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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/03/25 in tutte le aree
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Ciao @Pino 66 ruota la seconda foto di 180° Bronzo di coniazione federale della regione dell'Acarnania con testa di Atena e testa di Acheloos. https://www.acsearch.info/search.html?term=GREEK+HELMETED+AKARNANIA++AE+21MM&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=02 punti
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Buongiorno a tutti...ho riguardato tra le foto che ho archiviato e ho trovato un paio di esemplari con lo stesso conio e la legenda "incerta": invece di... RE DELLE DUE?... si legge e sembra... EE DELLR DUE?... In questa legenda la R di RE diventa E , e la E di DELLE diventa R...sembrano invertite... EE DELLR E R RE DELLE R E Sempre guardando e pensando.. Nella tua pare evidente la N al posto della E su DUE...negli esemplari che posto per confronto la E di DUE è cmq mal impressa...sembra che il conio di ste monete sia stato corretto...la tua con N potrebbe essere na moneta battuta prima della correzione completa? O ancora potrebbe anche essere frutto di un eccesso di metallo o di un qualche accidente che fa sembrare una E una N...ripeto in tutta questa moneta le lettere sono mal fatte...le D sembrano B, le H delle grosse I, le R delle E e le E delle R.... L'unica cosa sicura è che ci sono altre monete con lo stesso conio... Io terrei cmq distinti i 3 GRANA dai GRANA 3...la N di GNAND non c'entra con quella di DUN...nei GRANA 3 tutta la moneta, legenda compresa sono meglio curati che nei 3 GRANA... Alcuni 3 GRANA in particolare quelli di questa discussione...vedi anche le foto che posto, presentano appunto la legenda mal impressa con lettere "incerte"...questa del dettaglio pare pure questa trasformarsi in N..? Un saluto. E complimenti a Gennydbmoney per aver notato questo dettaglio.2 punti
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Buongiorno @Carlo., ho scattato altre foto, forse sono leggermente migliori.2 punti
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E' valutato " very rare " un esemplare in AE da Filippopoli di Arabia, in nome di Giulio Marino, divinizzato, padre dell' imperatore Filippo I arabo, con al diritto busto di Marino su aquila ed al rovescio figura di Roma in armi e con patera . Sarà a giorni, l' 11 Settembre, in vendita Coin Cabinet 26 al n. 517 .2 punti
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esemplari di monete d’argento del Sud-est asiatico tra quelli analizzati da uno studio di ricercatori dell’Università di Singapore Il Sud-est asiatico di 2mila anni fa: una regione commercialmente dinamicissima Un gruppo di ricercatori dell’Università di Singapore ha esaminato 200 monete d’argento di quell’epoca, in zone molto distanti tra loro (tra Bangladesh e Vietnam, per esempio), con caratteristiche comuni e tecniche di conio simili Una vasta rete commerciale collegava con ogni probabilità gli antichi abitanti delle giungle e delle coste del Sud-est asiatico, come si desume dall’analisi di oltre 200 monete d’argento risalenti a 2mila anni fa. È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore, autori di uno studio pubblicato dalla rivista specializzata «Antiquity», in cui si rilevano alcune caratteristiche comuni nel peso e nella metallurgia delle monete. A conferma di ciò, già nel II secolo d.C. le cronache cinesi riportano l’importanza delle politiche del Sud-est asiatico nelle reti commerciali che si estendevano dal Vicino Oriente alla Cina. Anche le prove archeologiche confermano questa circostanza, con scavi che nella zona in questione hanno portato alla luce beni commerciali come oggetti in vetro romani, gioielli indiani e ceramiche persiane, dell’Asia meridionale e cinesi. Di per sé le monete non sono una novità. Ufficialmente denominate «Sole che sorge/Srivatsa», dal motivo raffigurato sul loro rovescio, ovvero un sole nascente e lo Srivatsa (un antico simbolo geometrico considerato di buon auspicio), due immagini significative nella tradizione religiosa indiana, le monete erano state rinvenute in un’area che si estende per centinaia di chilometri, dal delta del fiume Bangladesh alle pianure del Vietnam. Documenti cinesi risalenti al II secolo a.C. menzionano anche una rotta commerciale che collegava gruppi politicamente omogenei in Persia e oltre, attraverso il Sud-est asiatico. Questo studio, comunque, è il primo tentativo completo di studiarle al di là dei confini nazionali e come gruppo. «Questo offre una prova convincente di un’ampia circolazione a lunga distanza», ha dichiarato Andrew Harris, uno degli autori dello studio, al sito specialistico «Science News Today». «Ci fa pensare al Sud-est asiatico non come a un insieme di regni isolati gli uni dagli altri, ma come a una regione dinamica e interconnessa». A sentire Harris, l’ubiquità delle monete d’argento suggerisce una storia finora sconosciuta di rapporti politici ed economici che trascendevano i confini geografici. Le monete trovate in Bangladesh e Vietnam, ad esempio, sembrano essere state prodotte dalla stessa matrice, segno che le pratiche di conio erano condivise tra le culture e che, ad un certo punto, questi due gruppi commerciavano direttamente tra loro. Le monete avevano un peso maggiore nel mondo antico. https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Il-Sudest-asiatico-di-mila-anni-fa-una-regione-commercialmente-dinamicissima1 punto
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Perchè da dentro sono di ferro. Un errore del genere è impossibile. Se non è una verniciatura o una placcatura fatta con elettrolisi al massimo potrebbe essere un artefatto di zecca.1 punto
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Segnalo: Antivm E-Live 23, lotto 190 17/7/2023 (non venduto) MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – EMANUELE FILIBERTO – III ARMATA. Medaglia, con appiccagnolo, emessa per ricordare Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta. Al dritto busto elmato a d. nel campo a d. FISO ALLA META DIO sul taglio della spalla E. CRIPPA in basso S.J.. Al verso tra rami di alloro e spine sormontata da croce della III armata tra nodi d’amore IN MEZZO AGLI EROI DELLA III ARMATA VIGILE E SICVRA SCOLTA ALLE FRONTIERE D’ITALIA. Opus Emilio Crippa. Coniata in bronzo (AE) (ø 20mm, 5gr. ). Conservazione FDC1 punto
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CNG Electronic Auction 594 Category Bronze, Roman Provincial Description MOESIA INFERIOR, Marcianopolis. Macrinus, with Diadumenian as Caesar. AD 217-218. Æ Pentassarion (27mm, 12.60 g, 1h). Pontius Furius Pontianus, legatus Augusti pro praetore. Laureate head of Macrinus vis-à-vis bare head of Diadumenian / Ares standing facing, head left, right hand on grounded shield and holding spear; E (mark of value) to right. H&J, Marcianopolis 6.24.11.1 var. (rev. die unrecorded); Varbanov 1157. Green-brown patina, light cleaning scratches. Good VF. Rare. Only one reverse die published in Hristova & Jekov, this die unrecorded. From the DWBG Collection. Ex William Warden (1999). apollonia1 punto
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Ciao @Pino 66 secondo me l'oggetto sembra un chelys o una lira però purtroppo non distinguo le legende. Ti posto una moneta come esempio. https://www.acsearch.info/search.html?id=84166221 punto
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Ciao @Pino 66 leggo DNCONSTAN quindi dovrebbe essere Costanzo II ,la zecca dovrebbe essere Siscia.1 punto
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Quella nel catalogo del Forum è questa : https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME63/9 senza la leggenda EM. FILIBERTO DUCA D'AOSTA . a diritto1 punto
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Ciao @Pino 66 secondo me coincide (io guardavo i cavalli) , stavolta bravo tu 😊1 punto
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...mi sa che devi ringraziare un matto che si è infognato con l'argomento e ha proseguito la ricerca! 😇1 punto
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Volevo mostrarvi questo denaro di Francesco I di Francia per Milano che è di una conservazione non così comune Ciao1 punto
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Più che moneta direi medaglietta devozionale. Mancando l'appicagnolo non si capisce il periodo, ma potrebbe essere XVIII secolo... Lascerei però parlare qualcuno di più esperto😉1 punto
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Dal sito di Cronaca Numismatica la presentazione della conferenza. https://www.cronacanumismatica.com/il-riconio-della-medaglia-pontificia-conferenza-di-antonio-rimoldi/1 punto
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Buon Pomeriggio a tutti e buon inizio settimana, oggi condivido con voi questa new entry proveniente da un'asta, moneta per il Regno lombardo-veneto. Si tratta di un 20 kreuzer - Svanzica - in argento 583% del 1837, zecca di Milano - coniata sotto il Regno di Ferdinando I° d'Asburgo Lorena; la moneta è rara R2. Dati ponderali : grammi 6,68 / diametro millimetri 27. Sullo stato di conservazione non mi esprimo, ma se vorreste per cortesia dare un vostro apporto sarebbe molto apprezzato. Grazie. NOTE : La svanzica indicava una moneta d'argento austriaca del valore di 20 kreuzer ( in tedesco zwanzig kreuzer ) quindi svanzica è un italianizzazione della parola tedesca zwanzig. Ricordo bene che, mia nonna che era nata nella Venezia Giulia nel 1916, terre sotto il predominio austriaco dal 1500 al 1918, i soldi li chiamava ancora le svanziche.1 punto
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Nel mio vagare nel mare magnum delle monete mi imbatto periodicamente in qualche particolarità,un inedito o una variante rarissima,in questo caso non si può parlare di variante ma è più corretto chiamarlo errore di punzonatura,in questo esemplare da 3 grana coniato a Napoli nel 1810 durante il regno di Gioacchino Murat troviamo un errore nella legenda al dritto che recita: GIOACCHINO NAP ♢ RE DELLE DUN SIC ... praticamente abbiamo una N anziché la E in DUE che diventa DUN... niente di eclatante ma siccome non ne ho trovate di simili ho pensato di segnalarla...1 punto
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Complimenti @Alan Sinclairper l'ottimo esemplare, in più che splendida conservazione.1 punto
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Salve,puoi ruotare di 160 la seconda foto,mi sembra di intravedere un ippocampo,forse una emilitra di SR con testa di Atena ribattuta?1 punto
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Sarebbero delle curiosità, dato che rientrano negli errori di produzione. Ma dato che vanno “tanto di moda”, ci sarà qualcuno che probabilmente è anche disposto a riconoscere un surplus economico. Diverso è il discorso del 20 centesimi tipo “Esagono”. Il riciclo dei tondelli del vecchio conio riveste anche un’importanza storica, visto il particolare contesto. Inoltre, più le tracce del vecchio conio sono visibili, maggiore sarà l’effetto “wow” tanto ricercato da questa categoria di collezionisti. Un ulteriore plusvalore economico inoltre, ci sarà se la data della vecchia moneta è quella rara (1895) ed è ben visibile. Ti allego un esempio1 punto
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Bentornata dopo qualche anno 😄 E' una bufala, esistono in entrambe le versioni.1 punto
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Grazie mille per il coinvolgimento. L'avevo notato di sfuggita nel catalogo online. Mi pare una buona opportunità, almeno in partenza, ma temo che salirà parecchio.1 punto
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Ciao @Ajax potrebbe essere un Hyperpyron di Andronico II e Michele IX, però devo dire che le foto sono pessime per una moneta così importante.. https://www.acsearch.info/search.html?id=90489101 punto
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Scritte, figura ,peso e diametro quando c'è qualche dubbio aiuta molto. Come ha scritto all'inizio è una moneta molto falsificata perchè rara bella e costosa, quindi come tutto in questo Mondo le cose belle e costose tutti le vogliano e in molti provano anche ricorrendo ad inganno a soddisfare questo interesse e di guadagnare sull'ignoranza o la disattenzione di chi crede di fare un affarone. Sono falsi di oggi (cinesi di solito) ma anche dagli anni 70/80 italiani o europei ed andavano via come il pane ma all'epoca non cerano tanti libri e tanta informazione (buona no le Fake del web) come oggi (tipo questo Forum).1 punto
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Secondo me sono in incuso, e si tratta di un brokage Tipo quello del mio 25c 1833 Torino nel quale si vede chiaramente il 1833 di un D/ ribattuto speculare sul R/1 punto
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Chi può spendere migliaia di euro per una moneta spesso dispone anche di un notevole background culturale. Pertanto, non cascherà mai in questi annunci che spacciano monete comuni per rarità. Chi mette in vendita monete a un prezzo completamente fuori mercato spesso non dispone né di una nè dell'altra caratteristica (basta anche prestare attenzione all'utilizzo della lingua italiana che correda tali annunci per farsi un'idea). Non credo che fra le migliaia di annunci visti negli anni si sia mai concretizzata una trattativa.1 punto
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In quanto alla corrispondenza data calendario / indizioni, in Teofano leggo che Niceta partì da Cartagine con l'esercito eracliano nell'indizione XIV che quindi corrisponde alla primavera del 609... A proposito, dalla dettagliatissima Chronaca di Johannes de Nikiu, sappiamo che Alessandria fu conquistata da Niceta, poi persa, poi nuovamente riconquistata... Insomma, la campagna contro l'esercito di Foca al comando di Bonoso fu difficile e lunga e, almeno inizialmente, dall'esito incerto... PS) Come vedi, Poemenius, in me l'interesse storico non si separa mai da quello numismatico. Nel caso della ribellione dell'esarca Eraclio, l’analisi delle vicende storiche dovrebbe permettere di comprendere quali zecche hanno coniato la monetazione emessa in nome dei consoli Eraclio, dall’enigmatica datazione, per la quale le divergenze di opinione tra i principali numismatici sono addirittura incolmabili; parallelamente l’analisi della monetazione permette di datare gli eventi storici dove i cronisti bizantini appaiono incongruenti.1 punto
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Una banconota presa oggi dal bancomat... Tre cifre, nulla di trascendentale anche perché circolata... Però piuttosto che un calcio sui denti... La foto della banconota intera la posto appena riesco a ridurre le dimensioni..1 punto
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@Alan Sinclair Esemplare molto interessante in una conservazione più che buona! Le svanziche, anche se prediligo quelle di Francesco I d'Asburgo-Lorena, sono tra le mie monete asburgiche preferite! Ricordo ancora il primo 20 Kreuzer che è entrato nella mia collezione: l'unico pezzo in modesta conservazione all'interno di un lotto di monete quasi totalmente fulminate 😂 se non erro era un conio piuttosto comune, Ferdinando I d'Asburgo-Lorena 1839 zecca di Karlsburg.1 punto
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Certamente tra i primi e più antichi insediamenti urbani noti, la città di Gerico ha una origine che si ipotizza collocabile attorno al 9.000 A.C. . Situata nella depressione del Mar Morto e prossima al fiume Giordano, Gerico si trova ad una quota di -250 mt. s.l.m. che ne fanno ad oggi, il centro abitato più 'in basso' nel mondo . A partire dall' antichissima origine, dopo un periodo di abbandono ( tra XIV-IX sec. A.C. ) la città rinasce per essere, prima nel regno di Giuda, poi di Assiri, Babilonesi e Persiani, fino al dominio ellenistico successivo ad Alessandro Magno ed infine di Roma . Pochi, tuttavia interessanti, i resti che testimoniano di questa antichissima città .1 punto
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Ciao a tutti, posso capire che molti dettagli anatomici e la morbidezza dei tratti del viso di Eracle possano dare una cattiva impressione alla moneta. Tuttavia se mettiamo a confronto il tetra di @urza1 con l'esemplare ANS che ci ha allegato (di cui sembra condividere lo stesso conio) si notano gli stessi difetti di un conio non proprio curato nei dettagli e con una certa stanchezza. Questo naturalmente solo da uno sguardo visivo veloce e da foto...ma non sarei così pessimista....1 punto
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Allego per un confronto lo stesso divisore (1/5 o 1/6 di unità) di bello stile, tali bronzi sono classificati da Villaronga in classe VIII e attribuisce tali coniazioni al sud est della Spagna e molto verosimilmente a Carthago Nova, altri studiosi suggeriscono, in relazione ad uno studio eseguito sulle caratteristiche del metallo, Akraleuke (ma con l’ipotesi anche di Carmona) per le unità di bello stile e Akraleuke o Carthago Nova per i suoi divisori. Si ritiene che la produzione delle monete grezze sia cronologicamente più bassa rispetto a quella di bello stile e si attesti all’incirca nel 206. Avendo avuto una diffusione territoriale molto ampia sia sul percorso di penetrazione punica nella Meseta, ma molti divisori sono stati rinvenuti anche nell’area della romana Baria, è ipotesi che siano state prodotte da officine mobili e locali. E’ singolare peraltro che tali divisori grezzi fossero rari e pressoché sconosciuti fino agli anni ‘70 del secolo scorso quando il mercato fu sommerso da monete provenienti più o meno legalmente dal sito di Montemolin. Di seguito anche quella che classificata come unità del divisore grezzo e quella che potrebbe essere dal peso una doppia unità (15 gr). L’orientamento della Core a destra del dritto e il peso particolarmente potrebbe far pensare a un nominale diverso, forse ad una doppia unità. Tale ipotesi però non convince più di tanto poiché sembrerebbe la sola moneta conosciuta rispetto alla numerosità degli altri bronzi con protome di produzione iberica. Potrebbe forse essere una produzione indigena locale.1 punto
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Sono dei tondelli minuscoli, ma danno grandi emozioni a toccarle e tenerle in mano. il tuo esemplare presenta dei difetti di coniazione e arriva a stento secondo me al qBB. Per paragone condivido il mio in conservazione qSPL1 punto
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Gerusalemme, scoperta rara moneta ebraica risalente alla vigilia della caduta del Secondo Tempio A Gerusalemme è stata rinvenuta durante gli scavi al Davidson Center una moneta di bronzo coniata nel 69 d.C., l’anno prima della distruzione del Secondo Tempio. La scritta “Per la Redenzione di Sion” incisa sul recto testimonia la fede e la resistenza degli Ebrei durante la Grande Rivolta contro Roma. Una rara moneta in bronzo, risalente a oltre 1.950 anni fa, è stata recentemente rinvenuta durante gli scavi archeologici in corso nel Giardino Archeologico di Gerusalemme – Davidson Center. Il reperto, eccezionalmente raro, risale al quarto anno della Grande Rivolta ebraica contro l’Impero romano, il 69 d.C., esattamente un anno prima della distruzione del Secondo Tempio, avvenuta nel 70. A rendere ancora più significativo il ritrovamento è l’iscrizione incisa in antico alfabeto ebraico sul recto della moneta: “Per la Redenzione di Sion”. Una formula potente, sintesi del sentimento collettivo del popolo ebraico in quegli anni drammatici, quando la ribellione contro il dominio romano aveva ormai raggiunto il suo culmine e il destino della città santa si faceva sempre più incerto. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi dell’angolo sud-occidentale del Monte del Tempio, un’area particolarmente sensibile dal punto di vista archeologico e religioso, già teatro in passato di importanti scoperte. L’intervento rientra nella sesta campagna di scavi condotta sotto la direzione degli archeologi Yuval Baruch, Filip Vukosavović ed Esther Rakow-Mellet, per conto dell’Autorità Israeliana per le Antichità, in collaborazione con la Città di David e la Società per la Ricostruzione e lo Sviluppo del Quartiere Ebraico. Si tratta di un rinvenimento che conferma il controllo esercitato dai ribelli ebrei sulla città fino alle fasi finali del conflitto. La possibilità di coniare moneta propria, in un periodo di forte tensione bellica e politica, indica la presenza di strutture organizzate e di una leadership determinata a mantenere vive le istituzioni, anche simboliche, di una nazione sotto assedio. La moneta ritrovata a Gerusalemme Esther Rakow-Mellet, archeologa dell’Autorità Israeliana per le Antichità, dichiara: “Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto un dono inatteso: Yaniv David Levy, il nostro esperto di numismatica, ha trovato una moneta ricoperta di terra. Già allora sospettavamo che potesse trattarsi di un esemplare raro. Abbiamo accolto con impazienza il suo ritorno dal laboratorio, e si è rivelata un vero e proprio saluto da parte dei ribelli ebrei del quarto anno della Grande Rivolta”. Yaniv David Levy, ricercatore e curatore del dipartimento numismatico dell’Autorità Israeliana per le Antichità, spiega: “La moneta è in bronzo e in buone condizioni. Sul dritto si vede un calice e, attorno, la scritta in antico ebraico ‘LeGe’ulat Zion’ – ‘Per la Redenzione di Sion’. Sul retro sono raffigurati un lulav (ramo di palma usato durante la festa di Sukkot) e due etrog (cedri). Il retro reca l’iscrizione ‘Anno Quattro’ che indica il quarto anno dalla rivolta e ci permette di datare la moneta tra il mese ebraico di Nissan (marzo-aprile) del 69 d.C. e il mese di Adar (febbraio-marzo) del 70. Queste monete si distinguono da quelle degli anni precedenti per dimensioni e peso maggiori, e per la sostituzione dell’iscrizione ‘Per la Libertà (Herut) di Sion’ con ‘Per la Redenzione di Sion’”. Secondo gli studiosi, le monete del quarto anno furono probabilmente coniate a Gerusalemme sotto la guida di Shimon Bar Giora , uno dei principali comandanti della fase finale della rivolta. Sono considerati relativamente rari, a causa delle difficoltà logistiche e produttive dei ribelli verso la fine del conflitto. La maggior parte di queste monete è stata rinvenuta a Gerusalemme o nelle sue vicinanze. Gli scavi, che continuano a restituire materiali e architetture di valore eccezionale, sono sostenuti economicamente dallo Shalem Project e dalla Fondazione Città di David, realtà impegnate nella valorizzazione del patrimonio archeologico ebraico e nella promozione della ricerca storica in Israele. L’antica moneta sarà esposta al pubblico per la prima volta nel corso delle visite guidate estive presso il Campus Nazionale Jay e Jeanie Schottenstein per l’Archeologia di Israele, a Gerusalemme. L’occasione offrirà ai visitatori la possibilità di osservare da vicino un oggetto unico, carico di significati religiosi e storici, che contribuisce in modo determinante alla comprensione degli ultimi anni del Secondo Tempio e della resistenza ebraica contro Roma. Il ritrovamento si inserisce inoltre nel contesto delle commemorazioni legate al Tisha B’Av, giornata di lutto ebraica dedicata alla distruzione del Primo e del Secondo Tempio. Sabato 8 agosto, nella Città di David, si terrà infatti l’evento annuale “Come si frantumano le pietre”, organizzato proprio in coincidenza con questa ricorrenza. Il programma prevede la lettura pubblica del Rotolo delle Lamentazioni, che si svolgerà accanto ai resti descritti nel testo, offrendo così un collegamento diretto tra il passato biblico e la memoria collettiva contemporanea. Il direttore degli scavi per conto dell’Autorità Israeliana per le Antichità, Yuval Baruch, che studia questo sito da oltre 25 anni, commenta: “L’iscrizione ‘Per la Redenzione di Sion’, che sostituisce la precedente ‘Per la Libertà di Sion’, segnala un cambiamento profondo nell’identità e nell’umore dei ribelli. A circa sei mesi dalla caduta di Gerusalemme, avvenuta il 9 di Av (Tisha B’Av, agosto 70 d.C.), lo spirito passò dall’euforia alla speranza di un miracolo, attraverso il simbolismo dei ‘quattro specie’ (lulav ed etrog) usati per evocare la festa di Sukkot ei pellegrinaggi al Tempio”. Conclude Esther Rakow-Mellet: “Duemila anni dopo la sua coniazione, troviamo questa commovente testimonianza proprio a pochi giorni dal Tisha B’Av. Non credo esista simbolo più potente di questo”. https://www.finestresullarte.info/archeologia/gerusalemme-scoperta-rara-moneta-bronzo-caduta-secondo-tempio1 punto
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Buonasera, posto tre banconote per apporgere un parziale conributo al post: una XC occhi scuri una FA occhi scuri e una RG occhi chiari con il timbro "Lista Pannella"1 punto
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Ottimo spunto di discussione, e complimenti per la raccolta di varianti! Aggiungo la variante torri rovesciate.1 punto
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