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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/25 in tutte le aree

  1. non credo. L'esagramma ha un legame storico e "spirituale" con la birra, compare molto spesso nelle rappresentazioni della lavorazione della bevanda e dei mestieri del mastro birraio. Gordon da cronache di birra: Nell’arte brassicola l’esagramma avrebbe un significato molto simile (ambito alchemico ndr). Il primo triangolo rappresenterebbe i tre elementi coinvolti nella fase produttiva: il fuoco, l’acqua e l’aria. Per i primi due c’è poco da spiegare, mentre l’aria probabilmente entra in gioco poiché in passato tutte le birre erano il frutto di una fermentazione spontanea. Le punte del secondo triangolo, invece, descriverebbero i tre ingredienti base della birra: il malto, il luppolo e ancora l’acqua. È inutile motivare l’assenza del lievito, sebbene un indizio evidente si trovi proprio nell’altro triangolo. Oltre che a Windischeschenbach e in altre località legate allo Zoigl, l’esagramma birrario si trova anche in antiche illustrazioni a tema e sulle insegne delle vecchie locande della Baviera.
    5 punti
  2. Mi chiedo come si faccia anche solo a pensare che un "coso" del genere possa avere un valore... Ma in base a cosa poi?mah... Per me non vale neanche più il facciale,primo perché nessuno la prenderebbe, secondo perché non ha neppure più potere d'acquisto...
    5 punti
  3. Allora, cerchiamo di spiegarci per bene. Il graffio sull’1 si trova su diversi tipi di falsi, anche più pacchiani di questo (come ben dimostra l’esempio linkato da Oppiano che basta vederlo specialmente al dritto per smascherarlo). Di per sé quindi, la presenza di questo particolare (il graffio per l’appunto) non lo trovo fattore dirimente per giudicare l’autenticità (Esempio: se venisse pubblicato, ma con foto poco chiare, un esemplare autentico che presenta un graffio similare proprio in quello stesso punto, cosa facciamo? Lo bolliamo come falso già solo per la presenza del graffio?) Punto due. Diciamo che non è la solita patacca sfacciata: il colore del metallo, l’usura e l’aspetto generale lo rendono in apparenza non così pacchiano, tanto è vero che ha comunque fatto abbassare la guardia a diversi utenti che non sono proprio novizi; Anche il FERT in incuso non è reso in maniera così elementare (basta guardare il confronto che ho inserito con le foto: le rosette sono mal impresse mentre si è cercato di restituire al FERT incuso le grazie del lettering) come invece lo troviamo nelle solite riproduzioni da bancarella, come questa attualmente sulla baia e sempre col graffio (non taglio!) sull’1. https://ebay.us/m/hG1G6s Rimango sempre perplesso invece sul fatto che si possa imputare all’incastonatura il bordo sfuggente e decentrato con gli incusi imprecisi. Lo avevo già espresso nel mio intervento: Men che meno una “fresatura”, che a mio parere avrebbe generato danni molto più evidenti. Poi il contorno è quello che è… il fatto che fosse così sottile e sfuggente poteva essere il vero “campanello d’allarme” per esaminarla con più attenzione. “Eccezionalmente ben fatta” mi pare esagerato, però che non sia il solito falso raffazzonato e pacchiano, questo si, obiettivamente glielo concedo
    4 punti
  4. Una data precisa non esiste, vi ho messo di proposito immagini di Francobolli luminescenti di inizio 900 come i Leoni la floreale e l' imperiale del 1926 SEGUE.......- Per capirci qualcosa dobbiamo partire dalla preparazione della pasta di carta che anticamente veniva fatta con molti materiali diversi, dagli stracci alla polpa di legno, ...si potevano impiegare fibre derivate da piante diverse come la canapa, gli steli di bambù, la paglia di grano o le piante di riso. Ora .. a questa poltiglia per stabilizzarla poteva essere aggiunto il gesso, il caolino o il talco per rendere la carta più bianca e migliorarne l'apparenza, inoltre per migliorare l'assemblaggio delle fibre e rendere la carta più adatta alla scrittura potevano essere aggiunti amidi e colle, .. ed inoltre coloranti per una colorazione specifica. In mezzo a questo intruglio alchemico, forse attraverso dei coloranti..? ... casualmente furono introdotte piccole quantità di "solfuro di zinco", che fu la sostanza principale all'epoca per creare fluorescenza, la cosa fu casuale e solo ai giorni nostri ci rendiamo conto che alcuni francobolli dei primi del 900 hanno pigmenti fosforescenti. Inizialmente la storia ufficiale nei tempi moderni di questo elemento nei francobolli inizia negli Usa, poi in Gran Bretagna e resto del mondo negli anni 60 del secolo scorso, ovviamente fu usata per velocizzare il controllo e lo smaltimento di quantità massive di posta con sistemi meccanizzati che potevano riconoscere questi pigmenti luminescenti. Non dimentichiamo inoltre che vennero aggiunti oltre che nei Francobolli, in banconote e qualsiasi altra carta valore come anti contraffazione. Quindi stabilire quale fu il primo Francobollo fluorescente e' un po' difficile, all' infuori che non esista una datazione e catalogazione..tutto puo' essere.. ma io non ne sono a conoscenza. Sono comunque queste casualità che rendono questo hobby ancora più "stupefacente".
    3 punti
  5. Salve. Ho pensato di pubblicare questo mio Ducato 1684 di Carlo II. Gr. 28,10. A me non sembra male. Cosa ne pensate? Grazie.
    3 punti
  6. Oggi, in asta MDC lotto 1585. ITALIE - ITALY Bénévent (principauté de), Grimoald III comme Prince (792-806). Solidus, classe 2, légende rétrograde au revers ND, Bénévent. Av. + GRIM - VALD. Buste drapé, la toge retenue par une fibule sur l'épaule droite, barbe et chevelure formée de perles; une croix au-dessus de la tête. Rv. [VICTORA - PRINCIP [C-ONO B]. Croix pattée avec un globule au pied, posée sur trois degrés et accostée de G - R. MEC.1.1101 v. - MIR.199 v. - Fr.104; Or - 3,93 g - 21 mm - 6 h Provient de la collection A. Trampitsch, vente Crédit de la Bourse, Yves Cellard, 31 mai et ler juin 1988, n° 89. De flan large. Variété non répertoriée avec la légende rétrograde au revers. Légèrement nettoyé avec une patine dorée. Superbe. https://mdc.mc/catalogue/vente-aux-encheres-numismatiques-17/lot-1585-11/ Interessante il R/ con legenda retrograda.
    2 punti
  7. E' un periodo brutto per me e non sto più "dentro" le monete come prima, quindi mi scuso se a volte non mi capite, sono molto rozzo nello scrivere. Posso darvi un consiglio su questa tipologia...... spesso e volentieri confrontate le mani o braccia o piedi o altro con un originale normalmente nei falsi non sono mai perfette cioè non hanno una forma bella sono più allungate o più fini. A volte anche le gambe o zampe dei cavalli o la chioma. In questa a parte il bordo potete vedere la foto di confronto postata prima della testa o della mano. Anche per me è un falso che con un pò di pazienza e un confronto con un originale lo si vede abbastanza bene e no eccezionalmente ben fatto. Sicuramente una visione troppo superficiale della casa d'aste e troppa leggerezza su questa tipologia nel controllarla. 🙏🏼
    2 punti
  8. Ciao @Ajax dovrebbe essere questo bronzo provinciale di Gallieno per Efeso in Ionia. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/type/60928
    2 punti
  9. Per ora è ancora possibile verificare l'autenticità confrontando i falsi con gli originali. Qui sotto posto un esemplare autentico per confronto e condivisione: è in bassa conservazione, ma accontentiamoci, dopotutto è un R3:
    2 punti
  10. Chi è il perito? Credo che l' "eccezionalmente ben fatto" sia un atteggiamento garantista e di autodifesa della categoria commerciale. A prescindere dal 1 tagliato (ben riconosciuto da @santone), bordo e contorno (come rimarcato fin da subito da @ilnumismatico e come da te stesso subodorato) sono spie evidenti di falsificazione ... non così ben fatta dopotutto.
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, scusate se ho sbagliato sezione dove postare... eventualmente per cortesia prego di spostare nella sezione adatta grazie. Volevo chiedere informazioni su questo "tondello" pesa 4,97 gr. è diametro 25mm. grazie.
    2 punti
  12. Quest’anno il Premio per i giovani entro i 25 anni organizzato ogni anno da Quelli del Cordusio avrà una variazione, oltre al dono di una moneta verrà’ omaggiato ai ragazzi un libro di numismatica perché riteniamo che entrambi servano per la formazione culturale e per creare passioni sostenibili e strutturate. Noi come Quelli del Cordusio faremo la nostra parte, ovviamente chi volesse unirsi a noi, sia per le donazioni di monete che per quelli di libri, sarà benvenuto e già con l’occasione lo ringraziamo.
    2 punti
  13. Regno di Napoli, Filippo III di Spagna,1598-1621... Tornese 1607 con 7 retrogrado... D/: PHILIPP.III.DG.REX.ARA.VTR+... acciarino attorniato da 4 pietre focaie intervallate da 4 fiamme... R/:anepigrafo, cornucopia curvata a sinistra in corona di foglie di quercia o di alloro (più rara)... Numero 59,pagina 184, rarità R... "LA MONETA NAPOLETANA DEI RE DI SPAGNA NEL PERIODO 1503-1680"... di Pietro Magliocca...
    2 punti
  14. Ciao @Pino 66se la moneta ( si tratta di un denario, la mancanza della corona radiata ed il peso e diametro lo confermano) è in bronzo/rame come tu affermi ( dalle foto postate non si vede bene 🙂) e non c'è traccia superficiale di residui d'argento ( che potrebbero far pensare ad un suberato che ha perso il rivestimento d'argento) si tratta sicuramente di un cosidetto denario del Limes. Coniati o ottenuti per fusione, secondo la tesi più probabile, per farli circolare forzatamente solo in zone molto limitate dell'impero e per brevi periodi. Sul rovescio è personificato il dio Apollo seduto ed il RIC da te indicato è corretto. ANTONIO
    2 punti
  15. NORA: 1.500 MONETE CHE MOSTRANO LA FINE DELLA DOMINAZIONE ROMANA IN SARDEGNA Una delle scoperte dell'Università di Cagliari
    2 punti
  16. carissimi, come promesso, Alexander Korshenko mi ha girato l'articolo, mi ha chiesto di ringraziarvi, e mi dice che è a disposizione di chiunque avesse domande grazie a tutti Korshenko 2025 Venetia-Tokens_Korshenko-2025.pdf
    2 punti
  17. Per iniziare a collezionare devi prima documentarti e leggere di Numismatica, poi devi acquisire cataloghi d'aste per imparare classificazioni, rarità e prezzi di mercato. Nella sezione"Bibliografia numismatica,riviste e novità editoriali" trovi una sezione "cataloghi d'asta gratis" cliccaci e scegli i cataloghi che ti possono interessare(la spedizione dei cataloghi si paga).La richiesta va effettuata nella medesima sezione ma i dati di spedizione vanno forniti mediante messaggio privato al possessore del catalogo(chi ha pubblicato l'annuncio). Fatto questo devi considerare il budget di spesa che hai, dopo di che potrai vedere su cosa orientarti. Ad esempio potresti pensare di collezionare e studiare(per studiare intendo: approfondire tramite letture di studi e libri)monete antiche della tua regione o della tua città. Buona Numismatica odjob
    2 punti
  18. Buongiorno cari amici, come @odjob ben sa, ho ricevuto solo oggi le monete dell'ultima InAsta, tra le quali spicca un 5 lire cinquantenario (lotto 2598). Non si tratta certamente di un pezzo top: giudicato BB e annotato "da incastonatura", l'ho acquistato più che altro per concludere una serie, quella degli argenti di Vittorio Emanuele III, che non colleziono più da tanti anni ma che avevo messo insieme con il mio povero papà e di cui lui andava tanto fiero. Insomma, trovato un pezzo abbordabile me lo son portato a casa. Non sono pratico della tipologia né del regno in generale, però devo dire che la moneta non mi ha fatto una bella impressione, e volevo una vostra opinione. So che InAsta è un'azienda serissima e sono loro cliente praticamente da sempre, ma dopotutto nessuno è infallibile, e vorrei dunque non lasciarmi dubbi che poi impedirebbero di godermi il pezzo. Il peso corrisponde (24,83 g.): quello che non mi convince è il bordo e il contorno. Certo può essere legato all'incastonatura, ma... ditemi voi cosa ne pensate. Vi posto le foto di D/ e R/ della moneta (fatte dalla casa d'aste) e poi dei FERT e delle rosette (fatte da me, perdonate la qualità). Attendo vostre opinioni, grazie a tutti.
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  19. Salve a tutti, altro arrivo odierno. I punti verdi sulla moneta di Caracalla sembravano meno evidenti in foto, ma mi piaceva il ritratto, “cattivo il giusto”. Lascio parlare le immagini!
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  20. Buonasera. Non ti preoccupare per l'antipatia o la simpatia, siamo tutti simpatici e antipatici almeno a qualcuno! La cosa importante è essere educati. Tornando alle monete e non ai modi, entrambi i millesimi sono rari con il busto piccolo. Il busto piccolo io personalmente lo catalogo come variante. Tra le busto piccolo 1790 ci sono esemplari con le I che allo sguardo possono essere lette come 1, non tutti gli esemplari che citi hanno la testa della I a punta (tra le 1789 ad esempio nessuna!), quando questa è a punta si può leggere 1! Nel mio esemplare e in questi provenienti dalle discussioni la legenda è leggibile come FERD1N 1V. Nel Magliocca, il più recente, questa variante è inserita, ed è inserita r4, questo non significa prendere per oro colato qualcosa solo perché è pubblicato, non mi trovo d'accordo su diverse rarità inserite in diversi manuali. Semplicemente quante 1790 busto corto, con 1/I si trovano? Pochissime! Si è liberi di considerare alcuni particolari, varianti più o meno degne di nota, o addirittura non considerarle proprio. Io considero questa assieme ad altre varianti, varianti dovute all'usura del conio, mi attraggono meno di altre, ma restano x me varianti che per completezza in collezione una casella la trovano. Raccontano il lavoro del conio. Quindi per me es1ste, senza maiuscole e grassetto;) Cordialmente.
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  22. Qui altro esemplare “falso” con l’1 tagliato:
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  24. Nella scheda non c'è scritto che è una prova del 50 cent in argento, quello che vedi in alto a sinistra si riferisce alla scheda precedente, a destra invece puoi accendere alla scheda successiva comunque non seguo il Regno d'Italia come si deve, sono il meno indicato a risponderti, mi ricordavo solamente di aver visto questo tondello girovagando per il catalogo del sito, in particolare scorrendo questo elenco: Prove e progetti delle monete del Regno d'Italia effettuate durante il Regno di Vittorio Emanuele II ps: la tua in quell'elenco è questa:
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  25. Buonasera, il perito NIP ha confermato la non autenticità, anche se ha detto che è un falso eccezionalmente ben fatto.
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  26. Ciao, qui ne trovi uno del 1861 saggio di bronzo della zecca di Torino - 1861
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  27. si all'apertura alle 10, poi verso mezzogiorno un po' più di chiaro. interessanti monete presso numismatica felsinea del nuovo listino, mi sembra inoltre che qualche consueto commerciante numismatico non fosse presente, mentre direi che i banchetti filatelici erano più nutriti e più affollati delle passate edizioni. Comunque sempre una generale buona partecipazione.
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  28. Prego! Ma per fare una festicciola i tuoi gettoni non bastano: metto anche alcuni dei miei! Anche questi per 1/2 ed un litro, per un boccale e - per quello che deve guidare - ne ho anche uno per caffé / the / cacao (il piccolo in centro a DX) njk
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  29. https://de-wikipedia-org.translate.goog/wiki/Brauerstern?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=de&_x_tr_pto=wapp Il link di sopra dovrebbe venir fuori tradotto - la pagina italiana non esiste
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  30. Concordo. Credo che oramai abbia solo valore "devozionale" come direbbe il buon @ART 😄
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  31. Veloce passaggio al convegno stamattina,c'era una gran folla...
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  32. Bella moneta 🙂
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  33. ordine di monete fatto il 10 agosto mi porta in spedizione oggi in precedenza ho fatto quello dei francobolli il 24 luglio è arrivato il 23 settembre ed ora uno sempre di francobolli fatto il 10 settembre e chissà quando arriverà... ad ottobre spero di fare un secondo ordine delle monete vedremo un saluto a tutti
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  34. Se può esserti di aiuto Io ho un ordine del 6 agosto che ha iniziato l'iter della spedizione il 01 ottobre Adesso sta ballando tra vari magazzini tra Fiumicino e Roma
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  35. Questo hobby non smette mai di meravigliarmi, ...si impara in continuazione, la Filatelia è una piccola enciclopedia con immagini. Bel materiale Gordon, hai una collezione importante e se puo' fare piacere anche di valore venale, .... cortesemente continua a postare queste raffinatezze che danno piacere agli occhi e nutrimento alla mente. 👍
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  36. Le combinazioni sono 13, date dai seguenti vincoli: 1. Cifre superiori a 1 2. Cifre inferiori a 7 (massimo numero di posizioni disponibili) 3. Consecutività delle cifre uguali Gli insiemi di cifre che rispondono ai vincoli sono: (7) - 1 possibile ordinamento (6,1) - 2 possibili ordinamenti (5,2) - 2 possibili ordinamenti (4,3) - 2 possibili ordinamenti (4,2,1) - 6 possibili ordinamenti Totale 13 combinazioni: 7777777 1666666, 6666661 2255555, 5555522 3334444, 4444333 1224444, 2214444, 4444122, 4444221, 1444422, 2244441 Saluti e buona giornata Carlo
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  37. È ratto B, robot TIF = fitto borbottare. Buonanotte!
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  38. È un piacere per me se sei soddisfatto! Poi hai acquistato una moneta che ha esattamente 2 secoli più di me... come disprezzare quel millesimo? Comunque la moneta è consunta, appiattita dalla circolazione, ma in maniera uniforme! Come ti avevo già scritto è comunque un modulo importante da tenere in mano, fa piacere. Il bordo com'è? È tanto consumato? Ora ti butto li un'altra cosa ... Hai presente che bello avere la serie completa di questi argenti? Sono un bel vedere! E non troppo impegnativi come spesa non avendo fretta.... Ti faccio vedere come si presenterebbe....
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  39. Una delle tante storie degli edifici che ci circondano: abbiamo un patrimonio immenso, ma troppo spesso passiamo avanti e non ci soffermiamo ad osservare od informarci. In più, dietro ad ogni chiesa, esiste la storia di una comunità che la ha voluta, finanziata e costruita
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  40. Per vedere la fluorescenza o la fosforescenza nei francobolli o carte valori bisogna avere una lampada di Wood o lampada UV (UltraVioletti ). Questa lampada puoi avere diverse lunghezze d'onda, esattamente 366 per la fluorescenza sistema usato solitamente sui francobolli italiani, .... e 254 per la fosforescenza usata solitamente per i francobolli inglesi soprattutto i tipi Machin. Le lampade possono essere di diversi tipi : ....ed hanno un costo che puo' variare dai 10/15€ Fino ad oltre 50€. Questa lampada puo' essere utile al filatelista anche per vedere particolari su un francobollo difficilmente individuali ad occhio nudo come strappi riparazioni ecc... . Ovviamente puo' essere usata su tutte le carte valori come banconote, marche da bollo ecc... Questa è un' altra tematica della Filatelia come coloro che collezionano francobolli con i cani, gatti, cavalli, royalty, auto ecc.. c'è chi colleziona francobolli con fluorescenza e fosforescenza. Se ci sarà un interesse in merito siamo qui per approfondire, abbiamo comunque mostrato un altro aspetto della Filatelia a mio avviso molto interessante. Hurra' !!!
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  41. oltre a quanto già segnalato anche i dettagli mostrano incongruenze.. c'è poi una sorta di profilo che circonda i rilievi
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  42. Ciao @Gallienus, A me lascia molte perplessità. Bordo irregolarissimo, impreciso e assente. Gli incusi sono fatti molto male, imprecisi, deboli e poco impressi. Il modellato mi pare approssimativo e questo a prescindere dalla bassa conservazione; osserva la base della legenda al D/, dovrebbe essere dritta, netta, invece è approssimativa e incerta (il bordo poi al D/ è imbarazzante, guardala bene, da sx c'è [ma è davvero minimo] fino a scomparire e fondersi con la dentellatura proprio nella zona D'ITALIA). Se fosse incastonata, non dovrebbe avere compromesso gli incusi, tanto meno il bordo. dettaglio della legenda al D/. Guarda la base della A finale
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  43. Massenzio, sul rovescio : CONSERV - URBSSUAE ; tempio tetrastilo con la Vittoria che incorona Roma seduta
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  44. Ho il saggio ma non riesco a caricare le immagini. Questa è una trascrizione delle prime 3 pagine – penso che copra tutto, ma se hai bisogno di altro, fammelo sapere. THE BRONZE COINAGE OF METAPONTUM Ann Johnston (Plates XXXV – XXXVIII) The bronze coinage of Metapontum is far more diverse and abundant than that of most of her South Italian neighbours. It would appear to have been struck intermittently over roughly a century and a half, although dating is (as we shall see) uncertain since there is very little direct connection between the bronze and the silver coinage, and very few unambiguous clues as to sequence and chronology. The outline of the coinage that is presented here is therefore extremely tentative, and is intended to provide some idea of the range of types, grouped in a preliminary classification. The best hope of establishing a more reliable chronology lies with the archaeologists currently at work on the site of the city and in the chora, who may ultimately be able to fit the coinage into the framework provided by other finds, and so settle some of the questions which for the moment seem perplexing. The catalogue does not set out to be a corpus, but simply to list the types with such published and unpublished specimens as can be identified with reasonable certainty. The condition of many of the surviving specimens makes die comparison a hazardous if not impossible task, and no attempt has been made to indicate die identities. The worn or corroded condition of many pieces should be borne in mind with regard to weight ranges; the diameters given are approximate medians. The material for the catalogue has been compiled in the course of visits to major collections over the years, mainly in pursuit of Metapontine silver, and I am deeply grateful to the curators who have made my work possible. My special thanks to all those who supplied casts and photographs. (*) This topic seemed the most appropriate that I could offer in honor of Colin Kraay, because we had worked on it together and I could not now say which ideas were originally mine and which were his. The paper arose out of my contribution to the new edition of Historia Numorum, which Colin had the thankless job of editing. He applied himself to my MS with characteristic energy and produced an alternative draft of the section on bronzes. After an exchange of further alternatives we spent a fruitful day together in Cambridge (thanks to the helpfulness of T. R. Volk), trying to arrive at a plausible arrangement. The whole exercise was typical of Colin’s generosity with his time and knowledge. I gave him the final version just before his death, but that has now been considerably expanded, unfortunately without the benefit of his unfailingly constructive and friendly criticism. It was a great privilege to have known Colin as a scholar and a friend. CATALOGUE A. Last quarter of fifth century to mid fourth century Obv. Tripod; sometimes symbol or letter in field. Rev. META at l. or r. Barley ear with leaf to r. or l., caduceus in l. field? a. no symbol. SNG Copenhagen 1250*. b. barley grain in field. McClean 1002*; Berlin Löbbecke; Berlin Peytrignet. c. snake at l.; P at r. SNG Munich 1020*. d. star at l. Berlin Fox*. 16 mm 4.3 gm. Obv. META or ME:TA Tripod. Rev. H:E or T:E (retrograde) Barley grain. SNG Copenhagen 1270*; SNG ANS 572; BM Lincoln; Berlin 179/1879; Berlin Peytrignet; Berlin Imhoof; Berlin Löbbecke; Vienna 4256-7. 12 mm 2.1–1.59 gm. The tripods resemble those on the earliest double-relief coinage of Croton: plain, without any structure in the centre of the bowl and with unornamented rings to brace the legs. The alternative legends on the reverse of 2 are puzzling; it seems unlikely that they indicate the denomination since clearly there is no difference in weight or diameter between the two, and the barley grain identifies the denomination. 1 and 2 are presumably unit and half respectively. Many of the flans show slight traces of two lugs where the flan was broken off from a “tree.” Obv. Hermes, wearing chlamys and petasos, standing l., sacrificing over thymiaterion, caduceus held over l. shoulder; EY downwards at r.; O at lower r. Rev. ME at l.; OBOΛΟΣ at l. Barley ear, with or without leaf to r. SNG Oxford 805; SNG Copenhagen 1242; SNG Lloyd 408; SNG ANS 552; BMC 164; BM (2 exs.); Paris 1225-6; Hunter 56; Vienna 4171-2; Berlin (4 exs.); private collection*. 20 mm 9.5–7.5 gm. Obv. MET downwards at r. legible on some specimens. Head of Demeter r., wearing barley wreath and pendant earring, her hair gathered under the wreath as Noe 506. Dotted border visible on some specimens. Rev. OBOΛΟΣ upwards at l. Barley ear with leaf to r.; poppy seed pod above. SNG Oxford 806; SNG ANS 554; BMC 165-6; BM (2 exs.); Berlin (2 exs.); Vienna 4170; private collection*. 20 mm 10.7–7.5 gm. Obv. NIKA below neck tranche. Female head r., with hair gathered in roll at back of head, wearing single pendant earring; O behind head. Rev. M:E Barley ear with leaf to r.; ithyphallic herm wearing petasos at l. SNG ANS 553; SNG Copenhagen 1243; SNG Lloyd 407; BMC 167-8; McClean 1004-6; Weber 791 (now BM); Hunter 57-8; Berlin (5 exs.); Paris 1227; Vienna 4173-4; private collection*. 20 mm 10.7–5 gm. The explicit identification of the denomination is a very unusual feature and led Giesecke (Italia Numismatica, p. 115) to believe that this was an emergency issue struck during the Pyrrhic Wars. The general style of the coins, in particular the barley ear on the reverses which closely resembles those of Part 2 Class VIII of the silver (1), suggests rather the middle of the fourth century, and the choice of bronze instead of silver for striking fractions does not necessarily indicate an emergency. Silver fractions were not struck at Metapontum between the end of the fifth century (Noe 363-5) and the last quarter of the fourth century (e.g. SNG Copenhagen 1231ff.), and in any case represented multiples of the obol (triobol or diobol); bronze made possible much smaller denominations that allowed a wider range of transactions to be monetized. Hermes, whose head occurs several times as a bronze type, appears here in his commercial capacity. The standing figure is reminiscent of the earliest double-relief types in silver at Metapontum (Noe 311-20), but is clearly much later in date. The Demeter heads are closest in style to Part 2 Class VIII except that the goddess wears the barley wreath that becomes standard on the silver only in Part 3; on the bronze, she is never shown wearing a filmy veil on the back of the head (cp. SNG ANS 415ff.), characteristic of the early issues of Part 3. The poppy seed pod recurs as a symbol on the silver at the very end of Part 2 (Noe 516, SNG ANS 402) and a small bronze denomination (16). The Nike head is labelled, like Noe 450ff. and 495, to distinguish her from Demeter; the style again resembles the late Part 2 silver. All three types were struck from a number of different dies and on a variety of flans. Some were struck on the bullet flans later common in Sicily which leave characteristic projecting lugs at opposite sides of the flan; others are regular “pancake” flans with rounded edges, while a few have bevelled edges. Relief is low, even on the rare well-preserved specimens. The three issues were alone represented in IGCH 1935; their recorded condition does not allow a sequence to be established. Bronze of this module was never struck again, and most of the subsequent bronze fractions are very much smaller. Some of the types listed below may well have been contemporary with the obols. Obv. Female (?) head r., hair gathered as Noe 506, etc. Rev. MET at l. Barley ear with leaf to r., no symbol visible. Paris, Seymour de Ricci* 15 mm 4.6 gm. Obv. Head of Demeter r., hair gathered in sakkos. Rev. META upwards at l. Barley ear with leaf to r., TEI upwards under leaf. Cambridge (Leake)*. 16 mm 4.19 gm. Obv. Head of Demeter r., hair gathered in sakkos. Rev. M:E and TEI to l. and r. of type. Barley grain. McClean 1008; SNG Copenhagen 1269; Weber 797 (now BM); Naples Santangelo 4315; Milan (2 exs.); private collection*. 13 mm 2.1–1.7 gm. Obv. Head of Demeter or Artemis r., hair in topknot (cp. Noe 480-1; 70). Rev. MET at l., TEI at r.; or M:E to l. and r. of type. Barley grain. Naples Santangelo 4316; Vienna 4241; private collection*; Berlin (2 exs.). 13 mm 2.04–1.6 gm. Obv. Head of Athena r., wearing Corinthian helmet. Rev. ME at l., TEI at r. Barley grain. Weber 798 (now BM)*; Vienna 4249 (indistinct). 13 mm 1.95–1.8 gm. Obv. Head of Apollo laureate r. Rev. META upwards at l. Barley ear, ant at r. Paris 1229*; Berlin Rauch. 16 mm 3.85–2.5 gm. Obv. Head of bearded male r., wearing diadem (?). Rev. ME.. at l. Barley ear with leaf to r.; symbol illegible. Naples Santangelo 4278; Vienna 4176*. 16 mm 4.4 gm.
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  45. Ciao Domenico Dopo questa "mitragliata" di informazioni, quanto meno, dovrebbe citarti tra i ringraziamenti l'amico di @Poemenius saluti luciano
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  46. Il Banti parla di San Giovanni Battista:
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  47. Sempre dalla Vanni, ma dal Catalogo LE TESSERE MERCANTILI MEDIEVALI ITALIANE NELLE CIVICHE RACCOLTE NUMISMATICHE DI MILANO. 1999 Comune di Milano- Settore Cultura Musei e Mostre.
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  48. ciao, mi chiamo Martin dalla Slovenia. Ho trovato il tuo stesso ciondolo nel nostro campo l'estate scorsa. sai forse cosa sarebbe?! ciao Martin hello, my name is Martin from Slovenia. Last summer I found the same pendant as you in our fields. maybe you know what that would be?! best regards Martin
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