post proporrò una discussione sui Fiorini Vecchi ( I,II,III GRUPPO del bernocchi ) , I ( fiorini nimbo liscio ) II e III ( fiorini con trifoglio ) le prime emissioni , secondo credo tutti gli autori , cominciano in una data compresa tra il 1234 e il 1237 , le prime emissioni presentano un santo stilisticamente arcaico e un giglio con tendenzialmente molto schiacciato . Di questa prima tipologia seppur ci siano molte piccole varianti ho riconosciuto due varianti principali : la prima presenta un santo più grezzo e una lettera A tendenzialmente tagliente la seconda ha un ritratto che credo di vedere più dettagliato e una lettere A smussata . sono presenti alcuni dettagli dissimili nelle scritte e si possono notare due differenze interessanti del braccio e nella mano sinistra , l'inclinazione del braccio destro sul piano trasversale è più chiusa e le dita sembrano ( supper non riesco a trovare esemplari della prima eloquenti ) paiono diverse , un dettaglio che forse potrebbe essere una guida come il famoso piede del S.Giovanni nella monetazione aurea . prima di parlare di quale delle due emissioni può essere considerata più antica propongo di proseguire la lettura e avere una visione d'insieme .
    2 punti
  7. Un lungo litorale con imponente scoglio sormontato da torre aragonese, fino verso inizio 1900 una isola, poi da decenni spiaggiata nell' arenile e circondata, stagionalmente, da lunghe, ordinate file di ombrelloni . Una vecchia, piccola città rivierasca della Calabria tirrenica : ad oggi, da 55 anni, luogo delle mie vacanze estive .
    2 punti
  8. OSPITE D'ONORE A CALABRIA COLLEZIONA! Siamo immensamente orgogliosi di annunciare la partecipazione di un vero gigante della cultura calabrese: Salvatore Rubino! La sua presenza al nostro convegno non è solo quella di un relatore, ma è il simbolo vivente di come la cultura possa e debba unire le generazioni, creando un ponte tra i maestri di ieri e gli studiosi di oggi. Insieme al nostro Direttore Culturale, Nicolò Giaquinta, @jaconico ci guiderà in un viaggio affascinante dal titolo: “Cartamoneta: il potere delle immagini” Un'occasione imperdibile per scoprire i messaggi, i valori e i simboli nascosti nelle banconote che hanno fatto la storia d'Italia! Questa collaborazione speciale lancia un messaggio potente: "Non esistono barriere quando si parla di conoscenza, ma solo la voglia di fare squadra per divulgare la passione!" Come ha detto Nicolò, "La presenza di un maestro come Salvatore è la prova che la lingua della cultura è universale e senza tempo." Non mancate a questo incontro eccezionale, che arricchirà tutti noi! Vi aspettiamo a Rende! 13 e 14 Settembre 2025. Hotel San Francesco - Rende (Cosenza). INGRESSO GRATUITO. Perché anche in Calabria, collezionare è CULTURA!
    2 punti
  9. Buonasera, Sicuramente è un peso monetale, quasi sicuramente credo sia bizantino, ma non saprei chi è rappresentato dai due busti. Misure 15 x18 mm, peso 4,65 grammi. A voi esperti la parola...
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  10. Salve condivido immagine di una cartolina viaggiata per approfondimento. in particolare mi piace molto il francobollo utilizzato per affrancatura, anche se relativamente moderno
    1 punto
  11. La Svizzera si appresta a scegliere una nuova serie di banconote fra 12 proposte della tematica "La Svizzera, varietà in rilievo", dedicata alla topografia del territorio elvetico. Saranno selezionate 6 serie che parteciperanno alla gara finale, poi la Banca Nazionale Svizzera renderà noto il vincitore, all'inizio del 2026. La messa in circolazione delle nuove banconote è prevista per l'inizio degli anni '30. Qui si vedono tutti i bozzetti e si può anche partecipare a un sondaggio pubblico: https://www.nuovaseriedibanconote.ch/detailview.html?lang=it Personalmente sarei indeciso fra gli elaborati H e K.
    1 punto
  12. A proposito di scalinate che scendono verso il mare, in Calabria è famosa anche Chianalea ( Piana delle galee), quartiere marinaro di Scilla, inserito tra i borghi più belli d'Italia. Anche qui, su una grossa rupe troneggia un castello dei Ruffo che domina il mare ed il porticciolo turistisco sottostante. https://www.e-borghi.com/borgo/chianalea/
    1 punto
  13. Si Ale ,ora ricordo il nome,grazie
    1 punto
  14. Pochade coll'eterna, solita scappatella buon ferragosto
    1 punto
  15. Repubblica Ceca, trovato frammento di un'armatura risalente all'epoca della guerra di Troia Importante scoperta archeologica a Brno, nella Repubblica Ceca, dove è stato rinvenuto il frammento di un’armatura di 3.200 anni fa, epoca in cui si colloca convenzionalmente la guerra di Troia. La scoperta è rilevante perché le armature in bronzo erano molto rare all’epoca ed erano appannaggio delle élite. Importante scoperta archeologica a Brno, nella Repubblica Ceca, dove è stato rinvenuto il frammento di un’armatura di 3.200 anni fa, epoca in cui si colloca convenzionalmente la guerra di Troia. Il lacerto è rimasto nascosto nel terreno per più di tremila anni e, dopo un’approfondita analisi degli archeologi cechi, si sa cosa è stato scoperto. Il ritrovamento risale al 2023 ma la notizia è stata data soltanto nelle scorse ore, dopo gli studi effettuati sul reperto. Si tratta di un frammento bronzeo: le armi in bronzo erano allora un privilegio dell’élite guerriera e la loro produzione richiedeva una maestria straordinaria. La maggior parte delle armature venivano realizzate con materiali organici non conservati. E proprio questa caratteristica delle armature del tempo rende ancora più rara questa scoperta, che amplia fondamentalmente la nostra comprensione della cultura militare dell’età del bronzo dell’Europa centrale. Adesso, il Museo Civico di Brno, che ha annunciato la scoperta, sta preparando la presentazione al pubblico. Gli archeologi hanno rinvenuto l’armatura l’anno prima durante un progetto di ricerca congiunto che ha coinvolto scienziati e dilettanti appassionati di ricerche col metal detector. Uno dei collaboratori esperti ha rinvenuto una punta di lancia, una falce, un ago e diversi frammenti di metallo in un sito la cui ubicazione esatta rimane segreta. Gli oggetti erano stati deliberatamente danneggiati e sepolti insieme, forse come parte di un rituale sacrificale. Tra i reperti c’era anche una lamiera piegata, poco appariscente. Solo dopo un’attenta analisi è emerso il suo vero significato: faceva parte di un’armatura. “Grazie alla scansione 3D, siamo riusciti a ’dispiegare’ digitalmente la lamiera piegata e a identificarne la forma e la decorazione”, ha affermato Aleš Navrátil, archeologo del Museo Civico di Brno, alla televisione nazionale CT24. Il frammento di armatura ritrovato a Brno Il frammento di armatura ritrovato a Brno Il frammento di armatura ritrovato a Brno Questo è solo il secondo esemplare noto di armatura in bronzo rinvenuto nella Repubblica Ceca. Anche l’Istituto di Archeologia e Museologia della Facoltà di Lettere dell’Università Masaryk di Brno ha partecipato alla documentazione professionale e ad altre analisi. L’armatura risale a circa 3.200 anni fa, ovvero allo stesso periodo a cui gli esperti datano le battaglie descritte da Omero. Le parti in bronzo delle armature erano allora esclusivo privilegio dell’élite guerriera. La loro produzione, come detto, richiedeva una maestria straordinaria e aveva quindi un prezzo astronomico per le condizioni dell’epoca: nell’Iliade di Omero, ad esempio, Diomede afferma che l’armatura costava l’equivalente di nove tori. A quel tempo, il territorio moravo era abitato da una cultura nota come “cultura dei campi di urne”. Non si trattava di una singola “nazione”: va immaginata come un insieme di gruppi di persone indipendenti che condividevano usanze e stili di sepoltura, ceramica, insediamenti o persino armi. Queste culture apparentemente non avevano nulla in comune con gli slavi, ma quando questi ultimi arrivarono nel territorio dell’attuale Repubblica Ceca centinaia di anni dopo, spesso si stabilirono negli stessi luoghi. “Questa scoperta conferma l’importanza della cooperazione a lungo termine tra esperti e pubblico, fondamentale per il nostro museo”, ha sottolineato Zbyněk Šolc, direttore del Museo Civico di Brno. “Grazie a essa, possiamo scoprire e proteggere preziosi reperti che ci avvicinano alle epoche antiche e apportano nuove conoscenze sulla nostra storia”. https://www.finestresullarte.info/archeologia/repubblica-ceca-trovato-frammento-armatura-risalente-epoca-guerra-di-troia
    1 punto
  16. La zona di Tropea ha più scalinate per scendere al mare, forse quella che diceva Nino è quella più famosa è la Michelino che si trova a Parghelia con quasi 250 scalini.
    1 punto
  17. Tralasciando che il costo di qualcosa è relativo (ci sono persone fortunate, beate loro, per cui qualche migliaia di euro sono come le nostre 10 euro), concordo con te che un minimo approfondimento (e anche qualcosa di più) è buona cosa. Il messaggio sopra che citavo però dice una cosa diversa, almeno da come l'ho interpretato io.
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  18. Beh ma qui stiamo parlando di una moneta da migliaia di euro, non di una monetina da ciotola. Un minimo di approfondimento pre acquisto mi pare doveroso, non credi?
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  19. Perdonami, non per fare polemica, ma fino a che punto questo può essere giusto? Studiare e/o informarsi prima di un acquisto è cosa buona e giusta però allo stesso tempo uno non può passare la vita a studiare e non comprare niente perchè non è un esperto e/o magari non ha tempo per diventarlo? Dipende anche molto dal contesto (da chi compri, provenienza, etc). Bada bene, non sto difendendo gli acquisti fatti a caso senza minima cognizione di causa, ne tantomeno l'approccio alla numismatica di chi non ha intenzione di accrescere le propri conoscenze col tempo, ma allo stesso tempo quanto sopra mi sembra un po' troppo tendente all'estremo opposto. Ciao!
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  20. Buon Pomeriggio a tutti, oggi vorrei condividere una piccola monetina in argento 0.400 da 18 millimetri, coniata a Vienna in pieno periodo dell'Impero austro-ungarico. Non raggiunge nemmeno la grandezza di un 2 centesimi di euro e pesa 1.67 grammi. L'ho aggiunta in collezione non solo perché mi mancava ma anche per la sua ottima conservazione, pur avendo una piccola frattura di conio ( non visibile ad occhio nudo ) ad ore 9 del diritto per proseguire leggermente ad ore 3 del rovescio. Grazie per l'attenzione.
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  21. Complimenti @Alan Sinclair le prime due foto sono stupende. Conferisce alla monetina un effetto Proof. Non vedo difetti... Moneta comune ma in tale conservazione secondo me NC. Ottimo
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  22. Anche se non raccoglierai più monete napoletane ciò non significa che non puoi più scrivere in sezione... Buon Ferragosto anche a te...
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  23. Buongiorno e buon ferragosto, grazie mille per l'aiuto, peccato, speravo fosse del Corner, sarebbe stata una variante interessante. Pazienza, per 13€ valeva la pena prenderla per studiarla. Non sempre può andar bene. Grazie mille.
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  24. Io preferisco l'elaborato J: risultano più "delicate"; le altre, con colori così sgargianti, mi sembrano banconote del monopoli
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  25. Buongiorno e buon Ferragosto, poiché questo thread è stato la causa della mia recente passione per il Viceregno, voglio condividere i miei acquisti.
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  26. Buongiorno @Antonino1951 Scalea è molto più su di Tropea, è in provincia di Cosenza. 😊 Ps Tropea e dintorni è la mia zona d'origine 😊
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  27. Dovevo acquistarli questi Appunti Numismatici, mi ero sempre ripromesso di farlo: iniziai con l'aggiudicarmeli alle aste di bibliografia numismatica, un paio di questi libri, successivamente , mi sono rivolto direttamente al circolo numismatico ed ho finito per acquistarli tutti fino alla pubblicazione dell'anno 2023.
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  28. Grazie Fabio.. ricambio gli auguri.. e anche da parte mia porgo i miei auguri al forum.
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  29. Buongiorno a tutti gli amici del Forum, oggi non ho nulla da postare, il tempo a disposizione non mi ha permesso di trovare nulla, però colgo l'occasione di fare tanti auguri di un buon Ferragosto, festa della Madonna a tutti voi
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  30. U nate, SI nate, RMI nata = una tesina terminata. Buon ferragosto!
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  31. Scelta comprensibile. E ammetto di essere anche un cin sollevato... visto il nick-name che ti è scelto, pensavo che ti fossi offeso... 😅
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  32. Nel bosco. Scavano per 20 centimetri e scoprono bracciale dell’Età del Bronzo. Perchè era lì? Che significato poteva avere? Perché c’erano due fibule? Rispondono gli esperti E’ un design astratto. Perfetto. Forse, inizialmente – nella tradizione arcaica – indicava una corda annodata (simbolo di unione e di forza) e probabilmente si raccordava ai due serpenti, uniti intorno al collo dai capi tribù o dalle persone coraggiose. Il bracciale parla di unione, coraggio, potere. Il bracciale di bronzo nel luogo del ritrovamento. A destra, vediamo il raffronto dimensionale con una mano che ci permette di comprendere la monumentalità del gioiello Cinque fine settimana di ricerche attente e pazienti, con metal detector puntati sul terreno della foresta di Kociewie, hanno portato a una scoperta che ha sorpreso persino i suoi artefici, i membri dell’Associazione Kociewskie Poszukiwacze. Una piccola buca scavata con cura ha svelato un braccialetto massiccio, dal peso imponente di 267 grammi, trovato a soli 20 centimetri di profondità. Il portavoce del Conservatore dei Monumenti del Voivodato della Pomerania, Marcin Tymiński, ha ufficializzato la notizia nelle ore scorse, precisando che il reperto risale alla tarda età polacca del bronzo, ovvero all’VIII-IX secolo a.C. Cezary Modrzejewski, responsabile delle ricerche, ha raccontato come il braccialetto, leggermente appiattito e circolare, si presenti in condizioni di straordinaria conservazione, testimone silenzioso di una storia che attende di essere svelata. Il giorno successivo alla scoperta, altri gioielli sono venuti alla luce, tra cui due fibule, arricchendo il quadro di un contesto archeologico di grande interesse. Una forma e un decoro che parlano di maestria Dalla freddezza del metallo emerge un racconto fatto di precisione, stile e possibile distinzione sociale. Un’analisi preliminare, condotta da archeologi esperti sulla base delle fotografie del reperto, permette di immergersi nella qualità tecnica del manufatto. Il braccialetto mostra pareti spesse e una sezione trasversale ovale, con nervature orizzontali e parallele che creano un effetto di rilievo. La superficie esterna è avvolta da una patina bruno-verdastra dovuta all’ossidazione del rame, segno di un lungo contatto con il suolo, mentre l’interno è liscio, pensato evidentemente per il comfort di chi lo portava. La mancanza di danni importanti fa supporre che il bracciale sia stato sepolto intatto, forse come parte di un deposito rituale o di un corredo funerario. La presenza di due fibule, nei pressi del punto di ritrovamento, potrebbe indurre a pensare che si trattasse di un oggetto parte del corredo personale di un defunto, anche se la sepoltura non è stata trovata. Ma come ben sappiamo essistono casi in cui, per lavori boschivi o erosioni con dilavamenti, gli oggetti possono essere trascinati in punto diverso dal quale furono collocati originariamente. Il bracciale come simbolo di rango e identità culturale Oltre la funzione ornamentale, un segno di potere e appartenenza in una società antica. Il bracciale, posto su una carta dimensionale, visto di lato. Da questo punto di vista l’idea, espressa dagli studiosi di iconografia e iconologia di Stile arte, che si tratti dell’unione di due serpenti – forse colubri -acquista un’ulteriore spessore. I colubri, in molte culture, erano animali sacri che vivevano nei pressi delle abitazioni e che, dall’esterno, difendevano gli spazi della casa da topi, insetti e da altri serpenti. Essi divennero centrali anche nella cultura romana, come protettori del focolare. Si collegavano, ai lari e ai Penati, spiriti del luogo e anime degli antenati. Il bracciale si colloca temporalmente a culture pre-celtiche. Per i celti, i serpenti erano animali sacri, come i cervi Nell’età del bronzo, oggetti metallici come questo braccialetto erano più di semplici gioielli. Erano indicatori visibili di status sociale, potere e identità, indossati da chi deteneva posizioni di prestigio o aveva accesso a risorse esclusive. L’ampiezza e la complessità della decorazione possono suggerire l’appartenenza a un élite locale, una comunità o un clan che utilizzava tali oggetti per affermare il proprio ruolo all’interno della società. L’assenza di elementi aggiuntivi come pendenti o ganci evidenzia la funzione autonoma del braccialetto, non semplicemente un accessorio ma un simbolo in sé compiuto. Ancora, il contesto di ritrovamento – una zona boschiva autorizzata per ricerche archeologiche – lascia aperta la domanda se si tratti di un deposito rituale, di un nascondiglio temporaneo o di un corredo funerario, ogni ipotesi ricca di implicazioni culturali e sociali. Tra archeologia e legislazione: tutela e valorizzazione dei tesori nascosti Il ruolo dei Cercatori di Kociew e la nuova legge che premia la passione per il patrimonio storico. La scoperta non è soltanto un fatto archeologico, ma anche un esempio virtuoso di collaborazione tra appassionati e istituzioni. L’Associazione Kociewskie Poszukiwacze ha lavorato con tutte le autorizzazioni necessarie, segnalando immediatamente il ritrovamento al Conservatore dei Monumenti. Questo iter rappresenta un modello di rispetto e tutela del patrimonio culturale, un aspetto fondamentale per evitare il traffico illecito di reperti e per garantire un’indagine scientifica approfondita. Il portavoce Tymiński ha ricordato come dal 2027 entreranno in vigore nuove normative che prevedono premi in denaro per chi, con passione e competenza, contribuisce a scoprire e salvaguardare testimonianze storiche. Inoltre, i ritrovamenti spettano allo Stato, che provvede a conservarli e valorizzarli, in questo caso affidandolo al Museo Archeologico di Danzica, importante custode della memoria della regione. Il contesto culturale di Kociewie nella tarda età del bronzo Un territorio ricco di storie che ancora attendono di essere raccontate con rigore e fascino. La zona di Kociewie, nel Voivodato della Pomerania, è da tempo oggetto di studi archeologici che hanno già restituito al presente preziose testimonianze, tra cui piccoli bracciali “renali”, chiamati così per la loro forma particolare. Il recente rinvenimento si distingue per dimensioni e qualità, indicando forse una funzione e un significato diversi. L’area era presumibilmente interessata da culture antiche come quella della Lusazia, note per la loro ricca tradizione metallurgica e per l’uso di oggetti di prestigio come simboli di potere e di appartenenza tribale. Studi approfonditi sull’analisi chimica della lega di bronzo e sul contesto stratigrafico del ritrovamento potranno chiarire i contorni di questo complesso mosaico culturale, aprendo nuove piste per la conoscenza della tarda età del bronzo nell’Europa centrale. La strada davanti a noi: ricerche, ipotesi e il fascino del mistero Ogni scoperta apre nuovi interrogativi, e ogni interrogativo è una porta su un mondo perduto che aspetta di essere ri-scoperto. Questo braccialetto in bronzo, portatore di un passato ancora in gran parte misterioso, ci invita a riflettere su come l’uomo antico abbia plasmato la materia e il simbolo per raccontare se stesso. L’oggetto non è soltanto un segno tangibile di abilità tecnica, ma anche un messaggero silenzioso di storie di potere, identità e connessioni culturali, custodito per millenni dalla terra di Kociewie. Mentre gli specialisti si preparano a nuove analisi, il Museo Archeologico di Danzica si appresta a diventare la nuova casa di questo prezioso testimone, affinché tutti possiamo continuare a scoprire il profumo intenso del passato, in un abbraccio tra storia e bellezza che non smette mai di affascinare. https://stilearte.it/nel-bosco-scavano-per-20-centimetri-e-scoprono-bracciale-delleta-del-bronzo-perche-era-li-che-significato-poteva-avere-perche-cerano-due-fibule-rispondono-gli-esperti/
    1 punto
  33. Nuove scoperte nell’Anfiteatro e nella domus a peristilio del sito archeologico di Amiternum, in Abruzzo Presentati i primi risultati della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA - Museo Nazionale d’Abruzzo nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” del sito archeologico di Amiternum, in Abruzzo. Sono stati presentati i primi risultati della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA - Museo Nazionale d’Abruzzo nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” del sito archeologico di Amiternum. L’intervento, avviato lo scorso luglio e protrattosi per circa un mese, rientra in un più ampio progetto di valorizzazione del Parco archeologico e ha permesso di esplorare zone mai indagate in precedenza. Grazie a un finanziamento della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, sono stati effettuati due saggi di scavo stratigrafico sia nell’anfiteatro dell’antica città romana sia nella “domus a peristilio”. Attualmente proseguono le operazioni di documentazione e rilievo, il lavaggio e la siglatura dei reperti, oltre alla loro prima catalogazione. Tra le scoperte più significative si segnalano tre ambienti della domus, due dei quali conservano tracce di intonaco dipinto e pavimenti a mosaico in bianco e nero, i muri di fondazione sia della domus sia dell’anfiteatro, e una piccola sepoltura infantile protetta da un coppo in terracotta. Le indagini hanno inoltre confermato che la domus fu realizzata in un’epoca precedente alla costruzione dell’anfiteatro, aprendo nuove prospettive sulla storia dell’antica città romana. “Altre future campagne di scavo ci permetteranno di avere un quadro completo dei monumenti”, ha dichiarato la direttrice Federica Zalabra, “estendendo le indagini e offrendo ai visitatori del Parco l’opportunità di vedere da vicino le scoperte”. Foto degli scavi e ricostruzioni 3D delle aree indagate. Ph. Credit MuNDA Scavi Scavi Parco Archeologico di Amiternum Scavi Ricostruzione in 3D https://www.finestresullarte.info/archeologia/nuove-scoperte-parco-archeologico-di-amiternum-abruzzo
    1 punto
  34. Confermerei l'attribuzione a Michele Sten
    1 punto
  35. @SS-12 Aaaa ora ci siamo...bronzo greco di Kyme o Cyme o Cuma Eolica nella regione dell' Eolide. Ti posto un esempio ma devi fare tu una ricerca moneta in mano per capire il magistrato dal monogramma visto che la moneta è un po consumata. 😊 https://www.acsearch.info/search.html?id=7223196
    1 punto
  36. Zecca di Roma, quattrino con S. Pietro, battuto sotto papa Giulio II (1503-1513), Muntoni, 46 var.- Ciao Borgho
    1 punto
  37. Salve condivido immagini di una cartolina viaggiata per approfondimento
    1 punto
  38. Ciao a tutti, mi sono imbattuta in questo esemplare di 10 centesimi 1866 zecca di Napoli. Incuriosita dal peso eccessivo (10,35 g, quando a Napoli non mi risulta passassero i 10g) e dal tondello leggermente superiore (31 mm circa) l'ho osservata più attentamente, ed ho notato degli evidenti segni di ribattitura. Non trovo nessuna informazione al riguardo, mi sapete dire se è un errore noto? Allego alcune immagini di dettaglio... Grazie! Altro dettaglio
    1 punto
  39. Bronzo di Valeriano I (Mileto, Ionia) sotto l'arconte Aurelio Diogene Fil... che raffigura al dritto il busto drappeggiato dell’imperatore con corona d'alloro e al rovescio Apollo seduto su una roccia, con l'arco nella mano sinistra e la mano destra che estrae una freccia dalla faretra sulla schiena; davanti a lui un tripode attorno al quale è avvolto un serpente (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1898 Estimate: 100 EUR. Price realized: 550 EUR. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN IONIEN MILET Valerianus I., 253 - 260 n. Chr. AE Großbronze (15,40g). Unter dem Archon Aurelius Diogenes Phil... Vs.: ΑΥΤ Κ ΠΟ ΛΙΚΙΝ ΟΥΑΛΕΡΙΑΝΟΣ, drapierte Büste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΕΠΙ ΑΡΧ ΑΥ ΔΙΟΓΕΝΟΥ Φ[ΙΛ] Μ/ΕΙΛΗΣΙΩΝ, Apollon n. l. auf Felsen sitzend, in der L. Bogen haltend, mit der R. Pfeil aus Köcher auf seinem Rücken ziehend, vor ihm Dreifuß, um den sich eine Schlange ringelt. BMC ; SNG Cop ; SNG von Aulock ; SNG Tübingen ; SNG München . Grüne Patina, ss Ex Aufhäuser, Auktion 13, 7./8. Oktober 1997, Nr. 498. apollonia
    1 punto
  40. se il materiale è osso, potrebbe trattarsi di un anello reliquiario
    1 punto
  41. Condivido immagini cartolina viaggiata UK per approfondimento
    1 punto
  42. Grazie @PostOfficeero certo questa cartolina nelle tue mani sarebbe stata più che speciale
    1 punto
  43. Salve condivido immagini cartolina per approfondimento ringrazio in anticipo
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  44. 1 punto
  45. Bronzo di Commodo (Philippopolis, Tracia) che raffigura al dritto la testa dell’imperatore con corona d'alloro e al rovescio il dio fluviale Hebros con un lungo tralcio di vite sdraiato su una roccia a sinistra (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1797 Estimate: 1000 EUR. Lot unsold. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN THRAKIEN PHILIPPOPOLIS Commodus, 180 - 192 n. Chr. AE (8,82g). Vs.: ΑΥ ΚΑΙ ΜΑΡ ΑΥΡΗ ΚΟΜΟΔΟΣ, Kopf mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΦΙΛΙΠΠΟ−ΠΟΛΕΙΤΩΝ, Flussgott Hebros mit langem Weinstock auf einem Felsen n. l. lagernd. Varbanov, CIG 1099. Schöne dunkelgrüne Glanzpatina, gutes ss/fast vz apollonia
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  46. Paiolo di rame e tre monete d'argento risalenti alla Guerra dei Trent'anni: gli archeologi della città di Brandeburgo Stefan Dalitz (a sinistra) e Janina Ludwig con il reperto rinvenuto in Gotthardtkirchplatz
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  48. Bronzo di Caracalla (Pautalia, Tracia) che raffigura al dritto il busto barbuto dell’imperatore con corona d'alloro a destra, e sul rovescio Atena seduta davanti a un albero a sinistra, che regge con la mano destra una patera dalla quale nutre un serpente che si snoda dall'albero; dietro il suo seggio un grande scudo rotondo con una civetta sul bordo (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1791 Estimate: 100 EUR. Price realized: 285 EUR. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN THRAKIEN PAUTALIA Caracalla, 198 - 217 n.Chr. AE Großbronze (15,51g). Vs.: ΑΥΤ Κ Μ ΑΥ ΣΕΥ − ΑΝΤΩΝΙΝΟΣ, bärtige Büste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΟΥΛΠΙΑΣ ΠΑΥ/ΤΑΛΙΑΣ, Athena vor einem Baum n. l. sitzend, mit der R. Patera haltend, daraus Schlange fütternd, die sich vom Baum herabringelt, hinter ihrem Sitz großer Rundschild, auf dessen Rand Eule. Ruzicka, Pautalia 576; Varbanov, GIC II, 5031. Schwarzgrüne Patina, ss-vz apollonia
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  49. Bronzo di Macrino (Deultum, Tracia) che raffigura al dritto il busto corazzato dell’impartore con corona radiata a destra, e al rovescio Perseo con arpa e testa di Gorgone nella mano sinistra che libera Andromeda incatenata e appoggia il piede destro su un mostro marino simile a un serpente (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1780 Estimate: 750 EUR. Price realized: 750 EUR. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN THRAKIEN DEULTUM Macrinus, 217 - 218 n. Chr. AE (5,68g). Vs.: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AV, gepanzerte Büste mit Strahlenkrone n. r. Rs.: COL FL PAC DEVLT, Perseus mit Harpa und Gorgonenhaupt in der Linken nach links stehend, die angekettete Andromeda befreiend und den rechten Fuß auf schlangenartiges Seeungeheuer setzend. Yurukova, Deultum 61; SNG Bobokov 119 (stgl.); Varbanov, GIC 2129 (Var. mit Vs. Typ A I). Grüne Patina, ss Ex Auktion CNG, E-Auction 319, 29. Januar 2014, Nr. 197. apollonia
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