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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/2020 in tutte le aree

  1. Complimenti Rocco. Pezzi stupendi . Posto i miei 5 1827. Chi ha le altre varianti? postandole, potremmo fare un quadro riepilogativo.
    9 punti
  2. Seconde a nessuno per bellezza le grandi monete in rame del Regno delle due Sicilie. foto di gruppo dopo lisciatina con velluto.
    9 punti
  3. Buongiorno cari amici del forum, in questi giorni, visto che siamo praticamente murati in casa, ho acquistato questa piastra. Siccome non sono un esperto di monetazione del Regno delle Due Sicilie vorrei sapere da voi tutto ciò che c'è da sapere ed inoltre il grado di conservazione che ritenete di attribuirle. Grazie mille a tutti!! Auriate P.S. La moneta non mi è ancora arrivata e le foto sono del venditore...
    4 punti
  4. Buona sera, visto che vi date alle ammucchiate, posto anch'io un gruppetto però eterogeneo di napoletane...le ho appena liberate della relative perizie ed eccole tutte assieme... Carlo, Ferdinando e Francesco... Un 2 tornesi 1756 per Carlo Una piastra del 85' e un 2 quattrini del 82 per Ferdinando IV Un tornese del 1827 per Francesco con punto sotto il busto
    3 punti
  5. Ti posto l'immagine di un esemplare autentico in buona conservazione (non guardare il colore, la foto risale ad un periodo in cui stavo ancora cercando la luce migliore): oltre alle "scritte sul taglio della moneta", come ti è stato detto (e che depongo per l'autenticità), devi guardare: - il contorno delle due facce che abbia spessore presente e regolare e che la perlinatura sia anch'essa ben definita e spaziata uniformemente; - che la firma speranza sia ben definita e che le lettere abbiano dimensione uniforme; - i capelli ed i baffi siano (pur tenendo conto dell'usura) il più simile possibile all'esemplare che ti ho postato; - che l'occhio sia "vivo", negli esemplari falsi spesso sembrano da "pesce lesso"; - che i raggi che dipartono dalla Stella d'Italia al R/ siano, per quanto consunti o incompleti, siano uniti alla stella; - lascio ad altri il compito di sottolineare ulteriori differenze...
    3 punti
  6. Repubblica di Venezia Anonima (1002-1024) Denaro scodellato Peso: 0,98 g Diametro: 19 mm D/ CRISTVS IMPER, croce patente accantonata da quattro globetti in cerchio di perline R/ Legenda illeggibile, tempio con VENECI al posto delle colonne e A in esergo Rif.: Zub-Luciani 11; ex collezione Lucheschi Questa è la seconda moneta anonima coniata dalla zecca di Venezia. E' anche la prima a non nominare alcun imperatore, nemmeno in forma anonima come nell'emissione DS CVNSERVA ROMANO IMP. Qui il ruolo di imperatore è consegnato a Cristo e probabilmente in tal modo Venezia cerca di rivendicare un ruolo politico autonomo. Ma subito dopo torna a incidere sui propri coni il nome dell'imperatore Enrico III. Anche in questo caso sono presenti le cuspidi e il largo bordo scodellato. Da notare nel tempio la scritta VENECIA al posto delle colonne. Questa scritta compare per la prima volta in un denaro di Ottone III conosciuto in un unico esemplare conservato al museo Correr (se ben ricordo). Da questo momento in poi sulle monete della zecca di Venezia ci sarà sempre un riferimeno a Venezia o a San Marco in rappresentanza della città. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Contea di Gorizia Zecca: Lienz Alberto I (II) (1274/5-1304) Denaro scodellato Peso: 0,99 g Diametro: 21 mm D/ + ALBERTVS (rosetta) COMES, leone andante a s. R/ + GORICIE (rosetta) DE LVONZE, rosa a sei petali Rif.: Passera 6; CNI VI, 10; Rizzolli Li 9 Nel 1271 i Conti Mainardo II e Alberto II decisero di dividersi. Al primo andò la Contea del Tirolo e al secondo la Contea di Gorizia. Alberto I riattivò la zecca di Lienz, che aveva già coniato monete del tipo di Pellegrino II (illustrato nei post precedenti) tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo. Qui è rappresentato un denaro di Alberto che continuando la tradizione ricorda molto i denari di Aquileia. Il leone rappresentato sul dritto è tuttora il simbolo di Gorizia e nel medioevo era uno degli animali araldici più rappresentati insieme all'aquila. La rosa del rovescio potrebbe invece essere legata all'abbazia di Rosazzo a cui i Conti di Gorizia erano particolarmente legati. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  8. buongiorno. Provo ad inviarvi la foto dell'aquilino per Verona, sono tutte foto caricate anni fa, in questo momento non ho l'accesso agli originali e nemmeno ai volumi di riferimento. Se non si riesce a vedere niente portate pazienza. Grazie
    3 punti
  9. Giuseppe De Gennaro, L'esperienza monetaria di Roma in età moderna. Allego l'indice. 0880004000.pdf
    3 punti
  10. Condivido il mio dieci tornesi preso da poco, spero di poterlo ritirare al più presto. Stesso conio di quella di Rocco. Saluti
    3 punti
  11. Buonasera @Rocco68 e buonasera a tutta la Sezione. Mi hai fatto venire voglia di rispolverare la mia moneta da 10 Tornesi del 1853. Non ha un pedigree blasonato come la tua, ricordo di averla comprata dal mio Amico Giovanni, bancarellaro all'ex mercatino di Formia, ma comunque si vede, la tua stà su un altro pianeta. Complimenti per la variante. Fatemi sapere se vi piace.
    3 punti
  12. E' un contratto d'acquisto riguardante un immobile nella cittadina di Colmo (oggi Hum), in Istria, nell'anno in cui imperversava la peste bubbonica. La casa, stimata appunto lire sisanta otto de picoli , venne ceduta alla fine per sessanta tonde. Vorrei far notare che a Capodistria (città di residenza dell'acquirente) la percentuale di mortalità sugli abitanti fu in quell'anno del 61% (Železnik, U. 2015 "Peste sul e oltre il confine asburgico-veneto: un’epidemia per ricostruire la popolazione (Capodistria, 1630-31)" https://popolazioneestoria.it/article/download/706/675 La cittadina di Hum, all'interno dell'Istria, meriterà una visita, quando sarà possibile viaggiare, per la bellezza dei luoghi e per l'incanto di un tempo che si è fermato. Allego due foto. Ho sottolineato gli elementi citati. Il nome di Capodistria è abbreviato in Capod.ᵃ Qui un collegamento a Colmo-Hum : https://www.turistadimestiere.com/2013/05/hum-la-citta-piu-piccola-del-mondo-e-in-croazia.html
    2 punti
  13. @Guysimpsons @giulira @lorluke infatti quando finirà tutto se verrà fatto uno studio serio per sapere qual è stato il vero numero di contagiati in Italia durante questa epidemia probabilmente verrà fuori che il reale numero di contagiati sarà stato altissimo rispetto a quelli fin qui emersi ridimensionando di molto il il tasso di letalità che attualmente è dell'11,9% (media italiana) e addirittura del 16,96% in Lombardia. Se nonostante questo dovessero emergere comunque tassi di letalità molti alti rispetto agli altri paesi europei coinvolti allora sarebbe opportuno valutare la correlazione tra tasso di letalità e disponibilità di posti letto in rianimazione visto che al momento i paesi che stanno avendo più vittime sono proprio quelli con il rapporto posti letto /abitanti più basso. (E allora qualcuno nei piani alti dovrebbe farsi un bell'esame di coscienza...) Secondo i dati Ocse, nel 2017 l'Italia poteva contare di 2,6 posti letto ICU totali ogni 1.000 abitanti, classificandosi al 19° posto su 23 paesi europei. La Spagna, era dotato di 2,4 posti letto in terapia intensiva per ogni 1.000 abitanti, appena sotto l'Italia e infatti è al secondo posto come tasso di letalità in Europa (per ora?) Penultima la Gran Bretagna con soli 2,1 posti letto. (E che infatti è al terzo posto in Europa come tasso di letalità) Al top invece la Germania che dispone di ben 6 posti letto ogni 1.000 abitanti e che infatti attualmente ha un tasso di letalità di "solo" l'1%. Saluti Simone
    2 punti
  14. Ammucchiamo Cristiano..... Ammucchiamo ?
    2 punti
  15. 1929 Olanda - 2 2/12 Gulden (immagini postate sopra - prove ritaglio ombra scanner)
    2 punti
  16. Merano Federico IV 1406-1439 quattrino (di secondo tipo) o vierer DVX FRIDRICVS o similare COMES TIROL
    2 punti
  17. Beh, non può mancare allora un Ugo crivellato di buchi (quindi di probabile provenienza ungherese se non sbaglio). Preso pochi anni fa per una cifra ridicola.
    2 punti
  18. Caro Auriate, visto che hai chiesto una valutazione, proviamo a farne una. Non sei un esperto di questa monetazione ma mi sembra di ricordare che sei rodato su altre ... Se l hai comprata è perché rispetto alle altre che avevi visto ti ha colpito, e per questo non c'è bisogno di avere una competenza specifica. Le foto sono scure. Il colore della patina sembra delicato, il metallo ne consegue avere un aspetto riposato e omogeneo, con leggeri riflessi sull'arancio. Se da una parte la patina fa appeal dall'altra non permette, a meno di fare un azzardo, di giudicare la lucentezza e la freschezza, quindi la valutazione sarà comunque da rivedere con moneta alla mano. I rilievi sono ottimi, buona barba buona capigliatura, buoni i lineamenti guancia, sopracciglio, naso. Buono il blasone e le varie armi, con dei rilievi "fortunati" ovvero derivanti da una buona battitura. Pochi difetti congeniti che riguardano perlopiù il bordo ed anche in maniera marginale. Secondo me siamo sull Spl/Spl+ facci sapere poi moneta alla mano cosa ne pensi tu.
    2 punti
  19. Repubblica di Venezia Ottone I-II (962-983) Denaro scodellato Argento Peso: 1,20 g Diametro 20 mm D/ + OTO IMPERATOR, croce patente accantonata da quattro globetti in cerchio di perline R/ Legenda illeggibile, tempio con due colonne e croce all'interno e sopra Rif.: Zub-Luciani 9 Anche gli imperatori di Sassonia compaiono sulle monete veneziane. Mentre le monete dei primi Ottoni non sono distinguibili, Ottone III differisce dai primi due per la legenda OTVS e un peso decisamente inferiore. Un'altra caratteristica di Ottone III verrà trattata nella descrizione della moneta successiva. Da notare le cuspidi alle estremità della croce e il bordo scodellato molto largo. La legenda del rovescio è una serie di I e V e una O finale. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  20. Ecco qui l'Erizzo, anche questo è una vecchia conoscenza e, come ricorderà qualcuno, presenta l'errore nel nome EREIZZO; nulla di che, considerando la non infrequente presenza di errori di conio. Paolo
    2 punti
  21. e qui due Sesini Viscontei, uno con i "globetti" e l'altro con i "trifogli"
    2 punti
  22. 2 punti
  23. E oggi tocca a Nicolò Contarini, ci dovrebbe essere anche quello di Bassi22 mi sembra....
    2 punti
  24. Buonasera a tutti, solo una piccola riflessione, un anno fa ero al convegno a Terni, dal quale sono ripartito con la voglia di partecipare a tutti quelli che avrei potuto, oggi mi rendo conto di come possono cambiare improvvisamente le cose, mi auguro che tutto passi e che si riesca il prima possibile a ritornare alla nostra normalità, fatta di grandi e piccole cose. Un pensiero a quanti ci hanno lasciato e a quanti stanno lottando. Saluti Alberto
    2 punti
  25. Repubblica di Venezia Berengario I (888-924) Denaro scodellato (888-915) Argento D/ + BERENCARIVS, croce patente accantonata da quattro globetti in cerchio di perline R/ + XTIANA RELIO, tempio con croce e quattro colonne Rif.: Zub-Luciani 5; ex collezione D'Este Dopo quello di Lodovico I vennero coniati a Venezia denari a nome di Lotario I (840-855) e un denaro anonimo con la leggenda XPE SALVA VENECIAS (855-880). Quello presentato qui è il denaro di Berengario I quando era re d'Italia. Il peso di questi denari è di 1,40 grammi circa e il diametro di 22 millimetri. Al dritto la croce presenta delle cuspidi alle estremità. Al rovescio le lettere della legenda sono ben leggibili, fatto che andrà a scemare con il tempo, a differenza del nome dell'imperatore che lo sarà sempre. Il largo bordo e la forte scodellatura sono tipici della zecca di Venezia. Nel catalogo d'asta Varesi dove fu venduta la collezione D'Este era classificata tra le monete di Milano. Una curiosità. Il primo a pensare nella seconda metà dell'ottocento di attribuire le monete con queste caratteristiche alla zecca di Venezia fu l'allora curatore del Museo Bottacin di Padova Carlo Kunz. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  26. Buonasera ragazzi, Ogni tanto mi piace metterle una sull'altra..... Voi non lo fate?
    2 punti
  27. Stavo riguardando i miei pezzi...trovo questa particolarmente interessante...le mezze piastre hanno sempre il loro fascino.
    2 punti
  28. .... anche sull'argento....ma in diversa posizione.....
    1 punto
  29. @apollonia Molto interessante. E' un argomento su cui so veramente poco. Ho trovato molto utile la spiegazione tecnica sulla formazione delle patine, anche mastico poco di chimica. Per mia utilità, provo a semplificare. Se ho ben capito, per le monete di rame, il primo passaggio è la formazione di ossido rameoso da cui, per ulteriore ossidazione si arriva a ossido rameico (tenorite), responsabile, insieme a residui di vario tipo, a quelle che vengono definite "patine deserto". Poi, a seconda di varie interazioni con CO2 dell'aria e umidità (aria/acqua) e con altri composti (tipo zolfo) si possono avere tutte le altre patine che hai descritto. E' corretto? Questo tuo post potrebbe essere un utile commento a questa discussione: Dove @domenico.mura chiede delucidazioni su una moneta e su un tipo particolare di patina e dove @Xenon97 chiede informazioni sulle patine sulle monete d'argento. Magari sarebbe utile se potessi aggiungere qualcosa anche tu. Ti ringrazio per il contributo, davvero curato. Buona serata da Stilicho
    1 punto
  30. Un falso coevo del peso do 0,8 grammi in mistura povera
    1 punto
  31. Sì, è vero. Ma ''Scudo della peste'' ha anche un significato di difesa che a me piace... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  32. Se voi aprite un vocabolario italiano alla voce del verbo avere, vedrete che tra le flessioni oltre ai normali ho, hai, ha, hanno sono ancora registrati (sia pure come forme arcaiche) ò, à, ài, ànno (S.Bartezzaghi) Si potrebbe contestare la scrittura di " A' " invece che di " À ". Il guaio è che, per ottenere " À ", si devono premere contemporaneamente i tasti "alt", "0", "1", "9", "2". Oggettivamente, non è un operazione dattilograficamente semplice.
    1 punto
  33. Qualche "gigante buono" della mia collezione... Turchia - 500 Lira 1983 (diametro: 36,61 mm) Albania - 5 Leke 1987 (diametro: 38,7 mm) Liechtenstein - 10 Franken 1990 (diametro: 37,3 mm) Ucraina - 200.000 Karbovantsiv 1995 (diametro: 38,61 mm) Alderney - 2 Pounds 1997 (diametro: 38,61)
    1 punto
  34. Ciao a tutti, le monete raffiguranti gli animali sono la mia grande passione. Agli amanti del genere suggerisco il sito Daniel's Coin Zoo. Molto bello!
    1 punto
  35. Adesso che ci avete mostrato gli scudi da 140 (che abbiamo molto apprezzato), potreste continuare, se possibile, con le frazioni dello scudo. Poi non sarebbe male vedere anche le altre monete di questi dogi... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  36. Finalmente ho risolto, mi hanno risposto che si erano "dimenticati" di inserire la moneta... Provvedono a spedirla, mi toccherà aspettare ancora ma fa nulla l importante che mi arrivi. Grazie mille e buona giornata a tutti. Raffaele
    1 punto
  37. Buongiorno, la tua moneta è una piastra da 120 grana coniata a Napoli nel 1854 nel Regno delle due Sicilie sotto Ferdinando II di Borbone, Re dal 1830 al 1859... È catalogata al numero 564, a pagina 347 del Magliocca... La stessa è considerata comune con le seguenti valutazioni : MB 20 euro BB 40 euro SPL 140 euro FDC 300... In alcuni esemplari il taglio può presentare una rigatura oltre al motto PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS... Peso :27,53 grammi circa, diametro 37 mm...
    1 punto
  38. nel frattempo vedendo il rimando al Belfort, qualche riferimento in più e purtroppo solo disegni
    1 punto
  39. Grazie ancora @Alberto Varesi, nei prossimi giorni proseguiremo la nostra narrazione proprio con il regno di Charles Brooke, di cui ci hai appena mostrato la serie tipologica. Una piccola curiosità, come potete osservare il taglio più alto era il 50 cents in argento, purtroppo non è stata mai coniata la moneta da un dollaro.
    1 punto
  40. Buonasera ragazzi, Asta Varesi 42 CIVITAS NEAPOLIS Lotto 968 Ferdinando II 10 Tornesi 1853
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  41. buongiorno a tutti. Invio le mie, che come si vede sono di conio diverso, in particolare il simbolo dentro il triangolo al rovescio lato torre. Sarebbe interessante poterne capire il significato di queste emissioni e se nel frattempo è stato sostituito lo zecchiere di turno. Complimenti per la bella discussione su questa area, importantissima per il lato commerciale (intesa come area monetale) e storico-numismatica.
    1 punto
  42. Patriarcato di Aquileia Pellegrino II (1195 - 1204) Zecca: Aquileia Denaro scodellato Argento D/ + A(QVI)LE - GIA (globetto) P (globetto), il Patriarca seduto in trono regge il pastorale con la mano destra e un libro con la mano sinistra R/ Tempio con quattro arcate e due torri, con un anello sopra ogni colonna e un globetto sopra ciascuna delle due torri e sopra la cuspide, in alto croce Rif.: Passera-Zub 18; CNI VI, 3; Bernardi 10 Questo è il nuovo denaro di Pellegrino II, coniato dopo l'Editto imperiale del 1195 che proibiva ai Patriarchi di Aquileia di imitare le monete dei Vescovi di Salisburgo. Molto particolare è la figura del Patriarca. Resa con pochi tratti stilizzati con il busto a triangolo rovesciato da cuo sporgono le braccia e le gambe, anch'esse rese con pochi tratti geometrici. Il tempio sul rovescio ricorda molto quello delle monete di Friesach, ma di stile più accurato. Il peso di queste emissioni è di circa 1,20 grammi e il diametro di 22 millimetri. Caratteristica tipica di questi denari è la forte scodellatura e il bordo molto largo. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  43. Ciao a tutti...tutte gran belle monete...peccato solo per la macchietta sopra la data @pippo78,✌️
    1 punto
  44. Buono stile di realizzazione, ma tecnicamente non è nemmeno un ibrido in senso stretto perché la legenda PAX AVGG non esiste per Tetrico. L'ibrido padre e figlio c'è con la legenda PAX AVG: Mentre qui siamo di fronte a una bella imitativa realizzata da ottime maestranze. Ne è prova la forma del tondello, la grossolanità dei tratti delle lettere e delle figure e infine la legenda stessa del rovescio. Un bel pezzo!
    1 punto
  45. Parliamo di Clemente XI non Innocenzo. Mai vista una cosa simile, possibile si tratti di un falso d'epoca come già scritto da Giov60 e Zuolonomisma, comunque interessante il fatto che sia un falso fatto per un tipo di mezza piastra che nel mercato attuale è almeno R2 pieno. Saluti.
    1 punto
  46. Vi aggiungo un cavallo di Federico ed un indovinello:su quale cavallo di Carlo VIII è stato ribattuto? Saluti Eliodoro
    1 punto
  47. replico con la serie del 'red book' ovvero animali in via d'estinzione , russa anni 91-92 che sono riuscito a completare quest'anno
    1 punto
  48. Ciao a tutti :D Questa domanda è la prima che mi sono posto (essendo io un neocollezionista) e sono giunto ad una risposta personale... Premetto che io non sono in grado di periziare neanche delle 100 lire :P :P :P Per me la perizia certifica solo l'autenticità della moneta e può essere correlata da un parere sullo stato di conservazione. La perizia quindi, secondo me, serve solo a garantire l'autenticità del pezzo. Imparare a fare una perizia vuol dire imparare a riconoscere l'autenticità della moneta. Per riconoscere i falsi e gli originali, le monete vanno analizzate su tre livelli: 1) FISICO (dati fisici: peso, diametro, spessore, metallo, ecc.) 2) ARTISTICO (si comaparano le incisioni) 3) TECNICO (come veniva coniata una/quella moneta a quel tempo? è stata coniata così?) Parlare di esperienza in senso assoluto è credo sbagliato perchè NESSUNO PUO AVERE ESPERIENZA SU TUTTE LE MONETAZIONI ma solo su quelle che ha studiato e di cui ha i pezzi per le comparazioni. Esco un attimino fuori tema ponendo una domanda anche io: Si potrebbe fare una lista di periti (anche internazionele) nella quale è associata anche la monetazione della quale si è "esperti"? Sui pareri di conservazione il discorso è molto diverso...ogni collezionista ed ogni perito ha il suo. La soggettività è normale e legittima (parlo di piccole differenze...il più e il meno per intenderci) ma a volte lascia più di qualche dubbio.... Ti dico come faccio la mia personale valutazione sullo stato di conservazione delle monete La dicitura "stato zecca" o "FDC" (comunemente inteso) non esprimono molto sulla qualità della moneta....vuol dire che non hanno mai circolato e basta (sono ammessi colpetti, graffietti ecc.). Io credo che almeno nelle perizie di valutazione si dovrebbero trovare più livelli di valutazione: 1) Classe di conio 2) Qualità del conio - Conio perfetto - Difetti di conio (conio stanco,rottura del conio ecc.) 3) Stato di circolazione: - Stato zecca - Circolato - Molto circolato Le diciture FDC-SPL-BB sono la sintesi dei criteri sopra citati..... Un conio di 1°classe con un difetto di conio non può essere considerato FDC mentre per uno di 2° classe potrebbe (dipede dagli altri parametri). Quindi in sintesi per imparare a "periziare" delle monete devi: 1) Studiare il periodo storico della moneta in tutti i suoi aspetti 2) Munirti delle attrezzature necessarie per verificare le caratteristiche fisiche 3) Avere un esemplare per la comparazione (io scarico le foto da internet e le confronto con le foto delle mie con autocad) Per dare pareri sullo stato di conservazioni serio credo serva aver molta esperienza (ne devi aver visti di $$$$ :lol: :D :P ) Detto tra noi io non son proprio capace :P :P :P i consigli che ti ho dato son quelli che hanno fatto a me :D :D :D
    1 punto
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