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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/25 in tutte le aree

  1. E poiché, come dite a Napoli "C'a nisciuno è fesso" si chiude anche questa. E, caro @tuttologo, sarà così anche in futuro per tutte le eventuali discussioni simili.
    6 punti
  2. Conoscendo, anche se solo virtualmente @ACERBONI GABRIELLA e la sua serietà, concordo con chi ritiene che abbia voluto essere ironica, e pazienza se manca la punteggiatura, per una volta può scappare. Chiudiamola qui.
    5 punti
  3. Credo che dovresti leggere con più attenzione quello che ha scritto nella vecchia discussione e in questa nuova. Acerboni Gabriella non c'entra proprio niente.
    4 punti
  4. Chi non fa, non sbaglia... 😉 Arka # slow numismatics
    3 punti
  5. Ma guarda un po' cosa c' è qui... https://ebay.us/m/d5tfaI E tra le inserzioni del venditore c'è anche la monetina di Genova che dice che ha venduto a 50 euro... Però adesso è in asta a 120 cocozze... https://ebay.us/m/KptiDZ
    3 punti
  6. Buon giorno. Non voglio assolutamente criticare la chiusura della discussione da parte del CdC relativa alla moneta da 5 soldi di Genova del 1675 nella sezione "Richiesta identificazione" ma avete proprio chiuso sul bello della farsa. Vorrei pertanto indovinare il finale. Credo sia l' acquirente che ha comperato a 50 e, visto il parere da incompetenti espresso del forum, ha pensato di mettere in vendita a 120. Da parte mia gli auguro una buona trattativa. Cordiali saluti e buona giornata. Gabriella
    2 punti
  7. La Signora Gabriella Acerboni non mi sembra una persona che si presterebbe a questi giochetti...
    2 punti
  8. Salve,credo che Acerboni Gabriella abbia fatto della sana ironia riportando ,purtroppo senza virgolettato,il parere di Tuttologo.leggiamole bene le cose e non facciamo sempre polemica😊
    2 punti
  9. Io eviterei di perdere tempo con questo personaggio... https://ebay.us/m/SYoBqm E chiaro che usa il forum come "trampolino di lancio"per le sue inserzioni sulla baia,ma la cosa che più mi infastidisce e che ci ha preso per dei fessi...
    2 punti
  10. Nel caso fosse quella , qui gli unici “ incompetenti “ sono “ tuttologo” , “ Acerboni Gabriella “ che dice che quello del forum era un parere da incompetenti ( che suppongo sia amica/ fidanzata / mamma o altro del tuttologo ) e quel pollo( se esiste) che avrebbe pagato 50 € quel rottame…. Siete tre troll ridicoli… A proposito: ho dato una occhiata alle altre inserzioni nel gruppo della moneta in oggetto…. Sono al limite della circonvenzione di incapace….vergognatevi
    2 punti
  11. Nessuno ne è immune …. Siamo uomini e pertanto fallaci ….però la discussione è andata avanti 50 e più post , finché , il ritiro della moneta dalla vendita , non ha messo la parola fine a una ridda di ipotesi variegate che consideravano tutto e il contrario di tutto meno che la cosa più ovvia: le difformità della rappresentazione e l'incongruità dei tempi …. Punti rilevati già al 16mo post…. Quindi , si… succedeva anche ai Ratto , Hirsh e tutti gli altri, ma loro se ne sarebbero accorti subito , come , immodestamente, è successo a me…. Ecco a cosa serviva far curare gli acquisti dal numismatico di fiducia …e magari fargliele controllare prima di metterle in asta …
    2 punti
  12. Ma la crescente incapacità di argomentare in maniera educata mi dà sempre più fastidio. Apprezzo la pazienza del CDC, perchè io chiuderei al primo commento fuori luogo... Arka # slow numismatics
    2 punti
  13. Ah ah ah… grande Tuttologo…. incredibile…. La vorrebbe vendere a 120 €…..
    2 punti
  14. Per informazione: il lotto è stato ritirato
    2 punti
  15. Settembre 2011 Artemide Aste - Asta 10E, lotto 10403 30€ Settembre 2019 - ACM - Asta 12, lotto 260 20€ Settembre 2023 - Artemide 64E, lotto 814 Non venduto Dicembre 2024 - Antivm E-Live 38, lotto 416 21€
    2 punti
  16. Perdonami @tuttologo ma questo tuo atteggiamento non è accettabile. 1. il valore di una moneta dipende dalla conservazione. E' assai probabile che una moneta in buona conservazione valga 50 Euro. Se guardi il venduto vedi che i prezzi di vendita sono variabili. Il pezzo peggiore, venduto a 17 Euro, è in conservazione migliore della tua in cui non si legge nemmeno il valore, ossia non arriva alla conservazione MB. Qui i venduti su ebay: https://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=5+soldi+1675+genova&_sacat=11116&_from=R40&_sop=10&rt=nc&LH_Sold=1&LH_Complete=1 2. é cosa ben nota che i commercianti comprino per rivendere (lo chiamano commercio). Per cui probabilmente lo stesso commerciante pensa di venderla intorno ai 5-8 euro. Però è una vendita difficile. E' Difficile vendere monete in conservazione peggiore di MB, per cui dato che il commerciante assume il rischio che rimanga invenduta, ha valutato di comprarla al valore dell'argento. I soldi sono i suoi e ci fa quello che vuole. 3. é verosimile che il valore della tua moneta si aggiri proprio intorno a quanto detto sopra. Se proprio trovi l'interessato puoi venderla a 10 Euro, ma mi pare difficile. 4. Se ritieni di essere così bravo, vendila tu su ebay a 50 Euro, invece di criticare chi con competenza e pazienza ti aiuta e si becca pure degli insulti. 5. Sarebbe bene scusarti con la comunità. Capisco lo sfogo e la delusione, ma consiglio di modificare i messaggi di sfogo, che ritengo non accettabili.
    2 punti
  17. L'autoproclamato principato di Seborga, nell'entroterra di Bordighera, ha coniato una nuova banconota del valore di quattro luigini, storica moneta dell'antico borgo medievale, che oggi ha un valore puramente collezionistico, quotata sei dollari statunitensi, per un valore di circa venti euro. Si tratta della seconda banconota della storia del principato È stata presentata lo scorso 20 agosto, nel corso delle celebrazioni di San Bernardo, che coincidono con la festa nazionale del principato. Si tratta della seconda banconota della storia del principato, realizzata dal grafico slovacco Matej Gábriš, massimo esperto internazionale nella creazione di banconote di fantasia e già autore della precedente da tre luigini. La banconota è dotata di filigrana e di altri sofisticati dispositivi anticontraffazione Di colore verde e in tutto e per tutto simile alle normali banconote in circolazione per design, fattura e caratteristiche di sicurezza, la nuova emissione reca al dritto l'effigie della principessa Nina, il suo stemma personale e una veduta dello skyline di Seborga, mentre al rovescio raffigura la chiesa di San Bernardo, simbolo del paese e della festa, insieme allo stemma del Principato e a un Qr Code che rimanda al sito ufficiale. La banconota è dotata di filigrana e di altri sofisticati dispositivi anticontraffazione, con elementi che si illuminano sotto i raggi ultravioletti, ed è stata accolta con entusiasmo dal pubblico. Fonte (errori editoriali inclusi): https://www.primocanale.it/attualità/57605-principato-seborga-conia-banconota-4-luigini.html
    1 punto
  18. Buongiorno a tutti gli amici del forum. Ho cercato questa moneta per un po' e finalmente ho trovato un esemplare abbastanza buono. del periodo Tokugawa . Si tratta di un Hōei Tsūhō, una moneta costituita in bronzo dal diametro di 37,5 mm, dal peso di 2.5 monme (9,37 grammi). Dedico questa moneta a @Kojiki ,appassionato della cultura giapponese.
    1 punto
  19. Mi sono finto potenziale cliente ed ho chiesto attraverso il format presente nel sito notizie su una moneta medievale (foto rubata a Nomisma). In particolare avrei voluto foto migliori, un filmato (mi sarebbe piaciuto vedere se per accontentarmi avrebbero fregato pure il filmato alla Casa d'Aste già citata) e il peso, nonché informazioni su modalità di pagamento, spedizione, garanzia eccetera. Secondo voi mi ha risposto qualcuno? 😂
    1 punto
  20. @tuttologo a parte far vedere delle foto... un saluto, una domanda, un grazie.. no? comunque da queste foto si capisce poco
    1 punto
  21. Stefan Joppich la classifica R4 e si tratta del più grande studioso dei trachy. Ovviamente, più si va nei particolari, come ha fatto Stefan (o come ho fatto anch'io per i trachu di Alessio III), le monete cyhe corrispondono pienamente alla descrizione diventano poche e quindi nominalmente sono rare. Onestamente, tranne Stefan e io, non so se ci siano altri studiosi che tengano in conto le differenze tra il numero di globetti nelle varie parti dei ritratti... Non mi soffermerei troppo su quel R4, ma piuttosto sul fatto che si tratta di una moneta degli Asen, una delle prime emissioni coniate da questa dinastia. Il fatto di errere imitative dei trachy bizantini, non ne sminuisce l'interesse: quella era la moneta di bronzo corrente nei balcani e quindi ne seguirono il disegno, così come moltissime monete d'oro rinascimentali somo imitative del fiorino di Firenze. Inoltre, bisogna tenere in conto che nelle pochissime imitative bulgare degli Asen dove sia possibile leggere la legenda al dritto (parte concava) vi è il nome del regnante bulgaro, non dell'imperatore bizantino.
    1 punto
  22. Gran preparazione, ma non ne erano immuni neppure loro, dai Ratto ad Hirsch ecc
    1 punto
  23. Era vittima dei falsari anche Augusto , 2000 anni fa… fai i tuoi conti i numismatici a cui i collezionisti , in passato, affidavano la costituzione delle loro collezioni, servivano anche a evitare queste situazioni…. adesso tutti fanno da sé…. E i falsari si fregano le mani….
    1 punto
  24. Citta di Parigi. Primo premio di tiro con l'archibugio . https://www.parismuseescollections.paris.fr/de/node/165673 Mario
    1 punto
  25. Le monete in questione, in particolare quelle nella sezione "rare coins", a quanto vedo non sono monete reali: le fotografie sembrerebbero prodotte con l'IA.
    1 punto
  26. imitativa d'epoca, non falsa, quindi da mettere in collezione. Un falso non ha nessuna indicazione di rarità, mentre questa variante è classificata da Stefan Joppich come R4! Va attribuita al sovrano Kalojan (1197-1207) e colocata tra la monetazione bulgara della dinastia Asen (secondo impero).
    1 punto
  27. Grazie Ale75 Io penso di si 🙂
    1 punto
  28. Buongiorno,forse questa https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FILPR/0
    1 punto
  29. Non è un trachy bizantino, ma un'imitativa bulgara dei trachy di Manuele I, databile tra il 1195 e il 1200. Rif. Joppich 2007:B3.5b variante 1, R4
    1 punto
  30. 1 punto
  31. Buongiorno complimenti ottimo acquisto.
    1 punto
  32. Nel febbraio 2022 un esemplare simile è stato esitato a 15€ con partenza da 10€ e in condizioni migliori: https://varesi.bidinside.com/it/lot/28666/genova-dogi-biennali-5-soldi-1675-/
    1 punto
  33. Te lo chiedo perché la prima è nota , rara, e di Costantino lll. La seconda invece ha tutta la faccia per essere una imitazione di IV secolo che con la prima condivide solo il colore...una probabile patina falsa... E null'altro... Né stile né lettere....guarda le A... Ma con il rovescio potresti darmi un indizio diverso Sinceramente la possibilità che sia SMTA è assai remota, che sia Terraco assai probabile, ma come dicevo all'inizio la cosa più significativa sta nell'impatto possibile sulla monetazione di Costante ll
    1 punto
  34. Il primo mi è noto. È nel Ric. Asta recente. Il secondo? Mi daresti riferimenti e il rovescio? Grazie!!!!
    1 punto
  35. Mamma mia,non si può guardare,per non parlare del sesterzio di Traiano...
    1 punto
  36. Ho dato una sbirciatina, effettivamente ci sono delle monete da paura a prezzi convenienti.poi ho aperto la sezione "monete rare" e qui la rumba cambia... https://www.ancientrarecoins.com/menu
    1 punto
  37. Al momento, non ho certezze assolute che sia una A ma ancora meno che sia una R, visto il trattino superiore .... Invece credo molto plausibile che la moneta di Massimo sia di Tarraco. Treviri sembra altamente improbabile, a meno di non ipotizzare che abbiano voluto imitare eventuali monete di Treviri, sul presupposto che monete di bronzo della zecca di Treviri ( e altrettanto Lugdunum) nei vari periodi sono frequentissimamente ritrovate in Spagna a testimonianza di una forte circolazione i tali monete ... di silique non so.... in Spagna tendono a essere piuttosto scarse. Certo, sarebbe carino che venissero fuori altri esemplari magari con la sigla di zecca intera... non lo escludo proprio.... indagherò... e penso proprio che avrò notizie in merito a questa ed eventuali altre. 😉 C'è ancora tanto da scoprire e, per pura curiosità e senza voler creare problemi, ecco due foto curiose di due bronzi che so essere di Lugdunum e penso anche molto ben leggibili...
    1 punto
  38. È il primo di Gennaio. Il compleanno è il 31/12. Un saluto, Valerio
    1 punto
  39. Riemergono tre statue ad Abu Qair (Alessandria d’Egitto): è la prima scoperta in 25 anni Ad Abu Qair, vicino Alessandria, sono stati recuperati tre imponenti reperti sommersi: una statua con i cartigli di Ramses II, un frammento di figura tardo-baltica e un nobile romano. L’operazione, seguita da autorità civili e militari, segna la più rilevante scoperta subacquea in Egitto dal 2001. Ad Abu Qair, a nord-est di Alessandria (Egitto), sono riemerse dalle acque del Mediterraneo tre statue di grande rilevanza storica. Si tratta della prima operazione di recupero subacqueo di questa portata in Egitto negli ultimi venticinque anni. Alla rimozione hanno assistito le principali autorità civili e militari del Paese, tra cui il ministro del Turismo e delle Antichità, Sharif Fathi, il governatore di Alessandria Ahmed Khaled Hassan Saeed, il comandante delle Forze Navali e il comandante della zona militare settentrionale. Le tre opere estratte comprendono una statua colossale in quarzo raffigurante Abu Houl, che porta i cartigli di Ramses II, una figura in granito appartenente a un personaggio non identificato dell’epoca tardo-baltica, danneggiata al collo e alle ginocchia, e una statua in marmo bianco che rappresenta un esponente della nobiltà romana. La rimozione è avvenuta sotto ampia copertura mediatica, con la presenza di ambasciatori e consoli stranieri, oltre a rappresentanti del Consiglio Supremo delle Antichità e dell’Autorità Generale Egiziana per la Promozione del Turismo. Le statue recuperate ad Abu Qair, vicino Alessandria d’Egitto. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichit Il ministro Fathi ha espresso riconoscenza alle Forze Armate, alla Marina e all’Autorità di Ingegneria militare per la collaborazione nelle operazioni di ricerca e recupero. Ha inoltre sottolineato il sostegno politico ricevuto dal settore archeologico, indicandolo come un elemento determinante nella salvaguardia dell’identità culturale nazionale. Secondo il ministro infatti, l’Egitto continuerà a rispettare le linee guida della Convenzione UNESCO sul patrimonio culturale sommerso, mantenendo parte dei reperti sul fondale marino e trasferendone altri in superficie seguendo criteri scientifici e regolamenti rigorosi. Il governatore di Alessandria, Ahmed Khaled Hassan Saeed, ha evidenziato invece il valore della scoperta come restauro di una parte della storia d’Egitto, collegandola al processo di trasformazione urbana in corso nella regione. Ha inoltre richiamato i progetti infrastrutturali in atto, tra cui la metropolitana e lo sviluppo del porto di Abu Qair, descritti come elementi chiave per la crescita economica e la valorizzazione del territorio. Anche il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mohamed Ismail Khaled, ha rimarcato l’importanza del sito. Abu Qair, ha ricordato, rappresenta un’area archeologica di eccezionale rilievo, già interessata da precedenti campagne di ricerca. L’operazione attuale giunge a venticinque anni dall’ultima grande attività di recupero subacqueo, successiva alla firma nel 2001 dell’accordo con l’UNESCO per la protezione del patrimonio sommerso. Le statue recuperate ad Abu Qair, vicino Alessandria d’Egitto. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità Le indagini più recenti hanno confermato la presenza di strutture stabili rimaste a lungo sommerse, probabilmente a causa di fenomeni geologici o terremoti che ne provocarono lo sprofondamento sotto il livello del mare. Secondo i dati raccolti, il sito corrisponderebbe a una città di epoca romana, completa di edifici, templi, cisterne idriche, vasche per l’allevamento ittico, un porto e banchine. Alcuni studiosi ritengono possa trattarsi di un’estensione della città di Canopo, di cui resti significativi erano già stati rinvenuti nella stessa zona. La stratificazione del sito ha restituito testimonianze riferibili a diverse fasi storiche, dall’epoca faraonica a quella baltica, romana, bizantina e islamica, delineando una continuità di insediamenti che rende Abu Qair uno dei principali centri di studio per l’archeologia subacquea. Le ricerche condotte hanno permesso anche il ritrovamento di un’ampia gamma di reperti: anfore recanti bolli commerciali e date di produzione, resti di una nave mercantile con un carico di frutta secca e una bilancia in rame per la pesatura, statue reali e figure di Oushabti, ancore in pietra, monete risalenti alle epoche romana, bizantina e islamica, oltre a ceramiche, piatti, vasche da allevamento e una passeggiata marittima lunga 125 metri. Le statue recuperate ad Abu Qair, vicino Alessandria d’Egitto. Foto: ©Ministero del Turismo e delle Antichità Le autorità egiziane hanno dunque annunciato che le ricerche proseguiranno nei prossimi mesi e che ulteriori reperti, tra cui una nave archeologica, potrebbero essere presentati una volta completate le fasi di esplorazione e studio. La prospettiva è quella di un ampliamento delle conoscenze sul patrimonio subacqueo di Alessandria, in un contesto che resta ancora in gran parte inesplorato. La scoperta di Abu Qair si inserisce all’interno di un programma nazionale di valorizzazione del patrimonio sommerso, promosso dalle istituzioni egiziane e sostenuto da diversi enti internazionali. L’obiettivo è duplice: da un lato la conservazione di testimonianze storiche uniche, dall’altro la loro integrazione nella strategia di sviluppo turistico del Paese. Secondo i dati forniti dal ministero del Turismo, nel corso dell’ultimo anno l’Egitto ha accolto circa 15,8 milioni di visitatori, con l’intenzione di incrementare ulteriormente questi numeri attraverso una diversificazione dell’offerta culturale. https://www.finestresullarte.info/archeologia/dal-mediterraneo-riemergono-tre-statue-ad-abu-qair-prima-scoperta-in-25-anni
    1 punto
  40. Buongiorno a tutti! Partendo da una delle mie ultime acquisizioni, vorrei oggi portarvi indietro a quei turbinosi anni intorno all’anno Mille, anni passati alla nostra memoria scolastica come di apocalittica attesa della fine del mondo, nonostante probabilmente buona parte della popolazione non sapesse che stavano passando mille anni dalla nascita di Cristo… anni pur tuttavia turbolenti e densi di avvenimenti per il Regnum Italiae… anni che videro l’ascesa, il dominio e la caduta di Arduino d’Ivrea, ultimo vero re del Regnum Italiae. Arduino nasce forse intorno al 955 da Dadone, comes mediolanensis e noto possidente “del” comitatus di Pombia. I documenti sono avari di particolari e ricchi di ambiguità: da ciò che si legge nelle carte d’epoca Dadone poteva essere esponente di una famiglia nobile della grande città lombarda, forse semplicemente possessore di terreni in quel di Pombia o forse proprio Comes di quel comitato, ma non è dato di saperlo con certezza. Ciò che traspare, in ogni caso, è che suo figlio non fa parte della dinastia anscarica che aveva dominato la grande marca di Ivrea per buona parte del X secolo. Quando intorno al 990 Arduino riceve l’investitura a marchese d’Ivrea, dunque, non assurge a tale incarico per motivi dinastici, ma riceve un ufficio per chiamata imperiale da parte di Ottone III probabilmente dopo essersi distinto come funzionario efficiente, o forse per meriti militari.
    1 punto
  41. oh possiamo dire che il perlinato del 28 a volte non è perfettamente definito, nel senso che non sempre le perline sono perfettamente circolari ma quella firma (anche se sfocata la foto) è veramente tremolante o come direbbero i francesi très flou.
    1 punto
  42. Non pare proprio una frattura di conio: intanto per la posizione, poi per la sottigliezza e frastagliatura, infine perchè non sembra rilevata. Concordo appieno con quanto affermato da @Tinia Numismatica e lo stesso @appah: se non è in rilievo è falsa (conio ricavato da una moneta con il tondello crepato). Molto interessanti le ulteriori immagini di @Oppiano. Credo possa essere sufficiente che l'interessato telefoni al servizio clienti di Gadoury (0037793251296) o parli col titolare (Federico Pastrone o altro di famiglia) e chieda lumi sul tipo di "graffio", senza premettere alcunchè o dare spiegazioni. Comunque io una moneta che genera tanti dubbi non la prenderei in considerazione ...
    1 punto
  43. Speriamo si faccia vivo qualcuno che ne ha uno e che ci dica se questa benedetta riga è o no rilevata rispetto al piano …. Questo è quello che intendo sempre quando mi riferisco ai limiti del mezzo visivo….ci vuol prudenza e l’uso del condizionale
    1 punto
  44. Per essere sicuri sulla cristallizzazione bisogna avere la moneta in mano o che ci siano indicatori inconfutabili, tipo l’aspetto della massa che appare da una rottura. La “ pelle di coccodrillo” si replica con shock termici in ambiente acido , o quantomeno se ne ottiene una imitazione molto plausibile , quindi bisogna andarci con i piedi di piombo. Invece, anche dalla foto , si possono individuare le difformità del disegno che , riportate all’epoca della presunta esecuzione, non avrebbero senso di esistere, perché chiunque avrebbe saputo che una insegna ha un palo per piantarla in terra e l’avrebbe replicato nel conio o nella conchiglia , così come avrebbe saputo che il trespolo aveva la linea orizzontale che arrivava a tutto l’esergo, non una sola parte. Sono difformità esecutive che male si adattano ad una realizzazione fatta in epoca coeva o giù di lì e ambiente metropolitano. Potrebbero essere plausibili in una imitativa, ma , di solito, la parte più scorretta in quelle è la legenda( per ovvi motivi di maggiore difficoltà interpretativa) , mentre un disegno comune come una insegna, oggetto ben presente in qualsiasi cultura dell’epoca, difficilmente sarebbe stato eseguito in modo errato. Diverso il discorso se la realizzazione fosse molto posteriore e l’esecutore non avesse avuto ben chiaro cosa doveva rappresentare e neanche che , per una augusta, un rovescio militare fosse estremamente improbabile.
    1 punto
  45. Buongiorno, condivido il mio primo 9 cavalli, del 1790. non un granché come conservazione, ma era rinchiuso in una di quelle orride bustine in plastica con rivetti e mi sono sentito in dovere di restituirgli la libertà. saluti, Carlo
    1 punto
  46. Un po' come i famosi 80 euro donati da qualcuno e poi ripresi con l'aumento di certi balzelli a fine anno ......... anche re Federico fece una simile mossa ma in maniera più professionale: introdusse carlini e mezzi carlini in argento di buona lega per riparare il danno creato dall'argento coniato durante il breve regno di Ferdinando II d'Aragona (Ferrandino) ma sul rame monetizzò con lo stratagemma del sestino! :blum:
    1 punto
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