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IGNORED

Reale di Vittorio Emanuele I


Risposte migliori

Ecco qui il "piccolo" che vi avevo preannunciato. Quel foro è un vero crimine, ma merita comunque un posto nella collezione, non me la sentivo di trattarlo come un cavallo azzoppato... :rofl:

Guardate le legende, ci sono piccole differenze rispetto alla maggior parte degli esemplari, a conferma dell'infinità di varianti circolanti:

al D

Testa del Re volta a destra, intorno VIC • EM • D • G • REX • SAR • CIP • ET • IER •.

il mio esemplare non, invece è

VIC • EM • D • G • REX • SAR • CIP ET IER senza i punti.

Dalla foto si dovrebbe evincere, ma dal vivo è evidente che non è riconducibile alla bassa conservazione.

post-28809-0-12770400-1360244005_thumb.j

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Molto carina questa moneta, ma una domanda per me che non ho testi da consultare, come mai questa difformità di conii?

Ho visto sul catalogo le immagini inserite e sono entrambe diverse da questa moneta, una direi è proprio rozza tipo alcuni gettoni che davano con i topolino..., come mai?

Non c'era un solo incisore a praparare i conii? oppure venivano preparati ed usati in officine diverse per poi essere utilizzati solo in sardegna?

Giusto per rendere meglio l'idea:


Fonte Cataloghi Online

Fonte Cataloghi Online


Fonte Cataloghi Online

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Modificato da karnescim
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Di criminali vanesi è pieno il mondo. Di ignoranti pure.

Il problema, è che queste categorie, di solito hanno fiuto e riescono a danneggiare sempre dei pezzi unici. Qualche mese fa ho avuto tra le mani un 50 cent di Carlo Alberto R3 Spl.... forato. Non aggiungo altro.

Fa niente, coccolerò la mia piccola come fosse integra :-)

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Molto carina questa moneta, ma una domanda per me che non ho testi da consultare, come mai questa difformità di conii?

Ho visto sul catalogo le immagini inserite e sono entrambe diverse da questa moneta, una direi è proprio rozza tipo alcuni gettoni che davano con i topolino..., come mai?

Non c'era un solo incisore a praparare i conii? oppure venivano preparati ed usati in officine diverse per poi essere utilizzati solo in sardegna?

Giusto per rendere meglio l'idea:

Fonte Cataloghi Online

Fonte Cataloghi Online

Fonte Cataloghi Online

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Hai pubblicato due pezzi molto belli: uno di Savoiardo e l'altro, di chissà quale fortunato.

Lascio le risposte alle tue domande a persone più esperte, ma vorrei aggiungere alcune osservazioni. Se si osserva l'evoluzione delle monete sarde, si può notare che non è improprio parlare di involuzione. Monete come il reale di Vittorio Emanuele I, ma anche quello di Vittorio Amedeo III che riporto a fondo pagina (purtroppo non mia), sono palesemente inferiori sotto un profilo tecnico a pezzi precedenti come il soldo di Carlo Emanuele III. Sarebbe interessante capirne i motivi, dato che, negli stessi anni, su moduli medi o grandi, si realizzavano dei piccoli capolavori.

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Supporter

allora ho riscannerizzato il mio reale perchè già non è uno spettacolo, le foto poi erano veramente orribili ...

ora le cambio anche a catalogo....

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Modificato da savoiardo
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Supporter

Hai pubblicato due pezzi molto belli: uno di Savoiardo e l'altro, di chissà quale fortunato.

Lascio le risposte alle tue domande a persone più esperte, ma vorrei aggiungere alcune osservazioni. Se si osserva l'evoluzione delle monete sarde, si può notare che non è improprio parlare di involuzione. Monete come il reale di Vittorio Emanuele I, ma anche quello di Vittorio Amedeo III che riporto a fondo pagina (purtroppo non mia), sono palesemente inferiori sotto un profilo tecnico a pezzi precedenti come il soldo di Carlo Emanuele III. Sarebbe interessante capirne i motivi, dato che, negli stessi anni, su moduli medi o grandi, si realizzavano dei piccoli capolavori.

il problema non è una questione di involuzione.... ma di zecca, non si possono paragonare i reali coniati in Sardegna ai soldi coniati in Piemonte.... è una questione dell'arte e delle capacità dei preparatori dei coni.... (non me ne vogliano i Sardi!)

poi affrontiamo anche la questione della diversità dei coni... adesso purtroppo ho un impegno e non posso proseguire....

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il problema non è una questione di involuzione.... ma di zecca, non si possono paragonare i reali coniati in Sardegna ai soldi coniati in Piemonte.... è una questione dell'arte e delle capacità dei preparatori dei coni.... (non me ne vogliano i Sardi!)

è proprio così..

anche se... 100 anni prima con Carlo II le cose erano decisamente diverse...

poi c'è da considerare che la zecca di Cagliari ha ripreso l'attività dopo decenni di silenzio..

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Supporter

è proprio così..

anche se... 100 anni prima con Carlo II le cose erano decisamente diverse...

poi c'è da considerare che la zecca di Cagliari ha ripreso l'attività dopo decenni di silenzio..

non è che fossero proprio dei megartisti anche sotto Carlo II...

se fosse una savoia questa la prenderei per falsa, le lettere della legenda poco curate, il conio poco definito... se vai a guardare i mori sembra portino un cappello....

questo sempre senza voler disprezzare quella terra che amo molto, di cui amo la gente ed il cibo!!!

ma per le monete.... hanno sempre avuto poco senso artistico....

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Supporter

Molto carina questa moneta, ma una domanda per me che non ho testi da consultare, come mai questa difformità di conii?

Ho visto sul catalogo le immagini inserite e sono entrambe diverse da questa moneta, una direi è proprio rozza tipo alcuni gettoni che davano con i topolino..., come mai?

Non c'era un solo incisore a praparare i conii? oppure venivano preparati ed usati in officine diverse per poi essere utilizzati solo in sardegna?

Giusto per rendere meglio l'idea:

questa è una domanda interessante, specialmente per questa moneta...

le officine erano i luoghi ove si producevano i coni e si batteva moneta, normalmente si trovavano dove la moneta aveva poi corso, ma spesso la moneta che avrebbe dovuto circolare in Sardegna era battuta (e preparati i coni) in un'altra zecca, ad esempio Torino...

in questo caso la moneta è stata battuta a Cagliari e di questa moneta esistono diverse varianti, le maggiori e che bisogna inserire ancora a catalogo (non ho preparato io la scheda di questo periodo, ma la correggerò...) sono fortunatamente rappresentate a catalogo...

vengono segnalate sul MIR con la presenza di nastri o no sui lati della corona e il lato da cui è girata la testa dell'aquila...

molte sono le differenze fra questi coni, la forma della corona, la testa del re di dimensioni differenti e con differenti lunghezze del collo, da dove è girata la testa dell'aquila e la presenza dei nastri sotto la corona o no....

a catalogo abbiamo quattro esemplari e tre coni differenti, quello di Luca (forato ma veramente bello!!) è uguale a quello dell'asta nomisma, aquila volta a destra, presenza dei nastri, corona piccola e testa piccola con collo lungo.

Quello della collezione reale: aquila volta a sinistra, niente nastri, corona piccola e testa piccola con il collo lungo.

Il mio: aquila volta a sinistra,senza o con nastri (sono appena accennati), corona grande (questa differenza della corona a mio parere è una variante importante anche se non viene menzionata normalmente) e testa tozza con il collo corto.

... dovrebbe mancare l'aquila volta a destra senza i nastri... anche se non mi risulta di averne viste, penso che le tipologie siano tutte e tre queste....

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Guest carledo49

Da quel che vedo sembra che il reale di Savoiardo sia di 1° tipo, mentre quello di Luca Vezzaro sia di 2° tipo. Poi, per entrambi esistono le varianti piuttosto numerose.

Il 1° Tipo: aquila rivolta a sinistra e colletto del sovrano basso (con un paio di varianti nella legenda)

Il 2° Tipo : aquila rivolta a destra e colletto alto (con almeno 5-6 varianti nella legenda)

Carlo

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comunque visto che non ne ho ne di un tipo ne dell'altro va bene cosi :clapping: da negrini ve ne erano un paio accettabili a poco chissà se li hanno venduti :hi:

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Supporter

Da quel che vedo sembra che il reale di Savoiardo sia di 1° tipo, mentre quello di Luca Vezzaro sia di 2° tipo. Poi, per entrambi esistono le varianti piuttosto numerose.

Il 1° Tipo: aquila rivolta a sinistra e colletto del sovrano basso (con un paio di varianti nella legenda)

Il 2° Tipo : aquila rivolta a destra e colletto alto (con almeno 5-6 varianti nella legenda)

Carlo

e allora quello della collezione reale con aquila a sinistra e collo lungo come lo classifichiamo come tipo? ...

Due non bastano come varianti... Il mir ne indica tre ma solo una con la testa volta a sinistra... Noi me abbiamo gia' due...

Modificato da savoiardo
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Supporter

40.000 pezzi battuti e cosi' tante varianti fa pensare......

vero... Fa pensare che abbiano usato molti coni ed uno diverso dall'altro. Come se li avessero preparati a mano senza preparare dei punzoni per fare in serie i coni... Io non ho abbastanza esperienza e conoscenze di metallurgia monetale per dare una risposta, ma sicuramente se c'erano esistevano diversi punzoni con cui poi sono stati preparati i vari coni...

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