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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/25 in tutte le aree
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ma vedi , questa https://coins.ha.com/itm/italy/pisa/italy-pisa-cosimo-ii-de-medici-tallero-1619-ms62-ngc-/a/3125-35456.s veniva dall'asta cambi -crippa, battuta ad 800 euro nel maggio 2024. l'atra era passata da Bolaffi - Auction 40, Lot 456 nel 2021 base 750 , battuta a 850 non in slab poi Bolaffi - Auction 42, Lot 309 nel 1.12.2022 tallero stavolta slabbato : base 1200, battuta a 1200 poi è andata in america all'Heritage ed è finita a $5520 ma incluso il 20%. cioè battuta a $ 4600 che a quella data erano 4225 euro.' più della media se ne deduce: 1. gli slab fanno aumentare il valore, soprattuto sul mercato USA. 2. queste monete tuttavia difficilmente superano i 3500 euro, anche se slabbati, se non hanno condizioni veramente eccezionali (la rarità non tira più molto). il caso del 1619 venduto da Heritage a $ 4600 mi pare un po' un eccezione. siamo ben lontani da mettere base d'Asta 8000 per una moneta di questo tipo, anche se qFDC, tanto più che aveva realizzato 3400 l'anno scorso.5 punti
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cari amici è da un pò di tempo che non partecipo, per varie vicissitudini personali. voglio condividere con voi le monete che ho messo in collezione in questo periodo:4 punti
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Ciao! Purtroppo concordo, e te lo dice uno che per questa tipologia ne aveva annoverati ben 4 esemplari; tutti belli, tutti non circolati, non lavati, ma, tranne per uno (molto probabilmente un esemplare tra i primi coniati… trovato con una gran botta di fortuna!) sempre caratterizzati da quelle debolezze e/o piccole imperfezioni di conio. I rilievi sono proprio bassi in partenza, e questo dettaglio, unito con l’imprecisione che ancora affliggeva il processo di coniazione, comprometteva la precisione e la nitidezza dei dettagli. Dei quattro che avevo, il suddetto l’ho venduto a trattativa privata. Gli altri due in asta, e mi sono tenuto quello a cui sono più affezionato. Ha i suoi difetti, anche vistosi, ma ha una patina da collezione che parla da sola; e come giustamente riconosci, trovarlo con una patina “di questo tipo” è cosa (già di per sé) molto rara. Ti posto la foto, anche se sicuramente l’avrai già vista @CdC Cortesemente si potrebbe spostare questa discussione in “Regno d’Italia”? L’ideale sarebbe anche rinominarla in “5 Lire 1911 in Fdc: esiste?” molte grazie4 punti
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Semplicemente, gli appassionati di questa monetazione non sono degli sprovveduti. Questo esemplare, come lo conoscevo io lo conoscevano anche gli altri appassionati e i pochi possibili compratori. Chi lo aveva lasciato andare a 25000 (trattativa privata ante asta polacca) e non l'aveva battuta in asta a "soli" 32000 euro... per quale ragione avrebbe dovuto acquistarla ora a 100000? Mario3 punti
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Tosato ma (secondo me) non a fini fraudolenti bensì per "trasformare" la valuta grosso in una delle altre numerose valute dei paesi confinanti con la Serenissima. Un caso simile, sempre con la monetazione del Foscari lo puoi trovare su questo sito per il grossetto da 8. (posto un riassunto) Il massaro è Benedetto Soranzo (B-S)3 punti
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Oltre al segnatasse da 12 lire su questa busta ci sono due indizi importanti, il primo è la scritta "Tassa a carico del destinatario" e l'altro il timbro cerchio singolo T S che significa in questo caso Tassa Semplice. La tariffa pagata dal destinatario di questa busta col, segnatasse di 12 lire è la corretta tariffa per l'interno per una fattura commerciale aperta. La tassa a carico del destinatario in questo caso veniva data ad alcuni uffici governativi che avevano facoltà di spedire la corrispondenza senza affrancatura preventiva, tale agevolazione era concessa solo ad alcuni enti statali che dovevano segnalare la corrispondenza con la frase "Tassa a carico del destinatario" ed il bollo ovale con lo stemma dello Stato in dotazione all'ufficio come giustificazione. Questa è l' immagine del bollo ovale ovviamente di altro ente della tua: La tariffa per questo tipo di corrispondenza duro' dal 11.8.48 al 1.8.51 ma questo non è diciamo così importante. Per tua informazione la tua busta e' quotata sui 65/70€.2 punti
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Buongiorno, oggi primo mercatino post estivo. Simil ciotola (costituita da un album più monete sparse) a 70 centesimi a moneta. 1 cent 1862 N 2 cent 1898 0,2 e 0,5 lek 1939 50 cent 1920 leoni rigato 1 centavo 1895 Repubblica Argentina 5 centimes 1917 Tunisia francese2 punti
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Ciao, condivido con voi questo follis di MASSIMINO II, (309-313 d.C.), appena arrivato. L'emissione è del 308 d.C., della zecca di Antiochia, con al dritto: GAL VAL MAXIMINVS NOB CAES, testa laureata a destra, ed al rovescio: VIRTVS EXERCITVS, H, crescente, ANT, la Virtus andante a destra con lancia e scudo tiene trofeo sulla spalla sinistra. è in bronzo, del peso di grammi 6,90 e diametro di millimetri 24,9. Dovrebbe essere classificata R.I.C., 100/S. Figlio della sorella di Galerio, Massimino nacque attorno all'anno 285 in Illyricum, da una famiglia dedita alla pastorizia. Fece la carriera militare, ricoprendo i ranghi di scutarius, Protector e tribunus. Il suo nome originario era «Daia», ma fu adottato da Galerio, di cui assunse il nome (il nome completo di Galerio era Gaio Galerio Valerio Massimo). Daia aveva una moglie e una figlia, i cui nomi sono ignoti, e un figlio di nome Massimo. Nel 305, in seguito all'abdicazione degli augusti Diocleziano e Massimiano in favore di Galerio e Costanzo Cloro, fu nominato cesare per l'Oriente su indicazione di Galerio, che si premurò anche di scegliere Flavio Severo come cesare d'Occidente. Gli fu assegnato il governo delle province orientali. Nel 310 si autoproclamò augusto, in contrasto con le delibere del convegno di Carnuntum del 308 che per lui prevedevano la conferma della dignità di cesare. Sappiamo che condusse una campagna militare vittoriosa in Armenia, contro un popolo che in passato si era dimostrato alleato dei Romani, ma che ora abbracciava la religione cristiana, nemica dell'imperatore poiché "estremamente rispettosa della pietà verso Dio". Secondo Giovanni Malalas (che confonde Massimino Daia con Massenzio, figlio di Massimiano), Massimino condusse in modo vittorioso le operazioni militari, sia contro gli Armeni, sia contro i Persiani di Sapore II, che ai primi si erano alleati e avevano invaso l'Osroene. In seguito a questi successi sembra che abbia distribuito i prigionieri nelle province di Armenia I e Armenia II, ed abbia ottenuto il titolo vittorioso di Persicus (312/313), insieme agli altri Augusti, Costantino I e Licinio (questi ultimi non avendovi però partecipato direttamente). In seguito alla sconfitta di Massenzio da parte di Costantino I, si scontrò nel 313 con Licinio, ma, sconfitto da quest'ultimo nella battaglia di Tzirallum, si ritirò a Tarso dove poi perì, in quello stesso anno, di morte naturale. (Fonte Wikipedia)2 punti
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Senza un'apposito torchio litografico è impossibile utilizzarla Diciamo che era un mio bel complemento d'arredo, proveniva da una vecchia stamperia chiusa negli anni '50. Stava benissimo su di un piccolo tavolo d'epoca in un angolo del soggiorno, ma quando tua moglie ti dice che la sua ubicazione naturale è il garage devi arrenderti... l'ho scambiata con un bel lotto di banconote italiane. L'altra faccia riportava queste immagini: Serviva per stampare fogli per avvolgere cosmetici ed altre diciture di vario tipo, cercavano di utilizzare al massimo la sua superficie. immagine riflessa Una gran bella pietra di carbonato di calcio, mi sono rimaste le foto ed i suoi dati: cm. 32,50 x cm. 27,50 - spessore cm. 5,00 - peso Kg. 12,00. Come nota finale aggiungo che invano ho cercato in tutti questi anni quel 20 lire del Monte di Pietà nella sua forma cartacea, magari un giorno salteranno fuori.2 punti
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Nel mio girovagare in rete ho trovato una piastra in vendita su ebay che sembra inedita, scrivo sembra perche non seguendo assiduamente Ferdinando IV posso anche sbagliare e se sbaglio correggetemi pure. La mia domanda è: ma é comune avere 9 torri nel blasone del Portogallo per la data 1786? Saluto tutti. Raffaele.2 punti
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Buona sera, chiedo un aiuto per classificare questa monetina...grammi 0,57 diametro 14,5 mm. forse un pò troppo per essere un obolo! grazie a tutti. scusate per le foto, ma è il mio limite.1 punto
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Cari amici, È stato finalmente pubblicato il volumone (542 pp, 427 medaglie descritte ed illustrate, peso 2,5 kg!) "Venezia attraverso le medaglie. l'Ottocento" di Leonardo Mezzaroba, con il contributo dell'indimenticato Piero Voltolina e di Meri Beni Voltolina, una amica che con grande passione porta avanti la conoscenza e la valorizzazione della collezione e della mole di informazioni che ci ha lasciato Piero. Opera imperdibile non solo per i collezionisti appassionati di Venezia, rappresenta in un certo senso la naturale continuazione della monumentale opera del Voltolina sulle medaglie veneziane pre-1797. Allego copertina e due brevi estratti dall'introduzione, gentilmente concessi dalla signora Meri Beni. Su sua esplicita richiesta, chi fosse interessato all'acquisto (ad un prezzo davvero conveniente per l'importanza dell' opera) può scrivermi in privato e volentieri farò da tramite.1 punto
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Grazie mille per i riscontri... intanto l'ho acquistata... quando mi arriverà vi manderò un po' di fotografie... il venditore dovrebbe essere un negozio all'estero è mi ha inviato una mail specificando che si tratta di un denario classificato RIC 248 variante... vabbè, speriamo che il mio Alessandro sia contento e si appassioni...1 punto
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In principio, prima della "trasformazione" in portafortuna si presentava così... Nel tuo esemplare non si legge bene la data...1 punto
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E non sono nemmeno 100 lire, ma 1000 Se di quella si tratta, valore solo affettivo. petronius1 punto
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Considerato che nell'altro lato della pietra sulla matrice di questo stampato di una oreficeria (vendita?consegna?ricevuta?) c'è un 18______ pronto a ricevere le ultime due cifre della data e che la fabbrica di cosmetici vanta una medaglia d'oro in una esposizione universale del 1868 (probabilmente Parigi) penso che la pietra sia dell'ultimo ventennio del XIX° secolo. Quel 20 lire sarà una sorta di certificato di credito? C'è scritto che il Monte di pietà 'deve' lire venti, da corrispondere probabilmente a qualcuno (il creditore) per qualcosa che gli ha portato in pegno, sinceramente non l'ho capito appieno.1 punto
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Circa una settimana fa è stato venduto un 1619 in slab NGC MS62 per $2640 (2250 euro): https://coins.ha.com/itm/italy/pisa/italy-pisa-cosimo-ii-de-medici-tallero-1619-ms62-ngc-/a/3125-35456.s Diciamo che c'era da aspettarselo che nessuno avrebbe comprato con una base d'asta simile vista quest'altra recente l'aggiudicazione. Due anni fa invece più di $5500 per stesso grade ma con PCGS (che ovviamente tira di più per chi se ne intende di slab): https://coins.ha.com/itm/italy/italy-pisa-cosimo-ii-de-medici-tallero-1619-ms62-pcgs-/a/3109-32924.s .. probabilmente hanno visto questo e pensato di fare il colpaccio visto che NGC ha dato gradato come 63 la moneta in questione. Secondo me si generalizza quando si dice che la gente compra il grade/slab senza vedere la moneta o le scorse aggiudicazioni e questo invenduto ne è un esempio.1 punto
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Si anche se sembra continuare lungo la curva di sx però in effetti è interrotto proprio con le dimensioni di una torretta. Andrebbe vista in mano ma a questo punto tu abbia ragione.1 punto
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Ma infatti se fosse la ribattitura dello scudetto non avrebbe quel segmento così netto con anche gli angoli alle due estremità, sembra effettivamente il fianco della decima torretta... Poi magari mi sbaglio io...1 punto
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Ciao @Pino 66 sulle repubblicane sto ancora imparando ma da ricerca secondo me dai ponderali è un semisse della zecca di Roma un po decentrato. Ti posto un esempio che mi sembra il più vicino anche se ci sarebbe da capire l emittente. Comunque aspettiamo pareri molto più autorevoli @Antonino1951 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G204/311 punto
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Buon pomeriggio. Questa monetina non è fior di conio ma mi sembra interessante per causa del sbaglio sulla seconda lettera di UNO: Al posto della N, c'è una M invertida.1 punto
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Ciao Alain, grazie per il tuo parere. Grazie Silvio per il tuo apprezzatissimo parere. quindi è proprio un obolo di Amedeo III°. bel regalo di un caro (amico)1 punto
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1,20 circa... che bilancia è stata usata? Arka # slow numismatics1 punto
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Carlo Emanuele I - Cavallotto 1630 Carlo Emanuele I (1580-1630) Cavallotto 1630 - MIR Manca MI (g 1,77) RRRRR Nella recente nuova edizione del MIR sulle monete dei Savoia non è censita, tra le tante varianti di questa tipologia, la presenza della data al di sopra dello stemma. Il 1630 è l'anno della morte del duca per cui dovrebbe trattarsi proprio dell'ultima emissione. Pur mancando di argentatura, come gran parte di questi esemplari, trattasi inoltre di un bellissimo esemplare dagli ottimi rilievi. Grading/Stato: SPL Lotto 1736 Asta Nomisma n. 74 5-6/9/2025 Condivido volentieri.1 punto
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L’ASSE MONETALE SU ALCUNE MONETE NAPOLETANE Le due facce di una moneta presentano una rispetto all'altra un angolo di rotazione. Questo angolo dipende dalla tipologia della moneta e dal suo periodo storico. Nelle prime monetazioni l'allineamento tra le due facce è spesso casuale, viceversa nella monetazione moderna l'asse di rotazione viene quasi sempre predeterminato, per motivi estetici, a 0° (asse alla tedesca) o a 180° (asse alla francese). Vedi foto in fondo allo studio. (Fonte La MonetaPedia.it) Dopo aver esaminato circa 220 monete napoletane, sono arrivato a fare alcune considerazioni personali sullo spostamento dell’asse che si riscontra su questi tipi di monete. Prima però qualche premessa che aiuta a capire meglio il testo che seguirà. 1) Divisione delle monete battute a martello da quelle battute al bilanciere, con considerazione finale. 2) Delle monete interessate allo studio, elencherò anche l’anno e il tipo per quelle battute al martello, mentre per i tipi battuti al bilanciere elencherò il numero dei pezzi esaminati, e solo per quelli con asse variato, elencherò i tipi e l’anno di coniazione. 3) Per motivi pratici, lo spostamento dell’asse non sarà indicato in gradi, ma in numeri come da lancette di orologio. Per esempio ore 3 = 90° - ore 5 = 150° etc. etc. Monete battute al martello Carlo V 1516-1554 zecca Napoli n. 9 monete esaminate 1) Carlino senza data asse ore 10 2) Carlino s.d. asse ore 12 3) Carlino s.d. asse ore 1 n. 2 esemplari 4) Carlino s.d. asse ore 2 5) Carlino s.d. asse ore 3 6) Carlino s.d. asse ore 5 7) Carlino s.d. asse ore 9 Filippo II zecca Napoli n. 9 monete esaminate 1) Mezzo ducato s.d. asse ore 4 2) Mezzo ducato s.d. asse ore 6 3) Mezzo Ducato s.d. asse ore 12 4) Mezzo Ducato s.d. asse ore 1 5) Mezzo Ducato s.d. asse ore 1 6) Mezzo Carlino s.d. asse ore 8 7) Mezzo Carlino 1582 asse ore 9 8) Tornese s.d. asse ore 9 9) 2 Cavalli s.d. asse ore 3 Filippo III zecca Napoli 7 monete esaminate 15 grani 1619 asse ore 2 15 grani 1619 asse ore 10 Carlino 1620 asse ore 5 Mezzo Carlino s.d. asse ore 3 Mezzo Carlino s.d. asse ore 9 Tornese s.d. asse ore 9 2 Cavalli s.d. asse ore 3 Filippo IV zecca Napoli n. 8 monete esaminate 1) Tarì 1622 asse ore 9 2) Tornese s.d. asse ore 3 3) Tornese 1647 asse ore 3 4) Grano 1622 asse ore 4 5) Grano 1633 asse ore 9 6) Grano 1647 asse ore 8 n.2 es. 7) 9 Cavalli 1629 asse ore 2 Carlo II zecca Napoli n. 1 moneta esaminata 1) Tornese s.d. asse ore 9 Le monete esaminate battute al martello sono 34, di cui ben 31 con asse spostato. Molto probabilmente a quei tempi il conio superiore (quello che riceveva il colpo), veniva spostato di volta in volta, senza nessun tipo di accortezza. Per cui anche le tre monete che presentano l’asse di 180° o 360°, ritenute per così dire “normali”, in realtà molto probabilmente sono state coniate in modo assolutamente casuale. C’erano però alcune eccezioni. Alcune zecche italiane dell’epoca, per coniare monete importanti, usavano bucare l’incudine dove era posizionato il conio inferiore e il punzone del conio superiore. In questi buchi si inserivano punte d’acciaio. In questo modo le punte d’acciaio dell’uno si incastravano nei buchi dell’altro, con il risultato che in qualsiasi modo venisse inserito il tondello tra i coni, la moneta una volta battuta, sarebbe uscita sempre con lo stesso asse. Naturalmente due o più esemplari dello stesso tipo di moneta potrebbero comunque avere un asse spostato, ma solo perché coniate da coni differenti. A Napoli, dalla seconda metà del ‘600, si cominciò a battere moneta col torchio a bilanciere, anche se per molti anni ancora si batterono monete in rame (grani di Carlo II) con l’uso del martello. Monete battute al bilanciere Carlo II zecca Napoli n. 20 monete esaminate Carlo VI zecca Napoli n. 4 monete esaminate Carlo III di Borbone zecca Napoli n. 16 monete esam. di cui un Carlino 1755 con asse a ore 12 Ferdinando IV zecca Napoli n. 68 monete esaminate di cui 11 con asse spostato Repubblica napoletana zecca Napoli n. 9 monete esaminate Giuseppe Napoleone zecca Napoli n. 1 monete esaminate Gioacchino Murat zecca Napoli n. 5 monete esaminate Ferdinando I zecca Napoli n. 4 monete esaminate di cui 1 con asse spostato Francesco I zecca Napoli n. 10 monete esaminate Ferdinando II zecca Napoli n. 40 monete esaminate Francesco II zecca Napoli n. 9 monete esaminate Le monete battute al bilanciere prese in esame sono 186 in totale, di cui 7 in oro, 89 in argento e 90 in rame. A parte quelle con l’asse spostato (12 esemplari su 186), e una sola con l’asse alla tedesca (360°), tutte le altre monete esaminate presentano l’asse alla francese, cioè a ore 6 equivalente a 180°. Vale la pena di soffermarsi sulle monete di Ferdinando IV e I (che è lo stesso sovrano), sulle quali si riscontrano i difetti che andiamo cercando. Infatti sulle monete di tutti gli altri sovrani, non si riscontra nemmeno un esemplare con asse variato (a parte il Carlino di Carlo III con l’asse alla tedesca a ore 12). Questo è un primo dato interessante. Su 68 monete di Ferdinando IV e I ben 12 hanno l’asse variato, la percentuale è del 17,65%, direi abbastanza significativa. Scendendo nei dettagli, si scopre che su 12 monete con l’asse spostato, 11 sono in rame e solo 1 in argento. Di conseguenza, tenendo conto che delle 68 monete prese in esame, 7 sono in oro, 21 in argento e 40 in rame, si evince chiaramente che la percentuale di esemplari in rame con asse spostato, aumenta sensibilmente nella misura del 27,50%. Mentre per le monete in argento la percentuale si riduce al 4,76%. Un’altra curiosità interessante rilevata, è che delle 68 monete di Ferdinando IV sotto riportate (per motivi di completezza), tutti i nominali da 3, 4 e 6 cavalli presentano l’asse variato. 6 ducati n. 5 esemplari 4 ducati n. 1 es. 2 ducati n. 1 es. 120 grana n. 10 es. 60 grana n. 1 es. 20 grana n. 6 es. 10 grana n. 4 es. di cui 1 con asse spostato 10 tornesi n. 1 es. 8 tornesi n. 3 es. di cui 1 con asse spostato 6 tornesi n. 2 es. 5 tornesi n. 4 es. di cui 1 con asse spostato 3 tornesi n. 5 es. di cui 1 con asse spostato Grano n. 10 es. 4 quattrini per Orbetello n. 2 es. Quattrino per Orbetello n. 2 es. 9 cavalli n. 4 es. 6 cavalli n. 3 esemplari con asse spostato 4 cavalli n. 1 es. con asse spostato 3 cavalli n. 3 es. con asse spostato L’ultima curiosità viene fuori osservando i gradi di spostamento delle 12 monete individuate (compresa quella di Ferdinando I); 10 grana 1798 asse ore 5 (AG) 8 tornesi 1796 asse ore 5 5 tornesi 1798 asse ore 7 3 Tornesi 1792 asse ore 5 6 cavalli 1791 asse ore 5 6 cavalli 1792 asse ore 5 n.2 es. 4 cavalli 1791 asse ore 5 3 cavalli 1792 asse ore 5 n. 3 es. 10 tornesi 1819 asse ore 7 Si nota come l’asse spostato di tutte e 12 le monete si trovi solo in corrispondenza di ore 5 e di ore 7. I due numeri sono corrispondenti. Naturalmente questo studio è fatto su un piccolo campione di esemplari, per cui le osservazioni fatte vanno prese con la dovuta riserva. Sarei curioso di sapere (da chi li possiede), se altri cavalli di Ferdinando IV hanno l’asse spostato e se tutti dello stesso grado riscontrato sui miei. Sarebbe veramente molto interessante.1 punto
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Si è normale, se la pietra è ben conservata naturalmente. Ho posseduto una pietra litografica di fine '800 un venti anni fa, come puoi vedere è molto ben evidente: Serviva a stampare questa sorta di ricevuta/buono del Monte di Pietà di Palermo ed altre piccole diciture. inverto l'immagine per poterla farla leggere meglio:1 punto
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Può essere ma siccome ricordo la discussione specifica sulle piastre 1798 9 torrette dove non si è mai palesato la possibilità di questa variante su altre annate credo che sia effettivamente inedita...1 punto
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Penso che quest'ultimo sia meglio da vedere!!! Penso che quest'ultimo sia meglio da vedere!!!1 punto
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Complimenti, un bel 6 Tornesi, la cifra 8 mi sembra diversa dal mio 8,sotto al 3 intravedo qualcosa, come la vedi tu che la tieni in mano? Saluti Alberto1 punto
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Palazzo delle Esposizioni Piazza Guido Guerra 13. Venerdì 12 settembre 15.00 - 18.00 Sabato 13 settembre 09.00 - 18.001 punto
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Buongiorno a tutti, anche a me piacciono circolate ma onestamente molto anche quelle dal BB in su , a volte ti ritrovi con un tappabuchi deturpato in attesa di migliorare la conservazione. Osservate il mio 6 Tornesi 1803. Il tuo come ti dicevo è pienamente collezionabile. Saluti Alberto1 punto
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Sostenibilità - Scoperto enorme giacimento di torio in Cina, il metallo che potrebbe riscrivere la storia dell'energia L'Uranio, il pericoloso minerale radioattivo utilizzato dal secondo dopoguerra per alimentare, oltre all'industria bellica, anche le centrali nucleari ha sempre avuto un "fratello" meno cattivo presente in natura e mai utilizzato per ragioni storiche, politiche ed economiche, più che scientifiche. Il Torio, che a differenza dell'uranio, non avrebbe potuto essere utilizzato per costruire bombe atomiche e quindi di scarso interessa per le potenze militari e in più non essendo fissile da solo, avrebbe richiesto tecnologie troppo complesse all'epoca per essere trasformato in combustibile. Con il tempo si è creata così una filiera industriale ed economica interamente basata sull'uranio e cambiare strada sarebbe stato troppo costoso. Ma adesso la storia potrebbe essere riscritta. La recente scoperta di enormi giacimenti di Torio in Cina, nel complesso minerario di Bayan Obo nella Mongolia Interna affiancata alla necessità di una maggiore attenzione verso i problemi di inquinamento ambientale, potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nel campo dell'energia. Parliamo di oltre 1 milione di tonnellate di questo elemento, una quantità capace secondo gli esperti di garantire energia pulita alla Cina per circa 60.000 anni. Il torio offre numerosi vantaggi come combustibile nucleare rispetto all'uranio tradizionale, è più abbondante, fino a 3/5 volte più dell'Uranio e facilmente reperibile, non può essere usato per costruire armi nucleari, produce scorie radioattive con vita molto più breve e quindi più gestibili e può generare molta più energia a parità di massa. Inoltre i reattori progettati per usarlo, cosiddetti "a sali fusi", sono intrinsecamente più sicuri, perché non richiedono raffreddamento ad acqua e riducono il rischio di fusione del nocciolo. Inoltre, l'uso del torio riduce drasticamente l'impatto ambientale del nucleare, offrendo una fonte di energia pulita, sostenibile e praticamente inesauribile, in grado di supportare a lungo termine la transizione verso un futuro energetico meno dipendente da combustibili fossili. Certo ci sono sfide importanti, l'estrazione del torio richiede l'uso di acidi e molta energia e servono nuove infrastrutture per gestire i reattori sperimentali. Ma se la Cina ha già acceso un piccolo reattore sperimentale al torio nel deserto del Gobi e punta ad ampliarlo nei prossimi anni, vuol dire che c'è tutta l'intenzione di farlo diventare il nuovo protagonista della rivoluzione energetica. articolo di Carlo Migliore su 3B meteo giornale. Ok per il torio, ma, leggo che ci vuole molta energia per estrarlo e, forse, questo è il problema odjob1 punto
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Buongiorno...oggi una piastra Firmata Securitas in discreta conservazione e con il taglio ben riuscito...cerchi e quadratini belli evidenti. Esistono varianti per il tipo di taglio e per la disposizione a destra o sinistra delle sigle DeG... Moneta praticamente introvabile in fdc. Vorrei aggiungere anche la variante con sigla DeG vicino a R, e di recente mi è sfuggita l'occasione. Moneta questa che mi ha da subito affascinato, è stata la seconda moneta dopo una cingranella, che ho messo in collezione per Carlo di Borbone. Saluti.1 punto
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Propio questa volevo mostrarvi,e appena entrata in collezione il peso pero e 54,5 Hai ragione,purtroppo queste monete hanno prezzi proibitivi in discreta qualita,questa secondo me e ben legibile anche se deturpata,presa a poco comunque1 punto
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Un' altra moneta in rame di grosso modulo che mi piace molto è:... Gran Bretagna, Giorgio III,1760-1820... 2 pence 1797,rame... Peso 56,96 grammi... Diametro 41,05 millimetri...1 punto
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Buongiorno, anch'io all' inizio del mio percorso numismatico ero attratto dai nominali in rame di grosso modulo... Questa è la mia preferita... Svezia,Carlo XI ,1660-1697... 1 Ore 1673,rame... Simbolo: ✿... Diametro:47,33 millimetri... Peso:46,43 grammi...1 punto
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Si tratta dello stesso esemplare passato nel 2019 nell'asta Antykwariat Numizmatycny auctio n 21 del 26/10/2019... https://www.numisbids.com/sale/3424/lot/?lot=537 con base d'asta di circa 1738 € (7000 Zloty) e aggiudicato a 120500 Zloty = 32433 € per facilitarne il confronto... Mario1 punto
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il mio libro è in un'altra casa.. lo potrò controllare i prossimi giorni sembra proprio quello, anche se ingrandisci la foto1 punto
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Vi disturbo ancora per un aiuto a capire come fare ad individuare la variante. Vi allego ingrandimento del collo. Sembrerebbe linea del collo ondulata. Che cosa ne pensate? Ringrazio in anticipo1 punto
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Comunque guardando gli altri esemplari in asta venduti in BB o BB+ devo dire che le mie piastre son molto più belle😊😉1 punto
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