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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/09/25 in tutte le aree
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Dato che mi chiedi (giustamente) da dove discende l'ipotesi che ho esposto al post #23 di questa discussione, ti spiego. L’esperienza mi insegna che le sentenze non riportano mai tutti i fatti che hanno caratterizzato l’iter processuale, ragion per cui molto spesso alcuni passaggi motivazionali, agli occhi del lettore che di quel processo non è stato parte (come il sottoscritto), possano risultare contraddittori o, peggio, illogici. Poiché mi rifiuto di credere che la decisione contenga una contraddizione tanto macroscopica come quella evidenziata da @gioal , mi sforzo di leggere “tra le righe” della motivazione. Ciò premesso, la mia interpretazione non può che fondarsi solo ed esclusivamente sui seguenti dati testuali. Nella parte in “fatto” della pronuncia si legge che: “Deduce ancora la difesa che il privato può rivendicare la proprietà dei beni archeologici, che si presumono di proprietà statale, fornendo la prova che […] c) i reperti siano stati acquisiti in epoca anteriore alla entrata in vigore della legge n. 364 del 1909, ad eccezione del collezionista, per il quale non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato. Pertanto, essendo il ricorrente un collezionista numismatico ed avendo prodotto fatture di acquisto di esemplari numismatici, che ne comprovano l'acquisto attraverso legittimi canali, diversamente da quanto affermato nella ordinanza impugnata, il giudice dell'esecuzione avrebbe dovuto disporre la restituzione al ricorrente di tutte le monete, dal momento che le fatture di acquisto prodotte erano idonee a provare il legittimo possesso da parte del ricorrente di tutti i reperti”. In definitiva, sembrerebbe che una delle argomentazioni spese dalla difesa sia stata la seguente: (i) la presunzione di appartenenza allo Stato non si applica al collezionista; (ii) il ricorrente è un collezionista, qualità che ha comprovato di possedere attraverso la produzione di fatture di acquisto di esemplari numismatici (si badi, non è specificato “degli esemplari di cui si chiede la restituzione”); (iii) quelle fatture, poiché documentano l’acquisto di esemplari numismatici (si, ma di quali, mi domando), sono idonee a provare il legittimo possesso di tutte le monete (e, quindi, devo desumere che si intendesse sostenere, anche di quelle che detta documentazione di acquisto non possedevano). Secondo me, ciò che traspare dalla lettura è che la documentazione di acquisto fornita dalla difesa fosse esclusivamente finalizzata a provare che l’imputato fosse aduso all’acquisto di monete e, quindi, che fosse un collezionista, così da poter legittimare il possesso anche di monete che – pur presenti in collezione – risultavano tuttavia prive di documentazione comprovante l’acquisto (interpretazione che risulterebbe pure coerente con la premessa svolta dalla difesa che, come ricordato sopra, tra le altre cose deduceva che al collezionista “non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato”). Perché altrimenti non enfatizzare espressamente la circostanza (probabilmente dirimente) che la documentazione fornita fosse riferibile proprio alle monete oggetto di sequestro e successiva confisca? E che lo scopo della documentazione fornita dall’imputato fosse, evidentemente, quello di provare la qualità di collezionista piuttosto che di provare l’acquisto delle specifiche monete non restituitegli, lo si evince ulteriormente – a mio avviso – dalla posizione che la Corte prende sul punto, affermando che: “1.3. Neanche è persuasivo il riferimento alla figura del collezionista numismatico, che il ricorrente afferma e documenta di essere”. E’ la stessa Corte, in altri termini, a raccontarci che il ricorrente ha documentato di essere un collezionista ma non anche di aver acquistato legittimamente pure quegli esemplari che, presenti nella sua collezione, sono tuttavia risultati privi di documentazione di provenienza. Magari le mie sono solo elucubrazioni mentali. Una cosa però è certa: la Corte non scrive da nessuna parte che l’acquisto tra privati non vale a conferire legittimità al possesso dei reperti. Non lo dice neanche il Codice dei Beni Culturali, come giustamente qualcuno in questa discussione ha già fatto rilevare. Saluti.6 punti
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Ricordo del Convegno Numismatico di Grenoble 2025 . Esemplare fotografato nel Cudazzo . Ex Collezione dell' amico francese G.G.3 punti
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Per questo serve sempre più occhio clinico e specializzazione. Ognuno ha la sua area di interesse, come è giusto che sia, e ognuno quindi deve imparare a valutare al meglio (con criticità e sensibilità valutativa) ogni singolo aspetto tecnico. Sennò… “son dolori!”. Poi, come faceva notare @Rocco68, se ci spostiamo su monetazioni “spicciole”, la questione diventa ancora più complicata: su queste vi era ancora meno cura tecnica (quindi un ulteriore aumento esponenziale nella difficoltà di reperire esemplari scevri da difetti) e vista la maggiore circolazione a cui erano soggette queste pezzature, anche un’ulteriore difficoltà nel reperirle in alta conservazione.3 punti
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Ciao @Releo, credo di aver capito cosa intendi (correggimi se sbaglio); in pratica chiedi se una qualità altissima sia degna di interesse (come ad esempio avviene per la rarità) per realizzare una sorta di “censimento” del numero di esemplari disponibili. Se questo è quello che chiedi, ti dico che non avviene una cosa del genere. Però è un approccio che personalmente attuo per le tipologie di mio particolare interesse. Come giustamente osservi, “si cerca di far diventare tutto FDC o quasi”, quindi a questo riguardo serve obbligatoriamente molto occhio e soprattuto grandissima attenzione ai dettagli e allo stato qualitativo del metallo (leggi pure “maledetta pignoleria”, come la mia! ). Quando collezionavo, penso ormai lo sappiate, ricercavo principalmente altissima qualità. Detto questo, posso dirti che la qualità superlativa è sempre molto ostica da trovare, e questa difficoltà aumenta esponenzialmente se la tipologia in questione è molto precaria sotto il profilo tecnico, come appunto quella del periodo in esame. Ti faccio un esempio che vale più di mille giri di parole. In collezione avevo quella che credo essere la più bella piastra del 1800: fdc secco, senza se e senza ma, patina straordinaria d’epoca e difetti di conio quasi assenti se non fosse per delle ovvie debolezze tipiche che proprio non solo della tipologia ma anche del millesimo stesso (quindi parliamo di una moneta non lavata, senza difetti di tondello e dal metallo perfettamente vergine… intatto). Monete di questa tipologia e di questo stesso millesimo, valutate fdc, ne ho viste, ma mai nulla di paragonabile a questo gioiello che avevo (che allego) La presi all’asta 2 di Ranieri, e passò praticamente in modo anonimo, senza nemmeno una descrizione aggiuntiva atta a valorizzare l’esemplare per quello che obiettivamente è, ovvero, una rarità elevata all’ennesima potenza (scusate l’auto celebrazione, ma tant’è…). Il discorso si applica ovviamente a qualsiasi monetazione con lo stesso principio, ovvero: difetti tecnici risibili o assenti, conservazione altissima (quindi assolutamente nulla a che vedere con lo Spl!). Ovviamente il prezzo sarà una logica conseguenza. Ciò però non toglie che una moneta particolarmente ben coniata possa rientrare, “in un certo senso”, nella categoria delle “speciali”. Ti posto un raffronto fotografico di un dettaglio del ritratto di Ferdinando IV che è sempre critico per le consuete debolezze: il boccolo della parrucca. Il raffronto paragona un fdc pieno con un qspl. L’usura c’è e si vede, ma appare (penso) chiaro come il dettaglio del rilievo di per sé sia molto ben coniato. È una moneta che ho venduto anni fa a trattativa privata a un prezzo decisamente oltre la media perché aveva, nonostante l’usura, un carattere di “eccezionalità” per via dei rilievi insolitamente molto ben coniati, e i fondi lucenti al rovescio. Anche qui, moneta passata inosservata su un’asta ebay di Lanz. Ecco perché incoraggio sempre tutti a imparare a fare un’analisi approfondita degli aspetti tecnici, perché questo aiuta il collezionista a capire l’effettiva qualità di una moneta, e quindi a rendersi meglio conto se si tratti di una moneta classificabile nella media qualitativa oppure qualcosa di più. Purtroppo tutto questo che ho scritto viene spesso considerato come un prolisso sproloquio, tanto è vero che ancora “ci si ostina” a gradare le monete preunitarie (addirittura quelle classiche!) solo con una fredda, stringata e inappropriata sigla, per di più con stringate (o peggio ancora nessuna, il più delle volte) note accessorie. Per concludere, a mio parere una qualità tecnica di superlativa qualità può benissimo far entrare una moneta comunissima nella categoria di quelle “introvabili”, MA, ovviamente, è importante tenere conto degli anzidetti principi.3 punti
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Buongiorno, segnalo: https://colosseo.it/press_kit/commodo/ https://www.rainews.it/video/2025/10/colosseo-aperto-al-pubblico-il-passaggio-di-commodo-usato-dai-imperatori-per-sedersi-in-tribuna-f43ba9b7-497c-4817-9724-51ec4e441097.html2 punti
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Ciao @apples62 non è una moneta ma un gettone di Norimberga con Luigi XV di Francia,solo che è molto consumato. Ti metto una lista prova a vedere se lo trovi. https://it.numista.com/catalogue/index.php?r="Lvd+xv"+nuremberg&st=all&cat=y&im1=&im2=&ru=&ie=&ca=3&no=&v=&a=&dg=&i=&b=&m=&f=&t=&t2=&w=&mt=&u=&g=&c=&wi=&sw=2 punti
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Sinceramente lo lascerei così come è. Con il bagnetto perderesti anche gli ultimi residui di colla. Anche se relativamente comune è sempre un francobollo antico e lo lascerei così.2 punti
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@Atexano @Ale75 @antvwaIa ho unito le due discussioni. La risultante è nella sezione bizantina, con il titolo trachy.2 punti
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Buongiorno a tutti, mi è capitato questo pesa monete con astuccio. In rete ho trovato Pesa moneta Priviligiato della ditta Percivalle di Firenze ma sull'oggetto che ho io queste scritte non sono presenti. Vi chiedo i vostri pareri su autenticità e valore. Grazie pesa monete.pdf le immagini jpg2 punti
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Grazie per avermela indicata....me l'annoto per quando l'unico argomento difensivo spendibile sarà quello che si è al cospetto di un....... "collezionista" (e stig....zzi).😎 M.2 punti
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Probabile firma di venditore, non mi combacia con firme di periti, oltretutto messa in posizione anomala, per i 10 cent. hai possibilità di sbizzarrirti quanto vuoi con le varie tinte stampate nei vari anni, questo dovrebbe essere un bistro chiaro tiratura del 18632 punti
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Buon pomeriggio Sardegna 10 Centesimi 1855 quarta emissione. Effige di Vittorio Emanuele II impressa a secco Al Retro sembra sia firmato, riconoscete la firma? Come sempre grazie per le vostre osservazioni.2 punti
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Complimenti! E' giusto che ogni tanto capiti qualche bella soddisfazione ad un ciotolaro e che venga premiata la sua ricerca con un qualcosa di valore. Ci accontentiamo anche di monete molto consumate perchè il bello è soprattutto ravanare in quei contenitori pieni di monete proposti a qualche spicciolo. Comunque ne ho visti di peggiori del 1941 per 40/50 euro, direi ben oltre i 60/70 euro.2 punti
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Ciao @TEO77 Veramente hai preso quel 0,10 LEK 1941 Albania per 0.50 Centesimi? Ne vale almeno 50 di euro Il bello delle ciotole...😄2 punti
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Buondi, ogni moneta presa da una ciotola, al solito mercatino del giovedi, per 50 centesimi. Molte sono parecchio vissute, ma finché non troverò di meglio, le metto in collezione..2 punti
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Certificati di Avvenuta Importazione/Spedizione (art. 72 del D.Lgs. 42/2004) È possibile richiedere il rilascio dei Certificati di avvenuta Importazione (da un paese terzo) e di avvenuta Spedizione (da un paese membro dell'Unione Europea), nei seguenti casi: Per i beni che abbiano più di settant’anni e con valore superiore ai 13.500 euro ( articolo 72 del Codice) Per i beni che abbiano più di settant’anni e con valore inferiore ai 13.500 euro/ DVAL (circolare della Direzione Generale Abap n. 25 del 2022) Per i beni che abbiano tra 50 e 70 anni e siano opera di autore non più vivente/ D50, solo nei casi di ingresso temporaneo opportunamente documentato (circolare della Direzione Generale Abap n. 25 del 2022) Hanno validità di cinque anni, rinnovabili su richiesta dell'interessato. Nell'ambito del quinquennio è consentita la riesportazione dell'oggetto, previa verifica dell'Ufficio Esportazione e consegna allo stesso del Certificato di Avvenuta Importazione/Spedizione originale. https://www.soprintendenzaspecialeroma.it/schede/certificati-di-avvenuta-importazione-spedizione-art-72-del-d-lgs-42-2004_3402/2 punti
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Buonasera a tutti, chiedo il vostro aiuto per classificare correttamente questa piccola moneta di Carlo Emanuele I. Credo possa trattarsi della data 1605 , in quanto differisce dal 1603 , con il quale potrebbe essere confuso, per la mancanza del segno di zecca sopo l'ultima cifra (T Torino in questo caso) come indicato nel MIR. Giova precisare che il Cudazzo indica questa data (1605) indicando anche una T dopo l'ultima cifra , aggiungendo pero' un punto di domanda, probabilmente perchè non è certa questa sua classificazione. Attendo i vostri pareri grazie.1 punto
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Buongiorno. Cerco informazioni a proposito di questa medaglia devozionale, con l'appiccagnola invertita, in bronzo o ottone. `Dimensioni=mm.37x25. Grazie in anticipo.1 punto
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Mi mette tristezza vedere questa bella discussione così in basso Ravviviamola un po', con delle once 'gilded' La prima che posto è un'oncia australiana del 2004 dell'anno della scimmia, dorata (le foto non sono il massimo, ma è difficile fotografare una moneta fondo specchio): Faccio un confronto con un'altra moneta, che non è un'oncia ma è sempre in argento e dorata, della Mongolia, stesso anno e stesso soggetto, in argento 925 Preferisco quella australiana1 punto
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In inglese li chiamano "brockage" Non rari nella monetazione romana, nella veneziana direi molto rari perché queste monete "a metà " difficilmente entravano in circolo se non per disattenzione1 punto
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Allora ragazzi, vi ringrazio per tutte le risposte e i messaggi che mi state mandando ma vi assicuro che l’ultima cosa che occorre è sapere che le monete siano originali. Non abbiamo alcun dubbio al riguardo per nessuna di esse perché conosciamo la passione e la disponibilità economica di chi ha collezionato per anni. il mio intento è di avere un’idea più o meno di quello che valgono alcune monete. Quelle d’oro infatti faranno un percorso diverso.1 punto
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@torpedoMagari prima di scrivere inesattezze o commentare pareri di altri utenti è preferibile informarsi meglio. Non ho la presunzione di conoscere le quotazioni esatte di queste prove ma essendo in generale le prove ed i progetti il mio campo di studio e passione cerco di essere il più obiettivo possibile. @RogerRaphael se ti occorre un aiuto per poter catalogare altre prove o progetti in tuo possesso ,se vuoi posso esserti volentieri d' aiuto rispondendo qui nel forum. Andrea1 punto
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Volendo c'è ancora qualcosa al facciale di argento .500 dalla zecca del Portogallo. Fino di 9 euro venduto a 7,51 punto
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Grazie @Oppiano, ma non seguendo pedissequamente queste tipologie, non ho altro da aggiungere a quello che ha già esplicitato il buon @Andrea imperatore un salutone a tutti1 punto
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buongiorno, dalla Spagna si aggiunge anche Alfonso XII, con un 5 pesetas 1875, dichiarato in asta come SPL, ma a mio avviso un poco di meno, per quanto mantenga del lustro. tuttavia, cosa che non si notava bene dalle foto della vendita, che qui inserisco, la moneta appare come maculata, con aree (in particolare nei campi) lucenti e aree opache. non capisco se si tratti di formazione di patina spessa disomogenea o altro. nell'ordine, quindi chiedo: di che cosa si tratta nelle aree opache? è possibile effettuare un qualche "trattamento" che consenta di rimuovere la patina (lasciatemela chiamare così per comodità) senza rimuovere il lustro? grazie Carlo1 punto
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Bella trovata e non è nemmeno tanto consumata, complimenti! Queste sono le ciotole che ci piacciono 😉1 punto
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Si sono migliori. La risoluzione è bassa e non si vedono i particolari ma comunque sia mi sembra gradevolissima. Confermo il BB+ Se ti piace la tipologia, tienila cara...1 punto
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Buongiorno, io mi ero ripromesso di scrivere all'assessore cultura, ma non l'ho ancora fatto. Comune la mail è: [email protected]1 punto
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Forse non comprendi bene ciò che dico, se le monete sono buone (e ovviamente te lo auguro) non sono monete da 500 Euro... Sono monete rare e in alta conservazione spuntano tranquillamente cifre con tre zeri, non con due🙂. In conclusione, se sono buone, valgono tanti soldi, diverse migliaia di Euro, spero di essermi spiegato in maniera esaustiva.1 punto
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Buongiorno a tutti. @Releo, tipologie di monete Napoletane comunissime ... Mi riferisco soprattutto alle monete in rame, i cosiddetti spiccioli del popolo, diventano rarissime se giunte a noi in conservazione molto vicine allo SPL . Cataloghi e Manuali nonostante la facile reperibilità gli assegnano comunque un valore in base alla conservazione . Ti faccio un esempio con un Grano di Ferdinando IV, il 1790 A.P. Altri spiccioli in rame, rarissimi e introvabili anche in basse conservazioni a volte sono riportati negli stessi senza una indicazione di valore. E trovarli così è un vero miracolo! Ferdinando IV Cavalli 3 1789 SICIL Ferdinando IV Grano 1797 con FERDINAN in caratteri grandi.1 punto
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Grazie mille @Ale75, adesso rimedio. Posso taggarti quando posto una identificazione?1 punto
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Ciao, la monetazione veneziana non è il mio forte però provo ad aiutarti... forse il 12 bagattini potrebbe corrispondere con i ponderali, con quel ST che tu vedi, con i cerchi ristretti che racchiudono la legenda e in una delle foto mi sembra di vedere come la testa del Doge inginocchiato. Ti metto una lista,prova a verificare. https://www.acsearch.info/search.html?term=12+bagattini+venezia&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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Per chi fosse interessato: nel negozio dei Musei Vaticani situato a braccio Carlo Magno in piazza s. Pietro sono disponibili tutte e 4 le stamp and coin card ed anche quella "straordinaria" del Giubileo.1 punto
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Buon giorno a tutti. Ho nascosto alcuni commenti non pertinenti da questa discussione. Vi invito, per favore, a utilizzare la chat privata per eventuali confronti di natura personale o “ideologica”. Ricordo, se mai ce ne fosse bisogno, che il forum è dedicato al collezionismo di monete e cartamoneta in tutte le sue forme. Ognuno è naturalmente libero di coltivare le proprie aree di interesse, ma sempre nel rispetto reciproco e dello spirito di condivisione che anima questa comunità.1 punto
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Sotto mano non ne ho da scannerizzare e mostrare, ma voglio dirti i due modi (segreti 😎) principali su come riconoscere i francobolli autentici di Romagna : N1. Il primo è il segno segreto dell' incisore, cioè l’interruzione fra il cerchio centrale e quello angolare in alto a destra, nell’angolo superiore destro del francobollo. N2. Il secondo sono le due L della parola “bollo”, non hanno la stessa altezza, il tratto verticale della seconda L è sempre più basso. Queste le prime due cose da guardare per l' autenticità di questi francobolli. .. probabilmente c'è anche altro ma ora non me lo ricordo, .. poi aggiungerei di controllare la carta, il colore, gli annulli se coevi.1 punto
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Mail appena arrivata da DHL. Devo rispondergli riempendo il modulo sottostante. non mi era mai capitato. Avete esperienza a riguardo? Io sottoscritto: Codice Fiscale/Partita IVA: consapevole di assumere ogni conseguente responsabilità, dichiaro che la merce contenuta nella spedizione indicata in oggetto consiste in: (barrare l'opzione corretta) ( ) Monete non aventi corso legale, diverse dalle monete d?oro, prive di interesse culturale. (Voce Doganale 71181000) ( ) Monete aventi più di cento anni/antichità. Oggetti d'arte, d'antiquariato o da collezione di cui alla tabella allegata al D.L. 23.2.1995, n. 41, convertito nella legge 22.3.1995, n. 85 (Voce Doganale 9705310000Q073) ( ) Collezioni ed esemplari di monete aventi interesse numismatico con meno di 100 anni Oggetti d'arte, d'antiquariato o da collezione di cui alla tabella allegata al D.L. 23.2.1995, n.41 convertito nella legge 22.3.1995, n.85 (Voce doganale 9705390000Q073) ( ) Monete d'oro da investimento NON IN CORSO DI VALIDITA' secondo la definizione e le condizioni stabilite dall'art.10, N.11 del D.P.R.633/72, così come modificato dall'art.3, n.3 della legge 17 gennaio 2000, n.7. (Voce doganale 711890000Q064) ( ) Monete in corso di validità. La informiamo che per policy aziendale, DHL non trasporta lingotti di metallo prezioso, metallo prezioso grezzo e/o monete in corso di validità.1 punto
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