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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/26/20 in tutte le aree

  1. Entrata ora, i piccoli moduli in rame mi hanno sempre affascinato:
    5 punti
  2. Salve a tutti! Eccomi di nuovo per mostrarvi un altro esemplare da 10 reali di Filippo II (Mir 43), questa volta il secondo tipo, il quale si differenzia dal I tipo soprattutto per il rovescio che presenta una croce decorata e quattro globetti in quattro archi ornati. Mentre i dritti appaiono pressoché identici. L'esemplare ha un diametro abbastanza vistoso di 4,4 cm e 26,9 g. D/*PHILIP[PVS*REX*AR]AGO*ET*SARDINIAE; Busto coronato a destra; CX-A R/*INIMICOS*EIVS*[INDVAM*CONFVS]IONE; Croce e 4 globetti in 4 archi ornati Da tale esemplare emerge soprattutto il tondello abbastanza tondo, il rovescio perfettamente conservato e la legenda del dritto battuta solo a metà, ossia la parte inferiore, come abbiamo avuto modo di vedere anche nell'esemplare di Filippo III con conio di Filippo II postato al post #32 da @marmo87. A voi ulteriori commenti!
    4 punti
  3. Un Saluto a giacutuli ed a tutti gli Amici, Premessa: Sto revisionando la mia collezione di Carlo Felice. Non la vedevo da molto tempo perchè tengo le monete in Banca. Ho notato purtroppo che le monete "chiuse con garanzia" comperate qualche decennio fa si stanno deteriorando. Probabilmente sono bustine di "una volta" quelle in PVC, perchè le ultime nelle bustine in Acetato, per fortuna, non sembra abbiano subito alterazioni. Queste ossidazioni sono dovute al fatto che, il PVC contiene Cloro che è aggressivo, e che quando vengono chiuse, l'aria atmosferica contiene una certa percentuale di umidità che innesca l'ossidazione. Visivamente questo si apprezza sui rilievi della moneta chiusa: dapprima una patina giallastra, poi verde, infine nera. Cosa fare? La prima è toglierle dalla bustina con garanzia. Questo è già un problema che mi mette in crisi, perchè perdi comunque la garanzia ed eventualmente il grado di conservazione stimato da un Professionista autorevole. Poi in base al danno, io procedo così: 1° Stadio con macchie giallo-verdastre: leggero strofinio sulle macchie con un panno in microfibra per pulire gli occhiali ( non riga la moneta). 2° Stadio: macchie nerastre ma limitate: intingo un cotton fiocc nel succo di limone e lo passo solo sulle macchie, poi bagnetto prolungato con acqua distillata e successiva accurata asciugatura. 3° Stadio: macchie nerastre su tutta la superficie: metodo del foglio di alluminio, bicarbonato, un pizzico di sale e acqua calda. Nel tuo caso @giacutuli mi sembra che possa bastare il succo di limone (metodo 2 ). Ti posto l'immagine di una mia moneta che ha le problematiche della tua e dovrò intervenire. Ciao Beppe. Fammi sapere
    4 punti
  4. Purtroppo devo confermare che il primo volume è introvabile ormai da tempo. Spero di fare cosa lieta inserendo qui nel post le 3 pagine riguardanti anche il gigliato oggetto della discussione.
    4 punti
  5. Buongiorno a tutti? è con piacere che condivido questa piccolina arrivata di recente in collezione...moneta in slab che non ho ancora spogliato...un 4 cavalli c'era già in collezione ma di qualità decisamente inferiore...come è stata chiusa secondo voi? Grazie dei pareri. D : FERDIANAN.IV.D.G.REX e ritratto di Ferdinando R : grappolo d'uva con ai lati C 4 e in basso la data taglio della moneta liscio 2,30g per 18mm Rara
    3 punti
  6. Aggiungo anche il mio 4 Cavalli E foto del taglio con rigatura. Diverso nel dritto, per posizione differente Busto/legenda dai due sopra..... Che sembrano provenire dalla stessa liberata.
    3 punti
  7. 1928 Italia Vittorio E. III 10 Centesimi ape
    3 punti
  8. Altra alternativa, plausibile per monete del periodo, è che si tratti di una moneta montata a gioiello, e poi tolta dalla montatura con conseguente "lisciatura" del contorno. Per quanto usurata, è difficile che non rimanga alcuna traccia delle fogliette solitamente presenti. In ultimissima ipotesi (ma sarebbe più facile da confermare in presenza di una moneta in alta conservazione), è che il tondello una volta coniato non sia passato per il contornitoio per la lavorazione a fogliette... Ciao, RCAMIL.
    3 punti
  9. REGNO D'ITALIA - CARLO FELICE - L. 5 1828 TO
    3 punti
  10. Visto che non che abbiamo molto da fare mi sono dedicato alla ricerca, di materiale sui sesini (come ben sapete). Ora dopo essere riuscito a trovare il famoso sesino falso del Pietro Gradenigo creato dal famoso..... falsario udinese Luigi Cigoi ho trovato questa. Qualche buona anima riesce a spiegarmela? @Arka o @AndreaPD o @417sonia o chiunque voglia cimentarsi? A voi la moneta che mi stupisce. vi metto solo i dati ponderali 13mm, 0.38 g, 4h.
    2 punti
  11. 2 punti
  12. Ciao Rocco, di nulla La risoluzione dovrebbe essere migliore per piccole porzioni di pagina, ho aggiunto il lotto 448, dovrebbe interessarti
    2 punti
  13. @Galenus, hai una moneta storicamente importante perché segna il trapasso alla comparsa dei simboli dei coniatori sulle monete dei vicerè di Spagna, anche se questi vennero sanciti successivamente da disposizioni impartite più tardi, il 21 gennaio 1623, dalla Regia Camera della Sommaria al Credenziere Maggiore Gian Donato Turbolo (disposizione nr. 66 - tabella delle istruzioni per i cugnatori), sotto il nuovo Viceré Antonio Alavrez de Toledo, duca d'Alba, e fu il primo documento in cui si collega la presenza di questi segni all'attività dei singoli "cugnatori", ossia gli operai addetti alla coniazione. In sostanza il Tornese con l’Ara del 1617 è la moneta che non ha ed ha i primi simboli dei coniatori….. Avevo già scritto, sia sul forum che su carta, in passato, su questa anticipazione della comparsa dei simboli, ancora prima delle disposizioni.
    2 punti
  14. Bank Leu Zurigo 11 Marzo 1987 Monete della Sicilia e dell'Italia Meridionale - Asta monete collezione Spahr (purtroppo senza la lista delle aggiudicazioni)
    2 punti
  15. Buona serata! Ma va? Cosa te lo fa pensare? Forse il punzone che indica che è in argento 825 o per il punzone che indica il laboratorio che l'ha prodotta? Se è così, hai ragione. E' una riproduzione moderna. saluti luciano
    2 punti
  16. Buonasera @Asclepia, grazie per avermi citato, anche se le scatolette americane non sono il mio forte. La butto cosi......XF extremely fine?? Complimenti, un bel pezzetto di Rame!
    2 punti
  17. Buonasera a tutti, complimenti per il bellissimo esemplare @Asclepia, sarebbe interessante vederla nuda, anche per la curiosità riguardo al taglio liscio. Ti posto il mio, di conservazione molto inferiore al tuo, per confronto, il taglio del mio però è rigato. Saluti Alberto
    2 punti
  18. Che vi dicevo? https://www.repubblica.it/cronaca/2020/03/26/news/coronavirus_gabrielli_cambieremo_il_modulo_per_l_autocertificazione_-252368324/ Ridicoli e non aggiungo altro.
    2 punti
  19. Ovviamente no. Ma alcuni di noi sono ancora legati all'antico "verba volant, scripta manent" e quindi si aspettano SEMPRE di leggere una comunicazione ufficiale SCRITTA (si spera rilasciata in modo chiaro e tempestivo) da parte dei responsabili di turno in modo da evitare (ed evitarsi) inutili chiacchiere, congetture, dubbi nonché perdite di tempo e denaro. Ma evidentemente siamo rimasti in pochi a ragionare così visto che ormai a quanto sembra molti accettano come normali le dirette facebook e gli arzigogolati annunci notturni senza uno straccio di pezzo di carta da poter leggere ed esaminare... (Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o personaggi esistenti è puramente casuale) Saluti Simone PS E mi riallaccio anche a quanto già espresso in questa discussione
    2 punti
  20. Ti capisco e condivido, ma per come siamo fatti noi italiani, se allentano un po' la stretta ci ritroviamo che le strade ed i parchi pieni, e il virus comincerebbe a girare nuovamente. Quindi purtroppo la prudenza sarà massima prima di dare il via libera, e questo perchè il menefreghismo di pochi lo pagheremo tutti.
    2 punti
  21. Attenzione una foto fatta bene, ma l'hai fatta te? Complimenti per la monetina Saluti Marfir
    2 punti
  22. Resta comunque un fatto estremamente curioso che esemplari bronzei di origine siciliana databili a quasi un secolo prima vengano usati come monete di “recupero” per ribattere valuta del Bruttium. Non riesco al momento a comprendere quale direttrice storico/geografico/commerciale possano avere seguito i bronzi siciliani. A meno che non fossero stati usati negli scambi tra popolazioni di stirpe italica (i Brettii in effetti tali dovrebbero essere) presenti al di là ed al di qua dello stretto di Messina (siculi?). Ma quando? Più difficilmente posso immaginare uno scambio tra colonie greche siciliane e magno greche. É un argomento di grandissimo interesse e mi chiedo se non ci siano studi in merito.
    2 punti
  23. Scusa ma mi ero perso a valutare la seconda ipotesi che mi veniva in mente.? Vista l’aspetto del tondello sono convinto che Himera sia la risposta corretta alla domanda circa il sottotipo. Tuttavia mi chiedevo che probabilità ci fossero che possa trattarsi di un trias della serie fusa leggera di Selinunte o un tetras della serie fusa pesante, anche lí ci saremmo col peso, ci sono anche lì dei globetti. Sono comunque arrivato alla conclusione che anche il trias della serie leggera per quanto avesse un tondello più regolare degli esemplari della serie pesante difficilmente potrebbe essere l’host di questa moneta. Per il pezzo postato da @dracma potrebbe essere che la parte in rilievo sotto l’aquila sia la parte superiore della capigliatura di una gorgone? O la parte inferiore del volto?Ma il rilevo potrebbe sembrare eccessivo per quest’ultima ipotesi.
    2 punti
  24. Grazie. Ciao Purtroppo questo è un souvenir. La moneta è falsa, per i turisti.
    2 punti
  25. Aggiungo altre nozioni al nostro piccolo fiorentino. Avendo valore 1 denaro era la dodicesima parte del soldo, che nella metà del 1200 era il fiorino di argento. il titolo dell'argento del Fiorino era di 906,2 per mille, mentre il denaro era in mistura con titolo dell'argento 156,25 per mille. Qui di seguito posto le due monete a confronto, apprezzerete che in quell'epoca era la quasi perfetta riduzione della moneta d'argento, cosa che successivamente non avverrà più, o almeno non sempre. Saluti Marfir
    2 punti
  26. Ciao a tutti, Questa è la mia 1798 con 9 torrette, arco chiuso e sottocorona rigato. Non sarà in alta conservazione ma le sue particolarità la rendono interessante. Saluti a tutti, partecipo poco perchè ho una "giovane" collezione, ma vi leggo sempre con piacere.
    2 punti
  27. @Pugliese50, vede: la Numismatica ha diverse anime e ci vuole rispetto per capire che la parte scientifica della comunità numismatica non è composta unicamente da accademici laureati in numismatica. Io studio architettura e non mi disturba affatto che uno dei più grandi architetti viventi al mondo (certamente il minimalista più importante, sto parlando di Tadao Ando) non abbia una laurea ed abbia fatto il camionista per gran parte della propria vita, come molti altri architetti che non sono laureati: del resto storicamente, fino ad un passato abbastanza recente, l'architettura non era materia universitaria ed il pensiero si è sviluppato nelle accademie e nelle scuole d'arte (ritengo positivo che una parte del pensiero sull'Architettura continui a svilupparsi in quel contesto). Analogamente la Numismatica nasce dall'analisi della moneta come oggetto da collezione, per cui storicamente la figura del collezionista ha rappresentato un passaggio fondamentale, e siamo tutti contenti che il metodo scientifico che da un centinaio di anni viene perfezionato dagli accademici in campo storico abbia rivoluzionato il modo di affrontare anche i problemi in ordine allo studio della moneta (grazie a Dio). Tuttavia il presupposto fondamentale è che le materie storiche, come quelle scientifiche, hanno ragioni oggettive che chiunque può comprendere e razionalizzare, dunque si parte dal concetto che chiunque elabori un pensiero scientifico ha ragione nella misura in cui riesce a svilupparlo razionalmente. Quando, come lei ha fatto, si parte dal presupposto che chi ha una laurea (o un titolo in generale) ha più ragione di chi non ce l'ha anche se le ragioni razionali di chi non ce l'ha sono maggiori, allora si finisce alla più elevata espressione della stupidità umana, la quale pure comprende l'autoreferenzialità, ma può arrivare ad espressioni ben più gravi, come terrapiattismo e persino tristi teorie scientifiche razionalizzate da alcuni regimi della storia. L'infallibilità papale è un concetto per cui il papa dice il vero anche quando mente, purtroppo, tuttavia, non si applica al resto del mondo (compresi i professori universitari). Per concludere, chiaramente un accademico avrà visioni più ampie su una tematica complessa come la Numismatica (poichè chi la affronta amatorialmente ha un proprio lavoro e può dedicare al massimo una parte della propria giornata), eppure è altresì chiaro che su singoli ambiti di ricerca, un amatore può sviluppare pensieri più complessi e globali di un accademico; a fronte di ciò, chiudere la discussione a questa fascia di soggetti può chiaramente solo limitare il progresso della ricerca. Forse non condividerà nulla di quello che ho scritto, il che è molto frequente nelle persone limitate nell'apprendimento e nel confronto (fatto questo che riguarda gran parte del mondo accademico e di quello religioso), ma temo che il problema sia unicamente uno: molti devono placare la frustrazione di guadagnare quello che guadagna un professore universitario, a fronte dei grandi sacrifici che fa per arrivare ad esserlo, trovandosi poi a dibattere in un ambiente che li vede alla pari di altri individui che non hanno fatto lo stesso percorso, e che sulla base di qualità razionali e particolari attitudini alla ricerca (oltre che, le garantisco, a molto studio individuale), riescono per alcuni ambiti ed alcuni settori ad ottenere la medesima qualità. Questa è la vita: Ho un amico che per vent'anni si è allenato tre volte alla settimana senza mai perdere un allenamento ed ora gioca negli amatori del mio paese, mentre alcuni si svegliano a diciott'anni e finiscono a giocare in Serie A (comunque con dedizione e fatica, ma senza mangiare la stessa quantità di fango). Bisogna accettarlo. Io sono felice della mia vita, ho un lavoro che mi permette di vivere serenamente, posso permettermi di spendere mille euro per una moneta che mi piace ogni volta che voglio e se discutiamo di monete posso parlare di quello che so; mi fa ridere che un gruppo di accademici debba chiudersi ed evitare il confronto con me per la sola ragione che non accetta la razionalità scientifica e crede di vendicarsi con il mondo per le ingiustizie che ha subito dalla vita. L'associazione di cui parla, mi pare scientificamente inconcludente, perchè potenzialmente potrà produrre studi scorretti o infondati ai quali sarà vietato replicare nella stessa sede e verso la stessa platea a chi ha le ragioni per farlo in virtù di un'autoproclamata superiorità razionale. Semplicemente uno spettacolo pietoso per quanto mi riguarda. La scienza supera la democrazia culturale con la dignità del metodo, non con la dittatura della cattedra. Magdi A. M. Nassar
    2 punti
  28. Giusto qualche pagina, ho dovuto ridurre i kb e la nitidezza delle immagini purtroppo non sono il massimo, ma se vi interessa qualcosa di specifico poso fare una scansione della singola moneta raffigurata, o se non è presente magari si trova nell'elenco.
    1 punto
  29. Complimenti, è sicuramente un ottimo esemplare ma, per favore, toglila da quella plastica, mi sembra di vedere un animale in gabbia... Mio parere personale, il proprietario sei tu e ci fai quello che vuoi...
    1 punto
  30. Provo anch’io ad azzardare, anche se non mi hai citato... ? Secondo me potrebbe essere un NGC MS62
    1 punto
  31. Segnalo - se non è stato già fatto - la recente pubblicazione del corpus della monetazione locrese: M. Spinelli, La monetazione di Locri Epizefiri tra Magna Grecia, Sicilia e regni ellenistici (Pelorias, 27 - Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Univ. di Messina), 2019. https://www.arborsapientiae.com/libro/21714/la-monetazione-di-locri-epizefiri-tra-magna-grecia-sicilia-e-regni-ellenistici-marianna-spinelli-pelorias-27-dipartimento-di-civilt-antiche-e-moderne-univ-di-messina.html
    1 punto
  32. Un Grano a cui tengo particolarmente è questo 1790 del Coppola.
    1 punto
  33. Buon giorno, io non ne stampo più... quando mi fermeranno : vorrà dire che perderò un po di tempo, ma credo che dovranno fornirlo le forze dell`ordine. in fondo non si e obbligati ad avere una stampante... è le cartolerie che potrebbero stamparlo ovviamente sono chiuse, allora il cittadino che "deve" uscire anche solo per spesa cosa deve fare?
    1 punto
  34. 1 punto
  35. https://www.lamoneta.it/topic/355-elenco-libri/page/15/ qui l'utente inserisce quanto, in gran parte, scritto nel libretto
    1 punto
  36. Regno d'Italia 2 lire 1928 , fiera esposizione di Milano
    1 punto
  37. Ma dai che le ultime foto che ho fatto non erano poi così brutte.Io per fotografare uso una fotocamera digitale da 3 megapixel che è una vera ciofeca Lol))).E non immaginate quante foto faccio e scarto al giorno (in media al giorno scatto circa 200 foto per ogni singola moneta e pubblico sempre la migliore)
    1 punto
  38. 1 punto
  39. Ciao Fratello Rocco, il tuo 3 Cavalli oltre a non avere i punti dopo C 3 differisce dal mio anche per punteggiatura in leggenda. Il mio non ha il punto dopo IV e il punto dopo Sicil e basso, mentre il tuo ha il punto dopo IV e il punto dopo Sicil è alto. ? Saluti Alberto
    1 punto
  40. Ciao, il tuo testone è sicuramente originale. Molto consumato questo è vero, ma nessun dubbio sulla sua autenticità. Per quanto riguarda i manuali, l'opera base per chi vuole collezionare monete papali é sicuramente il Muntoni (4 volumi), e da qualche anno i volumi del MIR (Monete Italiane Regioni) edito da Varesi e compilato per lo Stato Pontificio da Alessandro Toffanin che ha già pubblicato due volumi e tra qualche mese (!) dovrebbe essere pubblicato il terzo che tratterà tutto il '600 e parte del '700. In alternativa c'è l'agile ma decisamente meno preciso e dettagliato manuale di Berman in inglese. Trattano invece quasi esclusivamente il XIX secolo i vari cataloghi/prezzari come Gigante, Montenegro e Nomisma (quest'ultimo si spinge anche nell'ultima parte del XVIII secolo), facilmente reperibili sul mercato e sicuramente più economici. Appena riesco ti posto la foto del taglio. Michele
    1 punto
  41. Ciao a tutti, questa moneta posso ritenerla come la n°1 che mi ha aperto il mondo sulle monete antiche.Parlo di circa una trentina di anni fa, era esposta nella vetrina di un piccolo negozio di filat./numismatica e il cartellino parlava di un generico "antica persia" a.C. Quanto ho fantasticato tenendola in mano e immaginandola sepolta nella sabbia di qualche deserto! In seguito è venuto internet a dare la spinta a questa nostra passione e ho scoperto (con un pizzico di vergogna) di avere in mano un denario in modeste condizioni della gens Scribonia peraltro pagato più del dovuto.....Ma tant'è, ormai il contagio era avvenuto!?
    1 punto
  42. Per quanto riguarda la monetazione 1946/1950 (la prima in italma giusto per capirsi) i dati ufficiali li trovi su una pubblicazione che si chiama "La zecca italiana" del 1955 (Forse è nell'area file della nostra biblioteca qui sul forum). Per quanto riguarda la monetazione post 1950 fino al 2002 sicuramente ci sarà della documentazione della Banca d'Italia che riporta cifre e numeri di quanto tornato alle tesorerie nel passaggio lira / euro ma non so se è roba che trovi online o ci vuole per forza qualche ricerca "fisica" nelle sedi opportune... ...E comunque come già anticipato negli interventi precedenti considerando il valore irrisorio degli spiccioli presenti in praticamente tutte le case italiane per cui non conveniva portarli a cambiare e considerando anche i grossi accumuli di commercianti e grossisti che speravano in una futura rivalutazione credo che i numeri di quanto ritirato saranno probabilmente irrisori rispetto ai milioni e milioni di pezzi coniati in 50 anni di circolazione come dimostrato dalla quantità gigantesca di spicciolame vario che ancora si trova in giro (letteralmente quintali). Saluti Simone
    1 punto
  43. 3 - James Brooke, il grande avventuriero. Riprendiamo la nostra disamina per parlare di colui che diede vita a tutto questo. Sir James Brooke nacque in India nel 1803, da genitori inglesi. Egli era di famiglia nobile, tuttavia, come spesso capita, i nobili natali non sempre coincidono con grandi ricchezze. Perciò il nostro James fu ben presto costretto a prendere la via del mare, imbarcandosi in molteplici spedizioni commerciali e militari. In seguito alla classica eredità lasciata da un lontano parente, nel 1836 egli potè acquistare una nave da guerra propria, la Royalist, che fu parte integrante delle sue successive fortune, A partire dal 1839 si trovò, quasi per caso, ad aiutare il Sultano del Brunei, nel fronteggiare una serie di gravi rivolte interne. Brooke riuscì ad avere la meglio sugli oppositori del Sultano, anche grazie alle truppe coloniali britanniche, ed in seguito, egli svolse un importante opera di repressione anche contro i pirati che infestavano le acque della Malesia. Nel 1841, come premio per i suoi servigi, il Sultano gli regalò dei territori nella regione denominata Sarawak ed il titolo di Rajah (equivalente al nostro Re). Inizialmente il territorio in dotazione era piuttosto limitato, ma ben presto l'abile avventuriero riuscì ad ampliarlo sensibilmente, spesso proprio a discapito del Sultanato del Brunei, un tempo potente ma all'epoca in forte decadenza. I legami con l'impero britannico furono sempre molto stretti, difatti nel 1846 Brooke si fece da tramite tra la Regina Vittoria ed il Sultano del Brunei per la firma di un trattato che prevedeva la cessione dell'isola di Labuan all'Inghilterra, di cui lui stesso venne poi nominato governatore. Durante il suo regno, James si diede da fare per organizzare una entità statuale sul modello occidentale e malgrado venne aspramente criticato in patria per i suoi metodi di brutale repressione contro i pirati ed i cacciatori di teste, va detto anche che, nei confronti degli indigeni di Sarawak, la sua fu una politica paternalistica e non di mero sfruttamento. Il primo Rajah bianco morì nel 1868, dopo essere sopravvissuto a diversi intrighi e tentativi di colpo di stato, da ultimo anche da parte del nipote John, inizialmente indicato come suo erede. Gli successe pertanto un altro nipote Charles, di cui avremo modo di parlare in seguito. (un ritratto giovanile di James Brooke come primo Rajah di Sarawak)
    1 punto
  44. REGNO D'ITALIA - VITT. EM. III - 10 CENT. "APE" - 1928
    1 punto
  45. Achille Giuliani - Davide Fabrizi, Le monete degli Angioini in Italia Meridionale E relativo catalogo
    1 punto
  46. 1928 Stati Uniti d'America - 2 Dollari Al retro è raffigurato l'edificio progettato dallo stesso Jefferson denominato 'Monticello', lo ritroviamo anche al retro del 5 cent USA. A partire dal 1976, in occasione del bicentenario, sul retro dei 2 dollari statunitensi viene raffigurata in via definitiva la scena della firma che i padri fondatori apposero sulla dichiarazione d'Indipendenza del 1776. L'immagine fu tratta da un dipinto del 1819.
    1 punto
  47. Dopo aver osservato il 10 talleri, direi che è giunto il momento di passare al fratello minore, ovvero il 5 talleri. Di questa moneta c'è poco da dire, in quanto presenta numerose analogie con il 10 talleri già descritto. Anche qui abbiamo due tipologie, entrambe coniate nella zecca di Brunswick. La prima, eseguita solamente nel 1810, è praticamente identica al corrispettivo 10 talleri: stesso stemma reale al dritto, stesso bordo, stessi elementi decorativi al rovescio (a parte i cerchietti vicino alla V), ecc. Ovviamente cambia il valore nominale (V Thaler al posto di X Thaler) e il peso (dimezzato). Più interessante è, invece, la seconda tipologia (coniata dal 1811 al 1813). Qui, infatti, possiamo notare una certa differenza anche a livello di fisionomia del volto. Il giovane Girolamo si presenta adesso meno “schiacciato” e con proporzioni più azzeccate rispetto al precedente. Mentre il 10 talleri compare, bene o male, in molte delle aste tedesche di maggior rilievo, il 5 talleri si trova con più difficoltà. Nonostante il numero di pezzi coniati resti sempre un mistero, il 5 talleri gode di maggiore rarità e, di conseguenza, di quotazioni di mercato più alte. A conclusione del capitolo relativo agli ori pre-decimali, come non parlare del 6 ducati del 1811. Si tratta di uno dei pezzi di maggior rarità di tutta la monetazione della Westphalia. Personalmente, lo metterei dietro soltanto al 40 franchi (ovviamente quello autentico, non postumo ?). Per certi versi, più che una moneta, questo 6 ducati in oro dal peso di 20,90 grammi può essere visto come una medaglia o, al più, una moneta commemorativa non destinata alla libera circolazione. Difatti, venne coniata in pochissimi esemplari in occasione della visita dei reali alle miniere di Clausthal nell'agosto del 1811. Andiamo ora ad analizzarla assieme: al dritto abbiamo uno dei ritratti più curati e meglio riusciti del sovrano di Westphalia. Oserei dire forse una delle rappresentazioni più belle dell'intero periodo napoleonico. Non siamo certo ai livelli dello splendido volto napoletano di Murat ma resta comunque un'esecuzione notevole. Sempre al dritto, oltre al classico “Hieronymus Napoleon”, osserviamo una C maiuscola a ore 6. Questa corrisponde alla zecca di Clausthal (occhio a non far confusione con la C di Cassel). Il rovescio presenta la scritta “Glück auf Clausthal im August 1811”, che può essere tradotta come “Buona fortuna (o felicitazioni) da Clausthal nell'agosto del 1811”. Il tutto è circondato da una bella corona d'alloro, mentre il bordo si presenta ondulato. Per quanto riguarda il mercato, è inutile dire che, quelle rarissime volte in cui fa la sua comparsa, ottiene cifre da capogiro. L'ultima ad essere passata è stata aggiudicata alla bellezza di 35.000 euro con diritti d'asta al 24%. Fatevi i conti...
    1 punto
  48. Cambiare una home page o fare un mailing non costa nulla e non penso siano oberati di lavoro. Oltretutto, se non erro, fino a quando un evento non è ufficialmente cancellato non si possono avere indietro gli anticipi versati. O no?
    1 punto
  49. buonasera, Giusto per completare la risposta di @santonea @lemonete, approfitto volentieri per mostrarvi il mio coronato dell'angelo con inversione della legenda (MIR 69/3; P/R 17d). Non è del tutto chiaro il significato della legenda al R/ (iusta tuenda, ovvero "sono da tutelare le "cose" giuste, o bisogna avere cura di ciò che è giusto) , pare però sia da attribuire ad una sorta di "ringraziamento" che Ferdinando volle porgere all'Arcangelo Michele, per averlo sostenuto spiritualmente nella lotta contro i baroni in rivolta (la ben nota Congiura dei Baroni), che diedero molto filo da torcere al Re. In proposito, esiste un'altra rarissima e meravigliosa variante che presenta al R/ l'Arcangelo in posa particolarmente dinamica nell'atto di trafiggere il drago, che in questa variante presenta un volto umano/diabolico (P/R 20): si tratta con ogni probabilità di un'allegoria della resa del duca di Sessa Marino Marzano, morto dopo 25 anni di prigionia dopo essere stato catturato in un agguato lungo le rive del fiume Savone. Ag, g 3,83
    1 punto
  50. Buonasera, vorrei mostrarvi una moneta per me molto affascinante. Si tratta di un grosso primitivo da 12 denari di Arezzo, con rarità non comune. Al dritto, nel campo, è raffigurata la croce patente entro cerchio liscato. Intorno la scritta ✠ • DEARITIO • Al rovescio, nel campo, il Santo nimbato, barbuto, mitrato in paramenti, stante a mezzo busto, benedicente con la destra, mentre tiene un pastorale nella sinistra. Intorno la scritta ✠ • SA • DONATVS • Questa moneta è testimoniata a partire dal 1246 ma fu probabilmente battuta già dagli anni Trenta dello stesso secolo.
    1 punto
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