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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/25 in tutte le aree

  1. Complimenti vivissimi a @jaconico per il suo articolo pubblicato su Cronaca Numismatica: https://www.cronacanumismatica.com/le-alterazioni-di-colore-nella-cartamoneta-italiana/
    6 punti
  2. piccolo appunto... Ormai sappiamo tutti che il leone e la torre indicano castilla e leon (corona di castilla), ma i dragoni che troviamo ai lati, che in molti hanno letto "d'aragon" come simpatico gioco di parole, simboleggiano in realtà S.Giorgio patrono sia del regno di Aragona che del principato di Catalogna (entrambi confluiti nella corona d'Aragona). Tutti questi elementi uniti indicano il regno di Spagna nato dall'unione di Isabella e Ferdinando, i re cattolici.
    5 punti
  3. Generazioni a confronto Emissione 1955-1989 ed emissione small 1990-1992
    4 punti
  4. Questo è un epitaffio che si trova a Cava dei Tirreni. Notate qualcosa?
    4 punti
  5. Ciao a tutti. Non è facile determinare con certezza a chi appartenga questo sesterzio. Sia per la quasi totale assenza delle legende che per il ritratto e viste le condizioni in cui è giunto fino a noi 🙂. Tuttavia qualche elemento indicativo sembra esserci. La personificazione del rovescio, come già individuata da chi mi ha preceduto, è sicuramente la Felicitas. Per quanto riguarda invece l'imperatore i lineamenti del ritratto mi fanno escludere possa trattarsi di Treboniano Gallo ( in quasi tutti, per questo imperatore, il naso e molto pronunciato e leggermente aquilino, cosa che qui non sembra) ma sarei più propenso ad attribuirlo a Volusiano. Ci vengono in aiuto a tal proposito le lettere abbastanza leggibili VO sopra la testa ( vedi foto ) oltre ai lineamenti del ritratto regolari. Posto anche foto di sesterzio che dovrebbe essere della stessa tipologia. Ci abbiamo provato 🙂. ANTONIO
    3 punti
  6. Ciao @Pino 66 disastrata... guarda se fosse questo ae3 VOT X (CAESARVM NOSTRORVM) di Costantino II da Cesare. https://www.acsearch.info/search.html?id=422663
    3 punti
  7. Risposta già arrivata:
    3 punti
  8. Ecco la lista degli espositori che troverete a Calabria Colleziona 2025! Siamo entusiasti di accogliere espositori da tutta Italia, con una forte rappresentanza da regioni come Campania, Sicilia, Puglia, oltre a una partecipazione internazionale dalla Polonia. Che siate appassionati di numismatica o filatelia, avrete l'opportunità di incontrare: Lista Espositori 2025: Calabria Colleziona 17 Auctions (Polonia) ACM Aste - Neacoins (Campania) Amarcord - Sogni di Carta (Puglia) Carabotti Donato (Calabria) Cuciniello Ciro (Campania) Cerchiara Saverio (Campania) Filatelia Meridionale (Calabria) Gerace Emanuele (Sicilia) Gullisano Matteo (Sicilia) Mazzulla Renato (Calabria) Mauro Carmelo (Calabria) Nami Collezionismo (Sicilia) Numismatica Catania - Tutto Collezioni (Sicilia) Numismatica Chiglien (Sicilia) Numismatica Bardulia (Puglia) Numismatica De Rosa (Campania) Numismatica e Filatelia Fonseca (Sicilia) Numismatica Scuotto (Campania) Papaianni Bruno (Lazio) Pezzulli Antonio (Calabria) Russo Giuseppe (Calabria) Russo Nicola (Puglia) Straface Mario (Calabria) Studio Numismatico Filatelico Mille Lire (Marche) SNI - Studio Numismatico Italiano (Campania) Troiani Fabrizio (Lazio) Zingaro Leonardo (Calabria) Non perdete l'occasione di scoprire pezzi unici e di scambiare consigli con preparati esperti del settore. Vi aspettiamo sabato e domenica!
    2 punti
  9. Ciao @Ajax bronzo pseudo-autonomo di Antiochia in Siria. https://www.acsearch.info/search.html?id=5159069
    2 punti
  10. ... Questo mi ricorda alcuni colleghi d'ufficio, ne ho un paio che sono ancora FDC! 🤣
    2 punti
  11. Salve,sembra fel temp reparatio di Costanzo 2
    2 punti
  12. Sono il bisnipote di Caruso, a quanto mi consta la maggior parte delle monete furono trafugate dalla moglie americana e poi vendute in America Per quanto concerne i Canessa il cui capostipite Cesare era anch'esso il mio bisnonno, il figlio di Guglielmo maggiore tra i figli di Cesare è ancora vivo, vive a Capri e ultimamente ha scritto un libro su Caruso e le sue collezioni mi pare si chiami ridi pagliaccio
    2 punti
  13. Salve vorrei proporvi queste "monete e banconote": 500 lire 1967 parzialmente tagliata, un pezzo delle 2 lire 1944, 1 yi jiao forata, 10 centesimi ape, 1 Kreuzer 1851 e 5 grosghen 1957.
    2 punti
  14. Si potrebbe aprire un lungo discorso sul legame tra uomo e oro nel corso della Storia. Considera che l'uomo è attratto da questo metallo fin dall'antichità, ancor prima che nascessero le prime forme di monete. Esistono, infatti, reperti di gioielli, oggetti ornamentali e religiosi in oro risalenti a millenni fa. L'oro, dunque, è sempre stato un sinonimo di potere (religioso, spirituale, politico ed economico). Si tratta di un qualcosa che accompagna l'uomo fin dall'alba dei tempi e, pertanto, trovo difficile che nell'arco di qualche anno possa esserci un disinteresse generalizzato per questo metallo. Esistono metalli molto più rari dell'oro? Certamente. Allo stesso modo, esistono monete molto rare che magari hanno meno mercato rispetto ad altre monete più comuni di altre zecche ed epoche. Tutto dipende dall'interesse del pubblico (la concorrenza) ed in questo momento storico l'interesse per l'oro è innegabile che sia particolarmente forte.
    2 punti
  15. Tornese di Filippo III, 161...
    2 punti
  16. Salve @Lorenzo999Lorenzo , sono in accordo con @lucerio , se in effetti il tuo Asse fosse un Cr. 64/2 sarebbe uno tra gli Assi piu' rari (R4) , emesso in Sardegna dai Pretori Manlio Vulso oppure da Cornelio Mammula , poco probabile , mancherebbe inoltre dal tuo disegno la linea interna della A che unisce le due diagonali della A nel monogramma MA . Credo che il tuo Asse sia un anonimo e comune Cr. 56/2 Inoltre la sola lettera M non esiste come simbolo .
    2 punti
  17. Buonasera a tutto il Forum. Appena aggiudicata all'asta su un noto sito on-line... variante non descritta in nota. Pubblica 1788 con al dritto SICILI anziché SICIL IL Magliocca le assegna R5 come grado di rarità.
    2 punti
  18. I lavori in piazza Cordusio sono a buon punto. Almeno in apparenza, sembra che stiano per finire. Ho avuto modo di guardare dall’alto di un ufficio affacciato alla piazza.
    2 punti
  19. Volevo chiedere se qualcuno mi può classificare questa moneta con la K come Carlo V di Milano ma che ha un rovescio differente, grazie
    1 punto
  20. Rara moneta d’oro della regina Berenice II d’Egitto, coniata 2.200 anni fa, scoperta nella Città di David a Gerusalemme. Perché la regina tolemaica appare con il titolo sul conio e cosa rivela della città antica Una scoperta archeologica avvenuta nel cuore di Gerusalemme porta nuova luce sul ruolo della città nel III secolo a.C. Durante gli scavi nel Parcheggio Givati, all’interno del Parco Nazionale della Città di David, gli archeologi dell’Israel Antiquities Authority hanno rinvenuto una moneta d’oro di eccezionale rarità, raffigurante la regina egizia Berenice II, moglie del faraone tolemaico Tolomeo III Evergete. Il ritrovamento è avvenuto per caso, quando la giovane archeologa Rivka Langler, setacciando la terra di scavo, ha notato un riflesso insolito: «Stavo setacciando il terreno quando ho visto qualcosa brillare. Non potevo crederci, ma poi ho capito che era una moneta d’oro. Dopo due anni di scavi, finalmente avevo trovato l’oro!». Credit: Israel Antiquities Authority Un conio eccezionale e quasi unico Solo venti esemplari noti al mondo, il primo in contesto archeologico Si tratta di una quarter-drachma in oro purissimo (99,3%), datata tra il 241 e il 246 a.C. Sul dritto appare il ritratto di Berenice, con diadema, velo e collana, raffigurata come una regina ellenistica a pieno titolo. Sul rovescio compare una cornucopia, simbolo di prosperità e fertilità, affiancata da due stelle, con la scritta in greco «della regina Berenice». Secondo gli studiosi Robert Kool (IAA) e Haim Gitler (Israel Museum), il valore storico è notevole: «La moneta non mostra Berenice solo come consorte, ma forse come sovrana a pieno titolo. È tra i primi casi in cui una regina tolemaica viene raffigurata su una moneta con il suo titolo, durante la sua vita». Ad oggi sono noti appena una ventina di esemplari di questo conio, nessuno dei quali era mai stato ritrovato in scavo stratigrafico fuori dall’Egitto. Credit: Israel Antiquities Authority Gerusalemme nel III secolo a.C. Un centro urbano in ripresa e connesso al Mediterraneo Il rinvenimento contribuisce a chiarire l’immagine della Gerusalemme ellenistica, a lungo ritenuta un insediamento minore e povero dopo la distruzione babilonese del 586 a.C. Gli archeologi Yiftah Shalev ed Efrat Bocher, direttori dello scavo, sottolineano come la moneta, insieme ad altri reperti coevi, dimostri che la città, nel III secolo a.C., stava ricostruendo relazioni politiche, economiche e culturali con i grandi centri mediterranei. Non più un villaggio marginale, dunque, ma una realtà capace di inserirsi nelle dinamiche del potere tolemaico che dominava il Levante. Tra storia e simbolo Il ruolo delle regine tolemaiche e la propaganda numismatica La scelta di raffigurare Berenice su un conio non è casuale. Le regine tolemaiche avevano un ruolo centrale nella legittimazione del potere: il loro volto non rappresentava solo una figura dinastica, ma un messaggio politico e simbolico di fertilità, prosperità e continuità regale. Il conio di Gerusalemme appare così come un tassello prezioso della propaganda dinastica tolemaica, che utilizzava la moneta come strumento di comunicazione capace di attraversare i confini e i popoli dell’impero. https://stilearte.it/rara-moneta-doro-della-regina-berenice-ii-degitto-coniata-2-200-anni-fa-scoperta-nella-citta-di-david-a-gerusalemme-perche-la-regina-tolemaica-appare-con-il-titolo-sul-conio-e-co/
    1 punto
  21. E dopo una del 99, una del 90:
    1 punto
  22. #Ale75 Grazie mille ! Regards, Ajax
    1 punto
  23. I miei complimenti a @jaconico per l'articolo che porterà certamente maggiore consapevolezza fra i collezionisti su una tematica molto dibattuta e sarà da stimolo per intraprendere la strada del collezionismo con spirito di ricerca, studio, confronto e passione piuttosto che percorrere quella delle alterazioni per fini speculativi che desertifica questo settore sul piano emozionale e allontana sempre più i giovani. Grazie ancora @jaconico e a tutti coloro che con articoli informativi numismatici continuano ad alimentare la nostra passione.
    1 punto
  24. Buongiorno a tutti, Oggi sottopongo alla vostra attenzione questo piccolo e difficile modulo da 50 centesimi 1889 (l'anno più comune tra i 50 centesimi di Re Umberto). Mi farebbe piacere ricevere qualche parere o considerazione da parte degli esperti! Grazie e saluti, Carlo
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Grazie. Si appena passo da mio padre le posto, mi sembra di averne altre due. Moneta interessante si!
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  27. Ciao a tutti, Ciao Genny, questa pseudo torretta lho già vista sempre su una 56...non sono sicuro sia una torretta, potrebbe essere perché no!? Ie dimensioni ci sono e anche la posizione è in linea con la torretta sotto, andrebbe vista bene in mano anche se penso non sia una torretta. Posta anche le altre, con le 56 ti assicuro che c'è da divertirsi. Un saluto Raffaele.
    1 punto
  28. Che ti devo dire? Di queste cose ne ho viste un sacco, probabilmente i preparatori dei coni in alcuni casi erano non proprio degli artisti... anche il fatto che si sia tenuto largo ad inizio legenda ed abbia dovuto recuperare alla fine ammucchiando le lettere lo dimostra! A volte mi piace pensare che nelle officine monetarie ci fossero dei giovani apprendisti che facevano "gavetta" e imparavano sbagliando. A volte che ci fossero davvero degli operai che si mettevano al lavoro dopo pranzo e dopo un bel pintone di vino!
    1 punto
  29. Quella a sinistra sono dei semplici 20 centesimi di euro del 2002 Grecia. Questa moneta reca il ritratto di Ioannis Capodistrias (1776-1831), eminente diplomatico e uomo politico a livello nazionale ed europeo. Fu il primo governatore della Grecia (1830-1831) nominato dopo la guerra d’indipendenza del 1821-1827. Sulla sinistra il millesimo di conio e l’Anthemion (un fiore rappresentato in forma stilizzata), simbolo della Zecca greca. Sulla destra il valore "20" con sotto la scritta in caratteri greci "ΛEΠTA" (LEPTA); in basso sul busto la scritta in caratteri greci "I.KAΠOΔIΣTPIAΣ" (I. KAPODISTRIAS) e le iniziali dell’autore "ΓΣ" Georgios Stamatopoulos. Sul bordo esterno 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea. Autore: Maria Antonatou. Nel 2002, se coniata dalla zecca spagnola, all'interno della 8a stella vi è una E (Spagna). Mi auguro che le risposte fornite siano state “pacate”.
    1 punto
  30. Io dico che è quella che ti ho detto comunque sentiamo anche gli esperti 😊
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  31. Le impronte nei campi di D/ e R/ (manca solo la mitria imperiale sopra la K) corrispondono con la terlina o quattrino coniata nella zecca di Milano per Carlo V. La zecca di Messerano imitò questa moneta ma non tornano le legende; al D/ rosetta CHRISTVS.IMP rosetta e al R/ rosetta SANCTA.ET.AV.CRVX. Anche la zecca di Casale coniò una moneta simile con la differenza che Casale era un dominio di Carlo V. Il suo esemplare potrebbe essere stato coniato da una zecca clandestina, quindi una falsificazione coeva.
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  32. Ahhh 🫠 Non ho parole😆 Rientrano a pieno titolo nel concorso😆
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  33. in linea teorica la stima. Il realizzo potrebbe essere inferiore, difficile trovare chi paga il grammo/oro secondo la quotazione giornaliera della borsa. Saluti Gordon
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  34. Sembrerebbe un sesterzio , dato il peso, visto che al rovescio mi sembra si intravedano la S-C. Mi sembra anche di riconoscere una figura femminile appoggiata su una colonna ( Felicitas?) Ho trovato questo che gli potrebbe assomigliare ma è possibile che sia tutto frutto della mia immaginazione https://www.numismaticavaresina.it/treboniano-gallo-251-253-d-c/57213/treboniano-gallo-251-253-d-c-sesterzio-felicitas-pvblica-ric-108a-grammi-16-93-mm-29.html
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  35. Salve, Moncalieri (TO) 🙂 https://catalogo.cultura.gov.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0100045324A
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  36. Sicuramente, per essere la tua prima esperienza in asta, hai avuto un approccio molto scrupoloso, investendo complessivamente una cifra tutto sommato bassa. E ciò è positivo. Personalmente, anch'io avrei evitato il 20 centesimi per quel difetto di conio. Per qualche euro in più avrei puntato sul lotto precedente (lot 2527). https://inasta.bidinside.com/it/lot/222734/savoia-vittorio-emanuele-ii-re-ditalia-/ Diciamo che, in ambito collezionistico, spesso vale il detto "chi più spende meno spende", nel senso che è meglio acquistare subito un esemplare in buona conservazione (non necessariamente FDC) per non doverlo poi andare a sostituire un domani. In questo caso, molto probabilmente, finirai per conservarlo ugualmente questo 20 cent di Vittorio Emanuele II, anche per ricordo della tua prima esperienza in un'asta. Però quel difetto sulla data, come osserva giustamente @Carlo., impatta molto sull'appeal della moneta...
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  37. ... infatti lo avevo immaginato, le offerte si sono fermate ad un prezzo basso. 😅 Grazie Domenico, l'avrei presa lo stesso...anche se fosse messa peggio. Per certe rarità non si può pretendere la perfezione, le Pubbliche del 1788 sono già ostiche da trovare in qBB. Mi ritengo molto soddisfatto, a leggere la nota sul Magliocca...questo SICILI ad oggi dovrebbe essere il quarto esemplare conosciuto.
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  38. Dici sal lati della croce?in tal caso allora è quella del link... Adesso che ci penso,al rovescio dovrebbe recitare:IN HOC.SIGNO.VINCES... Quindi nessuna R e P,ma considerando la conservazione sarà di difficile lettura...
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  39. Salve,le silique dovrebbero essere in argento,questa sembra rame,forse un AE 4,ma senza lettere si può ipotizzare un imperatore tardo,Honorius,Teodosius,Gratianus?
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  40. Ciao, è un 3 cavalli di Filippo III di Spagna per il Regno di Napoli con al dritto la pietra focaia attorniata da 4 acciarini intervallati da fiamme,ma non riesco a capire se al rovescio è anepigrafo o con legenda... Dovrebbe essere questo... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/8
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  41. Francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy, dedicati al settore alimentare: Pallini, nel 150° anniversario della fondazione; Nocciolini di Chivasso; Molinari Italia; Fabbri 1905; Oleificio Zucchi; Riso Carnaroli; Fondazione Qualivita Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 10 settembre sette francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy, dedicati al settore alimentare: Pallini, nel 150° anniversario della fondazione; Nocciolini di Chivasso; Molinari Italia; Fabbri 1905; Oleificio Zucchi; Riso Carnaroli; Fondazione Qualivita. Caratteristiche del francobollo Le vignette: per Pallini, riproduce un manifesto in stile liberty del primo Novecento, raffigurante un uomo e una donna seduti in una terrazza che degustano il Mistrà, il liquore più iconico dell’azienda Pallini, delimitato, in alto, dal logo del 150° anniversario dello storico marchio italiano. Completa il francobollo la legenda “150 ANNI PALLINI ROMA”; per Nocciolini di Chivasso, riproduce i famosi Nocciolini di Chivasso, affiancati da una foglia di nocciolo e dai suoi frutti, l’ingrediente principe di questa prelibatezza dolciaria, uno dei dolci più piccoli al mondo. Completa il francobollo la legenda “NOCCIOLINI DI CHIVASSO”; per Molinari Italia, raffigura, su un fondino tappezzato da righe verticali monocromatiche in colore grigio, il logo ufficiale di Molinari Italia in primo piano sulla silhouette dell’iconica bottiglia della Sambuca Molinari su cui campeggia l’acronimo “SM” in rosso e la firma del fondatore Angelo Molinari. Completa il francobollo la legenda “DAL 1945”; per Fabbri 1905, riproduce il famoso vaso in ceramica Amarena Fabbri. Suggella la composizione il pregiato frutto che ha reso iconico questo prodotto alimentare artigianale. In alto, il logo dell’azienda; per Oleificio Zucchi, riproduce il logo di Oleificio Zucchi, storica azienda cremonese fondata nel 1810, affiancato dalla raffigurazione di un’antica macina in pietra, costituita da due molazze che ruotano su un basamento circolare, impiegata al fine di estrarre olio di semi e d’oliva per uso alimentare. La composizione è delimitata, in basso, da un motivo grafico tratto dal logo aziendale; per Riso Carnaroli, raffigura una risaia, con un casolare sullo sfondo e pannocchie di riso in primo piano, che caratterizza, in Lombardia, tutta la zona della provincia di Pavia a vocazione risicola, dove è radicata la coltivazione del Riso Carnaroli Classico. Completa il francobollo la legenda “RISO CARNAROLI CLASSICO DAL 1945”; per Fondazione Qualivita, riproduce, su fondino verde oliva che richiama il colore corporate della Fondazione Qualivita, il logo della Fondazione delimitato, in basso, da una bandella sottile con i colori della bandiera italiana che precede la scritta: “PER LA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI ITALIANE DOP E IGP”. Completano ogni francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B. Bozzetti: Bozzetti: per Pallini, progetto grafico a cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.; per Nocciolini di Chivasso, Emanuele Cigliuti; per Molinari Italia, progetto grafico a cura di Molinari Italia e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.; per Fabbri 1905, Emanuela L’Abate; per Oleificio Zucchi, Matias Hermo; per Riso Carnaroli, Roberto Giannotti; per Fondazione Qualivita, progetto grafico a cura di Fondazione Qualivita e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.. Tiratura: La tiratura è di duecentomila-venticinque esemplari per ogni francobollo, ad eccezione di quello dedicato a Nocciolini di Chivasso con duecentomila-quattro esemplari. Indicazione tariffaria: B. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: Pallini e Nocciolini di Chivasso, sei; Molinari Italia, Oleificio Zucchi e Fondazione Qualivita, quattro; Fabbri 1905, cinque; Riso Carnaroli, quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); Pallini e Molinari Italia - formato carta: 30 × 40 mm.; formato stampa: 26 × 36 mm.; formato tracciatura: 37 × 46 mm.; Nocciolini di Chivasso - formato carta e stampa: il francobollo ha un formato tondo inserito all’interno di un riquadro 48 x 40 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; Fabbri 1905 e Fondazione Qualivita - formato carta e stampa: 30 × 40 mm.; formato tracciatura: 37 × 46 mm.; Oleificio Zucchi e Riso Carnaroli - formato carta e stampa: 40 × 30 mm.; formato tracciatura: 46 × 37 mm.; dentellatura: Pallini, Molinari Italia, Fabbri 1905, Fondazione Qualivita, Oleificio Zucchi e Riso Carnaroli - 11 effettuata con fustellatura; Nocciolini di Chivasso - 12 effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio Il foglio contiene: per Pallini, Molinari Italia, Fabbri 1905, Fondazione Qualivita, Oleificio Zucchi e Riso Carnaroli - quarantacinque esemplari; per Nocciolini di Chivasso - ventotto esemplari. Sulla cimosa, la riproduzione del logo MIMIT monocromatico.
    1 punto
  42. Buonasera...e grazie per l'appunto... ma io scrivo "è associato" perché anche lui (Enrico III) ne fu promotore assieme alla madre Caterina DeMedici... Il padre Enrico II morì nel 1559, molti anni prima della Strage!! Non è il mio forte la storia francese di quel periodo, ma su questo ho pochi dubbi. Nel 1572 regnava Carlo IX...correggetemi se sbaglio!? In ogni caso bene che partendo da una moneta sorgano dubbi, si cerchino conferme e si discuta. Sempre cordialmente.
    1 punto
  43. Complimenti @Rocco68, a mio avviso, gradevole anche il colore con le sue sfumature.
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  44. Da: "abbiam bisogno di un paio d'ali...", a: "abbiam bisogno di un paio di occhiali...", è stato un attimo 😅
    1 punto
  45. Come in molte monete del Regno il D/ (MB-BB) è in condizioni peggiori del R/ (BB). Nell'insieme darei un q.BB per l'esemplare che resta una moneta gradevole. Per confronto e condivisione posto un esemplare in buona conservazione:
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  46. DE GREGE EPICURI Hieronimus Fracastorius (nato a Verona fra il 1475 e il 1478, morto a Incaffi nel 1553) fu, come spesso nel Rinascimento, medico e filosofo, ma anche cultore di letteratura, geografia e botanica. Studiò all'Università di Padova sotto la guida e l'impulso del medico Girolamo della Torre. Assistette alla guerra fra le truppe francesi e l'esercito dell'imperatore del SRI, che fra l'altro devastò Verona e contribuì alla diffusione della sifilide. Studiò in particolare quest'ultima malattia (" De morbo gallico") e la rabbia. Viene ricordato su questa medaglia in bronzo (circa 32 mm) emessa in occasione delle "Giornate mediche internazionali" tenutesi a Verona nel 1955. Mi pare che manchi dal nostro catalogo. Mi devo scusare però per la qualità delle foto; ora non sono in grado di rifarle.
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  47. Esemplare con appiccagnolo custodito presso il "Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci" di Milano. larghezza: 0.34 cm; diametro: 3.9 cm; peso: 0.0216 kg metallo brunito https://collezioni-online.museoscienza.org/detail/IT-MUST-NTR001-006218/medaglia-giornate-mediche-internazionali-hieronymus-fracastorius-verona-1955
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  48. Carlo Emanuele I - Cavallotto 1630 Carlo Emanuele I (1580-1630) Cavallotto 1630 - MIR Manca MI (g 1,77) RRRRR Nella recente nuova edizione del MIR sulle monete dei Savoia non è censita, tra le tante varianti di questa tipologia, la presenza della data al di sopra dello stemma. Il 1630 è l'anno della morte del duca per cui dovrebbe trattarsi proprio dell'ultima emissione. Pur mancando di argentatura, come gran parte di questi esemplari, trattasi inoltre di un bellissimo esemplare dagli ottimi rilievi. Grading/Stato: SPL Lotto 1736 Asta Nomisma n. 74 5-6/9/2025 Condivido volentieri.
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  49. Oltre a delle minime differenze del genio sul dritto, è nel rovescio che si possono vedere le maggiori difformità come manca della lettera C di CN.LEN.Q e la scritta è N•LEN•Q Poi ci sono anche altre piccole differenze stilistiche. Nel Gohl , Die Münzen der Eravisker, 1903, vi è il disegno dell'unico esemplare conservato a Budapest.
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