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  1. gennydbmoney

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/25 in tutte le aree

  1. Finalmente ho trovato una copia originale..un pò rovinata..particolare curioso...hanno strappato la dedica di Mario Lanfranco a qualche personaggio..sicuramente una persona che non gradiva essere accomunata all'ex direttore della zecca
    4 punti
  2. Salve Signori ,volevo condividere con voi l'ultima arrivata in collezione, di sicuro non in altissima conservazione ma secondo me ancora collezionabile
    3 punti
  3. Alcuni esemplari con prezzi di aggiudicazione:
    3 punti
  4. Mercato di monete e francobolli a Milano, parco Novegro https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil-5/
    2 punti
  5. Ciao. No..è un normale indice, molto scarno peraltro..In ogni caso tutti i capitoli pubblicati sulla Rassegna NUmismatica li trovi senza problemi on line
    2 punti
  6. Rimanendo in tema vicereale (che è ciò che seguo)e nello specifico le pubbliche di Filippo IV di spagna ,che è la mia moneta preferita, posso affermare che una pubblica in MB è comune,in BB molto rara, in SPL estremamente rara,in FDC introvabile... Quindi va da sé che prima di affermare che una pubblica e comune o rara io guardo la conservazione... Ma questa formula è applicabile a tutte le monete vicereali o comunque prodotte tramite la coniazione al martello,per la produzione al bilanciere possiamo attenerci allo scritto del Gigante che si riferisce all' eccezionalità della conservazione probabilmente riferito al FDC o quasi,come ad esempio,bordi taglienti,campi intonsi,eccetera... Per il viceregno questa formula non funzionerebbe a causa di un processo di produzione totalmente diverso, quindi l' eccezionalità sta nella conservazione secca...
    2 punti
  7. Secondo me il concetto di Gigante è diverso da ciò che almeno Layer ed io stiamo dicendo...
    2 punti
  8. Torna a Messina l'evento "Messina Colleziona": Borsa Scambi per Collezionisti e Presentazione del III° Bollettino del Circolo Numismatico dello Stretto Gli appassionati di numismatica, filatelia, mineralogia e collezionismo in generale hanno un appuntamento imperdibile: il Circolo Numismatico dello Stretto, con il suo Patrocinio, annuncia la nuova edizione di "Messina Colleziona", la Borsa Scambi per Collezionisti. L'evento si terrà Domenica 26 Ottobre 2025 presso il Royal Palace Hotel (Via T. Cannizzaro, 3, 98123 Messina ME), con orario continuato dalle 8:00 alle 15:00. "Messina Colleziona" rappresenta un'occasione unica per scambiare, vendere e acquistare esemplari di pregio, incontrando esperti e appassionati provenienti da tutta Italia. La manifestazione ospiterà una vasta esposizione di materiale da collezione, coprendo i seguenti settori: Numismatica (monete e medaglie) Filatelia (francobolli e storia postale) Mineralogia Piccolo collezionismo Cartofilia Giocattolo Presentazione del III° Bollettino Uno dei momenti più significativi della giornata sarà la presentazione ufficiale del III° Bollettino del Circolo, pubblicazione annuale che raccoglie studi e approfondimenti sulla storia della monetazione e del collezionismo, in particolare legati al territorio dello Stretto. Il Bollettino è un punto di riferimento culturale e scientifico per tutti gli studiosi del settore. L'evento si propone di valorizzare la tradizione del collezionismo e di promuovere la cultura numismatica e filatelica in Sicilia, offrendo un momento di incontro e confronto per i soci del Circolo e per tutti i visitatori. Dettagli Evento: Evento: Messina Colleziona - Borsa Scambi per Collezionisti Data: Domenica 26 Ottobre 2025 Orario: 8:00 - 15:00 Sede: Royal Palace Hotel, Via T. Cannizzaro, 3, Messina ME Organizzazione: Numismatica Pirrone (+39) 345 888 5748 - Numismatica Fonseca (+39) 388 1779 846
    2 punti
  9. I successivi post sono stati raggruppati in altra discussione: Questa discussione rimane aperta per Ferdinando IV, come da titolo.
    2 punti
  10. Ciao , il tuo Quadrante e' un Cr.251/3 e appartiene come emissione al Magistrato M. FABRINI , dove la NI finale e' scritto in basso sopra la prua di nave . E' classificato come : Comune .
    2 punti
  11. Sono d' accordo,non mi meraviglierei se gli esemplari più interessanti si fossero "volatilizzati"...
    2 punti
  12. @Carlo. Leggo spesso i Tuoi interventi dai quali traspare chiaramente, oltre alla personale educazione, una grande passione; anche se non richiesto, dunque, mi permetto di dare qualche consiglio sull'acquisto delle monete. Premetto che io non sono un appassionato di FDC "super, top, plus, migliore esemplare, eccezionale" e via dicendo, in quanto ricordo che le grandi collezioni miravano alla completezza e alla rarità, più che alla conservazione. Ciò detto, presta attenzione al fatto che il 5 franchi è abbastanza usurato e ha qualche colpo al bordo mentre il 5 pesetas presenta un evidente sfregio sulla guancia del Re. Traduco: magari aspetta un po' di tempo e, solo con qualche decina di euro in più, potrai trovare senza grande fatica esemplari che non presentino queste rilevanti (in negativo) caratteristiche. Spero di essere stato in qualche modo utile e Ti saluto cordialmente.
    2 punti
  13. Però secondo me è una crazia terza serie perché io leggo S IOANNE BAPTI... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIMF/9 https://www.numismaticavaresina.it/firenze/43390/firenze-ferdinando-ii-de-medici-1621-1670-crazia-iii-serie-mir-493-312b.html
    2 punti
  14. Partecipo a questa discussione postando un mio 5 pesetas del 1871 (71) di Amedeo I di Spagna (Casa Savoia) comunemente circolato. . La sua peculiarità è di avere incorporato la croce di Casa Savoia al centro dello stemma al posto dei gigli di Casa Borbone
    2 punti
  15. Non è una moneta di Ferdinando IV ma credo renda la giusta conclusione al mio intervento: millesimo molto molto molto comune, ma in una qualità utopica. Certamente tra i primissimi esemplari battuti con i nuovi conii… rigatura della corona compresa (se proprio vogliamo trovargli un “difetto” a ogni costo, minime debolezze sulle armette dello stemma), non lavata, fondi lucenti (o come va di moda dire “a specchio”) soave patina di vecchia collezione, lustro brillantezza e satinatura impeccabili… insomma, UTOPICA PS: dimenticavo… anche questa passata ANONIMAMENTE in un’un’asta, senza nemmeno un ingrandimento. Ciò conferma quanto sopra esplicitato
    2 punti
  16. Ricordo del Convegno Numismatico di Grenoble 2025 . Esemplare fotografato nel Cudazzo . Ex Collezione dell' amico francese G.G.
    1 punto
  17. Alexander III, 336 – 323 and posthumous issues Decadrachm of 5 shekels, Babylon circa 327, AR 35 mm, 38.92 g. Alexander on Boukephalos facing r., spearing at a mahout and his master seated on an Indian elephant retreating r.; the mahout and master look back towards Alexander, the latter grasps the end of Alexander's sarissa with his r. hand, the former brandishes a spear in his r. hand above his head while holding two further spears in his l. hand; above, Ξ. Rev. Alexander standing l. in military attire, wearing plumed Phrygian (?) helmet and holding a thunderbolt in his r. hand and a sarissa in his l.; above, Nike flies r. to crown him. In lower l. field AB ligate. BMC 61 and pl. XXII, 18. Price, Circulation at Babylon in 323 B.C. in Mnemata: Papers in Memory of Nancy M. Waggoner, 9B (this coin). Hollstein, Taxiles' Prägung für Alexander den Grossen, SNR 68 (1989), p. 6, 2 (this coin illustrated). Price, The Poros coinage of Alexander the Great, a Symbol of Concord and Community, in Studia Paolo Naster Oblata, pl. IX, 3. Mitchiner Type 21. Dürr, Neues aus Babylonien, SM 94, May 1974, p. 36, 1. Price pp. 452–453 and pl. CLIX, H. Zhuyuetang 101 (this coin) Exceedingly rare, ten specimens known of which only five are in private hands. An issue of tremendous importance and fascination, of which this is undoubtedly one of the finest specimens known. Areas of weakness, but unusually clear and complete and unusually good metal for the issue. Good very fine Ex Leu 45, 1988, 132 and Leu 54, 1992, 85 sales. Privately purchased from CNG (inventory number 50423) In 327 BC, Alexander the Great and his army entered the Indian subcontinent and waged war on a regional Punjabi king named Porus. At the Battle of the Hydaspes River (327 BC), the Macedonian army faced the Indian forces of Porus and his war elephants - terrifying creatures that no Macedonian or Greek in Alexander's army had ever seen or faced in battle before. However, despite the fear inspired by the elephants and the deadly accuracy of Porus' archers, Alexander's army won the day. Respecting the bravery and fighting spirit of Porus, Alexander appointed him as a local satrap to govern the region on his behalf. Alexander then continued the exploration and attempted conquest of India despite the increasing misgivings of his men. At last, in 325 BC, the army finally mutinied near the Ganges River and forced him to begin the long and gruelling westward march home. This extremely rare coin, one of the so-called "Porus medallions", is thought to have been struck as a form of commemorative donative paid out to the army after the return from India. The apparent use of the shekel weight standard has led to the conclusion that the coinage was produced at Babylon or possibly Susa while the specifically Indian and martial types may have been intended to remind recipients of their former glory in the East at a time when the army was tiring of Alexander's campaigns and desirous of returning home to Macedonia. In 324 BC, the army mutinied again at Opis in Babylonia and demanded that Alexander begin demobilising his loyal and long-serving veterans. The present piece - the largest denomination in the "Porus medallion" series - features remarkable types that are completely new for Greek coinage. The obverse seems to represent a remarkable duel between Alexander, charging right on the back of his famous steed Boukephalos, and Porus riding on the back of an elephant with an attendant. Alexander spears the attendant in the back while Porus turns to attack him. What is most interesting about this type, in addition to the fact that it is one of the earliest numismatic representations of an elephant, is that the duel shown here never seems to have taken place. The type, especially when read in connection with the reverse showing Alexander crowned by Nike, implies a direct victory over Porus in personal combat. However, none of the ancient historians, including Arrian, Curtius, or Plutarch ever suggest that any sort of duel like this ever took place. Instead, they report that Alexander fought alongside his own cavalry, but also watched Porus fight with admiration, frequently sending messengers to ask him to surrender in the hope that the Indian king would not realise his plan to die in battle. In the end, Porus did surrender, but not because he had been defeated personally by the Macedonian king, but because he was conquered by thirst and exhaustion. In short, the type is propaganda for Alexander's greatness. The reverse depicts the full figure image armoured for battle and crowned by Nike. This is the first unequivocal portrait of the famous Macedonian king on a coin (there still remains much doubt as to whether the image of Heracles on his imperial tetradrachms was considered to represent Alexander during his lifetime), but even here he is shown as something more than a mere mortal. He is elevated to the level of Zeus, the supreme god of the Olympian pantheon, by the placement of a thunderbolt in his hand. The type seems to advertise Alexander not only as a world conqueror, but as a conqueror of the universe extending even into the realm of the gods. The type appears to be related to a lost painting of "Alexander wielding a thunderbolt" executed by the court painter Apelles. https://www.numisbids.com/sale/9837/lot/31
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  18. Collezionabilissimo, eccome...
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  19. Ciao,a mio parere si. Nel caso specifico della tua moneta, secondo il mio parere, è un difetto o generatosi durante la coniazione o è corrosione del metallo dovuta al luogo dove ha stazionato prima di essere ritrovata 🙂
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  20. Si Ale è questa .... Grazie per la scheda
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  21. Ciao a tutti. @Ale75i miei approfondimenti purtroppo si fermano per adesso a Gallieno e Valeriano e famiglie. Ma ho volentieri sotto tua richiesta cercato di capire la tipologia di questo antoniniano di Claudio ll. In effetti la tua ricerca basata sulla figura poteva far pensare alla tipologia Con Giove e la dicitura IOVI VICTORI ma esaminando attentamente sembra essere ben visibile la parte superiore di uno scudo poggiato ai piedi della figura così come le lettere finali della legenda AVG ( vedi foto). Percui, a mio parere, si tratta della VIRTUS della stessa tipologia di quella che posto. Per me nessun dubbio che sia autentico 🙂. ANTONIO
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  22. https://varesi.bidinside.com/it/lot/9723/paolo-v-1605-1621-testone-sd-roma-/
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  23. @CdC potresti gentilmente allegare il video della moneta, perché non riesco ad allegarlo, grazie mille ( sh)
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  24. Beh, nemmeno io la comprerei ma puoi renderti conto dei prezzi che ci sono per i 5 Tornesi del 1819 su ebay, ad esempio --> https://ebay.us/m/uXFddc Per questo pensavo che la mia valesse almeno 25€, ovviamente non voglio venderla a nessuno, la tengo anche come moneta da studio nella lista "monete da non comprare" 😄
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  25. Io pensavo attorno ai 25€ dato che è ben leggibile ed in conservazione MB sul Gigante è a 50€ Per 15€ potresti comprare la moneta allegata che non è per niente ben leggibile.
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  26. Buonasera, Ho questo suberato di Caracalla ANTONINUS AUGUSTUS che dovrebbe essere un classico VICT AETERN vittoria alata con ghirlanda e scudo ai suoi piedi, mentre in realtà la figura ha tra le mani un serpente, e ricorda quindi una Salus. Ce ne sono di conosciuti o questo denario è insolito? La qualità non è delle migliori; l'argento è quasi del tutto scomparso e il rame sottostante è molto ossidato con colori rosso, verde e marrone. Peso 3.18 g per 19 mm Grazie mille Atexano
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  27. Molto bello il testo di Beast Coin. Molto meno completo di quello che ho postato io di Numista, ma assai più educativo poiché insegna a leggere le dracme sassanidi, mentre quello di Numista le elenca solamente. Mi sono scaricato la parte relativa alle dracme sassanidi di Numista su un file word e ne sono risultate 149 pagine!, anche se le foto sono piuttosto grandi: comunque ci sono circa 400 dracme illustrate. Il sito di Numista, oltre alle dracme, presenta tutte le altre pezzature sassanidi, ma anche le emissioni persiane precedenti, a partire da quelle del V secolo aC. Sfogliandolo, ho trovato rapidamente la foto di un esemplare identico al mio, anche per quanto riguarda le stellette nel campo...
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  28. E' lo stesso trahy latino di 6° tipo. La presenza di un globetto sotto l'akakia è una piccola variante: nei trachy bizantini, ho catalogato (parallelamente a Joppich) tutte le varianti, ma non l'ho fatto per i trachy latini poiché generalmente sono così mal coniati che per lo più sarebbe impossibile riconoscere a quale variante corrispondano. I trachy latini quando imitativi di quelli ufficiali bizantini sono un rompicapo; invece sono ben riconoscibili quando con un disegno proprio originale. Complimenti a Ale 75 per aver immediatamente riconosciuto che la tuamoneta è un trachy latino!
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  29. E vabbé ma se parti dal principio che bassa conservazione non é sinonimo di esclusione a priori, vedrai che non é cosí. Poi comunque un pezzo con usura piú omogenea, si fa apprezzar di piú di un' altro .
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  30. Ciao Carlo, la moneta ha subito il classico lavaggio con liquido per l’argento, ma, presumo, è stata poi conservata in ambienti poco adatti (o a contatto con la plastica). Non sono un esperto di trattamenti di questo genere, ma Potresti provare a seguire questi step graduali che Comunque non risultano invasivi. Prima prova a immergerla in un bicchiere con acqua demineralizzata e succo di limone (50/50). Lascia agire qualche istante e vedi se le macchie regrediscono anche di poco. Sciacqua con acqua demineralizzata, tampona con carta igienica con una passatina veloce di phon; lascia la moneta all’aria, anche sopra un mobile, per un po di tempo (almeno un paio di settimane, ma se non è un problema, anche un paio di mesi. Permetterai così al metallo di stabilizzarsi ben bene. Ovviamente, tienila lontano da plastiche e bustine varie. Altro sistema è immergerla in acetone puro (quello della ferramenta). Anche qui lascia agire ma controlla se c’è qualche effetto. Puoi abbinare un cotton fiocc RULLANDOLO sulla superficie della moneta mentre la tiri fuori per controllarla. Al termine sciacqua abbondantemente con acqua demineralizzata e segui poi la stessa procedura sopra descritta. Credo che con l’acetone dovresti risolvere, ma se così non dovesse essere, l’unica via che mi viene in mente, questa però è invasiva, è il lavaggio nell’apposito liquido per l’argento. Puoi procedere così: posizionati vicino al lavandino con un bicchiere in cui verserai un dito di liquido. Immergi la moneta per un solo secondo e toglila subito; controlla se le macchie regrediscono (anche tirata fuori dal liquido questo continua ad agire - ricordalo!) e sciacqua immediatamente con acqua corrente. Se ci sono ancora macchie, ripeti lasciandola in immersione per due secondi (meno tempo sarà nel liquido, meglio è insomma). Poi sciacqua immediatamente con acqua corrente. Quando reputi il risultato soddisfacente segui la medesima procedura summenzionata. Fammi sapere
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  31. Bene o male è il suo prezzo per un tallero in questa conservazione. La richiesta è giusta. Magari nella trattativa avrei insistito perché il venditore la facesse periziare prima di comprarla, così da togliersi ogni dubbio.
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  32. 1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Però c'è scritto FILI (che è vocativo) e non FILII. Quindi: Figlio, offri il tuo cuore.
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  34. Correggo quello che ho scritto. E' un trachy latino che imita quello di Isacco II. Infatti ha il labaro invcece della croce. Quindi trachy latino di 6° tipo. Rif. Grierson 1255, Hendy tipo O, Joppich 2.15. NON COMUNE
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  35. In inglese li chiamano "brockage" Non rari nella monetazione romana, nella veneziana direi molto rari perché queste monete "a metà " difficilmente entravano in circolo se non per disattenzione
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  36. Allora ragazzi, vi ringrazio per tutte le risposte e i messaggi che mi state mandando ma vi assicuro che l’ultima cosa che occorre è sapere che le monete siano originali. Non abbiamo alcun dubbio al riguardo per nessuna di esse perché conosciamo la passione e la disponibilità economica di chi ha collezionato per anni. il mio intento è di avere un’idea più o meno di quello che valgono alcune monete. Quelle d’oro infatti faranno un percorso diverso.
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  37. Questa però è Cosimo I de Medici duca, crazia del primo tipo. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CMT/30
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  38. a me vengono solo cattivi pensieri riguardo a questa situazione.
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  39. @torpedomagari fosse come affermi ma non lo è affatto. E comunque sono assolutamente ORIGINALI.
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  40. Buongiorno a tutti, mi è capitato questo pesa monete con astuccio. In rete ho trovato Pesa moneta Priviligiato della ditta Percivalle di Firenze ma sull'oggetto che ho io queste scritte non sono presenti. Vi chiedo i vostri pareri su autenticità e valore. Grazie pesa monete.pdf le immagini jpg
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  41. Bellissimo scudo conservazione buona, soprattutto a rovescio, complimenti !
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  42. Dato che mi chiedi (giustamente) da dove discende l'ipotesi che ho esposto al post #23 di questa discussione, ti spiego. L’esperienza mi insegna che le sentenze non riportano mai tutti i fatti che hanno caratterizzato l’iter processuale, ragion per cui molto spesso alcuni passaggi motivazionali, agli occhi del lettore che di quel processo non è stato parte (come il sottoscritto), possano risultare contraddittori o, peggio, illogici. Poiché mi rifiuto di credere che la decisione contenga una contraddizione tanto macroscopica come quella evidenziata da @gioal , mi sforzo di leggere “tra le righe” della motivazione. Ciò premesso, la mia interpretazione non può che fondarsi solo ed esclusivamente sui seguenti dati testuali. Nella parte in “fatto” della pronuncia si legge che: “Deduce ancora la difesa che il privato può rivendicare la proprietà dei beni archeologici, che si presumono di proprietà statale, fornendo la prova che […] c) i reperti siano stati acquisiti in epoca anteriore alla entrata in vigore della legge n. 364 del 1909, ad eccezione del collezionista, per il quale non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato. Pertanto, essendo il ricorrente un collezionista numismatico ed avendo prodotto fatture di acquisto di esemplari numismatici, che ne comprovano l'acquisto attraverso legittimi canali, diversamente da quanto affermato nella ordinanza impugnata, il giudice dell'esecuzione avrebbe dovuto disporre la restituzione al ricorrente di tutte le monete, dal momento che le fatture di acquisto prodotte erano idonee a provare il legittimo possesso da parte del ricorrente di tutti i reperti”. In definitiva, sembrerebbe che una delle argomentazioni spese dalla difesa sia stata la seguente: (i) la presunzione di appartenenza allo Stato non si applica al collezionista; (ii) il ricorrente è un collezionista, qualità che ha comprovato di possedere attraverso la produzione di fatture di acquisto di esemplari numismatici (si badi, non è specificato “degli esemplari di cui si chiede la restituzione”); (iii) quelle fatture, poiché documentano l’acquisto di esemplari numismatici (si, ma di quali, mi domando), sono idonee a provare il legittimo possesso di tutte le monete (e, quindi, devo desumere che si intendesse sostenere, anche di quelle che detta documentazione di acquisto non possedevano). Secondo me, ciò che traspare dalla lettura è che la documentazione di acquisto fornita dalla difesa fosse esclusivamente finalizzata a provare che l’imputato fosse aduso all’acquisto di monete e, quindi, che fosse un collezionista, così da poter legittimare il possesso anche di monete che – pur presenti in collezione – risultavano tuttavia prive di documentazione comprovante l’acquisto (interpretazione che risulterebbe pure coerente con la premessa svolta dalla difesa che, come ricordato sopra, tra le altre cose deduceva che al collezionista “non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato”). Perché altrimenti non enfatizzare espressamente la circostanza (probabilmente dirimente) che la documentazione fornita fosse riferibile proprio alle monete oggetto di sequestro e successiva confisca? E che lo scopo della documentazione fornita dall’imputato fosse, evidentemente, quello di provare la qualità di collezionista piuttosto che di provare l’acquisto delle specifiche monete non restituitegli, lo si evince ulteriormente – a mio avviso – dalla posizione che la Corte prende sul punto, affermando che: “1.3. Neanche è persuasivo il riferimento alla figura del collezionista numismatico, che il ricorrente afferma e documenta di essere”. E’ la stessa Corte, in altri termini, a raccontarci che il ricorrente ha documentato di essere un collezionista ma non anche di aver acquistato legittimamente pure quegli esemplari che, presenti nella sua collezione, sono tuttavia risultati privi di documentazione di provenienza. Magari le mie sono solo elucubrazioni mentali. Una cosa però è certa: la Corte non scrive da nessuna parte che l’acquisto tra privati non vale a conferire legittimità al possesso dei reperti. Non lo dice neanche il Codice dei Beni Culturali, come giustamente qualcuno in questa discussione ha già fatto rilevare. Saluti.
    1 punto
  43. si è una replica fatta realizzare dalla Cassa Rurale di Villazzano per una piccolissima pubblicazione edita nel 1984 per il V centenario della nascita del Principe Vescovo. Nel minuscolo libretto vi era uno spazio apposito ove era inserita la replica del tallero.
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  44. Le dita sono normali, il conio è così. Nell'insieme la moneta sembra buona, sarebbe utile vedere il taglio, per i FERT e soprattutto per le rosette.
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  45. Lotto 1044 asta Artemide 72E 6-7/9/2025 Alberto Valla e Marietta Cornara, sposi. Medaglia, seconda metà del XVII secolo, Venezia. D/ ALBERTVS VALA ET MARIETTA CORNARA CONIVGES. I due sposi di fronte, lei a sinistra con lunghi capelli, lui a destra con copricapo. R/ SORS SEMPER AMA[T]... Albero di olivo a cui è attorcigliata una vite. Volt. 1166 (questo esemplare). AE.46.5 g. RRR. 54 x 48 mm. Inconsueta e gradevole fusione coeva. Rarissima. SPL. Esemplare Voltolina 1166. Ex The Serenissima collection II, Asta Arsantiqua 8 novembre 2002, lotto 169; ex Asta Astarte XIX, 2006, lotto 351.
    1 punto
  46. Salve. Chi è interessato alle implicazioni delle bilance e dei pesi nella numismatica con riferimento agli aspetti commerciali, storici, mitologici può visitare il "museo" di Paolo Pitotto sul sito https://www.complianceturin.it/, nel settore “Mostre” N. 3. apollonia
    1 punto
  47. Permettimi ma credo che il paragone non regga; qui non si tratta di comprare una bilancia comune ma bensì un qualcosa che va di pari passo con la storia della numismatica, anche fosse per pesare una sola moneta. Per me questo è un oggetto da prendere.
    1 punto
  48. Guardate questa patina iridescente:
    1 punto
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