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IGNORED

Importante riflessione


Quraysh al-Warthani

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anzitutto chiedo scusa per la lunghezza del messaggio, siete liberi di non leggerlo tutto, se proprio non ce la fate...

traggo spunto da una risposta che ho dato ad un amico del forum privatamente, che mi ha dato motivo di scrivere qui questa riflessione che secondo me merita davvero.

Spesso si legge sul forum messaggi tipo: posseggo una moneta XXX, che valutazione può avere? Quanto posso prendere? Si pensa a guadagnare, forse lo stereotipo del collezionista è quello di un uomo saggio, colto, e con tanti milioni. Ahimè, spesso non è così. Forse quello stereotipo di uomo lo possiamo riconoscere in casi rari come Vittorio Emanuele III. Non voglio vittimizzare i collezionisti, ma se avete la famiglia, non fatevi prendere dalla febbre di spendere togliendo soldi ai figli, che è peccato.

Se pensiamo al discorso di quanto vale, al di là della soggettività, la moneta singola, spece quella comune, ha un valore basso singolarmente, ma alto se presa nell'insieme della collezione.

Una collezione si definisce collezione se prevede uno specifico tema; collezionare solo i ministati dell'euro non ha tanto senso, o fai una collezione del vaticano scegliendo un periodo (per esempio dal 1900 ad oggi), o ti fai una "monetazione" (solo le lire, però tutti gli anni; o solo gli euro, ma di tutti i paesi, solo le medioevali, etc). Fare tutto è impossibile. Una cosa logica sarebbe, per un collezionista di euro, fare anche san marino e il vaticano in lire, per un italiano, o fare franchi per un francese, per dare una continuità temporale alla SUA collezione. Volendo esagerare si potrebbe fare anche tutta l'europa vale a dire marchi tedeschi e finlandesi, franchi francesi, lire italiane... ma si finirebbe per non fare più niente, avendo tante monete che non hanno senso tra di loro, tante collezioni incomplete, e allora? Allora si rischierebbe di andare in paranoia, di fare cose sbagliate, sì perchè invece di mettere da parte i soldi per la moneta rara chiunque comprerebbe o scambierebbe (se ci riesce) tante monete comuni. La morale quindi è: scegliti un periodo, quello che vuoi, ma fallo per bene! Non ha senso avere tante monete comuni qua e la senza criterio, sarebbe come avere tante pagine strappate da un libro. Io a tante pagine strappate, anche se nuove, preferisco un buon libro, non importa se ha pieghe, pagine ingiallite o che, ma è integro e completo. Esiste poi la collezione intesa come tutta FDC (investimento) e conservazioni miste (si spende quello che si può e ci si accontenta). Non entro nel merito di chi ha fascino solo per le monete circolate. Consideriamo che l'investimento sono le monete che nella massima conservazione valgono diverse migliaia di euro, non 1 o 2 euro, ma se il nostro scopo è il puro divertimento, è meglio spendere quell'euro, e i soldi restanti, che siano 10, 100, mille, o diecimila euro euro (beato ce li ha!), comprarci un Coupè, è vero nel tempo si svaluterà , ma avrai più ricordi. Oppure una casa al mare. Oppure un viaggio tutti insieme con la famiglia, oppure...

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la tua riflessione è giusta amico Quraysh, non mi sono annoiato a leggerla.

Un anziano numismatico di Bolzano mi insegna:

1° tutte le necessità della famiglia

2° Studia la storia per capire cosa vuoi

3° tanta pazzienza altrimenti non le gusti

4° impara tutto su una nuova moneta prima di comprarne un altra

5 che sia di rame o di oro non importa, l'importante che piaccia a te

lele

Edited by danielealberti
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Spesso si legge sul forum messaggi tipo: posseggo una moneta XXX, che valutazione può avere? Quanto posso prendere? Si pensa a guadagnare, forse lo stereotipo del collezionista è quello di un uomo saggio, colto, e con tanti milioni

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Qualcuno scrive perché sa che ci siete Voi esperti e non spende un euro per una (chiamiamola) stima.

Altra cosa e chiedere cos'è questa moneta, cercare di capirne la storia e il contesto, ecc.. A me sembra che questo forum assolva a questo compito benissimo e di più.

Il mondo è bello perché vario. Sinceramente quando trovo qualcuno che dice che ha trovato una moneta (che si rivela di valore) in un cassetto, mi viene da ridere (l'ho imparato in questo forum che non si trovano monete rare nell'armadio della nonna).

Al contrario quando qualcuno dice di aver comprato una moneta di modesto valore economico ma che cercava da tempo per una serie di motivi, gioisco per e con lui.

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Tutto giusto quello che dice Quraysh, poi incontri una moneta che non c'entra niente con la tua collezione... ed ecco che hai iniziato una nuova collezione :D

(detto tra parentesi, io sono tra quelli che non amano proprio le cosiddette "emissioni per numismatici")

Ciao, P. :)

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Riflessione interessante, ma che in parte non condivido. Io colleziono monete del '900 di tutto il mondo (prediligo ovviamente alcuni Stati piuttosto che altri) e quasi tutte circolate (da BB a SPL).

Bisogna interrogarsi sul motivo che spinge a collezionare monete. Il desiderio di "completare una collezione", scegliendo quindi uno Stato e un periodo storico specifico, potrebbe essere lo stesso che anima chi vuole "completare l'album di figurine" e fa tale scelta perché consapevole di non poter terminare la raccolta di tutte le monete esistenti. Se invece, focalizzando la propria attenzione di collezionista a un ambito più ristretto, si intende accumulare una maggiore competenza e una più ricca documentazione storica su un dato periodo, allora ben venga una limitazione della propria raccolta.

Personalmente trovo stimolante tenere il mondo intero dentro gli album e penso che ogni moneta circolata abbia una storia diversa da raccontare, anche quando fosse isolata dalle sue "compagne di zecca".

Marco

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io la vedo come lopez coins... del resto colleziono monete perchè mi piace.. non mi preoccupo del pezzo bello o brutto... l'importante è che sia identificabile nei suoi tratti essenziali....

per le romane utilizzo un criterio, per altre collezioni ne utilizzo altri... criteri a volte senza senso per altri ma con un senso solo per me.

sono daccordo che si chieda sempre e comunque il valore venale di una moneta, non è detto che chiederne il valore significa per forza rivenderla per specularci!!!

se possiedo una moneta del valore di 5.000 euro potrei decidere di tenerla in cassaforte.. per quelle di pochi euro prediligo l'album. chiedere il valore significa per me, custodirla in modo migliore delle altre.

ognuno fa ciò che vuole del proprio modo di collezionare, se vuoi investire compra monete di una certa conservazione, rarità e pregio..se invece la moneta ti serve anche per studio tutte vanno bene... è ovvio che il vero collezionista usa la collezione per studiare anche la storia, non tutti lo fanno ma alla fine che fa? ognuno trae spunto ciò che vuole dalla propria collezione.

ecco perchè è anche bello raccogliere monete che non hanno senso tra loro...

per chi le colleziona il senso esiste sempre!! ciao :)

Edited by legioprimigenia
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io la vedo come lopez coins... del resto colleziono monete perchè mi piace.. non mi preoccupo del pezzo bello o brutto... l'importante è che sia identificabile nei suoi tratti essenziali....

per le romane utilizzo un criterio, per altre collezioni ne utilizzo altri... criteri a volte senza senso per altri ma con un senso solo per me.

sono daccordo che si chieda sempre e comunque il valore venale di una moneta, non è detto che chiederne il valore significa per forza rivenderla per specularci!!!

se possiedo una moneta del valore di 5.000 euro potrei decidere di tenerla in cassaforte.. per quelle di pochi euro prediligo l'album. chiedere il valore significa per me, custodirla in modo migliore delle altre.

ognuno fa ciò che vuole del proprio modo di collezionare, se vuoi investire compra monete di una certa conservazione, rarità e pregio..se invece la moneta ti serve anche per studio tutte vanno bene... è ovvio che il vero collezionista usa la collezione per studiare anche la storia, non tutti lo fanno ma alla fine che fa? ognuno trae spunto ciò che vuole dalla propria collezione. 

ecco perchè è anche bello raccogliere monete che non hanno senso tra loro...

per chi le colleziona il senso esiste sempre!! ciao :)

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Sottoscrivo in pieno. Ogni moneta ha una sua storia e collezionare monete significa collezionare tante storie. Anche in questo c'è il fascino delle monete.

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ringrazio tutti gli amici che hanno letto e condiviso il mio pensiero, e ringrazio anche quelli che la pensano al contrario, perchè hanno espresso il proprio pensiero.

il concetto di collezione per me è, in qualche modo, darsi un limite. Quando il limite non si può dare, lo si da secondo un criterio, e li nasce una collezione che è quasi unica nel suo genere (collezionare solo marenghi, come fanno alcuni amici del forum).

Quando, apparentemente, non esiste un criterio - chiamiamolo così - di limitazione, in realtà siamo noi che non lo vogliamo apporre, in tal caso si parla di raccolta. Voler racimolare, adunare tutte le monete non solo per tipologia, ma anche per anno, di tutte le nazioni mondiali è un impresa impossibile. Se poi pretendiamo il FDC, siamo semplicemente sognatori. Questo voler racimolare tutto (io la chiamerei "raccolta" invece di collezione) è, oltre che costoso, anche dispersivo per il collezionista: si perde il senso spaziale della collezione e si rischia anche di perdere il criterio di acquisto o di scambio (prendo un anno meno comune o una moneta che mi manca per quella tipologia? oppure prendo una moneta che ho ma deturpata?...). Allora, il senso è privilegiare un determinato settore, anzichè prenderle a casaccio

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Forse la questione sta in mezzo, come spesso accade... Ha ragione l'amico legio quando dice che ognuno colleziona coem vuole perchè per lui un senso ci sarà comunque, ma è anche vero che non si puù fare un collezionismo bulimico racimolando tutto ciò che ci passa davanti agli occhi...

Però si può anche raccogliere in modo poco razionale (per fortuna non c'è nessuna legge che impone i criteri per definire una collezione come tale)... mi spiego, si possono raccogliere euro e greche (che sono tra le tipologie più lontane sia temporalmente che qualitativamente), o medievali e statunitensi del '900...

Credo che la cosa importante sia fare una scelta e cercare di limitarsi... il collezionismo non deve diventare una malatia...

Certo è che quando mi vedo passare davanti una moneta fuori tipologia, che mi piace... è faticoso trattenersi...

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Fermo restando il giustissimo discorso che i bisogni principali sono altri, e che il collezionismo va considerato un "di più", su cui spendere solo in proporzione a quelli che sono i propri mezzi economici, credo che esista solo una regola: collezionare cosa e come ci piace. Poi, se ciò ci fa diventare bulimici, pazienza. Io ho le mie collezioni mirate, ben catalogate e con un preciso progetto (si fa per dire, visto che certi pezzi rimarranno solo nei miei sogni), ma non disdegno nemmeno di collezionare (raccogliere, vah) qualsiasi monetina straniera, che non sia della stessa annata (anzi no: anche le varianti!), che mi passa per le mani. Certo, se ho già la tipologia non le vado a cercare, se scambio con qualche amico del forum cerco solo stati e/o tipologie che non ho, ma quando compro dei lotti, dove ci sono diverse annate della stessa tipologia, finisce tutto in collezione. Non ci riesco proprio a cedere le monetine doppie di tipologia ma non di millesimo... almeno fichè non dovrò comprarmi un'altra casa solo per avere un posto dove mettere tutte le monete mondiali :rolleyes:

Cmq, ripeto, c'è solo una regola: seguite i vostri desideri. Non fate una collezione solo perchè è di moda e la fanno tutti. Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia maggiormente appagante collezionare una tipologia che non sia battuta dalla grande massa dei collezionisti...

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Tutto giusto quello che dice Quraysh, poi incontri una moneta che non c'entra niente con la tua collezione... ed ecco che hai iniziato una nuova collezione  :D

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Sono d'accordo con Paleologo.

Secondo me il collezionismo, che è in modo connaturato superfluo e non indispensabile, è per definizione un po' erratico ed irrazionale. Anche noi ci evolviamo continuamente: per anni ho seguito i quadri dell'800, ignorando completamente i contemporanei, e poi per una serie di circostanze mi sono avvicinato a questi ultimi, ed ormai guardo quasi solo più questi. E così anche per le monete: cominci ad acquistare delle monete qualsiasi, ne insegui la storia, questa storia ti porta da altre parti e così via.

E' chiaro che se per dar seguito a questi voli mentali affami le creature, e costringi tua moglie a prostituirsi :P :P :P , allora sei uno psicopatico pericoloso. Ma se si rimane in ambito normale (come mi sembra siamo tutti noi del forum), secondo me questo è il bello del collezionismo.

Personalmente se vedo una moneta fuori collezione che mi piace, se posso la compro.

Nell'ultimo numero di Panorama c'è un'intervista ad un noto numismatico italiano, che distingue tra "collezionisti" e "raccoglitori". Concordo con questa classificazione, ma non in senso gerarchico: ciascuna categoria ha pari dignità.

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Da parte mia sono perfettamente d'accordo con Paolino, nel senso che mi comporto esattamente come lui.

Riguardo al concetto di collezione: le monete fortunatamente consentono di poter selezionare tipi e periodi a portata, penso, di tutti; si può quindi scegliere una collezione che piace ma che sia anche adatta alle proprie tasche.

Niente vieta poi di seguire o studiare altri periodi, senza necessariamente fare acquisti, almeno in modo esteso, limitandosi magari a qualche esemplare caratteristico.

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ringrazio tutti gli amici che hanno letto e condiviso il mio pensiero, e ringrazio anche quelli che la pensano al contrario, perchè hanno espresso il proprio pensiero.

il concetto di collezione per me è, in qualche modo, darsi un limite. Quando il limite non si può dare, lo si da secondo un criterio, e li nasce una collezione che è quasi unica nel suo genere (collezionare solo marenghi, come fanno alcuni amici del forum).

Quando, apparentemente, non esiste un criterio - chiamiamolo così - di limitazione, in realtà siamo noi che non lo vogliamo apporre, in tal caso si parla di raccolta. Voler racimolare, adunare tutte le monete non solo per tipologia, ma anche per anno, di tutte le nazioni mondiali è un impresa impossibile. Se poi pretendiamo il FDC, siamo semplicemente sognatori. Questo voler racimolare tutto (io la chiamerei "raccolta" invece di collezione) è, oltre che costoso, anche dispersivo per il collezionista: si perde il senso spaziale della collezione e si rischia anche di perdere il criterio di acquisto o di scambio (prendo un anno meno comune o una moneta che mi manca per quella tipologia? oppure prendo una moneta che ho ma deturpata?...). Allora, il senso è privilegiare un determinato settore, anzichè prenderle a casaccio

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Ti quoto completamente.

Il problema è che - a volte - capita di trovare delle giustificazioni azzardate pur di poter inserire in collezione quella bella moneta che hai visto :P

Ad ogni modo quello espresso da Quyrash è un concetto che da tempo sostengo: una collezione si differenzia da una raccolta perché gli oggetti collezionati sono radunati secondo un criterio comune.

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Forse la differenza è che un "collezionista" trova piacere soprattutto nella collezione, cioè l'insieme delle monete che prese collettivamente forniscono un "valore aggiunto" (rarità, completezza ecc.)

Mentre un "raccoglitore" trova piacere soprattutto nel singolo pezzo per le sue caratteristiche intrinseche (bellezza, valore, storia ecc.)

Detto questo, sono completamente d'accordo con quello che ha detto Paolino e posso dire che adotto esattamente lo stesso approccio. Se questo fa di me un povero "semi-raccoglitore" (o se qualcuno pensa che io mi debba "convertire" e diventare un "vero collezionista") embè, stica...

Il collezionismo è un hobby, ricordiamocelo bene, i discorsi del tipo "si deve fare questo" o "si deve fare quello" non hanno proprio senso, lasciamoli ad argomenti più seri (o ai commercianti che ci hanno un interesse diretto).

Se poi parliamo di numismatica allora stiamo parlando di cultura e credo che in questo campo il prestigio che si sono guadagnati alucni partecipanti a questo forum non dipende nè dal numero nè dalla tipologia delle monete che possiedono ;)

Ciao, P. :)

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la tua riflessione è giusta amico Quraysh, non mi sono annoiato a leggerla.

Un anziano numismatico di Bolzano mi insegna:

1° tutte le necessità della famiglia

2° Studia la storia per capire cosa vuoi

3° tanta pazzienza altrimenti non le gusti

4° impara tutto su una nuova moneta prima di comprarne un altra

5 che sia di rame o di oro non importa, l'importante che piaccia a te

lele

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Concordo in toto con il numismatico di Bolzano.

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Forse la differenza è che un "collezionista" trova piacere soprattutto nella collezione, cioè l'insieme delle monete che prese collettivamente forniscono un "valore aggiunto" (rarità, completezza ecc.)

Mentre un "raccoglitore" trova piacere soprattutto nel singolo pezzo per le sue caratteristiche intrinseche (bellezza, valore, storia ecc.)

Detto questo, sono completamente d'accordo con quello che ha detto Paolino e posso dire che adotto esattamente lo stesso approccio. Se questo fa di me un povero "semi-raccoglitore" (o se qualcuno pensa che io mi debba "convertire" e diventare un "vero collezionista") embè, stica...

Il collezionismo è un hobby, ricordiamocelo bene, i discorsi del tipo "si deve fare questo" o "si deve fare quello" non hanno proprio senso, lasciamoli ad argomenti più seri (o ai commercianti che ci hanno un interesse diretto).

Se poi parliamo di numismatica allora stiamo parlando di cultura e credo che in questo campo il prestigio che si sono guadagnati alucni partecipanti a questo forum non dipende nè dal numero nè dalla tipologia delle monete che possiedono  ;)

Ciao, P.  :)

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più o meno ci siamo, perchè chi semina raccoglie, ma chi raccoglie monete non sempre semina!

Vedo tante persone che si sono avvicinate - per così dire - alla numismatica grazie all'euro: ma non per questo conservando pezzi circolati per tipologia si possano definire 'collezionisti'... alcuni di essi, ad esempio, si meravigliano se qualcuno compra la serie del vaticano per 38 euro, non perchè sul mercato si vendano a 150, ma perchè per loro rimarranno sempre 3,88 euro e spenderne 10 volte il facciale è da pazzi... o da cretini

Fermo restando che le quotazioni in euro sono materassi a molle, capire il senso economico ed artistico delle monete vaticano (in realtà è un esempio per capire meglio; c'è gente che non capisce perchè si spendono milioni per delle 50 lire vulcano) è anch'essa cultura. Perciò, se capiamo questo, iniziamo ad essere numismatici

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Attualmente collezionare monete è il mio primo hobby, nel senso che viene dopo le cose essenziali ma viene prima degli altri divertimenti, anche se ad essi comunque non rinuncio totalmente (la vita è varia :) ). Il collezionista è, secondo me, colui che trova piacere nel collezionare, che quando ha per le mani una moneta che ha cercato per tanto tempo prova una grande soddisfazione.

Sulla necessità di focalizzare la propria collezione su un'area o su un periodo storico, piuttosto che collezionare "in generale", credo sia giusto lasciare la scelta al piacere di ognuno.

Se vi è un periodo preferito, o un ambito che piace più degli altri, allora consiglio vivamente la specializzazione, in quanto specializzandosi si impara a conoscere molto meglio non solo le monete ma anche tutto l'ambito culturale che sta attorno a loro; è tutto quindi un diletto, una soddisfazione che nella specializzazione trova il suo pieno appagamento. La specializzazione è inoltre necessaria se parliamo di acquistare monete di un certo valore: in tal caso la conoscenza della materia ritengo sia d'obbligo. Una collezione completa, inoltre, è vero che possiede più valore di una incompleta, ma il lato economico secondo me non deve essere il motore principale del collezionista (pur andando considerato nella valutazione dei propri acquisti, per non rischiare di spendere troppo quando si sarebbe potuto spendere meno); diverso è il fatto di dire che la collezione completa produce piacere maggiore nel collezionista, in tal caso il discorso si allaccia a quanto detto prima e quindi vedo la specializzazione come giusta spinta per renderci più appagati.

Se invece parliamo delle belle sensazioni che ci può dare una moneta, qualunque essa sia, e della tentazione che ci viene di comprarla anche se è fuori dal nostro ambito, ecco che allora potremmo essere portati non ad una collezione specializzata quanto a una collezione di singoli pezzi scelti; che poi essi siano o no collegati fra loro credo che la cosa abbia ben poca importanza, la cosa importante è, lo ripeto, il piacere del collezionare. E poi in questo modo una certa cultura nasce lo stesso, forse non approfondita come quella di chi si specializza, ma certo si parla di una cultura "globale" che ritengo ugualmente appagante rispetto alla specialistica.

Volete sapere come colleziono io? :D Io sto un po' nel mezzo, nel senso che talvolta mi riprometto di approfondire Vittorio Emanuele III, ma poi vedo una bella moneta preunitaria e...zac, cado nell'acquisto! Non me ne voglia il buon Vittorio Emanuele :P

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Io sto un po' nel mezzo, nel senso che talvolta mi riprometto di approfondire Vittorio Emanuele III, ma poi vedo una bella moneta preunitaria e...zac, cado nell'acquisto! Non me ne voglia il buon Vittorio Emanuele  :P

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Come ti capisco...a me ormai va al contrario: compro monete regionali Italiane, e ogni tanto un Vittorio E. III (anche perchè quelle che mi mancano sono bastonate tremende :( :( :( :( :( ).

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Attualmente collezionare monete è il mio primo hobby, nel senso che viene dopo le cose essenziali ma viene prima degli altri divertimenti, anche se ad essi comunque non rinuncio totalmente (la vita è varia :)  ). Il collezionista è, secondo me, colui che trova piacere nel collezionare, che quando ha per le mani una moneta che ha cercato per tanto tempo prova una grande soddisfazione.

Sulla necessità di focalizzare la propria collezione su un'area o su un periodo storico, piuttosto che collezionare "in generale", credo sia giusto lasciare la scelta al piacere di ognuno.

Se vi è un periodo preferito, o un ambito che piace più degli altri, allora consiglio vivamente la specializzazione, in quanto specializzandosi si impara a conoscere molto meglio non solo le monete ma anche tutto l'ambito culturale che sta attorno a loro; è tutto quindi un diletto, una soddisfazione che nella specializzazione trova il suo pieno appagamento. La specializzazione è inoltre necessaria se parliamo di acquistare monete di un certo valore: in tal caso la conoscenza della materia ritengo sia d'obbligo. Una collezione completa, inoltre, è vero che possiede più valore di una incompleta, ma il lato economico secondo me non deve essere il motore principale del collezionista (pur andando considerato nella valutazione dei propri acquisti, per non rischiare di spendere troppo quando si sarebbe potuto spendere meno); diverso è il fatto di dire che la collezione completa produce piacere maggiore nel collezionista, in tal caso il discorso si allaccia a quanto detto prima e quindi vedo la specializzazione come giusta spinta per renderci più appagati.

Se invece parliamo delle belle sensazioni che ci può dare una moneta, qualunque essa sia, e della tentazione che ci viene di comprarla anche se è fuori dal nostro ambito, ecco che allora potremmo essere portati non ad una collezione specializzata quanto a una collezione di singoli pezzi scelti; che poi essi siano o no collegati fra loro credo che la cosa abbia ben poca importanza, la cosa importante è, lo ripeto, il piacere del collezionare. E poi in questo modo una certa cultura nasce lo stesso, forse non approfondita come quella di chi si specializza, ma certo si parla di una cultura "globale" che ritengo ugualmente appagante rispetto alla specialistica.

Quoto in pieno il punto di vista di rosarioma778.

Personalmente ho sempre cercato (riuscendoci) di rimanere fedele acquistando solo monete relative alla mia collezione. Inoltre ho, come tanti altri, dei criteri molto precisi riguardo la priorità delle monete da acquistare e che riguardano la conservazione, la tipologia, le zecche etc.In poche parole preferisco la collezione disciplinata dandomi in questo modo la possibilità di avvicinarmi il più possibile al completamento della collezione includendo magari monete anche più rare.Il numero ne risente ma la soddisfazione a lungo termine è alta.

La morale quindi è: scegliti un periodo, quello che vuoi, ma fallo per bene! Non ha senso avere tante monete comuni qua e la senza criterio, sarebbe come avere tante pagine strappate da un libro. Io a tante pagine strappate, anche se nuove, preferisco un buon libro, non importa se ha pieghe, pagine ingiallite o che, ma è integro e completo.

Questa è una affermazione che condivido in pieno ma, da collezionista di marenghi, sento a volte dentro di me di non poter accontentare.Mi spiego meglio: una collezione di marenghi è caratterizzata non tanto da un criterio storico o culturale come il periodo o il paese scelto ma soprattutto da caratteristiche tecniche ben precise. In altre parole sento a volte che una collezione di marenghi non è propriamente una collezione vera e propria visto che il criterio storico-culturale manca.Per esempio una collezione di monete papali ha come criterio storico il papato, una collezione di Vittorio Emanuele III ha come criterio un effige preciso o ancora una collezione di Milano o Napoli ha come criterio la zecca.

Con i marenghi invece il solo criterio è la caratteristica tecnica il che fa sembrare le monete di una collezione di marenghi mancanti di un apparente collegamento storico.Questo è l’unico rammarico che ho guardando la mia collezione. :(

Capisco che quanto descritto è solo una mia sensazione perché la suddetta collezione ha una ben precisa collocazione da un punto di vista bibliografico e soprattutto commerciale.Al contrario di come la penso io dentro di me, non si considera quindi come una ammucchiata di monete :rolleyes:

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Con i marenghi invece il solo criterio è la caratteristica tecnica il che fa sembrare le monete di una collezione di marenghi mancanti di un apparente collegamento storico.Questo è l’unico rammarico che ho guardando la mia collezione. 

Capisco che quanto descritto è solo una mia sensazione perché la suddetta collezione ha una ben precisa collocazione da un punto di vista bibliografico e soprattutto commerciale.Al contrario di come la penso io dentro di me, non si considera quindi come una ammucchiata di monete 

Non colleziono i marenghi di per se e quelli che ho rientrano in altri tipi di collezione.

Tuttavia non considererei una collezione di marenghi solo meramente legata ad uno specifico parametro tecnico (peso e metallo uguali) ma come una panoramica europea, e non solo, degli stili e delle iconografie di un periodo (1800-1900 circa).

Non vedo perchè una collezione debba necessariamente essere confinata ad un paese e periodo ben caratterizzato, benchè ammetta che questo possa essere importante per approfondire uno studio sistematico per alcuni deteminati periodi storici.

Per esempio ultimamente mi era venuta l'idea di raccogliere alcune monete quali il 20 Cent. Bistolfi, il fiorino inglese del 1902, alcuni pezzi americani dello stesso periodo, ecc...; "cosa hanno in comune questi pezzi ?", direte.

Lo stile Liberty, risponderei; sarebbe una collezione basata su un ben determinato stile dei coni, magari da allargare con altro materiale (cartoline, giornali, ecc...) dell'epoca.

Per la cronaca, per ora ho rinunciato, ma chissà...

Sarebbe veramente una collezione disprezzabile, se basata su questo criterio, rispetto ad altre di coni tutti uguali e nei quali l'unica variazione è spesso sostanzialmente quella di una o due cifre della data?

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Con i marenghi invece il solo criterio è la caratteristica tecnica il che fa sembrare le monete di una collezione di marenghi mancanti di un apparente collegamento storico.Questo è l’unico rammarico che ho guardando la mia collezione. 

Capisco che quanto descritto è solo una mia sensazione perché la suddetta collezione ha una ben precisa collocazione da un punto di vista bibliografico e soprattutto commerciale.Al contrario di come la penso io dentro di me, non si considera quindi come una ammucchiata di monete 

Tuttavia non considererei una collezione di marenghi solo meramente legata ad uno specifico parametro tecnico (peso e metallo uguali) ma come una panoramica europea, e non solo, degli stili e delle iconografie di un periodo (1800-1900 circa).

Non vedo perchè una collezione debba necessariamente essere confinata ad un paese e periodo ben caratterizzato, benchè ammetta che questo possa essere importante per approfondire uno studio sistematico per alcuni deteminati periodi storici.

In linea generale sono d’accordo con te.In effetti i marenghi rappresentano una panoramica europea ma anche vista sotto questa ottica rimane il fatto che sia comunque una collezione incompleta.Questo perché mancano paesi importanti come l’Inghilterra, l’Olanda,il Portogallo e i paesi Scandinavi.

Detto questo non voglio essere frainteso.In ogni caso una collezione di marenghi copre un ampio periodo cronologico ricco di importanti avvenimenti come la conquista europea da parte di Napoleone o le rivoluzioni del 1848 per restare in territorio Italiano, ma anche un grande numero di paesi. Per me questa collezione è sufficientemente appagante anche considerando i limiti descritti precedentemente <_<

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Supporter

Specializzarsi è d'obbligo, anche se mi riesce molto difficile :)

Comunque credo che debba essere un passo successivo. All'inizio penso sia meglio raccogliere un po' tutto quello che ci piace, assaggire un po' tutti i gusti della numismatica seguendo il proprio istinto, e poi specializzarsi nel periodo/tipologia/area che ci interessa. All'inizio magari sarà un po' antieconomico, ma almeno si eviterà di mangiare per anni solo mele senza sapere che gusto anno le pere, le arance, le fragole, i mirtilli, le pesche, le albicocche.......

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i marenghi rappresentano una  panoramica europea ma anche vista sotto questa ottica rimane il fatto che sia comunque una collezione incompleta.Questo perché mancano paesi importanti come l’Inghilterra, l’Olanda,il Portogallo e i paesi Scandinavi.

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Non concordo in pieno con la tua affermazione. Il criterio della diffusione più ampia possibile nelle nazioni coniatrici è solo uno dei criteri di completezza.

Ad esempio una raccolta di monete sportive, a prescindere dalle nazioni che le hanno coniate, non è meno completa se il Lussemburgo non ne ha prodotte.

E poi la tua (nostra) collezione ha un criterio unificante molto importante: le prime monete decimali, l'Unione Monetaria Latina: insomma un bel pezzo di storia. Ma non devo raccontare a te queste cose :) :) :) .

(è un po' di tempo che non compro un marengo, e sono in astinenza :( :( :( )

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Non concordo in pieno con la tua affermazione. Il criterio della diffusione più ampia possibile nelle nazioni coniatrici è solo uno dei criteri di completezza.

Ad esempio una raccolta di monete sportive, a prescindere dalle nazioni che le hanno coniate, non è meno completa se il Lussemburgo non ne ha prodotte.

E poi la tua (nostra) collezione ha un criterio unificante molto importante: le prime monete decimali, l'Unione Monetaria Latina: insomma un bel pezzo di storia. Ma non devo raccontare a te queste cose  :)  :)  :) .

Hai proprio ragione mmon.

Capisco perfettamente e condivido in pieno il tuo punto di vista.

Forse è stato solo un momento di debolezza :D o forse stavo solo cercando dentro di me una buona giustificazione (vedi scusa) per comprare anche altre monete :rolleyes: .Prometto di non deludervi mai più! :P

VIVA I MARENGHI! :)

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caro dimitrios,

chi colleziona marenghi si presuppone abbia una conoscenza filosofica e una buona dose di cultura, oltre che una preparazione ottima sulle conservazioni. Si tratta sempre di studiarsi un certo periodo, di fare delle connessioni, insomma secondo me è ricostruire la storia. Chi è inesperto sulle conservazioni può facilmente cadere, l'oro è peggio dell'acciaio, trae in inganno molto di più di altri metalli. poi logicamente esiste anche il fattore economico, chi colleziona marenghi spende una certa cifra che, anche quando è valore borsa, si tratta di spendere una 70ina di euro... magari il prezzo è altalenante ma comunque chi colleziona la repubblica, per dire, con 70 euro prende una 2 lire del 1949 SPL (nel negozio) e parliamo della moneta non comune più costosa della repubblica (c'è chi la considera Rara ma secondo me non lo è). Inoltre la repubblica è molto più lineare perchè sai che ti manca questo pezzo e quell'altro. Non c'è molto da aggiungere, basta comprarsi l'album specializzato e riempire le caselle. Penso che per i marenghi ci sia un catalogo fatto apposta, ma non so se esiste un album con tutte le date e le varianti. Insomma per collezionare i marenghi non basta comprare le monete, bisogna STUDIARE!!! E questo non può che fare onore a chi fa questa collezione... viva i marenghi, e viva la numismatica

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