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moneta per conto di Carlo II


Risposte migliori

Caro Dramma, si tratta di un filippo in argento del 1666 coniato nella zecca di Milano durante il regno di Carlo II di Spagna (con la reggenza della madre Marianna, con velo vedovile sul capo), la conservazione è di poco superiore a MB. Il valore commerciale intorno ai 200 euro, il Crippa lo riporta al n. 2 della sue opera se non erro, lo ricordo a memoria perchè il 1666 è un millesimo molto comune per il tipo di moneta ed apparendo in quasi tutte le aste l'ho dovuto per forza memorizzare :rofl: . Sposto la discussione nella sezione appropriata, vedrai che Dabbene saprà darti molte più info sulla moneta. A presto!

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Ciao,

come ti ha già detto Francesco siamo nel periodo di Carlo II con la reggenza della madre Maria Anna d'Austria ( 1663 -1675 ), la moneta ha come sola data il 1666, data di inizio delle emissioni che continuarono fino al 1675 con la interruzione del solo anno 1672.

Carlo II all'epoca aveva solo cinque anni ed era già re da uno, essendo rimasto orfano del padre Filippo IV.

I due ritratti abbinati di madre e figlio minore sono suggestivi e di grande impatto, la madre con velo vedovile e il figlio col manto annodato dietro la spalla.

Sul rovescio lo stemma reale di Spagna coronato e con al centro le armi di Milano.

Moneta che il Crippa cataloga al N°.2, comune, in argento, ma difficile da trovare in grande conservazione ; la moneta denominata filippo all'epoca veniva anche chiamata carlo in onore del nuovo sovrano Carlo II diventato probabilmente nel marzo del 1666.

buona giornata,

Mario

Modificato da dabbene
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Anche per offrire un confronto sono andato a riprendere le immagini dall'asta Cronos 6, 2012, lotto 356, in cui viene rappresentato un filippo o carlo del 1666, che Crippa considera " il più bello in assoluto incontrato durante le sue lunghe ricerche presso le collezioni pubbliche e private " .

Non a caso questo esemplare è pubblicato nella sua opera come Crippa 2.

Vediamo il diritto, con i ritratti straordinariamente definiti e un bel tondello largo.

post-18626-0-42581100-1365603877_thumb.j

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Grazie Fabrizio, il merito è della moneta ovviamente, però visto che abbiamo iniziato a parlarne e a vederne due di queste monete si potrebbe approfittare quasi di continuare lo spunto vedendone altri di pezzi o da aste o se ne avete voi, appena possibile farò la mia parte per proseguire :blum: ,

Mario

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Non male Profausto un bel modulo largo, due bei ritratti, nel complesso è un bel pezzo, vedo in leggenda stellette e punti, complimenti ! se qualcuno vuole provarci con altri anche di aste ; che peso ha se riesci a farcelo avere, grazie e buona serata,

Mario

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Non male Profausto un bel modulo largo, due bei ritratti, nel complesso è un bel pezzo, vedo in leggenda stellette e punti, complimenti ! se qualcuno vuole provarci con altri anche di aste ; che peso ha se riesci a farcelo avere, grazie e buona serata,

Mario

grazie Mario ! (acquistato in via Armorari ... un tot di anni orsono.... :nea: )

Il peso è gr 27,7

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Grazie per l'informazione, ma è possibile sapere chi è il zecchiere?.

Qualcuno mi potrebbe dare la casa d'aste LIAISON dove all'asta questo pezzo?

Saluti

Il maestro di zecca nel 1666 era un tale Francesco Burrone.

Nel mio archivio ho questi dati:

- Maestro di zecca 14 ottobre 1654 - ante 23 aprile 1655

- Maestro di zecca 16 gennaio 1660 - ante 30 agosto 1666

- Amministratore 30 agosto 1666 - ante 31 gennaio 1667

- Maestro di zecca 31 gennaio 1667 - ante 22 dicembre 1673

Il ruolo di "amministratore" lo riporta il Biondelli nella prefazione del volume dei f.lli Gnecchi su Milano. Considerando che in quel periodo non risulta alcun "maestro di zecca" a Milano è ragionevole pensare che fosse proprio lui il "maestro".

E.

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Peso gr. 27,74

La mancanza nel tondello, riscontrata in diverse monete di questo periodo, mi fa pensare che lo zecchiere per portare il tondello in peso usasse una particolare pinza per togliere argento.

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Interessante osservazione Giancarlone, in effetti in questa moneta si vedono spesso mancanze nel tondello più o meno evidenti.

Due splendide monete comunque sia quella di Fratelupo che la tua, si vede che la moneta ha attirato nel tempo diversi.

Ne posto ora due, si differenziamo essenzialmente per la punteggiatura della leggenda del diritto, nella prima moneta abbiamo delle stellette, nella seconda dei globetti e una sola stelletta.

Differente è anche lo stile delle lettere delle leggende ; la prima pesa 27, 75 gr.

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Una domanda: si tratta di una moneta affascinante, con una coppia ritratta che non è così frequente da trovare (madre tutrice e figlio minore re), ma anche qui, come spesso capita per le monete della Milano spagnola il conio è affrettato, sembra quasi che si volesse a malapena dare figurazioni a grossi pezzi di argento e finita lì. Non c'era l'ambizione di mostrare anche in funzione propagandistica le figure dei sovrani, vi erano dei limiti tecnologici o dobbiamo pensare alla circolazione? Sarò grato a chi vorrà rispondere.

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La produzione di moneta in quegli anni fu copiosa, certamente c'era un gran bisogno di denaro, nel contempo queste necessità penso produssero una certa fretta nel fare nuovi conii con la conseguenza di limiti degli stessi, ma anche di errori grossolani nelle leggende.

A volte si vedono leggende con la mancanza di una lettera e l'inserimento nella stessa di una piccola lettera per supplire all'errore ; fretta, grossolanità, bisogno di produzione, credo che in tutto questo si debba cercare.

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Il maestro di zecca nel 1666 era un tale Francesco Burrone.

Nel mio archivio ho questi dati:

- Maestro di zecca 14 ottobre 1654 - ante 23 aprile 1655

- Maestro di zecca 16 gennaio 1660 - ante 30 agosto 1666

- Amministratore 30 agosto 1666 - ante 31 gennaio 1667

- Maestro di zecca 31 gennaio 1667 - ante 22 dicembre 1673

Il ruolo di "amministratore" lo riporta il Biondelli nella prefazione del volume dei f.lli Gnecchi su Milano. Considerando che in quel periodo non risulta alcun "maestro di zecca" a Milano è ragionevole pensare che fosse proprio lui il "maestro".

E.

eletto, grazie per le tue informazioni.

con i commenti di colleghi hanno imparato molto oltre a vedere alcune monete molto belle.

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cosa ne dite di questo falso d'epoca in ottone pesa gr.20,16 e diam.mm.40 ? come dice giancarlone con la mancanza nel tondello e la risposta di dabbene,anche il mio falso d'epoca rispetta quel requisito,(nella mostra il vero e il falso era presente un esemplare analogo)

post-14651-0-80854600-1365748146_thumb.j

post-14651-0-28344600-1365748160_thumb.j

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Bello il falso d'epoca in ottone Ambidestro, è comunque una moneta che veniva falsificata, ci sono anche falsi in rame.

Tornando a quanto diceva Giancarlone, posto una moneta con la stessa problematatica, una mancanza di tondello ben evidente in alto e che avvalora che ce sono diverse così e che probabilmente il motivo è quello sopra detto.

Da Asta Cronos 1, 2008, lotto 418, particolare della mancanza di tondello.

post-18626-0-61059400-1365776411_thumb.j

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